Linea Palermo - Catania
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Inbus U 210
Treno dell' Etna
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Linea Palermo - Catania
Ho notato che in questa sezione manca un thread apposito sulla linea Palermo - Catania nel suo completo percorso. Ne approfitto di questa notizia per dare il via a questa nuova discussione.
Treni a 200 all'ora tra i poli siciliani
Finalmente un siciliano presidente delle ferrovie italiane. E’ l’ingegnere Dario Lo Bosco, 50 anni, agrigentino. Un curriculum notevole: professore ordinario di strade, ferrovie e aeroporti con cattedra in infrastrutture ferroviarie e trasporti di massa all’Università di Reggio Calabria, docente del master di secondo livello di infrastrutture ferroviarie alla Sapienza di Roma. Il fatto che il governo Berlusconi abbia scelto un siciliano, cioè un personaggio della regione più disastrata d’Italia in fatto di trasporti, è buon segno.
Presidente, lei ha un incarico triennale e naturalmente dovrà occuparsi di tutto il territorio nazionale, ma la Sicilia è la più arretrata. Cosa si può prevedere per migliorare la sua mobilità?
«L’amministratore delegato Moretti ha lanciato molti anni addietro un’idea che poi è diventata un progetto: la Palermo-Catania con una velocizzazione che consentirebbe una velocità di esercizio di circa 200 chilometri all’ora, in un’ora e 20′ si potrebbe fare la tratta tra le due più grandi città siciliane che potrebbero diventare un’unica conurbazione metropolitana. Il Cipe ha già stanziato i fondi per il progetto di fattibilità. Noi abbiamo anche investimenti sulla direttrice Messina-Catania e sulla Catania-Siracusa, quindi i maggiori poli industriali siciliani, Messina, Siracusa, Catania e Palermo sarebbero uniti per ferrovia veloce rilanciando così il progetto anche di valorizzazione economica della Sicilia per quel che riguarda la connessione logistica. E’ sui grandi nodi che dobbiamo porre la nostra attenzione. Abbiamo anche predisposto, grazie al lavoro che ha fatto Moretti, l’ulteriore completamento della Cefalù-Punta Raisi con investimenti per 500 milioni di euro il cui appalto avverrà ai primi di ottobre. Le ferrovie vogliono investire su progetti regionali che possano trovare anche una cooperazione con la Regione per i fondi comunitari. E’ chiaro che noi seguiremo le direttrici che ci indicheranno il governo e il Cipe, su questi temi si incentra tutta la nostra opera per far sì che il ruolo della Sicilia come piattaforma logistica del Mediterraneo possa trovare nel trasporto ferroviario un elemento di valorizzazione, come prevede peraltro il libro bianco 2001 dell’Unione europea che vede la ferrovia destinata a crescere per supportare non solo i grandi traffici dei passeggeri, ma anche delle merci con un trasporto combinato con le vie del mare. La Sicilia ha una risorsa naturale che è il mare e va ulteriormente combinata con le altre modalità di trasporto».
Parliamo di alta velocità ferroviaria in Sicilia?
«E’ prevista un’alta velocità light, significa che i treni invece di andare a 300 orari, andranno a 200 e questo sicuramente risolve il problema della mobilità verso il Sud. Intanto si ottimizzerà la Battiglia-Sapri per poi arrivare a Reggio Calabria e passare sul Ponte».
Ci sarà certamente un notevole miglioramento, ma sostanzialmente nel Meridione si andrà a 200 orari e non a 300 come nel resto d’Italia, il che è difficile da digerire per i siciliani.
«Guardi che ci sono problemi ambientali notevoli e le ferrovie si vogliono muovere in modo armonioso con il territorio. Pensare a progetti faraonici che poi per problemi di impatto ambientale non potranno essere concretamente realizzati non è nel nostro stile. Invece treni con una buona velocità di crociera possono rispondere alle esigenze della mobilità ed essere compatibili sotto il profilo gestionale, economico e finanziario. E comunque in ultima analisi sarà il governo a decidere».
Il Ponte dovrebbe essere ultimato nel 2017. Ma per quella data l’alta velocità all’estremo Sud, sia pure light, sarà pronta?
«Abbiamo programmato per il Sud questo progetto di intervento. E’ chiaro che poi dovrà essere il governo a darci ulteriori indicazioni, come io ritengo che avverrà. L’attenzione del governo per il Mezzogiorno è nota a tutti e ritengo che si possa fare in questo triennio uno straordinario lavoro».
In questo contesto come vede il ruolo del Ponte sullo Stretto per il quale il nostro giornale si batte da più di 50 anni?
«Diventa una cerniera strategica del più grande corridoio plurimodale, cioè Berlino-Palermo. Noi riteniamo che si debba realizzare un progetto di ammodernamento della rete al Sud perché significa anche valorizzare i traffici che provengono dal Nord. Se cresce il Sud cresce anche il Nord e l’economia potrà avere un concreto sviluppo. Crediamo che la mafia, il malaffare si combattano dando positività di sviluppo economico e di occupazione, e quindi anche in questo senso abbiamo fatto con le Prefetture un protocollo di intesa per la legalità in modo da prevenire infiltrazioni della criminalità organizzata nei cantieri».
Per quanto riguarda il corridoio 1 Berlino-Palermo s’era avanzata l’ipotesi di Berlino-Catania-Palermo. E’ ancora valida?
«Noi stiamo investendo sulla Messina-Palermo che comprende anche il tratto Cefalù-Punta Raisi di cui le parlavo. Però attendiamo indicazioni precise dalla Regione perché sui territori debbono essere le Regioni a dire la loro parola».
Lei sa che tra i tanti progetti ce n’è uno che prevede una stazione sotterranea dedicata all’aeroporto di Fontanarossa.
«E’ un progetto che ha sviluppato la Sac e che il Comune di Catania e le ferrovie hanno elaborato in sinergia per poter realizzare un’analisi del progetto che potrebbe essere sostenuta da investimenti. Certamente con la Sac svilupperemo un approfondimento per verificare quali possano essere le migliori soluzioni».
Lei si è occupato anche delle autolinee. Come si può realizzare una sinergia fra treno e trasporto su gomma?
«Come docente di Trasporti posso dire che certamente una delle grandi diseconomie del sistema della mobilità è la sovrapposizione dei vettori, quindi bisognerebbe fare una ricognizione delle linee sia su ferro che su gomma per creare una integrazione modale. E’ così che bisogna progettare il sistema dei trasporti».
Fonte: [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]
Treni a 200 all'ora tra i poli siciliani
Finalmente un siciliano presidente delle ferrovie italiane. E’ l’ingegnere Dario Lo Bosco, 50 anni, agrigentino. Un curriculum notevole: professore ordinario di strade, ferrovie e aeroporti con cattedra in infrastrutture ferroviarie e trasporti di massa all’Università di Reggio Calabria, docente del master di secondo livello di infrastrutture ferroviarie alla Sapienza di Roma. Il fatto che il governo Berlusconi abbia scelto un siciliano, cioè un personaggio della regione più disastrata d’Italia in fatto di trasporti, è buon segno.
Presidente, lei ha un incarico triennale e naturalmente dovrà occuparsi di tutto il territorio nazionale, ma la Sicilia è la più arretrata. Cosa si può prevedere per migliorare la sua mobilità?
«L’amministratore delegato Moretti ha lanciato molti anni addietro un’idea che poi è diventata un progetto: la Palermo-Catania con una velocizzazione che consentirebbe una velocità di esercizio di circa 200 chilometri all’ora, in un’ora e 20′ si potrebbe fare la tratta tra le due più grandi città siciliane che potrebbero diventare un’unica conurbazione metropolitana. Il Cipe ha già stanziato i fondi per il progetto di fattibilità. Noi abbiamo anche investimenti sulla direttrice Messina-Catania e sulla Catania-Siracusa, quindi i maggiori poli industriali siciliani, Messina, Siracusa, Catania e Palermo sarebbero uniti per ferrovia veloce rilanciando così il progetto anche di valorizzazione economica della Sicilia per quel che riguarda la connessione logistica. E’ sui grandi nodi che dobbiamo porre la nostra attenzione. Abbiamo anche predisposto, grazie al lavoro che ha fatto Moretti, l’ulteriore completamento della Cefalù-Punta Raisi con investimenti per 500 milioni di euro il cui appalto avverrà ai primi di ottobre. Le ferrovie vogliono investire su progetti regionali che possano trovare anche una cooperazione con la Regione per i fondi comunitari. E’ chiaro che noi seguiremo le direttrici che ci indicheranno il governo e il Cipe, su questi temi si incentra tutta la nostra opera per far sì che il ruolo della Sicilia come piattaforma logistica del Mediterraneo possa trovare nel trasporto ferroviario un elemento di valorizzazione, come prevede peraltro il libro bianco 2001 dell’Unione europea che vede la ferrovia destinata a crescere per supportare non solo i grandi traffici dei passeggeri, ma anche delle merci con un trasporto combinato con le vie del mare. La Sicilia ha una risorsa naturale che è il mare e va ulteriormente combinata con le altre modalità di trasporto».
Parliamo di alta velocità ferroviaria in Sicilia?
«E’ prevista un’alta velocità light, significa che i treni invece di andare a 300 orari, andranno a 200 e questo sicuramente risolve il problema della mobilità verso il Sud. Intanto si ottimizzerà la Battiglia-Sapri per poi arrivare a Reggio Calabria e passare sul Ponte».
Ci sarà certamente un notevole miglioramento, ma sostanzialmente nel Meridione si andrà a 200 orari e non a 300 come nel resto d’Italia, il che è difficile da digerire per i siciliani.
«Guardi che ci sono problemi ambientali notevoli e le ferrovie si vogliono muovere in modo armonioso con il territorio. Pensare a progetti faraonici che poi per problemi di impatto ambientale non potranno essere concretamente realizzati non è nel nostro stile. Invece treni con una buona velocità di crociera possono rispondere alle esigenze della mobilità ed essere compatibili sotto il profilo gestionale, economico e finanziario. E comunque in ultima analisi sarà il governo a decidere».
Il Ponte dovrebbe essere ultimato nel 2017. Ma per quella data l’alta velocità all’estremo Sud, sia pure light, sarà pronta?
«Abbiamo programmato per il Sud questo progetto di intervento. E’ chiaro che poi dovrà essere il governo a darci ulteriori indicazioni, come io ritengo che avverrà. L’attenzione del governo per il Mezzogiorno è nota a tutti e ritengo che si possa fare in questo triennio uno straordinario lavoro».
In questo contesto come vede il ruolo del Ponte sullo Stretto per il quale il nostro giornale si batte da più di 50 anni?
«Diventa una cerniera strategica del più grande corridoio plurimodale, cioè Berlino-Palermo. Noi riteniamo che si debba realizzare un progetto di ammodernamento della rete al Sud perché significa anche valorizzare i traffici che provengono dal Nord. Se cresce il Sud cresce anche il Nord e l’economia potrà avere un concreto sviluppo. Crediamo che la mafia, il malaffare si combattano dando positività di sviluppo economico e di occupazione, e quindi anche in questo senso abbiamo fatto con le Prefetture un protocollo di intesa per la legalità in modo da prevenire infiltrazioni della criminalità organizzata nei cantieri».
Per quanto riguarda il corridoio 1 Berlino-Palermo s’era avanzata l’ipotesi di Berlino-Catania-Palermo. E’ ancora valida?
«Noi stiamo investendo sulla Messina-Palermo che comprende anche il tratto Cefalù-Punta Raisi di cui le parlavo. Però attendiamo indicazioni precise dalla Regione perché sui territori debbono essere le Regioni a dire la loro parola».
Lei sa che tra i tanti progetti ce n’è uno che prevede una stazione sotterranea dedicata all’aeroporto di Fontanarossa.
«E’ un progetto che ha sviluppato la Sac e che il Comune di Catania e le ferrovie hanno elaborato in sinergia per poter realizzare un’analisi del progetto che potrebbe essere sostenuta da investimenti. Certamente con la Sac svilupperemo un approfondimento per verificare quali possano essere le migliori soluzioni».
Lei si è occupato anche delle autolinee. Come si può realizzare una sinergia fra treno e trasporto su gomma?
«Come docente di Trasporti posso dire che certamente una delle grandi diseconomie del sistema della mobilità è la sovrapposizione dei vettori, quindi bisognerebbe fare una ricognizione delle linee sia su ferro che su gomma per creare una integrazione modale. E’ così che bisogna progettare il sistema dei trasporti».
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Gualtiero- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 09.08.10
Re: Linea Palermo - Catania
Quando i giornalisti non capiscono un ... bip!!
Parlano di AV Palermo catania come titolo e poi scrivono AC (duè realtà completamente diverse)..sotto questo punto di vista è giusto considerare "una minchiata"..il raddoppio in variante della Palermo-catania..che
verrebbe a costare l'80% dell'operazione "ponte" complessiva
prevede un tunnel di circa 40 km sotto le madonie (forse si sono presi di invidia con il san gottardo)
servirebbe un bacino d'utenza pari a meno del 5% dell'intera popolazione siciliana
queste sono le campagne elettorali sponsarizzate da MM e da RFI per i prossimi anni....
quando basterebbe rettificare la tratta con adeguati accorgimenti sulle sagome gallerie e sul peso-asse nei viadotti e classificare la linea a rango P anche a semplice binario permettendo una velocità di 160km/h tale da collegare catania e palermo in meno di due ore!!!con un costo consuntivato pari ad un quinto a quello che si legge nell'articolo.
La giampilieri fiumefreddo meriterebbe un'attenzione maggiore....e pensare che eravano su di lì nel partire!!!
tutto questo tral'altro dimostra il totale disinteresse(ed è meglio che non ci speriamo) nel completare gli ultimi circa 70km del raddoppio messina-palermo....bah!!!
e poi parlano di ponte(come cosa ormai fatta)....scusate sono favorevole al ponte...ma ci sono notizie che davvero ti fanno riflettere e....rabbrividire..
chi parlava di E444R in sicilia???
Parlano di AV Palermo catania come titolo e poi scrivono AC (duè realtà completamente diverse)..sotto questo punto di vista è giusto considerare "una minchiata"..il raddoppio in variante della Palermo-catania..che
verrebbe a costare l'80% dell'operazione "ponte" complessiva
prevede un tunnel di circa 40 km sotto le madonie (forse si sono presi di invidia con il san gottardo)
servirebbe un bacino d'utenza pari a meno del 5% dell'intera popolazione siciliana
queste sono le campagne elettorali sponsarizzate da MM e da RFI per i prossimi anni....
quando basterebbe rettificare la tratta con adeguati accorgimenti sulle sagome gallerie e sul peso-asse nei viadotti e classificare la linea a rango P anche a semplice binario permettendo una velocità di 160km/h tale da collegare catania e palermo in meno di due ore!!!con un costo consuntivato pari ad un quinto a quello che si legge nell'articolo.
La giampilieri fiumefreddo meriterebbe un'attenzione maggiore....e pensare che eravano su di lì nel partire!!!
tutto questo tral'altro dimostra il totale disinteresse(ed è meglio che non ci speriamo) nel completare gli ultimi circa 70km del raddoppio messina-palermo....bah!!!
e poi parlano di ponte(come cosa ormai fatta)....scusate sono favorevole al ponte...ma ci sono notizie che davvero ti fanno riflettere e....rabbrividire..
chi parlava di E444R in sicilia???
Gualtiero- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 09.08.10
Re: Linea Palermo - Catania
condivido in pieno, e ti dirò di più: secondo me è tutta una fuffa montata ad arte per stornare finanziamenti già stanziati per il raddoppio della Messina Catania e della Messina Palermo per mangiarseli chissà come e chissà dove
Re: Linea Palermo - Catania
Per chi ci ha creduto, ovviamente!!!Gualtiero ha scritto:chi parlava di E444R in sicilia???
Treno dell' Etna- Data d'iscrizione : 30.06.09
Re: Linea Palermo - Catania
Admin ha scritto:condivido in pieno, e ti dirò di più: secondo me è tutta una fuffa montata ad arte per stornare finanziamenti già stanziati per il raddoppio della Messina Catania e della Messina Palermo per mangiarseli chissà come e chissà dove
semplice roberto PER COMPLETARE LA TAV MILANO - TRIESTE!!
Gualtiero- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 09.08.10
Entro il mese si decide sulla Catania-Palermo ferroviaria
«Entro questo mese prenderemo una decisione sul tracciato della linea ferroviaria Catania-Palermo e sull'intero sistema dei trasporti in Sicilia. Ne abbiamo discusso con l'assessore Piercarmelo Russo e con il direttore Falgares». Lo dice il presidente di Rfi (Rete ferroviaria italiana) Dario Lo Bosco, che non è un personaggio calato dalla Luna, ma un agrigentino doc che conosce bene le traversie dei collegamenti ferroviari in Sicilia.
Ma su quale progetto si punterà non si sbilancia ancora. Ce ne sono due in competizione: uno originario di Rfi che prevede un tunnel di 45 chilometri sotto le montagne, un investimento di 5 miliardi di euro, tempi ventennali e l'esclusione di capoluoghi come Enna e Caltanissetta, cioè del centro dell'Isola. Poi c'è il progetto sponsorizzato dalla Regione che prevede la spesa di un miliardo, cinque anni di lavori, nessun traforo pazzesco e l'inclusione di Enna e Caltanissetta lungo il tragitto. Di prima impressione questo secondo progetto sarebbe più ragionevole, anche perché si realizzerebbe entro tempi «umani» e con una spesa contenuta, ma il primo in futuro consentirebbe in un futuro più o meno lontano l'approdo dell'alta velocità ferroviaria a 300 all'ora. Un sogno, ma troppo più in là nel tempo, toccherebbe alla prossima generazione. I tecnici delle Ferrovie e i manager della Regione stanno discutendo.
Il presidente Lo Bosco da parte sua dice: «Ci stiamo lavorando. Adotteremo il progetto che più serve alla Sicilia e all'ottimizzazione di Rete ferroviaria italiana, anche in relazione al "Corridoio 1 Berlino-Palermo". Stiamo valutando le diverse alternative sotto il profilo tecnico, economico e ambientale. Dobbiamo connettere i maggiori centri dell'Isola produttivi e industriali che sono Catania, Palermo e Messina, oltre a Siracusa con gli interventi che stiamo per fare sulla Siracusa-Catania, e anche per raggiungere l'area di Pozzallo e Ragusa. Faremo in modo che Caltanissetta ed Enna non restino fuori da questo contesto per salvaguardare le loro attività produttive».
Questo vuol dire che la ferrovia Catania-Palermo passerà da Enna e Caltanissetta?
«Saranno connesse nel modo migliore possibile con il progetto Palermo-Catania che stiamo elaborando in relazione alla sua sostenibilità tecnica e finanziaria». (In sostanza il presidente Lo Bosco dice che Enna e Caltanissetta saranno «connesse» con la Catania-Palermo, ma non dice come, e cioè se questi collegamenti saranno diretti, oppure attraverso diramazioni).
Presidente, lei ha accennato al «Corridoio 1 Berlino-Palermo», che con il Ponte sullo Stretto presuppone l'arrivo dell'alta capacità in Sicilia.
«Stiamo lavorando per un'alta capacità light per il Sud sul percorso Battipaglia-Reggio Calabria-Messina-Catania-Palermo, non trascurando ovviamente interventi che sono già stati programmati e che stiamo realizzando sulla direttrice tirrenica Messina-Palermo: e infatti entro il mese sarà appaltato un lavoro di 500 milioni di euro per la Cefalù-Punta Raisi. Speriamo di poter dare finalmente alla Sicilia un assetto infrastrutturale che possa agevolare lo sviluppo economico e sociale».
Questo è quanto detto dal presidente di Rfi. Alcune osservazioni. Se arriverà l'alta capacità light, cioè treni da 200 all'ora - invece dell'alta velocità a 300 orari - dovrebbe voler significare che Rfi è indirizzata verso una Catania-Palermo che segua il tracciato attuale con qualche modifica, perché se avesse ipotizzato l'alta velocità in Sicilia avrebbe dovuto mettere mano al progetto da 5 miliardi con il tunnel a doppia canna di 45 chilometri. Aspettiamo ancora qualche settimana per sapere meglio quale progetto sarà scelto. Altra osservazione: il presidente di Rfi, parlando di «Corridoio 1» ha descritto il tracciato Battipaglia-Reggio Calabria- Messina- Catania-Palermo, il che vuol dire che i treni veloci passeranno prima da Messina a Catania per poi andare a Palermo, invece di andare prima da Messina a Palermo. Questo perché si risparmia parecchio essendo la Catania-Palermo meno accidentata e in fondo il ritardo per chi va a Palermo via Catania è contenuto in poco tempo.
Tony Zermo
12/04/2011 la Sicilia
Ma su quale progetto si punterà non si sbilancia ancora. Ce ne sono due in competizione: uno originario di Rfi che prevede un tunnel di 45 chilometri sotto le montagne, un investimento di 5 miliardi di euro, tempi ventennali e l'esclusione di capoluoghi come Enna e Caltanissetta, cioè del centro dell'Isola. Poi c'è il progetto sponsorizzato dalla Regione che prevede la spesa di un miliardo, cinque anni di lavori, nessun traforo pazzesco e l'inclusione di Enna e Caltanissetta lungo il tragitto. Di prima impressione questo secondo progetto sarebbe più ragionevole, anche perché si realizzerebbe entro tempi «umani» e con una spesa contenuta, ma il primo in futuro consentirebbe in un futuro più o meno lontano l'approdo dell'alta velocità ferroviaria a 300 all'ora. Un sogno, ma troppo più in là nel tempo, toccherebbe alla prossima generazione. I tecnici delle Ferrovie e i manager della Regione stanno discutendo.
Il presidente Lo Bosco da parte sua dice: «Ci stiamo lavorando. Adotteremo il progetto che più serve alla Sicilia e all'ottimizzazione di Rete ferroviaria italiana, anche in relazione al "Corridoio 1 Berlino-Palermo". Stiamo valutando le diverse alternative sotto il profilo tecnico, economico e ambientale. Dobbiamo connettere i maggiori centri dell'Isola produttivi e industriali che sono Catania, Palermo e Messina, oltre a Siracusa con gli interventi che stiamo per fare sulla Siracusa-Catania, e anche per raggiungere l'area di Pozzallo e Ragusa. Faremo in modo che Caltanissetta ed Enna non restino fuori da questo contesto per salvaguardare le loro attività produttive».
Questo vuol dire che la ferrovia Catania-Palermo passerà da Enna e Caltanissetta?
«Saranno connesse nel modo migliore possibile con il progetto Palermo-Catania che stiamo elaborando in relazione alla sua sostenibilità tecnica e finanziaria». (In sostanza il presidente Lo Bosco dice che Enna e Caltanissetta saranno «connesse» con la Catania-Palermo, ma non dice come, e cioè se questi collegamenti saranno diretti, oppure attraverso diramazioni).
Presidente, lei ha accennato al «Corridoio 1 Berlino-Palermo», che con il Ponte sullo Stretto presuppone l'arrivo dell'alta capacità in Sicilia.
«Stiamo lavorando per un'alta capacità light per il Sud sul percorso Battipaglia-Reggio Calabria-Messina-Catania-Palermo, non trascurando ovviamente interventi che sono già stati programmati e che stiamo realizzando sulla direttrice tirrenica Messina-Palermo: e infatti entro il mese sarà appaltato un lavoro di 500 milioni di euro per la Cefalù-Punta Raisi. Speriamo di poter dare finalmente alla Sicilia un assetto infrastrutturale che possa agevolare lo sviluppo economico e sociale».
Questo è quanto detto dal presidente di Rfi. Alcune osservazioni. Se arriverà l'alta capacità light, cioè treni da 200 all'ora - invece dell'alta velocità a 300 orari - dovrebbe voler significare che Rfi è indirizzata verso una Catania-Palermo che segua il tracciato attuale con qualche modifica, perché se avesse ipotizzato l'alta velocità in Sicilia avrebbe dovuto mettere mano al progetto da 5 miliardi con il tunnel a doppia canna di 45 chilometri. Aspettiamo ancora qualche settimana per sapere meglio quale progetto sarà scelto. Altra osservazione: il presidente di Rfi, parlando di «Corridoio 1» ha descritto il tracciato Battipaglia-Reggio Calabria- Messina- Catania-Palermo, il che vuol dire che i treni veloci passeranno prima da Messina a Catania per poi andare a Palermo, invece di andare prima da Messina a Palermo. Questo perché si risparmia parecchio essendo la Catania-Palermo meno accidentata e in fondo il ritardo per chi va a Palermo via Catania è contenuto in poco tempo.
Tony Zermo
12/04/2011 la Sicilia
Gualtiero- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 09.08.10
Motta Sant'Anastasia
Aln 668 1609 - 1610 - 1605 - 1630 (Catania)
E646 086 - 206 (Palermo)
D345 1034 (Catanzaro Lido) - 1006 (Catania)
D443 1007 (Catania) - pensavo fosse ancora operativa...
D443 2020 - 2034 xmpr (Bologna SD)
Qualche foto:
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NB: Non sono gradite domande!!!
Ho qualche dubbio sulle assegnazioni.
E646 086 - 206 (Palermo)
D345 1034 (Catanzaro Lido) - 1006 (Catania)
D443 1007 (Catania) - pensavo fosse ancora operativa...
D443 2020 - 2034 xmpr (Bologna SD)
Qualche foto:
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NB: Non sono gradite domande!!!
Ho qualche dubbio sulle assegnazioni.
Gualtiero- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 09.08.10
Re: Linea Palermo - Catania
Ma queste locomotive e automotrici si trovano accantonate(credo siano accantonate visto che alcune locomotive li situate sonostate radiate totalmente dalle FS e anche alcune automotrici li situate sono state radiate totalmente dalle FS)presso la stazione di Motta Sant'Anastasia ???
Le ALn660.1600 furono costruite solo per le linee siciliane(diciamo che si possono definire delle gemelle delle ALn668.1700),infatti arrivarono nuove in Sicilia,attualmente sono state tutte accantonate,tranne due unita' che sono state preservate storiche e tre unita' le ho viste accantonate a Catania insieme a due E646 e a un D343.1000.
Non so se hai notato tutte le ALn668.1600 assegnate a Catania sono state tutte graffitate,come quelle che ha fotografato Gualtiero,sono state graffitate anche le 3 unita' da me viste a Catania e quelle due storiche.
Perche' queste locomotive e automotrici sono state proprio accanonate su questo binario morto alla Stazione di Motta Sant'Anastasia ???
Anche se non sono gradite domande(che non me ne voglia Gualtiero)la mia insaziabile curiosita' non si sa fermare.
Ciaooo e grazie in anticipo
Inbus U 210
Le ALn660.1600 furono costruite solo per le linee siciliane(diciamo che si possono definire delle gemelle delle ALn668.1700),infatti arrivarono nuove in Sicilia,attualmente sono state tutte accantonate,tranne due unita' che sono state preservate storiche e tre unita' le ho viste accantonate a Catania insieme a due E646 e a un D343.1000.
Non so se hai notato tutte le ALn668.1600 assegnate a Catania sono state tutte graffitate,come quelle che ha fotografato Gualtiero,sono state graffitate anche le 3 unita' da me viste a Catania e quelle due storiche.
Perche' queste locomotive e automotrici sono state proprio accanonate su questo binario morto alla Stazione di Motta Sant'Anastasia ???
Anche se non sono gradite domande(che non me ne voglia Gualtiero)la mia insaziabile curiosita' non si sa fermare.
Ciaooo e grazie in anticipo
Inbus U 210
Re: Linea Palermo - Catania
Se quello che intendi e che solo a Catania fanno i graffiti mi sa che ti sbagli di grossoInbus U 210 ha scritto:
Non so se hai notato tutte le ALn668.1600 assegnate a Catania sono state tutte graffitate,come quelle che ha fotografato Gualtiero,sono state graffitate anche le 3 unita' da me viste a Catania e quelle due storiche.
Inbus U 210
Cs269- Data d'iscrizione : 11.12.09
Re: Linea Palermo - Catania
la 443 2034 non esiste.
Il gruppo D443 era composto da 1001-1030 e 2001-2020.
Solo per la precisione.
Il gruppo D443 era composto da 1001-1030 e 2001-2020.
Solo per la precisione.
Re: Linea Palermo - Catania
^^
Hai ragione ho sbagliato io a riportare il numero...si tratta del 2014
errore di battitura...e grazie per la precisione.
Hai ragione ho sbagliato io a riportare il numero...si tratta del 2014
errore di battitura...e grazie per la precisione.
Gualtiero- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 09.08.10
Re: Linea Palermo - Catania
Inbus U 210 ha scritto:Ma queste locomotive e automotrici si trovano accantonate(credo siano accantonate visto che alcune locomotive li situate sonostate radiate totalmente dalle FS e anche alcune automotrici li situate sono state radiate totalmente dalle FS)presso la stazione di Motta Sant'Anastasia ???
Le ALn660.1600 furono costruite solo per le linee siciliane(diciamo che si possono definire delle gemelle delle ALn668.1700),infatti arrivarono nuove in Sicilia,attualmente sono state tutte accantonate,tranne due unita' che sono state preservate storiche e tre unita' le ho viste accantonate a Catania insieme a due E646 e a un D343.1000.
Non so se hai notato tutte le ALn668.1600 assegnate a Catania sono state tutte graffitate,come quelle che ha fotografato Gualtiero,sono state graffitate anche le 3 unita' da me viste a Catania e quelle due storiche.
Perche' queste locomotive e automotrici sono state proprio accanonate su questo binario morto alla Stazione di Motta Sant'Anastasia ???
Anche se non sono gradite domande(che non me ne voglia Gualtiero)la mia insaziabile curiosita' non si sa fermare.
Ciaooo e grazie in anticipo
Inbus U 210
Posso fare una domanda io????
Quale untià hai visto accantonata a Catania..di 668 1600 e di 646??
Il perchè parecchi rotabili vengono accantonati in molte stazioni lungo la linea Catania - Caltanissetta Xirbi...non lo so.
"Perche' queste locomotive e automotrici sono state proprio accanonate su questo binario morto alla Stazione di Motta Sant'Anastasia ???"
se hai già scritto che si trovano a Motta Sant'Anastasia...come il titolo del mio messaggio....mi spieghi che cosa significa questa domanda?????anche quando fai domande, rileggile prima di inviare un post...hanno messo quei rotabili la perchè di certo sul 2° binario non potevano stare...perchè ci passano i treni!!!!!!cavolo...ho voglia di rispondere alle tue domande...ma certe volte figlio...leggi un pò quello che scrivi.
Domandalo ai responsabili che si occupano di queste cose...va bene che per ora non hai nulla da fare, ma cosa pensi che l'AFS lavora con RFI e Trenitalia???
Ultima modifica di Gualtiero il Gio Mag 19, 2011 9:42 pm - modificato 1 volta.
Gualtiero- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 09.08.10
Re: Linea Palermo - Catania
Stranissimo. io sapevo che la 1007 era in servizio, mha.
Comunque perche non si va la e facciamo un altro bel po di "foto" specialmente alle 646
Comunque perche non si va la e facciamo un altro bel po di "foto" specialmente alle 646
spqri- Data d'iscrizione : 20.07.09
Re: Linea Palermo - Catania
e, comunque le 668 non furono macchine concepite esclusivamente per circolare in Sicilia ...
Re: Linea Palermo - Catania
spqri ha scritto:Stranissimo. io sapevo che la 1007 era in servizio, mha.
Comunque perche non si va la e facciamo un altro bel po di "foto" specialmente alle 646
Bravo Nicola...infatti ci sono rimasto di merda quando l'ho vista!!!!
Gualtiero- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 09.08.10
Re: Linea Palermo - Catania
Ultima modifica di Admin il Gio Mag 19, 2011 10:02 pm - modificato 2 volte.
Re: Linea Palermo - Catania
Peccato davvero...
pensavo che con la scusa del treno barocco..potesse essere preservata in quale modo, cmq il modellino della Os. Kar ce l'ho
pensavo che con la scusa del treno barocco..potesse essere preservata in quale modo, cmq il modellino della Os. Kar ce l'ho
Gualtiero- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 09.08.10
Re: Linea Palermo - Catania
vorrà dire che mi resterà il ricordo del viaggio in cabina di guida, da Modica a Ragusa Ibla, insieme a mio figlio, fatto proprio quel 9 agosto 2009
Re: Linea Palermo - Catania
Un errore involontario può capitare a tutti.
Anzi ti ringrazio per tutte le informazioni.
Anzi ti ringrazio per tutte le informazioni.
Re: Linea Palermo - Catania
^^
Di nulla...è un divertimento tutto questo.
Roberto...ma quanto ti invidio!!!!
Di nulla...è un divertimento tutto questo.
Roberto...ma quanto ti invidio!!!!
Gualtiero- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 09.08.10
Re: Linea Palermo - Catania
Ah...che ricordi su quella macchina!Vero Roberto...peccato che Gualtiero non c'è stato a bordo...hihihih
Purtroppo è così....è una ruota che gira, prima o poi tagliano tutto!
Purtroppo è così....è una ruota che gira, prima o poi tagliano tutto!
Re: Linea Palermo - Catania
scusatemi qualcuno non si puo ncrigare nella vicenda e saperne di più?
spqri- Data d'iscrizione : 20.07.09
Ferrovia Ct-Pa, la velocizzazione lowcost di CLF Catania (seconda parte)
Per completare il quadro relativo alla velocizzazione della linea Palermo – Catania lo studio tecnico CLF, avendo già provveduto ad esaminare gli 86 Km che vanno dalla nuova stazione di Lercara Diramazione fino alla stazione di Enna [vedi: Ferrovia Ct-Pa, la velocizzazione lowcost di CLF Catania (prima parte)], ha approfondito la tematica proseguendo gli studi per gli ulteriori 70 Km che mancano fino alla stazione di Bicocca. Anche in questa parte del percorso l’intento progettuale è stato quello di ridurre al minimo gli spostamenti del tracciato per sfruttare il più possibile la sede esistente incrementando al massimo le prestazioni. L’analisi è stata volutamente condotta fino al Km 233 in corrispondenza dell’attuale stazione di Bicocca che, per la sua particolare posizione strategica grazie alla vicinanza all’aeroporto ed alla tangenziale di Catania, può diventare il terminal naturale per i treni in partenza per Palermo. Questo almeno fino a quando non prenderanno corpo in tutto e per tutto i previsti lavori per il nodo di Catania con il completamento del raddoppio tra Catania Centrale e Catania Acquicella.
continua [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]
A volte ritornano.....
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A volte ritornano.....
Gualtiero- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 09.08.10
Ferrovia Catania-Palermo, il nuovo progetto Rfi
Fonte: Siciliaways
Rfi rivede i piani di modernizzazione della linea ferroviaria Catania-Palermo. A differenza di quanto previsto inizialmente, Enna e Caltanissetta non saranno escluse dal nuovo tracciato che il gestore della rete intende realizzare sull’isola. Secondo quanto comunicato dalle stesse Fs a Siciliaway, il nuovo corridoio che collegherà le due maggiori città siciliane si snoderà, partendo dalla stazione di Bicocca, nel catanese, attraverso un tracciato a doppio binario fino ad Enna sud, da dove poi si diramerà un lungo tunnel attraverso i Nebrodi che giungerà a Pollina-Castelbuono, nel palermitano.
Ferrovie ha diviso la realizzazione del progetto in due Macrofasi. Nella prima sono previsti i raddoppi della Bicocca-Catenanuova e della Catenanuova-Enna Sud, e la velocizzazione dei circa 25km della tratta Roccapalumba-Marianopoli. Realizzati questi interventi sarà possibile, secondo ferrovie, percorrere l’intera tratta in 2 ore e 10 minuti (senza fermate intermedie), rispetto alle tre ore attuali. La seconda Macrofase riguarda la realizzazione di un lungo tunnel tra Enna bivio Sud e Pollina-Castelbuono. Con tale intervento sarà possibile raggiungere un tempo di percorrenza Palermo-Catania di circa 1h 25’ (senza fermate intermedie).
Stato di avanzamento. Ad oggi Rfi informa del completamento della progettazione preliminare del raddoppio della tratta Bicocca-Motta-Catenanuova e dell’avvio "dell’iter autorizzativo previsto dalla Legge Obiettivo. Completato il suddetto iter si potrà dar corso alla Progettazione definitiva e quindi alle attività negoziali per la realizzazione dei lavori la cui durata è stimata in cinque anni”. L’avvio della Macrofase 2 è subordinata al completamento della progettazione relativa al tratto Bicocca-Enna sud prevista entro il 2012. Rete Ferroviaria Italiana prevede per la costruzione del tunnel 13 anni di lavoro.
Rfi rivede i piani di modernizzazione della linea ferroviaria Catania-Palermo. A differenza di quanto previsto inizialmente, Enna e Caltanissetta non saranno escluse dal nuovo tracciato che il gestore della rete intende realizzare sull’isola. Secondo quanto comunicato dalle stesse Fs a Siciliaway, il nuovo corridoio che collegherà le due maggiori città siciliane si snoderà, partendo dalla stazione di Bicocca, nel catanese, attraverso un tracciato a doppio binario fino ad Enna sud, da dove poi si diramerà un lungo tunnel attraverso i Nebrodi che giungerà a Pollina-Castelbuono, nel palermitano.
Ferrovie ha diviso la realizzazione del progetto in due Macrofasi. Nella prima sono previsti i raddoppi della Bicocca-Catenanuova e della Catenanuova-Enna Sud, e la velocizzazione dei circa 25km della tratta Roccapalumba-Marianopoli. Realizzati questi interventi sarà possibile, secondo ferrovie, percorrere l’intera tratta in 2 ore e 10 minuti (senza fermate intermedie), rispetto alle tre ore attuali. La seconda Macrofase riguarda la realizzazione di un lungo tunnel tra Enna bivio Sud e Pollina-Castelbuono. Con tale intervento sarà possibile raggiungere un tempo di percorrenza Palermo-Catania di circa 1h 25’ (senza fermate intermedie).
Stato di avanzamento. Ad oggi Rfi informa del completamento della progettazione preliminare del raddoppio della tratta Bicocca-Motta-Catenanuova e dell’avvio "dell’iter autorizzativo previsto dalla Legge Obiettivo. Completato il suddetto iter si potrà dar corso alla Progettazione definitiva e quindi alle attività negoziali per la realizzazione dei lavori la cui durata è stimata in cinque anni”. L’avvio della Macrofase 2 è subordinata al completamento della progettazione relativa al tratto Bicocca-Enna sud prevista entro il 2012. Rete Ferroviaria Italiana prevede per la costruzione del tunnel 13 anni di lavoro.
Re: Linea Palermo - Catania
Ancora con questa storia del tunnel sotto i Nebrodi
Ma non hanno pensato a farne uno anche sotto l'Etna per bypassare Catania....immagino la mole di traffico pax e merci tra Catania e Palermo tale da giustificare qualcosa che costa?quanto? oltre 3 mliardi di euro?!.....
Menomale che per ora siamo solo nella fase "chiaccheratina".
Una curiosità: il tunnel dei peloritani è stato costruito tra il 1988 e il 1999 ed è entrato in servizio nel 2001 = 13 anni per 13 km
Un tunnel del genere circa 40 km significa 40 anni
Altra cosa: con il completamento della nuova superstrada 640 AG-CL chissà quanta gente avrà ancora voglia di spostarsi in treno.
Ma non hanno pensato a farne uno anche sotto l'Etna per bypassare Catania....immagino la mole di traffico pax e merci tra Catania e Palermo tale da giustificare qualcosa che costa?quanto? oltre 3 mliardi di euro?!.....
Menomale che per ora siamo solo nella fase "chiaccheratina".
Una curiosità: il tunnel dei peloritani è stato costruito tra il 1988 e il 1999 ed è entrato in servizio nel 2001 = 13 anni per 13 km
Un tunnel del genere circa 40 km significa 40 anni
Altra cosa: con il completamento della nuova superstrada 640 AG-CL chissà quanta gente avrà ancora voglia di spostarsi in treno.
Gualtiero- SOCIO AFS
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