Notizie varie e di interesse generale (ex Riduzione corse Navi Traghetto ferroviarie dal 15-6-2009)
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Traghetti Ferrovie: addio a panini e arancine, chiudono i bar sulle navi
prosegue, lenta e inesorabile, l'opera di smantellamento ....
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Da domani sarà sospeso il servizio bar a bordo delle navi Rfi in servizio da Messina a Villa San Giovanni; otto lavoratori saranno licenziati. Lo comunica la Cgil. La gara per l'affidamento del servizio, spiega Carmelo Garufi della Filcams di Messina, "è risultata antieconomica, tanto che non è stata presentata nessuna offerta. Questo significa non voler dare continuità ad un'attività storica". Generazioni di viaggiatori hanno usufruito del bar sui traghetti delle Ferrovie, dov'era possibile gustare le specialità della sponda calabra e di quella siciliana. Ora lo stop. La ditta uscente, la Nettuno Multiservizi, "ha operato - aggiunge il sindacalista - in regime di proroga, in scadenza domani e senza possibilità di rinnovo". "Chiediamo - sottolinea il segretario della Filt, Enzo Sgrò - che siano mantenuti livelli dignitosi nell'offerta per l'utenza e una convocazione urgente in prefettura per la continuità occupazionale".
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Da domani sarà sospeso il servizio bar a bordo delle navi Rfi in servizio da Messina a Villa San Giovanni; otto lavoratori saranno licenziati. Lo comunica la Cgil. La gara per l'affidamento del servizio, spiega Carmelo Garufi della Filcams di Messina, "è risultata antieconomica, tanto che non è stata presentata nessuna offerta. Questo significa non voler dare continuità ad un'attività storica". Generazioni di viaggiatori hanno usufruito del bar sui traghetti delle Ferrovie, dov'era possibile gustare le specialità della sponda calabra e di quella siciliana. Ora lo stop. La ditta uscente, la Nettuno Multiservizi, "ha operato - aggiunge il sindacalista - in regime di proroga, in scadenza domani e senza possibilità di rinnovo". "Chiediamo - sottolinea il segretario della Filt, Enzo Sgrò - che siano mantenuti livelli dignitosi nell'offerta per l'utenza e una convocazione urgente in prefettura per la continuità occupazionale".
Ultima modifica di Admin il Mer Ott 14, 2015 9:19 pm - modificato 1 volta.
Re: Traghetti Ferrovie: addio a panini e arancine, chiudono i bar sulle navi
E' l'ennesima dimostrazione che non si vuole puntare sul traghettamento RFI, rilanciarne (o, forse, preservarne) l'importanza e la centralità, tutelare i lavoratori cui va tutta la mia solidarietà
Ciò premesso, permettetemi una considerazione "leggera": propongo ufficialmente la costituzione del Comitato "L'Arancino non si tocca "
Ho già un'idea su chi proporre come suo presidente
Ciò premesso, permettetemi una considerazione "leggera": propongo ufficialmente la costituzione del Comitato "L'Arancino non si tocca "
Ho già un'idea su chi proporre come suo presidente
Ultima modifica di Admin il Mer Ott 14, 2015 9:20 pm - modificato 1 volta.
Re: Traghetti Ferrovie: addio a panini e arancine, chiudono i bar sulle navi
E la Sicilia ringrazia lo "stato"...
Mi associo all'idea del comitato sull'arancino!!
Mi associo all'idea del comitato sull'arancino!!
Gualtiero- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 09.08.10
Re: Notizie varie e di interesse generale (ex Riduzione corse Navi Traghetto ferroviarie dal 15-6-2009)
Questa sera, tornando in città con l'IC 727, ho notato che i numerosi viaggiatori, scesi dalle carrozze del convoglio e sicuri di potersi rifocillare al bar della nave, sono rimasti profondamente delusi....
Re: Notizie varie e di interesse generale (ex Riduzione corse Navi Traghetto ferroviarie dal 15-6-2009)
Scompare tutto...dapprima le auto, poi i passeggeri, dopo i treni, adesso il bar....
presto spariranno anche le navi (quelle ferroviarie e statali)....
presto spariranno anche le navi (quelle ferroviarie e statali)....
Re: Notizie varie e di interesse generale (ex Riduzione corse Navi Traghetto ferroviarie dal 15-6-2009)
Da alcuni giorni in porto è presente la polar empress, una nave sismica abbastanza nuova. È in attesa di lavori?
freccia del sud- Data d'iscrizione : 10.01.11
Re: Notizie varie e di interesse generale (ex Riduzione corse Navi Traghetto ferroviarie dal 15-6-2009)
Vuoi dire oceanografica??freccia del sud ha scritto:Da alcuni giorni in porto è presente la polar empress, una nave sismica abbastanza nuova. È in attesa di lavori?
Navi ferroviarie. Durante la traversata i passeggeri non possono stare a bordo treno
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Navi ferroviarie. Durante la traversata i passeggeri non possono stare a bordo treno
La Commissione Compartimentale di Sicurezza rileva non conformità per la sicurezza della navigazione e le misure volte alla tutela dell'unità in caso di incendio. Rfi dice che sono in fase di risoluzione ma, nel frattempo, la Capitaneria di Porto obbliga a far scendere i passeggeri dei treni. E già si verificano le prime tensioni. Come se non bastassero i tanti disagi che affronta quotidianamente chi vuole spostarsi in treno dalla Sicilia al resto d’Italia e viceversa. Come se non bastasse che l’intercity Notte Milano-Palermo e viceversa impieghi 22 ore per percorrere i circa 1.400 chilometri di distanza, compresa la bellezza di due ore e mezza dall’arrivo alla stazione di Villa San Giovanni alla partenza da quella di Messina. Tempi adesso destinati persino ad allungarsi perché “il Comando di Bordo delle Unità Navali di Rfi dovrà accertarsi che, prima dell’inizio della traghettata, tutte le vetture ferroviarie siano vuote e che i passeggeri, ogni eccezione rimossa, si trovino presso il ponte salone passeggeri per rotta la durata della traversata”. E’ quanto si legge in una nota che Rfi ha inviato ai comandi di bordo delle navi Scilla, Villa, Messina e Logudoro. Un fatto curioso se si considera che da qualche anno è interdetto l'accesso ai passeggeri sulle navi Rfi, che prendono a bordo solo i passeggeri dei treni.
Già stamani si sono creati grossi disagi alle stazioni di Messina e Villa perché i viaggiatori non volevano scendere dal treno e si è reso necessario l’intervento della Polfer. E sarà interessante "capire" come dovranno scendere dal treno anziani e disabili.
Ma perché tutto questo? Il 29 e 30 giugno si è riunita la Commissione Compartimentale di Sicurezza al fine di rilasciare il certificato di sicurezza per la nave Scilla e riprendere regolare servizio nello Stretto di Messina dopo aver effettuato alcuni viaggi a merci in continuità territoriale verso il porto di Golfo Aranci, in Sardegna.
“La visita ha avuto esito non soddisfacente – scrive la Capitaneria di porto - per gravi non conformità (secondo Rfi in fase di risoluzione, ndr) inerenti la sicurezza della navigazione e le misure volte alla tutela dell'unità in caso di incendio. Nella fattispecie, la gaietta di ammaino del battello di emergenza risultava essere non operativa e pertanto il ’rescue boat’ non è stato ammainato nell’immediato con potenziale pregiudizio per la sicurezza dei passeggeri a bordo. L'unità è sprovvista di imbarcazioni di salvataggio, e pertanto le zattere di salvataggio devono essere radunate tramite il battello di emergenza in dotazione, tra l'altro indispensabile in caso di recupero di uomo in mare”.
Per quanto riguarda la prevenzione degli incendi a bordo, “al fine di garantire l'incolumità dei passeggeri presenti, gli stessi devono lasciare il mezzo ferroviario prima della partenza dell'unità per recarsi nel ponte passeggeri dell'unità durante la traversata nello Stretto di Messina. In caso di incendio nel ponte binari, certi che nessun passeggero è ivi presente, potrà essere attivato l'impianto antincendio fisso a schiuma ad alta espansione, al fine di evitare che le fiamme possano protrarsi per l'intera unità”.
Nel corso della visita della commissione, si è constatato “che due postazioni preposte all'erogazione della schiuma espansa non erano pienamente funzionanti e pertanto il rateo di schiuma erogata, poteva non essere soddisfacente per estinguere l'incendio nel predetto locale”.
La Capitaneria di Porto invita Rfi “a voler effettuare con le modalità prescritte dal proprio manuale di gestione Ism le manutenzioni prescritte volte all’eliminazione delle gravi non conformità riscontrate, con il rilascio della relativa dichiarazione da parte della ditta autorizzata per l’aspetto relativo al mezzo di ammaino, nonché la verifica da parte dell’Organismo Riconosciuto relativo al buon esito della manutenzione a regola d'arte relativa al succitato impianto antincendio” e ad effettuare “il report relativo all'analisi delle non conformità riscontrate con le eventuali modifiche di procedure ed istruzioni finalizzate a prevenire il verificarsi di nuove situazioni di potenziale pericolo alla sicurezza della navigazione, tutela dell'ambiente marino e sicurezza dell'ambiente di lavoro a bordo di tutte le unità”.
(Marco Ipsale)
Navi ferroviarie. Durante la traversata i passeggeri non possono stare a bordo treno
La Commissione Compartimentale di Sicurezza rileva non conformità per la sicurezza della navigazione e le misure volte alla tutela dell'unità in caso di incendio. Rfi dice che sono in fase di risoluzione ma, nel frattempo, la Capitaneria di Porto obbliga a far scendere i passeggeri dei treni. E già si verificano le prime tensioni. Come se non bastassero i tanti disagi che affronta quotidianamente chi vuole spostarsi in treno dalla Sicilia al resto d’Italia e viceversa. Come se non bastasse che l’intercity Notte Milano-Palermo e viceversa impieghi 22 ore per percorrere i circa 1.400 chilometri di distanza, compresa la bellezza di due ore e mezza dall’arrivo alla stazione di Villa San Giovanni alla partenza da quella di Messina. Tempi adesso destinati persino ad allungarsi perché “il Comando di Bordo delle Unità Navali di Rfi dovrà accertarsi che, prima dell’inizio della traghettata, tutte le vetture ferroviarie siano vuote e che i passeggeri, ogni eccezione rimossa, si trovino presso il ponte salone passeggeri per rotta la durata della traversata”. E’ quanto si legge in una nota che Rfi ha inviato ai comandi di bordo delle navi Scilla, Villa, Messina e Logudoro. Un fatto curioso se si considera che da qualche anno è interdetto l'accesso ai passeggeri sulle navi Rfi, che prendono a bordo solo i passeggeri dei treni.
Già stamani si sono creati grossi disagi alle stazioni di Messina e Villa perché i viaggiatori non volevano scendere dal treno e si è reso necessario l’intervento della Polfer. E sarà interessante "capire" come dovranno scendere dal treno anziani e disabili.
Ma perché tutto questo? Il 29 e 30 giugno si è riunita la Commissione Compartimentale di Sicurezza al fine di rilasciare il certificato di sicurezza per la nave Scilla e riprendere regolare servizio nello Stretto di Messina dopo aver effettuato alcuni viaggi a merci in continuità territoriale verso il porto di Golfo Aranci, in Sardegna.
“La visita ha avuto esito non soddisfacente – scrive la Capitaneria di porto - per gravi non conformità (secondo Rfi in fase di risoluzione, ndr) inerenti la sicurezza della navigazione e le misure volte alla tutela dell'unità in caso di incendio. Nella fattispecie, la gaietta di ammaino del battello di emergenza risultava essere non operativa e pertanto il ’rescue boat’ non è stato ammainato nell’immediato con potenziale pregiudizio per la sicurezza dei passeggeri a bordo. L'unità è sprovvista di imbarcazioni di salvataggio, e pertanto le zattere di salvataggio devono essere radunate tramite il battello di emergenza in dotazione, tra l'altro indispensabile in caso di recupero di uomo in mare”.
Per quanto riguarda la prevenzione degli incendi a bordo, “al fine di garantire l'incolumità dei passeggeri presenti, gli stessi devono lasciare il mezzo ferroviario prima della partenza dell'unità per recarsi nel ponte passeggeri dell'unità durante la traversata nello Stretto di Messina. In caso di incendio nel ponte binari, certi che nessun passeggero è ivi presente, potrà essere attivato l'impianto antincendio fisso a schiuma ad alta espansione, al fine di evitare che le fiamme possano protrarsi per l'intera unità”.
Nel corso della visita della commissione, si è constatato “che due postazioni preposte all'erogazione della schiuma espansa non erano pienamente funzionanti e pertanto il rateo di schiuma erogata, poteva non essere soddisfacente per estinguere l'incendio nel predetto locale”.
La Capitaneria di Porto invita Rfi “a voler effettuare con le modalità prescritte dal proprio manuale di gestione Ism le manutenzioni prescritte volte all’eliminazione delle gravi non conformità riscontrate, con il rilascio della relativa dichiarazione da parte della ditta autorizzata per l’aspetto relativo al mezzo di ammaino, nonché la verifica da parte dell’Organismo Riconosciuto relativo al buon esito della manutenzione a regola d'arte relativa al succitato impianto antincendio” e ad effettuare “il report relativo all'analisi delle non conformità riscontrate con le eventuali modifiche di procedure ed istruzioni finalizzate a prevenire il verificarsi di nuove situazioni di potenziale pericolo alla sicurezza della navigazione, tutela dell'ambiente marino e sicurezza dell'ambiente di lavoro a bordo di tutte le unità”.
(Marco Ipsale)
Re: Notizie varie e di interesse generale (ex Riduzione corse Navi Traghetto ferroviarie dal 15-6-2009)
Decisione inaccettabile è quella di mandare sul ponte, durante la traversata dello Stretto, i passeggeri dei treni a bordo delle navi ferroviarie. Da oltre 100 anni i passeggeri dei treni godono di un servizio di continuità garantito anche di notte. Adesso si vuol credere che, per una nave che ha delle carenze - a mio avviso risolvibili in brevissimo tempo - , le altre rimanenti siano a loro volta carenti!
[ltr]Stando a quanto scritto dalla commissione di sicurezza ampiamente descritto sul link del sito tempostretto, viene riportato testualmente: “La visita ha avuto esito non soddisfacente – scrive la Capitaneria di porto - per gravi non conformità inerenti la sicurezza della navigazione e le misure volte alla tutela dell'unità in caso di incendio. Nella fattispecie, la gaietta di ammaino del battello di emergenza risultava essere non operativa e pertanto il ’rescue boat’ non è stato ammainato nell’immediato con potenziale pregiudizio per la sicurezza dei passeggeri a bordo. L'unità è sprovvista di imbarcazioni di salvataggio, e pertanto le zattere di salvataggio devono essere radunate tramite il battello di emergenza in dotazione, tra l'altro indispensabile in caso di recupero di uomo in mare”. [/ltr]
Mi permetto di obiettare visto che la nave ha ben 2 rescue proprio per questo, e che gli stessi possono essere recuperati a mano e comunque l'unità non è sprovvista di imbarcazioni di salvataggio, bensì adotta un altro sistema di abbandono nave cioè delle zattere autogonfiabili.
[ltr]Per quanto riguarda la prevenzione degli incendi a bordo, “al fine di garantire l'incolumità dei passeggeri presenti, gli stessi devono lasciare il mezzo ferroviario prima della partenza dell'unità per recarsi nel ponte passeggeri dell'unità durante la traversata nello Stretto di Messina. In caso di incendio nel ponte binari, certi che nessun passeggero è ivi presente, potrà essere attivato l'impianto antincendio fisso a schiuma ad alta espansione, al fine di evitare che le fiamme possano protrarsi per l'intera unità”.[/ltr]
La nave è compartimentata al fuoco in zone verticali ed è provvista di sistemi di rilevazione fumi ed incendi, manichette, impianti a pioggia, a diluvio ed a schiuma nonché è provvista, secondo regolamento di equipaggiamenti tali da contrastare il fuoco.
Nel corso della visita della commissione, si è constatato “che due postazioni preposte all'erogazione della schiuma espansa non erano pienamente funzionanti e pertanto il rateo di schiuma erogata, poteva non essere soddisfacente per estinguere l'incendio nel predetto locale”.
Beh secondo i tecnici esaminatori due postazioni eroganti schiuma non funzionando "a dovere" compromettono la sicurezza della nave. Mi vien da ridere visto che conosco tale impianto ed in quanto riesce a saturare l'intero ponte garage.
[ltr]Stando a quanto scritto dalla commissione di sicurezza ampiamente descritto sul link del sito tempostretto, viene riportato testualmente: “La visita ha avuto esito non soddisfacente – scrive la Capitaneria di porto - per gravi non conformità inerenti la sicurezza della navigazione e le misure volte alla tutela dell'unità in caso di incendio. Nella fattispecie, la gaietta di ammaino del battello di emergenza risultava essere non operativa e pertanto il ’rescue boat’ non è stato ammainato nell’immediato con potenziale pregiudizio per la sicurezza dei passeggeri a bordo. L'unità è sprovvista di imbarcazioni di salvataggio, e pertanto le zattere di salvataggio devono essere radunate tramite il battello di emergenza in dotazione, tra l'altro indispensabile in caso di recupero di uomo in mare”. [/ltr]
Mi permetto di obiettare visto che la nave ha ben 2 rescue proprio per questo, e che gli stessi possono essere recuperati a mano e comunque l'unità non è sprovvista di imbarcazioni di salvataggio, bensì adotta un altro sistema di abbandono nave cioè delle zattere autogonfiabili.
[ltr]Per quanto riguarda la prevenzione degli incendi a bordo, “al fine di garantire l'incolumità dei passeggeri presenti, gli stessi devono lasciare il mezzo ferroviario prima della partenza dell'unità per recarsi nel ponte passeggeri dell'unità durante la traversata nello Stretto di Messina. In caso di incendio nel ponte binari, certi che nessun passeggero è ivi presente, potrà essere attivato l'impianto antincendio fisso a schiuma ad alta espansione, al fine di evitare che le fiamme possano protrarsi per l'intera unità”.[/ltr]
La nave è compartimentata al fuoco in zone verticali ed è provvista di sistemi di rilevazione fumi ed incendi, manichette, impianti a pioggia, a diluvio ed a schiuma nonché è provvista, secondo regolamento di equipaggiamenti tali da contrastare il fuoco.
Nel corso della visita della commissione, si è constatato “che due postazioni preposte all'erogazione della schiuma espansa non erano pienamente funzionanti e pertanto il rateo di schiuma erogata, poteva non essere soddisfacente per estinguere l'incendio nel predetto locale”.
Beh secondo i tecnici esaminatori due postazioni eroganti schiuma non funzionando "a dovere" compromettono la sicurezza della nave. Mi vien da ridere visto che conosco tale impianto ed in quanto riesce a saturare l'intero ponte garage.
Re: Notizie varie e di interesse generale (ex Riduzione corse Navi Traghetto ferroviarie dal 15-6-2009)
Non ci sono parole, sul serio. Cioè sembrano decisioni prese con estrema cattiveria, senza minimamente guardare la realtà dei fatti.
E' vero che siamo il paese della dittatura burocratica e questo mi sa proprio di regime!
Profonda tristezza.
E' vero che siamo il paese della dittatura burocratica e questo mi sa proprio di regime!
Profonda tristezza.
Gualtiero- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 09.08.10
Re: Notizie varie e di interesse generale (ex Riduzione corse Navi Traghetto ferroviarie dal 15-6-2009)
Condivido in larghissima parte tutte le considerazioni sopra riportate.
Siamo di fronte ad una decisione scellerata presa da un burocrate che non ha valutato l'impatto della decisione medesima sulle condizioni e sulle esigenze di mobilità delle persone nell'area dello Stretto.
Era sufficiente disporre il fermo della sola nave Scilla per il tempo necessario al ripristino delle prescritte condizioni di sicurezza.
Comunque le Ordinanze della Capitaneria sono destinate a finire presto nel dimenticatoio.
Ricordo ancora quella (penso tutt'ora valida) che dispone la rimozione della Cariddi dal luogo in cui è affondata per evidente pericolo alla navigazione.
Siamo di fronte ad una decisione scellerata presa da un burocrate che non ha valutato l'impatto della decisione medesima sulle condizioni e sulle esigenze di mobilità delle persone nell'area dello Stretto.
Era sufficiente disporre il fermo della sola nave Scilla per il tempo necessario al ripristino delle prescritte condizioni di sicurezza.
Comunque le Ordinanze della Capitaneria sono destinate a finire presto nel dimenticatoio.
Ricordo ancora quella (penso tutt'ora valida) che dispone la rimozione della Cariddi dal luogo in cui è affondata per evidente pericolo alla navigazione.
Re: Notizie varie e di interesse generale (ex Riduzione corse Navi Traghetto ferroviarie dal 15-6-2009)
segnalo l'articolo di Manuela Modica pubblicato sull'edizione di Palermo de La Repubblica
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Traghettamenti sempre più difficoltosi per chi si imbarca nelle navi di Rfi con il treno. Una nota della capitaneria del 30 giugno seguita ad un'ispezione ad uno dei traghetti obbliga le ferrovie a far scendere i passeggeri dai convogli durante la navigazione. Tutti dovranno salire sul ponte. Il sistema antincendio sulle navi non è idoneo: i passeggeri per motivi di sicurezza dal primo luglio sono così costretti a scendere dal treno una volta dentro la nave. Bagagli in mano, perché la sicurezza all’interno delle vetture non può essere garantita dal personale.
Tantissime le proteste oggi per i gravissimi disagi. Soprattutto per anziani e disabili, per questi ultimi le sale blu di Rfi, cioè il servizio assistenza dedicata a passeggeri con mobilità ridotta, sta annullando tutte le prenotazioni. Non esiste infatti sulle navi di trasporto di Rfi il servizio per la discesa dei passeggeri con problemi di mobilità sulla nave. Una situazione tale da muovere tutti i sindacati a scrivere una lettera congiunta al prefetto di Messina, per “le proteste dei passeggeri dei treni in transito sulle navi traghetto delle ferrovie - si legge nella nota congiunta di Filt-Cgil, Cisl-Reti, Uil-Trasporti, Orsa-Ferr. Ugl Fast, Rsu 18 - a causa di odierna disposizione di Rfi”, e per “la necessità che vengano fugate del tutto le preoccupazioni riguardo la più volte ventilata rottura di carico, cioè la fine del servizio di trasporto treni nelle navi”.
La nota della Capitaneria di porto è chiara, la visita sulle navi ha avuto esito negativo, non c’è sicurezza garantita in caso di incendi: “La visita in parola ha avuto esito non soddisfacente - si legge nella nota della Capitaneria di porto di Messina - per gravi non conformità inerenti la sicurezza della navigazione e le misure volte alla tutela dell’unità in caso di incendio. Nella fattispecie la gruetta di ammaino del battello di emergenza risultava essere non operativa e pertanto il “rescue boat” non è stato ammainato nell’immediato non potenziale pregiudizio per la sicurezza dei passeggeri a bordo. Come noto l’unità in parola è sprovvista di imbarcazioni di salvataggio e pertanto le zattere di salvataggio devono essere radunate tramite il battello di emergenza in dotazione indispensabile in caso di recupero di uomo in mare Per quanto concerne l’aspetto relativo alla prevenzione incendio a bordo, l’unità trasporta nelle acque dello Stretto di Messina mezzi ferroviari con relativi passeggeri a bordo. Al fine di garantire l’incolumità dei passeggeri ivi presenti gli stessi devono lasciare il mezzo ferroviario prima della partenza dell’unità per recarsi nel ponte passeggeri dell’unità durante la traversata nello Stretto di Messina”.
“Un disagio incredibile”, lo definisce Michele Barresi, segretario trasporti del sindacato Orsa. Ma secondo Barresi c’è di più: “È curioso che dopo 70 anni di navigabilità in piena sicurezza si sia riscontrato un problema simile proprio in coincidenza dell’inizio del mese, e poi così dall’oggi al domani. Rfi peraltro avrebbe potuto chiedere una deroga ma non l’ha fatto, sospendendo un servizio senza alcuna possibilità di nuovi adeguamenti”.
“Per quanto tempo dovrà durare questa disposizione?”, chiede invece Giosuè Malaponti del comitato pendolari siciliani. E continua: “Quello che è certo che vigileremo su questa assurda, per certi versi, situazione di mobilità sullo Stretto di Messina che di anno in anno vede sempre più ridurre quella Continuità Territoriale che non ci è stata mai accordata e che vede la Sicilia allontanarsi sempre più dal continente Italia. Il Presidente Crocetta, il Prefetto, il Sindaco di Messina e tutti i nostri rappresentanti politici come pensano di intervenire su questa questione che oramai per forza di cose sta diventando sempre più paradossale e grottesca?”. E ancora una volta, con grande tempismo, la grana scoppia all'inizio della stagione turistica.
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Traghettamenti sempre più difficoltosi per chi si imbarca nelle navi di Rfi con il treno. Una nota della capitaneria del 30 giugno seguita ad un'ispezione ad uno dei traghetti obbliga le ferrovie a far scendere i passeggeri dai convogli durante la navigazione. Tutti dovranno salire sul ponte. Il sistema antincendio sulle navi non è idoneo: i passeggeri per motivi di sicurezza dal primo luglio sono così costretti a scendere dal treno una volta dentro la nave. Bagagli in mano, perché la sicurezza all’interno delle vetture non può essere garantita dal personale.
Tantissime le proteste oggi per i gravissimi disagi. Soprattutto per anziani e disabili, per questi ultimi le sale blu di Rfi, cioè il servizio assistenza dedicata a passeggeri con mobilità ridotta, sta annullando tutte le prenotazioni. Non esiste infatti sulle navi di trasporto di Rfi il servizio per la discesa dei passeggeri con problemi di mobilità sulla nave. Una situazione tale da muovere tutti i sindacati a scrivere una lettera congiunta al prefetto di Messina, per “le proteste dei passeggeri dei treni in transito sulle navi traghetto delle ferrovie - si legge nella nota congiunta di Filt-Cgil, Cisl-Reti, Uil-Trasporti, Orsa-Ferr. Ugl Fast, Rsu 18 - a causa di odierna disposizione di Rfi”, e per “la necessità che vengano fugate del tutto le preoccupazioni riguardo la più volte ventilata rottura di carico, cioè la fine del servizio di trasporto treni nelle navi”.
La nota della Capitaneria di porto è chiara, la visita sulle navi ha avuto esito negativo, non c’è sicurezza garantita in caso di incendi: “La visita in parola ha avuto esito non soddisfacente - si legge nella nota della Capitaneria di porto di Messina - per gravi non conformità inerenti la sicurezza della navigazione e le misure volte alla tutela dell’unità in caso di incendio. Nella fattispecie la gruetta di ammaino del battello di emergenza risultava essere non operativa e pertanto il “rescue boat” non è stato ammainato nell’immediato non potenziale pregiudizio per la sicurezza dei passeggeri a bordo. Come noto l’unità in parola è sprovvista di imbarcazioni di salvataggio e pertanto le zattere di salvataggio devono essere radunate tramite il battello di emergenza in dotazione indispensabile in caso di recupero di uomo in mare Per quanto concerne l’aspetto relativo alla prevenzione incendio a bordo, l’unità trasporta nelle acque dello Stretto di Messina mezzi ferroviari con relativi passeggeri a bordo. Al fine di garantire l’incolumità dei passeggeri ivi presenti gli stessi devono lasciare il mezzo ferroviario prima della partenza dell’unità per recarsi nel ponte passeggeri dell’unità durante la traversata nello Stretto di Messina”.
“Un disagio incredibile”, lo definisce Michele Barresi, segretario trasporti del sindacato Orsa. Ma secondo Barresi c’è di più: “È curioso che dopo 70 anni di navigabilità in piena sicurezza si sia riscontrato un problema simile proprio in coincidenza dell’inizio del mese, e poi così dall’oggi al domani. Rfi peraltro avrebbe potuto chiedere una deroga ma non l’ha fatto, sospendendo un servizio senza alcuna possibilità di nuovi adeguamenti”.
“Per quanto tempo dovrà durare questa disposizione?”, chiede invece Giosuè Malaponti del comitato pendolari siciliani. E continua: “Quello che è certo che vigileremo su questa assurda, per certi versi, situazione di mobilità sullo Stretto di Messina che di anno in anno vede sempre più ridurre quella Continuità Territoriale che non ci è stata mai accordata e che vede la Sicilia allontanarsi sempre più dal continente Italia. Il Presidente Crocetta, il Prefetto, il Sindaco di Messina e tutti i nostri rappresentanti politici come pensano di intervenire su questa questione che oramai per forza di cose sta diventando sempre più paradossale e grottesca?”. E ancora una volta, con grande tempismo, la grana scoppia all'inizio della stagione turistica.
Re: Notizie varie e di interesse generale (ex Riduzione corse Navi Traghetto ferroviarie dal 15-6-2009)
Si sono resi conto che se il problema è legato al vano treni chiuso, sul Messina il problema non c'è
Pericolo scongiurato, almeno per il momento, pur se il problema non è ancora risolto. Son durati meno di 48 ore i disagi per i viaggiatori che dalla Sicilia si muovono in treno verso il resto d’Italia e viceversa. Sono stati costretti a scendere e spostarsi sul ponte passeggeri, lasciando i bagagli in carrozza, così non sono mancati i disagi e le proteste.
Da oggi potranno di nuovo restare sul treno, così com’è sempre stato, perché la Capitaneria di Porto ha dato l’autorizzazione, che però è valida solo per la nave Messina. Per questo motivo, i treni passeggeri saranno imbarcati solo su quella nave. Il problema potrebbe verificarsi nel caso di guasto alla nave Messina o di ritardi ferroviari, che potrebbero comportare la necessità di far traghettare due navi ferroviarie passeggeri contemporaneamente. Verrebbe utilizzata un’altra nave e tornerebbe il disagio di dover scendere dal treno durante la traghettata.
Ieri pomeriggio si è tenuto un incontro con la Capitaneria di Porto durante il quale è stato stabilito di proporre un tavolo tecnico ministeriale per le successive valutazioni del caso.
Resta cauto il fronte sindacale che, seppur prende atto del parziale dietrofront di Fs e Capitaneria, sollecita una risoluzione completa del problema, “forse creato ad arte - è questo il sospetto dei sindacati - proprio per ‘agevolare’ il progetto aziendale più volte ventilato di contrarre la flotta Fs sullo Stretto lasciando la sola Nave Messina". A fronte di questo, i sindacati si opporranno con forza in modo unitario.
Articolo su tempostretto:
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Parziale dietrofront, sulla nave Messina si può stare a bordo treno. Sindacati cauti
La Capitaneria di Porto dà l'autorizzazione per la sola nave più nuova, che sarà anche l'unica ad essere utilizzata per il trasporto passeggeri. Resta il problema in caso di indisponibilità o ritardi che comporterebbero navigazioni contemporanee. Proposto un tavolo tecnico ministerialePericolo scongiurato, almeno per il momento, pur se il problema non è ancora risolto. Son durati meno di 48 ore i disagi per i viaggiatori che dalla Sicilia si muovono in treno verso il resto d’Italia e viceversa. Sono stati costretti a scendere e spostarsi sul ponte passeggeri, lasciando i bagagli in carrozza, così non sono mancati i disagi e le proteste.
Da oggi potranno di nuovo restare sul treno, così com’è sempre stato, perché la Capitaneria di Porto ha dato l’autorizzazione, che però è valida solo per la nave Messina. Per questo motivo, i treni passeggeri saranno imbarcati solo su quella nave. Il problema potrebbe verificarsi nel caso di guasto alla nave Messina o di ritardi ferroviari, che potrebbero comportare la necessità di far traghettare due navi ferroviarie passeggeri contemporaneamente. Verrebbe utilizzata un’altra nave e tornerebbe il disagio di dover scendere dal treno durante la traghettata.
Ieri pomeriggio si è tenuto un incontro con la Capitaneria di Porto durante il quale è stato stabilito di proporre un tavolo tecnico ministeriale per le successive valutazioni del caso.
Resta cauto il fronte sindacale che, seppur prende atto del parziale dietrofront di Fs e Capitaneria, sollecita una risoluzione completa del problema, “forse creato ad arte - è questo il sospetto dei sindacati - proprio per ‘agevolare’ il progetto aziendale più volte ventilato di contrarre la flotta Fs sullo Stretto lasciando la sola Nave Messina". A fronte di questo, i sindacati si opporranno con forza in modo unitario.
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rocco- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 07.08.11
Re: Notizie varie e di interesse generale (ex Riduzione corse Navi Traghetto ferroviarie dal 15-6-2009)
Da quel poco che ho avuto modo di leggere sull'argomento mi sembra che siano state messe assieme problematiche completamente differenti e che rfi ha preso la palla al balzo per bloccare il servizio.
Non c'è nessun legame tra il mancato funzionamento del battello di salvataggio ed i passaeggeri sui treni. Quello potrebbe significare, se mancano i requisiti per la navigazione in sicurezza, fermare la nave e basta. Sull'argomento problemi antincendio nel vano ferroviario, invece se se ne sono accori oggi, chederei come hanno fatto a navigare negli ultimi 40 anni.
Non c'è nessun legame tra il mancato funzionamento del battello di salvataggio ed i passaeggeri sui treni. Quello potrebbe significare, se mancano i requisiti per la navigazione in sicurezza, fermare la nave e basta. Sull'argomento problemi antincendio nel vano ferroviario, invece se se ne sono accori oggi, chederei come hanno fatto a navigare negli ultimi 40 anni.
rocco- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 07.08.11
Re: Notizie varie e di interesse generale (ex Riduzione corse Navi Traghetto ferroviarie dal 15-6-2009)
rocco ha scritto:Da quel poco che ho avuto modo di leggere sull'argomento mi sembra che siano state messe assieme problematiche completamente differenti e che rfi ha preso la palla al balzo per bloccare il servizio.
Non c'è nessun legame tra il mancato funzionamento del battello di salvataggio ed i passaeggeri sui treni. Quello potrebbe significare, se mancano i requisiti per la navigazione in sicurezza, fermare la nave e basta. Sull'argomento problemi antincendio nel vano ferroviario, invece se se ne sono accori oggi, chederei come hanno fatto a navigare negli ultimi 40 anni.
Rocco è una scusa bella e buona!
Come detto da te il rescue boat e l'impianto a schiuma non hanno nulla a che vedere con i treni passeggeri!!!!
E poi le navi hanno tutto approvato secondo norma di registro navale e autorità marittima!!!
Re: Notizie varie e di interesse generale (ex Riduzione corse Navi Traghetto ferroviarie dal 15-6-2009)
da premettere che e' da circa 100 anni che le navi hanno navigato sempre con i treni e i passeggeri a bordo (e se ne accorgono solo ora) ? forse che ci vogliono prendere per il c... soprattutto io che mi capita di usufruire del servizio con bambini al seguito spesso anche con l' ICN di Roma che arriva la mattina presto.... ma ci vogliono prendere per il c... anche facendoci credere che a bordo non esiste un ruolo d'appello nei casi di incendio e che non ci sono persone preposte di bordo per l'evacuazione delle vetture, io ho avuto la fortuna/sfortuna di lavorarci e vi posso assicurare che esiste anche l'incendio sul ponte binari e ci sono le persone di bordo preposte ad evacuare un treno pax in sicurezza, documento questo approvato dalla capitaneria di porto, e che fa, non lo riconosce piu', tutto cio' e' una grossa presa per il c..., chi non è addetto ai lavori non puo' conoscere certe cose ma la realta' e' ben diversa da quella che ci raccontano. Dunque gentile CP, chi li ha approvati i piani di emergenza fin'ora? allora tu CP fin'ora non hai avuto persone competenti per poter vedere il pericolo e te ne stai accorgendo solo ora, allora diciamoci la verita', stai cercando di aiutare solo rfi a chiudere alla faccia di chi deve viaggiare in treno per o dalla Sicilia, insomma semu ricchi e no sapemu!
strettomessina- Data d'iscrizione : 10.11.09
Re: Notizie varie e di interesse generale (ex Riduzione corse Navi Traghetto ferroviarie dal 15-6-2009)
Ora se la sono girata con una nota,nella quale guardacaso solamente la nuova NT Messina puo' solamente trasportare pax sui treni in quanto non provvista di impianto a schiuma ma di un normalissimo impianto ad acqua spruzzata(che tra l'altro una volta ebbi modo di vedere in funzione).
Comunque andatevi a guardare il video sullo scempio fatto sulla Logudoro......
Comunque andatevi a guardare il video sullo scempio fatto sulla Logudoro......
Re: Notizie varie e di interesse generale (ex Riduzione corse Navi Traghetto ferroviarie dal 15-6-2009)
Se metti il link del video, magari lo guardiamo davvero
La "rottura di carico"non è più nei piani FS che annuncia anche un piano di acquisizioni di nuove navi,
Fonte: Tempostretto
Arriva durante un incontro con le organizzazioni sindacali nazionali, tenutosi lo scorso 1 febbraio col Gruppo FS, la comunicazione ufficiale che la paventata rottura di carico effettuata a Villa San Giovanni e Messina non è più un obiettivo delle Ferrovie, poiché anche il Ministero dei Trasporti ha chiesto di mantenere il servizio di continuità territoriale sullo Stretto effettuato a bordo dei treni a lunga percorrenza.
"A distanza di quasi quasi due anni arriva quindi il dietro front ufficiale del Gruppo Fs - dichiara con soddisfazione Michele Barresi, responsabile regionale mobilità della Uiltrasporti Sicilia - e possiamo oggi dire che quella piazza che il 14 febbraio 2015 a Messina si oppose con una grande mobilitazione cittadina alla definitiva dismissione dei treni a lunga percorrenza sullo Stretto, programmata da Ferrovie dello Stato, finalmente ha vinto. E a tal proposito in questi giorni - continua Barresi - il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e il Ministero dell’Economia e Finanza hanno definito con Trenitalia anche il nuovo contratto per il servizio ferroviario “universale”, che avrà una durata decennale, con decorrenza dal 1° gennaio 2017 e scadenza 31 dicembre 2026, nel quale viene confermato l'attuale volume dei servizi dei treni a lunga percorrenza. La durata decennale del contratto, che costituisce una novità assoluta, e le maggiori risorse stanziate - dichiara Barresi - consentiranno un complessivo rilancio del servizio in tutta Italia, pertanto occorre vigilare affinché anche per i treni siciliani che attraversano lo Stretto finiscano le continue emergenze e le paventate soppressioni a cui da anni siamo stati abituati. Da oggi non ci sono più scuse affinche' il rinnovamento dei treni e la qualità del servizio siano adeguati finalmente alle reali esigenze della domanda dell'utenza siciliana. Infine, è stata riferita dal Gruppo Fs l’ipotesi che nell'altro Contratto di Servizio con Rfi attinente invece la continuità territoriale venga inserito il cosiddetto “traghettamento veloce, attualmente effettuato dalla Società di proprietà di R.F.I. – Bluferries – tra Villa S. Giovanni e Messina. Notizia di per sé positiva - prosegue la Uilt Sicilia - anche se ad oggi continuano a mancare da parte del Ministero le risorse necessarie ad esso destinate. Un servizio con un costo annuo di 3 milioni di euro,di cui solo 850 mila recuperati dagli incassi di bigliettazione, e a cui il Ministero non destina un euro dal 1 gennaio 2015, sebbene sia un servizio importante per l'area metropolitana dello Stretto ed impiegato da 300 mila passeggeri l'anno. Prima di modificare l'organizzazione attuale del servizio, che transiterebbe dalla società Bluferries direttamente in capo ad Rfi, serve un confronto congiunto con Istituzioni e Gruppo Fs - continua la Uilt - perché se da un lato i livelli occupazionali del personale marittimo sono stati tutelati da un recente accordo integrativo sottoscritto dal sindacato con Bluferries, a rischio ci sono invece 40 posti di lavoro nell'indotto e c'è la necessità di dare risposte all'utenza migliorando il servizio offerto. Chiediamo pertanto con insistenza un confronto in merito con il Ministero dei Trasporti ed il Gruppo Fs - continua la Uilt Sicilia - per implementare l'attuale servizio destinando opportune risorse economiche per realizzare un sistema di traghettamento veloce con corse cadenzate ogni mezz'ora e potenziare le attività di assistenza a terra per la clientela, tutelando così utenza e occupazione".
Arriva durante un incontro con le organizzazioni sindacali nazionali, tenutosi lo scorso 1 febbraio col Gruppo FS, la comunicazione ufficiale che la paventata rottura di carico effettuata a Villa San Giovanni e Messina non è più un obiettivo delle Ferrovie, poiché anche il Ministero dei Trasporti ha chiesto di mantenere il servizio di continuità territoriale sullo Stretto effettuato a bordo dei treni a lunga percorrenza.
"A distanza di quasi quasi due anni arriva quindi il dietro front ufficiale del Gruppo Fs - dichiara con soddisfazione Michele Barresi, responsabile regionale mobilità della Uiltrasporti Sicilia - e possiamo oggi dire che quella piazza che il 14 febbraio 2015 a Messina si oppose con una grande mobilitazione cittadina alla definitiva dismissione dei treni a lunga percorrenza sullo Stretto, programmata da Ferrovie dello Stato, finalmente ha vinto. E a tal proposito in questi giorni - continua Barresi - il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e il Ministero dell’Economia e Finanza hanno definito con Trenitalia anche il nuovo contratto per il servizio ferroviario “universale”, che avrà una durata decennale, con decorrenza dal 1° gennaio 2017 e scadenza 31 dicembre 2026, nel quale viene confermato l'attuale volume dei servizi dei treni a lunga percorrenza. La durata decennale del contratto, che costituisce una novità assoluta, e le maggiori risorse stanziate - dichiara Barresi - consentiranno un complessivo rilancio del servizio in tutta Italia, pertanto occorre vigilare affinché anche per i treni siciliani che attraversano lo Stretto finiscano le continue emergenze e le paventate soppressioni a cui da anni siamo stati abituati. Da oggi non ci sono più scuse affinche' il rinnovamento dei treni e la qualità del servizio siano adeguati finalmente alle reali esigenze della domanda dell'utenza siciliana. Infine, è stata riferita dal Gruppo Fs l’ipotesi che nell'altro Contratto di Servizio con Rfi attinente invece la continuità territoriale venga inserito il cosiddetto “traghettamento veloce, attualmente effettuato dalla Società di proprietà di R.F.I. – Bluferries – tra Villa S. Giovanni e Messina. Notizia di per sé positiva - prosegue la Uilt Sicilia - anche se ad oggi continuano a mancare da parte del Ministero le risorse necessarie ad esso destinate. Un servizio con un costo annuo di 3 milioni di euro,di cui solo 850 mila recuperati dagli incassi di bigliettazione, e a cui il Ministero non destina un euro dal 1 gennaio 2015, sebbene sia un servizio importante per l'area metropolitana dello Stretto ed impiegato da 300 mila passeggeri l'anno. Prima di modificare l'organizzazione attuale del servizio, che transiterebbe dalla società Bluferries direttamente in capo ad Rfi, serve un confronto congiunto con Istituzioni e Gruppo Fs - continua la Uilt - perché se da un lato i livelli occupazionali del personale marittimo sono stati tutelati da un recente accordo integrativo sottoscritto dal sindacato con Bluferries, a rischio ci sono invece 40 posti di lavoro nell'indotto e c'è la necessità di dare risposte all'utenza migliorando il servizio offerto. Chiediamo pertanto con insistenza un confronto in merito con il Ministero dei Trasporti ed il Gruppo Fs - continua la Uilt Sicilia - per implementare l'attuale servizio destinando opportune risorse economiche per realizzare un sistema di traghettamento veloce con corse cadenzate ogni mezz'ora e potenziare le attività di assistenza a terra per la clientela, tutelando così utenza e occupazione".
Re: Notizie varie e di interesse generale (ex Riduzione corse Navi Traghetto ferroviarie dal 15-6-2009)
Come trasformare un diritto che dura da oltre cento anni in un regalo. Un accontentino per evitare di perdere preziosi voti politici.
Complimenti, un applauso!
Complimenti, un applauso!
Gualtiero- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 09.08.10
Re: Notizie varie e di interesse generale (ex Riduzione corse Navi Traghetto ferroviarie dal 15-6-2009)
Non so come prendere la notizia, sono contento che arrivi un'altra nave, ma significa che probabilmente una o due (Riace e Fata Morgana) potrebbero andare in "pensione". Attendo fiducioso gli sviluppi
Re: Notizie varie e di interesse generale (ex Riduzione corse Navi Traghetto ferroviarie dal 15-6-2009)
zancle ha scritto:Non so come prendere la notizia, sono contento che arrivi un'altra nave, ma significa che probabilmente una o due (Riace e Fata Morgana) potrebbero andare in "pensione". Attendo fiducioso gli sviluppi
In pensione andrà una nave ferroviaria, probabilmente Logudoro.
Re: Notizie varie e di interesse generale (ex Riduzione corse Navi Traghetto ferroviarie dal 15-6-2009)
RFI: Stretto di Messina, nessun disimpegno né abbandono
Smentita ogni ipotesi di riduzione di navi traghetto
Comunicato stampa di RFI diramato ieri, 13 settembre 2018
(http://www.rfi.it/cms/v/index.jsp?vgnextoid=62bae70856ec5610VgnVCM1000008916f90aRCRD)
Nessun abbandono, né disimpegno sullo Stretto di Messina da parte del Gruppo FS Italiane.
Blu Jet, la nuova società controllata da Rete Ferroviaria Italiana, è stata creata per rafforzare il sistema di attraversamento dello Stretto, garantendo il collegamento navale dei passeggeri tra Messina e Villa San Giovanni. Non ci sarà pertanto alcun impatto sul servizio di traghettamento ferroviario tradizionale, relativo ai treni a lunga percorrenza.
Il nuovo assetto del sistema di attraversamento dello Stretto prevede, infatti, oltre a Blu Jet per i passeggeri, le navi di RFI per i treni a lunga percorrenza e le navi bidirezionali di Bluferries per gli autoveicoli e i mezzi pesanti.
RFI smentisce quindi ogni ipotesi di riduzione di navi traghetto, il cui servizio è organizzato anche in base agli accordi contenuti nel Contratto di Servizio, firmato nel 2017 fra Trenitalia e il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Tale documento stabilisce e vincola per dieci anni il perimetro dei collegamenti ferroviari tra il Nord e il Sud del Paese.
Ulteriore prova dell’impegno di Rete Ferroviaria Italiana per l’area dello Stretto è il nuovo bando di gara europeo, già pubblicato, per affidare la costruzione di una nuova nave traghetto, operativa dal 2020, con un investimento di oltre 50 milioni di euro.
Smentita ogni ipotesi di riduzione di navi traghetto
Comunicato stampa di RFI diramato ieri, 13 settembre 2018
(http://www.rfi.it/cms/v/index.jsp?vgnextoid=62bae70856ec5610VgnVCM1000008916f90aRCRD)
Nessun abbandono, né disimpegno sullo Stretto di Messina da parte del Gruppo FS Italiane.
Blu Jet, la nuova società controllata da Rete Ferroviaria Italiana, è stata creata per rafforzare il sistema di attraversamento dello Stretto, garantendo il collegamento navale dei passeggeri tra Messina e Villa San Giovanni. Non ci sarà pertanto alcun impatto sul servizio di traghettamento ferroviario tradizionale, relativo ai treni a lunga percorrenza.
Il nuovo assetto del sistema di attraversamento dello Stretto prevede, infatti, oltre a Blu Jet per i passeggeri, le navi di RFI per i treni a lunga percorrenza e le navi bidirezionali di Bluferries per gli autoveicoli e i mezzi pesanti.
RFI smentisce quindi ogni ipotesi di riduzione di navi traghetto, il cui servizio è organizzato anche in base agli accordi contenuti nel Contratto di Servizio, firmato nel 2017 fra Trenitalia e il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Tale documento stabilisce e vincola per dieci anni il perimetro dei collegamenti ferroviari tra il Nord e il Sud del Paese.
Ulteriore prova dell’impegno di Rete Ferroviaria Italiana per l’area dello Stretto è il nuovo bando di gara europeo, già pubblicato, per affidare la costruzione di una nuova nave traghetto, operativa dal 2020, con un investimento di oltre 50 milioni di euro.
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