Ferrovia Alcantara - Randazzo
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Re: Ferrovia Alcantara - Randazzo
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Roberto
Copiare e/o imitare l'AFS non è difficile ma semplicemente inutile !
Re: Ferrovia Alcantara - Randazzo
La Stazione di Randazzo riapre per un giorno grazie all'evento "Vivi la stazione", la manifestazione organizzata dall'Associazione Ferrovia Valle Alcantara domenica 26 Marzo per la 10a giornata nazionale delle ferrovie NON dimenticate. Noi dell'AFS ci siamo uniti volentieri ed accompagnati dai preparatissimi soci FVA, abbiamo potuto apprezzare tutto il materiale inedito esposto in stazione e riscoprire le opere dell'area di stazione quali la rimessa, gli alloggi, i segnali ed il binario datato 1913 (unico tronco presente su tutta la linea); particolare attenzione e curiosità hanno suscitato la breve ma avvincente storia dell'avvocato Ferdinando Basile e questa ferrovia e per noi il "padre" di questa tratta a tutti gli effetti, l'esposizione orale ai presenti della dott.ssa Barbara Puglia che nel 2014 ha conseguito la laurea discutendo una tesi sul riutilizzo di questa linea ferrata trovando grandi apprezzamenti fra i presenti; particolare attenzione è stata anche dedicata ad un documento esposto datato 1973, dove si proponeva il prolungamento della tratta fino ad Enna. Presenti in stazione durante la giornata anche il sindaco di Randazzo prof. Michele Mangione e la deputata Luisa Albanella (firmataria della proposta di legge sulle ferrovie turistiche) che hanno apprezzato ed incoraggiato gli amici della FVA il lavoro svolto e tutto il materiale fotografico e cartaceo messo a disposizione.
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Roberto
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Smantellamento o Sostituzione Integrale
Buonasera da tutti. da un paio di giorni, passando da Chianchitta, noto che il binario dalla Stazione Alcantara verso la Ferrovia Alcantara-Randazzo è stato smantellato, e mercoledì scorso sono state portate via, tramite un autoarticolato, le vecchie rotaie in legno.
Qualcuno che sarà informato stanno ricostruendo il binario con un nuovo armamento oppure è finita per la Ferrovia Alcantara-Randazzo?
Qualcuno che sarà informato stanno ricostruendo il binario con un nuovo armamento oppure è finita per la Ferrovia Alcantara-Randazzo?
Vito.Antonio- Data d'iscrizione : 08.08.14
Re: Ferrovia Alcantara - Randazzo
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Roberto
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Re: Ferrovia Alcantara - Randazzo
Vediamo se ad ottobre organizziamo un'altra passeggiata.....
davidetricomi- Data d'iscrizione : 09.08.16
Re: Ferrovia Alcantara - Randazzo
Un filmatino....
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Lc 24,1-12 : Perché cercate tra i morti colui che è vivo?
Gualtiero- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 09.08.10
Re: Ferrovia Alcantara - Randazzo
In una interessantissima intervista rilasciata a Co.Mo.Do e pubblicata ieri l'ing. Cantamessa, Direttore della Fondazione FS, ha prospettato ed auspicato la riattivazione a fini turistici della linea Alcantara - Randazzo.
Di seguito lo stralcio dell'intervista.
D. È fattibile secondo una sua ragionevole utopia che le Regioni o i Comuni sulle quali insiste una linea ancora armata, riescano a reperire i necessari finanziamenti per far correre ancora un treno? Pensiamo ad esempio alla meravigliosa “Alcantara-Randazzo”.
R. È fattibile e anche auspicabile. La linea da voi citata rientra nell’elenco contemplato dalla Legge 128/2017, e una sua riapertura potrebbe stravolgere in positivo l’economia locale, fortemente ancora al turismo escursionistico. Pensiamo ai benefici che apporterebbe un treno storico che, partendo dalla bella stazione di Taormina si addentra nella Valle dell’Alcantara, con il suo carico di turisti diretti alla fermata delle famose Gole. Un servizio del genere, con il contributo degli enti locali, potrebbe essere espletato anche 365 giorni l’anno, grazie alle favorevoli condizioni climatiche, e richiamerebbe l’interesse dei viaggiatori da tutto il mondo.
Di seguito lo stralcio dell'intervista.
D. È fattibile secondo una sua ragionevole utopia che le Regioni o i Comuni sulle quali insiste una linea ancora armata, riescano a reperire i necessari finanziamenti per far correre ancora un treno? Pensiamo ad esempio alla meravigliosa “Alcantara-Randazzo”.
R. È fattibile e anche auspicabile. La linea da voi citata rientra nell’elenco contemplato dalla Legge 128/2017, e una sua riapertura potrebbe stravolgere in positivo l’economia locale, fortemente ancora al turismo escursionistico. Pensiamo ai benefici che apporterebbe un treno storico che, partendo dalla bella stazione di Taormina si addentra nella Valle dell’Alcantara, con il suo carico di turisti diretti alla fermata delle famose Gole. Un servizio del genere, con il contributo degli enti locali, potrebbe essere espletato anche 365 giorni l’anno, grazie alle favorevoli condizioni climatiche, e richiamerebbe l’interesse dei viaggiatori da tutto il mondo.
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Roberto
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Re: Ferrovia Alcantara - Randazzo
Grazie per l'impegno che ogni giorno gli amici della FVA stanno spendendo per far si che il treno torni nella valle dell'Alcantara!
Re: Ferrovia Alcantara - Randazzo
Mi unisco anch'io al plauso per FVA
Ho avuto modo di apprezzare personalmente la determinazione e la tenacia che anima Marco, Davide e tutti i Soci FVA e non posso che confermargli tutta la mia e nostra disponibilità a cooperare per la realizzazione di ogni loro iniziativa non solo per la tutela e la salvaguardia del patrimonio ferroviario della linea Alcantara - Randazzo ma anche per ridare vita, sviluppo e futuro a questa bellissima linea ed ai territori che attraversa.
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Ho avuto modo di apprezzare personalmente la determinazione e la tenacia che anima Marco, Davide e tutti i Soci FVA e non posso che confermargli tutta la mia e nostra disponibilità a cooperare per la realizzazione di ogni loro iniziativa non solo per la tutela e la salvaguardia del patrimonio ferroviario della linea Alcantara - Randazzo ma anche per ridare vita, sviluppo e futuro a questa bellissima linea ed ai territori che attraversa.
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Roberto
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Re: Ferrovia Alcantara - Randazzo
Ben detto Presidente!Admin ha scritto:Mi unisco anch'io al plauso per FVA
Ho avuto modo di apprezzare personalmente la determinazione e la tenacia che anima Marco, Davide e tutti i Soci FVA e non posso che confermargli tutta la mia e nostra disponibilità a cooperare per la realizzazione di ogni loro iniziativa non solo per la tutela e la salvaguardia del patrimonio ferroviario della linea Alcantara - Randazzo ma anche per ridare vita, sviluppo e futuro a questa bellissima linea ed ai territori che attraversa.
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Re: Ferrovia Alcantara - Randazzo
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Roberto
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Re: Ferrovia Alcantara - Randazzo
Ma come...... qualche esperto di trasporti non aveva detto che i suoi calcoli prevedevano 100 milioni.....???? non può essere, RFI si sta sbagliando....!!! ahahahah
davidetricomi- Data d'iscrizione : 09.08.16
Re: Ferrovia Alcantara - Randazzo
Caro Davide,
siamo in Italia, paese democratico e pluralista in cui la libertà di pensiero è costituzionalmente garantita e tutelata.
Pensare cavolate è lecito, poi ci sono quelli che le cavolate le scrivono e - ahimè - pure quelli che ci credono ..... ma questo discorso meriterebbe più tempo e, tra l'altro, i temi sui quali andremmo a confrontarci sono stati già ampiamente trattati sulle pagine di questo spazio di discussione
siamo in Italia, paese democratico e pluralista in cui la libertà di pensiero è costituzionalmente garantita e tutelata.
Pensare cavolate è lecito, poi ci sono quelli che le cavolate le scrivono e - ahimè - pure quelli che ci credono ..... ma questo discorso meriterebbe più tempo e, tra l'altro, i temi sui quali andremmo a confrontarci sono stati già ampiamente trattati sulle pagine di questo spazio di discussione
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Roberto
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Re: Ferrovia Alcantara - Randazzo
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Roberto
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Re: Ferrovia Alcantara - Randazzo
segnalo: [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]
Anche l’associazione “Ferrovia Valle Alcantara”, guidata dal presidente Marco Crimi e da tempo impegnata sul fronte della riattivazione della tratta Taormina-Randazzo soppressa nel 1995, è intervenuta alla cerimonia inaugurale del Festival L.I.B. (Lungo I Binari) 2018 svoltasi ieri nei locali della stazione Fs di Paternò San Marco sulla linea dismessa Motta Sant’Anastasia-Regalbuto.
A rappresentare il sodalizio è stato il vicepresidente Davide Tricomi il quale, nell’ambito del dibattito sulle possibilità di recupero delle ferrovie dismesse, ha evidenziato le enormi potenzialità turistiche della ferrovia dell’Alcantara, in grado di attingere sia al bacino di Taormina e sia a quello crocieristico di Giardini Naxos.
La caratteristica “Littorina” che transitava sulla tratta Alcantara-Randazzo
Tricomi ha inoltre sottolineato che questo tipo di “battaglia” l’associazione “Ferrovia Valle Alcantara” non la sta conducendo “in solitario” bensì coinvolgendo le istituzioni locali, come l’Ente Parco Fluviale e le amministrazioni comunali della Valle, tra cui quella di Randazzo, il cui sindaco Michele Mangione ha anche lui preso la parola nel corso del dibattito di Paternò.
Il primo cittadino randazzese ha in particolare rimarcato l’interesse della sua Amministrazione a trovare una soluzione concreta per il ripristino della tratta ferroviaria dell’Alcantara, riconoscendo un ruolo centrale in tal senso all’Ente Parco Fluviale.
Tra gli intervenuti al dibattito, moderato da Claudia Barcellona, anche il deputato nazionale Maria Iacono, il portavoce di “CO.MO.DO.” (Cooperazione per la Mobilità Dolce) Roberto Greco e John Copsey, rappresentante di “Ferrovie Kaos” di Porto Empedocle, uno dei tanti virtuosi esempi di tratta abbandonata e poi riattivata con successo a fini turistici.
Al centro della discussione, ovviamente, la Legge 128/2017 dello scorso agosto, che ha individuato in tutta Italia diciotto linee ferroviarie da classificare e riattivare come “turistiche”, tra cui anche la tratta “Alcantara-Randazzo”. L’iniziativa è finanziariamente supportata dal Governo nazionale e dalla Fondazione “FS Italiane”, ma anche i territori interessati devono mettere a disposizione le proprie risorse, da reperire in tempi brevi per non perdere quello che, tanto per rimanere in tema, può effettivamente definirsi un “treno per lo sviluppo”.
Anche l’associazione “Ferrovia Valle Alcantara”, guidata dal presidente Marco Crimi e da tempo impegnata sul fronte della riattivazione della tratta Taormina-Randazzo soppressa nel 1995, è intervenuta alla cerimonia inaugurale del Festival L.I.B. (Lungo I Binari) 2018 svoltasi ieri nei locali della stazione Fs di Paternò San Marco sulla linea dismessa Motta Sant’Anastasia-Regalbuto.
A rappresentare il sodalizio è stato il vicepresidente Davide Tricomi il quale, nell’ambito del dibattito sulle possibilità di recupero delle ferrovie dismesse, ha evidenziato le enormi potenzialità turistiche della ferrovia dell’Alcantara, in grado di attingere sia al bacino di Taormina e sia a quello crocieristico di Giardini Naxos.
La caratteristica “Littorina” che transitava sulla tratta Alcantara-Randazzo
Tricomi ha inoltre sottolineato che questo tipo di “battaglia” l’associazione “Ferrovia Valle Alcantara” non la sta conducendo “in solitario” bensì coinvolgendo le istituzioni locali, come l’Ente Parco Fluviale e le amministrazioni comunali della Valle, tra cui quella di Randazzo, il cui sindaco Michele Mangione ha anche lui preso la parola nel corso del dibattito di Paternò.
Il primo cittadino randazzese ha in particolare rimarcato l’interesse della sua Amministrazione a trovare una soluzione concreta per il ripristino della tratta ferroviaria dell’Alcantara, riconoscendo un ruolo centrale in tal senso all’Ente Parco Fluviale.
Tra gli intervenuti al dibattito, moderato da Claudia Barcellona, anche il deputato nazionale Maria Iacono, il portavoce di “CO.MO.DO.” (Cooperazione per la Mobilità Dolce) Roberto Greco e John Copsey, rappresentante di “Ferrovie Kaos” di Porto Empedocle, uno dei tanti virtuosi esempi di tratta abbandonata e poi riattivata con successo a fini turistici.
Al centro della discussione, ovviamente, la Legge 128/2017 dello scorso agosto, che ha individuato in tutta Italia diciotto linee ferroviarie da classificare e riattivare come “turistiche”, tra cui anche la tratta “Alcantara-Randazzo”. L’iniziativa è finanziariamente supportata dal Governo nazionale e dalla Fondazione “FS Italiane”, ma anche i territori interessati devono mettere a disposizione le proprie risorse, da reperire in tempi brevi per non perdere quello che, tanto per rimanere in tema, può effettivamente definirsi un “treno per lo sviluppo”.
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Re: Ferrovia Alcantara - Randazzo
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Re: Ferrovia Alcantara - Randazzo
Grazie ragazzi per aver riportato la notizia..... speriamo bene!
davidetricomi- Data d'iscrizione : 09.08.16
Re: Ferrovia Alcantara - Randazzo
In un articolo pubblicato oggi sulla Gazzetta del Sud (ediz. Messina), il sindaco di Taormina, prof. Bolognari parla (riterrei con scarsa consapevolezza) di "metropolitana di superficie Alcantara - Randazzo"
L'articolo è visibile su questo stesso forum all'interno del topic dedicato alla linea Messina - Catania - Siracusa
Cosa intenderà davvero il prof Bolognari
L'articolo è visibile su questo stesso forum all'interno del topic dedicato alla linea Messina - Catania - Siracusa
Cosa intenderà davvero il prof Bolognari
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Roberto
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Re: Ferrovia Alcantara - Randazzo
ecco la risposta, pubblicata ancora sul sito Blog Taormina domenica 18.11.2018
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Il sindaco di Taormina, Mario Bolognari, respinge lo spettro di “grandi manovre” nella baia di Villagonia e allontana in via definitiva lo spettro del porto turistico. Il primo cittadino ritiene “chiusa per sempre” la vicenda della paventata costruzione di un approdo per la nautica da diporto a Villagonia e preannuncia una proposta alla Regione Siciliana per provare a tenere “viva” e con una destinazione pubblica la stazione, che tra qualche anno verrà dismessa per lasciare spazio al raddoppio ferroviario Giampilieri-Fiumefreddo e rischia di finire nella mani di privati.
“Relativamente alla notizia di un investimento da parte del Governo regionale siciliano sulle infrastrutture portuali dell’isola – afferma il sindaco di Taormina, il prof. Bolognari – posso garantire che essa non costituisce nessuna possibile riapertura del caso di un porticciolo turistico a Villagonia. Per tre ordini di motivi. In primo luogo, i siti sono individuati e tra di essi non c’è Taormina. In secondo luogo, la procedura per un marine privato dinanzi la Stazione ferroviaria si è chiusa, e in via definitiva. Terzo e più importante motivo: il programma che i cittadini hanno votato eleggendomi sindaco della città non prevede, anzi esclude una opera di questo tipo. Comprendo che si tratti di un’ipotesi suggestiva, ma per ragioni ambientali, archeologiche e di sostenibilità essa non sarà mai realizzata. Tra l’altro, mentre venti o trent’anni fa avrebbe costituito forse un punto a favore della dotazione infrastrutturale di Taormina e Giardini Naxos, oggi si tratterebbe di una soluzione di retroguardia, inutile, se non dannosa. Inoltre, quel tratto di costa è stato inserito nel piano delle spiagge, approvato recentemente dalla Giunta Municipale e presentato all’ufficio del demanio regionale, con destinazione balneare. Non abbiamo nessuna intenzione di cambiare idea”.
“Un’altra preoccupazione emersa – continua Bolognari – è relativa alla destinazione che avrà la storica Stazione ferroviaria una volta che sarà stata spostata la tratta ferroviaria a monte. Da quanto mi risulta, da parte della proprietà non c’è alcun progetto. Anzi, le ferrovie sollecitano gli enti locali ad avanzare una proposta, così come mi è stato ribadito di recente. La mia idea è di mantenere la ferrovia da Letojanni all’Alcantara come metro leggera di superficie per il collegamento tra le spiagge più frequentate durante la stagione estiva. Il collegamento con la tratta che penetra lungo la Valle dell’Alcantara potrebbe arricchire il valore turistico e ambientale della ferrovia”.
“In questo quadro la Stazione di Taormina e Giardini Naxos – conclude Bolognari – potrebbe benissimo rientrare in un progetto di rifunzionalizzazione, solo parzialmente destinato alla mobilità e per il resto destinato a un contenitore culturale, come, per esempio, un museo. Il prossimo 29 novembre a Roma non si parlerà di questo, ma i tempi sono maturi per avviare una proficua e propositiva interlocuzione. Su questa idea spero di coinvolgere tutti i comuni interessati e di conquistare l’appoggio della Regione Siciliana per gli apporti finanziari necessari”.
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Il sindaco di Taormina, Mario Bolognari, respinge lo spettro di “grandi manovre” nella baia di Villagonia e allontana in via definitiva lo spettro del porto turistico. Il primo cittadino ritiene “chiusa per sempre” la vicenda della paventata costruzione di un approdo per la nautica da diporto a Villagonia e preannuncia una proposta alla Regione Siciliana per provare a tenere “viva” e con una destinazione pubblica la stazione, che tra qualche anno verrà dismessa per lasciare spazio al raddoppio ferroviario Giampilieri-Fiumefreddo e rischia di finire nella mani di privati.
“Relativamente alla notizia di un investimento da parte del Governo regionale siciliano sulle infrastrutture portuali dell’isola – afferma il sindaco di Taormina, il prof. Bolognari – posso garantire che essa non costituisce nessuna possibile riapertura del caso di un porticciolo turistico a Villagonia. Per tre ordini di motivi. In primo luogo, i siti sono individuati e tra di essi non c’è Taormina. In secondo luogo, la procedura per un marine privato dinanzi la Stazione ferroviaria si è chiusa, e in via definitiva. Terzo e più importante motivo: il programma che i cittadini hanno votato eleggendomi sindaco della città non prevede, anzi esclude una opera di questo tipo. Comprendo che si tratti di un’ipotesi suggestiva, ma per ragioni ambientali, archeologiche e di sostenibilità essa non sarà mai realizzata. Tra l’altro, mentre venti o trent’anni fa avrebbe costituito forse un punto a favore della dotazione infrastrutturale di Taormina e Giardini Naxos, oggi si tratterebbe di una soluzione di retroguardia, inutile, se non dannosa. Inoltre, quel tratto di costa è stato inserito nel piano delle spiagge, approvato recentemente dalla Giunta Municipale e presentato all’ufficio del demanio regionale, con destinazione balneare. Non abbiamo nessuna intenzione di cambiare idea”.
“Un’altra preoccupazione emersa – continua Bolognari – è relativa alla destinazione che avrà la storica Stazione ferroviaria una volta che sarà stata spostata la tratta ferroviaria a monte. Da quanto mi risulta, da parte della proprietà non c’è alcun progetto. Anzi, le ferrovie sollecitano gli enti locali ad avanzare una proposta, così come mi è stato ribadito di recente. La mia idea è di mantenere la ferrovia da Letojanni all’Alcantara come metro leggera di superficie per il collegamento tra le spiagge più frequentate durante la stagione estiva. Il collegamento con la tratta che penetra lungo la Valle dell’Alcantara potrebbe arricchire il valore turistico e ambientale della ferrovia”.
“In questo quadro la Stazione di Taormina e Giardini Naxos – conclude Bolognari – potrebbe benissimo rientrare in un progetto di rifunzionalizzazione, solo parzialmente destinato alla mobilità e per il resto destinato a un contenitore culturale, come, per esempio, un museo. Il prossimo 29 novembre a Roma non si parlerà di questo, ma i tempi sono maturi per avviare una proficua e propositiva interlocuzione. Su questa idea spero di coinvolgere tutti i comuni interessati e di conquistare l’appoggio della Regione Siciliana per gli apporti finanziari necessari”.
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Roberto
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VALLE ALCANTARA – Chiesto incontro con assessore regionale Falcone per la tratta ferroviaria
Fonte: [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]
L’argomento è sempre attuale. Stamattina presso la sede del Parco Fluviale dell’Alcantara, a Francavilla di Sicilia, si è svolto il consiglio di amministrazione dell’Ente. Argomento in discussione anche il progetto di riattivazione della tratta ferroviaria Alcantara-Randazzo, all’indomani della Conferenza di servizi di Roma sul raddoppio ferroviario tra Giampilieri e Messina -Catania.Salva, a quanto pare la storica stazione Taormina – Giardini Naxos ed in programma le fermate di Itala-Scaletta, Nizza-Alì, Sant’Alessio-Santa Teresa, Taormina, Alcantara-Giardini, Fiumefreddo-Calatabiano. In questo contesto nella zona di Trappitello sorgerebbe un importane nodo ferroviario da dove potrebbe benissimo inserirsi il progetto di riattivazione della tratta Alcantara-Randazzo. Dal Parco fluviale dell’Alcantara e dai sindaci presenti è partita la richiesta quindi di un incontro con l’assessore regionale ai trasporti Marco Falcone, affinché si faccia da portavoce e promotore del progetto. ” In questo contesto a noi interessa essere comunque inseriti in una programmazione più ampia di Rfi che possa prevedere anche questa ipotesi di rilancio della nostra ferrovia, che sia per finalità storico-turistiche che per un servizio pubblico a più ampio raggio, l’importante è essere inseriti nella programmazione, poi si vedrà”- dice il sindaco di Francavilla Vincenzo Pulizzi. Il sindaco di Randazzo Francesco Sgroi da tempo evidenzia la necessità di richiedere a gran voce la riattivazione della ferrovia come sistema di trasporto pubblico più in generale, inserendo in questo ventaglio di ipotesi pure la soluzione “Circumetnea”, al fine di creare quel tanto decantato anello ferroviario unico intorno all’Etna. Insomma se Rfi ha confermato i suoi impegni per l’ammodernamento della tratta Messina-Catania, prevedendo pure la creazione di un nuovo polo ferroviario nell’area taorminese, ci sarebbero i presupposti per valutare anche il rilancio dell’Alcantara-Randazzo in un quadro di mobilità più ampio. Dall’incontro odierno è emersa la volontà quindi di investire l’on. Marco Falcone, assessore regionale delle Infrastrutture e della Mobilità, di farsi portavoce delle istanze dei sindaci dell’Alcantara, affinché Rfi inizi a valutare questa ipotesi in un contesto più ampio del sistema trasporti nella Sicilia Orientale.
L’argomento è sempre attuale. Stamattina presso la sede del Parco Fluviale dell’Alcantara, a Francavilla di Sicilia, si è svolto il consiglio di amministrazione dell’Ente. Argomento in discussione anche il progetto di riattivazione della tratta ferroviaria Alcantara-Randazzo, all’indomani della Conferenza di servizi di Roma sul raddoppio ferroviario tra Giampilieri e Messina -Catania.Salva, a quanto pare la storica stazione Taormina – Giardini Naxos ed in programma le fermate di Itala-Scaletta, Nizza-Alì, Sant’Alessio-Santa Teresa, Taormina, Alcantara-Giardini, Fiumefreddo-Calatabiano. In questo contesto nella zona di Trappitello sorgerebbe un importane nodo ferroviario da dove potrebbe benissimo inserirsi il progetto di riattivazione della tratta Alcantara-Randazzo. Dal Parco fluviale dell’Alcantara e dai sindaci presenti è partita la richiesta quindi di un incontro con l’assessore regionale ai trasporti Marco Falcone, affinché si faccia da portavoce e promotore del progetto. ” In questo contesto a noi interessa essere comunque inseriti in una programmazione più ampia di Rfi che possa prevedere anche questa ipotesi di rilancio della nostra ferrovia, che sia per finalità storico-turistiche che per un servizio pubblico a più ampio raggio, l’importante è essere inseriti nella programmazione, poi si vedrà”- dice il sindaco di Francavilla Vincenzo Pulizzi. Il sindaco di Randazzo Francesco Sgroi da tempo evidenzia la necessità di richiedere a gran voce la riattivazione della ferrovia come sistema di trasporto pubblico più in generale, inserendo in questo ventaglio di ipotesi pure la soluzione “Circumetnea”, al fine di creare quel tanto decantato anello ferroviario unico intorno all’Etna. Insomma se Rfi ha confermato i suoi impegni per l’ammodernamento della tratta Messina-Catania, prevedendo pure la creazione di un nuovo polo ferroviario nell’area taorminese, ci sarebbero i presupposti per valutare anche il rilancio dell’Alcantara-Randazzo in un quadro di mobilità più ampio. Dall’incontro odierno è emersa la volontà quindi di investire l’on. Marco Falcone, assessore regionale delle Infrastrutture e della Mobilità, di farsi portavoce delle istanze dei sindaci dell’Alcantara, affinché Rfi inizi a valutare questa ipotesi in un contesto più ampio del sistema trasporti nella Sicilia Orientale.
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Re: Ferrovia Alcantara - Randazzo
Si parla da anni della riattivazione di questa meravigliosa linea ferroviaria ma la realtà è che da un quarto di secolo su quel tracciato non transita nessun treno, con conseguente inevitabile degrado della sede ferroviaria. Riattivare la ferrovia per uso commerciale ritengo sia al momento un'ipotesi poco percorribile, onerosa e su cui non credo che RFI abbia intenzione di investire, considerando il basso bacino di utenza e le stazioni spesso lontane dai centri abitati. Ritengo che la strada migliore da percorrere sarebbe quella della riattivazione per uso turistico, ma se i sindaci e l'Ente Parco si ostinano a puntare in grande temo che il rischio concreto sia quello di non ottenere nulla. Spero che i fatti smentiscano questa mia fondata paura.
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Un giorno il treno tornerà nella Valle dell'Alcantara
Re: Ferrovia Alcantara - Randazzo
Caro Natale, credo tu abbia ragione.
Nonostante il polverone mediatico sollevato in queste settimane dai soliti noti, al momento nessuno può pensare che si stiano facendo passi concreti in direzione della riattivazione della linea. Anzi, forse si stanno facendo passi in direzione opposta.
Tutto è in mano della politica e di coloro che governano i territori.
L'unica certezza, questa sì messa nero su bianco, è che la linea fa parte dell'elenco delle 18 linee turistiche individuate dalla legge 128/2017.
Questo dato di fatto, condivisibile o meno, è a mio parere l'unico da cui partire per sviluppare possibili iniziative di recupero della ferrovia in questione.
Tutto il resto, e specialmente il miserevole teatrino a cui stiamo assistendo in queste ultime settimane, un teatrino fatto di annunci cataclismatici sulle sorti della linea costiera, della imminente chiusura della stazione di Taormina e della sua successiva demolizione, di cruente battaglie (contro chi?) per salvare ciò che è già salvo, etc, etc, ... mi fa sorridere e, da quanto mi risulta, sta facendo sorridere davvero tantissime persone.
In chiusura, e lo faccio davvero con sincera affettuosità, desidero manifestare tutta la solidarietà mia e dell'Associazione Ferrovie Siciliane - AFS agli amici dell'Associazione Ferrovia Valle Alcantara - FVA, a tutti i suoi componenti iniziando dal Presidente Marco Crimi e dal Vice presidente Davide Tricomi, per i vili e gratuiti attacchi al loro meritevole operato subiti da parte di talune pagine social e siti che tutto fanno fuorché rappresentare la realtà dei fatti e delle cose.
Ma anche questo è un vecchio discorso, noto e stranoto a tutti.
Nonostante il polverone mediatico sollevato in queste settimane dai soliti noti, al momento nessuno può pensare che si stiano facendo passi concreti in direzione della riattivazione della linea. Anzi, forse si stanno facendo passi in direzione opposta.
Tutto è in mano della politica e di coloro che governano i territori.
L'unica certezza, questa sì messa nero su bianco, è che la linea fa parte dell'elenco delle 18 linee turistiche individuate dalla legge 128/2017.
Questo dato di fatto, condivisibile o meno, è a mio parere l'unico da cui partire per sviluppare possibili iniziative di recupero della ferrovia in questione.
Tutto il resto, e specialmente il miserevole teatrino a cui stiamo assistendo in queste ultime settimane, un teatrino fatto di annunci cataclismatici sulle sorti della linea costiera, della imminente chiusura della stazione di Taormina e della sua successiva demolizione, di cruente battaglie (contro chi?) per salvare ciò che è già salvo, etc, etc, ... mi fa sorridere e, da quanto mi risulta, sta facendo sorridere davvero tantissime persone.
In chiusura, e lo faccio davvero con sincera affettuosità, desidero manifestare tutta la solidarietà mia e dell'Associazione Ferrovie Siciliane - AFS agli amici dell'Associazione Ferrovia Valle Alcantara - FVA, a tutti i suoi componenti iniziando dal Presidente Marco Crimi e dal Vice presidente Davide Tricomi, per i vili e gratuiti attacchi al loro meritevole operato subiti da parte di talune pagine social e siti che tutto fanno fuorché rappresentare la realtà dei fatti e delle cose.
Ma anche questo è un vecchio discorso, noto e stranoto a tutti.
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Roberto
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Ferrovia Alcantara-Randazzo: buone speranze dal collegamento alla nuova linea veloce
Articolo di Rodolfo Amodeo, pubblicato il 01 dicembre 2018 alle 20.13 su [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]
Potrebbe essere riattivata cogliendo la preziosa opportunità del progetto di potenziamento della tratta Messina-Catania presentato ufficialmente a Roma nei giorni scorsi. Se ne è discusso ieri durante una seduta straordinaria del Consiglio dell’Ente Parco Fluviale, che si è impegnato ad investire della questione il Governo Regionale ed R.F.I.
La riattivazione della tratta ferroviaria Alcantara-Randazzo potrebbe subire un “colpo d’acceleratore” grazie al progetto del doppio binario tra Giampilieri e Fiumefreddo, che R.F.I. (Rete Ferroviaria Italiana) si accinge a realizzare con un investimento di 2,3 miliardi di euro. E’ quanto emerso nel Consiglio Straordinario dell’Ente Parco Fluviale dell’Alcantara tenutosi ieri negli uffici dell’area protetta a Francavilla di Sicilia (nella foto principale un momento della seduta).
I sindaci partecipanti all’assemblea si sono impegnati ad investire della questione l’assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità Marco Falcone, al quale verrà chiesto di porre in essere tutte le iniziative necessarie affinché la ferrovia dell’Alcantara possa essere collegata alla nascente linea veloce, il cui progetto definitivo è stato presentato ufficialmente a Roma qualche giorno fa. In esso si prevede, in particolare, la nuova stazione “Alcantara-Giardini”, che sarà ubicata nella popolosa frazione taorminese di Trappitello in contrada Spagnuolo (nei pressi di un noto ristorante alla fine del centro abitato in direzione Francavilla).
Come hanno commentato Marco Crimi e Davide Tricomi, rispettivamente presidente e vicepresidente dell’associazione “Ferrovia Valle Alcantara” che da tempo si batte per la riattivazione di tale tratta, «il Consiglio Straordinario del Parco di ieri mattina si è rivelato estremamente importante. Non possiamo che accogliere positivamente tutte le proposte e le intenzioni espresse dai sindaci della Val Demone e dai dirigenti dell’area protetta. Quest’ultima si farà portavoce presso l’assessore regionale Falcone dell’importanza di rimettere in esercizio i trentasette chilometri della ferrovia dell’Alcantara, anche in relazione alla futura variante di progetto della linea costiera Messina-Catania. Ed all’ente gestore RFI verrà chiesto di istituire una “bretella” di collegamento tra l’Alcantara-Randazzo e la nuova linea a doppio binario nei pressi della stazione di Alcantara-Giardini che sorgerà a Trappitello. Tutti, insomma, si è concordi sul fatto che questa ferrovia non debba andare persa, ma che debba anzi diventare lo strumento ideale per garantire la mobilità tra mare e montagna».
Pare, intanto, che RFI, nell’ambito di quest’opera di potenziamento ferroviario, non sia più intenzionata a dismettere la stazione di Taormina-Giardini di contrada Villagonia, ipotesi questa che ha ingenerato indignazione nei cultori dell’arte e del bello, trattandosi di un elegante fabbricato in stile Liberty, con arredi interni ottocenteschi in legno scuro e pareti e soffitti decorati con affreschi e disegni a rilievo. Per questi suoi pregi artistici e per la sua aura di antichità (venne inaugurata il 12 dicembre del 1866), è stata più volte scelta come set cinematografico da illustri registi quali Roberto Benigni, che vi girò alcune scene del film “Il piccolo diavolo”, e Francis Ford Coppola, che la incluse tra le location de “Il Padrino – parte III”.
Potrebbe essere riattivata cogliendo la preziosa opportunità del progetto di potenziamento della tratta Messina-Catania presentato ufficialmente a Roma nei giorni scorsi. Se ne è discusso ieri durante una seduta straordinaria del Consiglio dell’Ente Parco Fluviale, che si è impegnato ad investire della questione il Governo Regionale ed R.F.I.
La riattivazione della tratta ferroviaria Alcantara-Randazzo potrebbe subire un “colpo d’acceleratore” grazie al progetto del doppio binario tra Giampilieri e Fiumefreddo, che R.F.I. (Rete Ferroviaria Italiana) si accinge a realizzare con un investimento di 2,3 miliardi di euro. E’ quanto emerso nel Consiglio Straordinario dell’Ente Parco Fluviale dell’Alcantara tenutosi ieri negli uffici dell’area protetta a Francavilla di Sicilia (nella foto principale un momento della seduta).
I sindaci partecipanti all’assemblea si sono impegnati ad investire della questione l’assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità Marco Falcone, al quale verrà chiesto di porre in essere tutte le iniziative necessarie affinché la ferrovia dell’Alcantara possa essere collegata alla nascente linea veloce, il cui progetto definitivo è stato presentato ufficialmente a Roma qualche giorno fa. In esso si prevede, in particolare, la nuova stazione “Alcantara-Giardini”, che sarà ubicata nella popolosa frazione taorminese di Trappitello in contrada Spagnuolo (nei pressi di un noto ristorante alla fine del centro abitato in direzione Francavilla).
Come hanno commentato Marco Crimi e Davide Tricomi, rispettivamente presidente e vicepresidente dell’associazione “Ferrovia Valle Alcantara” che da tempo si batte per la riattivazione di tale tratta, «il Consiglio Straordinario del Parco di ieri mattina si è rivelato estremamente importante. Non possiamo che accogliere positivamente tutte le proposte e le intenzioni espresse dai sindaci della Val Demone e dai dirigenti dell’area protetta. Quest’ultima si farà portavoce presso l’assessore regionale Falcone dell’importanza di rimettere in esercizio i trentasette chilometri della ferrovia dell’Alcantara, anche in relazione alla futura variante di progetto della linea costiera Messina-Catania. Ed all’ente gestore RFI verrà chiesto di istituire una “bretella” di collegamento tra l’Alcantara-Randazzo e la nuova linea a doppio binario nei pressi della stazione di Alcantara-Giardini che sorgerà a Trappitello. Tutti, insomma, si è concordi sul fatto che questa ferrovia non debba andare persa, ma che debba anzi diventare lo strumento ideale per garantire la mobilità tra mare e montagna».
Pare, intanto, che RFI, nell’ambito di quest’opera di potenziamento ferroviario, non sia più intenzionata a dismettere la stazione di Taormina-Giardini di contrada Villagonia, ipotesi questa che ha ingenerato indignazione nei cultori dell’arte e del bello, trattandosi di un elegante fabbricato in stile Liberty, con arredi interni ottocenteschi in legno scuro e pareti e soffitti decorati con affreschi e disegni a rilievo. Per questi suoi pregi artistici e per la sua aura di antichità (venne inaugurata il 12 dicembre del 1866), è stata più volte scelta come set cinematografico da illustri registi quali Roberto Benigni, che vi girò alcune scene del film “Il piccolo diavolo”, e Francis Ford Coppola, che la incluse tra le location de “Il Padrino – parte III”.
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Roberto
Copiare e/o imitare l'AFS non è difficile ma semplicemente inutile !
Re: Ferrovia Alcantara - Randazzo
Ciao Ragazzi, vedremo come andrà a finire...... di certo viene veramente da ridere quando si leggono, su certe pagine di discutibile serietà, proclami di vittoria.... Vittoria per cosa?
Una riattivazione della Ferrovia, qualunque sia la sua destinazione d'uso (al momento non del tutto scontata) è da ritenersi come vittoria della valle e non la vittoria di sinistri personaggi in cerca di non si sa cosa.......
Una riattivazione della Ferrovia, qualunque sia la sua destinazione d'uso (al momento non del tutto scontata) è da ritenersi come vittoria della valle e non la vittoria di sinistri personaggi in cerca di non si sa cosa.......
davidetricomi- Data d'iscrizione : 09.08.16
Re: Ferrovia Alcantara - Randazzo
Admin ha scritto:Fonte: [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]
Un punto di mediazione è stato trovato sul raddoppio ferroviario Giampilieri-Fiumefreddo tra l'assessorato regionale alle Infrastrutture e il Comune di Giardini Naxos. Stando a quanto deciso oggi, la nuova fermata prevista nel progetto definitivo di Rfi non si chiamerebbe Taormina, ma manterrebbe l'attuale nome di Giardini-Taormina, seppure localizzata in altro sito, e cioè sotterranea sotto il parcheggio Lumbi. La fermata precedente che, stando al progetto si dovrebbe trovare a Trappitello e avrebbe dovuto avere denominazione Alcantara-Giardini, finirebbe per chiamarsi soltanto Alcantara. In cambio l'amministrazione guidata dal sindaco Nello Lo Turco non chiederà la sospensiva nel ricorso presentato al Tar. Di conseguenza l'iter che dovrebbe portare a indire la gara d'appalto entro l'estate del 2019 - e iniziare i lavori nel 2020 - può andare avanti senza rischi di stop da parte della giustizia amministrativa.
È questa, in sintesi, la soluzione trovata oggi pomeriggio durante l'incontro che si è tenuto nella sede del Cas a Messina. Presenti il primo cittadino Lo Turco, l'assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone e l'ingegnere Salvatore Leocata per conto di Rete ferroviaria italiana. Sul tavolo il tentativo di non bloccare un'opera mastodontica che prevede il raddoppio ferroviario su una delle tratte più frequentate dai pendolari siciliani: i 42 chilometri che collegano Giampilieri, alle porte di Messina, a Fiumefreddo (da lì a Catania il doppio binario esiste già). Secondo il progetto di Rfi, ben 38 chilometri verrebbero realizzati in galleria per evitare l'attraversamento dei centri abitati. Saranno realizzate anche le fermate di Itala-Scaletta, Nizza-Alì, Sant’Alessio-Santa Teresa, e Fiumefreddo-Calatabiano, mentre è previsto il collegamento dell’attuale stazione di Letojanni alla nuova linea. Tutta la tratta ferroviaria verrebbe spostata a monte rispetto al tracciato attuale, che invece scorre lungo la costa ionica guardando il mare e regalando paesaggi di impareggiabile valore. Si tratta di un intervento dal valore stimato di 2,3 miliardi di euro. Cioè più della metà di quanto costerebbe, dal punto di vista costruttivo, il Ponte sullo Stretto (3,9 miliardi secondo l'ex di Ferrovie Renato Mazzoncini).
Lo scorso 29 novembre si è aperta la conferenza dei servizi per il raddoppio tra Giampilieri e Fiumefreddo, in questa sede gli enti interessati valutano ed eventualmente propongono modifiche al progetto definitivo. La chiusura della conferenza è prevista a marzo. «Ma noi non siamo stati invitati, per questo abbiamo presentato ricorso chiedendo l'annullamento», spiega il sindaco di Giardini. «Rischiamo di bloccare un'opera che interessa tutti? Io - replica - devo tutelare la mia comunità». L'amministrazione comunale ha tre obiettivi: per prima cosa mantenere una stazione con la denominazione congiunta Giardini-Taormina, un sodalizio che assicura una vetrina di primo piano a livello promozionale e turistico; in secondo luogo valorizzare la vecchia storica stazione, anche set cinematografico del film Il padrino; e infine trasformare Alcantara da semplice fermata a stazione vera e propria. A questi si aggiunge una richiesta decisamente più impegnativa: rimettere in funzione la vecchia ferrovia che collega Alcantara a Randazzo e collegarla al futuro raddoppio. Al momento è solo un'idea. «Ma Rfi e assessorato - dice il sindaco Lo Turco - si sono impegnati a realizzare uno studio tecnico ed economico».
Resta poi il nodo sul futuro dell'attuale tracciato ferroviario, dall'enorme potenziale turistico. «Rfi - dice il primo cittadino - ha garantito che non verrà abbandonato. L'idea è continuare a usarlo o come tratta turistica tra Alcantara e Letojanni oppure come metropolitana di superficie». Ma anche su questo al momento non esistono studi o accordi formali.
Provo a sintetizzare.
Le ragioni di "campanile" (nome stazione) sono sostanzialmente accoglibili.
Sul fronte Alcantara-Randazzo siamo ancora all'idea, mancando del tutto gli studi di fattibilità/sostenibilità tecnica ed economica.
Mantenimento attuale linea tra Letojanni ed Alcantara, idee molto confuse e anche in tal caso assenza di studi di fattibilità/sostenibilità tecnica ed economica.
E qualcuno canta pure vittoria
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Roberto
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Re: Ferrovia Alcantara - Randazzo
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Roberto
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