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Zitta zitta, Trenitalia rincara di nuovo i biglietti
A febbraio ci sono stati i primi aumenti, ma evidentemente non sono bastati. Dal primo aprile, quindi, nel silenzio totale, sono scattati quelli che l’azienda guidata da Mauro Moretti definisce “accorgimenti tariffari”. Più 7% per Intercity, Espresso e Frecciabianca, vale a dire i mezzi meno efficienti; più 2% per l’Alta Velocità. «Non siamo tenuti a informare su ogni singolo aumento». Le associazioni dei consumatori non hanno gradito e hanno presentato denunce e ricorsi: sono tripli rispetto all’inflazione.
Da Termini a Fiumicino il prezzo non è uguale per tutti
Economia
3 maggio 2011 - 11:31
Zitti zitti, quatti quatti, hanno aumentato di nuovo i prezzi dei biglietti ferroviari. C’era stata un’ondata di rincari a febbraio, ma nel silenzio totale dal primo aprile sono scattati nuovi “accorgimenti tariffari”. Le segnalazioni degli utenti sono arrivate ad Altroconsumo e a Codacons: quest’ultima associazione ha presentato qualche giorno fa un esposto all’Antitrust e alla Procura della Repubblica di Roma, chiedendo anche di aprire un’indagine sugli aumenti tariffari e su eventuali carenze di comunicazione all’utenza.
Il Codacons inoltre ha sulla scrivania, pronto ad essere inoltrato, un ricorso al Tar Lazio allo scopo di bloccare gli aumenti che – secondo i conti dell’associazione – sono tripli rispetto al tasso di inflazione e rischiano di avere ripercussioni pesanti sull’economia nazionale. In sostanza – è la tesi dell’associazione dei consumatori – il servizio è rimasto uguale, cioè pessimo, se si considerano gli Intercity, e l’aumento dei prezzi non ha spiegazione alcuna.
Andiamo con ordine. I rincari medi ammontano al 7% per Intercity, Espresso e Frecciabianca; inferiori i rincari dei treni Alta Velocità (+2%). Il che si traduce, secondo quanto calcolato dall’ufficio legale del Codacons, in una maggiore spesa per i viaggiatori di 17 euro a famiglia su base annua. «Non siamo tenuti a informare su ogni singolo aumento», ci fanno sapere da Trenitalia, precisando che l’incremento medio del 7% è relativo alle tariffe dei treni sotto Contratto di Servizio con lo Stato (Intercity, Intercity Notte, Espressi Notte ed alcuni Eurostar). Insomma, le tariffe sono decise dal committente, lo Stato, appunto, così come previsto dal contratto di servizio. In sostanza: il servizio rimane uguale, i treni Espressi e Intercity, soprattutto quelli notturni, rimangono quelli fatiscenti di sempre, però il biglietto aumenta. E perché? “Chiedetelo allo Stato”.
Il committente, però, in questo caso è anche il padrone dell’azienda fornitrice del servizio: lo “Stato”, infatti è proprietario di Ferrovie dello Stato che a sua volta controlla al 100% Trenitalia. Insomma, poco importa chi abbia deciso: l’aumento c’è stato. E riguarda soprattutto quei treni che – come da dati Pendolaria, il rapporto annuale di Legambiente – sono i più soggetti a ritardi e a lamentele. Basta seguire per una settimana la sezione “Viaggia treno” presente sul sito di Trenitalia e che permette di constatare in tempo reale quali convogli viaggino puntuali e quali in ritardo. Qualunque stazione scegliamo, sarà difficile trovare un giorno senza un treno Intercity o Espresso che non faccia ritardo. Altra questione poi è l’entità del ritardo stesso. Infatti per Trenitalia fino a 15 minuti dopo l’orario previsto, il treno sulla carta è puntuale. Andatelo a dire a chi ha appena perso una coincidenza.
Comunque gli aumenti non sono stati solo quelli dei treni soggetti a Contratto di servizio. E qui la stessa Trenitalia c’entra eccome. Infatti sono aumentati da pochi giorni anche i cosiddetti “treni a mercato”, quei treni, cioè, soggetti a rischio d’impresa. Quelle tratte e quei convogli che devono ripagarsi i costi solo con il prezzo del biglietto. È incrementato di poco, appena del 2% il prezzo dei Frecciarossa, già da febbraio e i Frecciargento. Più sette per cento invece per i cosiddetti Frecciabianca.
«Questi treni devono ripagarsi con il mercato, senza aiuti statali, quindi si è agito nell’ottica della sostenibilità economica degli stessi e di un concomitante recupero del tasso inflattivo», è la risposta dell’azienda. Insomma, è il mercato baby. La domanda arriva spontanea: perché è stato necessario aumentare i prezzi dei biglietti?
Sull’Alta velocità di Trenitalia hanno viaggiato, nel 2010, 18 milioni di passeggeri. Più di un milione al mese che, fino a sabato scorso, hanno potuto usufruire anche gratuitamente della linea wifi, grazie a un accordo con Telecom Italia. C’è stato un incremento del 24% dei passeggeri sulla Roma-Milano e del 23% sulla Milano Napoli. I costi dei biglietti però su queste direttrici sono rimasti invariati. I ritocchi ci sono stati altrove, dove l’affluenza è stata minore e dove i treni viaggiano costantemente con numerosi posti liberi.
L’Alta velocità, insomma, è un successo sulle rotte più commerciali, dove ha rosicchiato passeggeri alle compagnie di volo, un po’ meno in altre città dove il prezzo comunque elevato dei biglietti fa continuare a preferire lo spostamento in auto e dove, dopo un’euforia iniziale, c’è stata una emorragia di utenza.
«Nonostante tali adeguamenti dei prezzi – ci ribattono da Trenitalia – resta ancora molto consistente la differenza fra i prezzi base dei servizi ferroviari in Italia, rispetto a quelli dei principali paesi europei di riferimento. A parità di costi di produzione e di standard qualitativi». Questo può essere vero per i Frecciarossa, non certo per gli altri Eurostar né tantomeno per gli Intercity.
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Gualtiero- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 09.08.10
Re: Notizie varie d'interesse generale
I TH non sono composizioni bloccate, la 252/319/334 la puoi togliere quando vuoi e metterne un altra, il problema che vedo è quello di imbarcare 20 carrozze sulla nave..Gualtiero ha scritto:Che dire...non ci resta che sperare in positivo e che Trenitalia non faccia poi ostruzionismo nella scelta dei percorsi e soprattutto delle fermate come ha fatto con la stessa ArenaWays o con gli EC di OBB-LeNord....
il prezzo mi sembra molto competitivo se fosse pure un torino - messina a 120 euro...da sogno...ripeto ho speso 180 euro da Padova a Messina con una carrozza letti posto singolo che faceva....schifo, si può dire???!
Cmq rileggendo parla di Stretto di Messina e non Sicilia, quindi presumibilmente questi treni potrebbero spingersi al max fino a Reggio Calabria. Se poi camminano in composizioni bloccate tipo quelle che già ci sono con quelle prestanti locomotive dubito si possano vedere da noi....a meno che, come dicono quelli di tempostretto "per colpa" di un ponte..la situazione potrebbe cambiare.
Cs269- Data d'iscrizione : 11.12.09
Re: Notizie varie d'interesse generale
Cmq è confermato....si dice Sicilia inteso come Villa San Giovanni
Arenaways: intesa con Renfe per tratte su Puglia e Sicilia
ROMA (MF-DJ)--Arenaways ha siglato un accordo con l'operatore ferroviario pubblico spagnolo Renfe che le consentira' di estendere il servizio ai treni notte che collegano il nord e il sud Italia.
I termini del contratto prevedono, da parte della compagnia iberica, la cessione in locazione per 5 anni di 3 treni hotel di fabbricazione Talgo. I convogli, di ultimissima generazione, sono pensati specificatamente per il servizio notturno e non hanno eguali in Italia. Le carrozze garantiscono prestazioni molto elevate per questo tipo di spostamenti: dalle cabine di Gran Classe ai sedili reclinabili, assimilabili a quelli che le compagnie aeree utilizzano per i viaggi transatlantici.
L'accordo include la possibilita', in futuro, di esportare in maniera congiunta in Italia i servizi di trasporto notturno da e per la Spagna. Ad oggi comunque Arenaways ha presentato a Rfi la richiesta per le tracce Torino - Alessandria - Sicilia (Villa San Giovanni) - Bari.
"L'accordo -ha commentato Giuseppe Arena, a.d. di ArenaWays- ci fornisce i mezzi per offrire un'alternativa senza eguali anche ai numerosi passeggeri diretti in Puglia e in Sicilia. L'hub di Alessandria, che gia' opera con successo per i servizi Autozug e Autoslaap, diventera' ancora piu strategico e agevolera gli spostamenti nord-sud. Abbiamo i treni e abbiamo presentato richiesta per le tracce. Adesso e tutto in mano ad Rfi. Noi vorremmo iniziare ad operare da dicembre 2011".
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Arenaways: intesa con Renfe per tratte su Puglia e Sicilia
ROMA (MF-DJ)--Arenaways ha siglato un accordo con l'operatore ferroviario pubblico spagnolo Renfe che le consentira' di estendere il servizio ai treni notte che collegano il nord e il sud Italia.
I termini del contratto prevedono, da parte della compagnia iberica, la cessione in locazione per 5 anni di 3 treni hotel di fabbricazione Talgo. I convogli, di ultimissima generazione, sono pensati specificatamente per il servizio notturno e non hanno eguali in Italia. Le carrozze garantiscono prestazioni molto elevate per questo tipo di spostamenti: dalle cabine di Gran Classe ai sedili reclinabili, assimilabili a quelli che le compagnie aeree utilizzano per i viaggi transatlantici.
L'accordo include la possibilita', in futuro, di esportare in maniera congiunta in Italia i servizi di trasporto notturno da e per la Spagna. Ad oggi comunque Arenaways ha presentato a Rfi la richiesta per le tracce Torino - Alessandria - Sicilia (Villa San Giovanni) - Bari.
"L'accordo -ha commentato Giuseppe Arena, a.d. di ArenaWays- ci fornisce i mezzi per offrire un'alternativa senza eguali anche ai numerosi passeggeri diretti in Puglia e in Sicilia. L'hub di Alessandria, che gia' opera con successo per i servizi Autozug e Autoslaap, diventera' ancora piu strategico e agevolera gli spostamenti nord-sud. Abbiamo i treni e abbiamo presentato richiesta per le tracce. Adesso e tutto in mano ad Rfi. Noi vorremmo iniziare ad operare da dicembre 2011".
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Gualtiero- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 09.08.10
Re: Notizie varie d'interesse generale
Ciao a tutti,
non posso non segnalarvi questo bellissimo video del convoglio storico che domenica prossima sarà protagonista di uno Speciale Roma-Orvieto al traino della 685 196
non posso non segnalarvi questo bellissimo video del convoglio storico che domenica prossima sarà protagonista di uno Speciale Roma-Orvieto al traino della 685 196
Re: Notizie varie d'interesse generale
Ultima modifica di Admin il Sab Mag 21, 2011 10:20 pm - modificato 1 volta.
Re: Notizie varie d'interesse generale
Ferryboat ha scritto:Meravigliose!
in attesa dei video potete gustarvi nuove immagini nella fotogalleria del sito
Re: Notizie varie d'interesse generale
Avete visto lo spot nuovo di trenitalia Per l'azienda l'Italia è da Napoli in sù
Re: Notizie varie d'interesse generale
zancle ha scritto:Avete visto lo spot nuovo di trenitalia Per l'azienda l'Italia è da Napoli in sù
Non è una novità e non c'è poi da meravigliarsi.
Gualtiero- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 09.08.10
Re: Notizie varie d'interesse generale
Admin ha scritto:Ferryboat ha scritto:Meravigliose!
in attesa dei video potete gustarvi nuove immagini nella fotogalleria del sito
Ledies and Gentleman, ecco a Voi ..... IL VIDEO ....
Re: Notizie varie d'interesse generale
Admin ha scritto:Admin ha scritto:Ferryboat ha scritto:Meravigliose!
in attesa dei video potete gustarvi nuove immagini nella fotogalleria del sito
Ledies and Gentleman, ecco a Voi ..... IL VIDEO ....
stupendo video Roby, invidio un po tuo figlio, mi sarebbe piaciuto tanto avere un padre che mi portasse a vedere i treni, assecondando quindi la mia "sete ferroviaria"......
Complimenti !!!!!
DariusKingofGondor- Data d'iscrizione : 02.01.10
Re: Notizie varie d'interesse generale
Bel video, anche se non capisco bene del perché il cambio di loco (con una doppia) a Orte. L'unico rammarico è non essere andato alla stazione a vedere la vaporiera, ma ormai lo sanno anche i sassi che sabato sono in coma
Re: Notizie varie d'interesse generale
zancle ha scritto:Bel video, anche se non capisco bene del perché il cambio di loco (con una doppia) a Orte. ...
Pura coreografia, abbinata alla necessità di non pretendere troppo dalla vaporiera e dal suo personale di macchina che, solo per arrivare ad Orte, ha spalato una tonnellata di carbone...
Ultima modifica di Admin il Lun Mag 23, 2011 2:16 pm - modificato 1 volta.
Re: Notizie varie d'interesse generale
Mi unisco ai complimenti per il video! Ho ancora in mente la favolosa partenza con tanto vapore della 685 089 da Trapani l'anno scorso.
john- Data d'iscrizione : 25.04.10
Re: Notizie varie d'interesse generale
Fantastico!
Devo dire che la vaporiera si è tirata dietro parecchio materiale!
Semplicemente fantastico!
Devo dire che la vaporiera si è tirata dietro parecchio materiale!
Semplicemente fantastico!
Re: Notizie varie d'interesse generale
Mi complimento con Roberto per il video anche qua!!!
Gualtiero- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 09.08.10
Re: Notizie varie d'interesse generale
grazie a tutti
piuttosto, quando mi mandate un pò di foto della vostra escursione etnea
piuttosto, quando mi mandate un pò di foto della vostra escursione etnea
Re: Notizie varie d'interesse generale
OT...io sto preparando un minivideo...tipo quello fatto da Enzo per la notte della cultura o per il valico dei peloritani da inserire nella nostra video gallery...spero che gli altri ti mandino le foto per la foto gallery.
Gualtiero- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 09.08.10
Re: Notizie varie d'interesse generale
Se non ricordo male all' andata non è obbligatoria averla, al ritorno si con tanto di timbro!
Treno dell' Etna- Data d'iscrizione : 30.06.09
Le OGR non si toccano!
Leggete un pò...qui... da tempostretto.it
Waterfront, Officina Fs, seconda canna: le richieste di Buzzanca a Ciucci
Il sindaco oggi in Commissione Ponte: «Legittime le preoccupazioni dei sindacati». Lettera all’amministratore della Stretto di Messina: la Fiera e il lungomare Boccetta-Annunziata dall’Autorità portuale vanno assegnati al Comune. E la seconda canna la paghi lo Stato
Lunedì, 6 giugno, 2011 - 14:18
Scritto da: redazione
Categoria: politica
Tag: ciucci | officina grandi riparazioni | ponte stretto
+ condividi Le richieste sono chiare e verranno illustrate ufficialmente domani, quando a Roma si insedierà il tavolo per l’accordo integrativo sul Ponte sullo Stretto, secondo step dopo l’accordo di programma dell’ormai lontano 2003. E tra le richieste ce n’è una in particolare: l’Officina Grandi Riparazioni non si tocca. Se n’è parlato nuovamente oggi nella Commissione Ponte presieduta da Nicola Barbalace, con l’ospite che mancava lunedì scorso: il sindaco Giuseppe Buzzanca. Proprio lui, insieme all’assessore allo Sviluppo economico Gianfranco Scoglio, ha già inviato una lettera all’amministratore delegato della Stretto di Messina Pietro Ciucci, citando appunto alcune delle esigenze primarie della città con vista Ponte. Buzzanca prende atto con soddisfazione che nella prima bozza di accordo integrativo sono inserite «le opere necessarie per l’utilizzo della nuova infrastruttura ferroviaria anche con sistema metropolitano della città, con servizio di fermata nelle località Papardo, Annunziata ed Europa». Buzzanca chiarisce ancora una volta, citando anche la delibera del consiglio comunale del 25 gennaio 2010 sulle opere compensative, che l’amministrazione «ritiene imprescindibile che le opere siano qualificate quali propedeutiche e funzionali al Ponte e conseguentemente finanziate unitamente alla realizzazione dell’opera». Stesso discorso per le opere stradali, in particolare la seconda canna per le quali ad oggi «non sono previsti impegni finanziari».
Sull’Officina Grandi Riparazioni il sindaco specifica che la struttura riveste una certa importanza in città, «anche in funzione all’incremento dell’utilizzo del ferrato nel sistema stabile di attraversamento», per questo chiede che «sia previsto da Rfi l’impegno al mantenimento della piena funzionalità aziendale». Buzzanca chiede inoltre «l’introduzione di uno specifico articolo con il quale sia previsto l’impegno dei competenti ministeri a definire il procedimento di sclassifica, in favore del demanio comunale, del lungomare tratto Boccetta-Annunziata e del quartiere fieristico, nell’ambito della necessaria riqualificazione urbana del waterfront. Tali aree – ricorda il sindaco a Ciucci – sono in atto assegnate all’Autorità portuale di Messina, in gran parte per il collegamento marittimo, da dismettere al momento della messa in esercizio dell’opera, e sono necessarie per la realizzazione di servizi per i turisti e per la cittadinanza correlati all’enorme flusso di visitatori prevedibile stante la valenza dell’opera».
Fin qui la lettera inviata a Ciucci. Stamani, invece, in commissione Buzzanca ha subito chiarito che nella legge istitutiva della “Stretto di Messina” il Comune non era tra i soggetti istituzionali che dovevano farne parte. «E' vero– ha aggiunto - che poi i Comuni di Messina e di Reggio Calabria hanno costituito un nuovo tavolo, ma questo ha valenza politica e non legislativa. Si è chiesta una revisione dell’accordo di programma del 2003 e domani l'incontro a Roma potrà assumere anche questa peculiarità». Il sindaco ha poi espresso una certa preoccupazione per le opere di mitigazione a terra ed ha chiesto che per la sponda siciliana, a differenza di quella calabra, vi sia un intervento di due tipi. E’ necessario infatti non solo un intervento di mitigazione, ma anche la creazione di opere paesaggistiche e non di cementificazione. Buzzanca ha riconosciuto che la preoccupazione dei sindacati (presenti anche oggi Cgil, Cisl, Uil e Orsa) è «tempestiva e legittima perché da una parte vi è l’esigenza della struttura, ma dall’altra parte vi è l’importante esigenza occupazionale».
Proprio i sindacati, con una nota di Fit Cisl, Uilt e Orsa, prendono «atto delle rassicurazioni del sindaco ma sembra di assistere al solito gioco delle scatole cinesi in cui non si riesce a organizzare un tavolo congiunto con tutti gli attori della vertenza». Proprio la rassicurazione sul fatto che l’Officina Grandi Riparazioni è interessata solo marginalmente dal Ponte e dal Piano Strategico innesca ulteriori dubbi: «Non si capisce la fretta con la quale Trenitalia ne abbia sancito la prossima chiusura, entro 30 mesi. Anche oggi non sono stati presenti, sebbene richiesti, i protocolli siglati tra Rfi e Comune per la cessione delle aree e anche oggi erano assenti ingiustificati sia Rfi che la Regione Sicilia, entrambi convocati dalla Commissione Ponte. Per questo abbiamo chiesto al sindaco di rivestire un ruolo forte insieme a tutta l’amministrazione comunale per la convocazione di un tavolo congiunto tra gruppo Fs, Regione Sicilia, Comune di Messina e Organizzazioni sindacali».
Anche la Commissione Ponte dovrà “monitorare” l’evolversi della situazione: «Si percepisce – concludono i sindacati – la necessità di stanare il gruppo Fs che sembra pronto a dare l’ultima accelerata all’opera di dismissione dall’area dello stretto di Messina con l’alibi della cessione delle aree. È indispensabile, in un piano di complessiva razionalizzazione, che la politica e l’amministrazione cittadina protegga tutte quelle attività del gruppo Fs che continuano ad avere un ruolo produttivo e sociale nella realtà messinese per difendere l’occupazione e lo sviluppo economico».
Waterfront, Officina Fs, seconda canna: le richieste di Buzzanca a Ciucci
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Scritto da: redazione
Categoria: politica
Tag: ciucci | officina grandi riparazioni | ponte stretto
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Sull’Officina Grandi Riparazioni il sindaco specifica che la struttura riveste una certa importanza in città, «anche in funzione all’incremento dell’utilizzo del ferrato nel sistema stabile di attraversamento», per questo chiede che «sia previsto da Rfi l’impegno al mantenimento della piena funzionalità aziendale». Buzzanca chiede inoltre «l’introduzione di uno specifico articolo con il quale sia previsto l’impegno dei competenti ministeri a definire il procedimento di sclassifica, in favore del demanio comunale, del lungomare tratto Boccetta-Annunziata e del quartiere fieristico, nell’ambito della necessaria riqualificazione urbana del waterfront. Tali aree – ricorda il sindaco a Ciucci – sono in atto assegnate all’Autorità portuale di Messina, in gran parte per il collegamento marittimo, da dismettere al momento della messa in esercizio dell’opera, e sono necessarie per la realizzazione di servizi per i turisti e per la cittadinanza correlati all’enorme flusso di visitatori prevedibile stante la valenza dell’opera».
Fin qui la lettera inviata a Ciucci. Stamani, invece, in commissione Buzzanca ha subito chiarito che nella legge istitutiva della “Stretto di Messina” il Comune non era tra i soggetti istituzionali che dovevano farne parte. «E' vero– ha aggiunto - che poi i Comuni di Messina e di Reggio Calabria hanno costituito un nuovo tavolo, ma questo ha valenza politica e non legislativa. Si è chiesta una revisione dell’accordo di programma del 2003 e domani l'incontro a Roma potrà assumere anche questa peculiarità». Il sindaco ha poi espresso una certa preoccupazione per le opere di mitigazione a terra ed ha chiesto che per la sponda siciliana, a differenza di quella calabra, vi sia un intervento di due tipi. E’ necessario infatti non solo un intervento di mitigazione, ma anche la creazione di opere paesaggistiche e non di cementificazione. Buzzanca ha riconosciuto che la preoccupazione dei sindacati (presenti anche oggi Cgil, Cisl, Uil e Orsa) è «tempestiva e legittima perché da una parte vi è l’esigenza della struttura, ma dall’altra parte vi è l’importante esigenza occupazionale».
Proprio i sindacati, con una nota di Fit Cisl, Uilt e Orsa, prendono «atto delle rassicurazioni del sindaco ma sembra di assistere al solito gioco delle scatole cinesi in cui non si riesce a organizzare un tavolo congiunto con tutti gli attori della vertenza». Proprio la rassicurazione sul fatto che l’Officina Grandi Riparazioni è interessata solo marginalmente dal Ponte e dal Piano Strategico innesca ulteriori dubbi: «Non si capisce la fretta con la quale Trenitalia ne abbia sancito la prossima chiusura, entro 30 mesi. Anche oggi non sono stati presenti, sebbene richiesti, i protocolli siglati tra Rfi e Comune per la cessione delle aree e anche oggi erano assenti ingiustificati sia Rfi che la Regione Sicilia, entrambi convocati dalla Commissione Ponte. Per questo abbiamo chiesto al sindaco di rivestire un ruolo forte insieme a tutta l’amministrazione comunale per la convocazione di un tavolo congiunto tra gruppo Fs, Regione Sicilia, Comune di Messina e Organizzazioni sindacali».
Anche la Commissione Ponte dovrà “monitorare” l’evolversi della situazione: «Si percepisce – concludono i sindacati – la necessità di stanare il gruppo Fs che sembra pronto a dare l’ultima accelerata all’opera di dismissione dall’area dello stretto di Messina con l’alibi della cessione delle aree. È indispensabile, in un piano di complessiva razionalizzazione, che la politica e l’amministrazione cittadina protegga tutte quelle attività del gruppo Fs che continuano ad avere un ruolo produttivo e sociale nella realtà messinese per difendere l’occupazione e lo sviluppo economico».
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