Linea Noto- Pachino
3 partecipanti
Pagina 1 di 1
Linea Noto- Pachino
qui si parla della linea Noto Pachino
in una rivista ho trovato qualcosa che condivido
FV pachino
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]
rimessa locomotive Pachino
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]
magazzino merci di Pachino
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]
fonte: rivista tuttotreno
anno:1989
foto: Claudio Conti
in una rivista ho trovato qualcosa che condivido
FV pachino
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]
rimessa locomotive Pachino
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]
magazzino merci di Pachino
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]
fonte: rivista tuttotreno
anno:1989
foto: Claudio Conti
dario656- Data d'iscrizione : 08.11.15
Re: Linea Noto- Pachino
Segnalo, per chi non lo sapesse, che gli amici del "gruppo spontaneo fremo catania" hanno riprodotto in scala H0 la stazione di Noto Marina! Una vera chicca!!
Doppia simmetrica- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 08.06.09
Ferrovie, Maria Marzana sulla tratta Noto-Pachino: "Valorizzarla"
Finalmente si muove qualcosa anche in relazione alla Noto-Pachino.
(Fonte: [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] )
Il territorio tra Noto e Pachino, ricco di siti d’interesse archeologico e naturalistico come la Villa Romana del Tellaro, la Riserva di Vendicari e il Borgo di Marzamemi, trarrebbe notevole giovamento in termini turistici dal ripristino della ferrovia storica.
Ho presentato un’interrogazione rivolta al Ministro Toninelli affinché il recupero di questa tratta ferroviaria non sia compromesso da altri progetti di mobilità dolce, i quali possono essere realizzati in parallelo o altrove. Oltretutto essa è stata inclusa tra le tratte ferroviarie dismesse da valorizzare per il particolare pregio culturale e paesaggistico, individuate dalla legge n. 128/2017.
La tratta Noto-Pachino, denominata “Ferrovia del vino” era stata attivata nel 1935 soprattutto per il trasporto della produzione agricola - viti-vinicola in particolare - e per un collaterale servizio-passeggeri”. Il ripristino del treno costituirebbe un fattore di arricchimento dell’offerta turistica della Sicilia sud-orientale.
È noto che la tratta sia stata oggetto di studio da parte di diverse università e che anche la Fondazione FS italiane ha manifestato interesse al ripristino della linea per la circolazione di treni storico-turistici, considerato il percorso che costeggia l’Oasi di Vendicari, di particolare interesse naturalistico, nonché l’attrattiva turistica della zona del pachinese per monumenti, aree archeologiche e località a vocazione balneare. Inoltre la Commissione Trasporti della Camera ha portato all’attenzione, nell’ambito del parere sul Contratto di Programma 2017-2021 tra Ministero e RFI - Rete Ferroviaria Italiana, il mantenimento e il ripristino delle ferrovie turistiche individuate dalla legge nazionale suddetta. Anche sul territorio c’è grande sensibilità rispetto al tema e alle opportunità che ne possono derivare, da parte sia di singoli cittadini che di gruppi, come il “Comitato per il recupero della Ferrovia Noto-Pachino”, che ha raccolto a sostegno anche numerose firme.
I Comuni di Noto e Pachino dopo aver ottenuto la tratta ferroviaria in comodato d’uso gratuito dalla Ferservizi nel 2016, hanno sottoscritto nel 2017 un protocollo per “valorizzare” la tratta ferroviaria in questione realizzando un’infrastruttura tipo greenway.
A questo punto la preoccupazione che il progetto possa configgere con quello del recupero della strada ferrata, previsto oltretutto da una legge nazionale, nasce spontaneo.
Ecco perché, oltre a mettere a porre all’attenzione del Ministero delle Infrastrutture la questione, chiedo di adottare al più presto i decreti per l’attuazione della legge nazionale sulle ferrovie storiche, nonché di intervenire per quanto di competenza per un certo e celere recupero del tratto ferroviario tra Noto e Pachino.
Il Sindaco Bonfanti, dal suo canto, ha assicurato per le vie informali, che il progetto sul modello della greenway è compatibile con quello che dovrà elaborare la Regione sul recupero della ferrovia storica. Intanto sabato 17 novembre insieme ai rappresentanti delle associazioni e dei meetup locali faremo una passeggiata lungo qualche tratto della ferrovia dismessa. Confido in un impegno condiviso affinché possa essere aumentata la fruibilità del nostro suggestivo patrimonio paesaggistico e archeologico e venga recuperato e valorizzato un nostro tratto identitario e culturale.
(Fonte: [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] )
Il territorio tra Noto e Pachino, ricco di siti d’interesse archeologico e naturalistico come la Villa Romana del Tellaro, la Riserva di Vendicari e il Borgo di Marzamemi, trarrebbe notevole giovamento in termini turistici dal ripristino della ferrovia storica.
Ho presentato un’interrogazione rivolta al Ministro Toninelli affinché il recupero di questa tratta ferroviaria non sia compromesso da altri progetti di mobilità dolce, i quali possono essere realizzati in parallelo o altrove. Oltretutto essa è stata inclusa tra le tratte ferroviarie dismesse da valorizzare per il particolare pregio culturale e paesaggistico, individuate dalla legge n. 128/2017.
La tratta Noto-Pachino, denominata “Ferrovia del vino” era stata attivata nel 1935 soprattutto per il trasporto della produzione agricola - viti-vinicola in particolare - e per un collaterale servizio-passeggeri”. Il ripristino del treno costituirebbe un fattore di arricchimento dell’offerta turistica della Sicilia sud-orientale.
È noto che la tratta sia stata oggetto di studio da parte di diverse università e che anche la Fondazione FS italiane ha manifestato interesse al ripristino della linea per la circolazione di treni storico-turistici, considerato il percorso che costeggia l’Oasi di Vendicari, di particolare interesse naturalistico, nonché l’attrattiva turistica della zona del pachinese per monumenti, aree archeologiche e località a vocazione balneare. Inoltre la Commissione Trasporti della Camera ha portato all’attenzione, nell’ambito del parere sul Contratto di Programma 2017-2021 tra Ministero e RFI - Rete Ferroviaria Italiana, il mantenimento e il ripristino delle ferrovie turistiche individuate dalla legge nazionale suddetta. Anche sul territorio c’è grande sensibilità rispetto al tema e alle opportunità che ne possono derivare, da parte sia di singoli cittadini che di gruppi, come il “Comitato per il recupero della Ferrovia Noto-Pachino”, che ha raccolto a sostegno anche numerose firme.
I Comuni di Noto e Pachino dopo aver ottenuto la tratta ferroviaria in comodato d’uso gratuito dalla Ferservizi nel 2016, hanno sottoscritto nel 2017 un protocollo per “valorizzare” la tratta ferroviaria in questione realizzando un’infrastruttura tipo greenway.
A questo punto la preoccupazione che il progetto possa configgere con quello del recupero della strada ferrata, previsto oltretutto da una legge nazionale, nasce spontaneo.
Ecco perché, oltre a mettere a porre all’attenzione del Ministero delle Infrastrutture la questione, chiedo di adottare al più presto i decreti per l’attuazione della legge nazionale sulle ferrovie storiche, nonché di intervenire per quanto di competenza per un certo e celere recupero del tratto ferroviario tra Noto e Pachino.
Il Sindaco Bonfanti, dal suo canto, ha assicurato per le vie informali, che il progetto sul modello della greenway è compatibile con quello che dovrà elaborare la Regione sul recupero della ferrovia storica. Intanto sabato 17 novembre insieme ai rappresentanti delle associazioni e dei meetup locali faremo una passeggiata lungo qualche tratto della ferrovia dismessa. Confido in un impegno condiviso affinché possa essere aumentata la fruibilità del nostro suggestivo patrimonio paesaggistico e archeologico e venga recuperato e valorizzato un nostro tratto identitario e culturale.
Alcantara-Randazzo e Noto-Pachino: al via i cantieri per la riattivazione a fini turistici
Con un [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] diramato il 5 marzo 2022, il la Fondazione FS Italiane ha confermato l'avvio dei lavori di ripristino a fini turistici di diverse linee ferroviarie del nostro Paese, dismesse oltre 30 anni fa per effetto della scellerata politica dei "rami secchi".
Nella nostra Regione le linee interessate dagli interventi saranno la Noto - Pachino e la Alcantara - Randazzo.
Le opere di riattivazione ad uso turistico delle due storiche linee ferroviarie saranno eseguite da Rete Ferroviaria Italiana (RFI) e sono finanziate dai fondi del Ministero della Cultura reperiti nell’ambito degli interventi previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) ed inclusi nel capitolo Percorsi nella storia – Treni storici e Itinerari culturali.
La linea Alcantara - Randazzo, estesa per circa 37 km, collega il versante settentrionale dell’Etna con la linea costiera ionica Messina-Catania. Si dirama dalla stazione di Alcantara, ancora oggi in esercizio, e segue la valle del fiume Alcantara, prima di raggiungere Randazzo, in un percorso tortuoso e quasi del tutto in salita, lungo il quale si incontrano 13 viadotti e otto gallerie. Concepita già alla fine del XIX secolo, ma realizzata solo tra il 1928 e il 1959, fu interrotta da una colata lavica nel 1981 e ripristinata nel 1983, per essere poi chiusa nei primi anni ‘90. La linea è sempre stata gestita in economia e a carattere locale, senza mai essere utilizzata appieno. Tuttavia, il suo potenziale turistico è indubbio: il tracciato della ferrovia passa a pochi metri dalle famose gole dell’Alcantara un sito di particolare valore ambientale e meta di importanti flussi di viaggiatori.
La notizia dell'avvio dei lavori sulla linea Alcantara-Randazzo è per noi dell'Associazione Ferrovie Siciliane (AFS) [come ormai noto ai più, l'Associazione "vera"] fonte di grande soddisfazione e rappresenta il tangibile risultato del costante affiancamento e supporto che abbiamo da sempre offerto agli amici [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] che si batte da anni per la riattivazione della linea a fini turistici, almeno inizialmente.
La ferrovia Noto-Pachino, lunga 27,5 km, fu inaugurata nel 1935 e sospesa all’esercizio il 1° gennaio 1986. Collega la splendida capitale del Barocco, Noto, con Pachino, la stazione più meridionale d'Italia, attraversando luoghi unici, tra il mare e la macchia mediterranea, lambendo l’area archeologica dell’antica città greca di Eloro e la Villa romana del Tellaro. Dopo Noto Bagni, attraversa la Riserva naturale e Oasi faunistica di Vendicari, per poi toccare il territorio del borgo marinaro di Marzamemi. I cantieri di RFI dedicati a bonifica e sfalcio della sede ferroviaria sono stati avviati a gennaio ed hanno interessato diversi chilometri della tratta, invasa per decenni da rovi e rifiuti. Per il ripristino dell’intero tracciato è prevista una spesa di 40 milioni di euro che consentirà la piena fruibilità della tratta e il restauro delle originali architetture delle stazioni.
Concordiamo pienamente con l’obiettivo dichiarato dal Ministro della Cultura Dario Franceschini di incrementare una nuova forma di turismo ferroviario che consenta di raggiungere mete del Belpaese meno conosciute, destagionalizzare i flussi e scoprire la bellezza dei territori italiani, in particolare quelli della provincia e delle aree interne. Un unicum al mondo di arte, paesaggi ed enogastronomia.
Nella nostra Regione le linee interessate dagli interventi saranno la Noto - Pachino e la Alcantara - Randazzo.
Le opere di riattivazione ad uso turistico delle due storiche linee ferroviarie saranno eseguite da Rete Ferroviaria Italiana (RFI) e sono finanziate dai fondi del Ministero della Cultura reperiti nell’ambito degli interventi previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) ed inclusi nel capitolo Percorsi nella storia – Treni storici e Itinerari culturali.
La linea Alcantara - Randazzo, estesa per circa 37 km, collega il versante settentrionale dell’Etna con la linea costiera ionica Messina-Catania. Si dirama dalla stazione di Alcantara, ancora oggi in esercizio, e segue la valle del fiume Alcantara, prima di raggiungere Randazzo, in un percorso tortuoso e quasi del tutto in salita, lungo il quale si incontrano 13 viadotti e otto gallerie. Concepita già alla fine del XIX secolo, ma realizzata solo tra il 1928 e il 1959, fu interrotta da una colata lavica nel 1981 e ripristinata nel 1983, per essere poi chiusa nei primi anni ‘90. La linea è sempre stata gestita in economia e a carattere locale, senza mai essere utilizzata appieno. Tuttavia, il suo potenziale turistico è indubbio: il tracciato della ferrovia passa a pochi metri dalle famose gole dell’Alcantara un sito di particolare valore ambientale e meta di importanti flussi di viaggiatori.
La notizia dell'avvio dei lavori sulla linea Alcantara-Randazzo è per noi dell'Associazione Ferrovie Siciliane (AFS) [come ormai noto ai più, l'Associazione "vera"] fonte di grande soddisfazione e rappresenta il tangibile risultato del costante affiancamento e supporto che abbiamo da sempre offerto agli amici [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] che si batte da anni per la riattivazione della linea a fini turistici, almeno inizialmente.
La ferrovia Noto-Pachino, lunga 27,5 km, fu inaugurata nel 1935 e sospesa all’esercizio il 1° gennaio 1986. Collega la splendida capitale del Barocco, Noto, con Pachino, la stazione più meridionale d'Italia, attraversando luoghi unici, tra il mare e la macchia mediterranea, lambendo l’area archeologica dell’antica città greca di Eloro e la Villa romana del Tellaro. Dopo Noto Bagni, attraversa la Riserva naturale e Oasi faunistica di Vendicari, per poi toccare il territorio del borgo marinaro di Marzamemi. I cantieri di RFI dedicati a bonifica e sfalcio della sede ferroviaria sono stati avviati a gennaio ed hanno interessato diversi chilometri della tratta, invasa per decenni da rovi e rifiuti. Per il ripristino dell’intero tracciato è prevista una spesa di 40 milioni di euro che consentirà la piena fruibilità della tratta e il restauro delle originali architetture delle stazioni.
Concordiamo pienamente con l’obiettivo dichiarato dal Ministro della Cultura Dario Franceschini di incrementare una nuova forma di turismo ferroviario che consenta di raggiungere mete del Belpaese meno conosciute, destagionalizzare i flussi e scoprire la bellezza dei territori italiani, in particolare quelli della provincia e delle aree interne. Un unicum al mondo di arte, paesaggi ed enogastronomia.
A john piace questo messaggio.
Argomenti simili
» Ferrovia Alcantara - Randazzo
» Linea Caltanissetta-Gela
» Una splendida giornata Barocca ! (R. Copia)
» Linea Siracusa - Modica - Ragusa - Vittoria - Gela
» Linea Messina - Catania - Siracusa
» Linea Caltanissetta-Gela
» Una splendida giornata Barocca ! (R. Copia)
» Linea Siracusa - Modica - Ragusa - Vittoria - Gela
» Linea Messina - Catania - Siracusa
Pagina 1 di 1
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.