Notizie varie d'interesse generale
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Re: Notizie varie d'interesse generale
Spettacolo...ho visto un treno, IC Lecce - Torino P.N. che viaggiava con 470 minuti di ritardo!!!
Gualtiero- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 09.08.10
Re: Notizie varie d'interesse generale
Arena: "La politica mi ha abbandonato Ma non è finita
Vogliono la liberalizzazione
solo a parole
ANTONELLA MARIOTTI
INVIATA AD ALESSANDRIA
L’uomo che inventato le «altre» ferrovie, quelle arancioni, è nel suo ufficio di via Gramsci ad Alessandria. Ha incontrato il curatore fallimentare, poi i settantaquattro dipendenti «siamo con lui, ha sempre mantenuto le promesse». La prima cosa che dice Giuseppe Arena, 59 anni è questa: «Non sono certo scappato. Sono qui perché non è finita». Nel pomeriggio colloqui con altri dirigenti delle sue Arenaways e infine la parte più difficile, forse, spiegare che cosa non ha funzionato.
Cosa è successo?
«E’ successo che alcuni finanziatori si sono spaventati. Quando ci hanno tolto la possibilità di fermate intermedie sulla tratta Torino-Milano hanno pensato che non avevamo più speranza. Ma non è così». Arena sembrava stanco ma non arreso. Alle pareti fotografie di treni delle sue passate società, una pagina di una rivista tedesca di quando aveva fondato Railion, dove compare come il manager più rivoluzionario in Europa.
Rivoluzionario sì ma chi gliel’ha fatto fare di scontrarsi contro un colosso come Trenitalia?
«Mi piacciono le sfide. In Trenitalia ho lavorato per undici anni, ci sono entrato come capostazione, vinsi un concorso nel ’79. Allora avevo lasciato un lavoro in un ufficio brevetti, sono laureato in Economia e Commercio. Guadagnavo bene ma volevo cambiare. Così diventai capostazione (nell’ingresso della sede c’è una collezione di cappelli Fs e un berretto della Gtt. n.d.r.)».
Una carriera che ha subito preso una piega diversa...
«Mi sono inventato delle cose alle Fs, come il manuale delle emergenze. Alla fine sono diventato il manager più giovane nell’azienda, e mi avevano incaricato della formazione. Organizzavo i corsi con filmati sceneggiati divertenti e i fumetti. Poi avevo creato il vagone bar dove i pendolari che protestavano potevano incontrare il personale o il dirigente contro i quali si scagliavano. Era il “Gruppo immagine” delle Ferrovie. Tutte cose però che dopo undici anni avevano iniziato a dare fastidio, allora ho scommesso un’altra volta e me ne sono andato».
Dove?
«Ho trovato un pazzo come me - ride divertito - un professore svizzero che aveva un treno e l’ho comprato. E così mi sono inventato le crociere in treno. Le ferrovie svizzere non ci hanno mai ostacolato. Ricordo che nel ’99 avevamo organizzato il Capodanno in treno con un vagone che veniva agganciato e sganciato per poter girare tutta la nazione».
Questa impresa non le è sembrata troppo?
«E’ mancata la volontà politica, come si dice. Nessuno ci ha voluto sostenere, e noi non chiedevamo soldi, non ne abbiamo mai chiesti. Ma i politici si riempiono la bocca di libertà di impresa, di liberalizzazioni e poi non sostengono le imprese che fanno concorrenza ai colossi. Mentre invece Trenitalia ha acquisito aziende all’estero, dove di fatto fa concorrenza all’impresa di Stato, come nella repubblica Ceca o in Sassonia».
E con Moretti le cose come sono andate?
«Lo conosco da tempo. Ufficialmente non ci hanno mai ostacolato»
Ufficialmente e poi?
«Ripeto è mancata la volontà politica. Perché la Regione non è intervenuta? Perché creiamo “uno squilibrio economico”. Trenitalia teme un concorrente come noi?».
Poi la speranza «dateci due o tre giorni e risolveremo tutto. C’è una cordata di imprenditori pronta a intervenire. Non posso dire di più». Ma su Trenitalia nessun altro commento. La sensazione è che sia difficile parlare di un concorrente così, il rischio è di far naufragare definitivamente più che un’impresa un sogno.
[la stampa]
Vogliono la liberalizzazione
solo a parole
ANTONELLA MARIOTTI
INVIATA AD ALESSANDRIA
L’uomo che inventato le «altre» ferrovie, quelle arancioni, è nel suo ufficio di via Gramsci ad Alessandria. Ha incontrato il curatore fallimentare, poi i settantaquattro dipendenti «siamo con lui, ha sempre mantenuto le promesse». La prima cosa che dice Giuseppe Arena, 59 anni è questa: «Non sono certo scappato. Sono qui perché non è finita». Nel pomeriggio colloqui con altri dirigenti delle sue Arenaways e infine la parte più difficile, forse, spiegare che cosa non ha funzionato.
Cosa è successo?
«E’ successo che alcuni finanziatori si sono spaventati. Quando ci hanno tolto la possibilità di fermate intermedie sulla tratta Torino-Milano hanno pensato che non avevamo più speranza. Ma non è così». Arena sembrava stanco ma non arreso. Alle pareti fotografie di treni delle sue passate società, una pagina di una rivista tedesca di quando aveva fondato Railion, dove compare come il manager più rivoluzionario in Europa.
Rivoluzionario sì ma chi gliel’ha fatto fare di scontrarsi contro un colosso come Trenitalia?
«Mi piacciono le sfide. In Trenitalia ho lavorato per undici anni, ci sono entrato come capostazione, vinsi un concorso nel ’79. Allora avevo lasciato un lavoro in un ufficio brevetti, sono laureato in Economia e Commercio. Guadagnavo bene ma volevo cambiare. Così diventai capostazione (nell’ingresso della sede c’è una collezione di cappelli Fs e un berretto della Gtt. n.d.r.)».
Una carriera che ha subito preso una piega diversa...
«Mi sono inventato delle cose alle Fs, come il manuale delle emergenze. Alla fine sono diventato il manager più giovane nell’azienda, e mi avevano incaricato della formazione. Organizzavo i corsi con filmati sceneggiati divertenti e i fumetti. Poi avevo creato il vagone bar dove i pendolari che protestavano potevano incontrare il personale o il dirigente contro i quali si scagliavano. Era il “Gruppo immagine” delle Ferrovie. Tutte cose però che dopo undici anni avevano iniziato a dare fastidio, allora ho scommesso un’altra volta e me ne sono andato».
Dove?
«Ho trovato un pazzo come me - ride divertito - un professore svizzero che aveva un treno e l’ho comprato. E così mi sono inventato le crociere in treno. Le ferrovie svizzere non ci hanno mai ostacolato. Ricordo che nel ’99 avevamo organizzato il Capodanno in treno con un vagone che veniva agganciato e sganciato per poter girare tutta la nazione».
Questa impresa non le è sembrata troppo?
«E’ mancata la volontà politica, come si dice. Nessuno ci ha voluto sostenere, e noi non chiedevamo soldi, non ne abbiamo mai chiesti. Ma i politici si riempiono la bocca di libertà di impresa, di liberalizzazioni e poi non sostengono le imprese che fanno concorrenza ai colossi. Mentre invece Trenitalia ha acquisito aziende all’estero, dove di fatto fa concorrenza all’impresa di Stato, come nella repubblica Ceca o in Sassonia».
E con Moretti le cose come sono andate?
«Lo conosco da tempo. Ufficialmente non ci hanno mai ostacolato»
Ufficialmente e poi?
«Ripeto è mancata la volontà politica. Perché la Regione non è intervenuta? Perché creiamo “uno squilibrio economico”. Trenitalia teme un concorrente come noi?».
Poi la speranza «dateci due o tre giorni e risolveremo tutto. C’è una cordata di imprenditori pronta a intervenire. Non posso dire di più». Ma su Trenitalia nessun altro commento. La sensazione è che sia difficile parlare di un concorrente così, il rischio è di far naufragare definitivamente più che un’impresa un sogno.
[la stampa]
Gualtiero- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 09.08.10
Cipe, via libera al piano per il Sud
Il Cipe ha dato il via libera al Piano per il Sud. Ne dà notizia il ministro delle Infrastrutture, Altero Matteoli, spiegando che il Cipe ha inoltre approvato il progetto preliminare della Tav Torino-Lione, i progetti definitivi della Tangenziale esterna di Milano (Tem), del collegamento ferroviario Orte-Falconara con la linea adriatica - I lotto, dell'adeguamento della strada statale calabrese 534 come raccordo autostradale. "Si tratta di infrastrutture - dichiara Matteoli - per complessivi 9 miliardi di euro circa, di cui oltre 7 miliardi a valere sui fondi Fas che finanziano il Piano per il Sud" e di interventi che "daranno certamente un forte impulso allo sviluppo".
"Le restanti risorse - prosegue Matteoli - sono in buona parte fondi privati: è il caso della Tem (1,6 miliardi), e fondi Pon o previsti dalla legge Obiettivo". Secondo Matteoli, si tratta di interventi che "daranno certamente un forte impulso allo sviluppo, alla crescita del Pil e quindi dell'occupazione, a riprova che il governo sta operando con determinazione per fronteggiare la peggiore congiuntura economico-finanziaria internazionale del dopoguerra". Le numerose opere inserite nel Piano per il Sud, spiega la nota, sono tutte immediatamente cantierabili e interessano il Molise per circa 576 milioni di euro, la Campania per oltre 1,7 miliardi, la Puglia per 1,1 miliardi, la Basilicata per oltre 500 milioni, Calabria, Sardegna e Sicilia per circa 1 miliardo ciascuna. Tra esse figurano la linea ferroviaria Av Napoli-Bari, la direttrice ferroviaria Salerno-Reggio Calabria, gli assi stradali Olbia-Sassari, Olbia-Cagliari e Termoli-San Vittore, il completamento di circa 383 km dell'A3 Salerno-Reggio Calabria, la linea ferrata Palermo-Catania. Con l'approvazione del progetto preliminare della Torino-Lione, inoltre, "si dà ulteriore seguito agli impegni assunti con l'Ue dopo l'avvio dei lavori del tunnel esplorativo della Maddalena e il tavolo tecnico-economico con la Francia che presto si concretizzerà con un nuovo accordo sulla ripartizione finanziaria della tratta comune dell'opera". La Tem, che vale 1,660 miliardi di investimento di capitale interamente privato, "rende possibile la continuità dell'autostrada Brebemi con l'ingresso a Milano, garantendo all'Expo un supporto infrastrutturale di collegamento con l'hinterland della capitale lombarda". Il Cipe ha approvato anche la variante alla strada Civitavecchia-Orte-Terni-Rieti tratto Terni-confine regionale.
"Le restanti risorse - prosegue Matteoli - sono in buona parte fondi privati: è il caso della Tem (1,6 miliardi), e fondi Pon o previsti dalla legge Obiettivo". Secondo Matteoli, si tratta di interventi che "daranno certamente un forte impulso allo sviluppo, alla crescita del Pil e quindi dell'occupazione, a riprova che il governo sta operando con determinazione per fronteggiare la peggiore congiuntura economico-finanziaria internazionale del dopoguerra". Le numerose opere inserite nel Piano per il Sud, spiega la nota, sono tutte immediatamente cantierabili e interessano il Molise per circa 576 milioni di euro, la Campania per oltre 1,7 miliardi, la Puglia per 1,1 miliardi, la Basilicata per oltre 500 milioni, Calabria, Sardegna e Sicilia per circa 1 miliardo ciascuna. Tra esse figurano la linea ferroviaria Av Napoli-Bari, la direttrice ferroviaria Salerno-Reggio Calabria, gli assi stradali Olbia-Sassari, Olbia-Cagliari e Termoli-San Vittore, il completamento di circa 383 km dell'A3 Salerno-Reggio Calabria, la linea ferrata Palermo-Catania. Con l'approvazione del progetto preliminare della Torino-Lione, inoltre, "si dà ulteriore seguito agli impegni assunti con l'Ue dopo l'avvio dei lavori del tunnel esplorativo della Maddalena e il tavolo tecnico-economico con la Francia che presto si concretizzerà con un nuovo accordo sulla ripartizione finanziaria della tratta comune dell'opera". La Tem, che vale 1,660 miliardi di investimento di capitale interamente privato, "rende possibile la continuità dell'autostrada Brebemi con l'ingresso a Milano, garantendo all'Expo un supporto infrastrutturale di collegamento con l'hinterland della capitale lombarda". Il Cipe ha approvato anche la variante alla strada Civitavecchia-Orte-Terni-Rieti tratto Terni-confine regionale.
Gualtiero- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 09.08.10
Recupero e riutilizzo dell’ex rete ferroviaria Camaro-Gazzi
Lo chiedono Guerrera, Minutoli e Giannetto: al suo posto si porrebbero realizzare parcheggi e posizionare impianti del gas.
Il consigliere comunale Domenico Guerrera ed i consiglieri della 3^ Circoscrizione Massimiliano Minutoli e Orazio Giannetto denunciano il totale stato di abbandono della tratta ferroviaria che dal ponte di Gazzi attraversa tutta la vallata omonima fino ad arrivare alla ex stazione di Camaro passando attraverso il Villaggio Santo.
Già nel 2010, tale situazione era stata attenzionata con una interrogazione al sindaco nella quale si evidenziava l’incuria dei proprietari dei terreni limitrofi agli spazi comunali, che non provvedendo alla pulizia e alla scerbatura, consentivano a rovi e ad altre piante erbacee infestanti di tracimare nelle strade comunali e su altri spazi pubblici, creando pericoli per il transito veicolare e ai pedoni che si vedevano privati di marciapiedi e porzioni di strade. Il pericolo incombente era, ed è rappresentato, da queste erbacce, che rinsecchendosi, possono anche provocare eventuali incendi dagli “effetti devastanti”. Un rischio che è divenuto realtà, come è avvenuto al Villaggio Santo, proprio nelle adiacenze del Vico I°, ove tutta la massicciata della rete ferroviaria ricadente su terreno gestito da RFI, è andato in fiamme creando panico e disagio alla cittadinanza.
“La stazione di Camaro – continua Minutoli - chiusa da un cancello alla fruizione degli abitanti, appare un deserto, che si distingue dal Sahara, solo per la presenza di erbacce infestanti, eppure potrebbe rappresentare uno spazio importante e vitale per manifestazioni sociali o solo per la realizzazione di aree a parcheggio o centro di riunione per la protezione civile”. Secondo Guerrera e Minutoli, non ha più motivo di esistere il rilevato ferroviario dismesso di via Comunale Santo, che corre all’interno del centro urbano, con il sottopasso della strada comunale che limita l’altezza degli autoveicoli che lo attraversano. L’eliminazione andrebbe a riqualificare urbanisticamente un’area che ha pochi spazi per parcheggi e per aggregazione sociale, ed eliminerebbe il grave pericolo di incendi. Inoltre, i tre consiglieri sono convinti che “le aree ricadenti nel Comune, che non assolvono più a un servizio di pubblica utilità, debbano essere restituite ai cittadini” e si augurano che l’Amministrazione Comunale intervenga negli spazi comunali per eliminare le erbacce e che successivamente curi le aree a fruizione pubblica”. Guerrera, Minutoli e Giannetto chiedono quindi che il sindaco Buzzanca intervenga sulla vicenda, favorendo la possibilità di realizzare un parcheggio al posto della massicciata esistente a Gazzi proprio accanto al popoloso Palazzo Palano e la Casa Circondariale, così come l’eliminazione dei vincoli imposti dalle normative relative alla realizzazione della rete del metano che proprio al Villaggio Santo, per la vicinanza della ferrovia, impediscono il posizionamento degli impianti del gas.
Il consigliere comunale Domenico Guerrera ed i consiglieri della 3^ Circoscrizione Massimiliano Minutoli e Orazio Giannetto denunciano il totale stato di abbandono della tratta ferroviaria che dal ponte di Gazzi attraversa tutta la vallata omonima fino ad arrivare alla ex stazione di Camaro passando attraverso il Villaggio Santo.
Già nel 2010, tale situazione era stata attenzionata con una interrogazione al sindaco nella quale si evidenziava l’incuria dei proprietari dei terreni limitrofi agli spazi comunali, che non provvedendo alla pulizia e alla scerbatura, consentivano a rovi e ad altre piante erbacee infestanti di tracimare nelle strade comunali e su altri spazi pubblici, creando pericoli per il transito veicolare e ai pedoni che si vedevano privati di marciapiedi e porzioni di strade. Il pericolo incombente era, ed è rappresentato, da queste erbacce, che rinsecchendosi, possono anche provocare eventuali incendi dagli “effetti devastanti”. Un rischio che è divenuto realtà, come è avvenuto al Villaggio Santo, proprio nelle adiacenze del Vico I°, ove tutta la massicciata della rete ferroviaria ricadente su terreno gestito da RFI, è andato in fiamme creando panico e disagio alla cittadinanza.
“La stazione di Camaro – continua Minutoli - chiusa da un cancello alla fruizione degli abitanti, appare un deserto, che si distingue dal Sahara, solo per la presenza di erbacce infestanti, eppure potrebbe rappresentare uno spazio importante e vitale per manifestazioni sociali o solo per la realizzazione di aree a parcheggio o centro di riunione per la protezione civile”. Secondo Guerrera e Minutoli, non ha più motivo di esistere il rilevato ferroviario dismesso di via Comunale Santo, che corre all’interno del centro urbano, con il sottopasso della strada comunale che limita l’altezza degli autoveicoli che lo attraversano. L’eliminazione andrebbe a riqualificare urbanisticamente un’area che ha pochi spazi per parcheggi e per aggregazione sociale, ed eliminerebbe il grave pericolo di incendi. Inoltre, i tre consiglieri sono convinti che “le aree ricadenti nel Comune, che non assolvono più a un servizio di pubblica utilità, debbano essere restituite ai cittadini” e si augurano che l’Amministrazione Comunale intervenga negli spazi comunali per eliminare le erbacce e che successivamente curi le aree a fruizione pubblica”. Guerrera, Minutoli e Giannetto chiedono quindi che il sindaco Buzzanca intervenga sulla vicenda, favorendo la possibilità di realizzare un parcheggio al posto della massicciata esistente a Gazzi proprio accanto al popoloso Palazzo Palano e la Casa Circondariale, così come l’eliminazione dei vincoli imposti dalle normative relative alla realizzazione della rete del metano che proprio al Villaggio Santo, per la vicinanza della ferrovia, impediscono il posizionamento degli impianti del gas.
Gualtiero- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 09.08.10
Re: Notizie varie d'interesse generale
Gualtiero ha scritto:Lo chiedono Guerrera, Minutoli e Giannetto: al suo posto si porrebbero realizzare parcheggi e posizionare impianti del gas.
Il consigliere comunale Domenico Guerrera ed i consiglieri della 3^ Circoscrizione Massimiliano Minutoli e Orazio Giannetto denunciano il totale stato di abbandono della tratta ferroviaria che dal ponte di Gazzi attraversa tutta la vallata omonima fino ad arrivare alla ex stazione di Camaro passando attraverso il Villaggio Santo.
Già nel 2010, tale situazione era stata attenzionata con una interrogazione al sindaco nella quale si evidenziava l’incuria dei proprietari dei terreni limitrofi agli spazi comunali, che non provvedendo alla pulizia e alla scerbatura, consentivano a rovi e ad altre piante erbacee infestanti di tracimare nelle strade comunali e su altri spazi pubblici, creando pericoli per il transito veicolare e ai pedoni che si vedevano privati di marciapiedi e porzioni di strade. Il pericolo incombente era, ed è rappresentato, da queste erbacce, che rinsecchendosi, possono anche provocare eventuali incendi dagli “effetti devastanti”. Un rischio che è divenuto realtà, come è avvenuto al Villaggio Santo, proprio nelle adiacenze del Vico I°, ove tutta la massicciata della rete ferroviaria ricadente su terreno gestito da RFI, è andato in fiamme creando panico e disagio alla cittadinanza.
“La stazione di Camaro – continua Minutoli - chiusa da un cancello alla fruizione degli abitanti, appare un deserto, che si distingue dal Sahara, solo per la presenza di erbacce infestanti, eppure potrebbe rappresentare uno spazio importante e vitale per manifestazioni sociali o solo per la realizzazione di aree a parcheggio o centro di riunione per la protezione civile”. Secondo Guerrera e Minutoli, non ha più motivo di esistere il rilevato ferroviario dismesso di via Comunale Santo, che corre all’interno del centro urbano, con il sottopasso della strada comunale che limita l’altezza degli autoveicoli che lo attraversano. L’eliminazione andrebbe a riqualificare urbanisticamente un’area che ha pochi spazi per parcheggi e per aggregazione sociale, ed eliminerebbe il grave pericolo di incendi. Inoltre, i tre consiglieri sono convinti che “le aree ricadenti nel Comune, che non assolvono più a un servizio di pubblica utilità, debbano essere restituite ai cittadini” e si augurano che l’Amministrazione Comunale intervenga negli spazi comunali per eliminare le erbacce e che successivamente curi le aree a fruizione pubblica”. Guerrera, Minutoli e Giannetto chiedono quindi che il sindaco Buzzanca intervenga sulla vicenda, favorendo la possibilità di realizzare un parcheggio al posto della massicciata esistente a Gazzi proprio accanto al popoloso Palazzo Palano e la Casa Circondariale, così come l’eliminazione dei vincoli imposti dalle normative relative alla realizzazione della rete del metano che proprio al Villaggio Santo, per la vicinanza della ferrovia, impediscono il posizionamento degli impianti del gas.
^^
Ecco come si restituisce spazio ai messinesi...con cemento, macchine, inquinamento e caos!!!Grazie sindaco
Gualtiero- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 09.08.10
Re: Notizie varie d'interesse generale
Lavori sulle linee ferroviarie, treni cancellati e sostituiti da bus
04/08/2011
PALERMO - Per lavori di potenziamento tecnologico sulle linee ferroviarie Caltanissetta-Roccapalumba (dall'8 agosto al 25 settembre) ed Acquaviva/Casteltermini-Agrigento (dall'8 agosto al 30 ottobre), tutti i treni nei tratti interessati saranno cancellati e sostituiti con bus. Nella maggior parte dei casi gli autobus anticiperanno l'orario di partenza rispetto a quello dei treni sostituiti. I pullman partiranno dai piazzali antistanti le stazioni. In particolare per la stazione di Agrigento Centrale i bus sostitutivi faranno capolinea sul viale Della Vittoria e per quella di Valledolmo al km 178 della statale 121 in corrispondenza dell'area di servizio Esso.
La Sicilia
04/08/2011
PALERMO - Per lavori di potenziamento tecnologico sulle linee ferroviarie Caltanissetta-Roccapalumba (dall'8 agosto al 25 settembre) ed Acquaviva/Casteltermini-Agrigento (dall'8 agosto al 30 ottobre), tutti i treni nei tratti interessati saranno cancellati e sostituiti con bus. Nella maggior parte dei casi gli autobus anticiperanno l'orario di partenza rispetto a quello dei treni sostituiti. I pullman partiranno dai piazzali antistanti le stazioni. In particolare per la stazione di Agrigento Centrale i bus sostitutivi faranno capolinea sul viale Della Vittoria e per quella di Valledolmo al km 178 della statale 121 in corrispondenza dell'area di servizio Esso.
La Sicilia
Gualtiero- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 09.08.10
WL a rischio
Fonte: Trenitalia, 4 agosto 2011
Trenitalia informa che a seguito dello stato di agitazione del personale della ditta RSI (esterna al Gruppo FS ) che si occupa della manutenzione delle vetture letto è stata temporaneamente inibita la vendita di viaggi dei relativi biglietti. Per lo stesso motivo saranno inoltre possibili disagi per viaggi già acquistati, per la conseguente possibile indisponibilità delle relative vetture letto.
I clienti che volessero rinunciare al viaggio potranno richiedere entro un mese dalla data della partenza il rimborso integrale con le seguenti modalità:
Per i biglietti cartacei le richieste di rimborso potranno essere presentate presso qualsiasi biglietteria di Trenitalia, che provvederà al rimborso a vista.
Per i biglietti acquistati on-line sia con modalità “ticketless” sia non ancora stampati alle Self Service, il cliente può :
-inviare una mail all’indirizzo di posta elettronica [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link], indicando il codice PNR dei biglietti da rimborsare o allegando la ricevuta di pagamento;
-telefonare al Call Center 89202.1
Trenitalia informa che a seguito dello stato di agitazione del personale della ditta RSI (esterna al Gruppo FS ) che si occupa della manutenzione delle vetture letto è stata temporaneamente inibita la vendita di viaggi dei relativi biglietti. Per lo stesso motivo saranno inoltre possibili disagi per viaggi già acquistati, per la conseguente possibile indisponibilità delle relative vetture letto.
I clienti che volessero rinunciare al viaggio potranno richiedere entro un mese dalla data della partenza il rimborso integrale con le seguenti modalità:
Per i biglietti cartacei le richieste di rimborso potranno essere presentate presso qualsiasi biglietteria di Trenitalia, che provvederà al rimborso a vista.
Per i biglietti acquistati on-line sia con modalità “ticketless” sia non ancora stampati alle Self Service, il cliente può :
-inviare una mail all’indirizzo di posta elettronica [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link], indicando il codice PNR dei biglietti da rimborsare o allegando la ricevuta di pagamento;
-telefonare al Call Center 89202.1
Re: Notizie varie d'interesse generale
^^
ahahahhahhaha è proprio quello che diceva un signore sabato scorso alla stazione, mentre imbarcavano l'exp. per Milano. Non gli hanno prenotato il vagone letto proprio per indisponibilità!!!
Avanti tutta!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
ahahahhahhaha è proprio quello che diceva un signore sabato scorso alla stazione, mentre imbarcavano l'exp. per Milano. Non gli hanno prenotato il vagone letto proprio per indisponibilità!!!
Avanti tutta!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Gualtiero- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 09.08.10
Re: Notizie varie d'interesse generale
sul sito di trenitalia parlano di stato di agitazione e di possibilita' di rimborso dei biglietti......
ma in sintesi chi possiede il biglietto e intende effettuare il viaggio cosa accadra'?????
e questa agitazione avra' una durata determinata o il tutto e' gestito alla " missinisa " ovvero alla ca..o di cane ???????
P.s. da settembre ricomincio a fare il pendolare da firenze... che dite vado all' Ikea a comprarmi cappio e sgabello che sono in offerta.....
ma in sintesi chi possiede il biglietto e intende effettuare il viaggio cosa accadra'?????
e questa agitazione avra' una durata determinata o il tutto e' gestito alla " missinisa " ovvero alla ca..o di cane ???????
P.s. da settembre ricomincio a fare il pendolare da firenze... che dite vado all' Ikea a comprarmi cappio e sgabello che sono in offerta.....
freccia del sud- Data d'iscrizione : 10.01.11
Re: Notizie varie d'interesse generale
^^
Fatti un abbonamento con l'aereo
Fatti un abbonamento con l'aereo
Gualtiero- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 09.08.10
Re: Notizie varie d'interesse generale
OT Da due anni faccio il pendolare da Prato, e spero di farlo per altri 43 anni, e per scendere la combinazione più conveniente è IC 589 Prato-Roma + ICN 1939 Roma-Messina in C4 confortfreccia del sud ha scritto:....
P.s. da settembre ricomincio a fare il pendolare da firenze... che dite vado all' Ikea a comprarmi cappio e sgabello che sono in offerta.....
Re: Notizie varie d'interesse generale
prendo anch'io il 1939 con ic 595 da fi campo marte, perche' ic 589 ferma a fi rifredi e io vivo a firenze coverciano, cmq la scelta del tipo di treno si sta' drasticamente riducendo...... dove sei FRECCIA DEL SUD!!!!!!!!!! peccato che il 1995 sia un treno stagionale, per me e' un'ottima soluzione ( ritardi permettendo 60/90 min in media) !!!!
freccia del sud- Data d'iscrizione : 10.01.11
Re: Notizie varie d'interesse generale
freccia del sud ha scritto:prendo anch'io il 1939 con ic 595 da fi campo marte, perche' ic 589 ferma a fi rifredi e io vivo a firenze coverciano, cmq la scelta del tipo di treno si sta' drasticamente riducendo...... dove sei FRECCIA DEL SUD!!!!!!!!!! peccato che il 1995 sia un treno stagionale, per me e' un'ottima soluzione ( ritardi permettendo 60/90 min in media) !!!!
Adori il masochismo!!
Gualtiero- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 09.08.10
Re: Notizie varie d'interesse generale
caro gualtiero, in un viaggio 8/10 ore, l'oretta e' fisiologica..... infatti quando il treno arriva a villa in orario ci pensano nel traghettamento!!!!!!
freccia del sud- Data d'iscrizione : 10.01.11
Re: Notizie varie d'interesse generale
Non potevi scegliere compagnia peggiore...che risulta ottima solo in determinati casi.
Come detto, purtroppo Firenze non è un'ottima piazza a livello aereo e nemmeno Reggio.
Prova un Catania - Pisa con AirOne o Windjet o Catania - Firenze (Bologna con Meridiana e WindJet, si parte da 34 euro!!)
E poi il mio discorso era più generico in ottica nazionale...di certo né treni né aerei possono considerare i tuoi viaggi ed i tuoi impegni, personalmente parlando...ognuno si arrangia come meglio crede ed in base alla sua personalissima "saccoccia"
E' logico che se bisgona uscire soldoni con l'aereo, meglio accontentarsi dei carri bestiame, è troppo logico come ragionamento.
Come detto, purtroppo Firenze non è un'ottima piazza a livello aereo e nemmeno Reggio.
Prova un Catania - Pisa con AirOne o Windjet o Catania - Firenze (Bologna con Meridiana e WindJet, si parte da 34 euro!!)
E poi il mio discorso era più generico in ottica nazionale...di certo né treni né aerei possono considerare i tuoi viaggi ed i tuoi impegni, personalmente parlando...ognuno si arrangia come meglio crede ed in base alla sua personalissima "saccoccia"
E' logico che se bisgona uscire soldoni con l'aereo, meglio accontentarsi dei carri bestiame, è troppo logico come ragionamento.
Gualtiero- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 09.08.10
Re: Notizie varie d'interesse generale
Alla pagina dei link del sito, ci sono anche quelli che ti dicono qual'è l'offerta più conveniente. Ai primi di giugno (credo il 3 o 4) ho dato un'occhiata per le seguenti tratte: Firenze-Catania, Firenze-Reggio Calabria, Pisa-Catania e Pisa-Reggio per il 12 luglio. Morale della favola c'era un volo Firenze-Catania, ma mi costava quasi 100 euro (non ricordo se c'erano le tasse aeroportuali), e l'orario era altamente scomodo (arrivavo a Catania alle 23:30 circa) per cui alla fine ho optato per il treno IC 589+ICN1939
Re: Notizie varie d'interesse generale
Oggi sono in terribile ritardo anche gli exp pari, e spulciando, mi sono accorto che il 1926 è partito con circa 150 minuti di ritardo, mentre il 1930 è partito con solo 120 minuti. Questi ritardi sono dovuti ai ritardi con cui giungono i treni dispari oppure ieri c'è stato un evento imprevisto che ha originato questi ritardi in partenza
Re: Notizie varie d'interesse generale
Questa news è assolutamente incredibile
21/08/2011 17:13
Il treno 1926 da Palermo C.le (14:32) a Milano C.le (10:30) da Giojosa Marea a Messina C.le è unificato con treno 1930 in partenza da Palermo C.le (15:32) diretto a Venezia S.L.
preso dal sito di viaggiatreno: [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]
21/08/2011 17:13
Il treno 1926 da Palermo C.le (14:32) a Milano C.le (10:30) da Giojosa Marea a Messina C.le è unificato con treno 1930 in partenza da Palermo C.le (15:32) diretto a Venezia S.L.
preso dal sito di viaggiatreno: [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]
Re: Notizie varie d'interesse generale
Dai, guardiamo il bicchiere mezzo pieno.
Le linee ed il servizio ferroviario della nostra Isola stanno diventando sempre più folkloristici
Le linee ed il servizio ferroviario della nostra Isola stanno diventando sempre più folkloristici
Re: Notizie varie d'interesse generale
Come sempre la fortuna mi è sempre amica
Sono sarcastico...purtroppo Ferroviekaos non c'entrano niente nè Trenitalia...ma il tutto è coinciso con la chiusura della linea da parte di RFI per importanti lavori...quindi metto da parte la mia delusione per una giusta causa!!!
Il servizio da un paio di domeniche si svolgeva con autobus sostitutivo e sinceramente andare da Canicattì a P. Empedocle con l'autobus mi rompeva un pò. Pazienza...e come dico sempre forza e coraggio ai ragazzi di Ferrovie Kaos!!!!
Gualtiero- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 09.08.10
Re: Notizie varie d'interesse generale
si chiede conferma ai bene informati!!!!!
Trenitalia zerbino del ministro.
by sergiofortini Pro @ 24/08/2011 – 13:40:43
Fitto va in vacanza e si mobilita Trenitalia
«Massima attenzione alle pulizie e al servizio offerto, compreso equipaggi, loco, puntualità e sicurezza patrimoniale». Che serietà, sembra quasi il gergo di un'azienda che funziona bene. Peccato, invece, che si tratti di Trenitalia i cui disservizi sono ben noti a tutto il paese. E peccato, soprattutto, che la mail in questione - solo una di una serie di cui il manifesto è venuto in possesso - non riguardi il servizio da offrire a tutta la clientela. Ma a una persona sola. E alla sua famiglia s'intende. Il privilegiato è un ministro, non tra i più noti per la verità, per il quale nelle scorse settimane si è mobilitata la compagnia dei treni nelle sue alte sfere: Raffaele Fitto, ministro per i Rapporti con le regioni. Fitto e la sua famiglia, che vivono a Lecce, usano andare in villeggiatura in Trentino Alto Adige, a Renon. Quest'anno il ministro, con la moglie e i due figli, ha raggiunto la località alpina in treno, l'8 agosto, viaggiando di notte sull'Espresso 924 Lecce-Bolzano, meglio conosciuto come carro-bestiame. Un treno a lunghissima percorrenza spesso strapieno e composto da carrozze che sembrano appartenere a un'altra era geologica. Una scelta che sembra quasi «popolare»: un ministro che viaggia come tutte le altre persone. Essendo in vacanza, in effetti, non dovrebbe esserci nulla di strano. Ma Fitto, ex presidente della regione Puglia e assurto agli incarichi nazionali per volere di Silvio Berlusconi in persona, che lo considera un suo protetto, ragiona in un altro modo. E prima di partire, chiama l'azienda pubblica. Che subito si mette al servizio. Il 2 agosto, alle 10,05, scatta la prima mail di «adunata». Mittente è Paolo Locatelli, responsabile direzione passeggeri nazionali e internazionali, ovvero la persona con cui diversi viaggiatori vorrebbero fare quattro chiacchiere. L'oggetto della «comunicazione» dice tutto: «Viaggio importante». «Un ministro - si legge - viaggerà con famiglia (2 adulti+ 2 bambini) in Excelsior sul seguente itinerario: 7 agosto Lecce/Bolzano, 21 agosto Bolzano/Lecce». Poi la specificazione che il ministro intende essere trattato con i guanti: «Il ministro si è raccomandato per sicurezza a bordo treno ed assistenza (avranno 2 compartimenti adiacenti sia all'andata che al ritorno). Cordiali saluti». Facile prendere il treno così, onorevole. La mail raggiunge i responsabili delle aree di Vendita e Customer care, della Divisioni passeggeri per le tratte notturne, e anche della Protezione aziendale, i cosiddetti «007» dell'amministratore delegato Mario Moretti, un apparato di intelligence interna che costa solo di stipendi venti milioni di euro l'anno. Immediatamente si mette in moto una macchina organizzativa efficientissima. All'«oggetto» delle mail si aggiunge, intanto, un'altra parola: «Riservata». Meno se ne sa, meglio è. Per Fitto vengono selezionati e scelti i macchinisti e i controllori, è garantita una scorta di Protezione aziendale su tutto il tragitto, più gli ispettori affiancati al personale di macchina e di bordo perché tutto fili liscio. Non solo: il treno viaggia con particolare cura per la circolazione e la puntualità, come da mail inviata alle 20,29 del 2 agosto: «Si raccomanda attenzione alla pulizia e al servizio, alla puntualità e alla sicurezza patrimoniale». Sembra quasi il decalogo delle cose che non funzionano per i passeggeri «normali». Evidentemente a Trenitalia lo sanno bene. Il tutto, ovviamente, gestito con la massima discrezione. A vederlo Raffaele Fitto poteva anche sembrare un normale cittadino in treno. Ma in realtà i dirigenti di Trenitalia si preoccupano di dove dormirà il ministro e famiglia. Nelle mail si parla della necessità di verificare la «disponibilità di una T3S». Si tratta delle carrozze Excelsior presentate tre anni fa - niente di eccezionale, trattasi di vecchie carrozze "revampizzate", cioè rimodernate per garantire qualche comfort in più. Ce ne sono due di norma sulla tratta Lecce-Bolzano. Ma andando a spulciare la composizione del treno del 7 agosto, qualcosa non torna. Ci sono, infatti, due carrozze in più rispetto alla composizione del giorno prima e del giorno dopo - e per la verità di tutti i giorni a venire, compresi quelli caldi di Ferragosto, per temperature e numero di passeggeri. Una di queste carrozze è una WlMua, sigla che sta ad indicare una carrozza Excelsior dotata anche di suite matrimoniale e doccia in camera. E' una carrozza che viene messa in composizione ma «vuota», cioè non prenotabile. Come se per l'onorevole Fitto si fosse approntato addirittura un vagone in più, visto che nel frattempo per tutti i viaggiatori italiani è cominciato l'incubo sui treni notte: impossibile prenotare cuccette e vagoni letto. Trenitalia ha inibito la vendita dei biglietti fino a dicembre perché i lavoratori di una delle tante ditte esterne a cui sono stati appaltati i vari servizi - la Rsi - sono in sciopero a causa del mancato pagamento degli stipendi, che va avanti da più di quattro mesi. «Lo sciopero riduce la disponibilità di vetture e costringe quindi Trenitalia a modificare la consueta e regolare composizione dei "treni notte"», è uno degli annunci destinati ai «comuni mortali» su Trenitalia.it. Evidentemente, per gli amici si può fare uno sforzo. E mentre i dirigenti di Trenitalia si occupano di organizzare anche il viaggio di ritorno del nostro ministro, ecco che il 19 agosto - con pochissimo preavviso - arriva una mail che annuncia l'annullamento del viaggio programmato per il 21. Tutti a casa quelli che erano stati mobilitati. Come sia tornato a Lecce il ministro Fitto non lo sappiamo. Ieri abbiamo provato a rintracciarlo, ma non ha voluto replicare, fa solo sapere di aver viaggiato su quel treno il 7 agosto, ma senza alcun privilegio particolare. Peccato che le mail interne a Trenitalia siano lì a dimostrare come sia stato lui stesso a lanciare l'input, chiedendo «protezione e assistenza». Trenitalia ha fatto il resto, mettendo in campo tutta la propria expertise. Quanto sarà costato tutto questo? Inviare in trasferta ispettori, uomini della protezione aziendale, forse reperire una carrozza. E il biglietto? La famiglia di Fitto avrà pagato di tasca propria - il ministro, si sa, viaggia gratis anche in vacanza - o il viaggio sarà stato gentilmente offerto? Su questo Trenitalia specifica: «il ministro ha regolarmente acquistato i biglietti tramite un'agenzia di viaggio». E per il resto? «E' stato trattato come un normale cliente». Bene, dunque da domani scrivete a Trenitalia prima di partire. Provateci voi ad avere lo stesso trattamento.
Fonte: IL MANIFESTO 24.8.2011
Trenitalia zerbino del ministro.
by sergiofortini Pro @ 24/08/2011 – 13:40:43
Fitto va in vacanza e si mobilita Trenitalia
«Massima attenzione alle pulizie e al servizio offerto, compreso equipaggi, loco, puntualità e sicurezza patrimoniale». Che serietà, sembra quasi il gergo di un'azienda che funziona bene. Peccato, invece, che si tratti di Trenitalia i cui disservizi sono ben noti a tutto il paese. E peccato, soprattutto, che la mail in questione - solo una di una serie di cui il manifesto è venuto in possesso - non riguardi il servizio da offrire a tutta la clientela. Ma a una persona sola. E alla sua famiglia s'intende. Il privilegiato è un ministro, non tra i più noti per la verità, per il quale nelle scorse settimane si è mobilitata la compagnia dei treni nelle sue alte sfere: Raffaele Fitto, ministro per i Rapporti con le regioni. Fitto e la sua famiglia, che vivono a Lecce, usano andare in villeggiatura in Trentino Alto Adige, a Renon. Quest'anno il ministro, con la moglie e i due figli, ha raggiunto la località alpina in treno, l'8 agosto, viaggiando di notte sull'Espresso 924 Lecce-Bolzano, meglio conosciuto come carro-bestiame. Un treno a lunghissima percorrenza spesso strapieno e composto da carrozze che sembrano appartenere a un'altra era geologica. Una scelta che sembra quasi «popolare»: un ministro che viaggia come tutte le altre persone. Essendo in vacanza, in effetti, non dovrebbe esserci nulla di strano. Ma Fitto, ex presidente della regione Puglia e assurto agli incarichi nazionali per volere di Silvio Berlusconi in persona, che lo considera un suo protetto, ragiona in un altro modo. E prima di partire, chiama l'azienda pubblica. Che subito si mette al servizio. Il 2 agosto, alle 10,05, scatta la prima mail di «adunata». Mittente è Paolo Locatelli, responsabile direzione passeggeri nazionali e internazionali, ovvero la persona con cui diversi viaggiatori vorrebbero fare quattro chiacchiere. L'oggetto della «comunicazione» dice tutto: «Viaggio importante». «Un ministro - si legge - viaggerà con famiglia (2 adulti+ 2 bambini) in Excelsior sul seguente itinerario: 7 agosto Lecce/Bolzano, 21 agosto Bolzano/Lecce». Poi la specificazione che il ministro intende essere trattato con i guanti: «Il ministro si è raccomandato per sicurezza a bordo treno ed assistenza (avranno 2 compartimenti adiacenti sia all'andata che al ritorno). Cordiali saluti». Facile prendere il treno così, onorevole. La mail raggiunge i responsabili delle aree di Vendita e Customer care, della Divisioni passeggeri per le tratte notturne, e anche della Protezione aziendale, i cosiddetti «007» dell'amministratore delegato Mario Moretti, un apparato di intelligence interna che costa solo di stipendi venti milioni di euro l'anno. Immediatamente si mette in moto una macchina organizzativa efficientissima. All'«oggetto» delle mail si aggiunge, intanto, un'altra parola: «Riservata». Meno se ne sa, meglio è. Per Fitto vengono selezionati e scelti i macchinisti e i controllori, è garantita una scorta di Protezione aziendale su tutto il tragitto, più gli ispettori affiancati al personale di macchina e di bordo perché tutto fili liscio. Non solo: il treno viaggia con particolare cura per la circolazione e la puntualità, come da mail inviata alle 20,29 del 2 agosto: «Si raccomanda attenzione alla pulizia e al servizio, alla puntualità e alla sicurezza patrimoniale». Sembra quasi il decalogo delle cose che non funzionano per i passeggeri «normali». Evidentemente a Trenitalia lo sanno bene. Il tutto, ovviamente, gestito con la massima discrezione. A vederlo Raffaele Fitto poteva anche sembrare un normale cittadino in treno. Ma in realtà i dirigenti di Trenitalia si preoccupano di dove dormirà il ministro e famiglia. Nelle mail si parla della necessità di verificare la «disponibilità di una T3S». Si tratta delle carrozze Excelsior presentate tre anni fa - niente di eccezionale, trattasi di vecchie carrozze "revampizzate", cioè rimodernate per garantire qualche comfort in più. Ce ne sono due di norma sulla tratta Lecce-Bolzano. Ma andando a spulciare la composizione del treno del 7 agosto, qualcosa non torna. Ci sono, infatti, due carrozze in più rispetto alla composizione del giorno prima e del giorno dopo - e per la verità di tutti i giorni a venire, compresi quelli caldi di Ferragosto, per temperature e numero di passeggeri. Una di queste carrozze è una WlMua, sigla che sta ad indicare una carrozza Excelsior dotata anche di suite matrimoniale e doccia in camera. E' una carrozza che viene messa in composizione ma «vuota», cioè non prenotabile. Come se per l'onorevole Fitto si fosse approntato addirittura un vagone in più, visto che nel frattempo per tutti i viaggiatori italiani è cominciato l'incubo sui treni notte: impossibile prenotare cuccette e vagoni letto. Trenitalia ha inibito la vendita dei biglietti fino a dicembre perché i lavoratori di una delle tante ditte esterne a cui sono stati appaltati i vari servizi - la Rsi - sono in sciopero a causa del mancato pagamento degli stipendi, che va avanti da più di quattro mesi. «Lo sciopero riduce la disponibilità di vetture e costringe quindi Trenitalia a modificare la consueta e regolare composizione dei "treni notte"», è uno degli annunci destinati ai «comuni mortali» su Trenitalia.it. Evidentemente, per gli amici si può fare uno sforzo. E mentre i dirigenti di Trenitalia si occupano di organizzare anche il viaggio di ritorno del nostro ministro, ecco che il 19 agosto - con pochissimo preavviso - arriva una mail che annuncia l'annullamento del viaggio programmato per il 21. Tutti a casa quelli che erano stati mobilitati. Come sia tornato a Lecce il ministro Fitto non lo sappiamo. Ieri abbiamo provato a rintracciarlo, ma non ha voluto replicare, fa solo sapere di aver viaggiato su quel treno il 7 agosto, ma senza alcun privilegio particolare. Peccato che le mail interne a Trenitalia siano lì a dimostrare come sia stato lui stesso a lanciare l'input, chiedendo «protezione e assistenza». Trenitalia ha fatto il resto, mettendo in campo tutta la propria expertise. Quanto sarà costato tutto questo? Inviare in trasferta ispettori, uomini della protezione aziendale, forse reperire una carrozza. E il biglietto? La famiglia di Fitto avrà pagato di tasca propria - il ministro, si sa, viaggia gratis anche in vacanza - o il viaggio sarà stato gentilmente offerto? Su questo Trenitalia specifica: «il ministro ha regolarmente acquistato i biglietti tramite un'agenzia di viaggio». E per il resto? «E' stato trattato come un normale cliente». Bene, dunque da domani scrivete a Trenitalia prima di partire. Provateci voi ad avere lo stesso trattamento.
Fonte: IL MANIFESTO 24.8.2011
freccia del sud- Data d'iscrizione : 10.01.11
Re: Notizie varie d'interesse generale
Notizie lette da quotidiani, un pochino pochino pochino pochino pochino pochino pochino di parte vanno sempre prese con le pinze, i guanti e il bisturi di un chirurgo di fama mondiale....certo è che qualcosa di vero c'è senz'altro!!
Gualtiero- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 09.08.10
Opere connesse, ecco cosa vuole Messina Interramento dei binari, doppia canna per lo svincolo, copertura del torrente Annunziata. E non solo
Mauro Cucè
L'adeguamento del sistema viario Giostra-Annunziata (in sintesi la doppia canna, ma non solo), la copertura del torrente Annunziata, la realizzazione del collegamento tra Annunziata e Guardia (opera che consentirebbe di avere un'alternativa alla Panoramica), il mantenimento dell'Officina Grandi Opere di Rfi a Messina e soprattutto l'interramento di tutti i binari che hanno rappresentato la vera prigionia della città e l'impossibilità di godersi e sfruttare l'affaccio a mare.
Eccole su carta le richieste dell'Amministrazione comunale inviate all'amministratore delegato della società "Stretto di Messina" e commissario per le opere strategiche collegate al Ponte, Pietro Ciucci, con un fax che non è un ultimatum ma neanche un lasciapassare per la serie "tappeto rosso". L'impressione è che farà caldo il 6 settembre a Roma, dove si terrà il vertice tra ministeri competenti, ed enti locali (tra cui il nostro Comune e la nostra Provincia, i Comuni di Villa San Giovanni e Campo Calabro e la Provincia di Reggio Calabria).
Il sindaco Buzzanca sa che sulle opere connesse al Ponte (ammesso che l'opera si faccia mai) si gioca gran parte del suo mandato elettorale e certamente la faccia. E per questo non vuole farsi trovare impreparato. In difesa della città, anche se sembra sorpreso quando gli diciamo di avere in mano il fax che lui ha inviato a Ciucci con le richieste per Messina e di volerlo pubblicare. «Ma è solo una bozza – attacca – e non capisco come ne siate venuti in possesso. Comunque, ripeto che si tratta di richieste che andranno ancora discusse e che faranno parte di un pacchetto più ampio».
Tutt'altro che scontata, dunque, la firma del Comune all'Accordo di programma sulle opere connesse al Ponte. «E perché dovrebbe esserlo – continua Buzzanca – non crediate che farò calare su Messina un'opera così importante senza batter ciglio. Figuriamoci». Qualcosa in termini di garanzie politico-finanziarie, e quindi di richieste pregiudiziali da parte della città – senza la soddisfazione delle quali l'Amministrazione Buzzanca non metterebbe la sua firma al nuovo Accordo di programma già da tempo lavorato e cesellato – potrebbe anche accadere. In gioco ci sono anzitutto gli impegni da rispettare per dare a Messina, davvero, quel nuovo disegno funzionale e strategico che possa giustificare gli stravolgimenti e 7 o 10 anni di mega cantieri. Centrale, in questo solco, è l'aspirazione al recupero, alla liberazione, al ridisegno, del fronte a mare da una cinquantina d'anni cancellato dalla prigione di ferro dei binari e degli impianti ferroviari sovradimensionati e inutili: dalla Zona falcata a Maregrosso fino a Gazzi e a Tremestieri.
Una passaggio che l'Amministrazione comunale non può trascurare. Basta con le promesse, adesso ci vogliono i fatti, altrimenti il Ponte rischia davvero di lasciare più danni che vantaggi.
Tra le opere connesse, che Messina giustamente vuole funzionali al grande collegamento stabile, ci sono anche la seconda canna dello svincolo di Giostra-Annunziata, la copertura del torrente Annunziata, e ancora lo "Svi", l'asse di collegamento che il Comune considera vitale, tra il campo di baseball dell'Annunziata e Guardia. E sono tutte scritte nel fax inviato ieri, com'è giusto che sia perché spesso – come abbiamo scritto recentemente – le formulazioni generiche, che rinviano ad altro, sono l'anticamera di un'inevitabile sparizione del nulla. Basta parole, adesso Messina vuole fatti concreti.
fonte:gazzettadelsud.it
L'adeguamento del sistema viario Giostra-Annunziata (in sintesi la doppia canna, ma non solo), la copertura del torrente Annunziata, la realizzazione del collegamento tra Annunziata e Guardia (opera che consentirebbe di avere un'alternativa alla Panoramica), il mantenimento dell'Officina Grandi Opere di Rfi a Messina e soprattutto l'interramento di tutti i binari che hanno rappresentato la vera prigionia della città e l'impossibilità di godersi e sfruttare l'affaccio a mare.
Eccole su carta le richieste dell'Amministrazione comunale inviate all'amministratore delegato della società "Stretto di Messina" e commissario per le opere strategiche collegate al Ponte, Pietro Ciucci, con un fax che non è un ultimatum ma neanche un lasciapassare per la serie "tappeto rosso". L'impressione è che farà caldo il 6 settembre a Roma, dove si terrà il vertice tra ministeri competenti, ed enti locali (tra cui il nostro Comune e la nostra Provincia, i Comuni di Villa San Giovanni e Campo Calabro e la Provincia di Reggio Calabria).
Il sindaco Buzzanca sa che sulle opere connesse al Ponte (ammesso che l'opera si faccia mai) si gioca gran parte del suo mandato elettorale e certamente la faccia. E per questo non vuole farsi trovare impreparato. In difesa della città, anche se sembra sorpreso quando gli diciamo di avere in mano il fax che lui ha inviato a Ciucci con le richieste per Messina e di volerlo pubblicare. «Ma è solo una bozza – attacca – e non capisco come ne siate venuti in possesso. Comunque, ripeto che si tratta di richieste che andranno ancora discusse e che faranno parte di un pacchetto più ampio».
Tutt'altro che scontata, dunque, la firma del Comune all'Accordo di programma sulle opere connesse al Ponte. «E perché dovrebbe esserlo – continua Buzzanca – non crediate che farò calare su Messina un'opera così importante senza batter ciglio. Figuriamoci». Qualcosa in termini di garanzie politico-finanziarie, e quindi di richieste pregiudiziali da parte della città – senza la soddisfazione delle quali l'Amministrazione Buzzanca non metterebbe la sua firma al nuovo Accordo di programma già da tempo lavorato e cesellato – potrebbe anche accadere. In gioco ci sono anzitutto gli impegni da rispettare per dare a Messina, davvero, quel nuovo disegno funzionale e strategico che possa giustificare gli stravolgimenti e 7 o 10 anni di mega cantieri. Centrale, in questo solco, è l'aspirazione al recupero, alla liberazione, al ridisegno, del fronte a mare da una cinquantina d'anni cancellato dalla prigione di ferro dei binari e degli impianti ferroviari sovradimensionati e inutili: dalla Zona falcata a Maregrosso fino a Gazzi e a Tremestieri.
Una passaggio che l'Amministrazione comunale non può trascurare. Basta con le promesse, adesso ci vogliono i fatti, altrimenti il Ponte rischia davvero di lasciare più danni che vantaggi.
Tra le opere connesse, che Messina giustamente vuole funzionali al grande collegamento stabile, ci sono anche la seconda canna dello svincolo di Giostra-Annunziata, la copertura del torrente Annunziata, e ancora lo "Svi", l'asse di collegamento che il Comune considera vitale, tra il campo di baseball dell'Annunziata e Guardia. E sono tutte scritte nel fax inviato ieri, com'è giusto che sia perché spesso – come abbiamo scritto recentemente – le formulazioni generiche, che rinviano ad altro, sono l'anticamera di un'inevitabile sparizione del nulla. Basta parole, adesso Messina vuole fatti concreti.
fonte:gazzettadelsud.it
Gualtiero- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 09.08.10
Re: Notizie varie d'interesse generale
ieri sera durante la mia passeggiata fino in quel di firenze, chiacchieravo con il cuccettista che informato sull'indisponibilita' delle cuccette da ottobre sul 1926 e sul 1930, mi rispondeva candidamente che loro viaggiano alla giornata e che dal prossimo anno verranno ridotti da 500 a 250 e alcuni verranno spostati a roma per i tragitti internazionali.......
questa e' la fine del milano e del venezia??????
questa e' la fine del milano e del venezia??????
freccia del sud- Data d'iscrizione : 10.01.11
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