Pillole di Storia e Ferrovie
+16
mickyE656 I serie
spqri
DariusKingofGondor
E656
Ne 120
john
rocco
freccia del sud
Caimano
classe47
zancle
Giovanni
Inbus U 210
Gualtiero
ossola72
Ferryboat
20 partecipanti
Pagina 3 di 8
Pagina 3 di 8 • 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8
Re: Pillole di Storia e Ferrovie
Gualtiero, non ti fare fuorviare dai numeri rappresentativi i vari gruppi delle locomotive, la progressione di tali numeri al momento della costituzione delle FS non rifletteva la cronologia dei momenti di progettazione delle macchine.Gualtiero ha scritto:classe47 ha scritto:Se " non confrontano" significa non sono uguali questo è ovvio, le locomotive appartengono a due gruppi differenti.Giovanni ha scritto:Non confrontano
Come scritto nel mio intervento le 420 sono loco di riferimento nella progettazione delle 410 non le stesse macchine.
Quindi non c'entrano nulla con la foto postata dall'Admin. La foto postata dall'Admin è una loco tipo F 0-4-0 della RS divenuta poi gruppo FS 410....
la loco che dici tu è l'evoluzione di questo gruppo..ma Admin ha chiesto notizie di quella loco in foto..con una ben specifica numerazione.
E' come se l'Admin avesse postato una foto di una E636 e tu avessi postato una foto di una 646 prototipo...sono simili e le seconde derivano dalle prime ma sono macchine completamente diverse.
I primi esemplari delle locomotive che nel 1905 vennero rinominate locomotive tipo 420 sono stati costruiti nel 1873.
L'ufficio studi della Rete Sicula progettò nel 1890 (quasi vent'anni dopo) le locomotive che dal 1905 avrebbero costituito il gruppo 410 FS.
I primi esemplari delle 420 sono nati in Germania (visto il periodo potrei quasi dire Prussia), paese all'ora all'avanguardia in questo tipo di costruzioni meccaniche a cui non solo i progettisti italiani guardavano con attenzione.
classe47- Data d'iscrizione : 08.01.10
Re: Pillole di Storia e Ferrovie
^^
Grazie per la precisazione
Grazie per la precisazione
Gualtiero- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 09.08.10
Re: Pillole di Storia e Ferrovie
Ho ripreso a sfogliare "H0 Rivarossi" ed ho rivisto altre immagini che meritano di essere condivise.
Merci trainato da una 471 sulla Messina - Catania ripreso mentre transita ad Acireale
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]
623 con distribuzione Caprotti ripresa a Mestre nel 1956
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]
La prima 646
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]
685 ripresa durante una visita al DL di Palermo da parte dei partecipanti al congresso FIMF del 1962 che si svolse in quella città.
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]
Altra immagine ripresa a Palermo durante la stessa visita.
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]
Bologna. Manovre al Parco smistamento. Siamo nel 1957
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]
Manovre nello scalo merci del porto di Genova. Verosimilmente siamo nel 1955. La locomotiva dovrebbe essere una 830, cioè una loco del gruppo prototipo delle famose e riuscitissime 835.
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]
Merci trainato da una 471 sulla Messina - Catania ripreso mentre transita ad Acireale
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]
623 con distribuzione Caprotti ripresa a Mestre nel 1956
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]
La prima 646
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]
685 ripresa durante una visita al DL di Palermo da parte dei partecipanti al congresso FIMF del 1962 che si svolse in quella città.
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]
Altra immagine ripresa a Palermo durante la stessa visita.
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]
Bologna. Manovre al Parco smistamento. Siamo nel 1957
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]
Manovre nello scalo merci del porto di Genova. Verosimilmente siamo nel 1955. La locomotiva dovrebbe essere una 830, cioè una loco del gruppo prototipo delle famose e riuscitissime 835.
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]
classe47- Data d'iscrizione : 08.01.10
Re: Pillole di Storia e Ferrovie
Molto significative (soprattutto quelle palermitane).
Grazie per averle postate
Grazie per averle postate
Re: Pillole di Storia e Ferrovie
Splendide foto le siciliane e anche le altre. Mi domandavo che diavolo trasportano quei carri nell'ultima foto di Genova
Gualtiero- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 09.08.10
Re: Pillole di Storia e Ferrovie
Non so se mi sbaglio, ma, mi sembrano dei carrelli elevatori certamente più ingombranti di quelli moderni.Gualtiero ha scritto:Splendide foto le siciliane e anche le altre. Mi domandavo che diavolo trasportano quei carri nell'ultima foto di Genova
classe47- Data d'iscrizione : 08.01.10
Re: Pillole di Storia e Ferrovie
Spettacolare questa foto Enzo!!!! eccezzionale documento storico della nostra cara Messina - Palermo!!
Da notare il carro F sul tronchino del MM e la gru meccanica!!! Mentre sulla statale 113 c'è ancora un piccolo carro armato!!....e pensare che pochi anni dopo e la linea sarà elettrificata!!
Da notare il carro F sul tronchino del MM e la gru meccanica!!! Mentre sulla statale 113 c'è ancora un piccolo carro armato!!....e pensare che pochi anni dopo e la linea sarà elettrificata!!
Caimano- Data d'iscrizione : 01.09.11
Re: Pillole di Storia e Ferrovie
La mitica Parizzi, gloriosa ditta di molte apparecchiature elettriche ed elettroniche per le ferrovie....ricordo ancora oltre i vari antislittante anche i gruppi statici, convertitori e apparecchiature varie.....un altro pezzo di storia ferroviaria che se ne va!!
Caimano- Data d'iscrizione : 01.09.11
Re: Pillole di Storia e Ferrovie
la Parizzi ( di sesto s.giovanni) non dovrebbe appartenere ad alstom????? abbiamo ricevuto una fornitura di generatori elettrici qualche anno fa.
freccia del sud- Data d'iscrizione : 10.01.11
Re: Pillole di Storia e Ferrovie
Caimano ha scritto:Spettacolare questa foto Enzo!!!! eccezzionale documento storico della nostra cara Messina - Palermo!!
Da notare il carro F sul tronchino del MM e la gru meccanica!!! Mentre sulla statale 113 c'è ancora un piccolo carro armato!!....e pensare che pochi anni dopo e la linea sarà elettrificata!!
Ragazzi ho avuto la fortuna di scovare questa foto e mi è sembrato giusto condividerla...è una rara testimonianza...la foto è del 1943....scattata all'arrivo degli Americani
Re: Pillole di Storia e Ferrovie
Poteva essere interessante proporla come foto del mese....
Gualtiero- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 09.08.10
Re: Pillole di Storia e Ferrovie
Troppo piccola come dimensione....ogni tanto il piacere è pure leggere i commenti a caldo!
Re: Pillole di Storia e Ferrovie
Hai ragione Enzo! Grazie per aver condiviso la foto con noi.
E ringrazio fin da ora tutti quelli che hanno voluto condividere e vorranno condividere con tutti noi le foto storiche, le informazioni e tutto ciò che possa essere condiviso tra noi appassionati di treni!! L'altruismo e la generosità purtroppo non sempre fanno parte del "nostro" ambiente....questo sito invece rappresenta la felice eccezione a questa triste regola!!!
Grazie a tutti!!
E ringrazio fin da ora tutti quelli che hanno voluto condividere e vorranno condividere con tutti noi le foto storiche, le informazioni e tutto ciò che possa essere condiviso tra noi appassionati di treni!! L'altruismo e la generosità purtroppo non sempre fanno parte del "nostro" ambiente....questo sito invece rappresenta la felice eccezione a questa triste regola!!!
Grazie a tutti!!
Caimano- Data d'iscrizione : 01.09.11
Re: Pillole di Storia e Ferrovie
Caimano ha scritto:......... L'altruismo e la generosità purtroppo non sempre fanno parte del "nostro" ambiente....questo sito invece rappresenta la felice eccezione a questa triste regola!!! Grazie a tutti!!
Caro Francesco grazie per le magnifiche parole
che ridere!!!!!!
Sul settimanale “Stop” n. 2249 dell’ ottobre 1991, compariva un articolo dove il giornalista Andrea Bedetti riferiva delle dichiarazioni rilasciate da M. Ferrante e A. Lissoni, due ricercatori di misteri, e fatte durante la trasmissione televisiva condotta da Paola Protasi e dal titolo “Buongiorno Piemonte”, che andava in onda su Tele Torino GRP.
Ebbene, in tale trasmissione si affermava che un treno delle Ferrovie dello Stato, costituito da 43 vagoni, era letteralmente scomparso durante il suo tragitto all’interno della galleria del tratto ferroviario Firenze-Bologna.
Su quel convoglio c’erano solo tre macchinisti, di cui poi si sarebbero perse qualsiasi traccia.
Questo evento sbalorditivo sarebbe accaduto nel mese di marzo del 1991, ma nessun quotidiano, radio o TV ne avrebbe mai parlato.
In seguito tali fatti enigmatici sarebbero stati ripresi e resi di dominio pubblico da una rivista polacca e dal periodico “Il Globo Rivista” anno XXXIII, n. 44, di lunedì 18 novembre 1991, che si pubblica in Australia per gli italiani lì residenti.
Questi articoli aggiungevano altri interessanti particolari, come i nominativi dei tre macchinisti, tali Mario Franchini, Gerardo Massari e Umberto Bossetti; e le testimonianze di alcune persone che videro effettivamente entrare tale convoglio merci nella galleria ma che poi nessuno lo ha più visto uscire dall’altra parte della galleria.
(la galleria, è bene ricordarlo, è lungo ben 18.507 metri).
L‘articolo apparso su “Stop” così terminava:
“….. un treno misteriosamente scomparso in una galleria dell’ Appennino. Un giallo appassionante del quale, se non fosse apparso un articolo nella lontana Polonia, non saremmo mai venuti a conoscenza”.
Comunque ancora oggi il mistero della scomparsa di tale treno (se veramente accaduto) rimane irrisolta e avvolta dal più fitto mistero.
articolo integrale [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]
Ebbene, in tale trasmissione si affermava che un treno delle Ferrovie dello Stato, costituito da 43 vagoni, era letteralmente scomparso durante il suo tragitto all’interno della galleria del tratto ferroviario Firenze-Bologna.
Su quel convoglio c’erano solo tre macchinisti, di cui poi si sarebbero perse qualsiasi traccia.
Questo evento sbalorditivo sarebbe accaduto nel mese di marzo del 1991, ma nessun quotidiano, radio o TV ne avrebbe mai parlato.
In seguito tali fatti enigmatici sarebbero stati ripresi e resi di dominio pubblico da una rivista polacca e dal periodico “Il Globo Rivista” anno XXXIII, n. 44, di lunedì 18 novembre 1991, che si pubblica in Australia per gli italiani lì residenti.
Questi articoli aggiungevano altri interessanti particolari, come i nominativi dei tre macchinisti, tali Mario Franchini, Gerardo Massari e Umberto Bossetti; e le testimonianze di alcune persone che videro effettivamente entrare tale convoglio merci nella galleria ma che poi nessuno lo ha più visto uscire dall’altra parte della galleria.
(la galleria, è bene ricordarlo, è lungo ben 18.507 metri).
L‘articolo apparso su “Stop” così terminava:
“….. un treno misteriosamente scomparso in una galleria dell’ Appennino. Un giallo appassionante del quale, se non fosse apparso un articolo nella lontana Polonia, non saremmo mai venuti a conoscenza”.
Comunque ancora oggi il mistero della scomparsa di tale treno (se veramente accaduto) rimane irrisolta e avvolta dal più fitto mistero.
articolo integrale [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]
freccia del sud- Data d'iscrizione : 10.01.11
Re: Pillole di Storia e Ferrovie
Eh però...come balla questa merita almeno una candidatura in qualche premio!!
Gualtiero- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 09.08.10
Re: Pillole di Storia e Ferrovie
Oggi abbiamo deciso di inserire nel realizzando plastico anche un bunker tipico fortino degli anni '30, che in molti casi avevano il compito di difendere la ferrovia. Secondo me questo qua è adatto, si trova a Capo Alì e dietro c'è la ferrovia, che ne dite?
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]
Giovanni- Data d'iscrizione : 09.12.10
Re: Pillole di Storia e Ferrovie
Ferryboat ha scritto:Perchè c'è una luce murata?
Forse tirava troppa aria....
Oggi avevo la macchina fotografica ma mi sono dimenticato di fare le foto.
Mea culpa.
In tutti i casi cominciano a spuntare una collinetta ed un fosso, le traversine prendono colore ed i binari si arrugginiscono.
rocco- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 07.08.11
bunker
Giovanni ha scritto:Oggi abbiamo deciso di inserire anche un bunker tipico fortino degli anni '30, che in molti casi avevano il compito di difendere la ferrovia. Secondo me questo qua è adatto, si trova a Capo Alì e dietro c'è la ferrovia, che ne dite?
Non servivano a proteggere la ferrovia, bensì a presidiare zone costiere che si prestavano ad eventuali sbarchi nemici.
Li trovi sparsi lungo le coste della nostra isola (ma non solo in Sicilia), talvolta anche parecchi Km distanti dal mare, ma in posizioni da dove era possibile mettere la costa sotto tiro.
classe47- Data d'iscrizione : 08.01.10
Re: Pillole di Storia e Ferrovie
Ovvio che questo di Capo ALì serviva a tale scopo, vedi leapfrog effettuato dagli inglesi nel '43 proprio in queste acque, ma avevavo anche tale scopo, le ferrovie erano vie di penetrazioni importanti come le strade, quindi non tutti avevano il compito di prteggere le coste. Le ricordo che in queste opere alloggiavano armi di piccolo calibro e con poca gittata, molti non guardano neanche il mare quindi la sua affermazione è errata. Messina aveva due fronti, il fronte a mare che presidiava sia strada che la costa e il fronte a terra che aveva il compito di impedire la penetrazione nei centri tipo Messina, nei colli il compito di proteggere le coste erano affidato alle batterie spesso doppio compito contraerea e navale.classe47 ha scritto:Giovanni ha scritto:Oggi abbiamo deciso di inserire anche un bunker tipico fortino degli anni '30, che in molti casi avevano il compito di difendere la ferrovia. Secondo me questo qua è adatto, si trova a Capo Alì e dietro c'è la ferrovia, che ne dite?
Non servivano a proteggere la ferrovia, bensì a presidiare zone costiere che si prestavano ad eventuali sbarchi nemici.
Li trovi sparsi lungo le coste della nostra isola (ma non solo in Sicilia), talvolta anche parecchi Km distanti dal mare, ma in posizioni da dove era possibile mettere la costa sotto tiro.
Inoltre perchè durante le ritirate venivano fatti saltare in aria ponti stradali e ferrovie? Semplice per impedire l'avanzata del nemico, il quale cercava di controllare le infrastrutture, in tutta Italia ci sono disseminati bunker proprio accanto alla ferrovia dove il mare non si vede neanche col binocolo.
Giovanni- Data d'iscrizione : 09.12.10
Re: Pillole di Storia e Ferrovie
Giovanni ha scritto:Ovvio che questo di Capo ALì serviva a tale scopo, vedi leapfrog effettuato dagli inglesi nel '43 proprio in queste acque, ma avevavo anche tale scopo, le ferrovie erano vie di penetrazioni importanti come le strade, quindi non tutti avevano il compito di prteggere le coste. Le ricordo che in queste opere alloggiavano armi di piccolo calibro e con poca gittata, molti non guardano neanche il mare quindi la sua affermazione è errata. Messina aveva due fronti, il fronte a mare che presidiava sia strada che la costa e il fronte a terra che aveva il compito di impedire la penetrazione nei centri tipo Messina, nei colli il compito di proteggere le coste erano affidato alle batterie spesso doppio compito contraerea e navale.classe47 ha scritto:Giovanni ha scritto:Oggi abbiamo deciso di inserire anche un bunker tipico fortino degli anni '30, che in molti casi avevano il compito di difendere la ferrovia. Secondo me questo qua è adatto, si trova a Capo Alì e dietro c'è la ferrovia, che ne dite?
Non servivano a proteggere la ferrovia, bensì a presidiare zone costiere che si prestavano ad eventuali sbarchi nemici.
Li trovi sparsi lungo le coste della nostra isola (ma non solo in Sicilia), talvolta anche parecchi Km distanti dal mare, ma in posizioni da dove era possibile mettere la costa sotto tiro.
Inoltre perchè durante le ritirate venivano fatti saltare in aria ponti stradali e ferrovie? Semplice per impedire l'avanzata del nemico, il quale cercava di controllare le infrastrutture, in tutta Italia ci sono disseminati bunker proprio accanto alla ferrovia dove il mare non si vede neanche col binocolo.
Ferrovie, fabbriche, vie di comunicazione in genere, impianti di trasmissione di energia ( linee alta tensione, oleodotti, gasdotti, etc ) rappresentano obiettivi bellici di cui, in caso di guerra, ogni parte belligerante cerca di avere disponibilità se può tornare utile al proprio sforzo bellico. Pertanto, se il belligerante ha già a disposizione tali strutture cercherà di difenderle; se sono in possesso del nemico cercherà, in prima ipotesi di distruggergliele o, in seconda ipotesi, qualora il momento strategico è già nettamente favorevole cercherà di non danneggiarle per appropriarsene e usarle a suo vantaggio nel proseguimento del proprio sforzo bellico.
Fatta questa premessa bisogna dire che la minaccia maggiore per questo tipo di obiettivi è costituita dai bombardamenti aerei, e, ove gli impianti siano situati vicino alla costa, dai cannoneggiamenti navali.
E’ impensabile immaginare di poter difendere questi obiettivi da tali tipi di offesa con questo tipo di bunker che in pratica erano nidi di mitragliatrici o cannoncini . Con essi si potevano contrastare le truppe nemiche e i loro mezzi meccanizzati ma, poiché potevano consentire alle armi dentro di essi un BRANDEGGIO limitato e un ALZO di pochi gradi risultavano praticamente innocui contro gli attacchi aerei. Altrettanto innocui erano contro eventuali bombardamenti dal mare, per limitatezza di calibro e di gittata.
I bunker che troviamo in giro per la nostra isola sono stati costruiti durante la guerra.
La retorica fascista, negli anni 30 non ammetteva che “ alcun nemico potesse mettere piede sul suolo italico, la cui difesa era affidata ai valorosi soldati italiani”.
Quando durante la guerra certe sicurezze vennero meno, si diede via a una rapida organizzazione della difesa dei nostri confini marittimi. Disseminando lungo le coste bunker come quello di Calamona lungo la SS 113 dir, vicino Capo Rasocolmo .
Con lo scopo, ribadisco, di ostacolare eventuali sbarchi.
Niente di strano se alcune di queste costruzioni in cemento risultano situate non in vista del mare, certamente esse sono state realizzate in posti ove non si escludeva, per l’orografia del terreno o per altri motivi, una possibilità di penetrazione delle truppe nemiche sbarcate.
Bunker presso la costa Siracusana
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]
Bunker lontano dalla costa sulla SS124 Siracusa Floridia
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]
P,S. La discussione è interessante, se avesse sviluppi, ritengo andrebbe spostata da questo thread squsitamente modellistico.
classe47- Data d'iscrizione : 08.01.10
Re: Pillole di Storia e Ferrovie
Molto probabilmente non riusciamo a capirci, prendiamo per esempio Messina, era una piazzaforte di elevata importanza quindi bisognava proteggere sia le sue coste da eventuali sbarchi ed evitare la penetrazione dai monti Peloritani. Nel post precedente non ho assolutamente parlato di attacchi aerei, l'antiaerea era affidata alle batterie adatte, questi fortini servivano solo come anti sbarco ma anche per ritardare l'avanzata nemica.classe47 ha scritto:Giovanni ha scritto:Ovvio che questo di Capo ALì serviva a tale scopo, vedi leapfrog effettuato dagli inglesi nel '43 proprio in queste acque, ma avevavo anche tale scopo, le ferrovie erano vie di penetrazioni importanti come le strade, quindi non tutti avevano il compito di prteggere le coste. Le ricordo che in queste opere alloggiavano armi di piccolo calibro e con poca gittata, molti non guardano neanche il mare quindi la sua affermazione è errata. Messina aveva due fronti, il fronte a mare che presidiava sia strada che la costa e il fronte a terra che aveva il compito di impedire la penetrazione nei centri tipo Messina, nei colli il compito di proteggere le coste erano affidato alle batterie spesso doppio compito contraerea e navale.classe47 ha scritto:Giovanni ha scritto:Oggi abbiamo deciso di inserire anche un bunker tipico fortino degli anni '30, che in molti casi avevano il compito di difendere la ferrovia. Secondo me questo qua è adatto, si trova a Capo Alì e dietro c'è la ferrovia, che ne dite?
Non servivano a proteggere la ferrovia, bensì a presidiare zone costiere che si prestavano ad eventuali sbarchi nemici.
Li trovi sparsi lungo le coste della nostra isola (ma non solo in Sicilia), talvolta anche parecchi Km distanti dal mare, ma in posizioni da dove era possibile mettere la costa sotto tiro.
Inoltre perchè durante le ritirate venivano fatti saltare in aria ponti stradali e ferrovie? Semplice per impedire l'avanzata del nemico, il quale cercava di controllare le infrastrutture, in tutta Italia ci sono disseminati bunker proprio accanto alla ferrovia dove il mare non si vede neanche col binocolo.
Ferrovie, fabbriche, vie di comunicazione in genere, impianti di trasmissione di energia ( linee alta tensione, oleodotti, gasdotti, etc ) rappresentano obiettivi bellici di cui, in caso di guerra, ogni parte belligerante cerca di avere disponibilità se può tornare utile al proprio sforzo bellico. Pertanto, se il belligerante ha già a disposizione tali strutture cercherà di difenderle; se sono in possesso del nemico cercherà, in prima ipotesi di distruggergliele o, in seconda ipotesi, qualora il momento strategico è già nettamente favorevole cercherà di non danneggiarle per appropriarsene e usarle a suo vantaggio nel proseguimento del proprio sforzo bellico.
Fatta questa premessa bisogna dire che la minaccia maggiore per questo tipo di obiettivi è costituita dai bombardamenti aerei, e, ove gli impianti siano situati vicino alla costa, dai cannoneggiamenti navali.
E’ impensabile immaginare di poter difendere questi obiettivi da tali tipi di offesa con questo tipo di bunker che in pratica erano nidi di mitragliatrici o cannoncini . Con essi si potevano contrastare le truppe nemiche e i loro mezzi meccanizzati ma, poiché potevano consentire alle armi dentro di essi un BRANDEGGIO limitato e un ALZO di pochi gradi risultavano praticamente innocui contro gli attacchi aerei. Altrettanto innocui erano contro eventuali bombardamenti dal mare, per limitatezza di calibro e di gittata.
I bunker che troviamo in giro per la nostra isola sono stati costruiti durante la guerra.
La retorica fascista, negli anni 30 non ammetteva che “ alcun nemico potesse mettere piede sul suolo italico, la cui difesa era affidata ai valorosi soldati italiani”.
Quando durante la guerra certe sicurezze vennero meno, si diede via a una rapida organizzazione della difesa dei nostri confini marittimi. Disseminando lungo le coste bunker come quello di Calamona lungo la SS 113 dir, vicino Capo Rasocolmo .
Con lo scopo, ribadisco, di ostacolare eventuali sbarchi.
Niente di strano se alcune di queste costruzioni in cemento risultano situate non in vista del mare, certamente esse sono state realizzate in posti ove non si escludeva, per l’orografia del terreno o per altri motivi, una possibilità di penetrazione delle truppe nemiche sbarcate.
Bunker presso la costa Siracusana
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]
Bunker lontano dalla costa sulla SS124 Siracusa Floridia
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]
P,S. La discussione è interessante, se avesse sviluppi, ritengo andrebbe spostata da questo thread squsitamente modellistico.
Le ferrovie potevano essere importanti vie di penetrazione in quanto si poteva raggiungere importanti centri e assicurarsi il controllo di eventuali materie prime. La mia affermazione servivano per proteggere significa che vi era il bisogno di bloccare un eventuale avanzata nemica. Inoltre noto un vistoso cambio di versione tra i due post , con affermazione tra di loro contraddittorie. Inoltre Lei lo sa che nel luogo della seconda foto accanto si vede un ex stazione? Si tratta della Siracusa- Ragusa Vizzini a scartamento ridotto, che guarda caso fu requisita dalla 8^ armata inglese proprio allo scopo di penetrare dal Ragusano, al Calatino e nel siracusano, e che aiutò notevolmente la presa da parte degli alleati della piazzaforte di Palazzolo Acreide. Ci stanno molte fonti che confermano la mia tesi. Concordo anch'io di spostare la discussione, e mi scuso per l'OT
Giovanni- Data d'iscrizione : 09.12.10
Re: Pillole di Storia e Ferrovie
Discussione davvero interessante. Però mi duole dire che per esempio, sulla linea di valico dei Peloritani o sull'Alcantara - Randazzo e altre ferrovie non ricordo affatto di questo genere di fortificazioni. Il Valico credo di conoscerlo bene. Ovvio che questi bunker nascono per controllare strade e mare vista la loro posizione. E' anche vero che le nostre ferrovie corrono anche lungo il mare ma le due cose non sono strettamente connesse. Credo che le ferrovie venissero bombardare dall'alto e i bunker servissero per controllare le strade. Infatti nella vecchia SS113 dopo don Minico se ne vedono parecchi...ma lungo la ferrovie nemmeno uno!Le milizie non avanzavano via terra??o anche via treno??
Gualtiero- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 09.08.10
Re: Pillole di Storia e Ferrovie
Anche se l'Alcantara - Randazzo fu inaugurata dopo la seconda guerra mondiale.
Gualtiero- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 09.08.10
Re: Pillole di Storia e Ferrovie
Ce ne sono Gualtiero nelle nostre zone vedi Scaletta e visto che si trova nella costa serviva anche a tale scopo, il tutto dipendeva dall'importanza dell'opera, nella foto sopra puoi vedere un esempio. Non si avanzava col treno ma si usava il sedime come se fosse una strada e ci sono prove fidati di me. Per quanto riguarda la distruzione delle ferrovie è logico che venivano distrutte dall'alto ma era anche necessario presidiarle per impedire l'avanzata nemica e prevenire atti di sabotaggioGualtiero ha scritto:Discussione davvero interessante. Però mi duole dire che per esempio, sulla linea di valico dei Peloritani o sull'Alcantara - Randazzo e altre ferrovie non ricordo affatto di questo genere di fortificazioni. Il Valico credo di conoscerlo bene. Ovvio che questi bunker nascono per controllare strade e mare vista la loro posizione. E' anche vero che le nostre ferrovie corrono anche lungo il mare ma le due cose non sono strettamente connesse. Credo che le ferrovie venissero bombardare dall'alto e i bunker servissero per controllare le strade. Infatti nella vecchia SS113 dopo don Minico se ne vedono parecchi...ma lungo la ferrovie nemmeno uno!Le milizie non avanzavano via terra??o anche via treno??
Giovanni- Data d'iscrizione : 09.12.10
Pagina 3 di 8 • 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8
Argomenti simili
» Stazioni di Palermo (notizie, immagini, commenti e storia)
» La storia della LIMA
» Ferrovia Circumetnea
» Notizie varie d'interesse generale
» Ferrovie siciliane anni '90
» La storia della LIMA
» Ferrovia Circumetnea
» Notizie varie d'interesse generale
» Ferrovie siciliane anni '90
Pagina 3 di 8
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.