Notizie varie d'interesse generale
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Re: Notizie varie d'interesse generale
Fonte Fs News
Fino a lunedì 30 settembre 2013, lavori di potenziamento infrastrutturale interesseranno il tratto di linea compreso tra le stazioni di Rometta M. e Messina.
I treni provenienti da Palermo C.le e diretti a Messina C.le potranno subire ritardi entro 5 minuti.
Fino a lunedì 30 settembre 2013, lavori di potenziamento infrastrutturale interesseranno il tratto di linea compreso tra le stazioni di Rometta M. e Messina.
I treni provenienti da Palermo C.le e diretti a Messina C.le potranno subire ritardi entro 5 minuti.
Linea Caltanissetta - Siracusa: sabato 28 settembre modifiche alla circolazione per otto treni regionali
Fonte Fs News 26 settembre 2013
Per consentire a Rete Ferroviaria Italiana di realizzare interventi di potenziamento infrastrutturale tra Gela e Vittoria, sulla linea Caltanissetta – Siracusa, sabato 28 settembre sarà modificato il programma di circolazione di otto treni Regionali.
Le corse saranno cancellate su parte del percorso e sostituite con autobus secondo la tabella consultabile cliccando [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] .
Gli autobus effettueranno le fermate nei piazzali antistanti le stazioni tranne ad Acate (fermata davanti al Bar La Picozza – S.S. 115 Km 285,800) e Gela ANIC (fermata a Stabilimento ANIC). L’orario di partenza e arrivo dei bus potrà variare in funzione delle condizioni del traffico stradale.
Informazioni disponibili anche nelle stazioni, negli uffici assistenza clienti e nelle biglietterie.
Per consentire a Rete Ferroviaria Italiana di realizzare interventi di potenziamento infrastrutturale tra Gela e Vittoria, sulla linea Caltanissetta – Siracusa, sabato 28 settembre sarà modificato il programma di circolazione di otto treni Regionali.
Le corse saranno cancellate su parte del percorso e sostituite con autobus secondo la tabella consultabile cliccando [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] .
Gli autobus effettueranno le fermate nei piazzali antistanti le stazioni tranne ad Acate (fermata davanti al Bar La Picozza – S.S. 115 Km 285,800) e Gela ANIC (fermata a Stabilimento ANIC). L’orario di partenza e arrivo dei bus potrà variare in funzione delle condizioni del traffico stradale.
Informazioni disponibili anche nelle stazioni, negli uffici assistenza clienti e nelle biglietterie.
Re: Notizie varie d'interesse generale
Però che sono furbetti...direi "snellimento" della rete, secondo il progetto tanto decantato "Reti snelle". Visto che stanno tagliando diversi binari d'incrocio lungo le stazioni e quindi trasformate in fermateAdmin ha scritto:Fonte Fs News 26 settembre 2013
Per consentire a Rete Ferroviaria Italiana di realizzare interventi di potenziamento infrastrutturale tra Gela e Vittoria, sulla linea Caltanissetta – Siracusa, sabato 28 settembre sarà modificato il programma di circolazione di otto treni Regionali.
Le corse saranno cancellate su parte del percorso e sostituite con autobus secondo la tabella consultabile cliccando [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] .
Gli autobus effettueranno le fermate nei piazzali antistanti le stazioni tranne ad Acate (fermata davanti al Bar La Picozza – S.S. 115 Km 285,800) e Gela ANIC (fermata a Stabilimento ANIC). L’orario di partenza e arrivo dei bus potrà variare in funzione delle condizioni del traffico stradale.
Informazioni disponibili anche nelle stazioni, negli uffici assistenza clienti e nelle biglietterie.
Gualtiero- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 09.08.10
Attentato strisciante al patrimonio ferroviario nazionale
Per la Confederazione della Mobilità dolce (Co.Mo.Do.) le linee ferroviarie sono un patrimonio nazionale e non uno spreco di risorse. Questo in risposta alle ultime dichiarazioni dell’ing. Moretti, AD del Gruppo Fs il quale ha pubblicamente annunciato che le regioni italiane rischieranno di restare senza treni locali nel 2013 per mancanza di fondi.
Milano 29 ottobre 2013 – “Se non ci saranno soldi a bilancio non faremo il servizio regionale. Non so che cosa farà l’Authority – afferma Moretti - l’unica cosa che potremo fare noi sarà interrompere il servizio». Dopo la crisi petrolifera degli anni Settanta era praticamente cessato anche in Italia lo stillicidio di chiusure che aveva colpito le ferrovie secondarie nel decennio precedente. Semmai, avevamo assistito a qualche riapertura (spesso ottenuta al prezzo di costose ricostruzioni) per ovviare agli evidenti errori del passato.
La Confederazione della Mobilità dolce (alla quale aderiscono Utenti del Trasporto Pubblico/Assoutenti, Legambiente Onlus , Federazione FIFTM-Ferrovie Turistiche Italiane, FIAB Onlus, Italia Nostra, WWF Italia Onlus , Touring Club Italiano, Ass. Italiana Greenways, Ass. Go Slow Social club, Ass. Etnafreebike, Ass. In loco Motivi, Alpine Pearls, AIPAI , ICSIM, Ass. Tratturi e Transumanze, Umbria Mobilità, ecc) cita qualche caso come la Casalecchio-Vignola e la Saronno-Seregno che sono state ripristinate a beneficio delle aree metropolitane di Bologna e Milano rispettivamente, la linea della Val Seriana che è stata recuperata come tranvia veloce da Albino a Bergamo, mentre il successo della nuova Merano-Malles ha potentemente favorito la valorizzazione turistica della Val Venosta. Negli ultimi tre anni, tuttavia, è ripresa in misura molto preoccupante la cessazione del servizio ferroviario su parecchie linee periferiche, seppur mascherato dietro le fuorvianti classificazioni di “sospensione” o “interruzione temporanea”. Clamoroso il caso della Regione Piemonte che, a metà del 2012, ha scelto di sospendere la circolazione dei treni su ben 14 tratte (pari ad un quarto della rete subalpina!) per recuperare somme (per altro irrisorie: si parla di circa 8 milioni di euro) destinate a tamponare le falle di bilancio provocate da ben altri sprechi.
Ma anche in Abruzzo, in Campania ed in Calabria si è assistito ad uno stillicidio di “sospensioni”, mentre in Friuli (Sacile-Gemona) ed in Sicilia (Caltagirone-Gela) guasti subiti dall’infrastruttura hanno fornito il pretesto per l’interruzione “sine die” del servizio. Nel Lazio, tra Roccasecca ed Avezzano, addirittura RFI ha invocato la mancanza di fondi per l’ordinaria manutenzione (che contrattualmente dovrebbe essere a carico dell’azienda) per sospendere l’esercizio. Allo stato attuale, pertanto, circa 1.300 chilometri di linee (in gestione a Trenitalia, alla Sangritana ed alle Ferrovie della Calabria) risultano “sospese”. “Se tale condizione, come è lecito temere - dichiara Massimo Ferrari, Presidente di Utenti del Trasporto Pubblico - divenisse definitiva, significherebbe che quasi il 10 per cento del patrimonio ferroviario nazionale risulterebbe sacrificato, reiterando così gli errori compiuti mezzo secolo addietro, poi da (quasi) tutti deprecati (a parole)”. Stavolta, però, mancano persino gli alibi che, nel periodo della corsa alla motorizzazione, avevano in qualche modo giustificato quelle scelte. Co.Mo.Do. oggi non crede che l’auto possa assolvere ad ogni esigenza di mobilità locale: inquinamento, infortunistica e congestione stradale hanno evidenziato i limiti della motorizzazione individuale, mentre proprio la crisi economica induce molte famiglie a ridurre e talora a rinunciare del tutto alla propria vettura. Parimenti, nessuno può decentemente sostenere che l’autobus costituisca una valida alternativa alla rotaia (per la verità, insiste su questa tesi, speriamo solo per dovere d’ufficio, il presidente di Anav, Biscotti): l’esperienza ha dimostrato come, dove il treno ha cessato di circolare, il numero di passeggeri sulle autocorse sostitutive, nel giro di pochi anni, si è ridotto al lumicino, determinando in pratica la rinuncia al servizio pubblico (non però ai contributi sprecati per far girare bus praticamente vuoti!). E nemmeno si teorizza una “potatura dei rami secchi”, come a metà degli anni Ottanta ai tempi del ministro Signorile: il risanamento del bilancio del gruppo Fs si è già realizzato grazie alle nuove tecnologie che hanno consentito di dimezzare il numero dei dipendenti, mentre le linee ad alta velocità hanno riproposto la centralità del treno (a prezzi di mercato) tra i grandi centri della penisola. Non pago di questi risultati, tuttavia, l’ing. Moretti, AD del Gruppo Fs, dichiara che “bisogna eliminare le operazioni a pioggia: nei grandi centri si va in treno, nei piccoli in pullman” (più corretto sarebbe dire “in auto”, visto che il bus sostitutivo non sembra esercitare alcuna attrattiva su potenziali clienti). L’affermazione è apparentemente logica, ma in realtà pericolosamente fuorviante: cosa significa perorare l’uso del treno verso i “grandi centri”, dove le linee afferenti ai principali nodi sono insufficienti (pensiamo, ad esempio, a Palermo) o ancora inadeguate ad assorbire il traffico (come nel caso di Roma).
E quali sono i “piccoli centri” che dovrebbero rinunciare al treno? Quelli sotto i 5.000 abitanti, o forse sotto i 20.000, o, magari, gli stessi capoluoghi di provincia “minori”? Questo in pratica significa perorare la chiusura di altre linee locali (Quante? Un quarto della rete? O magari un terzo?), senza, per altro, avere le risorse per convertire alla rotaia tutto il traffico diretto verso le aree metropolitane (che, in un Paese densamente urbanizzato come l’Italia, tendono talvolta a sovrapporsi: dove finisce l’area di attrazione di Torino e dove comincia quella di Milano?). Contravvenendo, oltre tutto, al proprio ruolo di gestore, per cui sono semmai le Regioni a decidere quali collegamenti finanziare. Co.Mo.Do. potrebbe convenire con Moretti sul fatto che, se il vettore ferroviario facesse solo ora la propria comparsa nel mondo dei trasporti (come sta avvenendo, ad esempio, nella penisola arabica), varrebbe la pena investire unicamente nei collegamenti veloci e nei servizi pendolari attorno alle grandi città. Ma il punto è che le linee locali esistono (grazie ai sacrifici dei nostri avi), sono ampiamente ammortizzate (e nemmeno avrebbe senso esigere gli esosi canoni di utilizzo previsti da Rfi, esattamente come l’Anas non impone pedaggi per l’uso delle strade statali ) e sono perfettamente integrate nel paesaggio. Il loro costo è, dunque, puramente marginale (già molto contenuto, visto l’impresenziamento di quasi tutte le stazioni) ed ulteriormente comprimibile (molti treni locali potrebbero circolare con il solo conducente a bordo, esattamente come un autobus, ma svincolati dalla congestione viaria). "E allora - conclude Massimo Ferrari, Presidente Assoutenti/Utp (Ass. Utenti del Trasporto Pubblico) - perché non sfruttarne le potenzialità, talvolta davvero notevoli, come dimostrano le migliori esperienze estere ed anche qualche virtuoso caso nazionale (vedi la Foggia-Lucera, riaperta da qualche stagione con successo dopo mezzo secolo d’abbandono)?" Forse per fare un favore alle 1.400 imprese di trasporto su gomma, che potrebbero essere accorpate – seguendo una logica di effettiva razionalizzazione - in una ventina di aziende regionali? O magari per evitare a qualche governatore regionale lo sforzo di potare altre voci di bilancio, di cui però beneficiano gli amici degli amici?
Ufficio Relazioni Esterne Co.Mo.Do.
TRENITALIA, IL BIGLIETTO ELETTRONICO REGIONALE SI RINNOVA
Fonte Fs News, 8 novembre 2013
Viaggiare con il biglietto regionale acquistato online è diventato più semplice: da novembre, infatti, non è più indispensabile stamparlo.
Basterà mostrare al personale di controllo il file .pdf ricevuto sul proprio pc, smartphone o tablet dopo l’acquisto telematico sul sito web di Trenitalia. Dovranno, naturalmente, essere ben leggibili tutti i dati, incluso il particolare codice QR (Quick Response) di forma quadrata, necessario per le verifiche.
Il biglietto, che continua a essere personale e deve essere mostrato insieme a un valido documento di riconoscimento, non ha ovviamente bisogno di alcuna convalida, consente di viaggiare sul treno regionale prescelto o su un altro in partenza, entro le quattro ore successive, lungo la stessa tratta. Può essere acquistato da sette giorni prima della data del viaggio fino a 30 minuti prima della partenza.
L’obbligo della stampa resta, invece, per chi acquista un abbonamento regionale online.
Viaggiare con il biglietto regionale acquistato online è diventato più semplice: da novembre, infatti, non è più indispensabile stamparlo.
Basterà mostrare al personale di controllo il file .pdf ricevuto sul proprio pc, smartphone o tablet dopo l’acquisto telematico sul sito web di Trenitalia. Dovranno, naturalmente, essere ben leggibili tutti i dati, incluso il particolare codice QR (Quick Response) di forma quadrata, necessario per le verifiche.
Il biglietto, che continua a essere personale e deve essere mostrato insieme a un valido documento di riconoscimento, non ha ovviamente bisogno di alcuna convalida, consente di viaggiare sul treno regionale prescelto o su un altro in partenza, entro le quattro ore successive, lungo la stessa tratta. Può essere acquistato da sette giorni prima della data del viaggio fino a 30 minuti prima della partenza.
L’obbligo della stampa resta, invece, per chi acquista un abbonamento regionale online.
Re: Notizie varie d'interesse generale
Come faccio a mostrare il file pdf al personale di controllo se ce l'ho nel computer (visto che non è necessario stamparlo, mi devo portare il PC dietro direttamente???)
Gualtiero- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 09.08.10
Re: Notizie varie d'interesse generale
Basta il telefonino.Gualtiero ha scritto:Come faccio a mostrare il file pdf al personale di controllo se ce l'ho nel computer (visto che non è necessario stamparlo, mi devo portare il PC dietro direttamente???)
tobruk- Data d'iscrizione : 06.09.09
Re: Notizie varie d'interesse generale
Per chi ha i nuovi telefonini ok...per chi ha quelli vecchi..probabile che ti mandino un sms con il codice.tobruk ha scritto:Basta il telefonino.Gualtiero ha scritto:Come faccio a mostrare il file pdf al personale di controllo se ce l'ho nel computer (visto che non è necessario stamparlo, mi devo portare il PC dietro direttamente???)
Gualtiero- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 09.08.10
Re: Notizie varie d'interesse generale
Io ho un telefonino vecchio, per cui vado in biglietteria e compro il biglietto all'automatico. Mentre gli altri in fila mi guardano come un alieno, perchè so usare una macchinetta self-service.Gualtiero ha scritto:Per chi ha i nuovi telefonini ok...per chi ha quelli vecchi..probabile che ti mandino un sms con il codice.tobruk ha scritto:Basta il telefonino.Gualtiero ha scritto:Come faccio a mostrare il file pdf al personale di controllo se ce l'ho nel computer (visto che non è necessario stamparlo, mi devo portare il PC dietro direttamente???)
tobruk- Data d'iscrizione : 06.09.09
Re: Notizie varie d'interesse generale
tobruk ha scritto:Io ho un telefonino vecchio, per cui vado in biglietteria e compro il biglietto all'automatico. Mentre gli altri in fila mi guardano come un alieno, perchè so usare una macchinetta self-service.Gualtiero ha scritto:Per chi ha i nuovi telefonini ok...per chi ha quelli vecchi..probabile che ti mandino un sms con il codice.tobruk ha scritto:Basta il telefonino.Gualtiero ha scritto:Come faccio a mostrare il file pdf al personale di controllo se ce l'ho nel computer (visto che non è necessario stamparlo, mi devo portare il PC dietro direttamente???)
Idem. Cmq se non ricordo male una volta ho fatto un biglietto a casa e ti mandano il codice via sms, spero sia valido.
Gualtiero- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 09.08.10
Re: Notizie varie d'interesse generale
Si! Una volta l'ho fatto anch'io, mentre in biglietteria, mi avevano detto che non c'era posto! Puoi o stampare l'email o dare il codice che ti arriva tramite SMS, la cosa importante è comunicare il codice PNR quando il controllore ti chiede il bigliettoGualtiero ha scritto:Idem. Cmq se non ricordo male una volta ho fatto un biglietto a casa e ti mandano il codice via sms, spero sia valido.
Re: Notizie varie d'interesse generale
Già da tempo per i biglietti nazionali è sufficiente avere il codice PNR da comunicare al controllore.
Non importa come (stampato, sul cellulare, tatuato come suggerisce il presidente...)
Per i biglietti regionali invece il PNR, anche se fatti via internet, non c'è ed era obbligatorio avere la stampa del biglietto che però aveva già il codice QR.
Questa la dicitura in calce alla mail con cui ho fatto il biglietto quando siamo andati a Palermo:
Attenzione:Per i biglietti elettronici regionali è necessario salire a bordo con la relativa stampa della ricevuta PDF allegata a questa e-mail. Per i biglietti ticketless è necessario salire a bordo con il codice PNR. Il mancato possesso della ricevuta PDF per i treni regionali, o del codice PNR per i biglietti ticketless equivale al mancato possesso del biglietto e pertanto comporta il pagamento del prezzo del biglietto maggiorato dalla relativa sanzione.
Adesso se hai un dispositivo con cui visualizzare il pdf che ti viene inviato puoi non stamparlo e far vedere il codice QR elettronicamente.
Dalla news mi sembra di capire che continuerà a non esserci il PNR per tali biglietti e quindi non basta il messaggio testuale.
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Non importa come (stampato, sul cellulare, tatuato come suggerisce il presidente...)
Per i biglietti regionali invece il PNR, anche se fatti via internet, non c'è ed era obbligatorio avere la stampa del biglietto che però aveva già il codice QR.
Questa la dicitura in calce alla mail con cui ho fatto il biglietto quando siamo andati a Palermo:
Attenzione:Per i biglietti elettronici regionali è necessario salire a bordo con la relativa stampa della ricevuta PDF allegata a questa e-mail. Per i biglietti ticketless è necessario salire a bordo con il codice PNR. Il mancato possesso della ricevuta PDF per i treni regionali, o del codice PNR per i biglietti ticketless equivale al mancato possesso del biglietto e pertanto comporta il pagamento del prezzo del biglietto maggiorato dalla relativa sanzione.
Adesso se hai un dispositivo con cui visualizzare il pdf che ti viene inviato puoi non stamparlo e far vedere il codice QR elettronicamente.
Dalla news mi sembra di capire che continuerà a non esserci il PNR per tali biglietti e quindi non basta il messaggio testuale.
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rocco- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 07.08.11
Re: Notizie varie d'interesse generale
Si, hai ragione Rocco, ho dimentica di dire che i treni presi erano IC+FR per i regionali non so come funzioni la cosa, visto che non hanno il codice, tuttavia se non sbaglio puoi acquistarli online fino a 7 giorni prima. Per quanto riguarda le biglietterie automatiche una volta lo acquistato, ma ci ho rimesso i punti della cartafreccia (forse per la premura non ho fatto attenzione a quando dovevo inserire il codice)
Re: Notizie varie d'interesse generale
I biglietti regionali online si possono acquistare solo da 7 giorni prima a mezzora prima del viaggio.
Non ne sono sicuro ma credo che non siano validi come punti cartafreccia.
Le macchinette le ho usate diverse volte e ne ho dedotto che, se non hai i soldi esatti, conviene usare una carta di credito o bancomat perchè spesso anzichè dare il resto danno un buono da scambiare poi in biglietteria.
In tutti i casi da tempo preferisco usare internet per prenotare e solo in alcuni casi che ero in giro e non potevo usare il pc mediante il call center.
Anche perchè nelle stazioni delle grande città (vedi Roma e Milano) alle biglietterie c'è sempra una coda chilometrica.
Non ne sono sicuro ma credo che non siano validi come punti cartafreccia.
Le macchinette le ho usate diverse volte e ne ho dedotto che, se non hai i soldi esatti, conviene usare una carta di credito o bancomat perchè spesso anzichè dare il resto danno un buono da scambiare poi in biglietteria.
In tutti i casi da tempo preferisco usare internet per prenotare e solo in alcuni casi che ero in giro e non potevo usare il pc mediante il call center.
Anche perchè nelle stazioni delle grande città (vedi Roma e Milano) alle biglietterie c'è sempra una coda chilometrica.
rocco- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 07.08.11
Re: Notizie varie d'interesse generale
Se li acquisti in biglietteria si! ovviamente sono esclusi quelli a fascia chilometricarocco ha scritto:....
Non ne sono sicuro ma credo che non siano validi come punti cartafreccia.
...
Re: Notizie varie d'interesse generale
Grazie Rocco. Morale della favole, quella notizia è na cazzata. Mica tutti hanno il telefono supersonico!!!
Gualtiero- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 09.08.10
Re: Notizie varie d'interesse generale
Ma com'è possibile che ancora non ci sono i treni, ma solo le frecce Ho l'impressione che scenderò con l'aereo (ne ho trovato uno ad orario comodo). Anche con gli autobus tutto esaurito
Re: Notizie varie d'interesse generale
Tratto da La Sicilia del 14-12-2013
Novità importanti sul fronte delle ferrovie siciliane.
A rivelarle il presidente di Rfi, Dario Lo Bosco: in merito all'alta velocità "light" Catania-Palermo, «entro fine mese - ha spiegato - Rfi realizzerà il progetto stralcio di immediata attuazione del 1° tratto in variante fino a Motta-S. Anastasia, e una stazione a Catenanuova. L'ipotesi del tunnel di 45 km sotto i Nebrodi è definitivamente tramontata, sia per i costi faraonici che per i tempi. Abbiamo deciso di puntare sul bipolo Enna-Caltanissetta, per poi raggiungere Fiumetorto. Faremo una stazione a Enna bassa».
Dopo la consegna della tratta B del raddoppio del passante di Palermo, «entro il 15 gennaio - ha aggiunto il presidente di Rfi - ci siamo dati appuntamento col sindaco Orlando e il presidente Crocetta per consegnare anche i lavori per la chiusura dell'Anello ferroviario. Un'opera che considero strategica e straordinaria per la città».
Per raggiungere Palermo da Messina, però non ci sarà il doppio binario: «Non si farà la dorsale Messina-Palermo. L'alta velocità light sarà la Messina-Catania-Palermo. Il doppio binario finirà a Patti e riprenderà a Castelbuono. Questo perché sotto il profilo ambientale ed economico ci sono problemi che hanno scoraggiato questa ipotesi. Entro la fine dell'anno prossimo speriamo di vedere realizzata una parte del corridoio Helsinki-La Valletta, finanziato dal Cis lo scorso febbraio».
Dunque il tratto Castelbuono-Patti, resterà a singolo binario, senza alta velocità. Un'occasione persa, secondo i tanti pendolari siciliani.
E il gap infrastrutturale dell'Isola è stato al centro di un dibattito organizzato dalla Cgil Sicilia alla facoltà di Ingegneria dell'Università di Palermo. «Mancanza di sinergia fra trasporto gommato e ferrato; oltre 20 mila pullman vecchi circolanti in Sicilia; collegamenti con le isole minori vetusti; pastoie burocratiche; ritardo nella spesa dei fondi Ue; forte divario digitale; ritardi della Regione nella presentazione dei bandi». Sono questi i punti centrali che Ferruccio Donato, segretario Cgil Sicilia, ha evidenziato.
Il presidente della Società Interporti Siciliani, Alessandro Albanese, ha puntato il dito contro il ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, «reo - a suo dire - di non aver ancora firmato l'accordo aggiuntivo necessario a far partire i lavori dell'interporto di Termini Imerese».
L'assessore regionale alle Infrastrutture, Nino Bartolotta ha ribadito: «Mi auguro che la firma di Lupi arrivi entro fine anno. Intanto - ha proseguito - Abbiamo già pronta la bozza del "Cis strade e autostrade" che vale 2 miliardi e 136 milioni di euro di investimenti per l'Isola, fra cui la Nord-Sud e la Mazara-Trapani. Di questi fondi, 700 milioni saranno cantierabili già nei primi 6 mesi del 2014. C'è poi un primo accordo Ast-Trenitalia per l'integrazione dei servizi. Entro fine anno arriverà il trasferimento di competenza dal Mit alla Regione per il contratto di servizio con Trenitalia. Abbiamo chiesto 121 milioni; loro ne vogliono dare 90, ma penso che ci accorderemo a metà strada con 111,6 milioni di euro».
Infine, per il superamento del "digital divide" sono in corso investimenti Ue «per 23 milioni - ha detto Marcello Caldarella, della Slc Cgil Sicilia -. A questi, si aggiungono altri 140 milioni fino al 2020 derivanti da un piano congiunto Regione-Mise, per la banda larga e ultralarga nell'Isola. I bandi partiranno nel 2014».
Novità importanti sul fronte delle ferrovie siciliane.
A rivelarle il presidente di Rfi, Dario Lo Bosco: in merito all'alta velocità "light" Catania-Palermo, «entro fine mese - ha spiegato - Rfi realizzerà il progetto stralcio di immediata attuazione del 1° tratto in variante fino a Motta-S. Anastasia, e una stazione a Catenanuova. L'ipotesi del tunnel di 45 km sotto i Nebrodi è definitivamente tramontata, sia per i costi faraonici che per i tempi. Abbiamo deciso di puntare sul bipolo Enna-Caltanissetta, per poi raggiungere Fiumetorto. Faremo una stazione a Enna bassa».
Dopo la consegna della tratta B del raddoppio del passante di Palermo, «entro il 15 gennaio - ha aggiunto il presidente di Rfi - ci siamo dati appuntamento col sindaco Orlando e il presidente Crocetta per consegnare anche i lavori per la chiusura dell'Anello ferroviario. Un'opera che considero strategica e straordinaria per la città».
Per raggiungere Palermo da Messina, però non ci sarà il doppio binario: «Non si farà la dorsale Messina-Palermo. L'alta velocità light sarà la Messina-Catania-Palermo. Il doppio binario finirà a Patti e riprenderà a Castelbuono. Questo perché sotto il profilo ambientale ed economico ci sono problemi che hanno scoraggiato questa ipotesi. Entro la fine dell'anno prossimo speriamo di vedere realizzata una parte del corridoio Helsinki-La Valletta, finanziato dal Cis lo scorso febbraio».
Dunque il tratto Castelbuono-Patti, resterà a singolo binario, senza alta velocità. Un'occasione persa, secondo i tanti pendolari siciliani.
E il gap infrastrutturale dell'Isola è stato al centro di un dibattito organizzato dalla Cgil Sicilia alla facoltà di Ingegneria dell'Università di Palermo. «Mancanza di sinergia fra trasporto gommato e ferrato; oltre 20 mila pullman vecchi circolanti in Sicilia; collegamenti con le isole minori vetusti; pastoie burocratiche; ritardo nella spesa dei fondi Ue; forte divario digitale; ritardi della Regione nella presentazione dei bandi». Sono questi i punti centrali che Ferruccio Donato, segretario Cgil Sicilia, ha evidenziato.
Il presidente della Società Interporti Siciliani, Alessandro Albanese, ha puntato il dito contro il ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, «reo - a suo dire - di non aver ancora firmato l'accordo aggiuntivo necessario a far partire i lavori dell'interporto di Termini Imerese».
L'assessore regionale alle Infrastrutture, Nino Bartolotta ha ribadito: «Mi auguro che la firma di Lupi arrivi entro fine anno. Intanto - ha proseguito - Abbiamo già pronta la bozza del "Cis strade e autostrade" che vale 2 miliardi e 136 milioni di euro di investimenti per l'Isola, fra cui la Nord-Sud e la Mazara-Trapani. Di questi fondi, 700 milioni saranno cantierabili già nei primi 6 mesi del 2014. C'è poi un primo accordo Ast-Trenitalia per l'integrazione dei servizi. Entro fine anno arriverà il trasferimento di competenza dal Mit alla Regione per il contratto di servizio con Trenitalia. Abbiamo chiesto 121 milioni; loro ne vogliono dare 90, ma penso che ci accorderemo a metà strada con 111,6 milioni di euro».
Infine, per il superamento del "digital divide" sono in corso investimenti Ue «per 23 milioni - ha detto Marcello Caldarella, della Slc Cgil Sicilia -. A questi, si aggiungono altri 140 milioni fino al 2020 derivanti da un piano congiunto Regione-Mise, per la banda larga e ultralarga nell'Isola. I bandi partiranno nel 2014».
Re: Notizie varie d'interesse generale
Il tratto Patti-Castelbuono e' difficile da raddoppiare......passa nel centro abitato,basta pensare che a S.Agata di Militello ci sono 4 PL.....
Re: Notizie varie d'interesse generale
e, infatti, l'idea di raddoppiarlo è stata abbandonata (come avrai letto )Inbus U 210 ha scritto:Il tratto Patti-Castelbuono e' difficile da raddoppiare......passa nel centro abitato,basta pensare che a S.Agata di Militello ci sono 4 PL.....
Re: Notizie varie d'interesse generale
La notizia mi fa sorridere e non poco...forse si può prendere con le pinze per veritiero l'annosa questione del trasferimento di competenze dal Ministero alla Regione in materia di TPL.
Per il resto avremo le tre dorsali principali raddoppiate a metà. Messina - Catania (nei tratti Messina - Giampilieri e Fiumefreddo - Catania), Messina - Palermo (nei tratti Messina - Patti e Ogliastrillo - Palermo) e Catania - Palermo (nel tratto Catania - Motta, mi pare di aver capito)...beh forse per "light" intendevano proprio questo
Per il resto avremo le tre dorsali principali raddoppiate a metà. Messina - Catania (nei tratti Messina - Giampilieri e Fiumefreddo - Catania), Messina - Palermo (nei tratti Messina - Patti e Ogliastrillo - Palermo) e Catania - Palermo (nel tratto Catania - Motta, mi pare di aver capito)...beh forse per "light" intendevano proprio questo
Gualtiero- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 09.08.10
Re: Notizie varie d'interesse generale
E’ online il Pendolibro 2013, il primo open e-book scritto dai pendolari italiani edito da Libreriamo.
I sogni, gli incontri, le avventure e le disavventure di chi quotidianamente si sposta di città in città per motivi di lavoro e studio sono gli argomenti di questo libro. A raccontarceli sono proprio loro, i pendolari, protagonisti e scrittori della vivace commedia umana qui messa in scena. Ne risulta una galleria di personaggi variegata, strampalata e assurda come solo la realtà può essere – talmente assurda da non poter essere che vera.
Il Pendolibro è disponibile per il Download nei formati pdf ed epub, quest’ultimo compatibile con tutti gli ereader presenti sul mercato.
Per scaricarlo andate qui
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I sogni, gli incontri, le avventure e le disavventure di chi quotidianamente si sposta di città in città per motivi di lavoro e studio sono gli argomenti di questo libro. A raccontarceli sono proprio loro, i pendolari, protagonisti e scrittori della vivace commedia umana qui messa in scena. Ne risulta una galleria di personaggi variegata, strampalata e assurda come solo la realtà può essere – talmente assurda da non poter essere che vera.
Il Pendolibro è disponibile per il Download nei formati pdf ed epub, quest’ultimo compatibile con tutti gli ereader presenti sul mercato.
Per scaricarlo andate qui
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Re: Notizie varie d'interesse generale
Comunicato Stampa nuovi treni
Ringraziamo l'Assessore Bartolotta per aver tenuto fede agli impegni assunti nel recente incontro cui hanno partecipato Sindacati e Comitati Pendolari.
La Regione Sicilia si reimpegna nell'Acquisto dei nuovi treni dopo l'ultimo acquisto risalente ai "Minuetto".
E' finalmente un segnale di svolta che accogliamo positivamente.
Ora la Regione chieda con forza un pari investimento in nuovo materiale rotabile a Trenitalia.
Non vogliamo treni vecchi o rifatti o rievocazioni.
Vogliamo nuovi convogli che ci possano garantire un futuro sicuramente più dignitoso.
Giacomo Fazio
Presidente Comitato Pendolari Sicilia
Ciufer
Patto Pendolari Italiani
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Il bando in questione:
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Ringraziamo l'Assessore Bartolotta per aver tenuto fede agli impegni assunti nel recente incontro cui hanno partecipato Sindacati e Comitati Pendolari.
La Regione Sicilia si reimpegna nell'Acquisto dei nuovi treni dopo l'ultimo acquisto risalente ai "Minuetto".
E' finalmente un segnale di svolta che accogliamo positivamente.
Ora la Regione chieda con forza un pari investimento in nuovo materiale rotabile a Trenitalia.
Non vogliamo treni vecchi o rifatti o rievocazioni.
Vogliamo nuovi convogli che ci possano garantire un futuro sicuramente più dignitoso.
Giacomo Fazio
Presidente Comitato Pendolari Sicilia
Ciufer
Patto Pendolari Italiani
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Il bando in questione:
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Gualtiero- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 09.08.10
Re: Notizie varie d'interesse generale
Fumata bianca al ministero:
alla Ansaldo Breda si torna al lavoro
Stop alla cassa integrazione per le 170 tute blu dello stabilimento di Carini. E' l'esito del vertice al dicastero ello Sviluppo economico con i vertici della società, l'assessore Vancheri, i deputati siciliani. Ora l'azienda dovrà far conoscere il piano di rilancio
Le 170 tute blu dell'Ansaldo Breda di Carini tornano al lavoro già oggi. Un clamoroso dietrofront da parte dell'azienda del gruppo Finmeccanica è arrivato ieri, durante una riunione fiume al ministero dello Sviluppo economico terminata all'1,30 di notte e alla quale hanno partecipato i vertici della società, i sindacati, l'assessore alle Attività produttive Linda Vancheri, il sottosegretario allo Sviluppo Simona Vicari e i parlamentari nazionali Giuseppe Lumia e Davide Faraone.
Ansaldo Breda chiude la procedura di cassa integrazione a zero ore avviata all'inizio dell'anno e che si sarebbe dovuta concludere ad aprile, senza alcuna prospettiva di un ritorno al lavoro nei mesi successivi. L'intenzione dell'azienda, infatti, sarebbe stata quella di avviare lo stabilimento di Carini verso la chiusura.
"Ansaldo - spiega Alessandro Bucoli, della rsu Fiom - non aveva argomentazioni per far partire gli ammortizzatori, a Carini abbiamo ancora un mese e mezzo di lavoro con le commesse che sono già nel sito. Nella riunione di ieri abbiamo ottenuto lo stop alla cassa integrazione: il 21 gennaio Finmeccanica sarà ricevuta al ministero dello Sviluppo economico e dichiarerà che Palermo non è più
esclusa dal circuito Ansaldo Breda. Poi sarà l'azienda - dice il sindacalista - a decidere quale sarà il nuovo assetto del sito, se il revamping (la ristrutturazione delle carrozze ferroviarie, ndr) non è considerato più conveniente, a Carini saranno affidati altri tipi di lavori. A quel punto, se si dovrà fare un periodo di cassa integrazione lo faremo, ma in un'ottica di rilancio della fabbrica, non più come preludio al licenziamento".
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Interessante anche la foto presente nell'articolo....vi ricorda qualcosa?
alla Ansaldo Breda si torna al lavoro
Stop alla cassa integrazione per le 170 tute blu dello stabilimento di Carini. E' l'esito del vertice al dicastero ello Sviluppo economico con i vertici della società, l'assessore Vancheri, i deputati siciliani. Ora l'azienda dovrà far conoscere il piano di rilancio
Le 170 tute blu dell'Ansaldo Breda di Carini tornano al lavoro già oggi. Un clamoroso dietrofront da parte dell'azienda del gruppo Finmeccanica è arrivato ieri, durante una riunione fiume al ministero dello Sviluppo economico terminata all'1,30 di notte e alla quale hanno partecipato i vertici della società, i sindacati, l'assessore alle Attività produttive Linda Vancheri, il sottosegretario allo Sviluppo Simona Vicari e i parlamentari nazionali Giuseppe Lumia e Davide Faraone.
Ansaldo Breda chiude la procedura di cassa integrazione a zero ore avviata all'inizio dell'anno e che si sarebbe dovuta concludere ad aprile, senza alcuna prospettiva di un ritorno al lavoro nei mesi successivi. L'intenzione dell'azienda, infatti, sarebbe stata quella di avviare lo stabilimento di Carini verso la chiusura.
"Ansaldo - spiega Alessandro Bucoli, della rsu Fiom - non aveva argomentazioni per far partire gli ammortizzatori, a Carini abbiamo ancora un mese e mezzo di lavoro con le commesse che sono già nel sito. Nella riunione di ieri abbiamo ottenuto lo stop alla cassa integrazione: il 21 gennaio Finmeccanica sarà ricevuta al ministero dello Sviluppo economico e dichiarerà che Palermo non è più
esclusa dal circuito Ansaldo Breda. Poi sarà l'azienda - dice il sindacalista - a decidere quale sarà il nuovo assetto del sito, se il revamping (la ristrutturazione delle carrozze ferroviarie, ndr) non è considerato più conveniente, a Carini saranno affidati altri tipi di lavori. A quel punto, se si dovrà fare un periodo di cassa integrazione lo faremo, ma in un'ottica di rilancio della fabbrica, non più come preludio al licenziamento".
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Gualtiero- SOCIO AFS
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