Linea Palermo-Trapani (via Milo e via Castelvetrano)
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campa91
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zancle
Ferryboat
Ne 120
Roberto Meli
danafabio
11 partecipanti
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Re: Linea Palermo-Trapani (via Milo e via Castelvetrano)
Che tirstezza vedere situazioni di questo tipo
Mi vengono i conati di vomito quando collego queste scene ad altre ben più schifose....
Caro Roberto M...evitati certe delusioni...rischi di stare male!!!
Mi vengono i conati di vomito quando collego queste scene ad altre ben più schifose....
Caro Roberto M...evitati certe delusioni...rischi di stare male!!!
Gualtiero- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 09.08.10
Re: Linea Palermo-Trapani (via Milo e via Castelvetrano)
Ne 120 ha scritto:Roberto Meli ha scritto:La gloriosa stazione di Alcamo Diramazione piena di cani randaggi sia dentro che davanti la stazione.
Quantomeno non si può dire che non ci fosse neanche un cane...
Infatti sono 2!
Re: Linea Palermo-Trapani (via Milo e via Castelvetrano)
2 cani di Ferrovie Siciliane
(scusate, ma me l'avete servita su un piatto d'argento, non ho saputo resistere)
(scusate, ma me l'avete servita su un piatto d'argento, non ho saputo resistere)
MODIFICHE AL PROGRAMMA DI CIRCOLAZIONE DAL 5 NOVEMBRE 2012
Notizia del 31ottobre 2012
Per consentire alle squadre tecniche di Rete Ferroviaria Italiana di eseguire interventi di manutenzione straordinaria sulla linea Palermo – Trapani, tra le stazioni di Calatafimi e Trapani, da lunedì 5 novembre Trenitalia modificherà il programma di circolazione di alcuni treni Regionali.
Le variazioni interesseranno complessivamente 13 corse per le quali sarà anticipato l’orario di partenza o posticipato l’orario di arrivo.
Il programma dettagliato, con l’elenco dei treni e l’indicazione degli orari, è disponibile nelle stazioni, biglietterie, uffici assistenza clienti e sui canali informativi web del Gruppo FS Italiane (fsnews.it e FSNewsradio).
Per consentire alle squadre tecniche di Rete Ferroviaria Italiana di eseguire interventi di manutenzione straordinaria sulla linea Palermo – Trapani, tra le stazioni di Calatafimi e Trapani, da lunedì 5 novembre Trenitalia modificherà il programma di circolazione di alcuni treni Regionali.
Le variazioni interesseranno complessivamente 13 corse per le quali sarà anticipato l’orario di partenza o posticipato l’orario di arrivo.
Il programma dettagliato, con l’elenco dei treni e l’indicazione degli orari, è disponibile nelle stazioni, biglietterie, uffici assistenza clienti e sui canali informativi web del Gruppo FS Italiane (fsnews.it e FSNewsradio).
Ladri di rame nuovamente in azione lungo i binari.
Notizia del 18 ottobre 2012
In corrispondenza di un passaggio a livello tra le stazioni di Mazara del Vallo e Petrosino-Strasatti, sulla linea Palermo – Castelvetrano – Trapani, sono stati sottratti circa 1.200 metri di cavi in rame , necessari al funzionamento dei sistemi per il controllo della circolazione ferroviaria.
In tali casi si attivano specifici protocolli che consentono ai treni di continuare a circolare in sicurezza, sebbene rallentati (Fanno pure ironia ), senza alcun rischio per l’incolumità dei passeggeri.
Nella circostanza, sono stati coinvolti 9 Regionali che hanno registrato ritardi tra 15 e 40 minuti.
L’intervento delle squadre tecniche di Rete Ferroviaria Italiana, inviate sul posto dalla Sala Operativa che ha rilevato l’anormalità, ha poi ripristinato il regolare funzionamento degli apparati di linea.
RFI ha sporto denuncia contro ignoti.
In corrispondenza di un passaggio a livello tra le stazioni di Mazara del Vallo e Petrosino-Strasatti, sulla linea Palermo – Castelvetrano – Trapani, sono stati sottratti circa 1.200 metri di cavi in rame , necessari al funzionamento dei sistemi per il controllo della circolazione ferroviaria.
In tali casi si attivano specifici protocolli che consentono ai treni di continuare a circolare in sicurezza, sebbene rallentati (Fanno pure ironia ), senza alcun rischio per l’incolumità dei passeggeri.
Nella circostanza, sono stati coinvolti 9 Regionali che hanno registrato ritardi tra 15 e 40 minuti.
L’intervento delle squadre tecniche di Rete Ferroviaria Italiana, inviate sul posto dalla Sala Operativa che ha rilevato l’anormalità, ha poi ripristinato il regolare funzionamento degli apparati di linea.
RFI ha sporto denuncia contro ignoti.
Re: Linea Palermo-Trapani (via Milo e via Castelvetrano)
E beh considera che tra Niscemi e Gela, sulla linea interrotta hanno asportato circa un chilometro di binari!!!!!!!
Gualtiero- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 09.08.10
Re: Linea Palermo-Trapani (via Milo e via Castelvetrano)
Gualtiero ha scritto:E beh considera che tra Niscemi e Gela, sulla linea interrotta hanno asportato circa un chilometro di binari!!!!!!!
si ma quest'ultimo tratto è chiuso da piu' di 1 anno e tralaltro in aperta campagna. la trapani-mazara è in esercizio.
Ospite- Ospite
Piraineto - Trapani, via Milo modifiche alla circolazione per i prossimi 20 giorni !!!
Fonte FS News - Palermo, 25 febbraio 2013
Modifiche al programma di circolazione per circa 20 giorni sulla linea Piraineto - Trapani, via Milo.
Le variazioni sono necessarie per consentire a Rete Ferroviaria Italiana indifferibili interventi per il consolidamento della massicciata fra le stazioni di Bruca e Fulgatore, indispensabili a garantire il passaggio in sicurezza dei treni.
Durante il periodo dei lavori i collegamenti saranno sempre garantiti, anche con servizi di autobus sostitutivi.
Informazioni disponibili nelle stazioni, uffici assistenza clienti, biglietterie e sui canali informativi web del Gruppo FS Italiane.
Modifiche al programma di circolazione per circa 20 giorni sulla linea Piraineto - Trapani, via Milo.
Le variazioni sono necessarie per consentire a Rete Ferroviaria Italiana indifferibili interventi per il consolidamento della massicciata fra le stazioni di Bruca e Fulgatore, indispensabili a garantire il passaggio in sicurezza dei treni.
Durante il periodo dei lavori i collegamenti saranno sempre garantiti, anche con servizi di autobus sostitutivi.
Informazioni disponibili nelle stazioni, uffici assistenza clienti, biglietterie e sui canali informativi web del Gruppo FS Italiane.
Re: Linea Palermo-Trapani (via Milo e via Castelvetrano)
Saranno veramente tagliati 105 treni in Sicilia a partire dall'11 marzo?
Re: Linea Palermo-Trapani (via Milo e via Castelvetrano)
Roberto Meli ha scritto:Saranno veramente tagliati 105 treni in Sicilia a partire dall'11 marzo?
No. Pericolo scongiurato, visto gli ultimi sviluppi tra i protagonisti del nostro destino infrastrutturale, la firma del contratto di servizio sembra avvicinarsi. Ma meglio essere come San Tommaso.
Gualtiero- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 09.08.10
Re: Linea Palermo-Trapani (via Milo e via Castelvetrano)
Comunicato Stampa RFI del 16 marzo 2013
È stata sospesa poco dopo le 14 la circolazione ferroviaria tra Salemi e Castelvetrano, sulla linea Palermo - Alcamo – Trapani, per la caduta sui binari di circa 40 metri cubi di detriti, franati da un terrapieno a causa del maltempo.
Le squadre tecniche di Rete Ferroviaria Italiana stanno lavorando per ripristinare le condizioni di circolazione in sicurezza e l’efficienza dell’infrastruttura.
Si prevede che il passaggio dei treni possa riprendere entro le prime ore di domani.
Per garantire i collegamenti, tra Alcamo Diramazione e Castelvetrano sono stati attivati servizi sostitutivi con autobus.
È stata sospesa poco dopo le 14 la circolazione ferroviaria tra Salemi e Castelvetrano, sulla linea Palermo - Alcamo – Trapani, per la caduta sui binari di circa 40 metri cubi di detriti, franati da un terrapieno a causa del maltempo.
Le squadre tecniche di Rete Ferroviaria Italiana stanno lavorando per ripristinare le condizioni di circolazione in sicurezza e l’efficienza dell’infrastruttura.
Si prevede che il passaggio dei treni possa riprendere entro le prime ore di domani.
Per garantire i collegamenti, tra Alcamo Diramazione e Castelvetrano sono stati attivati servizi sostitutivi con autobus.
Re: Linea Palermo-Trapani (via Milo e via Castelvetrano)
Qualcuno mi sa dire se la tratta Alcamo Diramazione-Trapani via Milo è stata riaperta?
Grazie
Grazie
riporto qua
Passante Fs avrà pochi treni
trasporti. Prima tratta pronta nel 2014, ma manca il contratto di servizio Regione-Rfi
Davide Guarcello
Si fa sempre più concreto il rischio per cui il Passante ferroviario, una volta terminato, possa essere solo «una cattedrale nel deserto». A lanciare l'allarme i membri del Cifi (Collegio degli ingegneri ferroviari italiani), che hanno tenuto ieri un seminario per fare il punto sullo stato di avanzamento dei lavori, presso la facoltà di Ingegneria, alla presenza dei vertici di Rfi, Italferr, Trenitalia e della Sis.
Secondo Francesco Costantino, direttore regionale di Trenitalia, «l'offerta probabilmente non sarà proporzionale al valore dell'investimento dell'appalto. A Palermo, infatti, vi è un volume giornaliero di soli 40mila viaggiatori, di cui 17mila nella fascia "pendolari" (le ore di punta), su un totale di 800mila abitanti. Trenitalia, in qualità di partner commerciale di Fs, deve sottostare alle richieste del committente, cioè la Regione. La prossima settimana - rivela - avremo un incontro per sviluppare le prime ipotesi di offerta ai viaggiatori: un programma d'esercizio».
Dunque, a fronte di un maxi investimento che supera il miliardo di euro, non è detto che ci possa essere un'adeguata offerta di treni. «Manca ancora un Contratto di servizio. I politici devono trovare le risorse per fornire servizi adeguati all'opera che si sta realizzando», è l'appello dell'ingegnere Roberto Romano di Italferr. Da giugno 2013 si ipotizza l'introduzione di un nuovo treno, denominato «Fast», per collegare Palermo Centrale con Punta Raisi in 48 minuti con sole 4 fermate, anziché in un'ora e 7 fermate.
Ma il seminario è stata soprattutto l'occasione per conoscere i dettagli dei lavori lungo le 3 tratte: «Siamo a buon punto - spiega il responsabile della Sis, Pierpaolo D'Aco -. La tratta "C" (La Malfa-Carini) è al 70% e sarà attivata nel 2015. La "B" (Notarbartolo-La Malfa) è ancora ferma e i lavori saranno consegnati a breve. Infine, nella tratta "A" (Pa Centrale-Notarbartolo) siamo al 93%, e prevediamo di inaugurarla a giugno 2014».
Mancano solo gli ultimi 200 metri di scavo nella galleria tra le future fermate «Giustizia» e «Lolli», «ma qui - prosegue il responsabile del progetto, Filippo Palazzo, di Rfi - abbiamo imprevisti geologici che hanno provocato cedimenti di alcuni edifici sovrastanti. Ben 47 famiglie sono tuttora evacuate». Secondo Romano, «nel dicembre 2013 ci sarà l'attivazione delle nuove fermate "Roccella" e "Guadagna"; mentre la tratta "B", da 313 milioni di euro, dovrebbe essere ultimata nel 2018». I contenziosi con dei comitati di cittadini dei viali Lazio e delle Alpi ne hanno bloccato la consegna, obbligando ad una variante che farà passare i binari al di sotto della linea esistente, nello stesso asse e 30 metri al di sotto dell'asfalto, grazie ad una talpa «Tbm». Ciò ha comportato un extra-costo di 130 milioni. Prevista, infine, una nuova viabilità per le auto in viale Francia, nella nuova arteria «La Malfa-Lanza di Scalea» e nella nuova via Lodato.
15/05/2013
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Il problema è sempre lo stesso. Se non si firma il CdS la Sicilia avrà sempre meno treni.
trasporti. Prima tratta pronta nel 2014, ma manca il contratto di servizio Regione-Rfi
Davide Guarcello
Si fa sempre più concreto il rischio per cui il Passante ferroviario, una volta terminato, possa essere solo «una cattedrale nel deserto». A lanciare l'allarme i membri del Cifi (Collegio degli ingegneri ferroviari italiani), che hanno tenuto ieri un seminario per fare il punto sullo stato di avanzamento dei lavori, presso la facoltà di Ingegneria, alla presenza dei vertici di Rfi, Italferr, Trenitalia e della Sis.
Secondo Francesco Costantino, direttore regionale di Trenitalia, «l'offerta probabilmente non sarà proporzionale al valore dell'investimento dell'appalto. A Palermo, infatti, vi è un volume giornaliero di soli 40mila viaggiatori, di cui 17mila nella fascia "pendolari" (le ore di punta), su un totale di 800mila abitanti. Trenitalia, in qualità di partner commerciale di Fs, deve sottostare alle richieste del committente, cioè la Regione. La prossima settimana - rivela - avremo un incontro per sviluppare le prime ipotesi di offerta ai viaggiatori: un programma d'esercizio».
Dunque, a fronte di un maxi investimento che supera il miliardo di euro, non è detto che ci possa essere un'adeguata offerta di treni. «Manca ancora un Contratto di servizio. I politici devono trovare le risorse per fornire servizi adeguati all'opera che si sta realizzando», è l'appello dell'ingegnere Roberto Romano di Italferr. Da giugno 2013 si ipotizza l'introduzione di un nuovo treno, denominato «Fast», per collegare Palermo Centrale con Punta Raisi in 48 minuti con sole 4 fermate, anziché in un'ora e 7 fermate.
Ma il seminario è stata soprattutto l'occasione per conoscere i dettagli dei lavori lungo le 3 tratte: «Siamo a buon punto - spiega il responsabile della Sis, Pierpaolo D'Aco -. La tratta "C" (La Malfa-Carini) è al 70% e sarà attivata nel 2015. La "B" (Notarbartolo-La Malfa) è ancora ferma e i lavori saranno consegnati a breve. Infine, nella tratta "A" (Pa Centrale-Notarbartolo) siamo al 93%, e prevediamo di inaugurarla a giugno 2014».
Mancano solo gli ultimi 200 metri di scavo nella galleria tra le future fermate «Giustizia» e «Lolli», «ma qui - prosegue il responsabile del progetto, Filippo Palazzo, di Rfi - abbiamo imprevisti geologici che hanno provocato cedimenti di alcuni edifici sovrastanti. Ben 47 famiglie sono tuttora evacuate». Secondo Romano, «nel dicembre 2013 ci sarà l'attivazione delle nuove fermate "Roccella" e "Guadagna"; mentre la tratta "B", da 313 milioni di euro, dovrebbe essere ultimata nel 2018». I contenziosi con dei comitati di cittadini dei viali Lazio e delle Alpi ne hanno bloccato la consegna, obbligando ad una variante che farà passare i binari al di sotto della linea esistente, nello stesso asse e 30 metri al di sotto dell'asfalto, grazie ad una talpa «Tbm». Ciò ha comportato un extra-costo di 130 milioni. Prevista, infine, una nuova viabilità per le auto in viale Francia, nella nuova arteria «La Malfa-Lanza di Scalea» e nella nuova via Lodato.
15/05/2013
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Il problema è sempre lo stesso. Se non si firma il CdS la Sicilia avrà sempre meno treni.
Gualtiero- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 09.08.10
Re: Linea Palermo-Trapani (via Milo e via Castelvetrano)
Sembra ormai certa la chiusura definitiva di questa tratta, via Milo.
Da giorno 11 agosto 2013 non vi circoleranno più treni.
ANZICHÉ POTENZIATA LA LINEA TRAPANI PALERMO POTREBBE ESSERE SOPPRESSA. QUESTA L’IPOTESI ALLA QUALE STAREBBERO LAVORANDO TRENITALIA E REGIONE SICILIANA.
commenta
A rischio la tratta ferroviaria Trapani Milo - Palermo
Sembra proprio che il problema trasporti debba diventare per la Provincia di Trapani una vera e propria emergenza. A darne il segnale le diverse vertenze che su quel fronte vanno via via aprendosi e che lungi dall’essere affrontate e risolte definitivamente stanno acuendo il problema che da un momento all’altro potrebbe diventare autentica bomba prossima a deflagrare. Risolto pochi giorni fa, si fa per dire, quello relativo alle navi RO.RO da e per le Isole, irrisolto ed ancora sul tappeto, quello ben più grave della Società di gestione dello scalo di Birgi, irrisolto quella della bretella autostradale Birgi –Mazara e della manutenzione della autostrada A/29 , ecco che un altro se ne presenta. Il riferimento va alla ventilata, ormai quasi certa, soppressione della tratta ferroviaria Trapani – Palermo ,Via Milo, che se Trenitalia e regione dovessero decidere di attuare, rappresenterebbe l’ennesima beffa per il ns. Territorio . Per anni abbiamo chiesto il potenziamento di questa linea, vero calvario per l’utente, costretto a sobbarcarsi a tre ore di viaggio per raggiungere il Capoluogo.
Ebbene, mentre per la Messina Siracusa si progetta e si autorizza l’alta velocità , la soluzione alla quale oggi si arriva per la Trapani Palermo altro non è che quella di sopprimerla. Un bel segnale davvero!
A questo punto la preoccupazione è quella che analogo criterio , aldilà delle vaghe promesse formulate dal Presidente Crocetta a questo o quel Deputato regionale, possa estendersi anche al nostro Aereoporto.
D’altronde le avvisaglie ci sono . Prima fra tutte quella che vuole il Governatore proiettato alla creazione di una sorta di Compagnia di bandiera all’interno della A.S.T. , nota Società del Trasporto gommato, che dovrebbe operare in diretta sinergia con l’aereoporto di Comiso.
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Da giorno 11 agosto 2013 non vi circoleranno più treni.
ANZICHÉ POTENZIATA LA LINEA TRAPANI PALERMO POTREBBE ESSERE SOPPRESSA. QUESTA L’IPOTESI ALLA QUALE STAREBBERO LAVORANDO TRENITALIA E REGIONE SICILIANA.
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A rischio la tratta ferroviaria Trapani Milo - Palermo
Sembra proprio che il problema trasporti debba diventare per la Provincia di Trapani una vera e propria emergenza. A darne il segnale le diverse vertenze che su quel fronte vanno via via aprendosi e che lungi dall’essere affrontate e risolte definitivamente stanno acuendo il problema che da un momento all’altro potrebbe diventare autentica bomba prossima a deflagrare. Risolto pochi giorni fa, si fa per dire, quello relativo alle navi RO.RO da e per le Isole, irrisolto ed ancora sul tappeto, quello ben più grave della Società di gestione dello scalo di Birgi, irrisolto quella della bretella autostradale Birgi –Mazara e della manutenzione della autostrada A/29 , ecco che un altro se ne presenta. Il riferimento va alla ventilata, ormai quasi certa, soppressione della tratta ferroviaria Trapani – Palermo ,Via Milo, che se Trenitalia e regione dovessero decidere di attuare, rappresenterebbe l’ennesima beffa per il ns. Territorio . Per anni abbiamo chiesto il potenziamento di questa linea, vero calvario per l’utente, costretto a sobbarcarsi a tre ore di viaggio per raggiungere il Capoluogo.
Ebbene, mentre per la Messina Siracusa si progetta e si autorizza l’alta velocità , la soluzione alla quale oggi si arriva per la Trapani Palermo altro non è che quella di sopprimerla. Un bel segnale davvero!
A questo punto la preoccupazione è quella che analogo criterio , aldilà delle vaghe promesse formulate dal Presidente Crocetta a questo o quel Deputato regionale, possa estendersi anche al nostro Aereoporto.
D’altronde le avvisaglie ci sono . Prima fra tutte quella che vuole il Governatore proiettato alla creazione di una sorta di Compagnia di bandiera all’interno della A.S.T. , nota Società del Trasporto gommato, che dovrebbe operare in diretta sinergia con l’aereoporto di Comiso.
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Gualtiero- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 09.08.10
Re: Linea Palermo-Trapani (via Milo e via Castelvetrano)
Non posso che condividere.Roberto Meli ha scritto:Che schifo,mi viene da vomitare.
Che ne sarà di questi ponti e degli altri che sono uno più bello dell'altro.
Gualtiero- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 09.08.10
Re: Linea Palermo-Trapani (via Milo e via Castelvetrano)
Dall'11 agosto verrà chiusa la linea Trapani - Alcamo che collegava il
capoluogo di provincia con Palermo in 2 ore e 16 minuti. Resterà attivo solo il
collegamento via Castelvetrano della durata di quasi 5 ore mentre ad est si
pensa all'alta velocità tra Catania, Messina ed il capoluogo
E’ possibile impiegare quasi cinque ore per collegare due città distanti tra
di loro 111 chilometri? Probabilmente sarà questo il destino di Trapani e
Palermo visto che secondo le intenzioni di RFI, denunciate dalla senatrice
Pamela Orrù, dal prossimo 11 agosto verrà chiusa la linea “veloce” che collega
le due città.
LO STATO DELL’ARTE - Palermo e Trapani sono collegate da due linee
ferroviarie. La prima, la Palermo – Castelvetrano – Mazara del Vallo – Trapani
e la Palermo – Milo – Calatafimi – Trapani. La prima, lunga 194,314 chilometri,
venne studiata per collegare Palermo con Mazara del Vallo e Marsala così da
poter consegnare al capoluogo il pesce ed i vini della zona. La diramazione
Alcamo – Trapani, di 47 chilometri, venne aperto il 28 ottobre 1937 e permise
il collegamento diretto -o quasi- tra le città. Con la chiusura nel 1987 della
linea Castelvetrano – Porto Empedocle, la linea ha perso di significato tanto
che ora viene usata per lo più tra Trapani e Mazara del Vallo e tra Alcamo e
Palermo.
UN’OCCASIONE DI SVILUPPO - Potenzialmente potrebbe essere in grado invece di
rappresentare un collegamento fondamentale per lo sviluppo della Sicilia
Occidentale, visto che la linea ferroviaria sarebbe in grado di collegare gli
aeroporti di Palermo Punta Raisi e di Trapani Birgi. Peraltro a due chilometri
dallo scalo esiste la stazione di Mozia ma che non è collegata in alcun modo
allo scalo aereo. Ciò significa che alla fine il collegamento viene lasciato in
mano alle società di autobus che opereranno sfruttando il collegamento
garantito dall’autostrada A19 per un totale di circa 2 ore di viaggio, dal
centro di Trapani al centro di Palermo. Queste sono alcune delle criticità
emerse dall’interrogazione proposta dal senatore Pd Pamela Orrù che ha voluto
segnalare la questione partendo dal motivo principale della chiusura,
imputabile ad uno smottamento avvenuto lo scorso febbraio nell’area di Alcamo.
CHIUSURA IL PROSSIMO 11 AGOSTO - Per il Senatore il blocco della linea
rappresenta un colpo grave al turismo ed alla produttività della Sicilia
Occidentale, oltre ad influenzare la mobilità di mille persone, ma come vedremo
il dato sarà anche superiore. Il tratto aperto nel 1937 è chiuso dallo scorso
25 febbraio a causa di un cedimento strutturale ed RFI, il gestore della rete
ferroviaria, ha deciso di sospendere la tratta dal prossimo 11 agosto. Eppure,
com’è stato dimostrato dalla storia, la linea è strategica e necessiterebbe di
un potenziamento di fatto azzoppato dal ministero delle infrastrutture che non
ha incluso la linea nel Programma Infrastrutture Strategiche redatto nell’
aprile 2013, limitandosi a parlare di un investimento di 2,2 miliardi di euro
per il potenziamento dei collegamenti tra Palermo, Messina e Catania.
I DATI DI CISL SICILIA - Il Senatore Orrù chiede quindi che le autorità
nazionali e regionali si attivino per ripristinare una linea che collega i due
aeroporti. Ridurre la questione ad un collegamento tra Birgi e Punta Raisi è
però a dir poco riduttivo. La Cisl Sicilia ha prodotto nei mesi scorsi uno
studio che dimostra le potenzialità reali della linea in termini di
alleggerimento degli assi viari e di velocizzazione del percorso. Ogni giorno
sulle strade della provincia si contano 100.000 automobili mentre i passeggeri
ferroviari sono solo 2.500. Se venisse sistemata la situazione, senza grandi
interventi e quindi senza spese particolari, grazie all’elettrificazione della
linea tra Palermo Centrale e Piraineto -ad oggi la corrente arriva fino a
Cinisi-Terrasini- si potrebbe collegare Palermo Notarbartolo con Trapani in un’
ora e venti anziché 2 ore e 16, garantendo un’efficienza di molto superiore a
quella degli autobus
LA RAZIONALIZZAZIONE - Eppure lo sforzo del gestore dell’infrastruttura si
concentra sulla linea Palermo – Trapani via Castelvetrano, nonostante vi sia
una carenza di personale quantificato in circa 100 unità e caratterizzato dalla
mancanza di materiale rotabile adeguato. La Cisl Sicilia chiede però una
razionalizzazione delle linee con investimenti sulla manutenzione e l’
elettrificazione con l’aggiunta di convogli più confortevoli, oltre ad un
collegamento tra l’aeroporto di Trapani e la stazione di Mozia. Ed il
campanello d’allarme, se vogliamo, riguarda proprio la “razionalizzazione”, con
quello che si pensa possa essere il taglio dei 47 chilometri tra Trapani ed
Alcamo. Invece si chiede una modernizzazione. Allora resta il dubbio su quale
tratta debba essere razionalizzata. Il suggerimento indiretto arriva proprio
dalla Cisl che ci spiega come il traffico pendolare si limiti alla tratta
Trapani – Castelvetrano.
PROBLEMI STRUTTURALI - Quindi prima abbiamo detto che la tratta tra Palermo e
Castelvetrano ha perso molte delle sue fortune dopo la chiusura della linea che
portava a Porto Empedocle ed ora sappiamo che da Trapani ci si ferma solo nella
località dell’entroterra. Eppure si pensa di “tagliare” l’altra linea, la più
veloce. Il problema, come sempre, è legato ai soldi ed all’uso che se ne fanno.
Trapani Ok prova a fare uno spaccato della situazione, riportando la voce di
Mimmo Perrone, segretario regionale Cisl Trasporti. Per il sindacalista la
questione è chiara: “Non ci sono i soldi che dovrebbe essere spesi ed i vertici
di FS sulla vicenda continuano ad essere vaghi. I problemi della tratta Alcamo-
Trapani sono strutturali – continua Perrone – ci sono state frane, il terreno è
più pesante”.
IL PROGETTO DEL 2007 - Il sindacato ricorda l’esistenza di un contratto di
servizio tra Ferrovie dello Stato e Regione Siciliana. Tale contratto non
prevede però una struttura cadenzata per Trapani. Segno che né l’Ars né la
Provincia si sono attivati per tutelare la linea. Eppure, nel “metaplan” della
Provincia Regionale di Trapani che prendeva in esame il periodo 2007-2013 e che
valutava le priorità per la gestione dei fondi strutturali europei veniva
previsto un importo di 30 milioni di euro per l’elettrificazione della line
Trapani – Palermo via Milo – Calatafimi mentre 100 milioni sarebbero stati
usati per la realizzazione di una metropolitana leggera che collegasse Trapani
con Castelvetrano, esaudendo di fatto quanto spiegato dalla Cisl, per la quale
il collegamento con il capoluogo doveva essere garantito dalla linea “veloce”
mentre il pendolarismo avrebbe puntato su Castelvetrano.
UNA PICCOLA ALTA VELOCITA’ - Parliamo quindi di una piccola “alta velocità”,
che poi di fatto non è così ma visto il ruolo ed il guadagno nei tempi, avrebbe
potuto essere assimilata al progetto approvato nel marzo 2013 che prevede la
realizzazione di un collegamento a 200 chilometri orari tra Palermo e Catania e
Messina – Catania. Inoltre non parliamo di una linea geologicamente complicata.
Come spiega Trenodoc, la pendenza massima per la via diretta tra Trapani e
Palermo è rappresentata da un 1,9 per cento tra Trappeto e Partinico. La
velocità massima è di 125 chilometri orari in due brevi tratti di circa tre
chilometri ciascuno tra Capaci e Carini e tra Carini e Piraineto mentre in
realtà la velocità effettiva della linea è tra 80 e 90 km/h.
COME POTENZIARE? - La testimonianza di Trenodoc è importante, visto che le
condizioni della linea sono migliorate negli ultimi anni grazie ai lavori
finanziati dalla Comunità Europea che hanno permesso il rifacimento dei binari
e della massicciata. Il problema è dato però dalla lentezza dei convogli e dall’
anzianità di alcune automotrici che hanno portato a far “vincere” l’autobus.
Dato per esagerato il raddoppio del binario unico, sarebbe più “sensato”
elettrificare tutta la linea così da poter usare i treni “minuetto” elettrici
pensando poi ad un ripristino delle antenne che colleghino Trapani con Roma e
Milano. Se si usassero invece nuove vetture diesel, magari ad assetto variabile
come quelle presenti in Germania, oltre a sistemi di controllo più efficaci tra
Palermo Notarbartolo e Carini, si avrebbe una riduzione nel tempo di viaggio.
LA FRANA DEL 25 FEBBRAIO - Torniamo ora indietro nel tempo, e più precisamente
al 25 febbraio, giorno del problema all’infrastruttura. Trainsimhobby ha
riportato un articolo di Fs News, il quotidiano on line delle Ferrovie dello
Stato, nel quale si dice che la chiusura della linea, tra le stazioni di Bruca
e Fulgatore, sarebbero durati 20 giorni. Le variazioni, continua il comunicato,
“sono necessarie per consentire a Rete Ferroviaria Italiana indifferibili
interventi per il consolidamento della massicciata [...] indispensabili a
garantire il passaggio in sicurezza dei treni”. All’epoca si disse che i
collegamenti sarebbero stati garantiti anche con bus sostitutivi che ad oggi
sono rimasti anche se a quanto pare dall’11 agosto la linea chiuderà e
probabilmente salteranno, parole della senatrice Orrù, anche i pullman.
OPINIONI A CONFRONTO - Tra gli utenti del forum sovracitato, i sentimenti
erano contrastanti. Per Richi93Sp “Secondo me dopo le recenti visite dei
convogli diagnostici ci saranno altri interventi” mentre Roberrante ha visto
già lungo allora: “Infatti, ha ragione Giovanni, solo che ormai quando
succedono queste cose ho sempre il timore che le chiusure siano definitive. Con
RFI le sorprese sono dietro l’angolo!”. Ed ecco la sorpresa, probabilmente
giustificata dalla situazione dell’infrastruttura della linea, con Giovanni
3857 che ha detto: “no la via milo è sempre cosi appena cadono 4 gocce d’acqua
succede l’inferno,domani mattina 2 treni soppressi ed il resto limitati ad
alcamo,mentre quelli via castelvetrano restano regolari”, ribadendo che “li la
situazione è tragica,finalmente si sono decisi ad aggiustarla,gli ultimi 3 mesi
si andava con le limitazioni a 60″.
PROBLEMI GENERALI - Ma se Atene piange Sparta non ride. Livesicilia riporta
una frana avvenuta Sabato 16 marzo tra le fermate di Salemi e Castelvetrano,
sulla linea “lunga”, per la caduta sui binari di circa 40 metri cubi di detriti
sui binari all’imbocco di una galleria. E’ pur vero che le emergenze si
ripetono con una certa frequenza, visto che nel 2010 la linea via Milo venne
chiusa per lavori e nel 2012 vi furono altre operazioni tra Trapani e
Calatafimi. Certo però suona assurdo pensare che mentre ad est della Sicilia si
punta a far arrivare l’alta velocità, l’ovest debba essere privato di un
collegamento veloce spingendo i passeggeri potenziali nelle braccia delle
compagnie di autobus o delle autovetture private. Una regione a due velocità.
Ad est a 200 chilometri orari, ad ovest 5 ore per percorrerne 190 quando in
autostrada sono meno di 100. Paradossi italici. (Photocredit Trenodoc /
Lapresse / Wikipedia / Repertorio)
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senza-treni/
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capoluogo di provincia con Palermo in 2 ore e 16 minuti. Resterà attivo solo il
collegamento via Castelvetrano della durata di quasi 5 ore mentre ad est si
pensa all'alta velocità tra Catania, Messina ed il capoluogo
E’ possibile impiegare quasi cinque ore per collegare due città distanti tra
di loro 111 chilometri? Probabilmente sarà questo il destino di Trapani e
Palermo visto che secondo le intenzioni di RFI, denunciate dalla senatrice
Pamela Orrù, dal prossimo 11 agosto verrà chiusa la linea “veloce” che collega
le due città.
LO STATO DELL’ARTE - Palermo e Trapani sono collegate da due linee
ferroviarie. La prima, la Palermo – Castelvetrano – Mazara del Vallo – Trapani
e la Palermo – Milo – Calatafimi – Trapani. La prima, lunga 194,314 chilometri,
venne studiata per collegare Palermo con Mazara del Vallo e Marsala così da
poter consegnare al capoluogo il pesce ed i vini della zona. La diramazione
Alcamo – Trapani, di 47 chilometri, venne aperto il 28 ottobre 1937 e permise
il collegamento diretto -o quasi- tra le città. Con la chiusura nel 1987 della
linea Castelvetrano – Porto Empedocle, la linea ha perso di significato tanto
che ora viene usata per lo più tra Trapani e Mazara del Vallo e tra Alcamo e
Palermo.
UN’OCCASIONE DI SVILUPPO - Potenzialmente potrebbe essere in grado invece di
rappresentare un collegamento fondamentale per lo sviluppo della Sicilia
Occidentale, visto che la linea ferroviaria sarebbe in grado di collegare gli
aeroporti di Palermo Punta Raisi e di Trapani Birgi. Peraltro a due chilometri
dallo scalo esiste la stazione di Mozia ma che non è collegata in alcun modo
allo scalo aereo. Ciò significa che alla fine il collegamento viene lasciato in
mano alle società di autobus che opereranno sfruttando il collegamento
garantito dall’autostrada A19 per un totale di circa 2 ore di viaggio, dal
centro di Trapani al centro di Palermo. Queste sono alcune delle criticità
emerse dall’interrogazione proposta dal senatore Pd Pamela Orrù che ha voluto
segnalare la questione partendo dal motivo principale della chiusura,
imputabile ad uno smottamento avvenuto lo scorso febbraio nell’area di Alcamo.
CHIUSURA IL PROSSIMO 11 AGOSTO - Per il Senatore il blocco della linea
rappresenta un colpo grave al turismo ed alla produttività della Sicilia
Occidentale, oltre ad influenzare la mobilità di mille persone, ma come vedremo
il dato sarà anche superiore. Il tratto aperto nel 1937 è chiuso dallo scorso
25 febbraio a causa di un cedimento strutturale ed RFI, il gestore della rete
ferroviaria, ha deciso di sospendere la tratta dal prossimo 11 agosto. Eppure,
com’è stato dimostrato dalla storia, la linea è strategica e necessiterebbe di
un potenziamento di fatto azzoppato dal ministero delle infrastrutture che non
ha incluso la linea nel Programma Infrastrutture Strategiche redatto nell’
aprile 2013, limitandosi a parlare di un investimento di 2,2 miliardi di euro
per il potenziamento dei collegamenti tra Palermo, Messina e Catania.
I DATI DI CISL SICILIA - Il Senatore Orrù chiede quindi che le autorità
nazionali e regionali si attivino per ripristinare una linea che collega i due
aeroporti. Ridurre la questione ad un collegamento tra Birgi e Punta Raisi è
però a dir poco riduttivo. La Cisl Sicilia ha prodotto nei mesi scorsi uno
studio che dimostra le potenzialità reali della linea in termini di
alleggerimento degli assi viari e di velocizzazione del percorso. Ogni giorno
sulle strade della provincia si contano 100.000 automobili mentre i passeggeri
ferroviari sono solo 2.500. Se venisse sistemata la situazione, senza grandi
interventi e quindi senza spese particolari, grazie all’elettrificazione della
linea tra Palermo Centrale e Piraineto -ad oggi la corrente arriva fino a
Cinisi-Terrasini- si potrebbe collegare Palermo Notarbartolo con Trapani in un’
ora e venti anziché 2 ore e 16, garantendo un’efficienza di molto superiore a
quella degli autobus
LA RAZIONALIZZAZIONE - Eppure lo sforzo del gestore dell’infrastruttura si
concentra sulla linea Palermo – Trapani via Castelvetrano, nonostante vi sia
una carenza di personale quantificato in circa 100 unità e caratterizzato dalla
mancanza di materiale rotabile adeguato. La Cisl Sicilia chiede però una
razionalizzazione delle linee con investimenti sulla manutenzione e l’
elettrificazione con l’aggiunta di convogli più confortevoli, oltre ad un
collegamento tra l’aeroporto di Trapani e la stazione di Mozia. Ed il
campanello d’allarme, se vogliamo, riguarda proprio la “razionalizzazione”, con
quello che si pensa possa essere il taglio dei 47 chilometri tra Trapani ed
Alcamo. Invece si chiede una modernizzazione. Allora resta il dubbio su quale
tratta debba essere razionalizzata. Il suggerimento indiretto arriva proprio
dalla Cisl che ci spiega come il traffico pendolare si limiti alla tratta
Trapani – Castelvetrano.
PROBLEMI STRUTTURALI - Quindi prima abbiamo detto che la tratta tra Palermo e
Castelvetrano ha perso molte delle sue fortune dopo la chiusura della linea che
portava a Porto Empedocle ed ora sappiamo che da Trapani ci si ferma solo nella
località dell’entroterra. Eppure si pensa di “tagliare” l’altra linea, la più
veloce. Il problema, come sempre, è legato ai soldi ed all’uso che se ne fanno.
Trapani Ok prova a fare uno spaccato della situazione, riportando la voce di
Mimmo Perrone, segretario regionale Cisl Trasporti. Per il sindacalista la
questione è chiara: “Non ci sono i soldi che dovrebbe essere spesi ed i vertici
di FS sulla vicenda continuano ad essere vaghi. I problemi della tratta Alcamo-
Trapani sono strutturali – continua Perrone – ci sono state frane, il terreno è
più pesante”.
IL PROGETTO DEL 2007 - Il sindacato ricorda l’esistenza di un contratto di
servizio tra Ferrovie dello Stato e Regione Siciliana. Tale contratto non
prevede però una struttura cadenzata per Trapani. Segno che né l’Ars né la
Provincia si sono attivati per tutelare la linea. Eppure, nel “metaplan” della
Provincia Regionale di Trapani che prendeva in esame il periodo 2007-2013 e che
valutava le priorità per la gestione dei fondi strutturali europei veniva
previsto un importo di 30 milioni di euro per l’elettrificazione della line
Trapani – Palermo via Milo – Calatafimi mentre 100 milioni sarebbero stati
usati per la realizzazione di una metropolitana leggera che collegasse Trapani
con Castelvetrano, esaudendo di fatto quanto spiegato dalla Cisl, per la quale
il collegamento con il capoluogo doveva essere garantito dalla linea “veloce”
mentre il pendolarismo avrebbe puntato su Castelvetrano.
UNA PICCOLA ALTA VELOCITA’ - Parliamo quindi di una piccola “alta velocità”,
che poi di fatto non è così ma visto il ruolo ed il guadagno nei tempi, avrebbe
potuto essere assimilata al progetto approvato nel marzo 2013 che prevede la
realizzazione di un collegamento a 200 chilometri orari tra Palermo e Catania e
Messina – Catania. Inoltre non parliamo di una linea geologicamente complicata.
Come spiega Trenodoc, la pendenza massima per la via diretta tra Trapani e
Palermo è rappresentata da un 1,9 per cento tra Trappeto e Partinico. La
velocità massima è di 125 chilometri orari in due brevi tratti di circa tre
chilometri ciascuno tra Capaci e Carini e tra Carini e Piraineto mentre in
realtà la velocità effettiva della linea è tra 80 e 90 km/h.
COME POTENZIARE? - La testimonianza di Trenodoc è importante, visto che le
condizioni della linea sono migliorate negli ultimi anni grazie ai lavori
finanziati dalla Comunità Europea che hanno permesso il rifacimento dei binari
e della massicciata. Il problema è dato però dalla lentezza dei convogli e dall’
anzianità di alcune automotrici che hanno portato a far “vincere” l’autobus.
Dato per esagerato il raddoppio del binario unico, sarebbe più “sensato”
elettrificare tutta la linea così da poter usare i treni “minuetto” elettrici
pensando poi ad un ripristino delle antenne che colleghino Trapani con Roma e
Milano. Se si usassero invece nuove vetture diesel, magari ad assetto variabile
come quelle presenti in Germania, oltre a sistemi di controllo più efficaci tra
Palermo Notarbartolo e Carini, si avrebbe una riduzione nel tempo di viaggio.
LA FRANA DEL 25 FEBBRAIO - Torniamo ora indietro nel tempo, e più precisamente
al 25 febbraio, giorno del problema all’infrastruttura. Trainsimhobby ha
riportato un articolo di Fs News, il quotidiano on line delle Ferrovie dello
Stato, nel quale si dice che la chiusura della linea, tra le stazioni di Bruca
e Fulgatore, sarebbero durati 20 giorni. Le variazioni, continua il comunicato,
“sono necessarie per consentire a Rete Ferroviaria Italiana indifferibili
interventi per il consolidamento della massicciata [...] indispensabili a
garantire il passaggio in sicurezza dei treni”. All’epoca si disse che i
collegamenti sarebbero stati garantiti anche con bus sostitutivi che ad oggi
sono rimasti anche se a quanto pare dall’11 agosto la linea chiuderà e
probabilmente salteranno, parole della senatrice Orrù, anche i pullman.
OPINIONI A CONFRONTO - Tra gli utenti del forum sovracitato, i sentimenti
erano contrastanti. Per Richi93Sp “Secondo me dopo le recenti visite dei
convogli diagnostici ci saranno altri interventi” mentre Roberrante ha visto
già lungo allora: “Infatti, ha ragione Giovanni, solo che ormai quando
succedono queste cose ho sempre il timore che le chiusure siano definitive. Con
RFI le sorprese sono dietro l’angolo!”. Ed ecco la sorpresa, probabilmente
giustificata dalla situazione dell’infrastruttura della linea, con Giovanni
3857 che ha detto: “no la via milo è sempre cosi appena cadono 4 gocce d’acqua
succede l’inferno,domani mattina 2 treni soppressi ed il resto limitati ad
alcamo,mentre quelli via castelvetrano restano regolari”, ribadendo che “li la
situazione è tragica,finalmente si sono decisi ad aggiustarla,gli ultimi 3 mesi
si andava con le limitazioni a 60″.
PROBLEMI GENERALI - Ma se Atene piange Sparta non ride. Livesicilia riporta
una frana avvenuta Sabato 16 marzo tra le fermate di Salemi e Castelvetrano,
sulla linea “lunga”, per la caduta sui binari di circa 40 metri cubi di detriti
sui binari all’imbocco di una galleria. E’ pur vero che le emergenze si
ripetono con una certa frequenza, visto che nel 2010 la linea via Milo venne
chiusa per lavori e nel 2012 vi furono altre operazioni tra Trapani e
Calatafimi. Certo però suona assurdo pensare che mentre ad est della Sicilia si
punta a far arrivare l’alta velocità, l’ovest debba essere privato di un
collegamento veloce spingendo i passeggeri potenziali nelle braccia delle
compagnie di autobus o delle autovetture private. Una regione a due velocità.
Ad est a 200 chilometri orari, ad ovest 5 ore per percorrerne 190 quando in
autostrada sono meno di 100. Paradossi italici. (Photocredit Trenodoc /
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Gualtiero- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 09.08.10
Re: Linea Palermo-Trapani (via Milo e via Castelvetrano)
Alcamo tagliata fuori dalle ferrovie
Alcamo. Treni soppressi verso Palermo e tratta ferrata chiusa per frana, da mesi, verso Trapani. E' tagliata fuori dal trasporto ferroviario Alcamo e questo non fa che accrescere i disagi in particolare dei pendolari. Ieri sulla delicata questione ha preso posizione la Fit-Cisl.
«Sono stati soppressi - denuncia Giovanni Montana Segretario Fit Cisl Trapani - 16 treni in servizio tra Alcamo e il capoluogo siciliano, disagio che si aggiunge all'interruzione della tratta Alcamo-Trapani (via Milo). A causa di ciò, sulla tratta chiusa per via di una frana, da mesi va avanti il servizio sostitutivo via pullman. Siamo stupiti che dopo tanto tempo e nonostante le nostre continue denunce nessun intervento è stato messo in campo per riaprire questo tratto ferroviario che di fatto collega Trapani a Palermo. Risulta inaccettabile che di fatto sia stato al momento reso inutilizzabile un collegamento ferroviario fra due capoluoghi di provincia. Non vorremmo che questo sia il preludio alla volontà di chiusura della tratta».
Un intervento del presidente della Regione per scongiurare la chiusura della tratta ferrata è stato chiesto dal segretario regionale Fit Cisl Ferrovie Domenico Perrone. Sulla vicenda si registra anche l'intervento di Giosuè Malaponti, presidente del Comitato pendolari siciliani che rileva che nel decreto del fare sono previsti, alla voce infrastrutture, 2 milioni di euro in 5 anni che potrebbero essere richiesti e utilizzati «per ripristinare la tratta ferroviaria Alcamo-Trapani via Milo e il ponte ferroviario crollato due anni fa sulla Caltagirone-Gela. Per il ripristino della prima sembra che occorrano circa 70 milioni di euro».
M. L.
01/08/2013
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Alcamo. Treni soppressi verso Palermo e tratta ferrata chiusa per frana, da mesi, verso Trapani. E' tagliata fuori dal trasporto ferroviario Alcamo e questo non fa che accrescere i disagi in particolare dei pendolari. Ieri sulla delicata questione ha preso posizione la Fit-Cisl.
«Sono stati soppressi - denuncia Giovanni Montana Segretario Fit Cisl Trapani - 16 treni in servizio tra Alcamo e il capoluogo siciliano, disagio che si aggiunge all'interruzione della tratta Alcamo-Trapani (via Milo). A causa di ciò, sulla tratta chiusa per via di una frana, da mesi va avanti il servizio sostitutivo via pullman. Siamo stupiti che dopo tanto tempo e nonostante le nostre continue denunce nessun intervento è stato messo in campo per riaprire questo tratto ferroviario che di fatto collega Trapani a Palermo. Risulta inaccettabile che di fatto sia stato al momento reso inutilizzabile un collegamento ferroviario fra due capoluoghi di provincia. Non vorremmo che questo sia il preludio alla volontà di chiusura della tratta».
Un intervento del presidente della Regione per scongiurare la chiusura della tratta ferrata è stato chiesto dal segretario regionale Fit Cisl Ferrovie Domenico Perrone. Sulla vicenda si registra anche l'intervento di Giosuè Malaponti, presidente del Comitato pendolari siciliani che rileva che nel decreto del fare sono previsti, alla voce infrastrutture, 2 milioni di euro in 5 anni che potrebbero essere richiesti e utilizzati «per ripristinare la tratta ferroviaria Alcamo-Trapani via Milo e il ponte ferroviario crollato due anni fa sulla Caltagirone-Gela. Per il ripristino della prima sembra che occorrano circa 70 milioni di euro».
M. L.
01/08/2013
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Gualtiero- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 09.08.10
Re: Linea Palermo-Trapani (via Milo e via Castelvetrano)
Roberto Meli ha scritto:Non riesco a capire , ma stanno chiudendo tutto ?
Le attuali linee a rischio sono la "via Milo" della Palermo - Trapani e la Caltagirone - Gela. Su quest'ultima non so se la estenderanno direttamente da Lentini.
Gualtiero- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 09.08.10
Re: Linea Palermo-Trapani (via Milo e via Castelvetrano)
In che senso la estendono direttamente da Lentini ?? Lentini e' una stazione della ME-CT-SR.....
Re: Linea Palermo-Trapani (via Milo e via Castelvetrano)
OT Gualtiero ha parlato di linee a rischio chiusura. Quindi oltre alla già citata linea Palermo-Trapani via Milo, c'è a rischio chiusura anche la Gela-Caltagirone, ma potrebbe essere anche Gela-Lentini diramazioneInbus U 210 ha scritto:In che senso la estendono direttamente da Lentini ?? Lentini e' una stazione della ME-CT-SR.....
Tornando in topic, ritengo assurdo chiudere la linea diretta tra Alcamo e Trapani
Re: Linea Palermo-Trapani (via Milo e via Castelvetrano)
zancle ha scritto:OT Gualtiero ha parlato di linee a rischio chiusura. Quindi oltre alla già citata linea Palermo-Trapani via Milo, c'è a rischio chiusura anche la Gela-Caltagirone, ma potrebbe essere anche Gela-Lentini diramazioneInbus U 210 ha scritto:In che senso la estendono direttamente da Lentini ?? Lentini e' una stazione della ME-CT-SR.....
Tornando in topic, ritengo assurdo chiudere la linea diretta tra Alcamo e Trapani
Lo so che è assurdo!!Perché è frequentata soprattutto nel periodo scolastico. Ma è dal 23 febbraio che non girano treni...il Comitato pendolai e il Ciufer stanno facendo interrogazioni parlamentari ogni giorno sia a Palermo che a Roma e purtroppo non hanno ottenuto nessuna garanzia....se penso a questo e alle "minchiate" dette all'inaugurazione del Messina...mi viene il voltastomaco. "U pisci feta da tiesta....." - Il pesce puzza dalla testa.
Gualtiero- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 09.08.10
Re: Linea Palermo-Trapani (via Milo e via Castelvetrano)
FAZIO INTERVIENE SULLA SOPPRESSIONE DELLA LINEA FERROVIARIA TRAPANI-ALCAMO
L’ex Sindaco di Trapani, Girolamo Fazio, deputato all’ARS ha presentato un’interrogazione sulla soppressione del collegamento ferroviario Trapani-Alcamo(via Milo). La decisione, di chiudere il collegamento è stata motivata per via dell’improduttività della tratta. “Come si fa a sostenere – afferma Girolamo Fazio -che il collegamento ferroviario Trapani Palermo, via Milo sia improduttivo e per questo vada soppresso, quando Ferrovie dello Stato e Rete Ferroviaria Italiana non hanno mai effettuato alcun intervento nemmeno di carattere ordinario, per migliorare la tratta?. Dal 25 febbraio scorso il collegamento è interrotto a causa di un cedimento strutturale ed in questi mesi non sono stati effettuati gli interventi per ripristinarlo. Dall’11 agosto la tratta, come annunciato, sarà soppressa perché ritenuta improduttiva, con il risultato che non vi sarà più nemmeno il servizio sostitutivo a mezzo pullman per garantire il collegamento, non avendo la RFI più alcun obbligo in tal senso”. Il parlamentare regionale ha criticato la scarsa gestione e la mancanza di ammodernamento delle ferrovie locali: “da decenni sulla tratta in questione non viene effettuato alcun intervento di ammodernamento, nemmeno di carattere ordinario, tanto che per raggiungere Palermo da Trapani il viaggio dura quasi tre ore e l’evidente disinteresse per i collegamenti ferroviari in provincia di Trapani rappresenta la reale ragione di “improduttività” della tratta che ora si vuole dismettere. Le Ferrovie dello Stato e la RFI nel tempo hanno invece investito in altre zone della Sicilia, a discapito della provincia di Trapani, che è stata totalmente abbandonata”, ma “la RFI, che gestisce la rete per conto delle Ferrovie dello Stato, non può guardare esclusivamente al profitto economico e tagliare comodamente e senza alcuna valutazione sull’impatto derivante dalle proprie scelte quelli che considera rami secchi, quando non ha fatto alcun investimento, determinando essa stessa disfunzioni e criticità”. Fazio ha chiesto sia al Governo della Regione ed al Governo Nazionale, ciascuno per quanto di competenza, di “intervenire in via immediata per scongiurare la soppressione della tratta ferroviaria Trapani – Palermo e, nel contempo, definire un piano di ammodernamento della linea, che, come sopra rilevato, non è stata oggetto negli anni di interventi ne’ ordinari ne’ straordinari”.
Giulia Giacalone
fonte:
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L’ex Sindaco di Trapani, Girolamo Fazio, deputato all’ARS ha presentato un’interrogazione sulla soppressione del collegamento ferroviario Trapani-Alcamo(via Milo). La decisione, di chiudere il collegamento è stata motivata per via dell’improduttività della tratta. “Come si fa a sostenere – afferma Girolamo Fazio -che il collegamento ferroviario Trapani Palermo, via Milo sia improduttivo e per questo vada soppresso, quando Ferrovie dello Stato e Rete Ferroviaria Italiana non hanno mai effettuato alcun intervento nemmeno di carattere ordinario, per migliorare la tratta?. Dal 25 febbraio scorso il collegamento è interrotto a causa di un cedimento strutturale ed in questi mesi non sono stati effettuati gli interventi per ripristinarlo. Dall’11 agosto la tratta, come annunciato, sarà soppressa perché ritenuta improduttiva, con il risultato che non vi sarà più nemmeno il servizio sostitutivo a mezzo pullman per garantire il collegamento, non avendo la RFI più alcun obbligo in tal senso”. Il parlamentare regionale ha criticato la scarsa gestione e la mancanza di ammodernamento delle ferrovie locali: “da decenni sulla tratta in questione non viene effettuato alcun intervento di ammodernamento, nemmeno di carattere ordinario, tanto che per raggiungere Palermo da Trapani il viaggio dura quasi tre ore e l’evidente disinteresse per i collegamenti ferroviari in provincia di Trapani rappresenta la reale ragione di “improduttività” della tratta che ora si vuole dismettere. Le Ferrovie dello Stato e la RFI nel tempo hanno invece investito in altre zone della Sicilia, a discapito della provincia di Trapani, che è stata totalmente abbandonata”, ma “la RFI, che gestisce la rete per conto delle Ferrovie dello Stato, non può guardare esclusivamente al profitto economico e tagliare comodamente e senza alcuna valutazione sull’impatto derivante dalle proprie scelte quelli che considera rami secchi, quando non ha fatto alcun investimento, determinando essa stessa disfunzioni e criticità”. Fazio ha chiesto sia al Governo della Regione ed al Governo Nazionale, ciascuno per quanto di competenza, di “intervenire in via immediata per scongiurare la soppressione della tratta ferroviaria Trapani – Palermo e, nel contempo, definire un piano di ammodernamento della linea, che, come sopra rilevato, non è stata oggetto negli anni di interventi ne’ ordinari ne’ straordinari”.
Giulia Giacalone
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Gualtiero- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 09.08.10
Re: Linea Palermo-Trapani (via Milo e via Castelvetrano)
Ieri, passando da Trapani, non ho potuto fare a meno di immortalare la stazione ferroviaria. Architettura sobria ed elegante, schema dei binari fantastico per chi ama la trazione diesel e volesse cimentarsi nella realizzazione modellistica di una stazione di testa. Peccato che di rotabili c'era davvero pochissimo, ad eccezione di un MD in partenza, un 214 e due tramogge...
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Re: Linea Palermo-Trapani (via Milo e via Castelvetrano)
belle foto
la prima l'ho caricata anche in Galleria, per le altre -se vuoi- puoi provvedere tu
la prima l'ho caricata anche in Galleria, per le altre -se vuoi- puoi provvedere tu
Re: Linea Palermo-Trapani (via Milo e via Castelvetrano)
Ma da dove vengono tutte ste fotine da panico????
Gualtiero- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 09.08.10
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