Scartamento ridotto in Sicilia
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Re: Scartamento ridotto in Sicilia
Chissà qualche strana alchimia ha sempre legato i teutonici alla nostra Sicilia
E menomale.....
E menomale.....
Gualtiero- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 09.08.10
Re: Scartamento ridotto in Sicilia
Questa è una delle due locomotive ex RD 142 costruite per la linea Castelvetrano - Porto Empedocle
Nel prossimo numero di TuttoTreno, si parlerà anche di loro.
Gualtiero- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 09.08.10
Re: Scartamento ridotto in Sicilia
Paternò due settimane fa
Ma sono stato li di nuovo due giorni fa e non c'era ne il locomotore ne i mezzi Plasser
Ma sono stato li di nuovo due giorni fa e non c'era ne il locomotore ne i mezzi Plasser
Cs269- Data d'iscrizione : 11.12.09
Re: Scartamento ridotto in Sicilia
Fino a due giorni fa era con due vagoni e varie rincalzatrici alla nuova stazione di BiancavillaInbus U 210 ha scritto:Questo sta di stanza a Paterno!
Cs269- Data d'iscrizione : 11.12.09
R301.027 a Marsala (TP)
Un mio piccolo omaggio ad una locomotiva che ha fatto la storia dello scartamento ridotto Siculo, lo stato di una ingiusta fine!
Re: Scartamento ridotto in Sicilia
Splendida notizia per il nostro scartamento ridotto, un sogno che sta per diventare una realtà magnifica!!! :
Gli ultimi rotabili FS a “scartamento ridotto”, rappresentano un patrimonio ferroviario unico per la tecnica e la storia delle Ferrovie: è stato avviato da fine 2015 un importante progetto di restauro di trenta rotabili tra carri (merci, cisterne, gru, trasbordatori) e automotrici Diesel, quasi tutti a scartamento ridotto, stazionati presso il Deposito Locomotive di Castelvetrano.
Trenitalia Cargo, proprietaria dei rotabili, ha presentato un programma di recupero, redatto con la supervisione e il coordinamento della Fondazione FS. Il progetto è stato approvato dalla Soprintendenza Beni Culturali di Trapani in quanto i rotabili, rivestendo un notevole valore storico, sono tutelati ai sensi del vigente “Codice dei Beni Culturali”. Questo recupero si inserisce nella più ampia azione di tutela e valorizzazione del proprio Patrimonio storico grazie alle iniziative della Fondazione FS.
Tutti gli interventi sono resi possibili attraverso il supporto logistico di RFI Direzione Territoriale Produzione Palermo che ha fornito gli spazi della ex squadra rialzo a scartamento ridotto, recentemente messa in sicurezza con interventi sull’armamento a scartamento 950 mm.
Le attività sono svolte da giovani artigiani siciliani, coinvolti da Trenitalia Cargo grazie alla Associazione convenzionata con la Fondazione FS Ferrovie Kaos di Agrigento. Il supporto operativo in loco è garantito dalla Direzione Regionale Sicilia di Trenitalia con la collaborazione dei volontari dell’Associazione Treno Doc Palermo.
Le ferrovie a scartamento ridotto si sono diffuse in Italia tra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900 sulle linee secondarie. I criteri di economia adottati per la loro realizzazione (come raggi di curvatura stretti e percorsi tortuosi, in modo di evitare la costruzione di ponti e gallerie e conseguire economie nella realizzazione dei tracciati ) ne decretarono una precoce fine, a partire dal 1960, a causa degli elevati oneri di manutenzione dell’infrastruttura e delle ridotta velocità di marcia.
La ferrovia Castelvetrano – Porto Empedocle, inaugurata nel 1923, è stata chiusa, nel suo ultimo tratto da Castelvetrano a Ribera, il 31 dicembre 1985.
La particolare bellezza del tracciato, che attraversa il Parco Archeologico di Selinunte, costeggia la riserva Naturale della Foce del fiume Belice e la splendida costa di Porto Palo di Menfi, possiede un forte potenziale turistico. Il progetto si innesta in un più grande disegno della Fondazione FS per il recupero e valorizzazione turistica delle ferrovie dismesse, nell’ambito del Disegno di Legge attualmente in discussione in Parlamento.
Comunicato Trenitalia Cargo/Fondazione FS Italiane
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Aggiungo che sono già in corso di restauro un carro cisterna, un carrellino di servizio e una RAln 60, la numero 11
Plauso alle due associazioni che si stanno impegnando su questo fronte. Treno D.O.C. e Ferrovie Kaos!
Gli ultimi rotabili FS a “scartamento ridotto”, rappresentano un patrimonio ferroviario unico per la tecnica e la storia delle Ferrovie: è stato avviato da fine 2015 un importante progetto di restauro di trenta rotabili tra carri (merci, cisterne, gru, trasbordatori) e automotrici Diesel, quasi tutti a scartamento ridotto, stazionati presso il Deposito Locomotive di Castelvetrano.
Trenitalia Cargo, proprietaria dei rotabili, ha presentato un programma di recupero, redatto con la supervisione e il coordinamento della Fondazione FS. Il progetto è stato approvato dalla Soprintendenza Beni Culturali di Trapani in quanto i rotabili, rivestendo un notevole valore storico, sono tutelati ai sensi del vigente “Codice dei Beni Culturali”. Questo recupero si inserisce nella più ampia azione di tutela e valorizzazione del proprio Patrimonio storico grazie alle iniziative della Fondazione FS.
Tutti gli interventi sono resi possibili attraverso il supporto logistico di RFI Direzione Territoriale Produzione Palermo che ha fornito gli spazi della ex squadra rialzo a scartamento ridotto, recentemente messa in sicurezza con interventi sull’armamento a scartamento 950 mm.
Le attività sono svolte da giovani artigiani siciliani, coinvolti da Trenitalia Cargo grazie alla Associazione convenzionata con la Fondazione FS Ferrovie Kaos di Agrigento. Il supporto operativo in loco è garantito dalla Direzione Regionale Sicilia di Trenitalia con la collaborazione dei volontari dell’Associazione Treno Doc Palermo.
Le ferrovie a scartamento ridotto si sono diffuse in Italia tra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900 sulle linee secondarie. I criteri di economia adottati per la loro realizzazione (come raggi di curvatura stretti e percorsi tortuosi, in modo di evitare la costruzione di ponti e gallerie e conseguire economie nella realizzazione dei tracciati ) ne decretarono una precoce fine, a partire dal 1960, a causa degli elevati oneri di manutenzione dell’infrastruttura e delle ridotta velocità di marcia.
La ferrovia Castelvetrano – Porto Empedocle, inaugurata nel 1923, è stata chiusa, nel suo ultimo tratto da Castelvetrano a Ribera, il 31 dicembre 1985.
La particolare bellezza del tracciato, che attraversa il Parco Archeologico di Selinunte, costeggia la riserva Naturale della Foce del fiume Belice e la splendida costa di Porto Palo di Menfi, possiede un forte potenziale turistico. Il progetto si innesta in un più grande disegno della Fondazione FS per il recupero e valorizzazione turistica delle ferrovie dismesse, nell’ambito del Disegno di Legge attualmente in discussione in Parlamento.
Comunicato Trenitalia Cargo/Fondazione FS Italiane
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Aggiungo che sono già in corso di restauro un carro cisterna, un carrellino di servizio e una RAln 60, la numero 11
Plauso alle due associazioni che si stanno impegnando su questo fronte. Treno D.O.C. e Ferrovie Kaos!
Gualtiero- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 09.08.10
Re: Scartamento ridotto in Sicilia
Direttamente dal canale Youtube di Treno DOC, qui c'è da star male sul serio
Gualtiero- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 09.08.10
Re: Scartamento ridotto in Sicilia
Alcune immagini tratte da un libro che ho recentemente trovato in Inghilterra
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Re: Scartamento ridotto in Sicilia
qualcuna delle bellissime immagini recentemente condivise su Railways of Sicily - Ferrovie Siciliane
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Re: Scartamento ridotto in Sicilia
buon giorno a tutti
posto una foto della stazione di Ribera
purtroppo questa stazione , ultimo capolinea dell'ultima linea fs a scartamento ridotto , a quanto pare sembra essere gia abbandonata dagli anni 90
se avete una foto per come si presentava postatela pure(se volete)
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fonte: rivista i treni 172
anno:09/04/1995
foto: non specificato
posto una foto della stazione di Ribera
purtroppo questa stazione , ultimo capolinea dell'ultima linea fs a scartamento ridotto , a quanto pare sembra essere gia abbandonata dagli anni 90
se avete una foto per come si presentava postatela pure(se volete)
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fonte: rivista i treni 172
anno:09/04/1995
foto: non specificato
dario656- Data d'iscrizione : 08.11.15
Selinunte, la vecchia ferrovia sarà recuperata
Quella che sembrava una favola potrebbe tornare ad essere realtà con il ripristino della storica linea ferrata che collegherebbe Castelvetrano con Selinunte e fino a Porto Empedocle.
Tutto ora è nelle mani dei progettisti che stanno preparando un mega progetto che, se riuscirà a trovare la copertura finanziaria con i fondi europei, nell’arco di pochi anni restituirà al territorio uno dei mezzi più affascinanti che esistano. Ma se ciò non dovesse succedere ci sarebbe sempre come alternativa un uso diverso delle rotaie o farla diventare pista ciclabile o recuperare la linea ferrata da fare percorrere con il «ferrociclo», un mezzo a pedali derivante dalle vecchie «draisine».
Nei giorni scorsi infatti l’amministrazione comunale , guidata da Felice Errante, ha approvato il protocollo d’intesa con l'Associazione «Sicilia in Treno», che è un Associazione di cultura ferroviaria fondata con la finalità, tra le altre, di promuovere il recupero e la rivalutazione dei sistemi ed infrastrutture di trasporto su rotaia, di singole linee o di reti, ferroviarie e tranviarie, presenti sul territorio siciliano, anche al fine dello sviluppo turistico culturale dei comprensori attraversati.
di Elio Indelicato— 09 Febbraio 2017
fonte: [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]
Tutto ora è nelle mani dei progettisti che stanno preparando un mega progetto che, se riuscirà a trovare la copertura finanziaria con i fondi europei, nell’arco di pochi anni restituirà al territorio uno dei mezzi più affascinanti che esistano. Ma se ciò non dovesse succedere ci sarebbe sempre come alternativa un uso diverso delle rotaie o farla diventare pista ciclabile o recuperare la linea ferrata da fare percorrere con il «ferrociclo», un mezzo a pedali derivante dalle vecchie «draisine».
Nei giorni scorsi infatti l’amministrazione comunale , guidata da Felice Errante, ha approvato il protocollo d’intesa con l'Associazione «Sicilia in Treno», che è un Associazione di cultura ferroviaria fondata con la finalità, tra le altre, di promuovere il recupero e la rivalutazione dei sistemi ed infrastrutture di trasporto su rotaia, di singole linee o di reti, ferroviarie e tranviarie, presenti sul territorio siciliano, anche al fine dello sviluppo turistico culturale dei comprensori attraversati.
di Elio Indelicato— 09 Febbraio 2017
fonte: [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]
Re: Scartamento ridotto in Sicilia
La stazione di Sciacca venne inaugurata nel 21 febbraio 1914 dove rimase stazione di testa per nove anni ed era composta da un fabbricato viaggiatori, un magazzino merci e da tre binari.
Faceva parte della Linea a scartamento ridotto Castelvetrano-Porto Empedocle
Nel 1986 venne dismessa
nella foto la stazione di Sciacca con due RALn 60
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]
fonte: rivista tuttotreno
anno: 1983
foto:A Bertagnin
Faceva parte della Linea a scartamento ridotto Castelvetrano-Porto Empedocle
Nel 1986 venne dismessa
nella foto la stazione di Sciacca con due RALn 60
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fonte: rivista tuttotreno
anno: 1983
foto:A Bertagnin
dario656- Data d'iscrizione : 08.11.15
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