Scilla e Cariddi (1931-32) e successive modifiche
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Re: Scilla e Cariddi (1931-32) e successive modifiche
La nave affianco il Cariddi e' una gemella dell'Edra(Dionea o Ambriabella) ??? O la Basiluzzo della ex Navisarma???
Re: Scilla e Cariddi (1931-32) e successive modifiche
Inbus U 210 ha scritto:La nave affianco il Cariddi e' una gemella dell'Edra(Dionea o Ambriabella) ??? O la Basiluzzo della ex Navisarma???
tutte ipotesi sbagliate, è l'ISOLA DEL SOLE
Re: Scilla e Cariddi (1931-32) e successive modifiche
Si e' stata anche della Caremar e come tutte le motonavi passeggeri degli anni 60 si assomigliava....questa nave era di proprieta' della Alioth di Patti Marina(ME)....insieme alla Golfo di Patti motonave che si trova affondata a Giardini Naxos
Re: Scilla e Cariddi (1931-32) e successive modifiche
Una bella foto di quando ancora tutto era salvabile...
Re: Scilla e Cariddi (1931-32) e successive modifiche
Ne 120 ha scritto:Cariddi Anni '50.....
a volte torna d'attualità...
Re: Scilla e Cariddi (1931-32) e successive modifiche
ricorre oggi l'ottavo anniversario dell'affondamento della Cariddi
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la storia di questo glorioso traghetto potete ancora oggi leggerla al seguente link [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]
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Re: Scilla e Cariddi (1931-32) e successive modifiche
capita, a volte, di ritrovarsi tra le mani un vecchio album di fotografie che ti fanno tornare indietro nel tempo di oltre 40 anni... a un giorno in cui i miei genitori regalarono a me e mia sorella una bellissima gita sul traghetto Scilla (era il 10 ottobre 1972)
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Re: Scilla e Cariddi (1931-32) e successive modifiche
Interessante articolo a tema su Messinaoggi.it a firma di P. Genovese (che ringraziamo!)
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MESSINA | Sono passati 71 anni dal primo affondamento della Nave Traghetto Cariddi, costruita nel 1932 dai Cantieri Riuniti dell'Adriatico di Trieste per conto delle Ferrovie dello Stato.
La nave rappresentò subito una vera e propria rivoluzione nel panorama dei trasporti dello Stretto, in quanto, non solo aumentò la capacità di carico di mezzi ferroviari e non, ma anche la frequenza dei collegamenti tra le sponde di Messina e Calabria.
Nell'estate del 1943 il traghetto fu danneggiato a seguito del bombardamento aereo degli alleati, ma nonostante ciò, fu impegnato insieme a 3 piroscafi nel trasferire nella sponda calabrese i resti delle forze italiane che si ritiravano dal fronte di guerra siciliano.
Il 16 agosto di quello stesso anno, mentre le ultime retroguardie della 29a Panzergrenadier Division “Falke” passavano dall’abitato collinare e dalla strada costiera tirrenica, per dirigersi verso Messina ed imbarcarsi alla volta della Calabria, al comandante della Cariddi, allora alle dipendenze delle forze italo - tedesche fu dato ordine di affondare lo scafo.
Il traghetto fu così portato, attraverso un rimorchiatore, presso la rada Paradiso, dove furono fatte aprire le "prese-mare" per allagare i locali sottocoperta al fine di fare affondare lo scafo, che nonostante tutto, resistette all'allagamento dei locali, e così, per affondarlo, si utilizzò l'esplosivo, che non solo procurò falle a bordo, ma contribuì anche al ribaltamento dello scafo stesso.
Dopo alcuni mesi con la nave capovolta ormeggiata in prossimità del porto del capoluogo peloritano, ebbero finalmente inizio le operazioni di ribaltamento dello scafo. Secondo i documenti di allora, conservati e riportati sul sito ufficiale dell'Associazione Ferrovie Sicilie afs, molte sono le testimonianze che ricordano una forte commozione, quando, nel momento del recupero, comparve ancora al suo posto sull’asse di poppa della nave la Bandiera nazionale.
In quegli anni il fatto fu interpretato da tutti come un simbolo della voglia di rinascita della Nazione dopo le sofferenze e le distruzioni belliche.
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- CARIDDI: 71 ANNI FA IL I AFFONDAMENTO
- La Nave Traghetto è stata uno dei simboli della storia del trasporto marittimo dello Stretto. Fu varato a a Trieste nel 1932.
MESSINA | Sono passati 71 anni dal primo affondamento della Nave Traghetto Cariddi, costruita nel 1932 dai Cantieri Riuniti dell'Adriatico di Trieste per conto delle Ferrovie dello Stato.
La nave rappresentò subito una vera e propria rivoluzione nel panorama dei trasporti dello Stretto, in quanto, non solo aumentò la capacità di carico di mezzi ferroviari e non, ma anche la frequenza dei collegamenti tra le sponde di Messina e Calabria.
Nell'estate del 1943 il traghetto fu danneggiato a seguito del bombardamento aereo degli alleati, ma nonostante ciò, fu impegnato insieme a 3 piroscafi nel trasferire nella sponda calabrese i resti delle forze italiane che si ritiravano dal fronte di guerra siciliano.
Il 16 agosto di quello stesso anno, mentre le ultime retroguardie della 29a Panzergrenadier Division “Falke” passavano dall’abitato collinare e dalla strada costiera tirrenica, per dirigersi verso Messina ed imbarcarsi alla volta della Calabria, al comandante della Cariddi, allora alle dipendenze delle forze italo - tedesche fu dato ordine di affondare lo scafo.
Il traghetto fu così portato, attraverso un rimorchiatore, presso la rada Paradiso, dove furono fatte aprire le "prese-mare" per allagare i locali sottocoperta al fine di fare affondare lo scafo, che nonostante tutto, resistette all'allagamento dei locali, e così, per affondarlo, si utilizzò l'esplosivo, che non solo procurò falle a bordo, ma contribuì anche al ribaltamento dello scafo stesso.
Dopo alcuni mesi con la nave capovolta ormeggiata in prossimità del porto del capoluogo peloritano, ebbero finalmente inizio le operazioni di ribaltamento dello scafo. Secondo i documenti di allora, conservati e riportati sul sito ufficiale dell'Associazione Ferrovie Sicilie afs, molte sono le testimonianze che ricordano una forte commozione, quando, nel momento del recupero, comparve ancora al suo posto sull’asse di poppa della nave la Bandiera nazionale.
In quegli anni il fatto fu interpretato da tutti come un simbolo della voglia di rinascita della Nazione dopo le sofferenze e le distruzioni belliche.
Re: Scilla e Cariddi (1931-32) e successive modifiche
fammi sapere, semmai la spostoFerryboat ha scritto:mmm non mi sembra una delle due sorelle
Re: Scilla e Cariddi (1931-32) e successive modifiche
ma e' stata tagliata la poppa con il nome?
strettomessina- Data d'iscrizione : 10.11.09
Re: Scilla e Cariddi (1931-32) e successive modifiche
Il tempo passa, mai hai fatto bene a ricordare il triste anniversario
Re: Scilla e Cariddi (1931-32) e successive modifiche
Ricorre oggi il 72° anno dell'affondamento della Cariddi.
Il 16 Agosto del 1943 gli Alleati erano alle porte della città di Messina e la N/t "CARIDDI" delle FS era carica di armamenti ma non in efficienza tanto da attendere di essere rimorchiata a Villa San Giovanni. Così per evitarne la cattura del nemico venne autoaffondata in rada Paradiso su un fondale di 20 metri. La nave affondò capovolgendosi in pochi minuti. Dobbiamo aspettare la fine della guerra ed esattamente nel 1949 per rivedere galleggiare il relitto ed 1953 per il rientro in servizio
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Il 16 Agosto del 1943 gli Alleati erano alle porte della città di Messina e la N/t "CARIDDI" delle FS era carica di armamenti ma non in efficienza tanto da attendere di essere rimorchiata a Villa San Giovanni. Così per evitarne la cattura del nemico venne autoaffondata in rada Paradiso su un fondale di 20 metri. La nave affondò capovolgendosi in pochi minuti. Dobbiamo aspettare la fine della guerra ed esattamente nel 1949 per rivedere galleggiare il relitto ed 1953 per il rientro in servizio
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Re: Scilla e Cariddi (1931-32) e successive modifiche
un'immagine abbastanza rara per celebrare anche in questa sezione del forum l'evento commemorativo realizzato sabato scorso nei locali della Lega Navale di Messina ed il cui resoconto potrete leggere nella sezione EVENTI AFS di questo forum
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