Notizie varie d'interesse generale
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mickyE656 I serie
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Gualtiero
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BARCELLONESE
Ferryboat
Ne 120
palermo centrale
Inbus U 210
Vito.Antonio
14 partecipanti
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Re: Notizie varie d'interesse generale
Concordo....e quella degli ICN è precisa alla livrea NightJet OBB.Gualtiero ha scritto:Meglio chiamarlo scopiazzamento. Pessimo aggiungo.
...si poteva fare molto di meglio, penso.
Mi sa che va a finire che rimpiangeremo l'XMPR!!!
mickyE656 I serie- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 24.03.11
Re: Notizie varie d'interesse generale
mickyE656 I serie ha scritto:Concordo....e quella degli ICN è precisa alla livrea NightJet OBB.Gualtiero ha scritto:Meglio chiamarlo scopiazzamento. Pessimo aggiungo.
...si poteva fare molto di meglio, penso.
Mi sa che va a finire che rimpiangeremo l'XMPR!!!
Questo mai
Re: Notizie varie d'interesse generale
La prevista presentazione dei treni Intercity ristrutturati e con le rinnovate livree e l'illustrazione del nuovo Contratto tra MIT/MEF e Trenitalia per i servizi ferroviari universali di media e lunga percorrenza (Intercity Giorno e Notte), che avrebbero dovuto tenersi oggi 23 dicembre a Roma Termini, sono state rinviate a nuova data al momento non specificata.
Re: Notizie varie d'interesse generale
Atlante delle linee ferroviarie dismesse: un’occasione in più per la rigenerazione urbana
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I gruppi FS e RFI hanno presentato e messo a disposizione 1.500 km di binari in disuso e oltre 400 stazioni abbandonate, che vorrebbe essere l’avvio per un processo di recupero e valorizzazione
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rocco- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 07.08.11
Re: Notizie varie d'interesse generale
Molto tempo addietro si era discusso di aggiornare queste carrozze in materia di dispositivi antincendio. saranno aggiornate o non ci sarà bisogno?
freccia del sud- Data d'iscrizione : 10.01.11
Re: Notizie varie d'interesse generale
freccia del sud ha scritto:Molto tempo addietro si era discusso di aggiornare queste carrozze in materia di dispositivi antincendio. Saranno aggiornate o non ci sarà bisogno?
beh, penso proprio che saranno aggiornate, altrimenti non avrebbero le certificazioni di sicurezza atte a farle viaggiare
[bentornato a scrivere sul forum ]
Re: Notizie varie d'interesse generale
Grazie per la risposta e per il bentornato
Quando posso connettermi siete una delle mie mete preferite.
Quando posso connettermi siete una delle mie mete preferite.
freccia del sud- Data d'iscrizione : 10.01.11
Re: Notizie varie d'interesse generale
Roma, 19 gennaio 2017
Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e il Ministero dell’Economia e Finanza hanno definito con Trenitalia il nuovo contratto per il servizio ferroviario “universale”, Intercity Giorno e Intercity Notte.
Il contratto avrà una durata decennale, con decorrenza dal 1° gennaio 2017 e scadenza il 31 dicembre 2026.
La gestione dei servizi è stata affidata a Trenitalia in base a una procedura prevista dalle norme nazionali e comunitarie, dopo che il precedente contratto, scaduto nel 2014, era stato prorogato per due anni consecutivi senza alcuna variazione di termini e condizioni.
La durata decennale, che costituisce una novità assoluta, e le particolari caratteristiche del contratto, che pone al gestore obiettivi di qualità (puntualità, regolarità, pulizia) più performanti del precedente e annesse penalità e premi in relazione al raggiungimento di tali obiettivi, consentiranno un complessivo rilancio dei treni Intercity anche mediante la pianificazione di importanti investimenti in tecnologie, il rinnovamento dei treni e un costante adeguamento dell’offerta alle reali esigenze della domanda.
Le condizioni perché tutto ciò si realizzi derivano principalmente dalle risorse finanziarie individuate dal Governo attraverso la Legge di Stabilità e il Piano Economico Finanziario.
Come immediato risultato il Contratto consente di salvaguardare, nella sua pressoché totale interezza, l’attuale perimetro dei servizi Intercity Giorno e Notte.
Continueranno quindi a circolare sia le corse Intercity presenti nel precedente contratto, ma con ricavi e corrispettivi che non ne garantivano più la sostenibilità finanziaria, sia quelle che Trenitalia effettuava a proprio rischio d’impresa, e il cui conto economico negativo, poggiando esclusivamente sui ricavi da mercato, ne avrebbe decretato inevitabilmente la cancellazione.
In sintesi, la firma del contratto ha impedito il possibile taglio del 40% dei servizi esistenti.
Oltre a salvaguardare l’odierna offerta degli Intercity, che ogni anno trasportano circa 12 milioni di passeggeri, il Contratto punta a migliorare attrattività, qualità ed efficacia del servizio.
E’ previsto un progressivo rinnovo dell’intera flotta con treni più moderni, performanti, confortevoli e bidirezionali (alle due estremità locomotore e vettura con cabina di guida e telecomando del locomotore), l’introduzione del pulitore viaggiante e l’attivazione su alcune rotte di un servizio di ristoro minibar; sul fronte dell’offerta, una capillarità di corse e fermate tale da coprire oltre il 90% del territorio nazionale, toccando tutti i capoluoghi di provincia e svolgendo anche un ruolo di efficace adduzione al network Alta Velocità, oltre a una rinnovata attenzione ad aree meno infrastrutturate, come la ionica.
Il contratto 2017 – 2026 prevede, infatti, l’effettuazione di 118 corse complessive di cui 108 quotidiane, 88 Intercity giorno e 20 Intercity Notte, alle quali si aggiungono 10 corse nei fine settimana, di cui sei Intercity giorno e quattro notte.
Il perimetro dei servizi universali, come detto, include anche gli Intercity fino ad oggi svolti da Trenitalia a proprio rischio d’impresa, preservandone quindi la continuità.
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Il network si completa con alcune corse sostitutive, anche su strada, laddove i livelli di frequentazione non giustifichino un collegamento ferroviario di media e lunga percorrenza.
Nel suo complesso l’offerta è pari a 25,1 milioni di chilometri-treno l’anno (tale è la distanza che tutti i treni Intercity in circolazione copriranno in un anno), con un incremento del 7% rispetto al precedente contratto.
Tale offerta può contare su corrispettivi che integrano i ricavi ottenuti da Trenitalia dalla vendita dei biglietti le cui tariffe sono determinate direttamente dal committente, proprio per assolvere la funzione di “servizio universale” e, quindi, socialmente sostenibili, attribuita a questa categoria di treni. I corrispettivi, al lordo dell’IVA del 10%, ammontano a 347.922.703 euro per il 2017 e 365.922.703 euro per gli anni successivi.
Inoltre, con il nuovo Contratto di Servizio, si avviano importanti interventi compresi in un Piano investimenti di circa 300 milioni di euro: oltre alla conclusione del piano di revamping delle carrozze, sono stati previsti interventi per convertire l’intera flotta degli Intercity in convogli bloccati e reversibili, investimenti per ERTMS e anti incendio carrozze – quest’ultimo obbligo di legge - nonché l’adeguamento degli impianti per la manutenzione dei convogli reversibili.
La flotta Intercity Giorno, che sarà riconoscibile grazie ad una livrea esterna del tutto inedita, sarà progressivamente rinnovata anche negli interni sia con l’introduzione di carrozze sottoposte ad interventi di ristrutturazione sia con l’arrivo delle carrozze dei treni Frecciabianca.
L’upgrading dei treni porterà, già dalla fine del 2017, ad abbassarne progressivamente l’età media dei rotabili dagli attuali 25 a 15 anni e consentirà ai clienti di poter disporre, su tutte le carrozze di 1a e 2a classe, di prese elettriche e tavolino per ogni posto, nuova illuminazione, bagagliere più capienti, toilette più comode.
Nel corso degli ultimi mesi sono state apportate rilevanti migliorie anche a molte carrozze degli Intercity Notte.
Il Contratto e i flussi di cassa generati consentiranno di proseguire questi interventi.
Fonte FS News
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Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e il Ministero dell’Economia e Finanza hanno definito con Trenitalia il nuovo contratto per il servizio ferroviario “universale”, Intercity Giorno e Intercity Notte.
Il contratto avrà una durata decennale, con decorrenza dal 1° gennaio 2017 e scadenza il 31 dicembre 2026.
La gestione dei servizi è stata affidata a Trenitalia in base a una procedura prevista dalle norme nazionali e comunitarie, dopo che il precedente contratto, scaduto nel 2014, era stato prorogato per due anni consecutivi senza alcuna variazione di termini e condizioni.
La durata decennale, che costituisce una novità assoluta, e le particolari caratteristiche del contratto, che pone al gestore obiettivi di qualità (puntualità, regolarità, pulizia) più performanti del precedente e annesse penalità e premi in relazione al raggiungimento di tali obiettivi, consentiranno un complessivo rilancio dei treni Intercity anche mediante la pianificazione di importanti investimenti in tecnologie, il rinnovamento dei treni e un costante adeguamento dell’offerta alle reali esigenze della domanda.
Le condizioni perché tutto ciò si realizzi derivano principalmente dalle risorse finanziarie individuate dal Governo attraverso la Legge di Stabilità e il Piano Economico Finanziario.
Come immediato risultato il Contratto consente di salvaguardare, nella sua pressoché totale interezza, l’attuale perimetro dei servizi Intercity Giorno e Notte.
Continueranno quindi a circolare sia le corse Intercity presenti nel precedente contratto, ma con ricavi e corrispettivi che non ne garantivano più la sostenibilità finanziaria, sia quelle che Trenitalia effettuava a proprio rischio d’impresa, e il cui conto economico negativo, poggiando esclusivamente sui ricavi da mercato, ne avrebbe decretato inevitabilmente la cancellazione.
In sintesi, la firma del contratto ha impedito il possibile taglio del 40% dei servizi esistenti.
Oltre a salvaguardare l’odierna offerta degli Intercity, che ogni anno trasportano circa 12 milioni di passeggeri, il Contratto punta a migliorare attrattività, qualità ed efficacia del servizio.
E’ previsto un progressivo rinnovo dell’intera flotta con treni più moderni, performanti, confortevoli e bidirezionali (alle due estremità locomotore e vettura con cabina di guida e telecomando del locomotore), l’introduzione del pulitore viaggiante e l’attivazione su alcune rotte di un servizio di ristoro minibar; sul fronte dell’offerta, una capillarità di corse e fermate tale da coprire oltre il 90% del territorio nazionale, toccando tutti i capoluoghi di provincia e svolgendo anche un ruolo di efficace adduzione al network Alta Velocità, oltre a una rinnovata attenzione ad aree meno infrastrutturate, come la ionica.
Il contratto 2017 – 2026 prevede, infatti, l’effettuazione di 118 corse complessive di cui 108 quotidiane, 88 Intercity giorno e 20 Intercity Notte, alle quali si aggiungono 10 corse nei fine settimana, di cui sei Intercity giorno e quattro notte.
Il perimetro dei servizi universali, come detto, include anche gli Intercity fino ad oggi svolti da Trenitalia a proprio rischio d’impresa, preservandone quindi la continuità.
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Il network si completa con alcune corse sostitutive, anche su strada, laddove i livelli di frequentazione non giustifichino un collegamento ferroviario di media e lunga percorrenza.
Nel suo complesso l’offerta è pari a 25,1 milioni di chilometri-treno l’anno (tale è la distanza che tutti i treni Intercity in circolazione copriranno in un anno), con un incremento del 7% rispetto al precedente contratto.
Tale offerta può contare su corrispettivi che integrano i ricavi ottenuti da Trenitalia dalla vendita dei biglietti le cui tariffe sono determinate direttamente dal committente, proprio per assolvere la funzione di “servizio universale” e, quindi, socialmente sostenibili, attribuita a questa categoria di treni. I corrispettivi, al lordo dell’IVA del 10%, ammontano a 347.922.703 euro per il 2017 e 365.922.703 euro per gli anni successivi.
Inoltre, con il nuovo Contratto di Servizio, si avviano importanti interventi compresi in un Piano investimenti di circa 300 milioni di euro: oltre alla conclusione del piano di revamping delle carrozze, sono stati previsti interventi per convertire l’intera flotta degli Intercity in convogli bloccati e reversibili, investimenti per ERTMS e anti incendio carrozze – quest’ultimo obbligo di legge - nonché l’adeguamento degli impianti per la manutenzione dei convogli reversibili.
La flotta Intercity Giorno, che sarà riconoscibile grazie ad una livrea esterna del tutto inedita, sarà progressivamente rinnovata anche negli interni sia con l’introduzione di carrozze sottoposte ad interventi di ristrutturazione sia con l’arrivo delle carrozze dei treni Frecciabianca.
L’upgrading dei treni porterà, già dalla fine del 2017, ad abbassarne progressivamente l’età media dei rotabili dagli attuali 25 a 15 anni e consentirà ai clienti di poter disporre, su tutte le carrozze di 1a e 2a classe, di prese elettriche e tavolino per ogni posto, nuova illuminazione, bagagliere più capienti, toilette più comode.
Nel corso degli ultimi mesi sono state apportate rilevanti migliorie anche a molte carrozze degli Intercity Notte.
Il Contratto e i flussi di cassa generati consentiranno di proseguire questi interventi.
Fonte FS News
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Trenitalia e Hitachi Rail Italy presentano Rock
Roma, 20 gennaio 2017
Avviata oggi la produzione dei nuovi treni Rock.
Questo il nome scelto per il nuovo treno regionale a doppio piano che Hitachi Rail Italy sta realizzando per Trenitalia (Gruppo FS Italiane), di cui oggi, presso lo stabilimento Hitachi Rail di Pistoia, è stato svelato il nuovo mock-up in scala 1:1 ed è stata avviata la realizzazione.
Presenti Renato Mazzoncini, Amministratore Delegato FS Italiane; Tiziano Onesti, Presidente Trenitalia; Barbara Morgante, Amministratore Delegato Trenitalia, e Maurizio Manfellotto, CEO Hitachi Rail Italy.
L’accordo quadro siglato fra Hitachi Rail Italy e Trenitalia prevede possibilità di fornitura fino a 300 treni per un importo complessivo di circa 2,6 miliardi di euro.
La flotta fa parte della nuova fornitura da 450 nuovi convogli per il trasporto regionale, del valore complessivo di 4 miliardi di euro.
Composto da 5 carrozze, lungo 136 metri e largo 2,8, il nuovo treno Rock avrà una capacità complessiva di 656 passeggeri (il top di gamma del settore) e 4 carrelli motore che gli consentiranno di raggiungere una velocità di 160 Km/h, con una accelerazione superiore a 1 m/sec2.
Caratterizzato da casse in lega leggera, da motori di trazione distribuiti lungo l’intero convoglio e ampi spazi a disposizione dei passeggeri, consentirà prestazioni uniche sul mercato in termini di peso a passeggero, capacità di trasporto per unità di lunghezza, consumi a passeggero chilometro (-30% rispetto ai più recenti veicoli circolanti in Italia), e garantirà allestimenti interni e dotazioni diversificate in modo da rispondere alle varie esigenze espresse dalle Regioni committenti.
Dal look interamente made in Italy, il nuovo treno rappresenta un salto generazionale rispetto agli attuali rotabili doppio piano in servizio in Italia, grazie all’innovazione tecnologica dei suoi componenti, all’ottimizzazione e alla collocazione dei componenti di trazione sull’“imperiale” (la parte superiore della cassa), così da rendere gli spazi interni completamente fruibili dai passeggeri, che otterranno il massimo del comfort anche grazie alle poltrone ergonomiche in eco-pelle.
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Questo il nome scelto per il nuovo treno regionale a doppio piano che Hitachi Rail Italy sta realizzando per Trenitalia (Gruppo FS Italiane), di cui oggi, presso lo stabilimento Hitachi Rail di Pistoia, è stato svelato il nuovo mock-up in scala 1:1 ed è stata avviata la realizzazione.
Presenti Renato Mazzoncini, Amministratore Delegato FS Italiane; Tiziano Onesti, Presidente Trenitalia; Barbara Morgante, Amministratore Delegato Trenitalia, e Maurizio Manfellotto, CEO Hitachi Rail Italy.
L’accordo quadro siglato fra Hitachi Rail Italy e Trenitalia prevede possibilità di fornitura fino a 300 treni per un importo complessivo di circa 2,6 miliardi di euro.
La flotta fa parte della nuova fornitura da 450 nuovi convogli per il trasporto regionale, del valore complessivo di 4 miliardi di euro.
Composto da 5 carrozze, lungo 136 metri e largo 2,8, il nuovo treno Rock avrà una capacità complessiva di 656 passeggeri (il top di gamma del settore) e 4 carrelli motore che gli consentiranno di raggiungere una velocità di 160 Km/h, con una accelerazione superiore a 1 m/sec2.
Caratterizzato da casse in lega leggera, da motori di trazione distribuiti lungo l’intero convoglio e ampi spazi a disposizione dei passeggeri, consentirà prestazioni uniche sul mercato in termini di peso a passeggero, capacità di trasporto per unità di lunghezza, consumi a passeggero chilometro (-30% rispetto ai più recenti veicoli circolanti in Italia), e garantirà allestimenti interni e dotazioni diversificate in modo da rispondere alle varie esigenze espresse dalle Regioni committenti.
Dal look interamente made in Italy, il nuovo treno rappresenta un salto generazionale rispetto agli attuali rotabili doppio piano in servizio in Italia, grazie all’innovazione tecnologica dei suoi componenti, all’ottimizzazione e alla collocazione dei componenti di trazione sull’“imperiale” (la parte superiore della cassa), così da rendere gli spazi interni completamente fruibili dai passeggeri, che otterranno il massimo del comfort anche grazie alle poltrone ergonomiche in eco-pelle.
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treni a levitazione magnetica
Entro dicembre 2017 il prototipo per dire addio alle ruote
Gli estimatori di film di fantascienza aspettavano da anni l’arrivo della levitazione per i sistemi di trasporto, per cui non si stupiranno troppo rispetto ai comuni mortali.
Sì, perché un team made in Italy ha ideato una tecnologia che ha l’ambizione di fare a meno della ruota per alcuni mezzi del trasporto pubblico.
La tecnologia per la ‘levitazione magnetica’ si chiama IronLev e promette di rottamare l’ormai desueta invenzione.
Il sistema è stato sviluppato da Ales Tech, azienda spin off della Scuola Sant’Anna di Pisa in collaborazione con Girotto Brevetti, azienda Italiana con sede a Spresiano (Treviso).
Lo spin off si propone di contribuire a rendere il trasporto pubblico più efficiente, diminuendo i costi di esercizio e aumentando la compatibilità ambientale.
Questa tecnologia sembra sia destinata a modificare l’aspetto dei mezzi che si muovono su rotaie per le piccole come per le medie e lunghe distanze come metropolitane, tram e treni.
Soprattutto la tecnologia permetterà loro di muoversi, restando letteralmente sospesi a pochi centimetri dai binari.
La tecnologia
E’ basata su binari di acciaio, molto simili a quelle delle reti ferrotranviarie, cui sono “magneticamente” agganciati i vagoni, che possono scorrere grazie a un particolare sistema di galleggiamento.
Il sistema non è alimentato da corrente elettrica, e soprattutto non vengono toccate le rotaie e quindi senza provocarne l’usura.
Tecnologie simili già in uso, ad esempio sui treni ultraveloci in Giappone si rivelano assai costose e complesse dal punto di vista tecnico.
IronLev pensa invece ad una tipologia di trasporto dei passeggeri e la movimentazione delle merci che consentirebbe un significativo abbattimento dei costi di realizzazione delle reti ferroviarie e del loro esercizio.
La levitazione dei veicoli e, quindi, il loro movimento, sfrutta alcune proprietà fisiche della materia: i vagoni scorrono sui binari grazie a un particolare sistema di galleggiamento.
Grazie alla forma dei binari e a quella del pattino applicato ai vagoni sarà possibile sfruttare il fenomeno della “permeabilità magnetica”, ossia della tendenza di ogni materiale a generare autonomamente un campo magnetico.
Il sistema, chiamato di “levitazione magnetica passiva”, senza la necessità di modificare i binari, punta a rendere più efficiente il trasporto pubblico di massa.
Il team
Gli ideatori di IronLev appartengono a un team multidisciplinare composto da ingegneri, esperti di proprietà intellettuale e di innovazione di due società italiane.
Il team è in gara per il sistema di sospensioni del treno superveloce Hyperloop voluto da Elon Musk.
In particolare sono in gara per sviluppare le “navicelle”, i “pod”, di Hyperloop, concentrandosi sui “carrelli” e sul sistema di sospensione.
Con IronLev, Ales Tech si prepara a fare un ulteriore passo in avanti verso la mobilità del futuro.
Possibili applicazioni
Secondo gli ideatori, IronLev può prestarsi anche a possibili evoluzioni nel campo dell’automazione industriale.
I settori di applicazione non si limitano al trasporto ma possono essere impiegati ovunque sia necessario un movimento, sempre facendo a meno della ruota: montagne russe, carrelli per riprese cinematografiche o televisive, ascensori, sistemi di parcheggio automatizzati, sistemi antisismici.
Un modello dimostrativo è già stato costruito e testato in laboratorio ed è possibile vederlo in azione su [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link].
Gli amanti della Sci-Fi non dovranno attendere ancora molto: Ales Tech è al lavoro per realizzare un prototipo in scala reale entro dicembre 2017, mentre la tecnologia dovrebbe essere disponibile nel 2020.
E poi, allacciamo le cinture.
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Gli estimatori di film di fantascienza aspettavano da anni l’arrivo della levitazione per i sistemi di trasporto, per cui non si stupiranno troppo rispetto ai comuni mortali.
Sì, perché un team made in Italy ha ideato una tecnologia che ha l’ambizione di fare a meno della ruota per alcuni mezzi del trasporto pubblico.
La tecnologia per la ‘levitazione magnetica’ si chiama IronLev e promette di rottamare l’ormai desueta invenzione.
Il sistema è stato sviluppato da Ales Tech, azienda spin off della Scuola Sant’Anna di Pisa in collaborazione con Girotto Brevetti, azienda Italiana con sede a Spresiano (Treviso).
Lo spin off si propone di contribuire a rendere il trasporto pubblico più efficiente, diminuendo i costi di esercizio e aumentando la compatibilità ambientale.
Questa tecnologia sembra sia destinata a modificare l’aspetto dei mezzi che si muovono su rotaie per le piccole come per le medie e lunghe distanze come metropolitane, tram e treni.
Soprattutto la tecnologia permetterà loro di muoversi, restando letteralmente sospesi a pochi centimetri dai binari.
La tecnologia
E’ basata su binari di acciaio, molto simili a quelle delle reti ferrotranviarie, cui sono “magneticamente” agganciati i vagoni, che possono scorrere grazie a un particolare sistema di galleggiamento.
Il sistema non è alimentato da corrente elettrica, e soprattutto non vengono toccate le rotaie e quindi senza provocarne l’usura.
Tecnologie simili già in uso, ad esempio sui treni ultraveloci in Giappone si rivelano assai costose e complesse dal punto di vista tecnico.
IronLev pensa invece ad una tipologia di trasporto dei passeggeri e la movimentazione delle merci che consentirebbe un significativo abbattimento dei costi di realizzazione delle reti ferroviarie e del loro esercizio.
La levitazione dei veicoli e, quindi, il loro movimento, sfrutta alcune proprietà fisiche della materia: i vagoni scorrono sui binari grazie a un particolare sistema di galleggiamento.
Grazie alla forma dei binari e a quella del pattino applicato ai vagoni sarà possibile sfruttare il fenomeno della “permeabilità magnetica”, ossia della tendenza di ogni materiale a generare autonomamente un campo magnetico.
Il sistema, chiamato di “levitazione magnetica passiva”, senza la necessità di modificare i binari, punta a rendere più efficiente il trasporto pubblico di massa.
Il team
Gli ideatori di IronLev appartengono a un team multidisciplinare composto da ingegneri, esperti di proprietà intellettuale e di innovazione di due società italiane.
Il team è in gara per il sistema di sospensioni del treno superveloce Hyperloop voluto da Elon Musk.
In particolare sono in gara per sviluppare le “navicelle”, i “pod”, di Hyperloop, concentrandosi sui “carrelli” e sul sistema di sospensione.
Con IronLev, Ales Tech si prepara a fare un ulteriore passo in avanti verso la mobilità del futuro.
Possibili applicazioni
Secondo gli ideatori, IronLev può prestarsi anche a possibili evoluzioni nel campo dell’automazione industriale.
I settori di applicazione non si limitano al trasporto ma possono essere impiegati ovunque sia necessario un movimento, sempre facendo a meno della ruota: montagne russe, carrelli per riprese cinematografiche o televisive, ascensori, sistemi di parcheggio automatizzati, sistemi antisismici.
Un modello dimostrativo è già stato costruito e testato in laboratorio ed è possibile vederlo in azione su [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link].
Gli amanti della Sci-Fi non dovranno attendere ancora molto: Ales Tech è al lavoro per realizzare un prototipo in scala reale entro dicembre 2017, mentre la tecnologia dovrebbe essere disponibile nel 2020.
E poi, allacciamo le cinture.
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dario656- Data d'iscrizione : 08.11.15
Arenaways:dalla sfida a Trenitalia all'asta per il fallimento
Si chiude con questo bando pubblicato sulle pagine del quotidiano La Stampa la storia di una “piccola e gioiosa macchina da guerra”, come l’aveva definita il suo fondatore Giuseppe Arena, vale a dire Arenaways. Una vendita di beni messa in campo dal Tribunale di Torino per il fallimento risalente al 2011, quando arriva la parola fine al primo tentativo dell’imprenditore di scalfire lo strapotere targato Trenitalia sulle tratte locali.
Il progetto di un imprenditore ostinato
Un progetto ostinato, quello dell’imprenditore, che parte con l’avventura Arenaways nel 2006: l’obiettivo dichiarato era quello di inserirsi come alternativa sulla Torino-Milano, ma per riuscire nel suo intento deve attendere 4 anni, durante i quali l’azienda si occupò del servizio treno con auto al seguito tra Amsterdam e Alessandria e Livorno.
Nel 2010, dopo lunghe battaglie e numerose uscite pubbliche in cui non manca di lanciare strali a Trenitalia, accusata di volere impedire il suo ingresso nel mercato, parte il primo collegamento fra le due città, sogno del figlio di un ferroviere che, racconta in una conferenza stampa, ricordava ancora il giorno in cui ricevette il primo regalo alla ‘Befana del Ferroviere’, a 6 anni.
I libri in tribunale
Il percorso, però è tutto a ostacoli e a luglio del 2011 arriva la parola fine con i libri portati in tribunale. Ma l’ostinato Arena non si arrende ancora e un anno dopo arriva l’annuncio del lancio del servizio Trenhotel sull’asse Nord-Sud grazie a nuovi investitori che rilevano il ramo d’azienda. Nonostante gli annunci e le promesse, però, dalla stazione non parte mai neanche un treno e per Arena si chiude definitivamente il capitolo ferroviario.
Lo si rivide nel 2013, candidato al Senato nella compagine guidata da Oscar Giannino: ma il destino avverso non cambiò neanche nell’esperienza politica.
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Il progetto di un imprenditore ostinato
Un progetto ostinato, quello dell’imprenditore, che parte con l’avventura Arenaways nel 2006: l’obiettivo dichiarato era quello di inserirsi come alternativa sulla Torino-Milano, ma per riuscire nel suo intento deve attendere 4 anni, durante i quali l’azienda si occupò del servizio treno con auto al seguito tra Amsterdam e Alessandria e Livorno.
Nel 2010, dopo lunghe battaglie e numerose uscite pubbliche in cui non manca di lanciare strali a Trenitalia, accusata di volere impedire il suo ingresso nel mercato, parte il primo collegamento fra le due città, sogno del figlio di un ferroviere che, racconta in una conferenza stampa, ricordava ancora il giorno in cui ricevette il primo regalo alla ‘Befana del Ferroviere’, a 6 anni.
I libri in tribunale
Il percorso, però è tutto a ostacoli e a luglio del 2011 arriva la parola fine con i libri portati in tribunale. Ma l’ostinato Arena non si arrende ancora e un anno dopo arriva l’annuncio del lancio del servizio Trenhotel sull’asse Nord-Sud grazie a nuovi investitori che rilevano il ramo d’azienda. Nonostante gli annunci e le promesse, però, dalla stazione non parte mai neanche un treno e per Arena si chiude definitivamente il capitolo ferroviario.
Lo si rivide nel 2013, candidato al Senato nella compagine guidata da Oscar Giannino: ma il destino avverso non cambiò neanche nell’esperienza politica.
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dario656- Data d'iscrizione : 08.11.15
Re: Notizie varie d'interesse generale
Catania fa la parte del leone, a Messina le briciole
I progetti di sviluppo predisposti dal gruppo Fs nell'isola. Sul territorio peloritano previsto solo il raddoppio della tratta fra Giampilieri e Fiumefreddo
Fonte Gazzetta del sud 25/06/2017 (di Riccardo D'Andrea)
Si chiama “Lo sviluppo dell’infrastruttura ferroviaria in Sicilia” il progetto di Rk presentato nel novembre 2016. Contempla investimenti in varie zone dell’Isola, sbilanciati secondo molti. La parte del leone la farà la provincia di Catania, con il territorio etneo destinato a diventare nodo strategico della rete. Anche Palermo e Agrigento beneficeranno di importanti opere, mentre a Messina, già penalizzata da numerosi tagli negli ultimi anni, toccheranno le briciole. L’unico progetto in cantiere riguarda il “Raddoppio della tratta Giampilieri-Fiumefreddo”, per una lunghezza complessiva di circa 42 chilometri. Prevede anche le nuove fermate di Fiumefreddo e di Sant’Alessio-Santa Teresa, Alcantara, Taormina, Nizza-Alì e Itala-Scaletta. Due le fasi funzionali: il raddoppio della linea Fiumefreddo-Taormina-Letojanni e poi il raddoppio Taormina-Giampilieri. Il progetto preliminare è stato approvato dal Cipe il 27 maggio 2005 con prescrizioni vincolanti. A settembre 2013, uffcializzata dalla Regione Siciliana la chiusura del tavolo tecnico istituto in ottemperanza a quelle direttive del Comitato interministeriale per la programmazione economica, mentre nel luglio 2014 completato l’adeguamento del progetto preliminare alle risultanze del tavolo tecnico e alle normative intervenute soprattutto in materia di sicurezza in galleria. Questi i costi: 2.300 milioni di euro, suddivisi tra gli 846 milioni della fase Fiumefreddo-Taormina-Letojanni e 1.454 della fase Taormina-Giampilieri. Elefantiaci i tempi: l’attivazione della prima fase è al 2026, quella della seconda due anni dopo. A lavori ultimati sarà garantita, in particolar modo, una riduzione dei tempi di percorrenza. Poco, pochissimo, in confronto a quanto prefigurato per l’area etnea. Basti pensare alla “Sistemazione nodo di Catania”, grazie al quale (con 626 milioni di euro) sarà completato il raddoppio tra Catania Centrale e Catania Acquicella e interrata la Stazione Centrale, al fine di liberare le zone fonte mare attualmente occupate dall’impianto. A ciò si aggiungono l’attivazione del doppio binario sulla tratta fra Ognina e Catania Centrale (92 milioni), la velocizzazione lungo la direttrice Bicocca-Augusta (81 milioni), la realizzazione della fermata all’aeroporto di Fontanarossa (5 milioni), il potenziamento della linea Palermo-Catania. Il piano delle Fs abbraccia pure il “Raddoppio Fiumetorto-Cefalù-Ogliastrillo”, la “Chiusura dell’anello ferroviario di Palermo”, il “Raddoppio Cefalù-Ogliastrillo-Castelbuono”, la “Riqualificazione ed upgrade tecnologico della linea Palermo-Trapani via Milo”, la “Velocizzazione Siracusa-Ragusa-Gela” e della “Palermo-Agrigento” e il “Miglioramento della mobilità nell’hinterland di Agrigento”. «È assurdo far venire meno la deroga – presente per anni,
I progetti di sviluppo predisposti dal gruppo Fs nell'isola. Sul territorio peloritano previsto solo il raddoppio della tratta fra Giampilieri e Fiumefreddo
Fonte Gazzetta del sud 25/06/2017 (di Riccardo D'Andrea)
Si chiama “Lo sviluppo dell’infrastruttura ferroviaria in Sicilia” il progetto di Rk presentato nel novembre 2016. Contempla investimenti in varie zone dell’Isola, sbilanciati secondo molti. La parte del leone la farà la provincia di Catania, con il territorio etneo destinato a diventare nodo strategico della rete. Anche Palermo e Agrigento beneficeranno di importanti opere, mentre a Messina, già penalizzata da numerosi tagli negli ultimi anni, toccheranno le briciole. L’unico progetto in cantiere riguarda il “Raddoppio della tratta Giampilieri-Fiumefreddo”, per una lunghezza complessiva di circa 42 chilometri. Prevede anche le nuove fermate di Fiumefreddo e di Sant’Alessio-Santa Teresa, Alcantara, Taormina, Nizza-Alì e Itala-Scaletta. Due le fasi funzionali: il raddoppio della linea Fiumefreddo-Taormina-Letojanni e poi il raddoppio Taormina-Giampilieri. Il progetto preliminare è stato approvato dal Cipe il 27 maggio 2005 con prescrizioni vincolanti. A settembre 2013, uffcializzata dalla Regione Siciliana la chiusura del tavolo tecnico istituto in ottemperanza a quelle direttive del Comitato interministeriale per la programmazione economica, mentre nel luglio 2014 completato l’adeguamento del progetto preliminare alle risultanze del tavolo tecnico e alle normative intervenute soprattutto in materia di sicurezza in galleria. Questi i costi: 2.300 milioni di euro, suddivisi tra gli 846 milioni della fase Fiumefreddo-Taormina-Letojanni e 1.454 della fase Taormina-Giampilieri. Elefantiaci i tempi: l’attivazione della prima fase è al 2026, quella della seconda due anni dopo. A lavori ultimati sarà garantita, in particolar modo, una riduzione dei tempi di percorrenza. Poco, pochissimo, in confronto a quanto prefigurato per l’area etnea. Basti pensare alla “Sistemazione nodo di Catania”, grazie al quale (con 626 milioni di euro) sarà completato il raddoppio tra Catania Centrale e Catania Acquicella e interrata la Stazione Centrale, al fine di liberare le zone fonte mare attualmente occupate dall’impianto. A ciò si aggiungono l’attivazione del doppio binario sulla tratta fra Ognina e Catania Centrale (92 milioni), la velocizzazione lungo la direttrice Bicocca-Augusta (81 milioni), la realizzazione della fermata all’aeroporto di Fontanarossa (5 milioni), il potenziamento della linea Palermo-Catania. Il piano delle Fs abbraccia pure il “Raddoppio Fiumetorto-Cefalù-Ogliastrillo”, la “Chiusura dell’anello ferroviario di Palermo”, il “Raddoppio Cefalù-Ogliastrillo-Castelbuono”, la “Riqualificazione ed upgrade tecnologico della linea Palermo-Trapani via Milo”, la “Velocizzazione Siracusa-Ragusa-Gela” e della “Palermo-Agrigento” e il “Miglioramento della mobilità nell’hinterland di Agrigento”. «È assurdo far venire meno la deroga – presente per anni,
Re: Notizie varie d'interesse generale
be' giornata nera per il FrecciaRossa 9514, rimasto fermo 3 ore in galleria vicino Firenze, appena ho ulteriori dettagli comunico...
Re: Notizie varie d'interesse generale
Comunicato stampa Gruppo FS
Non è vero che Trenitalia si accinge a cancellare i collegamenti Intercity Notte tra la Sicilia e Roma, come è stato scritto e annunciato nei giorni scorsi da alcuni media. Anche i timori espressi oggi al riguardo in una nota sindacale meritano alcune precisazioni.
L'ipotesi su cui si sta ragionando con il Ministero dei Trasporti, committente e finanziatore insieme al MEF di questo servizio, è la possibile rimodulazione dell'offerta: dalle attuali quattro corse (due Intercity Notte Roma - Sicilia e due Sicilia - Roma) a due corse giornaliere, una da e una verso l'isola, sempre con partenze da Siracusa e Palermo in due sezioni che si congiungono e disgiungono a Messina.
L'unica motivazione che spinge verso questa possibile opzione è un utilizzo più razionale delle risorse pubbliche, considerato che nei primi otto mesi dell'anno la capienza di questi treni, fatti salvi alcuni giorni, non solo non è mai stata saturata, ma i treni hanno viaggiato con ben più della metà dei posti vuoti.
La rimodulazione prevedrebbe l'accorpamento dei due treni in un unico convoglio a composizione maggiorata (con più vetture e una capienza di 792 posti) in grado non solo di soddisfare ampiamente la domanda espressa fino a oggi, ma di assorbirne ancora altra, e in abbondanza. In ogni caso, nei periodi dell'anno dove la domanda è solita crescere (periodo estivo, festività natalizie e pasquali), d'intesa con il MIT, sarebbe predisposta un'offerta straordinaria ad hoc.
Non trovano quindi giustificazione i timori su un taglio graduale dei collegamenti di media/lunga percorrenza da e per la Sicilia. Anzi, proprio il nuovo Contratto di Servizio fra lo Stato e Trenitalia ha individuato e assicurato le risorse finanziarie necessarie a preservare il perimetro dei cosiddetti Servizi Universali, i cui ricavi da tariffe non sono sufficienti a coprire i costi di effettuazione, prevedendo anche maggiore qualità per tutta l'offerta Intercity Giorno e Notte, compresa quella che interessa l'isola.
Non è vero che Trenitalia si accinge a cancellare i collegamenti Intercity Notte tra la Sicilia e Roma, come è stato scritto e annunciato nei giorni scorsi da alcuni media. Anche i timori espressi oggi al riguardo in una nota sindacale meritano alcune precisazioni.
L'ipotesi su cui si sta ragionando con il Ministero dei Trasporti, committente e finanziatore insieme al MEF di questo servizio, è la possibile rimodulazione dell'offerta: dalle attuali quattro corse (due Intercity Notte Roma - Sicilia e due Sicilia - Roma) a due corse giornaliere, una da e una verso l'isola, sempre con partenze da Siracusa e Palermo in due sezioni che si congiungono e disgiungono a Messina.
L'unica motivazione che spinge verso questa possibile opzione è un utilizzo più razionale delle risorse pubbliche, considerato che nei primi otto mesi dell'anno la capienza di questi treni, fatti salvi alcuni giorni, non solo non è mai stata saturata, ma i treni hanno viaggiato con ben più della metà dei posti vuoti.
La rimodulazione prevedrebbe l'accorpamento dei due treni in un unico convoglio a composizione maggiorata (con più vetture e una capienza di 792 posti) in grado non solo di soddisfare ampiamente la domanda espressa fino a oggi, ma di assorbirne ancora altra, e in abbondanza. In ogni caso, nei periodi dell'anno dove la domanda è solita crescere (periodo estivo, festività natalizie e pasquali), d'intesa con il MIT, sarebbe predisposta un'offerta straordinaria ad hoc.
Non trovano quindi giustificazione i timori su un taglio graduale dei collegamenti di media/lunga percorrenza da e per la Sicilia. Anzi, proprio il nuovo Contratto di Servizio fra lo Stato e Trenitalia ha individuato e assicurato le risorse finanziarie necessarie a preservare il perimetro dei cosiddetti Servizi Universali, i cui ricavi da tariffe non sono sufficienti a coprire i costi di effettuazione, prevedendo anche maggiore qualità per tutta l'offerta Intercity Giorno e Notte, compresa quella che interessa l'isola.
Re: Notizie varie d'interesse generale
Non so, resta il fatto che ci sarà un treno in meno (anche se il numero di posti resta). Viaggiano vuoti? Dipende dall'orario, piuttosto penserei a ripristinare alcune vetture nei periodi caldi (Festività natalizie, eventuali ponti ecc)
Re: Notizie varie d'interesse generale
Come sapete in Italia c'è maltempo, diversi treni sono stati cancellati, tuttavia i tg hanno parlato solo dei treni FrecciaRossa e dei regionali, ma non hanno assolutamente parlato degli IC. Che ripercusioni ha avuto questo maltempo sui convogli siciliani?
Palermo 17 – 20 maggio 2018, Settima tappa del POP-ROCK Tour
Palermo 17 – 20 maggio 2018
Settima tappa del POP-ROCK Tour
Piazza Verdi
Sarà a Palermo la settima tappa del Tour di presentazione dei nuovi convogli POP-ROCK destinati al trasporto regionale.
Sabato 19 maggio dalle 16,30 alle 19,00 ci sarà l’animazione musicale dello speaker radiofonico Angelo Baiguini di RTL 102.5.
Maggiori informazioni su
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Settima tappa del POP-ROCK Tour
Piazza Verdi
Sarà a Palermo la settima tappa del Tour di presentazione dei nuovi convogli POP-ROCK destinati al trasporto regionale.
Sabato 19 maggio dalle 16,30 alle 19,00 ci sarà l’animazione musicale dello speaker radiofonico Angelo Baiguini di RTL 102.5.
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Re: Notizie varie d'interesse generale
l'occasione è stata colta per firmare il tanto atteso contratto di servizio con la Regione che prevede un aumento degli investimenti per il trasporto regionale che si tradurranno in un rinnovo della flotta dei treni per i pendolari, in un progressivo incremento dell’offerta, in un ulteriore miglioramento delle performance di qualità.
Il contratto, valido fino al 2026, prevede ricavi da corrispettivi medi annui di 119,1 milioni di euro e ricavi da biglietto medi annui di 38,5 milioni per un valore complessivo di 1.624,3 milioni in dieci anni. Grazie ai corrispettivi versati dalla Regione sarà possibile una pianificazione a lungo termine che prevede un aumento di produzione di 1,2 milioni di treni*km: partendo da un’offerta di 9,7 milioni di treni*km del 2017 (divenuti 10,3 nel 2018), si passerà a 10,8 milioni di treni*km nel biennio 2019/2020 per raggiungere 10,9 milioni di treni*km a partire dal 2021.
Questo contratto consentirà a Trenitalia, facendo affidamento su un flusso di cassa costante e definito nel tempo, di programmare investimenti per oltre 426 milioni di euro
da destinare, tra l’altro, al rinnovo della flotta con l’acquisto di nuovi treni – circa 325 milioni, di cui circa 285 finanziati dalla Regione Siciliana – e interventi di revamping per il miglioramento del comfort di viaggio. Saranno 43, in totale, i nuovi treni in consegna a partire dal 2019 con i primi 4 Pop (21 Pop – 5 Flirt – 17 diesel), che affiancheranno i 6 Jazz che già circolano sulle linee dell’isola dal 2016, riducendo l’età media dei convogli dai 24,5 anni del 2017 ai 7,6 del 2021.
Ulteriori 100 milioni di euro sono previsti per revamping e manutenzione ciclica dei treni, informatica e tecnologia e interventi sugli impianti.
Una novità sarà rappresentata dalla possibilità di trasportare gratuitamente le biciclette sui treni regionali, mentre sono previste particolari promozioni, al ripristino dei collegamenti con l’aeroporto, per i giovani e per gruppi familiari.
Il servizio di smartcaring, di prossima attivazione, consentirà Trenitalia di avvisare direttamente sullo smartphone dei clienti l’andamento dei servizi ferroviari abitualmente utilizzati.
Servizi di informazione e assistenza alla clientela sempre più smart, così come l’innovativa smartcard UNICA Sicilia che sarà introdotta a partire dal 2019. Un supporto unico su cui caricare gli abbonamenti Trenitalia oltre alle aziende di Trasporto Pubblico Locale che ne vorranno fare parte.
Come in altre regioni, il contratto prevede l’impegno delle parti per il miglioramento della qualità del servizio offerto e la soddisfazione della clientela. Raggiungere l’obiettivo sarà possibile attraverso il rispetto dei parametri di qualità fissati. Il monitoraggio continuo di regolarità, puntualità e comfort, consentirà di verificare il raggiungimento o meno degli standard concordati, dando luogo a un sistema di penalità o premi a seconda del risultato conseguito.
fonte: FS News
Il contratto, valido fino al 2026, prevede ricavi da corrispettivi medi annui di 119,1 milioni di euro e ricavi da biglietto medi annui di 38,5 milioni per un valore complessivo di 1.624,3 milioni in dieci anni. Grazie ai corrispettivi versati dalla Regione sarà possibile una pianificazione a lungo termine che prevede un aumento di produzione di 1,2 milioni di treni*km: partendo da un’offerta di 9,7 milioni di treni*km del 2017 (divenuti 10,3 nel 2018), si passerà a 10,8 milioni di treni*km nel biennio 2019/2020 per raggiungere 10,9 milioni di treni*km a partire dal 2021.
Questo contratto consentirà a Trenitalia, facendo affidamento su un flusso di cassa costante e definito nel tempo, di programmare investimenti per oltre 426 milioni di euro
da destinare, tra l’altro, al rinnovo della flotta con l’acquisto di nuovi treni – circa 325 milioni, di cui circa 285 finanziati dalla Regione Siciliana – e interventi di revamping per il miglioramento del comfort di viaggio. Saranno 43, in totale, i nuovi treni in consegna a partire dal 2019 con i primi 4 Pop (21 Pop – 5 Flirt – 17 diesel), che affiancheranno i 6 Jazz che già circolano sulle linee dell’isola dal 2016, riducendo l’età media dei convogli dai 24,5 anni del 2017 ai 7,6 del 2021.
Ulteriori 100 milioni di euro sono previsti per revamping e manutenzione ciclica dei treni, informatica e tecnologia e interventi sugli impianti.
Una novità sarà rappresentata dalla possibilità di trasportare gratuitamente le biciclette sui treni regionali, mentre sono previste particolari promozioni, al ripristino dei collegamenti con l’aeroporto, per i giovani e per gruppi familiari.
Il servizio di smartcaring, di prossima attivazione, consentirà Trenitalia di avvisare direttamente sullo smartphone dei clienti l’andamento dei servizi ferroviari abitualmente utilizzati.
Servizi di informazione e assistenza alla clientela sempre più smart, così come l’innovativa smartcard UNICA Sicilia che sarà introdotta a partire dal 2019. Un supporto unico su cui caricare gli abbonamenti Trenitalia oltre alle aziende di Trasporto Pubblico Locale che ne vorranno fare parte.
Come in altre regioni, il contratto prevede l’impegno delle parti per il miglioramento della qualità del servizio offerto e la soddisfazione della clientela. Raggiungere l’obiettivo sarà possibile attraverso il rispetto dei parametri di qualità fissati. Il monitoraggio continuo di regolarità, puntualità e comfort, consentirà di verificare il raggiungimento o meno degli standard concordati, dando luogo a un sistema di penalità o premi a seconda del risultato conseguito.
fonte: FS News
Estate 2018, Trenitalia e Caronte&Tourist: treno e traghetto a prezzi scontati
Fonte FS News 14-6-2018
Trenitalia e il Gruppo Caronte & Tourist insieme per offrire viaggi in treno e traghetto a tariffe scontate, promuovendo così un turismo integrato, conveniente e sempre più sostenibile.
L’intesa consente ai titolari di un biglietto Trenitalia di avere uno sconto del 15% sulla tratta Salerno-Messina e sulle linee SIREMAR/NGI, operate da Caronte & Tourist Isole Minori S.p.a., quali: Milazzo-Isole Eolie, Napoli-Isole Eolie, Palermo-Ustica, Trapani-Isole Egadi, Trapani-Pantelleria, Porto Empedocle-Isole Pelagie.
Ai soci CartaFRECCIA invece è riservata una riduzione del 10% e la possibilità di modificare la propria prenotazione, senza penali, se in possesso di un biglietto per le linee marittime Salerno-Messina. Entrambe le riduzioni non sono applicabili ai collegamenti dello stretto di Messina. Lo sconto del 15% è riservato ai titolari di biglietto Trenitalia utilizzato nelle 48 ore precedenti o successive la data di viaggio. La promozione è acquistabile attraverso il call center di Caronte & Tourist 800627414 e il sito carontetourist.it.
Vantaggi anche per i clienti Caronte & Tourist che partono o raggiungono Napoli, Salerno, Milazzo, Messina, Palermo e Villa S.Giovanni utilizzando i treni nazionali Trenitalia (Frecce, InterCity e InterCity Notte). Per loro uno speciale sconto, rispetto al prezzo Base, del 30% in 1a classe o livello Business e del 20% in 2a classe o livello Premium/Standard.
La riduzione può essere richiesta presso le agenzie di viaggio partner di Trenitalia presentando un qualsiasi biglietto del Gruppo Caronte & Tourist utilizzato nelle 48 ore precedenti o successive la data del biglietto del treno.
A bordo treno, unitamente alla prenotazione ferroviaria, deve essere presentato il biglietto della compagnia marittima.
Maggiori informazioni su carontetourist.it.
Trenitalia e il Gruppo Caronte & Tourist insieme per offrire viaggi in treno e traghetto a tariffe scontate, promuovendo così un turismo integrato, conveniente e sempre più sostenibile.
L’intesa consente ai titolari di un biglietto Trenitalia di avere uno sconto del 15% sulla tratta Salerno-Messina e sulle linee SIREMAR/NGI, operate da Caronte & Tourist Isole Minori S.p.a., quali: Milazzo-Isole Eolie, Napoli-Isole Eolie, Palermo-Ustica, Trapani-Isole Egadi, Trapani-Pantelleria, Porto Empedocle-Isole Pelagie.
Ai soci CartaFRECCIA invece è riservata una riduzione del 10% e la possibilità di modificare la propria prenotazione, senza penali, se in possesso di un biglietto per le linee marittime Salerno-Messina. Entrambe le riduzioni non sono applicabili ai collegamenti dello stretto di Messina. Lo sconto del 15% è riservato ai titolari di biglietto Trenitalia utilizzato nelle 48 ore precedenti o successive la data di viaggio. La promozione è acquistabile attraverso il call center di Caronte & Tourist 800627414 e il sito carontetourist.it.
Vantaggi anche per i clienti Caronte & Tourist che partono o raggiungono Napoli, Salerno, Milazzo, Messina, Palermo e Villa S.Giovanni utilizzando i treni nazionali Trenitalia (Frecce, InterCity e InterCity Notte). Per loro uno speciale sconto, rispetto al prezzo Base, del 30% in 1a classe o livello Business e del 20% in 2a classe o livello Premium/Standard.
La riduzione può essere richiesta presso le agenzie di viaggio partner di Trenitalia presentando un qualsiasi biglietto del Gruppo Caronte & Tourist utilizzato nelle 48 ore precedenti o successive la data del biglietto del treno.
A bordo treno, unitamente alla prenotazione ferroviaria, deve essere presentato il biglietto della compagnia marittima.
Maggiori informazioni su carontetourist.it.
Re: Notizie varie d'interesse generale
Fonte: Tempostretto.it
I principali investimenti infrastrutturali ferroviari in Sicilia sono stati al centro di un incontro che si è tenuto ieri a Palermo, a Palazzo d’Orleans, tra il presidente della Regione, Nello Musumeci, e una delegazione di Rete ferroviaria italiana, guidata dall’amministratore delegato, Maurizio Gentile. Presenti anche l’assessore alle Infrastrutture, Marco Falcone, e il dirigente generale del dipartimento, Fulvio Bellomo.
«Da troppo tempo - ha evidenziato il presidente Musumeci durante la riunione - la Sicilia e i suoi abitanti pagano un gap infrastrutturale rispetto al resto d’Italia. E’ giunto il momento di cambiare approccio, adottando lo stesso metodo che ha consentito, negli anni, a diverse aree del Paese di dotarsi di opere vitali per l’economia del territorio. La nostra Isola è una terra saccheggiata, da terzo mondo, che per avviare un processo di rinascita ha bisogno, da subito, di un cambio di passo: tratte veloci, stazioni decorose, reti efficienti. Solo in questo modo potrà diventare una Regione appetibile da parte di chi vuole investire».
Nel corso dell’incontro, il presidente Musumeci ha chiesto al numero uno di Rfi chiarimenti sui tempi di completamento delle opere già appaltate e su quelle in corso di progettazione. In particolare, l’attenzione si è soffermata sul Passante di Palermo, sulla velocizzazione della Palermo-Catania e della Messina-Catania, sull'interramento del Nodo etneo, sulla fermata dell'aeroporto Fontanarossa e sul ripristino della Catania-Caltagirone. Altro tema affrontato quello del riutilizzo del sedime delle vecchie linee dismesse da utilizzare a uso turistico, riconvertendole in piste ciclabili e percorsi naturalistici.
L'amministratore delegato di Rfi ha evidenziato che «la Sicilia è al centro delle politiche di investimento di Rete Ferroviaria Italiana, con l’obiettivo di dotare la regione di infrastrutture efficienti e utili per i cittadini e recuperare il gap attuale». Gentile ha assicurato che da parte di Rfi si farà tutto il possibile per dare risposte alla domanda di mobilità che proviene dai siciliani.
In particolare, Gentile ha confermato: che entro fine mese verranno completati i lavori del Passante di Palermo, con riattivazione della linea per l'aeroporto prevista ad agosto; l’elaborazione del progetto definitivo dei lotti finanziati entro il primo semestre del 2019 e dei restanti lotti entro il secondo semestre 2019 per la velocizzazione della Palermo-Catania; la gara, a inizio del prossimo anno, per la tratta Giampilieri-Fiumefreddo sulla linea Messina-Catania (interamente finanziata); il ripristino del collegamento Catania-Caltagirone entro la fine del 2018; l’accelerazione la conclusione della progettazione per il ripristino della tratta da elettrificare Palermo-Trapani (via Milo); la realizzazione della nuova fermata di Acireale.
«Prendiamo atto dell’impegno manifestato dall’ingegnere Gentile - sottolinea il presidente Musumeci - ci rincontreremo, periodicamente, per fare il punto sull’avanzamento dei lavori e verificare il rispetto delle scadenze che ci siamo dati». «E’ stato un incontro utile, in un clima di collaborazione - aggiunge l’assessore Falcone – prendiamo atto degli impegni della Rfi, la Regione sarà vigile e metterà a disposizione gli uffici del dipartimento per consentire di raggiungere i risultati concordati nel più breve tempo possibile».
I principali investimenti infrastrutturali ferroviari in Sicilia sono stati al centro di un incontro che si è tenuto ieri a Palermo, a Palazzo d’Orleans, tra il presidente della Regione, Nello Musumeci, e una delegazione di Rete ferroviaria italiana, guidata dall’amministratore delegato, Maurizio Gentile. Presenti anche l’assessore alle Infrastrutture, Marco Falcone, e il dirigente generale del dipartimento, Fulvio Bellomo.
«Da troppo tempo - ha evidenziato il presidente Musumeci durante la riunione - la Sicilia e i suoi abitanti pagano un gap infrastrutturale rispetto al resto d’Italia. E’ giunto il momento di cambiare approccio, adottando lo stesso metodo che ha consentito, negli anni, a diverse aree del Paese di dotarsi di opere vitali per l’economia del territorio. La nostra Isola è una terra saccheggiata, da terzo mondo, che per avviare un processo di rinascita ha bisogno, da subito, di un cambio di passo: tratte veloci, stazioni decorose, reti efficienti. Solo in questo modo potrà diventare una Regione appetibile da parte di chi vuole investire».
Nel corso dell’incontro, il presidente Musumeci ha chiesto al numero uno di Rfi chiarimenti sui tempi di completamento delle opere già appaltate e su quelle in corso di progettazione. In particolare, l’attenzione si è soffermata sul Passante di Palermo, sulla velocizzazione della Palermo-Catania e della Messina-Catania, sull'interramento del Nodo etneo, sulla fermata dell'aeroporto Fontanarossa e sul ripristino della Catania-Caltagirone. Altro tema affrontato quello del riutilizzo del sedime delle vecchie linee dismesse da utilizzare a uso turistico, riconvertendole in piste ciclabili e percorsi naturalistici.
L'amministratore delegato di Rfi ha evidenziato che «la Sicilia è al centro delle politiche di investimento di Rete Ferroviaria Italiana, con l’obiettivo di dotare la regione di infrastrutture efficienti e utili per i cittadini e recuperare il gap attuale». Gentile ha assicurato che da parte di Rfi si farà tutto il possibile per dare risposte alla domanda di mobilità che proviene dai siciliani.
In particolare, Gentile ha confermato: che entro fine mese verranno completati i lavori del Passante di Palermo, con riattivazione della linea per l'aeroporto prevista ad agosto; l’elaborazione del progetto definitivo dei lotti finanziati entro il primo semestre del 2019 e dei restanti lotti entro il secondo semestre 2019 per la velocizzazione della Palermo-Catania; la gara, a inizio del prossimo anno, per la tratta Giampilieri-Fiumefreddo sulla linea Messina-Catania (interamente finanziata); il ripristino del collegamento Catania-Caltagirone entro la fine del 2018; l’accelerazione la conclusione della progettazione per il ripristino della tratta da elettrificare Palermo-Trapani (via Milo); la realizzazione della nuova fermata di Acireale.
«Prendiamo atto dell’impegno manifestato dall’ingegnere Gentile - sottolinea il presidente Musumeci - ci rincontreremo, periodicamente, per fare il punto sull’avanzamento dei lavori e verificare il rispetto delle scadenze che ci siamo dati». «E’ stato un incontro utile, in un clima di collaborazione - aggiunge l’assessore Falcone – prendiamo atto degli impegni della Rfi, la Regione sarà vigile e metterà a disposizione gli uffici del dipartimento per consentire di raggiungere i risultati concordati nel più breve tempo possibile».
Trenitalia e Alstom: il primo treno regionale Pop pronto per i test
Fonte: FS News, 26 giugno 2018
Il primo esemplare del treno Pop di Trenitalia è stato mostrato oggi alla stampa e agli stakeholder nello stabilimento Alstom di Savigliano. A luglio inizierà i primi test sui binari per l’omologazione e la successiva ammissione in servizio.
Il convoglio, progettato e fabbricato in Italia, nei siti Alstom di Savigliano, Sesto San Giovanni e Bologna, comincerà a essere consegnato da Trenitalia alle Regioni a partire dalla primavera del prossimo anno, subito pronto per entrare in servizio commerciale. Dei 150 convogli previsti sulla base dell'Accordo Quadro fra Alstom e Trenitalia sono già programmate consegne all'Emilia–Romagna, alla Puglia, al Veneto, alla Sicilia, al Piemonte, alla Liguria, all'Abruzzo e alle Marche.
Il primo esemplare del Pop raggiungerà nelle prossime settimane Velim, nella Repubblica Ceca, dove in un apposito circuito ferroviario si terranno le prove tecnico dinamiche, necessarie per ogni treno di nuova progettazione, prima del suo rientro in Italia dove completerà i test sui binari di Rete Ferroviaria Italiana. Il Pop sarà poi presentato a Innotrans 2019, la più prestigiosa Fiera internazionale dei trasporti, che si terrà dal 18 al 20 settembre 2018 a Berlino.
Tra i presenti alla cerimonia di Savigliano Tiziano Onesti e Orazio Iacono, rispettivamente Presidente e Amministratore Delegato di Trenitalia insieme alla direzione italiana di Alstom, Michele Viale Amministratore Delegato di Alstom Ferroviaria e Davide Viale Direttore del sito Alstom di Savigliano.
“Stiamo rivoluzionando la vita dei pendolari italiani con un piano di investimenti da 4,5 miliardi in nuovi treni – ha dichiarato Orazio Iacono, Amministratore Delegato di Trenitalia – e il nuovo Pop, più performante, ecologico e tecnologico dei modelli precedenti, è uno dei protagonisti di questa operazione industriale che, per valore economico e numero di treni acquistati, non ha precedenti in Italia. Pop è stato progettato attorno alle esigenze dei pendolari e del personale di Trenitalia che dovrà lavorarci: più comodo, più sostenibile e più accessibile per tutti, a iniziare dalle persone a ridotta mobilità e con disabilità. Arriverà in tutte le regioni italiane dove Trenitalia ha già sottoscritto o sottoscriverà con le Amministrazioni dei contratti di servizio di lunga durata, in quantità, capienza e con un layout interno coerenti alle esigenze che le Regioni stesse esprimeranno per rispondere alla domanda di mobilità dei loro cittadini. Entro il 2024 - ha concluso Iacono - rinnoveremo l'80 per cento della nostra flotta regionale e l’età media a livello nazionale passerà dagli attuali 20 a 9 anni”.
“Siamo orgogliosi di poter presentare il primo veicolo Pop al nostro cliente Trenitalia, e alle Regioni italiane. Il Pop rappresenta l’ultima generazione del treno regionale Coradia Stream, è un treno facilmente adattabile, sostenibile, tecnologico e pensato per tutte le esigenze dei passeggeri. Siamo lieti della fiducia che Trenitalia ci ha rinnovato, segno che siamo un partner affidabile che fa della qualità e dell’eccellenza il proprio impegno” ha dichiarato Michele Viale, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Alstom Italia e Svizzera.
IL NUOVO TRENO REGIONALE POP
Elettrico, mono piano, a 3 o 4 casse, dotato di 4 motori di trazione il nuovo Pop, viaggerà a una velocità massima di 160 chilometri orari e trasporterà oltre 300 posti a sedere nella versione 4 casse e oltre 200 nella versione a 3 casse.
La possibilità di personalizzazione del treno è una delle caratteristiche uniche del treno. Alstom ha infatti pensato ad un configuratore di bordo, che permette alle Regioni di scegliere un’enorme varietà di layout e modificare la disposizione dei sedili secondo la tipologia di servizio.
La tecnologia è un ulteriore elemento di differenziazione del treno, che è dotato di un sistema informativo integrato con l’infrastruttura di terra di Trenitalia ed offre un servizio di informazione e intrattenimento audio video con display LCD visibile da tutte le aree dei veicoli, una rete Wi-Fi accessibile ai passeggeri e al personale di bordo.
La sicurezza dei passeggeri è garantita da un sistema di 32 telecamere digitali di videosorveglianza con visualizzazione sui monitor nei comparti delle immagini riprese. Un sistema di conta-passeggeri permetterà la consuntivazione in tempo reale dei passeggeri presenti a bordo.
Un’innovazione importante è data dal rispetto dei criteri di ecosostenibilità ed efficienza energetica. Fra le altre caratteristiche, i nuovi treni regionali sono riciclabili per il 95 per cento e consumano il 30 per cento di energia in meno rispetto ai Jazz.
I treni Pop fanno parte di una commessa da parte di Trenitalia per la fornitura di 150 treni regionali destinati alla media capacità. L’accordo quadro, firmato nell’agosto del 2016. Le prime consegne sono previste per il 2019.
Il primo esemplare del treno Pop di Trenitalia è stato mostrato oggi alla stampa e agli stakeholder nello stabilimento Alstom di Savigliano. A luglio inizierà i primi test sui binari per l’omologazione e la successiva ammissione in servizio.
Il convoglio, progettato e fabbricato in Italia, nei siti Alstom di Savigliano, Sesto San Giovanni e Bologna, comincerà a essere consegnato da Trenitalia alle Regioni a partire dalla primavera del prossimo anno, subito pronto per entrare in servizio commerciale. Dei 150 convogli previsti sulla base dell'Accordo Quadro fra Alstom e Trenitalia sono già programmate consegne all'Emilia–Romagna, alla Puglia, al Veneto, alla Sicilia, al Piemonte, alla Liguria, all'Abruzzo e alle Marche.
Il primo esemplare del Pop raggiungerà nelle prossime settimane Velim, nella Repubblica Ceca, dove in un apposito circuito ferroviario si terranno le prove tecnico dinamiche, necessarie per ogni treno di nuova progettazione, prima del suo rientro in Italia dove completerà i test sui binari di Rete Ferroviaria Italiana. Il Pop sarà poi presentato a Innotrans 2019, la più prestigiosa Fiera internazionale dei trasporti, che si terrà dal 18 al 20 settembre 2018 a Berlino.
Tra i presenti alla cerimonia di Savigliano Tiziano Onesti e Orazio Iacono, rispettivamente Presidente e Amministratore Delegato di Trenitalia insieme alla direzione italiana di Alstom, Michele Viale Amministratore Delegato di Alstom Ferroviaria e Davide Viale Direttore del sito Alstom di Savigliano.
“Stiamo rivoluzionando la vita dei pendolari italiani con un piano di investimenti da 4,5 miliardi in nuovi treni – ha dichiarato Orazio Iacono, Amministratore Delegato di Trenitalia – e il nuovo Pop, più performante, ecologico e tecnologico dei modelli precedenti, è uno dei protagonisti di questa operazione industriale che, per valore economico e numero di treni acquistati, non ha precedenti in Italia. Pop è stato progettato attorno alle esigenze dei pendolari e del personale di Trenitalia che dovrà lavorarci: più comodo, più sostenibile e più accessibile per tutti, a iniziare dalle persone a ridotta mobilità e con disabilità. Arriverà in tutte le regioni italiane dove Trenitalia ha già sottoscritto o sottoscriverà con le Amministrazioni dei contratti di servizio di lunga durata, in quantità, capienza e con un layout interno coerenti alle esigenze che le Regioni stesse esprimeranno per rispondere alla domanda di mobilità dei loro cittadini. Entro il 2024 - ha concluso Iacono - rinnoveremo l'80 per cento della nostra flotta regionale e l’età media a livello nazionale passerà dagli attuali 20 a 9 anni”.
“Siamo orgogliosi di poter presentare il primo veicolo Pop al nostro cliente Trenitalia, e alle Regioni italiane. Il Pop rappresenta l’ultima generazione del treno regionale Coradia Stream, è un treno facilmente adattabile, sostenibile, tecnologico e pensato per tutte le esigenze dei passeggeri. Siamo lieti della fiducia che Trenitalia ci ha rinnovato, segno che siamo un partner affidabile che fa della qualità e dell’eccellenza il proprio impegno” ha dichiarato Michele Viale, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Alstom Italia e Svizzera.
IL NUOVO TRENO REGIONALE POP
Elettrico, mono piano, a 3 o 4 casse, dotato di 4 motori di trazione il nuovo Pop, viaggerà a una velocità massima di 160 chilometri orari e trasporterà oltre 300 posti a sedere nella versione 4 casse e oltre 200 nella versione a 3 casse.
La possibilità di personalizzazione del treno è una delle caratteristiche uniche del treno. Alstom ha infatti pensato ad un configuratore di bordo, che permette alle Regioni di scegliere un’enorme varietà di layout e modificare la disposizione dei sedili secondo la tipologia di servizio.
La tecnologia è un ulteriore elemento di differenziazione del treno, che è dotato di un sistema informativo integrato con l’infrastruttura di terra di Trenitalia ed offre un servizio di informazione e intrattenimento audio video con display LCD visibile da tutte le aree dei veicoli, una rete Wi-Fi accessibile ai passeggeri e al personale di bordo.
La sicurezza dei passeggeri è garantita da un sistema di 32 telecamere digitali di videosorveglianza con visualizzazione sui monitor nei comparti delle immagini riprese. Un sistema di conta-passeggeri permetterà la consuntivazione in tempo reale dei passeggeri presenti a bordo.
Un’innovazione importante è data dal rispetto dei criteri di ecosostenibilità ed efficienza energetica. Fra le altre caratteristiche, i nuovi treni regionali sono riciclabili per il 95 per cento e consumano il 30 per cento di energia in meno rispetto ai Jazz.
I treni Pop fanno parte di una commessa da parte di Trenitalia per la fornitura di 150 treni regionali destinati alla media capacità. L’accordo quadro, firmato nell’agosto del 2016. Le prime consegne sono previste per il 2019.
Area integrata dello Stretto, la mobilità veloce resta la priorità
fonte Gazzetta del Sud, 02.07.2018
Una strategia comune tra Calabria e Sicilia che metta al centro la velocizzazione della mobilità nell’area dello Stretto. Per ottenere questo risultato è però necessario che il livello del dialogo tra le due sponde cresca, in maniera tale da mettersi definitivamente alle spalle campanilismi e retaggi del passato. In tal senso si pone l’esperienza della Conferenza permanente interregionale per il coordinamento delle politiche nell’area dello Stretto, presieduta dal consigliere regionale della Calabria Domenico Battaglia, che proprio oggi a Messina dedica una riunione che guarda all’istituzione del bacino ottimale interregionale dell’Area integrata dello Stretto. L’appuntamento è in agenda per mezzogiorno alla Camera di commercio della città peloritana e vedrà, tra le altre, la presenza sia degli assessori regionali calabresi Roberto Musmanno (trasporto) e Francesco Russo (logistica e sistema portuale, nonchè vicepresidente dell’esecutivo Oliverio) che di quello siciliano alla mobilità e alle infrastrutture Marco Falcone.
Gli obiettivi
Sia per quanto riguarda i veicoli che i convogli ferroviari, quello dell’attraversamento dello Stretto rappresenta ancora oggi, con tutte le sue refluenze nelle aree sulle quali grava in misura maggiore (Villa San Giovanni e Messina), uno dei nodi più aggrovigliati da sciogliere.
Ecco allora che, come in altre circostanze ha già più volte detto l’assessore Russo - e che stamane verosimilmente ribadirà nel corso di quello che sarà anche il primo confronto sulla specifica materia tra esponenti dei governi delle due regioni - è strategico mettere a punto adeguate iniziative per la governance dell’Area dello Stretto. E per far questo occorre muoversi in più direzioni. Una di queste è rappresentata dalle misure per lo sviluppo nel breve del Trasporto pubblico locale per favorire l’utilizzo del trasporto collettivo rispetto a quello privato, nel rispetto della sostenibilità.
Le strategie
Sul versante calabrese (il progetto-pilota utilizza risorse europee per circa 2,5 milioni) si sta lavorando per la messa a punto di un sistema per l’attraversamento dello Stretto per i veicoli passeggeri che, ulteriormente e specificamente sviluppato, servirà pure per il traffico merci. Il progetto prevede l’interazione tra i veicoli e la centrale operativa e le compagnie di navigazione che offrono servizi sullo Stretto. Saranno previste - per chi verrà dall’A2 Autostrada del Mediterraneo - due aree di stoccaggio a Villa San Giovanni (nella zona del “polmone”, all’ingresso della città) e presso la stazione di servizio di Rosarno. In queste due aree i veicoli si troveranno in una sorta di “coda virtuale” che verrà gestita (e smaltita) in maniera completamente informatizzata a seconda delle condizioni agli imbarchi. Un sistema che consentirà al viaggiatore di programmare e “prenotare” la nave-traghetto da utilizzare per il suo spostamento.
Altre iniziative sono poi allo studio sul versante del trasporto ferroviario. Qui il livello di interlocuzione fra istituzioni deve crescere in maniera considerevole perché se Calabria e Sicilia sapranno davvero fare “squadra” potranno far valere sui diversi tavoli, sia con le istituzioni che con le grandi società del settore, la forza di un bacino di utenza di ben oltre sette milioni di abitanti. Cronometro alla mano, oggi tra l’arrivo in stazione a Messina e la ripartenza dello stesso convoglio da Villa (e viceversa) trascorrono poco meno di due ore. Un tempo che si potrebbe praticamente dimezzare utilizzando navi di più moderna concezione capaci di imbarcare in unica soluzione convogli “interi” più lunghi rispetto ai singoli tronconi (come avviene oggi). Ciò consentirebbe di cancellare le operazione di scomposizione per l’imbarco e ricomposizione dei convogli dopo lo sbarco. L’utilizzo di treni Freccia (oggi non impiegabili perché non “scomponibili”) consentirebbe percorrenze più rapide anche sul versante siciliano così che da Roma a Catania sarebbero sufficienti sette ore invece che dieci. E ciò darebbe modo pure alla Calabria di incrementare l’attuale numero di treni “veloci” dei quali dispone.
Una strategia comune tra Calabria e Sicilia che metta al centro la velocizzazione della mobilità nell’area dello Stretto. Per ottenere questo risultato è però necessario che il livello del dialogo tra le due sponde cresca, in maniera tale da mettersi definitivamente alle spalle campanilismi e retaggi del passato. In tal senso si pone l’esperienza della Conferenza permanente interregionale per il coordinamento delle politiche nell’area dello Stretto, presieduta dal consigliere regionale della Calabria Domenico Battaglia, che proprio oggi a Messina dedica una riunione che guarda all’istituzione del bacino ottimale interregionale dell’Area integrata dello Stretto. L’appuntamento è in agenda per mezzogiorno alla Camera di commercio della città peloritana e vedrà, tra le altre, la presenza sia degli assessori regionali calabresi Roberto Musmanno (trasporto) e Francesco Russo (logistica e sistema portuale, nonchè vicepresidente dell’esecutivo Oliverio) che di quello siciliano alla mobilità e alle infrastrutture Marco Falcone.
Gli obiettivi
Sia per quanto riguarda i veicoli che i convogli ferroviari, quello dell’attraversamento dello Stretto rappresenta ancora oggi, con tutte le sue refluenze nelle aree sulle quali grava in misura maggiore (Villa San Giovanni e Messina), uno dei nodi più aggrovigliati da sciogliere.
Ecco allora che, come in altre circostanze ha già più volte detto l’assessore Russo - e che stamane verosimilmente ribadirà nel corso di quello che sarà anche il primo confronto sulla specifica materia tra esponenti dei governi delle due regioni - è strategico mettere a punto adeguate iniziative per la governance dell’Area dello Stretto. E per far questo occorre muoversi in più direzioni. Una di queste è rappresentata dalle misure per lo sviluppo nel breve del Trasporto pubblico locale per favorire l’utilizzo del trasporto collettivo rispetto a quello privato, nel rispetto della sostenibilità.
Le strategie
Sul versante calabrese (il progetto-pilota utilizza risorse europee per circa 2,5 milioni) si sta lavorando per la messa a punto di un sistema per l’attraversamento dello Stretto per i veicoli passeggeri che, ulteriormente e specificamente sviluppato, servirà pure per il traffico merci. Il progetto prevede l’interazione tra i veicoli e la centrale operativa e le compagnie di navigazione che offrono servizi sullo Stretto. Saranno previste - per chi verrà dall’A2 Autostrada del Mediterraneo - due aree di stoccaggio a Villa San Giovanni (nella zona del “polmone”, all’ingresso della città) e presso la stazione di servizio di Rosarno. In queste due aree i veicoli si troveranno in una sorta di “coda virtuale” che verrà gestita (e smaltita) in maniera completamente informatizzata a seconda delle condizioni agli imbarchi. Un sistema che consentirà al viaggiatore di programmare e “prenotare” la nave-traghetto da utilizzare per il suo spostamento.
Altre iniziative sono poi allo studio sul versante del trasporto ferroviario. Qui il livello di interlocuzione fra istituzioni deve crescere in maniera considerevole perché se Calabria e Sicilia sapranno davvero fare “squadra” potranno far valere sui diversi tavoli, sia con le istituzioni che con le grandi società del settore, la forza di un bacino di utenza di ben oltre sette milioni di abitanti. Cronometro alla mano, oggi tra l’arrivo in stazione a Messina e la ripartenza dello stesso convoglio da Villa (e viceversa) trascorrono poco meno di due ore. Un tempo che si potrebbe praticamente dimezzare utilizzando navi di più moderna concezione capaci di imbarcare in unica soluzione convogli “interi” più lunghi rispetto ai singoli tronconi (come avviene oggi). Ciò consentirebbe di cancellare le operazione di scomposizione per l’imbarco e ricomposizione dei convogli dopo lo sbarco. L’utilizzo di treni Freccia (oggi non impiegabili perché non “scomponibili”) consentirebbe percorrenze più rapide anche sul versante siciliano così che da Roma a Catania sarebbero sufficienti sette ore invece che dieci. E ciò darebbe modo pure alla Calabria di incrementare l’attuale numero di treni “veloci” dei quali dispone.
Re: Notizie varie d'interesse generale
Roma, 5 luglio 2018, fonte FS News
Sono ben 61 le spiagge italiane, 30 tra Nord e Centro, 31 tra Sud e Isole, comodamente raggiungibili con i treni regionali e proposte nel nuovo travel book Mare targato Trenitalia, presentato oggi nella sede dell’Ente Nazionale per il Turismo Italiano (ENIT).
Protagoniste di questo travel book sono scogli e spiagge da amare, tutte distanti poche centinaia di metri, il tempo di una passeggiata, da stazioni ferroviarie servite ogni giorno da oltre 2.500 corse regionali Trenitalia. Corse che confermano sempre di più di possedere anche una forte vocazione leisure, come dimostra il boom del 2017, quando i viaggi per turismo sono aumentati del 7%. E già in questo primo semestre del 2018 il trend prosegue: le 61 stazioni proposte nel bookhanno visto crescere di un altro 4,5% il numero di viaggiatori rispetto al 2017.
A incentivare l’uso del treno regionale ci sono anche accordi specifici siglati da Trenitalia, come a Cervia, a Milano Marittima o sulla Costa degli Dei, che prevedono sconti per il pernottamento o per il noleggio di ombrelloni e lettini. E in più, a conferma che l’Estate è Trenitalia, ancora altre attenzioni verso i clienti, ad esempio con la gratuità per i piccoli sotto i 4 anni, con la sempre più estesa possibilità di trasportare le bici, mostrandosi sempre più un mezzo di trasporto “pet friendly”.
Mare è il secondo travel book lanciato dal trasporto regionale dopo l’uscita di quello dedicato ai Borghi, presentato con l’associazione I Borghi più belli d’Italia, e precede altre prossime uscite della collana: Siti Unesco, Parchi e itinerari naturalistici, Wellness location, Neve e Giardini.
Il progetto intende far conoscere a tutti i clienti del trasporto regionale, i tanti meravigliosi luoghi che si possono scoprire e godere in treno, valorizzandoli quindi in chiave di mobilità sostenibile e conveniente, rinunciando allo stress dell’auto.
I travel book raccolgono cenni storici, principali curiosità, attrazioni, prodotti tipici ed eventi particolari, oltre che il dettaglio sulla tratta ferroviaria interessata, per sapere perfettamente come raggiungere la propria destinazione.
Il book Mare sarà distribuito a luglio a bordo delle Frecce AV in 19mila copie, allegato al magazine La Freccia e, ad agosto, sarà presente in edicola insieme a Bell’Italia, la rivista dedicata alle bellezze turistiche italiane.
I formati sfogliabili dei book [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] e [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] sono disponibili in versione digitale sul sito di Trenitalia.
Sono ben 61 le spiagge italiane, 30 tra Nord e Centro, 31 tra Sud e Isole, comodamente raggiungibili con i treni regionali e proposte nel nuovo travel book Mare targato Trenitalia, presentato oggi nella sede dell’Ente Nazionale per il Turismo Italiano (ENIT).
Protagoniste di questo travel book sono scogli e spiagge da amare, tutte distanti poche centinaia di metri, il tempo di una passeggiata, da stazioni ferroviarie servite ogni giorno da oltre 2.500 corse regionali Trenitalia. Corse che confermano sempre di più di possedere anche una forte vocazione leisure, come dimostra il boom del 2017, quando i viaggi per turismo sono aumentati del 7%. E già in questo primo semestre del 2018 il trend prosegue: le 61 stazioni proposte nel bookhanno visto crescere di un altro 4,5% il numero di viaggiatori rispetto al 2017.
A incentivare l’uso del treno regionale ci sono anche accordi specifici siglati da Trenitalia, come a Cervia, a Milano Marittima o sulla Costa degli Dei, che prevedono sconti per il pernottamento o per il noleggio di ombrelloni e lettini. E in più, a conferma che l’Estate è Trenitalia, ancora altre attenzioni verso i clienti, ad esempio con la gratuità per i piccoli sotto i 4 anni, con la sempre più estesa possibilità di trasportare le bici, mostrandosi sempre più un mezzo di trasporto “pet friendly”.
Mare è il secondo travel book lanciato dal trasporto regionale dopo l’uscita di quello dedicato ai Borghi, presentato con l’associazione I Borghi più belli d’Italia, e precede altre prossime uscite della collana: Siti Unesco, Parchi e itinerari naturalistici, Wellness location, Neve e Giardini.
Il progetto intende far conoscere a tutti i clienti del trasporto regionale, i tanti meravigliosi luoghi che si possono scoprire e godere in treno, valorizzandoli quindi in chiave di mobilità sostenibile e conveniente, rinunciando allo stress dell’auto.
I travel book raccolgono cenni storici, principali curiosità, attrazioni, prodotti tipici ed eventi particolari, oltre che il dettaglio sulla tratta ferroviaria interessata, per sapere perfettamente come raggiungere la propria destinazione.
Il book Mare sarà distribuito a luglio a bordo delle Frecce AV in 19mila copie, allegato al magazine La Freccia e, ad agosto, sarà presente in edicola insieme a Bell’Italia, la rivista dedicata alle bellezze turistiche italiane.
I formati sfogliabili dei book [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] e [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] sono disponibili in versione digitale sul sito di Trenitalia.
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