Notizie varie d'interesse generale
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Vito.Antonio
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Re: Notizie varie d'interesse generale
zancle ha scritto:vista così è più brutta del XMPR, bisogna vederla dal vivo...
Condivido. Una pugnalata!
Gualtiero- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 09.08.10
Re: Notizie varie d'interesse generale
Anche se ti quota in un triste post ricambio il tuo gentilissimo pensiero caro Roberto, con affetto Marcello.Admin ha scritto:Admin ha scritto:quale Caimano ci saremo giocati
E.656.492
palermo centrale- Data d'iscrizione : 11.12.11
Re: Notizie varie d'interesse generale
Caro Marcello, anch'io sono tutt'altro che felice ogni volta che un nostro caimanuzzo si arrende.
Consolati.... una MDVC Kimbo sarà presto in composizione ai convogli circolanti sul vostro plastico sociale
T'abbraccio
Consolati.... una MDVC Kimbo sarà presto in composizione ai convogli circolanti sul vostro plastico sociale
T'abbraccio
Re: Notizie varie d'interesse generale
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Mazzate definitiva ai treni a lunga percorrenza. Che motivo hanno di esistere se i passeggeri devono scendere dalle vetture? Pensate voi alle persone anziane ed i diversamente abili. Come fanno a "svuotare" le carrozze prima della partenza della nave? e sopratutto quanta gente sarà disposta a lasciare incustoditi gli effetti personali?
Incredibile ma vero...
Filt Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti, Orsa Ferrovie, Ugl Trasporti, Fast e Rsu 18 reagiscono alla comunicazione della Capitaneria di Porto di Messina che ribadisce la regola per cui una volta imbarcato il treno sulla nave i passeggeri devono scendere dalle vetture ferroviarie
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"L’attacco al servizio ferroviario a lunga percorrenza non conosce pause, si tenta di smantellare il diritto alla continuità territoriale con ogni sistema". E' l'affondo di Filt Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti, Orsa Ferrovie, Ugl Trasporti, Fast e Rsu 18 dopo la comunicazione della Capitaneria di Porto di Messina che ribadisce la regola per cui una volta imbarcato il treno sulla nave i passeggeri devono scendere dalle vetture ferroviarie. "Significa rendere il viaggio ancora più invivibile di quanto lo abbiano reso i tagli al servizio ed i mezzi vetusti riservati al sud - proseguono i sindacati- i primi a pagarne le conseguenze saranno i disabili che dovranno scendere dal treno, non si capisce come, senza adeguate strutture di assistenza in navi dove da qualche anno sono stati chiusi anche i bar. Fisiologiche le reazioni dell’utenza che già questa mattina ha manifestato forte dissenso quando invitata a scendere dal treno e abbandonare i bagagli nelle vetture senza che sia prevista un’adeguata ronda di vigilanza. Il risultato drammatico per il servizio essenziale si sta concretizzando con le innumerevoli disdette delle prenotazioni, soprattutto quelle delle persone con ridotta mobilità, che si sono registrate quando la notizia si è divulgata".
Il fronte sindacale unitario reagirà con decisione all’ennesimo tentativo di sbarazzarsi di un servizio che garantisce un diritto costituzionale, mercoledì 6 luglio incontreranno i lavoratori e tutte le associazioni interessate per affrontare i dettagli della questione e chiedere alla Capitaneria di Porto di organizzare insieme all’armatore Rfi gli opportuni interventi per garantire un servizio ferroviario civile all’incolpevole utenza. "E’ utile evidenziare che la specificità del servizio nello Stretto ha consentito di superare le regole generali con deroghe ad hoc, solo a titolo di esempio va citata la riduzione delle tabelle d’armamento solo per le navi operanti nello stretto di Messina - concludono i sindacati -, se a ciò si aggiunge che a Rfi attualmente è consentito di mantenere equipaggi ridotti nelle navi fermi con apparati accesi, in spregio alle basilari regole sulla sicurezza, se ne trae che con la volontà di tutti si può trovare la soluzione per superare le direttive della Capitaneria che porterebbero l’impianto alla chiusura definitiva".
Mazzate definitiva ai treni a lunga percorrenza. Che motivo hanno di esistere se i passeggeri devono scendere dalle vetture? Pensate voi alle persone anziane ed i diversamente abili. Come fanno a "svuotare" le carrozze prima della partenza della nave? e sopratutto quanta gente sarà disposta a lasciare incustoditi gli effetti personali?
Incredibile ma vero...
I sindacati: "E' l'ennesimo attacco ai treni a lunga percorrenza"
Filt Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti, Orsa Ferrovie, Ugl Trasporti, Fast e Rsu 18 reagiscono alla comunicazione della Capitaneria di Porto di Messina che ribadisce la regola per cui una volta imbarcato il treno sulla nave i passeggeri devono scendere dalle vetture ferroviarie
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"L’attacco al servizio ferroviario a lunga percorrenza non conosce pause, si tenta di smantellare il diritto alla continuità territoriale con ogni sistema". E' l'affondo di Filt Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti, Orsa Ferrovie, Ugl Trasporti, Fast e Rsu 18 dopo la comunicazione della Capitaneria di Porto di Messina che ribadisce la regola per cui una volta imbarcato il treno sulla nave i passeggeri devono scendere dalle vetture ferroviarie. "Significa rendere il viaggio ancora più invivibile di quanto lo abbiano reso i tagli al servizio ed i mezzi vetusti riservati al sud - proseguono i sindacati- i primi a pagarne le conseguenze saranno i disabili che dovranno scendere dal treno, non si capisce come, senza adeguate strutture di assistenza in navi dove da qualche anno sono stati chiusi anche i bar. Fisiologiche le reazioni dell’utenza che già questa mattina ha manifestato forte dissenso quando invitata a scendere dal treno e abbandonare i bagagli nelle vetture senza che sia prevista un’adeguata ronda di vigilanza. Il risultato drammatico per il servizio essenziale si sta concretizzando con le innumerevoli disdette delle prenotazioni, soprattutto quelle delle persone con ridotta mobilità, che si sono registrate quando la notizia si è divulgata".
Il fronte sindacale unitario reagirà con decisione all’ennesimo tentativo di sbarazzarsi di un servizio che garantisce un diritto costituzionale, mercoledì 6 luglio incontreranno i lavoratori e tutte le associazioni interessate per affrontare i dettagli della questione e chiedere alla Capitaneria di Porto di organizzare insieme all’armatore Rfi gli opportuni interventi per garantire un servizio ferroviario civile all’incolpevole utenza. "E’ utile evidenziare che la specificità del servizio nello Stretto ha consentito di superare le regole generali con deroghe ad hoc, solo a titolo di esempio va citata la riduzione delle tabelle d’armamento solo per le navi operanti nello stretto di Messina - concludono i sindacati -, se a ciò si aggiunge che a Rfi attualmente è consentito di mantenere equipaggi ridotti nelle navi fermi con apparati accesi, in spregio alle basilari regole sulla sicurezza, se ne trae che con la volontà di tutti si può trovare la soluzione per superare le direttive della Capitaneria che porterebbero l’impianto alla chiusura definitiva".
Re: Notizie varie d'interesse generale
In questi giorni non ci siamo confrontati sul disastro ferroviario avvenuto in Puglia.
Abbiamo volutamente scelto il riserbo e il rispetto per il dolore, astenendoci dal salire sul carro dell'ipocrita solidarietà dei commentatori in tempo reale.
Oggi che l'aspetto mediatico ed emotivo lascia il posto alle riflessioni serie, vi invito a leggere questo articolo di Rosaria Brancato pubblicato su Tempo stretto
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Abbiamo volutamente scelto il riserbo e il rispetto per il dolore, astenendoci dal salire sul carro dell'ipocrita solidarietà dei commentatori in tempo reale.
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Ultima modifica di Admin il Lun Lug 18, 2016 8:20 pm - modificato 1 volta.
Re: Notizie varie d'interesse generale
Sono parzialmente daccordo con quanto scrive la sig.ra Brancato, ma non credo che l'arretratezza infrastrutturale del sud si premeditata. Piuttosto ritengo che al sud chi governa non sia all'altezza. Da sempre, abbiamo una classe politica anni luce piú scarsa di quella del nord, che cura gli interessi privatistici (leggi amici) fregandosene del bene comune. Aggiungo infine che un disastro come quello pugliese sarebbe potuto accadere anche in lombardia, sulla Iseo - Edolo, dove la circolazione è regolata con il blocco telefonico cosí come sulla ormai nota linea pugliese.
Re: Notizie varie d'interesse generale
Davvero interessante.
In particolare segnalo l'attività dell'associazione che si sta fattivamente occupando del recupero di alcune stazioni lungo la tratta ferroviaria, credo grazie alla capacità di attrarre finanziamenti pubblici.
E' la dimostrazione che se c'è la volontà di darsi da fare si possono realizzare molte idee interessanti.
In particolare segnalo l'attività dell'associazione che si sta fattivamente occupando del recupero di alcune stazioni lungo la tratta ferroviaria, credo grazie alla capacità di attrarre finanziamenti pubblici.
E' la dimostrazione che se c'è la volontà di darsi da fare si possono realizzare molte idee interessanti.
Trenitalia, dal 1° agosto arriva il nuovo biglietto regionale
Comunicato stampa Gruppo FS
Mancano quattro giorni alla partenza del nuovo biglietto regionale di Trenitalia. A partire dal 1° agosto il ticket per i treni regionali cambia: riporterà l'indicazione del giorno in cui si vuole viaggiare e potrà essere utilizzato entro le 23.59 di quello specifico giorno. Il nuovo biglietto regionale potrà essere acquistato con un anticipo di 4 mesi rispetto al giorno in cui si vorrà viaggiare mentre la validità sarà di 4 ore dall'obliterazione. Se il passeggero è ancora in viaggio a bordo del treno allo scadere della validità, potrà comunque arrivare a destinazione.
La data del viaggio potrà essere cambiata una sola volta, entro le 23.59 del giorno precedente la data indicata sul biglietto. Il cambio è gratuito presso le self service e le biglietterie Trenitalia, mentre prevede un costo di € 0,50 se richiesto nei punti vendita SisalPay, LisPaga di Lottomatica e SIR Tabaccai. Il biglietto può essere cambiato anche nell'agenzia di viaggio dov'è stato acquistato, con una commissione variabile, a discrezione dell'agenzia stessa.
Il cambio itinerario e il rimborso del biglietto in caso di rinuncia al viaggio, da effettuarsi sempre entro le ore 23:59 del giorno precedente la data indicata sul biglietto, restano invariati. I biglietti regionali acquistati sul sito e sull'app Trenitalia avevano già adottato in precedenza tali novità.
Queste innovazioni permetteranno a Trenitalia di incrementare gli effetti positivi della campagna antievasione avviata negli ultimi mesi, con una intensificazione dei controlli sulle linee più sensibili, sia a bordo treno sia nelle stazioni: in 10 mesi il Pool antievasione ha controllato oltre 1 milione di persone.
L'associazione della duplice indicazione delle stazioni di partenza e arrivo e della data del viaggio fornirà fondamentali informazioni sui reali flussi di domanda, preziose per una sempre migliore programmazione dell'offerta.
Le novità non avranno impatto sugli abbonati, per i quali è invece prevista un'ulteriore semplificazione. Sempre da lunedì 1° agosto, infatti, i possessori di un abbonamento regionale acquistato online avranno la possibilità di mostrare il proprio titolo di viaggio al capotreno in versione elettronica, anziché cartacea, dallo schermo dello smartphone, del tablet o del pc.
Re: Notizie varie d'interesse generale
Il trasporto regionale gestito da Trenitalia sembra prossimo a una svolta storica.
Infatti, la società di trasporto del Gruppo FS ha da poco chiuso l’iter della più importante gara fatta in Italia per la fornitura di treni destinati ai pendolari.
Un accordo quadro per la produzione di 500 convogli di nuovissima concezione, un concentrato di alta tecnologia, con sistemi di sicurezza, nella doppia accezione di security e safety, tra i più evoluti al mondo, e soluzioni all’avanguardia per quanto riguarda il comfort e l’informazione a bordo.
Alla gara si sono prequalificate 11 imprese e sei hanno formulato un’offerta.
La commissione di gara ha individuato, in base ai rigidi criteri selettivi previsti nel bando, le offerte tecnologicamente più performanti e, in generale, economicamente più vantaggiose, affidando le forniture ad Alstom e Hitachi Rail. Due imprese estere con siti produttivi in Italia.
Ecco come saranno i nuovi convogli
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Infatti, la società di trasporto del Gruppo FS ha da poco chiuso l’iter della più importante gara fatta in Italia per la fornitura di treni destinati ai pendolari.
Un accordo quadro per la produzione di 500 convogli di nuovissima concezione, un concentrato di alta tecnologia, con sistemi di sicurezza, nella doppia accezione di security e safety, tra i più evoluti al mondo, e soluzioni all’avanguardia per quanto riguarda il comfort e l’informazione a bordo.
Alla gara si sono prequalificate 11 imprese e sei hanno formulato un’offerta.
La commissione di gara ha individuato, in base ai rigidi criteri selettivi previsti nel bando, le offerte tecnologicamente più performanti e, in generale, economicamente più vantaggiose, affidando le forniture ad Alstom e Hitachi Rail. Due imprese estere con siti produttivi in Italia.
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Re: Notizie varie d'interesse generale
Roma, 30 agosto 2016, fonte FS News
Organizzare il viaggio in base alle proprie esigenze è diventato ancora più semplice. Trenitalia insieme a Google porta le informazioni sulle proprie tratte e orari direttamente su Google Maps, grazie a Google Transit, la funzione che permette di pianificare al meglio i propri viaggi, scegliendo i più opportuni percorsi fino ad arrivare alle fermate dei mezzi di trasporto pubblico nelle aree urbane.
I viaggiatori possono quindi disporre, da pc e mobile, delle informazioni più aggiornate per tutte le rotte servite da Trenitalia, la società di trasporto ferroviario del Gruppo FS Italiane.
Basta inserire il punto di partenza e di arrivo desiderati e su Google Maps appariranno, oltre alle indicazioni stradali, anche le icone delle stazioni ferroviarie e dei mezzi del Gruppo FS Italiane.
Passare dall’informazione sul viaggio all’acquisto sarà rapido e semplice grazie ad appositi link che rimanderanno da Google Transit direttamente a trenitalia.com.
La nuova soluzione adottata da Trenitalia, utilizzabile da tutti i viaggiatori anche attraverso il portale virtuale
WiFi Station presente nelle principali stazioni (a Roma anche con funzione di Travel Assistant), anticipa gli indirizzi strategici futuri in tema di politiche di digitalizzazione del Gruppo FS Italiane sempre più improntati verso innovative soluzioni di journey planning multimodale.
“La collaborazione con Google - ha dichiarato Barbara Morgante, amministratrice delegata di Trenitalia - dà un ulteriore slancio alla politica di Trenitalia che guarda con sempre maggiore attenzione ai mercati esteri e valorizza la qualità dei nostri servizi, ad iniziare dai Frecciarossa per arrivare ai treni regionali, che stanno migliorando, di mese in mese, in termini di comfort e affidabilità”.
La collaborazione fra Trenitalia e Google è anche coerente con gli obiettivi che tutto il Gruppo FS Italiane si prefigge: diventare un vero e proprio player della mobilità a tutto tondo, un integratore del trasporto capace di valorizzare l’intermodalità e offrire a chi viaggia servizi efficaci e di qualità.
Organizzare il viaggio in base alle proprie esigenze è diventato ancora più semplice. Trenitalia insieme a Google porta le informazioni sulle proprie tratte e orari direttamente su Google Maps, grazie a Google Transit, la funzione che permette di pianificare al meglio i propri viaggi, scegliendo i più opportuni percorsi fino ad arrivare alle fermate dei mezzi di trasporto pubblico nelle aree urbane.
I viaggiatori possono quindi disporre, da pc e mobile, delle informazioni più aggiornate per tutte le rotte servite da Trenitalia, la società di trasporto ferroviario del Gruppo FS Italiane.
Basta inserire il punto di partenza e di arrivo desiderati e su Google Maps appariranno, oltre alle indicazioni stradali, anche le icone delle stazioni ferroviarie e dei mezzi del Gruppo FS Italiane.
Passare dall’informazione sul viaggio all’acquisto sarà rapido e semplice grazie ad appositi link che rimanderanno da Google Transit direttamente a trenitalia.com.
La nuova soluzione adottata da Trenitalia, utilizzabile da tutti i viaggiatori anche attraverso il portale virtuale
WiFi Station presente nelle principali stazioni (a Roma anche con funzione di Travel Assistant), anticipa gli indirizzi strategici futuri in tema di politiche di digitalizzazione del Gruppo FS Italiane sempre più improntati verso innovative soluzioni di journey planning multimodale.
“La collaborazione con Google - ha dichiarato Barbara Morgante, amministratrice delegata di Trenitalia - dà un ulteriore slancio alla politica di Trenitalia che guarda con sempre maggiore attenzione ai mercati esteri e valorizza la qualità dei nostri servizi, ad iniziare dai Frecciarossa per arrivare ai treni regionali, che stanno migliorando, di mese in mese, in termini di comfort e affidabilità”.
La collaborazione fra Trenitalia e Google è anche coerente con gli obiettivi che tutto il Gruppo FS Italiane si prefigge: diventare un vero e proprio player della mobilità a tutto tondo, un integratore del trasporto capace di valorizzare l’intermodalità e offrire a chi viaggia servizi efficaci e di qualità.
Non so selo sapevate che...
Sono tornato a Messina per il ponte dei morti, FR (Firenze-Roma)+ FA (Roma-Villa S. Giovanni) ebbene ecco la pubblicità fallace di Trenitalia, che riguarda i servizi, ed in particolare la connessione internet: funziona solo fino a Salerno! Qualcuno m dirà che ho scoperto l'acqua calda per come viene considerato il sud, ma mi sembrava opportuno farlo notare
Re: Notizie varie d'interesse generale
Ma era solo quel treno ( magari oggi ) o in generale sono tutti così ?
dario656- Data d'iscrizione : 08.11.15
Re: Notizie varie d'interesse generale
No è così,perché mi diceva che il servizio internet non era disponibile, mi riportava alla pagina del portale e avevo poche opzioni
Re: Notizie varie d'interesse generale
Comunicato stampa FS Italiane (09/11/2016)
La 20esima edizione di Ecomondo, la fiera internazionale del recupero di materia ed energia e dello sviluppo sostenibile (Rimini Fiera, 8-11 novembre 2016), è stata l’appuntamento scelto da Ferrovie dello Stato Italiane e Rete Ferroviaria Italiana per presentare l’Atlante delle linee dismesse
([Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]).
La pubblicazione è stata consegnata da Claudia Cattani, presidente di RFI, a Stefano Zunarelli, Struttura tecnica di missione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Insieme all’Atlante, Lorenzo Radice, responsabile delle Politiche ambientali del Gruppo FS Italiane, ha presentato anche il Rapporto di Sostenibilità 2015 del Gruppo.
L’Atlante raccoglie più di 120 schede dettagliate - dati tecnici e storici, fotografie e posizione geografica delle ex linee, oltre a qualche accenno ai contesti circostanti per comprendere le potenzialità e i possibili benefici – relative a circa 1.500 km di linee ferroviarie, lungo le quali sono collocate più di 400 stazioni e migliaia di fabbricati.
Il volume è rivolto in particolare alle Amministrazioni pubbliche e alle Associazioni interessate a individuare possibili forme di riuso e riconversione, sia in chiave turistica e sia per una mobilità ecosostenibile, degli asset e dei luoghi non più funzionali al core business industriale e per creare attività e iniziative dedicate al territorio e ai cittadini.
“Le Greenways - ha sottolineato Claudia Cattani, presidente di Rete Ferroviaria Italiana - sono l’occasione per riqualificare le linee ferroviarie non più in esercizio e per sviluppare un turismo ecosostenibile, mettendo a disposizione degli Enti locali e delle associazioni a vario titolo sedimi ferroviari per la mobilità dolce e le attività turistiche. Le stazioni dismesse potranno essere cedute sia per iniziative imprenditoriali che valorizzino il territorio, come ostelli, officine per manutenzione biciclette, punti vendita di prodotti tipici locali, sia per le attività di Enti locali o di Associazioni no profit, quali ad esempio uffici di servizi ai cittadini o piccoli musei delle tradizioni territoriali. Importanti esempi di come le linee dismesse - ha concluso Cattani - possano essere riutilizzate sono già presenti sul territorio italiano grazie al lavoro sinergico di RFI, Enti locali e Ministeri competenti.”
FS Italiane e Rete Ferroviaria Italiana sono costantemente impegnate nel mettere a disposizione delle Amministrazioni locali il sedime ferroviario delle linee dismesse per realizzare percorsi per le cosiddette Greenways.
Vari i motivi per i quali si sceglie la definitiva dismissione del tracciato ferroviario: insufficienza della domanda di trasporto, che rende improduttivo il mantenimento del servizio ferroviario; realizzazione di linee più performanti con varianti di tracciato e conseguente dismissione del tratto di linea non più utilizzato.
La 20esima edizione di Ecomondo, la fiera internazionale del recupero di materia ed energia e dello sviluppo sostenibile (Rimini Fiera, 8-11 novembre 2016), è stata l’appuntamento scelto da Ferrovie dello Stato Italiane e Rete Ferroviaria Italiana per presentare l’Atlante delle linee dismesse
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La pubblicazione è stata consegnata da Claudia Cattani, presidente di RFI, a Stefano Zunarelli, Struttura tecnica di missione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Insieme all’Atlante, Lorenzo Radice, responsabile delle Politiche ambientali del Gruppo FS Italiane, ha presentato anche il Rapporto di Sostenibilità 2015 del Gruppo.
L’Atlante raccoglie più di 120 schede dettagliate - dati tecnici e storici, fotografie e posizione geografica delle ex linee, oltre a qualche accenno ai contesti circostanti per comprendere le potenzialità e i possibili benefici – relative a circa 1.500 km di linee ferroviarie, lungo le quali sono collocate più di 400 stazioni e migliaia di fabbricati.
Il volume è rivolto in particolare alle Amministrazioni pubbliche e alle Associazioni interessate a individuare possibili forme di riuso e riconversione, sia in chiave turistica e sia per una mobilità ecosostenibile, degli asset e dei luoghi non più funzionali al core business industriale e per creare attività e iniziative dedicate al territorio e ai cittadini.
“Le Greenways - ha sottolineato Claudia Cattani, presidente di Rete Ferroviaria Italiana - sono l’occasione per riqualificare le linee ferroviarie non più in esercizio e per sviluppare un turismo ecosostenibile, mettendo a disposizione degli Enti locali e delle associazioni a vario titolo sedimi ferroviari per la mobilità dolce e le attività turistiche. Le stazioni dismesse potranno essere cedute sia per iniziative imprenditoriali che valorizzino il territorio, come ostelli, officine per manutenzione biciclette, punti vendita di prodotti tipici locali, sia per le attività di Enti locali o di Associazioni no profit, quali ad esempio uffici di servizi ai cittadini o piccoli musei delle tradizioni territoriali. Importanti esempi di come le linee dismesse - ha concluso Cattani - possano essere riutilizzate sono già presenti sul territorio italiano grazie al lavoro sinergico di RFI, Enti locali e Ministeri competenti.”
FS Italiane e Rete Ferroviaria Italiana sono costantemente impegnate nel mettere a disposizione delle Amministrazioni locali il sedime ferroviario delle linee dismesse per realizzare percorsi per le cosiddette Greenways.
Vari i motivi per i quali si sceglie la definitiva dismissione del tracciato ferroviario: insufficienza della domanda di trasporto, che rende improduttivo il mantenimento del servizio ferroviario; realizzazione di linee più performanti con varianti di tracciato e conseguente dismissione del tratto di linea non più utilizzato.
Sequestrate in Puglia 30 carrozze a Trenitalia per gli scarichi dai bagni
riporto una notizia, lanciata oggi dal Corriere della Sera, relativa ad una situazione che potrebbe generare ripercussioni anche sulla nostra isola
Bisogni vietati sui treni Minuetto e Vivalto di Trenitalia. Al punto da indurre i carabinieri del Noe di Bari a notificare un provvedimento di sequestro preventivo senza facoltà d’uso di otto treni Trenitalia (quattro Minuetto e quattro Vivalto), per un totale di trenta carrozze, per scarico illecito di rifiuti non pericolosi, ovvero i liquami provenienti dai bagni. Si tratta, in pratica, del 20 per cento della dotazione Trenitalia che in Puglia conta 45 treni, in partenza da Bari sulle tratte di Puglia, Basilicata e Molise, per un valore complessivo di 40 milioni di euro. Il provvedimento potrebbe essere replicato
anche in altre regioni.
PIÙ SOLERTI Gli investigatori baresi, guidati dal maggiore Angelo Colacicco, sono stati infatti soltanto più solerti rispetto ai colleghi di altre parti d’Italia: l’iniziativa è partita dal Comando carabinieri tutela ambiente di Roma che ha chiesto all’inizio di ottobre di valutare in tutta Italia il fenomeno degli scarichi su strada ferrata. I carabinieri pugliesi hanno così valutato i treni di tutte le compagnie (comprese le regionali Ferrovie del Gargano, Sud-Est, Nord Barese e Appulo Lucane) e solo i treni Minuetto e Vivalto di Trenitalia sono risultati non a norma. I liquami provenienti dai bagni vengono raccolti
inizialmente in un piccolo serbatoio dal quale, superata la velocità di 40 chilometri orari, sono liberati sulle rotaie (e non svuotati in stazione o appositamente trattati).
Questo, secondo gli investigatori baresi, costituisce un grave rischio ambientale e Michelangelo Borrillo igienico-sanitario perché i liquami biologicamente contaminati vengono sparsi sulla rete ferroviaria. Di qui il conseguente provvedimento di sequestro richiesto dal pm Baldo Pisani convalidato dal gip Francesco Agnino.
Nel fascicolo d’inchiesta della Procura di Bari sono indagati per violazioni al codice dell’ambiente il direttore generale e il responsabile manutenzione e pulizia di Trenitalia Puglia. Il provvedimento di sequestro è stato materialmente eseguito nella mattinata di sabato 12 novembre (a Taranto, dove sono concentrati i Vivalto e a Foggia per i Minuetto) e non già venerdì 11 per dare modo all’azienda di predisporre bus e treni sostitutivi e ridurre i disagi all’utenza. Trenitalia ha ribadito in una nota la conformità dei treni alle normative europee: «Siamo rispettosi del lavoro della magistratura e fiduciosi che presto sarà fatta giusta luce sulla vicenda. Tutti i nostri treni, infatti, sono conformi alle normative europee che dettano specifiche tecniche
anche in relazione ai servizi igienici. Stiamo in ogni caso attivando tutte le opportune misure per ridurre al minimo i disagi per i nostri clienti».
(Michelangelo Borrillo)
Bisogni vietati sui treni Minuetto e Vivalto di Trenitalia. Al punto da indurre i carabinieri del Noe di Bari a notificare un provvedimento di sequestro preventivo senza facoltà d’uso di otto treni Trenitalia (quattro Minuetto e quattro Vivalto), per un totale di trenta carrozze, per scarico illecito di rifiuti non pericolosi, ovvero i liquami provenienti dai bagni. Si tratta, in pratica, del 20 per cento della dotazione Trenitalia che in Puglia conta 45 treni, in partenza da Bari sulle tratte di Puglia, Basilicata e Molise, per un valore complessivo di 40 milioni di euro. Il provvedimento potrebbe essere replicato
anche in altre regioni.
PIÙ SOLERTI Gli investigatori baresi, guidati dal maggiore Angelo Colacicco, sono stati infatti soltanto più solerti rispetto ai colleghi di altre parti d’Italia: l’iniziativa è partita dal Comando carabinieri tutela ambiente di Roma che ha chiesto all’inizio di ottobre di valutare in tutta Italia il fenomeno degli scarichi su strada ferrata. I carabinieri pugliesi hanno così valutato i treni di tutte le compagnie (comprese le regionali Ferrovie del Gargano, Sud-Est, Nord Barese e Appulo Lucane) e solo i treni Minuetto e Vivalto di Trenitalia sono risultati non a norma. I liquami provenienti dai bagni vengono raccolti
inizialmente in un piccolo serbatoio dal quale, superata la velocità di 40 chilometri orari, sono liberati sulle rotaie (e non svuotati in stazione o appositamente trattati).
Questo, secondo gli investigatori baresi, costituisce un grave rischio ambientale e Michelangelo Borrillo igienico-sanitario perché i liquami biologicamente contaminati vengono sparsi sulla rete ferroviaria. Di qui il conseguente provvedimento di sequestro richiesto dal pm Baldo Pisani convalidato dal gip Francesco Agnino.
Nel fascicolo d’inchiesta della Procura di Bari sono indagati per violazioni al codice dell’ambiente il direttore generale e il responsabile manutenzione e pulizia di Trenitalia Puglia. Il provvedimento di sequestro è stato materialmente eseguito nella mattinata di sabato 12 novembre (a Taranto, dove sono concentrati i Vivalto e a Foggia per i Minuetto) e non già venerdì 11 per dare modo all’azienda di predisporre bus e treni sostitutivi e ridurre i disagi all’utenza. Trenitalia ha ribadito in una nota la conformità dei treni alle normative europee: «Siamo rispettosi del lavoro della magistratura e fiduciosi che presto sarà fatta giusta luce sulla vicenda. Tutti i nostri treni, infatti, sono conformi alle normative europee che dettano specifiche tecniche
anche in relazione ai servizi igienici. Stiamo in ogni caso attivando tutte le opportune misure per ridurre al minimo i disagi per i nostri clienti».
(Michelangelo Borrillo)
Re: Notizie varie d'interesse generale
Non so se ridere o piangere, mi sembra assurdo. Vorrei capire meglio perchè non sono a norma, e se i vagoni che hanno lo scarico diretto lo sono
Re: Notizie varie d'interesse generale
zancle ha scritto:Non so se ridere o piangere, mi sembra assurdo. Vorrei capire meglio perchè non sono a norma, e se i vagoni che hanno lo scarico diretto lo sono
Il materiale con lo scarico diretto ovviamente non è a norma. Quello destinato alla radiazione non viene adeguato, quello destinato al revamping adotta i wc chimici
Che poi i bisogni fisiologici di un essere umano non mi sembrano di categoria "tossica"....
Gualtiero- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 09.08.10
Re: Notizie varie d'interesse generale
Se da un lato assistiamo, finalmente e lentamente, al rinnovo del parco rotabili isolano, sul fronte "burocratico" c'è poco da stare tranquilli....
TRENITALIA: A RISCHIO IL SERVIZIO FERROVIARIO REGIONALE IN SICILIA
Palermo, 30 novembre 2016 – L’Assessore Regionale ai Trasporti, Giovanni Pistorio, il Direttore della Divisione Passeggeri Regionale di Trenitalia, Orazio Iacono, e il Direttore Regionale, Maurizio Mancarella, si sono incontrati oggi per confrontarsi sul futuro dei trasporti ferroviari in Sicilia e definire gli aspetti del rinnovo del contratto di servizio.
L’ordine del giorno ha dovuto subire un’inaspettata modifica alla luce della situazione determinata ieri dalla bocciatura di una norma della legge di assestamento finanziario che impedisce alla Regione Siciliana di pagare i corrispettivi dovuti a Trenitalia per i servizi già erogati nel 2016. Questo scenario rischia di compromettere lo sviluppo del servizio ferroviario mettendo a rischio la firma del contratto che prevede investimenti rilevanti per il rinnovo del parco.
Non solo, tale decisione si pone in assoluta controtendenza rispetto all’impegno che tutte le regioni italiane hanno assunto e che le ha portate a regolarizzare la loro posizione finanziaria, consentendo così di proseguire nell’acquisto di nuovi treni e nell’ammodernamento tecnologico del parco esistente.
Trenitalia, che sta attentamente valutando le azioni da intraprendere, auspica che la situazione possa trovare una rapida e positiva soluzione nell’interesse primario dei cittadini siciliani e di una mobilità efficace e sostenibile per l’Isola. Comunicato FS Italiane
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TRENITALIA: A RISCHIO IL SERVIZIO FERROVIARIO REGIONALE IN SICILIA
Palermo, 30 novembre 2016 – L’Assessore Regionale ai Trasporti, Giovanni Pistorio, il Direttore della Divisione Passeggeri Regionale di Trenitalia, Orazio Iacono, e il Direttore Regionale, Maurizio Mancarella, si sono incontrati oggi per confrontarsi sul futuro dei trasporti ferroviari in Sicilia e definire gli aspetti del rinnovo del contratto di servizio.
L’ordine del giorno ha dovuto subire un’inaspettata modifica alla luce della situazione determinata ieri dalla bocciatura di una norma della legge di assestamento finanziario che impedisce alla Regione Siciliana di pagare i corrispettivi dovuti a Trenitalia per i servizi già erogati nel 2016. Questo scenario rischia di compromettere lo sviluppo del servizio ferroviario mettendo a rischio la firma del contratto che prevede investimenti rilevanti per il rinnovo del parco.
Non solo, tale decisione si pone in assoluta controtendenza rispetto all’impegno che tutte le regioni italiane hanno assunto e che le ha portate a regolarizzare la loro posizione finanziaria, consentendo così di proseguire nell’acquisto di nuovi treni e nell’ammodernamento tecnologico del parco esistente.
Trenitalia, che sta attentamente valutando le azioni da intraprendere, auspica che la situazione possa trovare una rapida e positiva soluzione nell’interesse primario dei cittadini siciliani e di una mobilità efficace e sostenibile per l’Isola. Comunicato FS Italiane
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Gualtiero- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 09.08.10
Re: Notizie varie d'interesse generale
Molto semplice, ma meglio della xmpr.
classe47- Data d'iscrizione : 08.01.10
Re: Notizie varie d'interesse generale
Niente di strano, prima della guerra le carrozze italiane erano di color verde e quelle della DR pure, anzi il verde lo mantenne pure la DB fino agli anni 60.
classe47- Data d'iscrizione : 08.01.10
Re: Notizie varie d'interesse generale
Meglio chiamarlo scopiazzamento. Pessimo aggiungo.
Gualtiero- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 09.08.10
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