Metroferrovia di Messina
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Doppia simmetrica
Gualtiero
Ferryboat
Treno dell' Etna
spqri
Ne 120
zancle
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Re: Metroferrovia di Messina
Io credo che , una volta attivata, la metroferrovia abbia i giorni contati. Il motivo??
Non verrà utlizzata quasi da nessuno, la maggiorparte delle fermate sono troppo lontane dai paesi o dal centro cittadino.
Faccio un esempio: la stazione di Gazzi si trova quasi a mare sotto la ZIR (vicino all'I.M.C.) quindi una volta scesi bisogna farsi tutta la salita per poter raggiungere il capolinea del tram o ancor di più il viale gazzi.
Immaginate chi farà tutta questa strada magari nelle caldissime giornate estive e chi invece preferiràè il mezzo privato per spostarsi.
Da appassionato comunque spero di sbagliarmi.
Non verrà utlizzata quasi da nessuno, la maggiorparte delle fermate sono troppo lontane dai paesi o dal centro cittadino.
Faccio un esempio: la stazione di Gazzi si trova quasi a mare sotto la ZIR (vicino all'I.M.C.) quindi una volta scesi bisogna farsi tutta la salita per poter raggiungere il capolinea del tram o ancor di più il viale gazzi.
Immaginate chi farà tutta questa strada magari nelle caldissime giornate estive e chi invece preferiràè il mezzo privato per spostarsi.
Da appassionato comunque spero di sbagliarmi.
Ospite- Ospite
Re: Metroferrovia di Messina
Immagino che anche i servizi autobus verranno rimodulati con l'introduzione, ad esempio, di qualche navetta tra la fermata della MTF e il capolinea del Tram.
Roberto
Roberto
Re: Metroferrovia di Messina
Sarebbe l'ideale ma vista la situazione a Messina e' quasi utopia.
L'ATM non penso possa permettersi di dedicare alcuni mezzi a questo servizio visto che a malapena riesce a coprire tutte le linee.
L'ATM non penso possa permettersi di dedicare alcuni mezzi a questo servizio visto che a malapena riesce a coprire tutte le linee.
Ospite- Ospite
Re: Metroferrovia di Messina
Sapevo che una volta entrata in funzione la metroferrovia, insieme alla linea tramviaria, gli autobu sarebbero stati messi a pettine....
Re: Metroferrovia di Messina
zancle ha scritto:Sapevo che una volta entrata in funzione la metroferrovia, insieme alla linea tramviaria, gli autobu sarebbero stati messi a pettine....
Logica vorrebbe questo....
Metroferrovia di Messina: dal 15 giugno 18 corse in più al giorno
Un servizio metropolitano sperimentale tra la città e Giampilieri con cinque nuove fermate: Gazzi, Mili Marina, Ponte Santo Stefano, Ponte Schiavo e San Paolo
Messina, 11 giugno 2009 (Fonte FS News)
Diciotto corse in più al giorno dal 15 giugno al 12 dicembre 2009. Parte la metroferrovia tra Messina e Giampilieri, il nuovo servizio metropolitano di Trenitalia.
E’ questa la prima tappa di un più ampio progetto di mobilità dell’area peloritana che vede coinvolti, oltre a Trenitalia, anche l’Azienda Trasporti Municipalizzata (ATM), la Regione Siciliana e il Comune di Messina.
Il nuovo servizio sarà effettuato con uno dei 40 moderni “Minuetto” acquistati con il contributo della Regione Sicilia e contemporaneamente saranno aperte al pubblico cinque nuove fermate, che si aggiungono alle cinque già esistenti, realizzate da Rete Ferroviaria Italiana: Gazzi, Mili Marina, Ponte Santo Stefano, Ponte Schiavo e San Paolo. Per Messina Centrale Il prezzo del biglietto per Messina Centrale sarà di 2 euro da Giampileri, San Paolo, Ponte Schiavo, Ponte Santo Stefano e Galati e di 1,30 euro da Mili Marina, Tremestieri, Fiumara Gazzi.
Gli orari dei diversi mezzi di trasporto saranno coordinati da Trenitalia e ATM in modo tale da ottimizzare i benefici dell’integrazione modale bus-treno-tram.
In base all’Accordo di Collaborazione sottoscritto da Regione Sicilia, Comune di Messina e Gruppo FS, Rete Ferroviaria Italiana ha potenziato la linea Messina – Catania con interventi infrastrutturali e tecnologici, mentre la Regione, attraverso il Contratto di Servizio, definirà programmazione e finanziamento dei nuovi servizi.
Messina, 11 giugno 2009 (Fonte FS News)
Diciotto corse in più al giorno dal 15 giugno al 12 dicembre 2009. Parte la metroferrovia tra Messina e Giampilieri, il nuovo servizio metropolitano di Trenitalia.
E’ questa la prima tappa di un più ampio progetto di mobilità dell’area peloritana che vede coinvolti, oltre a Trenitalia, anche l’Azienda Trasporti Municipalizzata (ATM), la Regione Siciliana e il Comune di Messina.
Il nuovo servizio sarà effettuato con uno dei 40 moderni “Minuetto” acquistati con il contributo della Regione Sicilia e contemporaneamente saranno aperte al pubblico cinque nuove fermate, che si aggiungono alle cinque già esistenti, realizzate da Rete Ferroviaria Italiana: Gazzi, Mili Marina, Ponte Santo Stefano, Ponte Schiavo e San Paolo. Per Messina Centrale Il prezzo del biglietto per Messina Centrale sarà di 2 euro da Giampileri, San Paolo, Ponte Schiavo, Ponte Santo Stefano e Galati e di 1,30 euro da Mili Marina, Tremestieri, Fiumara Gazzi.
Gli orari dei diversi mezzi di trasporto saranno coordinati da Trenitalia e ATM in modo tale da ottimizzare i benefici dell’integrazione modale bus-treno-tram.
In base all’Accordo di Collaborazione sottoscritto da Regione Sicilia, Comune di Messina e Gruppo FS, Rete Ferroviaria Italiana ha potenziato la linea Messina – Catania con interventi infrastrutturali e tecnologici, mentre la Regione, attraverso il Contratto di Servizio, definirà programmazione e finanziamento dei nuovi servizi.
Re: Metroferrovia di Messina
Ho qualche perplesità secondo me, il prezzo del biglietto doveva essere unico, e mi chiedo: mi forniscono anche di un biglietto ATM (o in alternativa, il biglitto del treno è valido per una corsa ATM)? visto che sceso a Galati (o in qualsiasi altra fermata) sono costretto poi a prendere l'autobus.Admin ha scritto:... Il prezzo del biglietto per Messina Centrale sarà di 2 euro da Giampileri, San Paolo, Ponte Schiavo, Ponte Santo Stefano e Galati e di 1,30 euro da Mili Marina, Tremestieri, Fiumara Gazzi....
In ogni caso un giudizio più sereno si potrà dare solo dopo alcuni giorni di servizio
La seconda perplessità riguarda il materiale rotabile: con un solo minuetto ogni quanto saranno le corse? e nell'orario di punta?
Re: Metroferrovia di Messina
In Calabria, Sulla Rosarno - Melito Porto Salvo, è attivo un efficientissimo servizio metropolitano di superficie. Con lo stesso biglietto del treno è possibile viaggiare sui bus dell'ATAM (Azienda di trasporto pubblico di Reggio Cal.). Che io sappia l'ATM non'è ancora coordinata con Trenitalia per far si che il nuovo servizio sia davvero utile. Inoltre le corse totali sono 18, vale a dire 9 coppie di treni, che spalmate nell'arco della giornata generano una frequenza davvero mooooolto alta. Pertanto, visti anche i costi, se io dovessi andare a Giampilieri, continuerei a puntare sul servizio gommato espletato dalla linea ATM N° 2.
p.s.: Non vi sarà una vera "inaugurazione" del servizio, in quanto (giustamente) gli amministratori locali hanno deciso di boicottare l'evento in forma di protesta nei confronti di Trenitalia, che con il nuovo orario continua la politica di dismissione in sicilia in generale e nello Stretto in particolare.
p.s.: Non vi sarà una vera "inaugurazione" del servizio, in quanto (giustamente) gli amministratori locali hanno deciso di boicottare l'evento in forma di protesta nei confronti di Trenitalia, che con il nuovo orario continua la politica di dismissione in sicilia in generale e nello Stretto in particolare.
Re: Metroferrovia di Messina
questa mattina il tg locale ha detto che il servizio partirà in forma sperimentale, ma sicuramente ci sarà qualcosa da sistemare. Vedremo...
Re: Metroferrovia di Messina
Qualcuno ha avuto modo di fotografare ,oggi, in quelle zone?
Ospite- Ospite
METROFERROVIA: AVVIO CON PROSPETTIVE POSITIVE DI SVILUPPO PER LA MOBILITA' URBANA
Ecco il comunicato stampa del 15 giugno 2009 del Comune di Messina
A Voi i commenti
E' stato attivato stamani il servizio di metroferrovia tra Giampilieri e la Stazione centrale con i nuovi treni di Trenitalia. "Si tratta di una importante realizzazione che Comune ed Rfi hanno portato avanti e che – ha ribadito il sindaco Giuseppe Buzzanca - l'Amministrazione comunale ha fortemente voluto per dare risposte concrete ed alternative al considerevole aumento del traffico veicolare privato verificatosi negli ultimi decenni e che, giornalmente, dalla periferia - versante sud - converge verso il centro di Messina. Con le definizioni gestionali ed operative che si stanno portando avanti con l'Atm, - ha assicurato il sindaco Buzzanca- si stanno per dare risposte alle esigenze degli utenti che utilizzeranno i collegamenti di autobus, o lasceranno le proprie autovetture nella stazioni di collegamento sull'attuale segmento di linea compreso tra la Stazione ferroviaria di Messina Centrale e quella di Giampilieri, dove sono in corso interventi di adeguamento funzionale per il trasporto metropolitano. Proprio sull'ultimo numero della Gazzetta ufficiale regionale (n° 27 del 12 giugno) è stato pubblicato il decreto, dell'assessorato regionale del territorio ed ambiente, che autorizza la Rete Ferroviaria Italiana S.p.A. per l'esecuzione, in variante al vigente strumento urbanistico del Comune di Messina, delle opere relative alla realizzazione del marciapiede ferroviario "fermata Ponte Santo Stefano", nell'ambito della progettazione esecutiva e realizzazione dei lavori occorrenti per la trasformazione della tratta ferroviaria Messina-Giampilieri in metropolitana di superficie. "Si concretizza oggi – ha concluso Buzzanca - il potenziamento delle infrastrutture viarie su cui si punta per un miglioramento sostanziale dei servizi offerti alla cittadinanza, nel settore della mobilità urbana".
A Voi i commenti
Re: Metroferrovia di Messina
Quoto perfettamente, ma se non c'è l'intesa col servizio ATM credo che serva a poco. Inoltre nell'edizione flash di questa mattina mi è sembrato di capire che anche altri treni (i regionali) faranno alcune fermate...Admin ha scritto:... importante realizzazione che Comune ed Rfi hanno portato avanti...
Dimenticavo; hanno pure detto che se non ci saranno le infrastrutture adatte (parcheggi, intesa con l'ATM, unificazione del biglietto ecc) il servizio cesserà col nuovo orario (dicembre)
Re: Metroferrovia di Messina
Qualcuno ha avuto modo di usufruire del servizio in questi primi 2 mesi di esercizio?
Ospite- Ospite
metroferrovia
io si, ci son salito una volta e non è niente male; manca solo la stazione dello zir, lì il treno non ferma
spqri- Data d'iscrizione : 20.07.09
Re: Metroferrovia di Messina
Ma lo Z.I.R. non sarebbe la fermata di Fiumara Gazzi?
Treno dell' Etna- Data d'iscrizione : 30.06.09
metroferrovia
si si e proprio quella, non so se ora l'hanno attivata il viaggio l'ho fatto a luglio io
spqri- Data d'iscrizione : 20.07.09
Re: Metroferrovia di Messina
Posto un articolo pubblicato sulla GdS un pò datato ma utile allo sviluppo della discussione.
Metroferrovia: si continua a viaggiare a... vuoto
Servono più partenze, biglietti integrati con l'Atm e orari che coincidano con le aperture di scuole e negozi
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Alessandro Tumino
Non è un'illusione o un sogno ma un'alba vera: provare per credere ma, sia chiaro, ci si fa subito il sangue amaro per quel che potrebbe già essere. E non è. È un'isola per pochi viaggiatori dotati di buon fiuto, che deve essere assai potenziata. E adeguatamente pubblicizzata.
Ecco la Metroferrovia a 10 stazioni tra la Centrale e Giampilieri, l'arma segreta per ridurre, nella zona centro-sud, la prigione di lamiera, di auto e tir, che stritola le strade: lo potrebbe diventare senza dubbio, fin da settembre, se le sue corse veloci e silenziose fossero più frequenti, e gli orari coordinati con la prima campanella e con l'apertura di negozi e uffici. E lo stesso dovrebbe valere per la campanella delle 13.20, così come per quella tremenda fascia oraria "18.30-20.30", durante la quale il sud e il nord della città impazziscono egualmente di traffico. Ma c'è di più: come ben rilevato dal Forum "La Città Mobile", in particolare da Ferdinando Croce e Sebastian Stuto, «a ciò si aggiunge l'annoso problema della mancanza dei collegamenti a pettine con i bus dell'Azienda Trasporti che dovrebbero consentire ai cittadini che vivono a monte della linea ferrata, di guadagnare agevolmente le stazioni».
Anzitutto, però, per riempire il climatizzato "Minuetto" che da quasi 2 mesi viaggia semi-deserto, l'Amministrazione Buzzanca e il Governo Lombardo devono riuscire ad ottenere da Trenitalia – ovvero dal Governo – i soldi necessari a finanziare le benedette corse aggiuntive e il conveniente biglietto integrato (comprensivo anche del bus). Non si potrà andare lontano altrimenti, restando all'ombra di una tabella-corse da piccolo centro, con la prima partenza da Giampilieri alle 9.10, con il vuoto di partenze dalla Stazione Centrale verso sud proprio nella tarda mattinata (dalle 11.35 alle 13.15) e con l'ultima partenza dalla Centrale solo alle 19. Senza un potenziamento, se da settembre la Metroferrovia non entrerà nel cuore di studenti, pensionati e lavoratori, ancora alla mercé se non dell'auto, di bus persi e sommersi dentro le giungle d'auto, a perdere sarà, con la zona sud, la città.
Ieri, saliti a Galati a bordo del Minuetto partito alle 11.25 da Giampilieri, abbiamo incontrato tre soli passeggeri, tutti residenti a Milano. Riflessioni lucide e costruttive, inviti a non perdersi di coraggio e ad andare avanti. Rosella Mior ed Emilio Corvi, diretti al Policlinico per una visita, raccontano il perché oggi, a differenza di ieri, non solo andranno in treno al Policlinico ma torneranno a Galati con lo stesso mezzo: «Perché abbiamo notato che non solo è rapido (dalla stazione Galati a quella di Gazzi 12 minuti e anche meno, ndr) ma anche di una puntualità eccellente in arrivi e partenze. Ieri usciti dal Policlinico abbiamo atteso 20 minuti alla fermata del primo autobus a Gazzi, poi altri 30 a Tremestieri per un secondo bus da cui siamo dovuti scendere a Mili per poi completare a piedi quest'odissea, quasi due chilometri, fino a Galati». La signora Maria Beatrice Porchi, salita alla stazione di Ponte Schiavo, è già un'utente per ragioni di lavoro del treno urbano: «Sono operatrice in una casa famiglia a Boccetta e, per il turno odierno, ho potuto fare in tempo ad usare la Metroferrovia, che è nettamente più comoda dell'autobus: scenderò alla stazione e prenderò il tram con un'attesa tutto sommato accettabile. Ma non tutti i giorni si può fare, con questi orari. Ci sarebbe bisogno di una corsa da Giampilieri alle 7 e di qualcuna la sera, dalla Centrale, dalle 20 in poi». Per lei, e tanti altri, una soluzione mattutina di ripiego ci sarebbe: la partenza da Galati, dello stesso "Minuetto" alle 6.45. Chi risiede in uno dei quattro villaggi esclusi e "coperti" solo dalla corsa delle 9.10, può raggiungere in auto la stazione di Galati e lasciare lì la vettura parcheggiata. Non è il massimo ma, se si ha la fortuna di avere un'auto o un passaggio, può andare: meglio forse prendere più bus?
Nel viaggio di ritorno in direzione Giampilieri, la corsa che parte alle 13.15 in punto e copre l'intera distanza in 30 minuti esatti, succede quel che non t'aspetti e che ti dà speranza sulle possibilità – a date condizioni – di un futuro successo del servizio.
Ecco salire a passo celere 18 persone, quasi tutti giovani, con il piacere di chiacchierare e l'aria di servirsi della Metroferrovia di Messina da chissà quanto. Si guardano dal finestrino chilometri di waterfront tutto da rivalutare, si parla di bagni e vacanze, di vino e di vendemmia, e di studi. È Tiziana Di Stefano, universitaria specialistica in Arte a Firenze, a dare un paio di spunti: «Per me, che torno a Messina d'estate, è una bella novità: 22 minuti netti e anche meno tra Ponte Schiavo e la Centrale, in un mezzo silenzioso e ben climatizzato sono un passo avanti. Proprio ieri, invece, ho preso un autobus: a parte l'affollamento e l'afa, pure una sosta al caldo vista la necessità di far intervenire i carabinieri per 3 persone senza biglietto e documenti, che alla fine sono pure scappate». Sul "Minuetto" un fatto del genere sarebbe sicuramente molto più difficile. Ma non tutto è, certamente, rose e fiori: «A parte – riflette Tiziana – i quattro villaggi per cui la prima corsa è solo alle 9.10 – Giampilieri, S. Paolo, Ponte Schiavo, S. Stefano – mi sembra inaccettabile che l'ultima corsa di ritorno a sud, da Messina, sia alle 19. Se davvero si vuole incoraggiare i ragazzi, specie d'estate a lasciare la macchina a casa e a guidare in sicurezza, sarebbe necessaria almeno una corsa ogni ora fino alla mezzanotte e anche oltre». Logico, in una vera città d'Europa, seppure in stato d'emergenza.
E il discorso scivola sulle prospettive d'incremento delle corse, a cominciare dagli orari di punta su cui il Comune cerca di spingere al massimo. «A Trenitalia – spiega l'assessore comunale alla Mobilità, Melino Capone – lo abbiamo detto con chiarezza: siamo pronti a mobilitare l'Atm, con il coordinamento con le corse a pettine e il biglietto integrato che è indispensabile (il costo è di 2 euro e 10 da Giampilieri alla Centrale di 1 euro e 30 da Galati). Ma...». Resta, a torto o a ragione, una condizione pregiudiziale: «Dal 12 dicembre, come promesso, Trenitalia deve almeno aumentare le corse con i fondi nazionali per il contratto di servizio: una partenza ogni 40 minuti ed agli orari giusti per scuole ed uffici. Se così non sarà, le rivoluzioni sono impossibili: perché dobbiamo anzitutto far funzionare la nostra Atm». Purtroppo la rivoluzione dell'efficienza integrata "treno-bus" potrà decollare solo ad anno scolastico già inoltrato. Perché non riuscirci prima?
fonte:gazzettadelsud.it
Roberto
Metroferrovia: si continua a viaggiare a... vuoto
Servono più partenze, biglietti integrati con l'Atm e orari che coincidano con le aperture di scuole e negozi
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Alessandro Tumino
Non è un'illusione o un sogno ma un'alba vera: provare per credere ma, sia chiaro, ci si fa subito il sangue amaro per quel che potrebbe già essere. E non è. È un'isola per pochi viaggiatori dotati di buon fiuto, che deve essere assai potenziata. E adeguatamente pubblicizzata.
Ecco la Metroferrovia a 10 stazioni tra la Centrale e Giampilieri, l'arma segreta per ridurre, nella zona centro-sud, la prigione di lamiera, di auto e tir, che stritola le strade: lo potrebbe diventare senza dubbio, fin da settembre, se le sue corse veloci e silenziose fossero più frequenti, e gli orari coordinati con la prima campanella e con l'apertura di negozi e uffici. E lo stesso dovrebbe valere per la campanella delle 13.20, così come per quella tremenda fascia oraria "18.30-20.30", durante la quale il sud e il nord della città impazziscono egualmente di traffico. Ma c'è di più: come ben rilevato dal Forum "La Città Mobile", in particolare da Ferdinando Croce e Sebastian Stuto, «a ciò si aggiunge l'annoso problema della mancanza dei collegamenti a pettine con i bus dell'Azienda Trasporti che dovrebbero consentire ai cittadini che vivono a monte della linea ferrata, di guadagnare agevolmente le stazioni».
Anzitutto, però, per riempire il climatizzato "Minuetto" che da quasi 2 mesi viaggia semi-deserto, l'Amministrazione Buzzanca e il Governo Lombardo devono riuscire ad ottenere da Trenitalia – ovvero dal Governo – i soldi necessari a finanziare le benedette corse aggiuntive e il conveniente biglietto integrato (comprensivo anche del bus). Non si potrà andare lontano altrimenti, restando all'ombra di una tabella-corse da piccolo centro, con la prima partenza da Giampilieri alle 9.10, con il vuoto di partenze dalla Stazione Centrale verso sud proprio nella tarda mattinata (dalle 11.35 alle 13.15) e con l'ultima partenza dalla Centrale solo alle 19. Senza un potenziamento, se da settembre la Metroferrovia non entrerà nel cuore di studenti, pensionati e lavoratori, ancora alla mercé se non dell'auto, di bus persi e sommersi dentro le giungle d'auto, a perdere sarà, con la zona sud, la città.
Ieri, saliti a Galati a bordo del Minuetto partito alle 11.25 da Giampilieri, abbiamo incontrato tre soli passeggeri, tutti residenti a Milano. Riflessioni lucide e costruttive, inviti a non perdersi di coraggio e ad andare avanti. Rosella Mior ed Emilio Corvi, diretti al Policlinico per una visita, raccontano il perché oggi, a differenza di ieri, non solo andranno in treno al Policlinico ma torneranno a Galati con lo stesso mezzo: «Perché abbiamo notato che non solo è rapido (dalla stazione Galati a quella di Gazzi 12 minuti e anche meno, ndr) ma anche di una puntualità eccellente in arrivi e partenze. Ieri usciti dal Policlinico abbiamo atteso 20 minuti alla fermata del primo autobus a Gazzi, poi altri 30 a Tremestieri per un secondo bus da cui siamo dovuti scendere a Mili per poi completare a piedi quest'odissea, quasi due chilometri, fino a Galati». La signora Maria Beatrice Porchi, salita alla stazione di Ponte Schiavo, è già un'utente per ragioni di lavoro del treno urbano: «Sono operatrice in una casa famiglia a Boccetta e, per il turno odierno, ho potuto fare in tempo ad usare la Metroferrovia, che è nettamente più comoda dell'autobus: scenderò alla stazione e prenderò il tram con un'attesa tutto sommato accettabile. Ma non tutti i giorni si può fare, con questi orari. Ci sarebbe bisogno di una corsa da Giampilieri alle 7 e di qualcuna la sera, dalla Centrale, dalle 20 in poi». Per lei, e tanti altri, una soluzione mattutina di ripiego ci sarebbe: la partenza da Galati, dello stesso "Minuetto" alle 6.45. Chi risiede in uno dei quattro villaggi esclusi e "coperti" solo dalla corsa delle 9.10, può raggiungere in auto la stazione di Galati e lasciare lì la vettura parcheggiata. Non è il massimo ma, se si ha la fortuna di avere un'auto o un passaggio, può andare: meglio forse prendere più bus?
Nel viaggio di ritorno in direzione Giampilieri, la corsa che parte alle 13.15 in punto e copre l'intera distanza in 30 minuti esatti, succede quel che non t'aspetti e che ti dà speranza sulle possibilità – a date condizioni – di un futuro successo del servizio.
Ecco salire a passo celere 18 persone, quasi tutti giovani, con il piacere di chiacchierare e l'aria di servirsi della Metroferrovia di Messina da chissà quanto. Si guardano dal finestrino chilometri di waterfront tutto da rivalutare, si parla di bagni e vacanze, di vino e di vendemmia, e di studi. È Tiziana Di Stefano, universitaria specialistica in Arte a Firenze, a dare un paio di spunti: «Per me, che torno a Messina d'estate, è una bella novità: 22 minuti netti e anche meno tra Ponte Schiavo e la Centrale, in un mezzo silenzioso e ben climatizzato sono un passo avanti. Proprio ieri, invece, ho preso un autobus: a parte l'affollamento e l'afa, pure una sosta al caldo vista la necessità di far intervenire i carabinieri per 3 persone senza biglietto e documenti, che alla fine sono pure scappate». Sul "Minuetto" un fatto del genere sarebbe sicuramente molto più difficile. Ma non tutto è, certamente, rose e fiori: «A parte – riflette Tiziana – i quattro villaggi per cui la prima corsa è solo alle 9.10 – Giampilieri, S. Paolo, Ponte Schiavo, S. Stefano – mi sembra inaccettabile che l'ultima corsa di ritorno a sud, da Messina, sia alle 19. Se davvero si vuole incoraggiare i ragazzi, specie d'estate a lasciare la macchina a casa e a guidare in sicurezza, sarebbe necessaria almeno una corsa ogni ora fino alla mezzanotte e anche oltre». Logico, in una vera città d'Europa, seppure in stato d'emergenza.
E il discorso scivola sulle prospettive d'incremento delle corse, a cominciare dagli orari di punta su cui il Comune cerca di spingere al massimo. «A Trenitalia – spiega l'assessore comunale alla Mobilità, Melino Capone – lo abbiamo detto con chiarezza: siamo pronti a mobilitare l'Atm, con il coordinamento con le corse a pettine e il biglietto integrato che è indispensabile (il costo è di 2 euro e 10 da Giampilieri alla Centrale di 1 euro e 30 da Galati). Ma...». Resta, a torto o a ragione, una condizione pregiudiziale: «Dal 12 dicembre, come promesso, Trenitalia deve almeno aumentare le corse con i fondi nazionali per il contratto di servizio: una partenza ogni 40 minuti ed agli orari giusti per scuole ed uffici. Se così non sarà, le rivoluzioni sono impossibili: perché dobbiamo anzitutto far funzionare la nostra Atm». Purtroppo la rivoluzione dell'efficienza integrata "treno-bus" potrà decollare solo ad anno scolastico già inoltrato. Perché non riuscirci prima?
fonte:gazzettadelsud.it
Roberto
Re: Metroferrovia di Messina
Beato chi continua a credere in questo (fallito) progetto!
Treno dell' Etna- Data d'iscrizione : 30.06.09
Re: Metroferrovia di Messina
Non sarei così pessimista, magari con l'inizio delle scuole o, al massimo, con il nuovo orario di dicembre aumenteranno le frequenze ed i collegamenti integrati treno+bus.
Roberto
Roberto
Re: Metroferrovia di Messina
Senza dubbio deve cambiare la mentalità dei cittadini... per stare meglio e per vivere meglio le auto devono rimanere in garage!
Re: Metroferrovia di Messina
E' necessario attivare i servizi bus a pettine dai villaggi collinari alle stazioni della metro. Restando così le cose questo progetto non potrà decollare...
Re: Metroferrovia di Messina
Dici bene, è comunque vero che l'ATM sta facendo i salti mortali per mettere in linea più bus possibile
interessante articolo pubblicato su Normanno.com
Le risposte "concrete e alternative" della metroferrovia di Yaya
Per anni ci è stata presentata come uno degli elisir che avrebbe sanato, almeno in parte, le ferite della malandata città. Con quel nome altisonante e un padrino d’eccezione (l’assessore Gianfranco Scoglio), la metroferrovia ha aperto i battenti giusto da tre mesi, durante i quali il leit motiv che l’ha accompagnata è stato: dobbiamo migliorare il servizio. Certo, una fase sperimentale è indispensabile, ma per prevedere determinate problematiche ancor prima di avviare il servizio, non è che ci voglia la sfera di cristallo…
Dando per scontato che la presunta integrazione con i flussi di trasporto gestiti dall’Atm è allo stato un’impresa titanica, più sotto un profilo pratico che burocratico (per varare un biglietto integrato metroferrovia-tram occorre una riunione e nulla più….), rispolveriamo le dichiarazioni di Peppino primo cittadino al momento del taglio del nastro: “Si tratta di una importante realizzazione che Comune ed Rfi hanno portato avanti e che l’Amministrazione comunale ha fortemente voluto per dare risposte concrete ed alternative al considerevole aumento del traffico veicolare privato verificatosi negli ultimi decenni e che, giornalmente, dalla periferia – versante sud – converge verso il centro di Messina”.
Ora confrontiamole con la tabella degli orari dei treni: l’ultima vettura da Messina Centrale parte alle 19, mentre a Giampilieri si chiude alle 20. Se io dal versante sud “convergo verso il centro di Messina” la mattina per andare a lavorare, che senso ha darmi l’ultima chance di ritorno mezz’ora/un’ora prima della chiusura dei negozi (dove magari sono impiegato come commesso)?
Certo, avrò pur sempre la consolazione di vedere qualcuno che potrà “convergere in centro” alle 20 (chissà in che modo tornerà a casa…)! Alla faccia delle “risposte concrete”.
Pignolerie, dirà qualcuno: accontentati delle “risposte alternative”.
Bene, allora per minimizzare i problemi, sfrutto un’idea che da molti decenni fa parte del costume delle grandi città: mi porto appresso la bicicletta (da caricare sul treno) e seguo alla lettera il manuale del perfetto ambientalista. Sceso alla Centrale, potrò pedalare per le vie del centro. Già sento i cori di giubilo di Daniele Ialacqua e soci. Sento pure, però, il bigliettaio che mi sciorina i prezzi: tagliando di sola andata, per un percorso entro i 10 km, 1,35 euro a persona. Mi sembra un po’ esagerato, ma mi adeguo.
Alt: e la bici? 3,50 euro! Fatemi capire: per quale motivo la bicicletta paga più di un cristiano? Perché, se invece della bici porto con me due ingombranti valigioni, non spendo nulla?
Più che “concrete e alternative”, caro Peppino, queste mi sembrano risposte cervellotiche. La mia opinione sarà opinabile, i fatti un po’ meno: le carrozze continuano a viaggiare semivuote ed è inutile dare, come al solito, la colpa alle incancrenite abitudini dei cittadini e al malcostume di chi rifiuta il cambiamento.
Una scelta, qualunque essa sia (anche quella di usare la macchina piuttosto che camminare a piedi), il più delle volte è legata a un calcolo del rapporto tra costi e benefici e se nessuno mi offre incentivi, delle istanze ambientaliste me ne stracatafotto: aridatemi il mio Suv, la mia doppiafila istituzionale e il mio ingorgo quotidiano.
E Voi cosa ne pensate
Roberto
Per anni ci è stata presentata come uno degli elisir che avrebbe sanato, almeno in parte, le ferite della malandata città. Con quel nome altisonante e un padrino d’eccezione (l’assessore Gianfranco Scoglio), la metroferrovia ha aperto i battenti giusto da tre mesi, durante i quali il leit motiv che l’ha accompagnata è stato: dobbiamo migliorare il servizio. Certo, una fase sperimentale è indispensabile, ma per prevedere determinate problematiche ancor prima di avviare il servizio, non è che ci voglia la sfera di cristallo…
Dando per scontato che la presunta integrazione con i flussi di trasporto gestiti dall’Atm è allo stato un’impresa titanica, più sotto un profilo pratico che burocratico (per varare un biglietto integrato metroferrovia-tram occorre una riunione e nulla più….), rispolveriamo le dichiarazioni di Peppino primo cittadino al momento del taglio del nastro: “Si tratta di una importante realizzazione che Comune ed Rfi hanno portato avanti e che l’Amministrazione comunale ha fortemente voluto per dare risposte concrete ed alternative al considerevole aumento del traffico veicolare privato verificatosi negli ultimi decenni e che, giornalmente, dalla periferia – versante sud – converge verso il centro di Messina”.
Ora confrontiamole con la tabella degli orari dei treni: l’ultima vettura da Messina Centrale parte alle 19, mentre a Giampilieri si chiude alle 20. Se io dal versante sud “convergo verso il centro di Messina” la mattina per andare a lavorare, che senso ha darmi l’ultima chance di ritorno mezz’ora/un’ora prima della chiusura dei negozi (dove magari sono impiegato come commesso)?
Certo, avrò pur sempre la consolazione di vedere qualcuno che potrà “convergere in centro” alle 20 (chissà in che modo tornerà a casa…)! Alla faccia delle “risposte concrete”.
Pignolerie, dirà qualcuno: accontentati delle “risposte alternative”.
Bene, allora per minimizzare i problemi, sfrutto un’idea che da molti decenni fa parte del costume delle grandi città: mi porto appresso la bicicletta (da caricare sul treno) e seguo alla lettera il manuale del perfetto ambientalista. Sceso alla Centrale, potrò pedalare per le vie del centro. Già sento i cori di giubilo di Daniele Ialacqua e soci. Sento pure, però, il bigliettaio che mi sciorina i prezzi: tagliando di sola andata, per un percorso entro i 10 km, 1,35 euro a persona. Mi sembra un po’ esagerato, ma mi adeguo.
Alt: e la bici? 3,50 euro! Fatemi capire: per quale motivo la bicicletta paga più di un cristiano? Perché, se invece della bici porto con me due ingombranti valigioni, non spendo nulla?
Più che “concrete e alternative”, caro Peppino, queste mi sembrano risposte cervellotiche. La mia opinione sarà opinabile, i fatti un po’ meno: le carrozze continuano a viaggiare semivuote ed è inutile dare, come al solito, la colpa alle incancrenite abitudini dei cittadini e al malcostume di chi rifiuta il cambiamento.
Una scelta, qualunque essa sia (anche quella di usare la macchina piuttosto che camminare a piedi), il più delle volte è legata a un calcolo del rapporto tra costi e benefici e se nessuno mi offre incentivi, delle istanze ambientaliste me ne stracatafotto: aridatemi il mio Suv, la mia doppiafila istituzionale e il mio ingorgo quotidiano.
E Voi cosa ne pensate
Roberto
Re: Metroferrovia di Messina
dovrebbe trattarsi di una situazione temporanea, speriamo bene
dopo tutti i soldi che sono stati spesi per la realizzazione della metroferrovia, il suo abbandono non avrebbe proprio senso
_____________________________
Roberto
Copiare e/o imitare l'AFS non è difficile ma semplicemente inutile !
Re: Metroferrovia di Messina
Non ha senso....l'alluvione è passata e la linea riaperta....secondo me hanno preso la palla al balzo!
Re: Metroferrovia di Messina
Ancora nessuna notizia ufficiale sulla "scomparsa" della metroferrovia....
15 milioni di euro al vento?
Mah....
15 milioni di euro al vento?
Mah....
Re: Metroferrovia di Messina
Per me il progetto era valido ed interessante se fatto come si deve, ma se si fa ad minc**** anche il progetto migliore cadeTreno dell' Etna ha scritto:Beato chi continua a credere in questo (fallito) progetto!
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