Linea Siracusa - Modica - Ragusa - Vittoria - Gela
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Ferryboat
freccia del sud
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Roberto Meli
Gualtiero
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Linea Siracusa - Modica - Ragusa - Vittoria - Gela
se ne parla da quì in poi
Ultima modifica di Admin il Ven Dic 27, 2013 2:24 pm - modificato 1 volta.
Dal 14 giugno riparte il treno barocco
Fonte, Il Giornale di Ragusa, Mercoledì 06 Maggio 2009
di Caterina Gurrieri
“Maratonarte” è nata con l’obiettivo di salvaguardare sette siti Unesco in Italia, tra cui la linea ferroviaria Siracusa- Noto- Modica- Ragusa. Ora finalmente a distanza di due anni l’iniziativa che ha come obiettivo la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio storico, archeologico e culturale italiano, prende il via. A darne notizia è il comune di Noto.
Le ferrovie dello Stato hanno deciso di partecipare al progetto contribuendo alla messa in esercizio di un treno dell’arte sulla linea barocca e all’allestimento della mostra su un vagone dedicato. La Sovrintendenza della provincia di Ragusa e i comuni di Modica e Noto collaborano all’iniziativa fornendo i contenuti per l’allestimento di un treno per le 17 giornate preventivate.
Il comune di Noto garantirà l’animazione in loco per il tempo di sosta previsto, assicurando l’apertura per le visite di alcuni luoghi di cultura tra cui la sala degli specchi, il teatro comunale, il museo civico, palazzo Nicolaci.
Sarà inoltre garantito un servizio gratuito di bus navetta per il trasporto dei viaggiatori dalla stazione al centro della città e viceversa.Il treno effettuerà il tragitto Siracusa- Ragusa circa 112 km tutte le domeniche dal 14 giugno al 27 settembre. L’inaugurazione delle corse è prevista per il prossimo 9 giugno. Il viaggio con il treno dell’arte è gratuito. Il costo del biglietto, infatti sarà coperto dal finanziamento di Maratonarte e dal contributo della Regione Sicilia e per ogni corsa saranno accettate prenotazioni fino ad esaurimento posti. (78 a carrozza e 156 totali).
di Caterina Gurrieri
“Maratonarte” è nata con l’obiettivo di salvaguardare sette siti Unesco in Italia, tra cui la linea ferroviaria Siracusa- Noto- Modica- Ragusa. Ora finalmente a distanza di due anni l’iniziativa che ha come obiettivo la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio storico, archeologico e culturale italiano, prende il via. A darne notizia è il comune di Noto.
Le ferrovie dello Stato hanno deciso di partecipare al progetto contribuendo alla messa in esercizio di un treno dell’arte sulla linea barocca e all’allestimento della mostra su un vagone dedicato. La Sovrintendenza della provincia di Ragusa e i comuni di Modica e Noto collaborano all’iniziativa fornendo i contenuti per l’allestimento di un treno per le 17 giornate preventivate.
Il comune di Noto garantirà l’animazione in loco per il tempo di sosta previsto, assicurando l’apertura per le visite di alcuni luoghi di cultura tra cui la sala degli specchi, il teatro comunale, il museo civico, palazzo Nicolaci.
Sarà inoltre garantito un servizio gratuito di bus navetta per il trasporto dei viaggiatori dalla stazione al centro della città e viceversa.Il treno effettuerà il tragitto Siracusa- Ragusa circa 112 km tutte le domeniche dal 14 giugno al 27 settembre. L’inaugurazione delle corse è prevista per il prossimo 9 giugno. Il viaggio con il treno dell’arte è gratuito. Il costo del biglietto, infatti sarà coperto dal finanziamento di Maratonarte e dal contributo della Regione Sicilia e per ogni corsa saranno accettate prenotazioni fino ad esaurimento posti. (78 a carrozza e 156 totali).
Re: Linea Siracusa - Modica - Ragusa - Vittoria - Gela
Splendida iniziativa! Dobbiamo partecipare obbligatoriamente!!! La linea Siracusa - Ragusa, offre scorci mozzafiato. Ultimamente mi è capitato spesso di attraversare quei luoghi, tra i più belli della ferrovia siciliana, dove il fermodellista può trovare ottimi spunti.
Linea Siracusa - Ragusa - Modica - Gela
Ecco un interessante articolo pubblicato da poco sul Corriere di Gela
La stazione ferroviaria che non c’è
All'interno di una pianta urbanistica tradizionale la stazione ferroviaria, in conseguenza dei retaggi trasmessi dalla cultura europea, costituisce un nervo preponderante dell'organizzazione civica: si afferma, infatti, quale centro primario di ogni complesso economico-sociale, permettendo svariate forme di spostamento, non solo in favore di singoli individui, ma anche di merci e materie prime. Considerazioni simili trovano riscontro in diverse località del nostro paese, dislocate per la verità più nella zona del centro-nord che in quella del sud e delle Isole; purtroppo bisogna, in ogni caso, osservare il ritardo accumulato dall'Italia al cospetto di altri Stati europei (Germania, Francia, Spagna, Gran Bretagna), fortemente interessati all'evoluzione del trasporto ferroviario, al fine di contrapporlo a quello su ruote, destinato a ridurre le sue quote di mercato.
Ma qual è lo stato del trasporto su rotaie a Gela?
La Stazione delle Ferrovie dello Stato, inaugurata nel 1977, occupa un ampio spazio del territorio periferico della nostra città, ammontante ad almeno 70.000 metri quadrati, ponendosi, peraltro, come evoluzione dell'antica struttura sorta nel 1891; dalla consultazione di documenti ufficiali della società FS emerge un particolare affresco del sito locale: descritto come “il più importante tra quelli intermedi della tratta Siracusa-Canicattì”.
Accedendovi durante le cosiddette ore di punta (12-13 e 17-18), perlomeno tali in altri centri nazionali, si può facilmente osservare una routinarietà, passiva ed asettica, paragonabile a quella resa celebre da Italo Calvino nel romanzo “Se una notte d'inverno un viaggiatore”: si è attratti, in modo particolare, dalla completa assenza dei tipici “fischi” emessi dalle carrozze.
Il motivo di tale mancanza non è difficile da intuire: il numero di treni giornalieri in partenza è, a dir poco, irrisorio, anche verso i grandi centri siciliani, Catania e Palermo in testa; per il capoluogo regionale si muove un unico convoglio, in partenza nelle primissime ore della mattina; un numero maggiore di corse è fissato in direzione del centro etneo, alcune delle quali, però, sostenute non dai convogli bensì da pullman sostitutivi, assai frequenti a causa degli inconvenienti tecnici patiti da macchine vetuste.
Tutto ciò non pare assolutamente preoccupare molti assidui frequentatori del piazzale antistante l'ingresso della Stazione, intenti ad esercitarsi, con molteplici passaggi di denaro, in svariate “attività”, dalle carte ai dadi, trasformando un vecchio cartone per imballaggi in un immaginario tappetto verde da casinò.
Intanto la gran parte degli impiegati della società Fs, immediatamente riconoscibili dalla loro inconfondibile giacca verde, si aggira nei dintorni, nel tentativo di far trascorrere il più velocemente possibile l'orario di lavoro; sporadicamente qualche viaggiatore giunge innanzi allo sportello informazioni, superando un vistoso carretto siciliano, ubicato, con l'obiettivo di essere ammirato dai tanto agognati turisti, proprio al centro della sala da aspetto: anche se, dopo un veloce colloquio con l'addetto, comprende all'istante che la miglior soluzione da adottare è quella di rivolgersi alla biglietteria delle società di trasporto extraurbano, collocata dall'altra parte della strada.
La Stazione ferroviaria gelese conferma, così, le torbide aspettative dell'intero settore regionale: l'ultima legge finanziaria ha imposto tagli pari a 256 milioni di euro per Trenitalia e 317 milioni ai danni di Rete Ferroviaria Italiana, ai quali bisogna sommare il progressivo disimpegno nei servizi di trasporto merci, confutato dalla chiusura degli scali di Ragusa , Comiso, Palermo Brancaccio, Alcamo, Siracusa, Dittaino e Fiumefreddo.
In questo modo il sito gelese inizia ad acquisire funzioni diverse da quelli originarie.
Visitandolo alle prime luci dell'alba, si è colpiti da un via vai, in alcuni giorni molto intenso, di individui dai volti segnati e bruciati dai raggi del sole: braccianti oppure manovali spintisi fin lì per ottenere almeno una giornata di lavoro, offerta da agricoltori e piccoli imprenditori edili, spesso presenti in quel luogo alla ricerca di manodopera dell'ultimo momento.
Lo scenario muta profondamente nel corso delle ore notturne, quando la Stazione, abbandonata anche da quei pochi viaggiatori occasionali, vede innestarsi al suo interno figure singolari: alcune costrette dal bisogno di un tetto sotto cui rifugiarsi, soprattutto nei mesi invernali, mentre in quelli estivi i giardini collocati ai lati del grande spaziale antistante offrono sufficiente conforto; altri interessati ad incontri diversi, attinenti al soddisfacimento fisico, per così dire, da conseguire grazie alla compagnia di talune avventrici (personalmente ne ho individuate almeno due), disponibili dietro un presumibile compenso.
Dalle nove del mattino la Stazione Fs di Gela si riappropria dei tratti tipici di un luogo di transito verso mete da raggiungere accomodandosi, però, sul primo pullman in partenza.
Autore : Rosario Cauchi
La stazione ferroviaria che non c’è
All'interno di una pianta urbanistica tradizionale la stazione ferroviaria, in conseguenza dei retaggi trasmessi dalla cultura europea, costituisce un nervo preponderante dell'organizzazione civica: si afferma, infatti, quale centro primario di ogni complesso economico-sociale, permettendo svariate forme di spostamento, non solo in favore di singoli individui, ma anche di merci e materie prime. Considerazioni simili trovano riscontro in diverse località del nostro paese, dislocate per la verità più nella zona del centro-nord che in quella del sud e delle Isole; purtroppo bisogna, in ogni caso, osservare il ritardo accumulato dall'Italia al cospetto di altri Stati europei (Germania, Francia, Spagna, Gran Bretagna), fortemente interessati all'evoluzione del trasporto ferroviario, al fine di contrapporlo a quello su ruote, destinato a ridurre le sue quote di mercato.
Ma qual è lo stato del trasporto su rotaie a Gela?
La Stazione delle Ferrovie dello Stato, inaugurata nel 1977, occupa un ampio spazio del territorio periferico della nostra città, ammontante ad almeno 70.000 metri quadrati, ponendosi, peraltro, come evoluzione dell'antica struttura sorta nel 1891; dalla consultazione di documenti ufficiali della società FS emerge un particolare affresco del sito locale: descritto come “il più importante tra quelli intermedi della tratta Siracusa-Canicattì”.
Accedendovi durante le cosiddette ore di punta (12-13 e 17-18), perlomeno tali in altri centri nazionali, si può facilmente osservare una routinarietà, passiva ed asettica, paragonabile a quella resa celebre da Italo Calvino nel romanzo “Se una notte d'inverno un viaggiatore”: si è attratti, in modo particolare, dalla completa assenza dei tipici “fischi” emessi dalle carrozze.
Il motivo di tale mancanza non è difficile da intuire: il numero di treni giornalieri in partenza è, a dir poco, irrisorio, anche verso i grandi centri siciliani, Catania e Palermo in testa; per il capoluogo regionale si muove un unico convoglio, in partenza nelle primissime ore della mattina; un numero maggiore di corse è fissato in direzione del centro etneo, alcune delle quali, però, sostenute non dai convogli bensì da pullman sostitutivi, assai frequenti a causa degli inconvenienti tecnici patiti da macchine vetuste.
Tutto ciò non pare assolutamente preoccupare molti assidui frequentatori del piazzale antistante l'ingresso della Stazione, intenti ad esercitarsi, con molteplici passaggi di denaro, in svariate “attività”, dalle carte ai dadi, trasformando un vecchio cartone per imballaggi in un immaginario tappetto verde da casinò.
Intanto la gran parte degli impiegati della società Fs, immediatamente riconoscibili dalla loro inconfondibile giacca verde, si aggira nei dintorni, nel tentativo di far trascorrere il più velocemente possibile l'orario di lavoro; sporadicamente qualche viaggiatore giunge innanzi allo sportello informazioni, superando un vistoso carretto siciliano, ubicato, con l'obiettivo di essere ammirato dai tanto agognati turisti, proprio al centro della sala da aspetto: anche se, dopo un veloce colloquio con l'addetto, comprende all'istante che la miglior soluzione da adottare è quella di rivolgersi alla biglietteria delle società di trasporto extraurbano, collocata dall'altra parte della strada.
La Stazione ferroviaria gelese conferma, così, le torbide aspettative dell'intero settore regionale: l'ultima legge finanziaria ha imposto tagli pari a 256 milioni di euro per Trenitalia e 317 milioni ai danni di Rete Ferroviaria Italiana, ai quali bisogna sommare il progressivo disimpegno nei servizi di trasporto merci, confutato dalla chiusura degli scali di Ragusa , Comiso, Palermo Brancaccio, Alcamo, Siracusa, Dittaino e Fiumefreddo.
In questo modo il sito gelese inizia ad acquisire funzioni diverse da quelli originarie.
Visitandolo alle prime luci dell'alba, si è colpiti da un via vai, in alcuni giorni molto intenso, di individui dai volti segnati e bruciati dai raggi del sole: braccianti oppure manovali spintisi fin lì per ottenere almeno una giornata di lavoro, offerta da agricoltori e piccoli imprenditori edili, spesso presenti in quel luogo alla ricerca di manodopera dell'ultimo momento.
Lo scenario muta profondamente nel corso delle ore notturne, quando la Stazione, abbandonata anche da quei pochi viaggiatori occasionali, vede innestarsi al suo interno figure singolari: alcune costrette dal bisogno di un tetto sotto cui rifugiarsi, soprattutto nei mesi invernali, mentre in quelli estivi i giardini collocati ai lati del grande spaziale antistante offrono sufficiente conforto; altri interessati ad incontri diversi, attinenti al soddisfacimento fisico, per così dire, da conseguire grazie alla compagnia di talune avventrici (personalmente ne ho individuate almeno due), disponibili dietro un presumibile compenso.
Dalle nove del mattino la Stazione Fs di Gela si riappropria dei tratti tipici di un luogo di transito verso mete da raggiungere accomodandosi, però, sul primo pullman in partenza.
Autore : Rosario Cauchi
Ultima modifica di Admin il Mer Lug 28, 2010 7:08 am - modificato 2 volte.
Re: Linea Siracusa - Modica - Ragusa - Vittoria - Gela
Ed ecco i commenti.
Valerio
21/06/2009
Questa è la mia segnalazione inviata a FS tempo fa. Mi chiamo Valerio, e sono uno studente universitario di 20 anni di Gela ma che studia a Catania. Come ogni week-end, finita la settimana, torno a casa dai miei genitori. E come ogni week-end i pullman EtnaTrasporti che fanno servizio presso la linea Catania-Gela sono strapieni. Non capisco come trenitalia non approfitti di questo business di studenti universitari che ogni giorno da Gela si recano a Catania per studio, lavoro, ecc.. e viceversa. Allora ecco il paragone tra i due servizi PULLMAN E TRENO: - TRENO: Catania-Gela, prezzo ticket 7,60 €, prezzo ticket andata e ritorno in giornata 15,20 €, tempo di percorrenza 2 ore e più; 6 mezzi al giorno. - PULLMAN: Catania-Gela, prezzo ticket 7,10 €, prezzo ticket andata e ritorno in giornata 11,30 €, tempo di percorrenza 1 ora e 35 minuti (da notare che fa fermata anche all'aeroporto di Catania). Un mezzo ogni ora in partenza sia da Gela che da Catania. Gli studenti gelesi che studiano a Catania sono circa 1.000. Per non parlare del numero di gelesi che ogni giorno si recano all'aeroporto di Catania. Immaginate il business che la Etnatrasporti ha con il servizio nella tratta Gela-Aeroporto-Catania. Non capisco perchè le ferrovie non sappiano organizzarsi ed offrire un servizio efficiente magari nelle ore cruciali. Capisco che la linea ferrata è obsoleta e risalente all'epoca borbonica, ma almeno migliorare il servizio. Ditemi, chi sarebbe quell'imbecille che prenderebbe il treno per un tempo di percorrenza maggiore e con un prezzo di biglietto maggiore??? Ho scritto molte volte a trenitalia segnalando questo incoveniente, ma tutte le volte mi ha risposto che i prezzi sono stabiliti dall'assessorato regionale ai trasporti. Propongo a trenitalia innanzitutto, se non è possibile ridurre i tempi di percorrenza, almeno di dimezzare il costo del biglietto. Un treno che viaggi con 100 studenti a bordo è sempre meglio di un treno che viaggi completamente vuoto. Concordate??? Poi... che fine hanno fatto i minuetti che la regione aveva comprato per rimpiazzare le vecchie locomotive diesel??? Nella tratta Gela-Catania vedo sempre le vecchie motrici diesel in esercizio. Forse nemmeno in Africa le utilizzano più. Con tutto il rispetto per il continente africano. Poi ho notato che la ferrovia Gela-Catania ad un certo punto si imbocca nella ferrovia Siracusa-Catania, quest'ultima passa proprio accanto l'aeroporto Fontanarossa di Catania. Si è mai pensato di creare una fermata lì? Anche riguardo la linea Siracusa-Gela-Canicattì è obsoleta. I tempi di percorrenza sono esagerati: più di ore da Gela per Siracusa e vicerversa. Capisco che il costo del biglietto è calcolato per i kilometri che il treno percorre, ma questo calcolo non si può fare quando il percorso ferrato è tortuoso! Propongo di calcolare i prezzi dei biglietti per la distanza in linea d'aria. A settembre dovrebbero decollare i primi voli dall'aeroporto di Comiso, volevo sapere a quanto si avrà l'elettrificazione e la velocizzazione della linea Siracusa-Gela-Canicattì e della linea Catania-Caltagirone-Gela. Aspetto una risposta a questo reclamo che spero venga preso in considerazione dalle autorità competenti. Grazie per la Vostra disponibilità. Valerio
Giosue Malaponti
22/06/2009
La problematica sottoposta dal sig. Valerio è perfetta, ed è anche normale il fatto che non si spiega come mai le ferrovie non incentivano il mezzo treno velocizzandolo. Innanzitutto, qualche anno fa le ferrovie provarono a velocizzare i treni sulla Catania-Gela e debbo dire, che fu un esperimento ben riuscito, visto che percorreva la solita distanza in un ora e 40 con le automotrici diesel Aln 668.3000, stracolmi di gente. Il vero problema invece, è proprio quello di capire, come mai quel tipo di servizio che rendeva bene in termine di frequenza e di percorrenza, è stato sospeso dopo qualche mese a danno di tutta l'utenza, ritornando alle automotrici diesel Aln 668.1600 ed alle due ore e passa. L'altro dato strano è quello che si sono spesi dei soldi pubblici in questi ultimi anni per ammodernare la linea ferroviaria Catania-Caltagirone-Gela e da qualche tempo si parla di ramo secco da tagliare per la scarsa affluenza. Il trasporto pubblico ferroviario
Autore:
Valerio
21/06/2009
Questa è la mia segnalazione inviata a FS tempo fa. Mi chiamo Valerio, e sono uno studente universitario di 20 anni di Gela ma che studia a Catania. Come ogni week-end, finita la settimana, torno a casa dai miei genitori. E come ogni week-end i pullman EtnaTrasporti che fanno servizio presso la linea Catania-Gela sono strapieni. Non capisco come trenitalia non approfitti di questo business di studenti universitari che ogni giorno da Gela si recano a Catania per studio, lavoro, ecc.. e viceversa. Allora ecco il paragone tra i due servizi PULLMAN E TRENO: - TRENO: Catania-Gela, prezzo ticket 7,60 €, prezzo ticket andata e ritorno in giornata 15,20 €, tempo di percorrenza 2 ore e più; 6 mezzi al giorno. - PULLMAN: Catania-Gela, prezzo ticket 7,10 €, prezzo ticket andata e ritorno in giornata 11,30 €, tempo di percorrenza 1 ora e 35 minuti (da notare che fa fermata anche all'aeroporto di Catania). Un mezzo ogni ora in partenza sia da Gela che da Catania. Gli studenti gelesi che studiano a Catania sono circa 1.000. Per non parlare del numero di gelesi che ogni giorno si recano all'aeroporto di Catania. Immaginate il business che la Etnatrasporti ha con il servizio nella tratta Gela-Aeroporto-Catania. Non capisco perchè le ferrovie non sappiano organizzarsi ed offrire un servizio efficiente magari nelle ore cruciali. Capisco che la linea ferrata è obsoleta e risalente all'epoca borbonica, ma almeno migliorare il servizio. Ditemi, chi sarebbe quell'imbecille che prenderebbe il treno per un tempo di percorrenza maggiore e con un prezzo di biglietto maggiore??? Ho scritto molte volte a trenitalia segnalando questo incoveniente, ma tutte le volte mi ha risposto che i prezzi sono stabiliti dall'assessorato regionale ai trasporti. Propongo a trenitalia innanzitutto, se non è possibile ridurre i tempi di percorrenza, almeno di dimezzare il costo del biglietto. Un treno che viaggi con 100 studenti a bordo è sempre meglio di un treno che viaggi completamente vuoto. Concordate??? Poi... che fine hanno fatto i minuetti che la regione aveva comprato per rimpiazzare le vecchie locomotive diesel??? Nella tratta Gela-Catania vedo sempre le vecchie motrici diesel in esercizio. Forse nemmeno in Africa le utilizzano più. Con tutto il rispetto per il continente africano. Poi ho notato che la ferrovia Gela-Catania ad un certo punto si imbocca nella ferrovia Siracusa-Catania, quest'ultima passa proprio accanto l'aeroporto Fontanarossa di Catania. Si è mai pensato di creare una fermata lì? Anche riguardo la linea Siracusa-Gela-Canicattì è obsoleta. I tempi di percorrenza sono esagerati: più di ore da Gela per Siracusa e vicerversa. Capisco che il costo del biglietto è calcolato per i kilometri che il treno percorre, ma questo calcolo non si può fare quando il percorso ferrato è tortuoso! Propongo di calcolare i prezzi dei biglietti per la distanza in linea d'aria. A settembre dovrebbero decollare i primi voli dall'aeroporto di Comiso, volevo sapere a quanto si avrà l'elettrificazione e la velocizzazione della linea Siracusa-Gela-Canicattì e della linea Catania-Caltagirone-Gela. Aspetto una risposta a questo reclamo che spero venga preso in considerazione dalle autorità competenti. Grazie per la Vostra disponibilità. Valerio
Giosue Malaponti
22/06/2009
La problematica sottoposta dal sig. Valerio è perfetta, ed è anche normale il fatto che non si spiega come mai le ferrovie non incentivano il mezzo treno velocizzandolo. Innanzitutto, qualche anno fa le ferrovie provarono a velocizzare i treni sulla Catania-Gela e debbo dire, che fu un esperimento ben riuscito, visto che percorreva la solita distanza in un ora e 40 con le automotrici diesel Aln 668.3000, stracolmi di gente. Il vero problema invece, è proprio quello di capire, come mai quel tipo di servizio che rendeva bene in termine di frequenza e di percorrenza, è stato sospeso dopo qualche mese a danno di tutta l'utenza, ritornando alle automotrici diesel Aln 668.1600 ed alle due ore e passa. L'altro dato strano è quello che si sono spesi dei soldi pubblici in questi ultimi anni per ammodernare la linea ferroviaria Catania-Caltagirone-Gela e da qualche tempo si parla di ramo secco da tagliare per la scarsa affluenza. Il trasporto pubblico ferroviario
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Interventi di potenziamento infrastrutturale fra Noto e Rosolini
Palermo, 16 luglio 2010 - Fonte FS News
Cantieri aperti da lunedì 19 luglio a sabato 7 agosto tra le stazioni di Noto e Rosolini, sulla linea Siracusa - Ragusa - Gela.
Per consentire lo svolgimento dei lavori, necessari al potenziamento infrastrutturale della rete, sono previste modifiche al programma di circolazione, con cancellazioni parziali o totali dei treni.
I collegamenti saranno comunque garantiti con autobus sostitutivi che fermeranno nei piazzali antistanti le stazioni oppure, ove non sia possibile, sulla Strada Statale in corrispondenza delle stazioni. I tempi di viaggio potranno variare in relazione al traffico stradale.
Informazioni nelle stazioni, in biglietteria, negli uffici assistenza ai clienti o direttamente a questo link [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]
Cantieri aperti da lunedì 19 luglio a sabato 7 agosto tra le stazioni di Noto e Rosolini, sulla linea Siracusa - Ragusa - Gela.
Per consentire lo svolgimento dei lavori, necessari al potenziamento infrastrutturale della rete, sono previste modifiche al programma di circolazione, con cancellazioni parziali o totali dei treni.
I collegamenti saranno comunque garantiti con autobus sostitutivi che fermeranno nei piazzali antistanti le stazioni oppure, ove non sia possibile, sulla Strada Statale in corrispondenza delle stazioni. I tempi di viaggio potranno variare in relazione al traffico stradale.
Informazioni nelle stazioni, in biglietteria, negli uffici assistenza ai clienti o direttamente a questo link [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]
Re: Linea Siracusa - Modica - Ragusa - Vittoria - Gela
davvero triste la situazione di gela. hanno intenzione di chiudere e' palese oramai. sigh!
danafabio- Data d'iscrizione : 22.05.10
Re: Linea Siracusa - Modica - Ragusa - Vittoria - Gela
Ragusa: annunciati nuovi tagli, si va verso la chiusura
Le Ferrovie in provincia viaggiano su un binario morto
Dal 13 dicembre dovrebbe essere cancellata anche la linea che porta fino a Siracusa
Redazione
Trasporto su rotaia, nuovi tagli per la Sicilia e, di conseguenza, per la già fin troppo penalizzata provincia di Ragusa. Sono infatti oltre 500 i posti in meno sui treni a lunga percorrenza in partenza e in arrivo nell´isola. Dal 13 dicembre dovrebbe essere cancellata anche la linea che porta fino a Siracusa.
Il territorio ibleo è insomma destinato ad essere sempre più isolato per quanto riguarda il trasporto su rotaia, considerato che tra poco più di un paio di mesi saranno soppressi anche i treni a lunga percorrenza da Siracusa a Messina e viceversa, e i treni da Agrigento a Roma e viceversa. La rassegnazione generale sembra dunque prevalere sulle prese di posizione e sulle lotte da tempo avviate da sindacati e associazioni. Tutte iniziative, che, almeno finora, hanno portato solo ad un binario morto.
il corriere di ragusa
Le Ferrovie in provincia viaggiano su un binario morto
Dal 13 dicembre dovrebbe essere cancellata anche la linea che porta fino a Siracusa
Redazione
Trasporto su rotaia, nuovi tagli per la Sicilia e, di conseguenza, per la già fin troppo penalizzata provincia di Ragusa. Sono infatti oltre 500 i posti in meno sui treni a lunga percorrenza in partenza e in arrivo nell´isola. Dal 13 dicembre dovrebbe essere cancellata anche la linea che porta fino a Siracusa.
Il territorio ibleo è insomma destinato ad essere sempre più isolato per quanto riguarda il trasporto su rotaia, considerato che tra poco più di un paio di mesi saranno soppressi anche i treni a lunga percorrenza da Siracusa a Messina e viceversa, e i treni da Agrigento a Roma e viceversa. La rassegnazione generale sembra dunque prevalere sulle prese di posizione e sulle lotte da tempo avviate da sindacati e associazioni. Tutte iniziative, che, almeno finora, hanno portato solo ad un binario morto.
il corriere di ragusa
Gualtiero- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 09.08.10
Domenica 27 marzo 2011 riparte da Siracusa il Treno del Barocco
Per 31 domeniche, fino al 23 ottobre, con partenza a domeniche alterne da Siracusa o da Ragusa.
Visite guidate nelle città di sosta a cura dei Comuni interessati.
Prenotazioni telefoniche all’Ufficio turistico del Comune di Modica.
Visite guidate nelle città di sosta a cura dei Comuni interessati.
Prenotazioni telefoniche all’Ufficio turistico del Comune di Modica.
Riparte domenica 27 marzo da Siracusa il “Treno del Barocco”. Sulla linea Siracusa - Noto - Scicli - Modica - Ragusa un viaggio indimenticabile su un itinerario culturale suggestivo. Organizzato da Trenitalia, in collaborazione con la Regione Sicilia, le Province di Siracusa e Ragusa e i Comuni di Siracusa, Noto, Scicli, Modica e Ragusa, il “Treno del Barocco” sarà in servizio tutte le domeniche dal 27 marzo al 23 ottobre (31 giornate in totale) con l'eccezione delle domeniche di Pasqua (24 aprile - il treno sarà in servizio il 25 aprile) e del 14 agosto (il treno sarà in servizio il 15 agosto), alternando le partenze da Siracusa e da Ragusa con soste a Noto e Modica.
Nata alla fine dell’800 come un’ardita opera di ingegneria, la linea Siracusa - Ragusa si sviluppa per 112 km attraversando il cuore del Val di Noto, uno dei paesaggi più suggestivi della Sicilia, tra lo Ionio e il Mediterraneo. Si possono prenotare 110 posti per ogni viaggio. In ciascuna località di sosta (con esclusione della città di origine del treno) è prevista una visita guidata in pullman organizzata dai Comuni interessati.
Il “Treno del Barocco” partirà alternativamente da Siracusa alle 8.45 con ritorno nella stessa stazione alle 18.58 e da Ragusa alle 8.45 con ritorno nel capoluogo ibleo alle 19. Per la prenotazione obbligatoria dei posti è necessario telefonare dal lunedì al venerdì (orario 9 – 13) all’Ufficio turistico del Comune di Modica (tel. 0932 759634). L’acquisto dei biglietti prenotati è possibile fino a quaranta minuti prima della partenza, solo nella stazione di origine, al desk del Dopolavoro Ferroviario, al prezzo di 20 euro per gli adulti e 10 euro per i ragazzi (fino a 12 anni non compiuti).
Il programma completo delle giornate, dei treni e degli orari è consultabile cliccando [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link].
Nata alla fine dell’800 come un’ardita opera di ingegneria, la linea Siracusa - Ragusa si sviluppa per 112 km attraversando il cuore del Val di Noto, uno dei paesaggi più suggestivi della Sicilia, tra lo Ionio e il Mediterraneo. Si possono prenotare 110 posti per ogni viaggio. In ciascuna località di sosta (con esclusione della città di origine del treno) è prevista una visita guidata in pullman organizzata dai Comuni interessati.
Il “Treno del Barocco” partirà alternativamente da Siracusa alle 8.45 con ritorno nella stessa stazione alle 18.58 e da Ragusa alle 8.45 con ritorno nel capoluogo ibleo alle 19. Per la prenotazione obbligatoria dei posti è necessario telefonare dal lunedì al venerdì (orario 9 – 13) all’Ufficio turistico del Comune di Modica (tel. 0932 759634). L’acquisto dei biglietti prenotati è possibile fino a quaranta minuti prima della partenza, solo nella stazione di origine, al desk del Dopolavoro Ferroviario, al prezzo di 20 euro per gli adulti e 10 euro per i ragazzi (fino a 12 anni non compiuti).
Il programma completo delle giornate, dei treni e degli orari è consultabile cliccando [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link].
Fonte FS News
Re: Linea Siracusa - Modica - Ragusa - Vittoria - Gela
Rispolverando questo thread ho trovato questi video che potrebbero essere interessanti per gli appassionati:
sono abbastanza lunghi..io riporto solo il primo,gli altri li trovate sul canale dedicato....buona visione:
sono abbastanza lunghi..io riporto solo il primo,gli altri li trovate sul canale dedicato....buona visione:
Gualtiero- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 09.08.10
Re: Linea Siracusa - Modica - Ragusa - Vittoria - Gela
Infatti...cmq i video di questo manfredi sono pazzeschi....gli ho chiesto tramite youtube..se ne ha altri fatti in terra sicula
Gualtiero- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 09.08.10
Re: Linea Siracusa - Modica - Ragusa - Vittoria - Gela
E' possibile avere qualche copia per Memo 2011....mi interesserebbe moltissimo questo libro!!Previo pagamanto anticipato o come preferisce il buon Daniele Pavone.
Gualtiero- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 09.08.10
Re: Linea Siracusa - Modica - Ragusa - Vittoria - Gela
io direi che, se l'amico Daniele fosse disponibile, potremmo anche presentarlo a MeMo 2011
Metroferrovia a Ragusa ?
Pubblicato sull'edizione locale della GdS il 30-10-2011
Se ne parla a periodi alterni da oltre sedici anni. Tutti si dicono d'accordo a riaprire il discorso, salvo poi dimenticarsene e lasciare le cose come sono. Parliamo della metropolitana di superficie, l'idea nata durante la sindacatura di Giorgio Chessari e portata avanti dall'allora assessore Paolo Roccuzzo. Potrebbe essere la soluzione per ridurre di molto il traffico in centro e, nello stesso tempo, dare un senso all'anello ferroviario che circonda la città, sempre meno utilizzato per via dei tagli che le Ferrovie dello Stato non fanno mai mancare. Potrebbe, ma non è, perché, nonostante ci siano i progetti pronti da tre lustri, non se n'è mai fatto niente.
A rilanciare l'idea della metroferrovia è Pippo Gurrieri, coordinatore provinciale del Cub Trasporti, instancabile difensore della ferrovia di casa nostra, ormai ridotta ai minimi termini, tanto da essere pensata ricorrendo al passato remoto. Gurrieri ribadisce che «sarebbe ora che si riprendesse la questione della metropolitana di superficie, un'occasione unica per ridare ossigeno alla mobilità cittadina, ma miseramente lasciata decantare in un cassetto da oltre sedici anni, dopo che si erano fatti i progetti e si era ad un passo dall'ottenere i finanziamenti».
Un paio di mesi fa, la proposta era stata riportata all'attenzione dal consigliere provinciale di Fli Enzo Pelligra, che, però, la inseriva in un discorso più complessivo: eliminare completamente la stazione ferroviaria, realizzare nell'area un parco urbano nel quale lasciare i binari proprio per la metroferrovia. Una sorta di provocazione scaturita dalla constatazione che i treni sono in numero sempre più ridotto e di gente che li utilizza ce n'è ancora meno. Anche in questo caso, però, al di là di qualche articolo sui giornali non si è andati. Perché questo sembra essere un tema che interessa sempre meno gente.
Pippo Gurrieri, uno che non molla facilmente, ci prova lo stesso e fa presente anche ai più distratti che «la metroferrovia metterebbe anche in salvo la ferrovia della nostra area, ma soprattutto rappresenterebbe una rivoluzione nella gestione del traffico in città e nei comuni vicini. Chi ci crede – è il "bollettino ai naviganti" – deve necessariamente fare un passo avanti».
C'è qualcuno disposto a raccogliere il grido del Cub Trasporti? Visto come sono andate le cose negli ultimi quindici anni ne dubitiamo. Ma Gurrieri ci prova lo stesso. Anche perché adesso ci sarebbe un motivo in più per realizzare la metropolitana di superficie. Tra qualche mese, sarà disponibile il nuovo ospedale di contrada Puntarazzi. E nel progetto originario una delle prime fermate era proprio a quell'altezza: sarebbe un toccasana per quanti, una volta aperto l'ospedale, dovranno raggiungerlo: non ci sarebbe più bisogno dell'auto e basterebbe salire su un trenino per essere lì in pochi minuti. Ma non c'è solo questo: perché la metroferrovia potrebbe andare a fare capolinea alla stazione di Donnafugata, raggiungendo un altro importante risultato: mettere in condizione i turisti di visitare il castello con un mezzo diverso e senza aver bisogno di auto. Basta cominciare ad allargare lo sguardo ed aprire la mente per rendersi conto che le soluzioni offerte da questo sistema sarebbero tantissime.
L'attenzione, inevitabilmente, deve spostarsi sul comune. Perché da lì dovrebbe ripartire l'input. Il sindaco Nello Dipasquale, un paio d'anni fa, aveva dato l'impressione di interessarsi al progetto. I fatti, purtroppo, hanno detto che era solo un'impressione. E che Dipasquale si era limitato ad un annuncio per guadagnare qualche riga sui giornali. Di concreto non ha fatto nulla, non ha mosso un solo dito. Significa solo che non ci crede o che i suoi interessi sono rivolti altrove: perché in questi anni ha dimostrato che se vuol fare una cosa si muove come un caterpillar. Sulla questione, i suoi movimenti sono stati più lenti di una lumaca. Ergo...
A rilanciare l'idea della metroferrovia è Pippo Gurrieri, coordinatore provinciale del Cub Trasporti, instancabile difensore della ferrovia di casa nostra, ormai ridotta ai minimi termini, tanto da essere pensata ricorrendo al passato remoto. Gurrieri ribadisce che «sarebbe ora che si riprendesse la questione della metropolitana di superficie, un'occasione unica per ridare ossigeno alla mobilità cittadina, ma miseramente lasciata decantare in un cassetto da oltre sedici anni, dopo che si erano fatti i progetti e si era ad un passo dall'ottenere i finanziamenti».
Un paio di mesi fa, la proposta era stata riportata all'attenzione dal consigliere provinciale di Fli Enzo Pelligra, che, però, la inseriva in un discorso più complessivo: eliminare completamente la stazione ferroviaria, realizzare nell'area un parco urbano nel quale lasciare i binari proprio per la metroferrovia. Una sorta di provocazione scaturita dalla constatazione che i treni sono in numero sempre più ridotto e di gente che li utilizza ce n'è ancora meno. Anche in questo caso, però, al di là di qualche articolo sui giornali non si è andati. Perché questo sembra essere un tema che interessa sempre meno gente.
Pippo Gurrieri, uno che non molla facilmente, ci prova lo stesso e fa presente anche ai più distratti che «la metroferrovia metterebbe anche in salvo la ferrovia della nostra area, ma soprattutto rappresenterebbe una rivoluzione nella gestione del traffico in città e nei comuni vicini. Chi ci crede – è il "bollettino ai naviganti" – deve necessariamente fare un passo avanti».
C'è qualcuno disposto a raccogliere il grido del Cub Trasporti? Visto come sono andate le cose negli ultimi quindici anni ne dubitiamo. Ma Gurrieri ci prova lo stesso. Anche perché adesso ci sarebbe un motivo in più per realizzare la metropolitana di superficie. Tra qualche mese, sarà disponibile il nuovo ospedale di contrada Puntarazzi. E nel progetto originario una delle prime fermate era proprio a quell'altezza: sarebbe un toccasana per quanti, una volta aperto l'ospedale, dovranno raggiungerlo: non ci sarebbe più bisogno dell'auto e basterebbe salire su un trenino per essere lì in pochi minuti. Ma non c'è solo questo: perché la metroferrovia potrebbe andare a fare capolinea alla stazione di Donnafugata, raggiungendo un altro importante risultato: mettere in condizione i turisti di visitare il castello con un mezzo diverso e senza aver bisogno di auto. Basta cominciare ad allargare lo sguardo ed aprire la mente per rendersi conto che le soluzioni offerte da questo sistema sarebbero tantissime.
L'attenzione, inevitabilmente, deve spostarsi sul comune. Perché da lì dovrebbe ripartire l'input. Il sindaco Nello Dipasquale, un paio d'anni fa, aveva dato l'impressione di interessarsi al progetto. I fatti, purtroppo, hanno detto che era solo un'impressione. E che Dipasquale si era limitato ad un annuncio per guadagnare qualche riga sui giornali. Di concreto non ha fatto nulla, non ha mosso un solo dito. Significa solo che non ci crede o che i suoi interessi sono rivolti altrove: perché in questi anni ha dimostrato che se vuol fare una cosa si muove come un caterpillar. Sulla questione, i suoi movimenti sono stati più lenti di una lumaca. Ergo...
Re: Linea Siracusa - Modica - Ragusa - Vittoria - Gela
Leggo solo ora gli ultimi post di questo topic...
Purtroppo in questo periodo sono presissimo da mille cose tra cui la mostra di cui ti ho già parlato tempo fa propostami da alcuni amici ferrovieri - tra cui proprio l'amico Pippo Gurrieri del CUB - a seguito del successo da loro riscosso a giugno in quel di Modica ([Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]), per la quale gli enti pubblici mi stanno facendo tribolare non poco soprattutto per la sede, anche se pare che finalmente la cosa si sia risolta, oltretutto l'inziativa sarà inserita in un ciclo di eventi organizzati insieme ai colleghi della mia associazione, per cui i problemi aumentano di giorno in giorno in maniera esponenziale, ma per noi è normale dal momento che si tratta del nostro lavoro.
Quanto alla pubblicazione, vi ringrazio per gli apprezzamenti e per la proposta di presentarla in quel di Messina (ce ne sarebbe anche un'altra di taglio diverso che ho appena realizzato) io spero di poter fare un salto la domenica - anche nella speranza di interrompere la lunga e imbarazzante serie di figurine rimediate... - quindi ne possiamo parlare, ma ho bisogno di qualche giorno per dare una risposta certa.
P.S.: a proposito della metroferrovia, essendo molto amico di Pippo Gurrieri ma anche politicamente impegnato accanto al Sindaco Dipasquale da lui contestato, preciso che purtroppo... Pippo ha ragione, il fatto è che la classe politica locale iblea sul tema delle infrastrutture è pressata da tantissimi altri problemi (aeroporto di Comiso e autostrada RG-CT su tutti), rispetto ai quali la ferrovia è vista come un qualcosa di assolutamente secondario perchè è stata quasi totalmente dimenticata dai cittadini e siamo davvero in pochi a tentare di fare qualcosa. Inoltre non dimentichiamoci che a Ragusa paghiamo non poco la "Palermocentricità" nelle scelte della politica regionale siciliana e di Trenitalia...
Saluti,
Admin ha scritto:io direi che, se l'amico Daniele fosse disponibile, potremmo anche presentarlo a MeMo 2011
Purtroppo in questo periodo sono presissimo da mille cose tra cui la mostra di cui ti ho già parlato tempo fa propostami da alcuni amici ferrovieri - tra cui proprio l'amico Pippo Gurrieri del CUB - a seguito del successo da loro riscosso a giugno in quel di Modica ([Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]), per la quale gli enti pubblici mi stanno facendo tribolare non poco soprattutto per la sede, anche se pare che finalmente la cosa si sia risolta, oltretutto l'inziativa sarà inserita in un ciclo di eventi organizzati insieme ai colleghi della mia associazione, per cui i problemi aumentano di giorno in giorno in maniera esponenziale, ma per noi è normale dal momento che si tratta del nostro lavoro.
Quanto alla pubblicazione, vi ringrazio per gli apprezzamenti e per la proposta di presentarla in quel di Messina (ce ne sarebbe anche un'altra di taglio diverso che ho appena realizzato) io spero di poter fare un salto la domenica - anche nella speranza di interrompere la lunga e imbarazzante serie di figurine rimediate... - quindi ne possiamo parlare, ma ho bisogno di qualche giorno per dare una risposta certa.
P.S.: a proposito della metroferrovia, essendo molto amico di Pippo Gurrieri ma anche politicamente impegnato accanto al Sindaco Dipasquale da lui contestato, preciso che purtroppo... Pippo ha ragione, il fatto è che la classe politica locale iblea sul tema delle infrastrutture è pressata da tantissimi altri problemi (aeroporto di Comiso e autostrada RG-CT su tutti), rispetto ai quali la ferrovia è vista come un qualcosa di assolutamente secondario perchè è stata quasi totalmente dimenticata dai cittadini e siamo davvero in pochi a tentare di fare qualcosa. Inoltre non dimentichiamoci che a Ragusa paghiamo non poco la "Palermocentricità" nelle scelte della politica regionale siciliana e di Trenitalia...
Saluti,
dpfermodel- Data d'iscrizione : 07.12.10
Re: Linea Siracusa - Modica - Ragusa - Vittoria - Gela
dpfermodel ha scritto:Leggo solo ora gli ultimi post di questo topic...Admin ha scritto:io direi che, se l'amico Daniele fosse disponibile, potremmo anche presentarlo a MeMo 2011
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Quanto alla pubblicazione, vi ringrazio per gli apprezzamenti e per la proposta di presentarla in quel di Messina (ce ne sarebbe anche un'altra di taglio diverso che ho appena realizzato) io spero di poter fare un salto la domenica - anche nella speranza di interrompere la lunga e imbarazzante serie di figurine rimediate... - quindi ne possiamo parlare, ma ho bisogno di qualche giorno per dare una risposta certa.
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Saluti,
Daniele, vedrò di chiamarti nelle prox 24/48 ore per parlare un po' e provare a programmare qualcosina.
Gualtiero- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 09.08.10
Gualtiero- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 09.08.10
Re: Linea Siracusa - Modica - Ragusa - Vittoria - Gela
Se ci sarà il tempo e la cosa può farvi piacere, presenterò anche un altro lavoro recente di carattere turistico dedicato al Treno del Barocco:
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Inoltre, se vorrete, potremo parlare anche del progetto della pista ciclopedonale che ripercorrerà il tracciato della Siracusa-Ragusa/Vizzini, di cui mi sto occupando per quel che riguarda gli aspetti storico/bibliografici e lo studio delle sopravvivenze.
@Gualtiero (e per eventuali altri interessati): per avere una copia non ci sono problemi, possiamo vederci direttamente alla mostra.
@Roberto: poi ci sentiamo per qualche piccolo aspetto tecnico riguardante la presentazione (in particolare se c'è la possibilità di proiettare qualcosa tramite pc portatile).
Saluti,
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Inoltre, se vorrete, potremo parlare anche del progetto della pista ciclopedonale che ripercorrerà il tracciato della Siracusa-Ragusa/Vizzini, di cui mi sto occupando per quel che riguarda gli aspetti storico/bibliografici e lo studio delle sopravvivenze.
@Gualtiero (e per eventuali altri interessati): per avere una copia non ci sono problemi, possiamo vederci direttamente alla mostra.
@Roberto: poi ci sentiamo per qualche piccolo aspetto tecnico riguardante la presentazione (in particolare se c'è la possibilità di proiettare qualcosa tramite pc portatile).
Saluti,
dpfermodel- Data d'iscrizione : 07.12.10
Re: Linea Siracusa - Modica - Ragusa - Vittoria - Gela
Va benissimo Dani!!Ti rispondo io..abbiamo il pc e il video proiettore..e una saletta dedicata
Gualtiero- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 09.08.10
A Scicli il 27 dicembre Scicli: "Binario Rovente", i cittadini si mobilitano per salvare le ferrovie iblee
Scicli - “Salviamo la tratta ferroviaria Siracusa – Ragusa – Gela” è il motto che lancerà Il movimento Scicli 3.0 nel suo primo “critical mass” denominato “Binario Rovente”, giorno 27 dicembre 2011 alle ore 11.00, presso il piazzale della stazione ferroviaria di Scicli per scongiurare la chiusura delle ferrovie iblee. L’iniziativa, che vuole sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza strategica e vitale della tratta per il rilancio del settore turistico e delle attività collaterali in provincia , è stata lanciata martedì 20 dicembre 2011 in una conferenza stampa tenutasi al Museo del Costume di Scicli e programmata già qualche settimana addietro. L’invito a partecipare alla adunata è rivolto a tutti i cittadini, dal commerciante all’ operatore turistico, all’ex ferroviere, a chiunque voglia dire “no” alla chiusura delle ferrovie che hanno concesso una valida opportunità al turismo del Val di Noto e che oggi, rischia, con la chiusura dei collegamenti tra le città iscritte nel patrimonio dell’Unesco di bloccare tutto.
“Dopo la notizia che Trenitalia ha abbattuto la scure sulla tratta con il nuovo orario invernale, tagliando fuori Pozzallo, Scicli e Ispica, ci rammarica – dichiara il neo Movimento Scicli 3.0 - che la politica locale non abbia mai veramente portato avanti una battaglia forte e risoluta per salvaguardare le ferrovie di Ragusa, che si interpongono in maniera strategica tra l’ aeroporto di Comiso e il porto di Pozzallo, base per i turisti provenienti da Malta. Appaiono anche patetiche – conclude il Movimento - le parole di mea culpa che abbiamo letto nei giornali in questi giorni da parte di qualche consigliere provinciale.
L’evento ha già raccolto consensi da parte di molti operatori del turismo, commercianti, artigiani, giornalisti e semplici cittadini delle città di Scicli, Modica e Ragusa, consapevoli che una totale chiusura della tratta rappresenterebbe un’ opportunità mancata per il rilancio del settore turistico, considerato ormai il futuro dell’ economia provinciale. Nella prima parte della giornata verrà lanciato una petizione pubblica rivolta agli amministratori delegati di Trenitalia e RFI e all’Assessorato alle Infrastrutture e alla Mobilità della Regione Sicilia, nella seconda parte il gruppo dei manifestanti salirà sul treno diretto a Donnafugata per continuare il “Critical Mass” sotto il Castello”.
“Dopo la notizia che Trenitalia ha abbattuto la scure sulla tratta con il nuovo orario invernale, tagliando fuori Pozzallo, Scicli e Ispica, ci rammarica – dichiara il neo Movimento Scicli 3.0 - che la politica locale non abbia mai veramente portato avanti una battaglia forte e risoluta per salvaguardare le ferrovie di Ragusa, che si interpongono in maniera strategica tra l’ aeroporto di Comiso e il porto di Pozzallo, base per i turisti provenienti da Malta. Appaiono anche patetiche – conclude il Movimento - le parole di mea culpa che abbiamo letto nei giornali in questi giorni da parte di qualche consigliere provinciale.
L’evento ha già raccolto consensi da parte di molti operatori del turismo, commercianti, artigiani, giornalisti e semplici cittadini delle città di Scicli, Modica e Ragusa, consapevoli che una totale chiusura della tratta rappresenterebbe un’ opportunità mancata per il rilancio del settore turistico, considerato ormai il futuro dell’ economia provinciale. Nella prima parte della giornata verrà lanciato una petizione pubblica rivolta agli amministratori delegati di Trenitalia e RFI e all’Assessorato alle Infrastrutture e alla Mobilità della Regione Sicilia, nella seconda parte il gruppo dei manifestanti salirà sul treno diretto a Donnafugata per continuare il “Critical Mass” sotto il Castello”.
Gualtiero- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 09.08.10
Ferrovia, si temono ulteriori tagli Il progetto per il rilancio che coinvolge gli studenti pendolari piace anche alla Regione
Articolo di Daniele Distefano, pubblicato oggi sulla Gds (edizione Ragusa)
Moderata soddisfazione per l'incontro, molto probabilmente non messo in conto, con l'assessore regionale Pier Francesco Russo sulla vertenza ferrovia, per l'interesse mostrato da quest'ultimo per il progetto di rilancio nella nostra provincia e per l'assicurazione di fissare la data di un incontro a Palermo in tempi strettissimi.
Preoccupazione, invece, per la novità, non ancora ufficiale, ma anticipata da Russo, di un nuovo accordo proposto da Trenitalia che porterebbe i 111 milioni di euro annui per la gestione della rete ferroviaria siciliana a soli 84. Tutto ciò traspare dalle parole con cui il portavoce della Cub Trasporti di Ragusa, Pippo Gurrieri, commenta la riunione ristretta tra la delegazione della Confederazione unitaria di base (lo stesso Gurrieri, Ragusa e Firrincieli) e l'assessore alle Infrastrutture, tenuto grazie all'interessamento del commissario straordinario della Provincia, Giovanni Scarso (peraltro dichiaratosi sempre solidale con chi lotta per la ferrovia e di ciò Gurrieri gliene dà atto), a margine della giornata di studio sull'aeroporto di Comiso, alla quale la Cub e il Comitato per il rilancio della ferrovia iblea hanno partecipato con lo striscione "Vogliamo una ferrovia moderna".
Relativamente al nuovo accordo proposto da Trenitalia, anticipato, dicevamo, da Russo, questi ha parlato di offerta irricevibile, poiché a queste condizioni le ferrovie saranno praticamente non gestibili e condannate a morte, per cui la Regione non firmerà tale accordo, preferendo lasciare le cose come stanno e attendere il 2014 quando la gestione della rete Fs andrà in gara d'appalto. Ma la Cub teme che tale evolversi della situazione possa creare per la nostra linea ferroviaria ulteriori gravi problemi. Per evitarli, e far ripartire il traffico ferroviario, il sindacato di base ha presentato a Russo la sua ricetta, vale a dire lo spostamento di una quota di studenti pendolari sui treni, per costringere Trenitalia a potenziare le corse con il corollario di un ovvio risparmio per la regione in quanto gli abbonamenti su treno sono meno cari di circa il 30% rispetto a quelli su autobus, mentre contestualmente appare evidente che con i tagli al trasporto pubblico locale su gomma, in arrivo, solo il treno può venire in soccorso del pendolarismo.
L'assessore ai trasporti si è dichiarato interessato al progetto che intendere leggere attentamente e, per non farlo interrompere in caso di sue (ventilate) dimissioni dalla carica assessoriale, ha coinvolto uno dei funzionari dell'assessorato presenti alla riunione. Da parte sua, la delegazione della Cub Trasporti ha ribadito l'urgenza di effettuare un incontro a Palermo, già richiesto dalla commissione provinciale sulla mobilità, e ora rinnovato tramite la consegna a mano della lettera già inviata allo stesso Russo il 22 maggio, che si è impegnato affinché tale incontro si effettui al più presto. In attesa che l'incontro venga fissato, la Cub invita cittadini, istituzioni e la stessa commissione provinciale sulla mobilità a fare pressione perché già nei prossimi giorni la data venga fissata.
La mobilitazione per la difesa della ferrovia in provincia, tenuta viva in questi anni, spesso in sordina, proprio dalla Cub Trasporti e dal suo principale animatore, Pippo Gurrieri, aveva visto un rinnovato interesse, specialmente tra le istituzioni locali e le forze politiche ad iniziare dalla manifestazione indetta dal sindacato di base il 21 gennaio davanti alla stazione, proseguita con la conferenza provinciale organizzata dalla Provincia (il presidente Franco Antoci è sempre stato, per impegno e sensibilità sul problema, uno degli interlocutori privilegiati della Cub) il 27 febbraio, e, quindi, con la costituzione del comitato per il rilancio della ferrovia e della commissione provinciale sulla mobilità. In questi mesi, poi, ci sono stati anche consigli comunali aperti a Modica e Ragusa, incontri con i sindaci di Modica, di Ragusa e Vittoria, nonché assemblee nelle scuole.
In tutte queste occasioni, è stato illustrato il programma volutamente articolato in pochi, ma basilari ed irrinunciabili punti: ripristino dei treni pendolari soppressi con mezzi ferroviari e non con autocorse sostitutive; sviluppo di un sistema di collegamento cadenzato a livello provinciale, in modo da collegare i comuni della tratta con coppie di treni a distanze minime nelle ore di punta (mattino, mezzogiorno, pomeriggio), concordare gli orari dei treni con le rappresentanze dei pendolari e del territorio; trasporto merci: impedire la scissione degli scali merci della provincia (Vittoria, Comiso, Ragusa, Modica, Ispica) dalla rete Fs in favore di "Sistemi urbani SRL", per la successiva vendita, e rilanciare il trasporto merci nel Ragusano, e l'avvio del trasporto metropolitano (Metroferrovia).
Moderata soddisfazione per l'incontro, molto probabilmente non messo in conto, con l'assessore regionale Pier Francesco Russo sulla vertenza ferrovia, per l'interesse mostrato da quest'ultimo per il progetto di rilancio nella nostra provincia e per l'assicurazione di fissare la data di un incontro a Palermo in tempi strettissimi.
Preoccupazione, invece, per la novità, non ancora ufficiale, ma anticipata da Russo, di un nuovo accordo proposto da Trenitalia che porterebbe i 111 milioni di euro annui per la gestione della rete ferroviaria siciliana a soli 84. Tutto ciò traspare dalle parole con cui il portavoce della Cub Trasporti di Ragusa, Pippo Gurrieri, commenta la riunione ristretta tra la delegazione della Confederazione unitaria di base (lo stesso Gurrieri, Ragusa e Firrincieli) e l'assessore alle Infrastrutture, tenuto grazie all'interessamento del commissario straordinario della Provincia, Giovanni Scarso (peraltro dichiaratosi sempre solidale con chi lotta per la ferrovia e di ciò Gurrieri gliene dà atto), a margine della giornata di studio sull'aeroporto di Comiso, alla quale la Cub e il Comitato per il rilancio della ferrovia iblea hanno partecipato con lo striscione "Vogliamo una ferrovia moderna".
Relativamente al nuovo accordo proposto da Trenitalia, anticipato, dicevamo, da Russo, questi ha parlato di offerta irricevibile, poiché a queste condizioni le ferrovie saranno praticamente non gestibili e condannate a morte, per cui la Regione non firmerà tale accordo, preferendo lasciare le cose come stanno e attendere il 2014 quando la gestione della rete Fs andrà in gara d'appalto. Ma la Cub teme che tale evolversi della situazione possa creare per la nostra linea ferroviaria ulteriori gravi problemi. Per evitarli, e far ripartire il traffico ferroviario, il sindacato di base ha presentato a Russo la sua ricetta, vale a dire lo spostamento di una quota di studenti pendolari sui treni, per costringere Trenitalia a potenziare le corse con il corollario di un ovvio risparmio per la regione in quanto gli abbonamenti su treno sono meno cari di circa il 30% rispetto a quelli su autobus, mentre contestualmente appare evidente che con i tagli al trasporto pubblico locale su gomma, in arrivo, solo il treno può venire in soccorso del pendolarismo.
L'assessore ai trasporti si è dichiarato interessato al progetto che intendere leggere attentamente e, per non farlo interrompere in caso di sue (ventilate) dimissioni dalla carica assessoriale, ha coinvolto uno dei funzionari dell'assessorato presenti alla riunione. Da parte sua, la delegazione della Cub Trasporti ha ribadito l'urgenza di effettuare un incontro a Palermo, già richiesto dalla commissione provinciale sulla mobilità, e ora rinnovato tramite la consegna a mano della lettera già inviata allo stesso Russo il 22 maggio, che si è impegnato affinché tale incontro si effettui al più presto. In attesa che l'incontro venga fissato, la Cub invita cittadini, istituzioni e la stessa commissione provinciale sulla mobilità a fare pressione perché già nei prossimi giorni la data venga fissata.
La mobilitazione per la difesa della ferrovia in provincia, tenuta viva in questi anni, spesso in sordina, proprio dalla Cub Trasporti e dal suo principale animatore, Pippo Gurrieri, aveva visto un rinnovato interesse, specialmente tra le istituzioni locali e le forze politiche ad iniziare dalla manifestazione indetta dal sindacato di base il 21 gennaio davanti alla stazione, proseguita con la conferenza provinciale organizzata dalla Provincia (il presidente Franco Antoci è sempre stato, per impegno e sensibilità sul problema, uno degli interlocutori privilegiati della Cub) il 27 febbraio, e, quindi, con la costituzione del comitato per il rilancio della ferrovia e della commissione provinciale sulla mobilità. In questi mesi, poi, ci sono stati anche consigli comunali aperti a Modica e Ragusa, incontri con i sindaci di Modica, di Ragusa e Vittoria, nonché assemblee nelle scuole.
In tutte queste occasioni, è stato illustrato il programma volutamente articolato in pochi, ma basilari ed irrinunciabili punti: ripristino dei treni pendolari soppressi con mezzi ferroviari e non con autocorse sostitutive; sviluppo di un sistema di collegamento cadenzato a livello provinciale, in modo da collegare i comuni della tratta con coppie di treni a distanze minime nelle ore di punta (mattino, mezzogiorno, pomeriggio), concordare gli orari dei treni con le rappresentanze dei pendolari e del territorio; trasporto merci: impedire la scissione degli scali merci della provincia (Vittoria, Comiso, Ragusa, Modica, Ispica) dalla rete Fs in favore di "Sistemi urbani SRL", per la successiva vendita, e rilanciare il trasporto merci nel Ragusano, e l'avvio del trasporto metropolitano (Metroferrovia).
Re: Linea Siracusa - Modica - Ragusa - Vittoria - Gela
un po di foto per questa trasferta ferroviaria nella vecchia linea garibaldina da licata a ragusa. 2 ore di tempo,meno frequenza di persone sul tratto caltanissetta-gela,da quest'ultimo scalo diversi studenti diretti a comiso.
degrado ed opere di vandalizzazione in quasi tutti gli scali,partendo da quello di licata,dove in mezzo allo scalo tra gli alberi,sboccia un bivacco di immigrati come un pic nic senza precedenti,gela e vittoria sono le stazioni piu' vissute,soprattutto le uniche dove ancora i bar resistono e mantengono vivi le loro stazioni. aiutati anche dai larghi piazzali dove partono i vari bus urbani ed extraurbani.
desolante ragusa anche se ancora resiste la biglietteria,un po simile a licata anche se leggermente piu' frequente. scali vuoti a parte 3-4 vagoni merci,immigrati che la fanno da padrona ed un infelice piazzale esterno, reso brutto da dei lavori incompleti della piazza che rendono chiuso la struttura. peccato perche' questa lunga linea potrebbe essere riqualificata,soprattutto turisticamente e poi non dimentichiamoci che potenziando le corse senza cancellarle come fin d'adesso è stato fatto si potrebbe creare un sistema di metroferrovia,il bacino d'utenza del caltanissetta-modica raggiunge i 470mila abitanti.
ecco con le foto,partendo da Licata alle 7:00 con il mitico aln proveniente da caltanissetta centrale.
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(intervento dell'Amministratore del Forum per necessità di ottimizzazione spazio di memoria immagini sul Forum)
degrado ed opere di vandalizzazione in quasi tutti gli scali,partendo da quello di licata,dove in mezzo allo scalo tra gli alberi,sboccia un bivacco di immigrati come un pic nic senza precedenti,gela e vittoria sono le stazioni piu' vissute,soprattutto le uniche dove ancora i bar resistono e mantengono vivi le loro stazioni. aiutati anche dai larghi piazzali dove partono i vari bus urbani ed extraurbani.
desolante ragusa anche se ancora resiste la biglietteria,un po simile a licata anche se leggermente piu' frequente. scali vuoti a parte 3-4 vagoni merci,immigrati che la fanno da padrona ed un infelice piazzale esterno, reso brutto da dei lavori incompleti della piazza che rendono chiuso la struttura. peccato perche' questa lunga linea potrebbe essere riqualificata,soprattutto turisticamente e poi non dimentichiamoci che potenziando le corse senza cancellarle come fin d'adesso è stato fatto si potrebbe creare un sistema di metroferrovia,il bacino d'utenza del caltanissetta-modica raggiunge i 470mila abitanti.
ecco con le foto,partendo da Licata alle 7:00 con il mitico aln proveniente da caltanissetta centrale.
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Ospite- Ospite
Re: Linea Siracusa - Modica - Ragusa - Vittoria - Gela
Alfano protesta. Il treno era stato utilizzato dagli studenti per Modica
Sud est dimenticato: la ferrovia è out scompariranno Comiso, Acate e Dirillo
Sabato 29 Dicembre 2012
Comiso - Nuovi tagli alla rete ferroviaria iblea. Scompariranno le stazioni ferroviarie di Comiso, Acate e Dirillo. In precedenza, erano già stati soppressi gli scali di Butera e Genisi (tra Ragusa e Donnafugata). Va avanti il programma di soppressione delle tratte ormai inutilizzate e la rimozione dei binari necessari per l'incrocio dei treni.
Scompare anche Comiso, stazione che fino a qualche anno fa era la base logistica per il trasporto delle merci pesanti, scalo per il trasporto
dei marmi che arrivavano via mare e poi sui containers che facevano scalo proprio a Comiso, dove esisteva un "carro - ponte", gestito dal
Consorzio marmi, per il carico e lo scarico della merce.
Il sindaco Giuseppe Alfano raccoglie il grido d'allarme lanciato dal Cub trasporti e rilancia. “Si tratta si scelte assurde e fuori da ogni
logica che rifiutiamo in modo netto perchè penalizzano l'utenza – ha dichiarato il sindaco Giuseppe Alfano -. Il momento storico, poi, è del tutto inopportuno. Registriamo, infatti, in queste settimane tagli sul trasporto gommato che lasciano scoperti collegamenti importanti tra città.
Mi riferisco soprattutto, ma non solo, alle mille difficoltà che devono affrontare gli studenti pendolari lasciati a terra dagli autubus di
linea perchè ne è stato ridotto il numero o perchè è stata soppressa la tratta e dunque in difficoltà per raggiungere la propria scuola, i quali guardano al mezzo ferroviario come unica e pratica via per frequentare le lezioni".
Il sindaco fa riferimento ai mesi appena trascorsi, quando più di 200 studenti di Vittoria e Comiso hanno raggiunto Modica, dove c'è la sede dell'istituto alberghiero e del liceo musicale, a bordo del treno, perchè l'Ast aveva cancellato la tratta. Ma l'esperimento non ha funzionato perchè Trenitalia non ha mai sistemato gli orari per permettere agli studenti di arrivare in tempo e di poter tornare dopo le lezioni. E alla fine, stanche di attendere, le famiglie anno dovuto far ricorso a pullman privati, con costi a loro carico.
Il treno, d'altra parte, rappresenta un ottimo e sicuro mezzo di trasporto alternativo anche in funzione del rispetto dell'ambiente per cui, a mio giudizio, la rete ferroviaria andrebbe potenziata in tutto il territorio nazionale, mentre al Sud e nelle Isole, dove maggiore sono i ritardi nel comparto dei trasporti, assistiamo ancora una volta allo smantellamento di servizi da parte di Rfi e Stato.
Così come appare del tutto incomprensibile la scissione degli scali merci di Modica, Ragusa, Comiso e Vittoria per una futura vendita degli stessi. Così mentre stiamo per aprire l'aeroporto di Comiso, lo si priva di una rete di collegamenti col territorio, sopprimendo la ferrovia e lasciando una rete viaria stradale assolutamente insufficiente.
Davvero siamo al cane che si morde la coda. Mi auguro che di concerto con gli altri colleghi sindaci, la deputazione regionale iblea e il Prefetto di Ragusa si possa discutere con Rfi per individuare soluzioni idonee che assicurino una mobilità celere e sicura nella nostra provincia anche in considerazione delle importanti infrastrutture essitenti, porto di Pozzallo, porto turistico di Marina di Ragusa, o che si apriranno fra qualche mese come l'aeroporto di Comiso”.
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Sud est dimenticato: la ferrovia è out scompariranno Comiso, Acate e Dirillo
Sabato 29 Dicembre 2012
Comiso - Nuovi tagli alla rete ferroviaria iblea. Scompariranno le stazioni ferroviarie di Comiso, Acate e Dirillo. In precedenza, erano già stati soppressi gli scali di Butera e Genisi (tra Ragusa e Donnafugata). Va avanti il programma di soppressione delle tratte ormai inutilizzate e la rimozione dei binari necessari per l'incrocio dei treni.
Scompare anche Comiso, stazione che fino a qualche anno fa era la base logistica per il trasporto delle merci pesanti, scalo per il trasporto
dei marmi che arrivavano via mare e poi sui containers che facevano scalo proprio a Comiso, dove esisteva un "carro - ponte", gestito dal
Consorzio marmi, per il carico e lo scarico della merce.
Il sindaco Giuseppe Alfano raccoglie il grido d'allarme lanciato dal Cub trasporti e rilancia. “Si tratta si scelte assurde e fuori da ogni
logica che rifiutiamo in modo netto perchè penalizzano l'utenza – ha dichiarato il sindaco Giuseppe Alfano -. Il momento storico, poi, è del tutto inopportuno. Registriamo, infatti, in queste settimane tagli sul trasporto gommato che lasciano scoperti collegamenti importanti tra città.
Mi riferisco soprattutto, ma non solo, alle mille difficoltà che devono affrontare gli studenti pendolari lasciati a terra dagli autubus di
linea perchè ne è stato ridotto il numero o perchè è stata soppressa la tratta e dunque in difficoltà per raggiungere la propria scuola, i quali guardano al mezzo ferroviario come unica e pratica via per frequentare le lezioni".
Il sindaco fa riferimento ai mesi appena trascorsi, quando più di 200 studenti di Vittoria e Comiso hanno raggiunto Modica, dove c'è la sede dell'istituto alberghiero e del liceo musicale, a bordo del treno, perchè l'Ast aveva cancellato la tratta. Ma l'esperimento non ha funzionato perchè Trenitalia non ha mai sistemato gli orari per permettere agli studenti di arrivare in tempo e di poter tornare dopo le lezioni. E alla fine, stanche di attendere, le famiglie anno dovuto far ricorso a pullman privati, con costi a loro carico.
Il treno, d'altra parte, rappresenta un ottimo e sicuro mezzo di trasporto alternativo anche in funzione del rispetto dell'ambiente per cui, a mio giudizio, la rete ferroviaria andrebbe potenziata in tutto il territorio nazionale, mentre al Sud e nelle Isole, dove maggiore sono i ritardi nel comparto dei trasporti, assistiamo ancora una volta allo smantellamento di servizi da parte di Rfi e Stato.
Così come appare del tutto incomprensibile la scissione degli scali merci di Modica, Ragusa, Comiso e Vittoria per una futura vendita degli stessi. Così mentre stiamo per aprire l'aeroporto di Comiso, lo si priva di una rete di collegamenti col territorio, sopprimendo la ferrovia e lasciando una rete viaria stradale assolutamente insufficiente.
Davvero siamo al cane che si morde la coda. Mi auguro che di concerto con gli altri colleghi sindaci, la deputazione regionale iblea e il Prefetto di Ragusa si possa discutere con Rfi per individuare soluzioni idonee che assicurino una mobilità celere e sicura nella nostra provincia anche in considerazione delle importanti infrastrutture essitenti, porto di Pozzallo, porto turistico di Marina di Ragusa, o che si apriranno fra qualche mese come l'aeroporto di Comiso”.
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Gualtiero- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 09.08.10
Re: Linea Siracusa - Modica - Ragusa - Vittoria - Gela
E' accaduto ieri nel pomeriggio sulla Siracusa-Gela. Intorno alle 18.00 il treno regionale 12863 Rosolini-Siracusa ha investito un'auto abbandonata sui binari di un passaggio a livello chiuso tra le stazioni di Rosolini e San Paolo
freccia del sud- Data d'iscrizione : 10.01.11
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