Pillole di Storia e Ferrovie
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Re: Pillole di Storia e Ferrovie
Giovanni ha scritto:Ce ne sono Gualtiero nelle nostre zone vedi Scaletta e visto che si trova nella costa serviva anche a tale scopo, il tutto dipendeva dall'importanza dell'opera, nella foto sopra puoi vedere un esempio. Non si avanzava col treno ma si usava il sedime come se fosse una strada e ci sono prove fidati di me. Per quanto riguarda la distruzione delle ferrovie è logico che venivano distrutte dall'alto ma era anche necessario presidiarle per impedire l'avanzata nemica e prevenire atti di sabotaggioGualtiero ha scritto:Discussione davvero interessante. Però mi duole dire che per esempio, sulla linea di valico dei Peloritani o sull'Alcantara - Randazzo e altre ferrovie non ricordo affatto di questo genere di fortificazioni. Il Valico credo di conoscerlo bene. Ovvio che questi bunker nascono per controllare strade e mare vista la loro posizione. E' anche vero che le nostre ferrovie corrono anche lungo il mare ma le due cose non sono strettamente connesse. Credo che le ferrovie venissero bombardare dall'alto e i bunker servissero per controllare le strade. Infatti nella vecchia SS113 dopo don Minico se ne vedono parecchi...ma lungo la ferrovie nemmeno uno!Le milizie non avanzavano via terra??o anche via treno??
Ti conosco, so che sei appassionato e di te mi fido...ma come mai queste fortificazioni si trovano lungo la costa...e in montagna raramente vicino una ferrovia?! La Canicattì - Gela non presente nessuna di queste fortificazione, la Gela -Licata si ma lato mare, per esempio, la Palermo - Agrigento nemmeno l'ombra...perché non costruirli in ogni ferrovia?! Però di quello che dici mi fido ovviamente.
Gualtiero- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 09.08.10
Re: Pillole di Storia e Ferrovie
Per via delle linee difensive, è ovvio che lo sbarco Alleato poteva avvenire maggiormente da Sud, una volta caduta Pantelleria e Malta, quindi era più logico difendere queste zone. Altra cosa importante è che a parte i piccoli posti di blocco, c'erano le C.A. che ovviamente non erano soltanto ubicate sulla costa.
Re: Pillole di Storia e Ferrovie
alcune casematte si trovano anche sul litorale fra milazzo e barcellona.
freccia del sud- Data d'iscrizione : 10.01.11
Re: Pillole di Storia e Ferrovie
Milazzo era considerata la piccola Festung ovvero piccola fortezza.freccia del sud ha scritto:alcune casematte si trovano anche sul litorale fra milazzo e barcellona.
Giovanni- Data d'iscrizione : 09.12.10
Re: Pillole di Storia e Ferrovie
Era indispensabile proteggere la costa meridionale dell'isola, quindi la zona del siracusano e ragusano.Gualtiero ha scritto:Giovanni ha scritto:Ce ne sono Gualtiero nelle nostre zone vedi Scaletta e visto che si trova nella costa serviva anche a tale scopo, il tutto dipendeva dall'importanza dell'opera, nella foto sopra puoi vedere un esempio. Non si avanzava col treno ma si usava il sedime come se fosse una strada e ci sono prove fidati di me. Per quanto riguarda la distruzione delle ferrovie è logico che venivano distrutte dall'alto ma era anche necessario presidiarle per impedire l'avanzata nemica e prevenire atti di sabotaggioGualtiero ha scritto:Discussione davvero interessante. Però mi duole dire che per esempio, sulla linea di valico dei Peloritani o sull'Alcantara - Randazzo e altre ferrovie non ricordo affatto di questo genere di fortificazioni. Il Valico credo di conoscerlo bene. Ovvio che questi bunker nascono per controllare strade e mare vista la loro posizione. E' anche vero che le nostre ferrovie corrono anche lungo il mare ma le due cose non sono strettamente connesse. Credo che le ferrovie venissero bombardare dall'alto e i bunker servissero per controllare le strade. Infatti nella vecchia SS113 dopo don Minico se ne vedono parecchi...ma lungo la ferrovie nemmeno uno!Le milizie non avanzavano via terra??o anche via treno??
Ti conosco, so che sei appassionato e di te mi fido...ma come mai queste fortificazioni si trovano lungo la costa...e in montagna raramente vicino una ferrovia?! La Canicattì - Gela non presente nessuna di queste fortificazione, la Gela -Licata si ma lato mare, per esempio, la Palermo - Agrigento nemmeno l'ombra...perché non costruirli in ogni ferrovia?! Però di quello che dici mi fido ovviamente.
Il momento in cui sbarca il nemico è quello più debole coprendo ogni via di possibile penetrazione all'interno ,nel caso di capo alì, era compreso quel tratto di ferrovia, ovviamente le altre opere ritirate al'interno dovevano bloccare la penetrazione nemica ormai dentro il territorio.Gli attacchi più pericolosi alle piazze marittime erano potenzialmente quelle ai fianchi,e guardacaso, i confini della piazzaforte di messina sono a sud Alì e Scaletta dove ci sono le postazioni e la batteria Margottini( anti aerea), a nord a Calamona, quello di Capo scaletta è un posto di blocco costiero, chiaramente pensato per protegere l'accesso a Messina da sud, nel caos anche in cui il nemico si fosse impossessato della linea ferroviaria.
Giovanni- Data d'iscrizione : 09.12.10
Re: Pillole di Storia e Ferrovie
Davvero un ottimo documento. Una bella pagina della nostra storia. Bravi.
Gualtiero- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 09.08.10
Re: Pillole di Storia e Ferrovie
il graffito si riferisce alle loco??????
freccia del sud- Data d'iscrizione : 10.01.11
Re: Pillole di Storia e Ferrovie
freccia del sud ha scritto:il graffito si riferisce alle loco??????
Ho pensato la stessa cosa...per me si
Gualtiero- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 09.08.10
Re: Pillole di Storia e Ferrovie
Gualtiero ha scritto:freccia del sud ha scritto:il graffito si riferisce alle loco??????
Ho pensato la stessa cosa...per me si
Solo tu puoi fare foto così!Certo che sono storia ormai..
Re: Pillole di Storia e Ferrovie
Ne arriveranno altre di pillole!!
Gualtiero- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 09.08.10
che strana (e interessante) cartolina
Sono recentemente venuto in possesso di questa interessante cartolina edita in Francia nel 1962
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La cartolina in realtà promuove la posa in opera di traversine in cemento sulla linea Palermo - Catania, tra le stazioni di Muglia e Catenanuova.
Nella didascalia è precisato che le traversine sono prodotte dalla SEPCA di Catania.
Magari qualcuno (penso ad esempio al nostro John) può dirci qualcosa di più. Chissà
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La cartolina in realtà promuove la posa in opera di traversine in cemento sulla linea Palermo - Catania, tra le stazioni di Muglia e Catenanuova.
Nella didascalia è precisato che le traversine sono prodotte dalla SEPCA di Catania.
Magari qualcuno (penso ad esempio al nostro John) può dirci qualcosa di più. Chissà
Re: Pillole di Storia e Ferrovie
Allucinante. Ma che anno porta??
Sono traversine in calcestruzzo armato precompresso (c.a.p.) del tipo bi-blocco. Fu adottato, se non erro, dal 1963. La cosa particolare rispetto alle traversine attuali bi-blocco è che sono unita da quella travetta metallica. Ripeto..allucinante!
Sono traversine in calcestruzzo armato precompresso (c.a.p.) del tipo bi-blocco. Fu adottato, se non erro, dal 1963. La cosa particolare rispetto alle traversine attuali bi-blocco è che sono unita da quella travetta metallica. Ripeto..allucinante!
Gualtiero- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 09.08.10
Re: Pillole di Storia e Ferrovie
Gualtiero ha scritto:Allucinante. Ma che anno porta??
Sono traversine in calcestruzzo armato precompresso (c.a.p.) del tipo bi-blocco. Fu adottato, se non erro, dal 1963. La cosa particolare rispetto alle traversine attuali bi-blocco è che sono unita da quella travetta metallica. Ripeto..allucinante!
la cartolina -come già detto- è del 1962
Parziale OT
Segnalo che Sabato 30 marzo alle 17:30, alla Biblioteca Regionale Giambattista Caruso di Catania, sarà inaugurata la mostra documentaria Catania industriale. L’economia catanese tra il XIX e il XX secolo attraverso la stampa periodica.
La mostra, a cura del dott. Vincenzo Romeo (dirigente dell’U. O. IV-Periodici della BRS-CT), che resterà aperta fino al 30 aprile, vuol essere un omaggio a un settore economico che ha contribuito alla storia produttiva di cui si può andare fieri e che, insieme al altre non poche cose, caratterizza e fa parte della storia identitaria isolana. Essa prende in considerazione la storia dell’industria catanese a partire dall’ultimo ventennio dell’Ottocento, periodo a cui risalgono i primi periodici posseduti dall’Emeroteca della nostra Biblioteca, e arriva praticamente fin quasi ai nostri giorni: dall’industria dello zolfo (sicuramente la più importante tra la fine del sec. XIX e i primi del sec. XX), a quella agroalimentare (famose le fabbriche di liquirizia), da quella chimica (industria del citrato di calce, derivato dagli agrumi),a quella tessile (filati di cotone e lino) e dell’arredamento (mobili in legno e in ferro) fino all’industria della lavorazione della pietra lavica. Spiccano, in questo variegato e attivissimo panorama, numerosi imprenditori, protagonisti della vita economica catanese, i cui nomi sono rimasti scolpiti nella nostra memoria e nella nostra storia: dai Trewell, ai Brodbeck, ai Caflish, agli Stecker, ai Reitmann, ai Ventura, ai Colussi, ai Torrisi. Come non si possono essere dimenticati nomi di aziende, che spiccano tra le altre, come quelli della S.E.P.C.A., della Sibeg CocaCola, delle Acciaierie di Sicilia, della Cesame, della SgsThomson (fondata da Pasquale Pistorio) oggi St Microelectronics. Questa esposizione vuol essere anche una rievocazione della dedizione al lavoro dei siciliani (anche se essi spesso sono rappresentati, invece, per tutt’altre cose meno lodevoli) e per far ciò si vuole terminare ricordando quell’elogio che il prof. Santi Correnti riporta nella sua “Storia di Sicilia” e citando, come lui, le parole del grande poeta Salvatore Quasimodo: “Dove si inizia una civiltà, la sera, tra gli accampamenti, si ode sempre un canto siciliano”.
Ultima modifica di Admin il Sab Mar 16, 2013 8:36 am - modificato 2 volte.
Re: Pillole di Storia e Ferrovie
Admin ha scritto:Gualtiero ha scritto:Allucinante. Ma che anno porta??
Sono traversine in calcestruzzo armato precompresso (c.a.p.) del tipo bi-blocco. Fu adottato, se non erro, dal 1963. La cosa particolare rispetto alle traversine attuali bi-blocco è che sono unita da quella travetta metallica. Ripeto..allucinante!
la cartolina -come già detto- è del 1962
E beh...siamo proprio in quel periodo...potrebbe essere una sperimentazione?! Una bella chicca.
Gualtiero- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 09.08.10
Re: Pillole di Storia e Ferrovie
Caspita Roberto, hai trovato qualcosa di veramente interessante! Compreso il numero sbiadito che indentificava con sole due cifre l'automotrice.
Se non sbaglio la SEPCA si trovava nella zona industriale. Traversine così le ho viste la prima volta in Francia negli anni '70. Domani al Club chiederò conferma a qualcuno più anziano di me che può dirmi qualcosa di più.
Se non sbaglio la SEPCA si trovava nella zona industriale. Traversine così le ho viste la prima volta in Francia negli anni '70. Domani al Club chiederò conferma a qualcuno più anziano di me che può dirmi qualcosa di più.
john- Data d'iscrizione : 25.04.10
Re: Pillole di Storia e Ferrovie
john ha scritto:Caspita Roberto, hai trovato qualcosa di veramente interessante! Compreso il numero sbiadito che indentificava con sole due cifre l'automotrice.
Se non sbaglio la SEPCA si trovava nella zona industriale. Traversine così le ho viste la prima volta in Francia negli anni '70. Domani al Club chiederò conferma a qualcuno più anziano di me che può dirmi qualcosa di più.
Grazie John,
è l'automotrice n. 97.
Attendiamo tue notizie
Re: Pillole di Storia e Ferrovie
Parlando con gli amici più anziani del Club AFC è venuto fuori che effettivamente intorno agli anni '50 e '60 nella zona di Catania c'erano due fabbriche che producevano anche traversine.
Una era la S.E.P.C.A. che era nella zona industriale di Catania e già produceva traversine alla fine anni '50. Sicuramente quelle traverse della foto erano in prova. Nessuno si ricordava di lunghi tratti modificati con tali traversine.
L'altra fabbrica era nella zona di Misterbianco.
L'argomento di oggi era purtroppo la vaporiera Mascali della FCE portata in una piazza di Catania, che domani verrà inaugurata per il suo riassetto.
Temiamo tutti che in pratica abbiamo perso una vaporiera (che può funzionare) lasciata alla mercè dei vandali. Qualcuno dice che è temporaneamente messa lì. Mah, speriamo.
Una era la S.E.P.C.A. che era nella zona industriale di Catania e già produceva traversine alla fine anni '50. Sicuramente quelle traverse della foto erano in prova. Nessuno si ricordava di lunghi tratti modificati con tali traversine.
L'altra fabbrica era nella zona di Misterbianco.
L'argomento di oggi era purtroppo la vaporiera Mascali della FCE portata in una piazza di Catania, che domani verrà inaugurata per il suo riassetto.
Temiamo tutti che in pratica abbiamo perso una vaporiera (che può funzionare) lasciata alla mercè dei vandali. Qualcuno dice che è temporaneamente messa lì. Mah, speriamo.
john- Data d'iscrizione : 25.04.10
Re: Pillole di Storia e Ferrovie
Gualtiero ha scritto:
E beh...siamo proprio in quel periodo...potrebbe essere una sperimentazione?! Una bella chicca.
john ha scritto:. Sicuramente quelle traverse della foto erano in prova. .
UP!
Gualtiero- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 09.08.10
Re: Pillole di Storia e Ferrovie
[quote="Admin"]
Si da qua viene il video
E non è l'unico.
Si da qua viene il video
Giovanni- Data d'iscrizione : 09.12.10
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