IC Archimede e Peloritano

Fonte: Gazzetta del Sud 2-3-2011

Cinque ore fermi sul Roma-Palermo - I passeggeri: «Siamo tutti affamati»

Affamati, assetati, rinchiusi, abbandonati e soprattutto arrabbiati.
I passeggeri dell'Intercity 723 partito da Roma Termini alle 7.39 di ieri e diretti a Palermo s'è fermato improvvisamente lungo la tratta Lamezia Terme-Mileto per quasi cinque ore, dalle 13 alle 18, per un problema tecnico: le pietre venute giù da una frana hanno messo fuori uso un pantografo che collega il motore del treno alla linea elettrica.
Il locomotore s'è fermato sul binario aspettando d'essere sostituito. La linea elettrica sulla tratta è andata in tilt e da Reggio le Ferrovie dello Stato hanno inviato una motrice diesel per la quale le manovre sono molto lente. Intanto negli scompartimenti molti passeggeri hanno dichiarato di non essere stati avvisati del guasto, ma soprattutto di non avere ricevuto alcun tipo d'assistenza. «C'erano viaggiatori con problemi cardiaci che hanno dovuto mettersi in collegamento diretto con i loro medici», ha raccontato uno dei passeggeri, «altri che hanno perso la nave per le Eolie». Una signora siciliana partita quasi all'alba da Roma: «Sarei dovuta arrivare a Capo d'Orlando alle 17.30, sono le 18 passate e ancora sto a Lamezia, all'uscita di una galleria. Sono affamata e u nsignore m'ha offerto un pezzo del suo panino. Siamo trattati come bestie». Mentre una ragazza ha lamentato «lo stato igienico del bagno diventato indescrivibile». Mentre una viaggiatrice di Villa ha sottolineato rassegnata: «Per fortuna abito a Roma e quando devo tornare nella mia terra so bene di essere costretta a fare una "full immersion" nel degrado più assoluto».
Un quarto d'ora dopo le 18 il treno ha ricominciato a muoversi con lentezza. Ma soltanto a Villa San Giovanni l'azienda ferroviaria ha provveduto a rifocillare i passeggeri inviperiti. Tra i quali c'erano due svizzeri tedeschi diretti a Siracusa con gli occhi strabuzzati: «Racconteremo quest'avventura agli amici quando torneremo, se riusciremo a farlo con i treni italiani. In India un paio d'anni fa ci eravamo trovati meglio».