Notizie varie d'interesse generale
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Re: Notizie varie d'interesse generale
freccia del sud ha scritto:Passante bolognese in prova
di David Campione
BOLOGNA - Primi treni in prova nel passante Alta Velocità bolognese. Nella notte tra sabato 28 e domenica 29 gennaio, il convoglio misure Archimede di RFI - Rete Ferroviaria Italiana attraverserà da nord verso sud il passante AV di Bologna, con ingresso dal futuro PM Reno e uscita dal Bivio/PC Emilia all'interno della galleria Pianoro.
La tratta, lunga circa 13 chilometri, verrà percorsa dal treno Archimede trainato dalla E.402.142 sotto linea aerea regolarmente alimentata a 3.000 Volt in corrente continua.
Schema della stazione di Bologna. La stazione AV sorge a -23 metri e dispone di quattro binari specializzati nel traffico Alta Velocità.
Disegno RFI
Con l'orario estivo 2012 è prevista l'entrata in servizio del passante, inizialmente per i soli treni Eurostar AV non effettuano fermata a Bologna Centrale; nel dicembre 2012 tutti i treni Eurostar AV e NTV dovrebbero impegnare il passante bolognese, facendo fermata nella nuova stazione sotterranea di Bologna AV ad esclusione di quelli da e per Venezia. Al momento infatti nonostante le gallerie del Bivio Venezia siano costruite, non è stata ancora decisa la data di apertura.
Il passante e la stazione AV saranno così dedicati al traffico passeggeri ad Alta Velocità, mentre la sovrastante stazione di Bologna Centrale si specializzerà nel traffico passeggeri di altro tipo.
Gualtiero- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 09.08.10
Re: Notizie varie d'interesse generale
A V V I S O
Ho notato che ultimamente vengono riportate integralmente in questo Topic notizie tratte dal sito internet Ferrovie.it dell'amico David Campione.
A parte il fatto che ritengo doverosa la citazione della fonte, suggerisco di evitare il massivo ricorso a questa pratica di copia e incolla.
Se proprio volete, mettete un link oppure fate la sintesi della notizia.
Preferirei, infine, che questo Topic mantenesse un taglio prevalentemente "siciliano" con notizie varie e di interesse generale per noi siculi.
Non so se ho reso l'idea.
Grazie per l'attenzione
Re: Notizie varie d'interesse generale
INFO-MOBILITÀ
Lunedì “Giornata cittadina per il diritto alla mobili1tà: banchetti informativi nei punti nevralgici di Messina
L’iniziativa riunisce lavoratori, studenti, precari, “comuni” cittadini accomunati dallo spinoso problema dei trasporti da e per la Sicilia
Hanno deciso di chiamarla “Giornata cittadina per il diritto alla mobilità” e dando uno sguardo alle firme apposte in calce al comunicato (Giuseppe Maimone, Licenziato Servirail; Gianluca Pini, Studente; Daniele Saffioti, Ferroviere; Francesco Urdì, Lavoratore ATM; AntonioCurrò, Lavoratore Precario; Antonio Ciccolo, Lavoratore ATM; Gianmarco Sposito, Ferroviere; Aurora Vazzana, Studentessa Pendolare), l’idea è quella di volere organizzare un’iniziativa trasversale che non riguardi solo i lavoratori Servirail, in questo momento al centro di tutti i tavoli, ma più in generale i rappresentanti di quei mondi in cui il precariato è la condizione, purtroppo, naturale.
Lunedì, dalle 9 alla 19, dunque per l’intera giornata, al motto di “Il trasporto è un diritto, non fartelo strappare, verranno organizzati banchetti informativi negli snodi principali della città (nel cuore della città il banchetto principale alla fermata del tram di Piazza Cairoli ed altri in Stazione Centrale, Stazione Marittima, imbarcaderi Caronte, nei pressi delle fermate ATM di Villa Dante , Capolinea Viale Annunziata, Coin v.le S.Martino per coinvolgere da nord a sud tutta la cittadinanza) nei quali comuni cittadini, lavoratori, pendolari e disoccupati riunitisi nell'unica volontà di sensibilizzare la cittadinanza sulla problematica dei trasporti, continueranno a raccogliere le firme per il ripristino di un servizio ferroviario dignitoso ed inoltre tenteranno di sensibilizzare i cittadini cercando di raccogliere.
Ai cittadini verranno sottoposti specifici questionari, per avere dati e suggerimenti concreti su come migliorare il sistema di trasporto cittadino, per individuare insieme strumenti efficaci e “una piattaforma condivisa di proposte concrete che vengano dalle esperienze reali di chi il trasporto lo vive o ci lavora quotidianamente e che siano serio viatico da cui partire per la costruzione di una mobilitazione generale e trasversale di tutte le forza sociali, datoriali , istituzionali e politiche basata su proposte concrete e condivise da lavoratori e utenti dei servizi a difesa del diritto alla mobilità che ci stanno strappando”.
Fonte Tempostretto.it
Lunedì “Giornata cittadina per il diritto alla mobili1tà: banchetti informativi nei punti nevralgici di Messina
L’iniziativa riunisce lavoratori, studenti, precari, “comuni” cittadini accomunati dallo spinoso problema dei trasporti da e per la Sicilia
Hanno deciso di chiamarla “Giornata cittadina per il diritto alla mobilità” e dando uno sguardo alle firme apposte in calce al comunicato (Giuseppe Maimone, Licenziato Servirail; Gianluca Pini, Studente; Daniele Saffioti, Ferroviere; Francesco Urdì, Lavoratore ATM; AntonioCurrò, Lavoratore Precario; Antonio Ciccolo, Lavoratore ATM; Gianmarco Sposito, Ferroviere; Aurora Vazzana, Studentessa Pendolare), l’idea è quella di volere organizzare un’iniziativa trasversale che non riguardi solo i lavoratori Servirail, in questo momento al centro di tutti i tavoli, ma più in generale i rappresentanti di quei mondi in cui il precariato è la condizione, purtroppo, naturale.
Lunedì, dalle 9 alla 19, dunque per l’intera giornata, al motto di “Il trasporto è un diritto, non fartelo strappare, verranno organizzati banchetti informativi negli snodi principali della città (nel cuore della città il banchetto principale alla fermata del tram di Piazza Cairoli ed altri in Stazione Centrale, Stazione Marittima, imbarcaderi Caronte, nei pressi delle fermate ATM di Villa Dante , Capolinea Viale Annunziata, Coin v.le S.Martino per coinvolgere da nord a sud tutta la cittadinanza) nei quali comuni cittadini, lavoratori, pendolari e disoccupati riunitisi nell'unica volontà di sensibilizzare la cittadinanza sulla problematica dei trasporti, continueranno a raccogliere le firme per il ripristino di un servizio ferroviario dignitoso ed inoltre tenteranno di sensibilizzare i cittadini cercando di raccogliere.
Ai cittadini verranno sottoposti specifici questionari, per avere dati e suggerimenti concreti su come migliorare il sistema di trasporto cittadino, per individuare insieme strumenti efficaci e “una piattaforma condivisa di proposte concrete che vengano dalle esperienze reali di chi il trasporto lo vive o ci lavora quotidianamente e che siano serio viatico da cui partire per la costruzione di una mobilitazione generale e trasversale di tutte le forza sociali, datoriali , istituzionali e politiche basata su proposte concrete e condivise da lavoratori e utenti dei servizi a difesa del diritto alla mobilità che ci stanno strappando”.
Fonte Tempostretto.it
Re: Notizie varie d'interesse generale
Admin ha scritto:Fonte: FS News, 28 dicembre 2011
Il programma di raccolta punti Cartafreccia continua per tutto il nuovo anno e i punti accumulati nel 2011 non scadono, ma restano validi fino al 31 dicembre 2012.
Queste le novità riservate ai soci Cartafreccia che consentiranno anche il prossimo anno, dopo il successo del 2011, di ottenere biglietti per viaggiare gratis sulle Frecce, promozioni dedicate e i tanti premi disponibili nel catalogo, più facili da conquistare anche grazie alle numerose offerte dei partner che aderiscono al programma.
Confermata per tutto il 2012 la promozione Punti Verdi - che consente di accumulare punti extra grazie al risparmio di emissioni di Co2 (un punto ogni 10 km, sui treni della lunga percorrenza).
Per i viaggiatori più frequenti, infine, riparte la raccolta punti che consente di ottenere la Cartafreccia Oro (3.000 punti) e Platino (7.500 punti). In particolare, i punti qualificanti si possono guadagnare nell’intero anno solare 2012 acquistando biglietti di 1°, 2° classe o 4 livelli, e abbonamenti (solo di 1° classe) per viaggi con le Frecce.
Le Frecce di Trenitalia consentono di accumulare 1 punto per ogni euro speso, mentre con gli altri treni, regionali compresi, occorrono due euro per ottenere 1 punto. Informazioni dettagliate sono disponibili sul sito Trenitalia.com.
Admin ha scritto:A V V I S O
Preferirei, infine, che questo Topic mantenesse un taglio prevalentemente "siciliano" con notizie varie e di interesse generale per noi siculi.
Non so se ho reso l'idea.
Grazie per l'attenzione[/i]
Cmq è vero...io so che tra le regole dei vari altri forum c'è una che vieta che si riporti articoli di giornale per intero. E' possibile invece inserire il titolo e qualche riga e poi la scritta "continua qui"..con il link.
Gualtiero- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 09.08.10
Re: Notizie varie d'interesse generale
Caro Gualtiero,
se solo leggessi per intero, anzichè fare inutili e becere sottolineature ...
la notizia che avevo riportato sottolineava, tra l'altro: "mentre con gli altri treni, regionali compresi, occorrono due euro per ottenere 1 punto. Informazioni dettagliate sono disponibili sul sito Trenitalia.com. "
se solo leggessi per intero, anzichè fare inutili e becere sottolineature ...
la notizia che avevo riportato sottolineava, tra l'altro: "mentre con gli altri treni, regionali compresi, occorrono due euro per ottenere 1 punto. Informazioni dettagliate sono disponibili sul sito Trenitalia.com. "
Re: Notizie varie d'interesse generale
Admin ha scritto:Caro Gualtiero,
se solo leggessi per intero, anzichè fare inutili e becere sottolineature ...
la notizia che avevo riportato sottolineava, tra l'altro: "mentre con gli altri treni, regionali compresi, occorrono due euro per ottenere 1 punto. Informazioni dettagliate sono disponibili sul sito Trenitalia.com. "
Va beh dai Roby sono state postate anche notizie generali proprio legate al thread... l'esposizione dei treni a Roma per i 150 anni di disunità nazionale, il treno del milite ignoto, gli spot pubblicitari sul metrò(non proprio siciliana e via dicendo)...ora è uscita fuori la questione delle notizie generali legate alla trinacria.
Anche perchè ci sono già parecchi thread siculi in cui inserire notizie relative alla Sicilia....giusto per restare in tema..
Ripristino d'un treno notte. Sì, ma non basta Nodo occupazionale: tra incognite e speranze. Si pretendano certezze su Servirail, Ferrotel e Officina
Francesco Celi
Sarà ripristinato un treno notte – periodico – a lunga percorrenza. Destinazione Milano o Torino. Questo è l'impegno assunto dal premier Monti con il governatore Lombardo. Speriamo venga rispettato in tempi brevissimi. Di più, va detto realisticamente, non si poteva ottenere in questa fase: ......
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Gualtiero- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 09.08.10
Ferrovie: 3 miliardi di euro pronti per la Catania-Palermo
E' tornato soddisfatto l'esecutivo regionale dall'incontro romano con il premier Monti. In alcuni comunicati stampa di Palazzo Chigi e del Governatore Lombardo si evince che sono stati affrontati prima di tutto i problemi legati al blocco degli autotrasportatori che ha letteralmente messo in ginocchio la Sicilia.
Sul tavolo delle trattative, il costo del carburante, del traghettamento e delle tariffe autostradali. Su questi punti Monti ha sottolineato che già in precedenza i costi autostradali erano stati abbattuti per gli autotrasportatori e che solo nel 2011 sono stati messi a disposizione da parte dello Stato ben 130 milioni di euro e per il 2012 Circa 70 milioni più altri 100 milioni in corso di assegnazione.
continua
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Sul tavolo delle trattative, il costo del carburante, del traghettamento e delle tariffe autostradali. Su questi punti Monti ha sottolineato che già in precedenza i costi autostradali erano stati abbattuti per gli autotrasportatori e che solo nel 2011 sono stati messi a disposizione da parte dello Stato ben 130 milioni di euro e per il 2012 Circa 70 milioni più altri 100 milioni in corso di assegnazione.
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Gualtiero- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 09.08.10
Viaggi in Italia a partire da 9 euro
Roma, 16 febbraio 2012 (fonte FS: News)
Nove euro per viaggiare tra Roma e Milano, tra Milano e Venezia, tra la Capitale e Bari, Reggio Calabria, Venezia e, ancora, tra Roma e Palermo. Sono solo alcuni esempi delle nuove opportunità di viaggio a prezzi imbattibili, in vigore da oggi su tutte le rotte dei Frecciarossa, Frecciargento, Frecciabianca e Intercity.
Prezzi su misura che consentono, a ogni viaggiatore Trenitalia, di scegliere la soluzione di viaggio più conveniente e adeguata alle proprie necessità.
Prezzi variabili a seconda del giorno e del treno scelto, con un prezzo minimo di 9 euro per la seconda classe (livello Standard nei nuovi Frecciarossa). Così, da oggi, Milano – Roma ad Alta Velocità potrà costare da un minimo di 9 euro ad un massimo, in Frecciarossa livello standard, di 86 euro.
I biglietti con i nuovi prezzi sono acquistabili su tutti i canali di vendita Trenitalia.
Tra le rotte che beneficeranno della nuova proposta Trenitalia, consentendo di viaggiare con soli 9 euro, oltre a tutte quelle AV, servite dai Frecciarossa e Frecciargento, anche quelle dei Frecciabianca come Torino-Bari, Milano-Lecce, Genova-Roma, Milano-Trieste e Milano-Rimini e, infine, anche rotte servite da Intercity, come la Roma-Catania, Genova-Milano e Palermo-Messina.
Maggiori informazioni sul sito web [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]
Re: Notizie varie d'interesse generale
Ho appena provato a prenotare un Roma-Messina sul Peloritano del 20 aprile 2012 ed il sistema mi ha effettivamente proposto un prezzo di 9 euro in seconda classe.
Re: Notizie varie d'interesse generale
Sono molto contento di questa nuova iniziativa..almeno così si continua ad incentivare l'utilizzo del treno per muoversi!!
Finalmente la filosofia low-cost è entrata anche nel nostro sistema ferroviario!
Finalmente la filosofia low-cost è entrata anche nel nostro sistema ferroviario!
Gualtiero- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 09.08.10
Re: Notizie varie d'interesse generale
considerando il fatto che io ho pagato 28 euro in cuccetta fino a roma, vi son viaggi davvero a basso costo.
Poi il salasso avviene quando tocchi le frecce fino a verona 50 euro e rotti
Poi il salasso avviene quando tocchi le frecce fino a verona 50 euro e rotti
spqri- Data d'iscrizione : 20.07.09
Re: Notizie varie d'interesse generale
spqri ha scritto:considerando il fatto che io ho pagato 28 euro in cuccetta fino a roma, vi son viaggi davvero a basso costo.
Poi il salasso avviene quando tocchi le frecce fino a verona 50 euro e rotti
Sei arrivato troppo tardi....vedi quanto ti è costata al ritorno
Gualtiero- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 09.08.10
Re: Notizie varie d'interesse generale
Gualtiero ha scritto:spqri ha scritto:considerando il fatto che io ho pagato 28 euro in cuccetta fino a roma, vi son viaggi davvero a basso costo.
Poi il salasso avviene quando tocchi le frecce fino a verona 50 euro e rotti
Sei arrivato troppo tardi....vedi quanto ti è costata al ritorno
Mpare sai che ti dico l'importante è che salgo
spqri- Data d'iscrizione : 20.07.09
Re: Notizie varie d'interesse generale
Mi hanno detto che stanno attrezzando anche i Frecciargento per la connessione WI, qualcuno già c'è, ed entro luglio tutti i frecciargento dovrebbero avere la connessione WI
Re: Notizie varie d'interesse generale
zancle ha scritto:Mi hanno detto che stanno attrezzando anche i Frecciargento per la connessione WI, qualcuno già c'è, ed entro luglio tutti i frecciargento dovrebbero avere la connessione WI
Funzionante?
Gualtiero- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 09.08.10
NOVITA' PER GLI IMPIANTI SICILIANI
Riprendo, anzi apprendo, una notizia pubblicata sul numero di Febbraio della rivista iTreni.
Dall’inizio di quest’anno, per razionalizzare le risorse, le cinque officine di manutenzione dei mezzi dislocate in Sicilia sono accorpate in due soli impianti di Manutenzione Corrente (IMC): Palermo, per la parte occidentale e Catania per quella orientale dell’Isola.
L’impianto di Palermo sovrintende alle attività delle precedenti Officine Manutenzione Veicoli e Officine Manutenzione Locomotive con competenza su mezzi leggeri elettrici e diesel, locomotive elettriche da treno, locomotive da manovra e vetture passeggeri (in parte, anche quelle impiegate sulle relazioni regionali).
L’impianto di Catania, che già cura la manutenzione di mezzi leggeri diesel, locomotive diesel da treno per servizi merci, locomotive da manovre e carrozze per servizi regionali, accorperà gli impianti di Messina (che manterrà la manutenzione delle E 656 e delle D 145) e di Siracusa dove, presso le aree attrezzate dello scalo Pantanelli, si provvederà alla manutenzione di carrozze passeggeri e dei treni Minuetto (quest’ultima a carico direttamente di Alstom).
Dall’inizio di quest’anno, per razionalizzare le risorse, le cinque officine di manutenzione dei mezzi dislocate in Sicilia sono accorpate in due soli impianti di Manutenzione Corrente (IMC): Palermo, per la parte occidentale e Catania per quella orientale dell’Isola.
L’impianto di Palermo sovrintende alle attività delle precedenti Officine Manutenzione Veicoli e Officine Manutenzione Locomotive con competenza su mezzi leggeri elettrici e diesel, locomotive elettriche da treno, locomotive da manovra e vetture passeggeri (in parte, anche quelle impiegate sulle relazioni regionali).
L’impianto di Catania, che già cura la manutenzione di mezzi leggeri diesel, locomotive diesel da treno per servizi merci, locomotive da manovre e carrozze per servizi regionali, accorperà gli impianti di Messina (che manterrà la manutenzione delle E 656 e delle D 145) e di Siracusa dove, presso le aree attrezzate dello scalo Pantanelli, si provvederà alla manutenzione di carrozze passeggeri e dei treni Minuetto (quest’ultima a carico direttamente di Alstom).
Re: Notizie varie d'interesse generale
Admin ha scritto:Riprendo, anzi apprendo, una notizia pubblicata sul numero di Febbraio della rivista iTreni.
Dall’inizio di quest’anno, per razionalizzare le risorse, le cinque officine di manutenzione dei mezzi dislocate in Sicilia sono accorpate in due soli impianti di Manutenzione Corrente (IMC): Palermo, per la parte occidentale e Catania per quella orientale dell’Isola.
L’impianto di Palermo sovrintende alle attività delle precedenti Officine Manutenzione Veicoli e Officine Manutenzione Locomotive con competenza su mezzi leggeri elettrici e diesel, locomotive elettriche da treno, locomotive da manovra e vetture passeggeri (in parte, anche quelle impiegate sulle relazioni regionali).
L’impianto di Catania, che già cura la manutenzione di mezzi leggeri diesel, locomotive diesel da treno per servizi merci, locomotive da manovre e carrozze per servizi regionali, accorperà gli impianti di Messina (che manterrà la manutenzione delle E 656 e delle D 145) e di Siracusa dove, presso le aree attrezzate dello scalo Pantanelli, si provvederà alla manutenzione di carrozze passeggeri e dei treni Minuetto (quest’ultima a carico direttamente di Alstom).
Avevo appreso pure io di questa notizia...la cosa è che non si fa menzione delle OMC di Gazzi...facendo riferimento a Messina solo per quanto riguarda il dep....hanno intenzione di chiuderlo definitivamente
Gualtiero- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 09.08.10
Re: Notizie varie d'interesse generale
Penso di no.
Le Officine di Gazzi non rientrano tra gli impianti in cui si svolgono attività di manutenzione ordinaria ma sono un impianto in cui si eseguono lavorazioni straordinarie sulle carrozze di tutte le divisioni nazionali.
Le Officine di Gazzi non rientrano tra gli impianti in cui si svolgono attività di manutenzione ordinaria ma sono un impianto in cui si eseguono lavorazioni straordinarie sulle carrozze di tutte le divisioni nazionali.
Re: Notizie varie d'interesse generale
Admin ha scritto:Penso di no.
Le Officine di Gazzi non rientrano tra gli impianti in cui si svolgono attività di manutenzione ordinaria ma sono un impianto in cui si eseguono lavorazioni straordinarie sulle carrozze di tutte le divisioni nazionali.
Infatti...stiamo parlando, così come si legge nella news, di riordino a livello regionale. Quelle officine sono nazionali...uscì un articolo a riguardo se ricordi su ITreni...anche se nelle prospettive erano segnate la "chiusura"
Gualtiero- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 09.08.10
Una notizia che dovrebbe far riflettere...la posto qua:
Regione, meno fondi per le autolinee siciliane
Tagliate le risorse ai privati e alle ex municipalizzate: riceveranno circa 50 milioni in meno. Il problema riguarda anche i traghetti per le isole minori
di GIACINTO PIPITONE
PALERMO. La Regione ha scritto alle aziende private che gestiscono il servizio di trasporto pubblico annunciando il taglio ai finanziamenti del 20%. Poi ha scritto anche ai Comuni, che a loro volta affidano il trasporto urbano a varie ditte, chiedendo di tagliare altrettanto. Il bilancio non può più garantire a privati ed ex municipalizzate i 222 milioni degli ultimi anni: il tetto si abbassa a circa 177 milioni. Un problema che riguarda pure i traghetti per le isole minori. E così l’Anav, che rappresenta le aziende del settore, ha avviato le procedure con i sindacati per il licenziamento di 500 persone e la riduzione dei collegamenti.
Dopo l’Azienda siciliana trasporti, che ha annunciato la riduzione del servizio e il taglio degli stipendi, si allarga la crisi delle autolinee. E secondo Franco Spanò della Filt Cgil «considerando anche le aziende pubbliche, come l’Atm di Messina o quelle di Catania e Trapani, che sono in piena crisi, il numero di quanti perderanno il lavoro cresce fino a duemila almeno». Tutto nasce dalla delibera di agosto con cui la giunta, con la prima manovra taglia spese, ha previsto il taglio del 20% al costo delle forniture pubbliche. Su questa procedura si innesta anche la norma con cui Monti a gennaio ha avviato le liberalizzazioni prevedendo che tutti i contratti che non sono frutto di gare per l’affidamento al miglior offerente perdono efficacia a fine anno. Sia i Comuni che la Regione, dunque, dovrebbero avviare le gare nei prossimi mesi. In questo senso, già prima della manovra di Monti, il Garante per la concorrenza (a fine 2011) ha inviato una dura lettera alla Regione contestando il continuo ricorso a proroghe nell’affidamento delle linee e, in definitiva, del servizio di trasporto pubblico urbano ed extra-urbano. Quella che sta per essere avviata è dunque una rivoluzione per il settore.
Continua [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]
Ora dico: la Regione eroga o ha erogato ogni anno 222 MILIONI di euro per gli autoservizi (affidamento diretto senza gara d'appalto) e poi si fanno mille scrupoli, tira e molla vergognosissimi per firmare un contratto di Servizio con Trenitalia che costa 111 mln di euro per 6 anni + 6!!!!E non solo..la Regione potrebbe pure contribuire economicamente al rilancio delle LP e del servizio di traghettamento. Spero che una volta tanto, si rifletta prima di addossare tutte le responsabilità alla sola "ferrovia"!!!L'imputata principale è la Regione rappresentata da beceri incompetenti malandrini.
Tagliate le risorse ai privati e alle ex municipalizzate: riceveranno circa 50 milioni in meno. Il problema riguarda anche i traghetti per le isole minori
di GIACINTO PIPITONE
PALERMO. La Regione ha scritto alle aziende private che gestiscono il servizio di trasporto pubblico annunciando il taglio ai finanziamenti del 20%. Poi ha scritto anche ai Comuni, che a loro volta affidano il trasporto urbano a varie ditte, chiedendo di tagliare altrettanto. Il bilancio non può più garantire a privati ed ex municipalizzate i 222 milioni degli ultimi anni: il tetto si abbassa a circa 177 milioni. Un problema che riguarda pure i traghetti per le isole minori. E così l’Anav, che rappresenta le aziende del settore, ha avviato le procedure con i sindacati per il licenziamento di 500 persone e la riduzione dei collegamenti.
Dopo l’Azienda siciliana trasporti, che ha annunciato la riduzione del servizio e il taglio degli stipendi, si allarga la crisi delle autolinee. E secondo Franco Spanò della Filt Cgil «considerando anche le aziende pubbliche, come l’Atm di Messina o quelle di Catania e Trapani, che sono in piena crisi, il numero di quanti perderanno il lavoro cresce fino a duemila almeno». Tutto nasce dalla delibera di agosto con cui la giunta, con la prima manovra taglia spese, ha previsto il taglio del 20% al costo delle forniture pubbliche. Su questa procedura si innesta anche la norma con cui Monti a gennaio ha avviato le liberalizzazioni prevedendo che tutti i contratti che non sono frutto di gare per l’affidamento al miglior offerente perdono efficacia a fine anno. Sia i Comuni che la Regione, dunque, dovrebbero avviare le gare nei prossimi mesi. In questo senso, già prima della manovra di Monti, il Garante per la concorrenza (a fine 2011) ha inviato una dura lettera alla Regione contestando il continuo ricorso a proroghe nell’affidamento delle linee e, in definitiva, del servizio di trasporto pubblico urbano ed extra-urbano. Quella che sta per essere avviata è dunque una rivoluzione per il settore.
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Ora dico: la Regione eroga o ha erogato ogni anno 222 MILIONI di euro per gli autoservizi (affidamento diretto senza gara d'appalto) e poi si fanno mille scrupoli, tira e molla vergognosissimi per firmare un contratto di Servizio con Trenitalia che costa 111 mln di euro per 6 anni + 6!!!!E non solo..la Regione potrebbe pure contribuire economicamente al rilancio delle LP e del servizio di traghettamento. Spero che una volta tanto, si rifletta prima di addossare tutte le responsabilità alla sola "ferrovia"!!!L'imputata principale è la Regione rappresentata da beceri incompetenti malandrini.
Gualtiero- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 09.08.10
Re: Notizie varie d'interesse generale
Avete saputo dell'incidente ferroviario a Buenos Aires con 19 morti e 550 feriti??
Assurdo...il treno ha sbattuto contro il respingente fisso alla stazione
Assurdo...il treno ha sbattuto contro il respingente fisso alla stazione
Re: Notizie varie d'interesse generale
Hai detto benissimo....secondo il progetto di questi criminali, la ferrovia deve morire e basta!! Poi se devono dare milioni e milioni di euro al trasporto su gomma tutto va bene!! Mi dispiace per i lavoratori degli autoservizi, ma sono contento che si inizino a ridurre i finanziamenti alla gomma!! Il problema che parallelamente diminiuscono pure quelli per le ferrovie (il caso del contratto di servizio regionale in Sicilia ne è un tipico e vergognoso esempio!!!). E' la politica che deve incentivare il trasporto su ferro, e per fare questo deve creare una cultura "del ferro" con finanziamenti e piani di investimenti!! Non è possobile che ad oggi più della metà della Messina - Palermo sia a semplice binario mentre tra Roma e Napoli hanno 6 binari!!!!Gualtiero ha scritto:Ora dico: la Regione eroga o ha erogato ogni anno 222 MILIONI di euro per gli autoservizi (affidamento diretto senza gara d'appalto) e poi si fanno mille scrupoli, tira e molla vergognosissimi per firmare un contratto di Servizio con Trenitalia che costa 111 mln di euro per 6 anni + 6!!!!E non solo..la Regione potrebbe pure contribuire economicamente al rilancio delle LP e del servizio di traghettamento. Spero che una volta tanto, si rifletta prima di addossare tutte le responsabilità alla sola "ferrovia"!!!L'imputata principale è la Regione rappresentata da beceri incompetenti malandrini.
Caimano- Data d'iscrizione : 01.09.11
Re: Notizie varie d'interesse generale
Sulla stessa notizie c'è scritto che si vorrebbe sperimentare una unificazione delle tre Divisioni Cargo, Regionale e Passeggeri sul piano del personale (macchinisti e capitreno)....sarebbe una bella cosa:finalemente si torna tutti insieme?? troppo bello per essere vero!!! Come sempre la Sicilia è la terra delle sperimentazioni ferroviarie (qui è stata sperimentata la scheda treno e gli M 40 DL!!) speriamo che questa "sperimentazione" sulla fusione delle tre divisioni sia positiva e venga estesa anche a tutto il territorio nazionale!!!Admin ha scritto:Riprendo, anzi apprendo, una notizia pubblicata sul numero di Febbraio della rivista iTreni.
Dall’inizio di quest’anno, per razionalizzare le risorse, le cinque officine di manutenzione dei mezzi dislocate in Sicilia sono accorpate in due soli impianti di Manutenzione Corrente (IMC): Palermo, per la parte occidentale e Catania per quella orientale dell’Isola.
L’impianto di Palermo sovrintende alle attività delle precedenti Officine Manutenzione Veicoli e Officine Manutenzione Locomotive con competenza su mezzi leggeri elettrici e diesel, locomotive elettriche da treno, locomotive da manovra e vetture passeggeri (in parte, anche quelle impiegate sulle relazioni regionali).
L’impianto di Catania, che già cura la manutenzione di mezzi leggeri diesel, locomotive diesel da treno per servizi merci, locomotive da manovre e carrozze per servizi regionali, accorperà gli impianti di Messina (che manterrà la manutenzione delle E 656 e delle D 145) e di Siracusa dove, presso le aree attrezzate dello scalo Pantanelli, si provvederà alla manutenzione di carrozze passeggeri e dei treni Minuetto (quest’ultima a carico direttamente di Alstom).
Caimano- Data d'iscrizione : 01.09.11
Infrastrutture e sostegno a chi investe nel Mezzogiorno
Capodicasa (Pd): Infrastrutture e sostegno a chi investe nel Mezzogiorno
Linea ferroviaria Catania-Palermo, l'ex viceministro: Manca la scelta sul progetto da seguire
Le infrastrutture per fare crescere il Sud. Siciliaway ha intervistato l'On. Angelo Capodicasa, deputato del Pd ed ex viceministro alle Infrastrutture e ai Trasporti del governo Prodi.
Nei provvedimenti governativi sino ad ora presentati ci sono gli srumenti utili al Mezzogiorno per rimettersi in moto?
"C'è una premessa. I maggiori margini di crescita che ha il Paese li ha nel Mezzogiorno, ci sono risorse materiali e umane in abbondanza, e parlo anche di risorse qualificate, che possono dare quel 'di più' che può consentire all'intero Paese di crescere. Le due cose per noi sono inscindibilmente legate. Uno degli asset fondamentali per la crescita è dato dalle infrastrutture. Onestamente va detto che questo governo ha cominciato a ragionare su possibili investimenti nel campo infrastrutturale, che servono anche a rimettere in moto l'economia, la matrice intersettoriale, come dicono gli economisti, nel settore delle infrastrutture è molto consistente per quanto riguarda la possibilità di crescita. Le aziende che sono interessate alla realizzazione di infrastrutture sono tante. Se insieme a incentivi mirati che servono a incoraggiare gli investimenti nel Mezzogiorno, penso soprattutto al credito d'imposta per l'occupazione e al credito d'imposta per l'innovazione, aggiungiamo anche investimenti forti nel settore delle infrastrutture, abbiamo fatto una doppia operazione, quella di arricchire e dotare il territorio, creando le premesse per lo sviluppo, ridando nello stesso tempo fiato all'economia attraverso le imprese".
Quello del Ponte sullo Stretto è un capitolo definitivamente chiuso?
Definitivamente chiuso no. Il governo Monti ha ripreso una vecchia affermazione che era del governo Prodi. Noi dichiarammo che il Ponte sullo Stretto veniva mantenuto come una delle infrastrutture di cui il Paese aveva bisogno, ma non era considerata una priorità. In Sicilia le infrastrutture, sia su strada che su ferro, sono ancora insufficienti, stessa cosa sull'altra sponda del Ponte, in Calabria. Collegare con un ponte due sponde, che sono ambedue carenti di infrastrutturazione interna, costituisce sì un risultato e successo della tecnologia e della capacità di progettazione delle nostre imprese, ma dal punto di vista dell'effettiva capacità di implementare i commerci e la mobilità della persone e delle merci non avremmo ottenuto un grande risultato. E' prioritario oggi investire nel settore ferroviario, in quello marittimo, in quello autostradale, dobbiamo far sì che l'alta velocità e l'alta capacità ferroviaria arrivino intanto a Reggio Calabria, per poi potere fare il salto in Sicilia.
Le Ferrovie dello Stato sembrano avere dimenticato la Sicilia, ma l'Italia non finisce in Calabria, e nemmeno in Campania
"Moretti lo sa. Io da viceministro alle infrastrutture ricordo di tante riunioni, di tanti incontri con le Ferrovie, rappresenate proprio da Moretti. Ma occorrono risorse per fare gli investimenti. In questo senso Ferrovie dello Stato non è l'ente finanziatore, ma l'ente che gestisce i finanziamenti che vengono dallo Stato. Se lo Stato non mette i soldi FS non può investire. Tutte le scelte stanno nella sede politica e di governo. Le risorse vanno di solito verso i progetti già cantierabili o che sono in fase di progettazione definitiva, se tu sei ancora nella fase della progettazione di massima i finanziamenti non arrivano. L'ultimo finanziamento riguarda la tratta Messina-Catania-Palermo, è una progettazione di massima che modifica il vecchio tracciato Palermo-Messina-Reggio Calabria, perchè ricomprenderà l'area del catanese, attraverserà la Sicilia fino a Caltanissetta e poi seguirà il tracciato. Un'ipotesi è che all'altezza di Catenanuova ci sia la famosa galleria sotto i Nebrodi che poi si ricolleghi con la tratta Palermo Capo d'Orlando".
Che fine a fatto il progetto di velocizzazione della linea tradizionale Catania-Palermo, già finanziato dal Cipe?
"L'ex sottosegretario Reina all'epoca lavorò su un'idea che avevamo già elaborato con Di Pietro ministro. C'era una doppia ipotesi sul tavolo della discussione. Una era l'ipotesi del collegamento Palermo-Catania poi Catania-Messina attarverso il tunnel sotto i Nebrodi: il costo era esorbitante, perchè si tratta di fare un tunnel a doppia canna per circa 42 km. Questa era l'idea delle FS, alla quale noi opponemmo l'ipotesi di ammodernare la vecchia tratta Palermo-Rocca Palumba-Caltanissetta-Enna-Catania, per creare intanto un treno intercity che potesse collegare le due grandi aree metropolitane della Sicilia in tempi rapidissimi. Alla fine FS pretesero, non abbandonando il vecchio progetto del tunnel, di fare almeno uno studio di fattibilità per capire esattamente quali fossero le potenzialità di questa tratta. In quell'occasione furono stanziati 100 milioni di euro per finanziare lo studio e allo stesso tempo lavorare sull'ammodernamento della tratta. Poi tutto è cambiato, i finaziamenti sono stati revocati, è scoppiata la crisi, il governo Berlusconi ha disincentivato gli interventi per le infrastrutture in Sicilia".
Siamo ad un punto morto?
"Adesso con il governo Monti il Cipe ha di nuovo ripreso alcune progettazioni e anche alcuni finanziamenti, ha sbloccato per esempio il finanziamento per l'ammodernamento dell'Agrigento-Palermo, per l'ultimo tratto, quello che va da Lercara fino al capoluogo regionale. Erano fondi fermi, il Cipe li ha ripresi e li ha rimessi in vita, così come, se ho capito bene, i fondi per la progettazione della Palermo-Catania sono stati di nuovo rimessi in vita. Sento molta incertezza. Anche le dichiaraziioni del governatore Lombardo danno l'impressione che una precisa scelta strategica non sia stata ancora sposata".
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Linea ferroviaria Catania-Palermo, l'ex viceministro: Manca la scelta sul progetto da seguire
Le infrastrutture per fare crescere il Sud. Siciliaway ha intervistato l'On. Angelo Capodicasa, deputato del Pd ed ex viceministro alle Infrastrutture e ai Trasporti del governo Prodi.
Nei provvedimenti governativi sino ad ora presentati ci sono gli srumenti utili al Mezzogiorno per rimettersi in moto?
"C'è una premessa. I maggiori margini di crescita che ha il Paese li ha nel Mezzogiorno, ci sono risorse materiali e umane in abbondanza, e parlo anche di risorse qualificate, che possono dare quel 'di più' che può consentire all'intero Paese di crescere. Le due cose per noi sono inscindibilmente legate. Uno degli asset fondamentali per la crescita è dato dalle infrastrutture. Onestamente va detto che questo governo ha cominciato a ragionare su possibili investimenti nel campo infrastrutturale, che servono anche a rimettere in moto l'economia, la matrice intersettoriale, come dicono gli economisti, nel settore delle infrastrutture è molto consistente per quanto riguarda la possibilità di crescita. Le aziende che sono interessate alla realizzazione di infrastrutture sono tante. Se insieme a incentivi mirati che servono a incoraggiare gli investimenti nel Mezzogiorno, penso soprattutto al credito d'imposta per l'occupazione e al credito d'imposta per l'innovazione, aggiungiamo anche investimenti forti nel settore delle infrastrutture, abbiamo fatto una doppia operazione, quella di arricchire e dotare il territorio, creando le premesse per lo sviluppo, ridando nello stesso tempo fiato all'economia attraverso le imprese".
Quello del Ponte sullo Stretto è un capitolo definitivamente chiuso?
Definitivamente chiuso no. Il governo Monti ha ripreso una vecchia affermazione che era del governo Prodi. Noi dichiarammo che il Ponte sullo Stretto veniva mantenuto come una delle infrastrutture di cui il Paese aveva bisogno, ma non era considerata una priorità. In Sicilia le infrastrutture, sia su strada che su ferro, sono ancora insufficienti, stessa cosa sull'altra sponda del Ponte, in Calabria. Collegare con un ponte due sponde, che sono ambedue carenti di infrastrutturazione interna, costituisce sì un risultato e successo della tecnologia e della capacità di progettazione delle nostre imprese, ma dal punto di vista dell'effettiva capacità di implementare i commerci e la mobilità della persone e delle merci non avremmo ottenuto un grande risultato. E' prioritario oggi investire nel settore ferroviario, in quello marittimo, in quello autostradale, dobbiamo far sì che l'alta velocità e l'alta capacità ferroviaria arrivino intanto a Reggio Calabria, per poi potere fare il salto in Sicilia.
Le Ferrovie dello Stato sembrano avere dimenticato la Sicilia, ma l'Italia non finisce in Calabria, e nemmeno in Campania
"Moretti lo sa. Io da viceministro alle infrastrutture ricordo di tante riunioni, di tanti incontri con le Ferrovie, rappresenate proprio da Moretti. Ma occorrono risorse per fare gli investimenti. In questo senso Ferrovie dello Stato non è l'ente finanziatore, ma l'ente che gestisce i finanziamenti che vengono dallo Stato. Se lo Stato non mette i soldi FS non può investire. Tutte le scelte stanno nella sede politica e di governo. Le risorse vanno di solito verso i progetti già cantierabili o che sono in fase di progettazione definitiva, se tu sei ancora nella fase della progettazione di massima i finanziamenti non arrivano. L'ultimo finanziamento riguarda la tratta Messina-Catania-Palermo, è una progettazione di massima che modifica il vecchio tracciato Palermo-Messina-Reggio Calabria, perchè ricomprenderà l'area del catanese, attraverserà la Sicilia fino a Caltanissetta e poi seguirà il tracciato. Un'ipotesi è che all'altezza di Catenanuova ci sia la famosa galleria sotto i Nebrodi che poi si ricolleghi con la tratta Palermo Capo d'Orlando".
Che fine a fatto il progetto di velocizzazione della linea tradizionale Catania-Palermo, già finanziato dal Cipe?
"L'ex sottosegretario Reina all'epoca lavorò su un'idea che avevamo già elaborato con Di Pietro ministro. C'era una doppia ipotesi sul tavolo della discussione. Una era l'ipotesi del collegamento Palermo-Catania poi Catania-Messina attarverso il tunnel sotto i Nebrodi: il costo era esorbitante, perchè si tratta di fare un tunnel a doppia canna per circa 42 km. Questa era l'idea delle FS, alla quale noi opponemmo l'ipotesi di ammodernare la vecchia tratta Palermo-Rocca Palumba-Caltanissetta-Enna-Catania, per creare intanto un treno intercity che potesse collegare le due grandi aree metropolitane della Sicilia in tempi rapidissimi. Alla fine FS pretesero, non abbandonando il vecchio progetto del tunnel, di fare almeno uno studio di fattibilità per capire esattamente quali fossero le potenzialità di questa tratta. In quell'occasione furono stanziati 100 milioni di euro per finanziare lo studio e allo stesso tempo lavorare sull'ammodernamento della tratta. Poi tutto è cambiato, i finaziamenti sono stati revocati, è scoppiata la crisi, il governo Berlusconi ha disincentivato gli interventi per le infrastrutture in Sicilia".
Siamo ad un punto morto?
"Adesso con il governo Monti il Cipe ha di nuovo ripreso alcune progettazioni e anche alcuni finanziamenti, ha sbloccato per esempio il finanziamento per l'ammodernamento dell'Agrigento-Palermo, per l'ultimo tratto, quello che va da Lercara fino al capoluogo regionale. Erano fondi fermi, il Cipe li ha ripresi e li ha rimessi in vita, così come, se ho capito bene, i fondi per la progettazione della Palermo-Catania sono stati di nuovo rimessi in vita. Sento molta incertezza. Anche le dichiaraziioni del governatore Lombardo danno l'impressione che una precisa scelta strategica non sia stata ancora sposata".
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I dubbi della Corte dei Conti sulla gestione Moretti di Fs
Fonte: Il Fatto Quotidiano 28.02.2012
Costi di bilancio pagati dai pendolari e rischio di sei miliardi per gli arbitrati legati al settore dell'alta velocità. Su questo si fondano i dubbi della magistratura contabile
Ferrovie belle, risplendenti e risanate, come ripete in ogni occasione e fino allo sfinimento l’amministratore delegato, Mauro Moretti? Mica tanto. Anche la Corte dei Conti esprime dubbi e fa propria la duplice perplessità coltivata da molti in questi anni e cioè che i miglioramenti di bilancio da soli non fanno viaggiare meglio i clienti, in particolare i pendolari e le aziende che si servono dei treni merci. E poi, seconda perplessità, che in qualche caso i risultati contabili possano essere pagati proprio dai viaggiatori normali, quelli non dell’Alta velocità e delle Frecce rosse, sotto forma di servizi scadenti, con investimenti esangui, soprattutto per quanto riguarda nuovi vagoni e locomotori, e come conseguenza di manutenzioni spesso ridotte. Che spesso si scaricano anche sulla sicurezza, come ha precisato di recente con parole misurate, ma molto chiare, l’Autorità per la sicurezza ferroviaria. Per quanto riguarda i nuovi treni c’è un esempio clamoroso e recente, quindi non ancora rilevato nella lunga relazione della Corte dei Conti (oltre 140 pagine) che ha esaminato i risultati 2009 e 2010 di Fsi, Ferrovie dello Stato, come da qualche tempo si chiamano. Proprio mentre le Ferrovie di Moretti decidevano di investire in Brandeburgo circa 73 milioni di euro acquistando 11 treni nuovi fiammanti per i pendolari tedeschi grazie a un leasing con Unicredit, ai pendolari italiani non veniva consegnata neanche una delle 600 nuove carrozze a due piani che lo stesso Moretti si era impegnato a fornire entro la fine del 2011.
La fornitura era prevista in base agli accordi con le regioni italiane firmati 3 anni fa e finanziati con una parte di quei 480 milioni stanziati dal governo Berlusconi per un triennio con l’obiettivo palese di favorire il rinnovo di contratti lunghi (6 anni più 6) proprio tra Trenitalia e regioni. Moretti ha presentato l’investimento in Brandeburgo come ottimo perché potenzialmente profittevole, in una regione economicamente molto dinamica. Per quanto riguarda la mancata consegna delle 600 carrozze agli italiani, invece, ha rifilato la colpa dei ritardi ai produttori, un consorzio guidato da Ansaldo-Breda della Finmeccanica. Senza entrare nel merito di questa duplice e asimmetrica operazione, i magistrati contabili avvertono che cercare di acquisire quote di mercato all’estero non può andare a scapito dell’obiettivo principale di far viaggiare passeggeri e merci in Italia in modo accettabile.
L’esame della Corte dei Conti sui risultati Fsi è importante per almeno due ordini di motivi. Il primo è l’autorevolezza del pulpito da cui vengono proposti i dubbi e i distinguo. Il secondo motivo è che i magistrati contabili non trascurano affatto un punto fondamentale, ma sempre più relegato in secondo piano in questi anni di ubriacatura ferroviaria. E cioè che Fsi sono senza dubbio una società per azioni, ma di tipo particolare, sotto la guida politica del ministero dei Trasporti e interamente di proprietà del ministero dell’Economia. Vincolate ovviamente al perseguimento di una gestione sana, oculata e possibilmente profittevole, senza perdere di vista, però, altri elementi fondamentali, legati alla ragione sociale ferroviaria e tipici di un’azienda statale. In prima fila il compito di rispettare il cosiddetto servizio universale trasportando tutti, pendolari compresi e merci, da una parte all’altra delle penisola nel migliore dei modi possibile e a condizioni accettabili. Da un punto di vista strettamente finanziario i risultati del gruppo Fsi sono innegabilmente positivi in entrambi gli anni esaminati e confermano una linea di miglioramento contabile che prosegue dal 2007.
In particolare nel 2010 i ricavi operativi del gruppo sono stati di oltre 8 miliardi di euro, con un incremento di quasi 2 miliardi rispetto a due anni prima, mentre il risultato operativo è stato di 129 milioni di euro. Sia Trenitalia sia Rfi, le due società più importanti, quella di gestione dell’esercizio ferroviario e quella dei binari, presentano bilanci discreti. I magistrati contabili, però, fanno notare che su Rfi pesa la spada di Damocle conseguente all’incorporazione per fusione della Tav (Alta velocità) nella stessa Rfi avvenuta 2 anni fa.
Sono tutt’ora pendenti numerosi arbitrati attivati dai general contractor per un totale di richieste di oltre 6 miliardi di euro: 1, 7 miliardi per la Milano-Bologna, 1, 2 per la Verona-Padova, 1 per il terzo valico Milano-Genova, 570 milioni per la Novara-Milano e così via. Il settore cargo (merci), infine, fa storia a sé e sta andando a rotoli, con ricavi da traffico precipitati in 5 anni da 770 milioni a 515 e una perdita costante, oltre 2 miliardi di euro in totale in un quinquennio. Le vicende del blocco degli autotrasportatori di alcune settimane fa hanno messo in evidenza l’estrema inadeguatezza del servizio ferroviario merci pubblico, capace di trasportare ormai appena il 7-8 per cento dei volumi movimentati ogni anno.
Costi di bilancio pagati dai pendolari e rischio di sei miliardi per gli arbitrati legati al settore dell'alta velocità. Su questo si fondano i dubbi della magistratura contabile
Ferrovie belle, risplendenti e risanate, come ripete in ogni occasione e fino allo sfinimento l’amministratore delegato, Mauro Moretti? Mica tanto. Anche la Corte dei Conti esprime dubbi e fa propria la duplice perplessità coltivata da molti in questi anni e cioè che i miglioramenti di bilancio da soli non fanno viaggiare meglio i clienti, in particolare i pendolari e le aziende che si servono dei treni merci. E poi, seconda perplessità, che in qualche caso i risultati contabili possano essere pagati proprio dai viaggiatori normali, quelli non dell’Alta velocità e delle Frecce rosse, sotto forma di servizi scadenti, con investimenti esangui, soprattutto per quanto riguarda nuovi vagoni e locomotori, e come conseguenza di manutenzioni spesso ridotte. Che spesso si scaricano anche sulla sicurezza, come ha precisato di recente con parole misurate, ma molto chiare, l’Autorità per la sicurezza ferroviaria. Per quanto riguarda i nuovi treni c’è un esempio clamoroso e recente, quindi non ancora rilevato nella lunga relazione della Corte dei Conti (oltre 140 pagine) che ha esaminato i risultati 2009 e 2010 di Fsi, Ferrovie dello Stato, come da qualche tempo si chiamano. Proprio mentre le Ferrovie di Moretti decidevano di investire in Brandeburgo circa 73 milioni di euro acquistando 11 treni nuovi fiammanti per i pendolari tedeschi grazie a un leasing con Unicredit, ai pendolari italiani non veniva consegnata neanche una delle 600 nuove carrozze a due piani che lo stesso Moretti si era impegnato a fornire entro la fine del 2011.
La fornitura era prevista in base agli accordi con le regioni italiane firmati 3 anni fa e finanziati con una parte di quei 480 milioni stanziati dal governo Berlusconi per un triennio con l’obiettivo palese di favorire il rinnovo di contratti lunghi (6 anni più 6) proprio tra Trenitalia e regioni. Moretti ha presentato l’investimento in Brandeburgo come ottimo perché potenzialmente profittevole, in una regione economicamente molto dinamica. Per quanto riguarda la mancata consegna delle 600 carrozze agli italiani, invece, ha rifilato la colpa dei ritardi ai produttori, un consorzio guidato da Ansaldo-Breda della Finmeccanica. Senza entrare nel merito di questa duplice e asimmetrica operazione, i magistrati contabili avvertono che cercare di acquisire quote di mercato all’estero non può andare a scapito dell’obiettivo principale di far viaggiare passeggeri e merci in Italia in modo accettabile.
L’esame della Corte dei Conti sui risultati Fsi è importante per almeno due ordini di motivi. Il primo è l’autorevolezza del pulpito da cui vengono proposti i dubbi e i distinguo. Il secondo motivo è che i magistrati contabili non trascurano affatto un punto fondamentale, ma sempre più relegato in secondo piano in questi anni di ubriacatura ferroviaria. E cioè che Fsi sono senza dubbio una società per azioni, ma di tipo particolare, sotto la guida politica del ministero dei Trasporti e interamente di proprietà del ministero dell’Economia. Vincolate ovviamente al perseguimento di una gestione sana, oculata e possibilmente profittevole, senza perdere di vista, però, altri elementi fondamentali, legati alla ragione sociale ferroviaria e tipici di un’azienda statale. In prima fila il compito di rispettare il cosiddetto servizio universale trasportando tutti, pendolari compresi e merci, da una parte all’altra delle penisola nel migliore dei modi possibile e a condizioni accettabili. Da un punto di vista strettamente finanziario i risultati del gruppo Fsi sono innegabilmente positivi in entrambi gli anni esaminati e confermano una linea di miglioramento contabile che prosegue dal 2007.
In particolare nel 2010 i ricavi operativi del gruppo sono stati di oltre 8 miliardi di euro, con un incremento di quasi 2 miliardi rispetto a due anni prima, mentre il risultato operativo è stato di 129 milioni di euro. Sia Trenitalia sia Rfi, le due società più importanti, quella di gestione dell’esercizio ferroviario e quella dei binari, presentano bilanci discreti. I magistrati contabili, però, fanno notare che su Rfi pesa la spada di Damocle conseguente all’incorporazione per fusione della Tav (Alta velocità) nella stessa Rfi avvenuta 2 anni fa.
Sono tutt’ora pendenti numerosi arbitrati attivati dai general contractor per un totale di richieste di oltre 6 miliardi di euro: 1, 7 miliardi per la Milano-Bologna, 1, 2 per la Verona-Padova, 1 per il terzo valico Milano-Genova, 570 milioni per la Novara-Milano e così via. Il settore cargo (merci), infine, fa storia a sé e sta andando a rotoli, con ricavi da traffico precipitati in 5 anni da 770 milioni a 515 e una perdita costante, oltre 2 miliardi di euro in totale in un quinquennio. Le vicende del blocco degli autotrasportatori di alcune settimane fa hanno messo in evidenza l’estrema inadeguatezza del servizio ferroviario merci pubblico, capace di trasportare ormai appena il 7-8 per cento dei volumi movimentati ogni anno.
Re: Notizie varie d'interesse generale
Eccoti accontentato Roby:
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Ti conviene stamparlo e leggerlo a mò di libro prima di andare a dormire
Determinazione e relazione della Sezione del controllo sugli enti
sul risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria
delle Ferrovie dello Stato Italiane S.p.A.
per gli esercizi 2009 e 2010
sul risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria
delle Ferrovie dello Stato Italiane S.p.A.
per gli esercizi 2009 e 2010
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