Treni diurni e notturni per la Sicilia
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Treno dell' Etna
Admin
12 partecipanti
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Re: Treni diurni e notturni per la Sicilia
Admin ha scritto:regalo per Gualtiero (che lo aveva espressamente richiesto) e per tutti gli amici del forum
Dove l'hai scattata?A Palermo?
Il formato è diverso da come ricordo io a Messina....ottimo regalo!!!Non resta che sbizzarrire le vostre fantasie con i modelli
Gualtiero- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 09.08.10
Re: Treni diurni e notturni per la Sicilia
Gualtiero ha scritto:Admin ha scritto:regalo per Gualtiero (che lo aveva espressamente richiesto) e per tutti gli amici del forum
Dove l'hai scattata?A Palermo?
Il formato è diverso da come ricordo io a Messina....ottimo regalo!!!Non resta che sbizzarrire le vostre fantasie con i modelli
no, a Messina
Re: Treni diurni e notturni per la Sicilia
Mmmm....e quelli da siracusa??ci sono tutte le sezioni di Palermo
Molto curiosa come cosa!
Molto curiosa come cosa!
Gualtiero- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 09.08.10
Re: Treni diurni e notturni per la Sicilia
infatti.....Gualtiero ha scritto:Mmmm....e quelli da siracusa??ci sono tutte le sezioni di Palermo
Molto curiosa come cosa!
Re: Treni diurni e notturni per la Sicilia
mancherebbe anche EXP 834/832, la freccia del sud....
freccia del sud- Data d'iscrizione : 10.01.11
Re: Treni diurni e notturni per la Sicilia
freccia del sud ha scritto:mancherebbe anche EXP 834/832, la freccia del sud....
Veramente no. In quelle composizioni pubblicate in foto ci sono solo le antenne di Palermo. La freccia del sud ebbe antenne per palermo fino agli anni 70. Poi la freccia del sud collegò sempre Agrigento e Siracusa. Quindi è giusto.
Gualtiero- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 09.08.10
Re: Treni diurni e notturni per la Sicilia
Admin ha scritto:Gualtiero ha scritto:Admin ha scritto:regalo per Gualtiero (che lo aveva espressamente richiesto) e per tutti gli amici del forum
Dove l'hai scattata?A Palermo?
Il formato è diverso da come ricordo io a Messina....ottimo regalo!!!Non resta che sbizzarrire le vostre fantasie con i modelli
no, a Messina
sorry, se l'orario riporta le composizioni in transito a messina, tralasciando le antenne palermitane comprese nell'elenco, manca la freccia e altri periodici, poi se il discorso e' strettamente legato ai treni siculi da/per palermo mea culpa.
freccia del sud- Data d'iscrizione : 10.01.11
Re: Treni diurni e notturni per la Sicilia
freccia del sud ha scritto:Admin ha scritto:Gualtiero ha scritto:Admin ha scritto:regalo per Gualtiero (che lo aveva espressamente richiesto) e per tutti gli amici del forum
Dove l'hai scattata?A Palermo?
Il formato è diverso da come ricordo io a Messina....ottimo regalo!!!Non resta che sbizzarrire le vostre fantasie con i modelli
no, a Messina
sorry, se l'orario riporta le composizioni in transito a messina, tralasciando le antenne palermitane comprese nell'elenco, manca la freccia e altri periodici, poi se il discorso e' strettamente legato ai treni siculi da/per palermo mea culpa.
Ma infatti la cosa strana che dicevamo prima con l'admin era proprio il fatto che mancano tutti i treni diretti a Catania/Siracusa/Agrigento...ci sono solo quelli di Palermo.
Io, a Messina come a Villa o Roma ricordo quei tabelloni grandi con tutte le composizioni a colori pure!!!Quello in foto sembrerebbe un semplice foglietto.
Gualtiero- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 09.08.10
Re: Treni diurni e notturni per la Sicilia
Admin ha scritto:Vi ricordate il mitico Aurora
ecco un piccolo amarcord ...
a proposito del mitico rapido 991/992 Aurora, ecco un piccolo omaggio per gli amici del Forumpalermo centrale ha scritto:Caro Roberto e cari amici,sono nato culturalmente sull'AURORA e all'allattato all'interno delle sue bellissime Eurofima,per me rappresenta un vero simbolo delle nostre ferrovie siciliane anche se parliamo oramai al passato,ricordo bene che io e il babbo passavamo il tempo nella magnifica carrozza ristoro che proveniva da Reggio Calabria ad ammirare i tramonti della stupenda costa calabrese.......
Ora vedo solo linee vuote stazioni spettrali e scali merci in versione deserto...mi vengono i crampi allo stomaco
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Re: Treni diurni e notturni per la Sicilia
Iper regalo direi.Se la vista mi accompagna ancora queste due carrozze B dovrebbero appartenere alla sezione di Palermo.
palermo centrale- Data d'iscrizione : 11.12.11
Re: Treni diurni e notturni per la Sicilia
Bella la cartolina mentre carica la Sibari. Nella 5a invasatura in manovra l'EDRA e dietro i due rimorchiatori Capo Passero e Torre Avolos....
altri tempi...
altri tempi...
Re: Treni diurni e notturni per la Sicilia
palermo centrale ha scritto:Iper regalo direi.Se la vista mi accompagna ancora queste due carrozze B dovrebbero appartenere alla sezione di Palermo.
svelami il segreto della tua vista, ti prego
come hai fatto a capire di quale sezione si tratta
Re: Treni diurni e notturni per la Sicilia
Guardando il libro delle composizioni FS di quegli anni le B agganciate erano della sezione di Palermo.Poi è chiaro che le composizioni non erano sempre quelle standard ma cambiavano spesso,questo era il bello di quei tempi.
Edit
Anche la sezione di Reggio Calabria ( 990 - 993 ) in composizione aveva 2 carrozze B,ma essendo la foto scattata a Messina o si tratta del dispari o del pari dovrebbe essere sempre la sezione di Palermo,sbaglierò ma la mia prima impressione è questa.
Edit
Anche la sezione di Reggio Calabria ( 990 - 993 ) in composizione aveva 2 carrozze B,ma essendo la foto scattata a Messina o si tratta del dispari o del pari dovrebbe essere sempre la sezione di Palermo,sbaglierò ma la mia prima impressione è questa.
palermo centrale- Data d'iscrizione : 11.12.11
Re: Treni diurni e notturni per la Sicilia
Puoi postare le singole composizioni delle tre sezioni (PA - SR - RC) con i relativi numeri identificativo del convoglio e l'anno di riferimento
Re: Treni diurni e notturni per la Sicilia
Bellissima
Se ti va, piano piano, di farci vedera anche le composizioni degli altri principali treni di quei tempi d'oro sarebbe una cosa interessantissima ed apprezzatissima.
Se ti va, piano piano, di farci vedera anche le composizioni degli altri principali treni di quei tempi d'oro sarebbe una cosa interessantissima ed apprezzatissima.
Re: Treni diurni e notturni per la Sicilia
Nessun problema,sempre a disposizione per gli studiosi " seri ",quando hai delle curiosità chiedi pure senza alcun problema,un'altra bella composizione era quella dell'Aurora quando era limitato a Reggio Calabria fine anni '70.
palermo centrale- Data d'iscrizione : 11.12.11
Re: Treni diurni e notturni per la Sicilia
Un'altro regalino,questa per gli appassionati è una chicca,la composizione dell'Aurora nel 1977,da poco declassato da TEE a Rapido con la traccia oraria praticamente uguale e sempre con la fermata a Napoli Mergellina.
A mio modesto parere una composizione che merita di esser trasformata in HO.
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A mio modesto parere una composizione che merita di esser trasformata in HO.
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palermo centrale- Data d'iscrizione : 11.12.11
Re: Treni diurni e notturni per la Sicilia
Conoscevo quella del 1982-83 ma questa del 1977 proprio no. Bel regalino...ma (come già ti ho chiesto) qualche composizione eccellente degli anni 90?? tipo 96-97-98-99
Dai che ce la puoi fare Palermo!!!
Dai che ce la puoi fare Palermo!!!
Gualtiero- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 09.08.10
Re: Treni diurni e notturni per la Sicilia
Grazie Gualtiero,come ben sai la mia ferrovia finisce con l'orario estivo '87,ma non dobbiamo mai mettere limiti alla provvidenza.
palermo centrale- Data d'iscrizione : 11.12.11
Treni diurni e notturni per la Sicilia
Ciao a tutti.
Mi sembra strano che ancora in questo forum non c'era una discussione del genere in merito ai grandi treni che hanno solcato i binari siciliani.
Questo topic potrebbe servire a molti compreso me per poter riprodurre in scala uno di quei grandi treni.
Che ne dite ?
Io per esempio sono alla ricerca della composizione di treni autocuccette tra gli anni 1999 e 2002.
Qualcuno di voi ne conosce qualcuna ?
Mi sembra strano che ancora in questo forum non c'era una discussione del genere in merito ai grandi treni che hanno solcato i binari siciliani.
Questo topic potrebbe servire a molti compreso me per poter riprodurre in scala uno di quei grandi treni.
Che ne dite ?
Io per esempio sono alla ricerca della composizione di treni autocuccette tra gli anni 1999 e 2002.
Qualcuno di voi ne conosce qualcuna ?
spqri- Data d'iscrizione : 20.07.09
Re: Treni diurni e notturni per la Sicilia
bella iniziativa,
I miei treni notturni sono stati tantissimi, ed anche quelli con auto al seguito che prediligevo nel periodo delle vacanze estive e quando avevo ancora i bambini moto piccoli.
Presto vi racconterò qualche mio ricordo accompagnato, come d'abitudine, da qualche scatto fotografico.
I miei treni notturni sono stati tantissimi, ed anche quelli con auto al seguito che prediligevo nel periodo delle vacanze estive e quando avevo ancora i bambini moto piccoli.
Presto vi racconterò qualche mio ricordo accompagnato, come d'abitudine, da qualche scatto fotografico.
Re: Treni diurni e notturni per la Sicilia
rispolvero questa discussione segnalandovi questo articolo pubblicato sul sito del Touring Club
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La parte migliore del viaggio erano le cotolette. I panini che passavano di mano in mano, l’odore delle arance d’inverno, i biscotti al mattino. Qualcuno che tirava fuori un termos con il caffé. C’erano cena e colazione incluse nel viaggio, sugli Espressi notturni verso il Sud. I treni a cuccette che oggi quasi non ci sono più. Partendo intorno alle cinque del pomeriggio da Milano Centrale l’arrivo a Messina Marittima era previsto quindici ore dopo. E allora bisognava attrezzarsi.
Con la scusa che comunque un ritardo di qualche ora era regola tutti portavano viveri come se dovessero viaggiare per giorni e giorni, traversando il deserto della speranza. Anche perché la sola idea di avere una carrozza ristorante o un carrellino bar era un miraggio. Per cui o ci si organizzava da casa, oppure digiuno. Anche se poi l’arte di arrangiarsi regnava sovrana sulle vetture e al vettovagliamento provvedevano con regolarità i venditori abusivi. Salivano in qualche stazione intermedia tra Roma e Reggio e da allora era un continuo: «Panini, acqua, bibite, caffè, caffè».
CHIACCHIERE SUL TRENO
Si mangiava in abbondanza e si parlava altrettanto, sugli Espressi notturni. I compartimenti da sei cuccette – quelli con le cartoline delle città d’Italia incorniciate sulle pareti del vagone come tanti “Intervalli” della tv che fu – diventavano un microcosmo di conoscenze, il luogo di una solidarietà umana e istintiva che scattava ben prima di Lodi. L’intimità forzata dovuta agli spazi ridotti rendeva semplici le chiacchiere che duravano il tempo di traversare l’Italia.
Quindici ore di compagnia diventavano l’occasione per sentire storie e raccontarsi, come se tutti fossero su un palcoscenico. I più giovani passavano le ore in corridoio a guardare scorrere l’Italia dall’uscio del retrobottega. I treni del Sole, dai nomi evocativi, erano abbastanza lenti per permettere di guardare in casa delle persone, provare a immaginare l’odore dei tinelli, il sapore della cena, le discussioni in salotto. Se viaggiavi nei giorni dei Mondiali o e degli Europei vedevi le famiglie riunite intorno alla tv, i divani pieni di gente, qualcuno che fumava in balcone, il silenzio per le strade svuotate. C’è la Nazionale. In treno sì e no si sentiva la partita con la radiolina, ma in Italia ci sono troppe gallerie, e le azioni si intuivano più che altro.
Ed era bello provare a dormire cullati dal dondolio cadenzato delle rotaie, lottando contro il russare molesto dei compagni di cuccette, il riscaldamento che non andava e l’aria condizionata che non si poteva regolare. A ripensarci non erano troppo comodi quegli Espressi, eppure cucivano l’Italia. Avevano un ruolo sociale. Giorno dopo giorno trasportavano speranze e tristezze, accorciavano distanze, univano famiglie, separavano amori. Maledetti per i loro ritardi, benedetti perché senza sarebbe stato peggio, erano l’appuntamento annuale col ritorno a casa.
L’ARRIVO IN SICILIA
Sui convogli per la Sicilia dopo Gioia Tauro saliva l’eccitazione. Tra una galleria e l’altra si intravedeva Cariddi. Lì calava il silenzio, aumentava il via vai con i bagni e tutti si incollavano ai finestrini a guardare il traliccio che custodisce lo Stretto. A Villa San Giovanni il treno veniva ingoiato dai traghetti, rimaneva in pancia per un paio d’ore, qualcuno saliva in coperta per l’arancino rituale. Che lo sanno tutti che non è mai stato un granché quello della nave: però era un arancino, cavolo, e tanto bastava.
Certo, lì il viaggio non era finito: per Palermo, Agrigento o Canicattì ci volevano ancora ore ed ore. Si arrivava a pomeriggio inoltrato, attraversando la Sicilia assolata dell’interno. Ma non importava. Certo non era tutta poesia. C’era chi si lamentava dello sporco, chi del freddo, chi dei ritardi: «Siamo su un carro bestiame». A ogni viaggio qualcuno sbottava: «L’anno prossimo non lo faccio più». Puntualmente l’anno dopo erano di nuovo tutti in carrozza.
IERI E OGGI
Le cose cambiano. Oltre al viaggio con un unico treno, da qualche anno le Ferrovie (chiamiamole ancora così...) hanno creato la staffetta Icn+Av per la Sicilia. Da Messina Centrale treno notturno fino a Tiburtina, poi il Frecciarossa per Milano, tutto allo stesso prezzo. Se va bene risparmi quattro ore; se va male ne perdi altrettante. Perché la coincidenza è stretta, venti minuti, e alle volte salta.
Ma è tutto il modo di intendere il treno notte che è cambiato. Le coperte di carta, il bicchiere d’acqua plastificato, le cuccette a quattro sono l’evoluzione di una storia antica. È più comodo e piacevole, su questo non ci sono dubbi. Anche i passeggeri sono cambiati. Si parla meno, si telefona di più.
Tutti vogliono comunicare a casa dove sono, sempre. Nei corridoi c’è meno gente, nelle cuccette si sta più larghi, ci si fa gli affari propri. I ritardi no, quelli rimangono. E con i ritardi aumentano i disagi, soprattutto considerando che su questi treni sono rimasti i più bisognosi: anziani e famiglie numerose. Scendi, cerca un treno corrispondente, fai la coda per cambiare biglietto, sposta le valigie, cambia binario. Uno dice: anche prima gli Espressi collezionavano ritardi. Vero. Però eri seduto sul treno, ti rassegnavi e non ci pensavi più. C’era sempre una cotoletta che avanzava.
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La parte migliore del viaggio erano le cotolette. I panini che passavano di mano in mano, l’odore delle arance d’inverno, i biscotti al mattino. Qualcuno che tirava fuori un termos con il caffé. C’erano cena e colazione incluse nel viaggio, sugli Espressi notturni verso il Sud. I treni a cuccette che oggi quasi non ci sono più. Partendo intorno alle cinque del pomeriggio da Milano Centrale l’arrivo a Messina Marittima era previsto quindici ore dopo. E allora bisognava attrezzarsi.
Con la scusa che comunque un ritardo di qualche ora era regola tutti portavano viveri come se dovessero viaggiare per giorni e giorni, traversando il deserto della speranza. Anche perché la sola idea di avere una carrozza ristorante o un carrellino bar era un miraggio. Per cui o ci si organizzava da casa, oppure digiuno. Anche se poi l’arte di arrangiarsi regnava sovrana sulle vetture e al vettovagliamento provvedevano con regolarità i venditori abusivi. Salivano in qualche stazione intermedia tra Roma e Reggio e da allora era un continuo: «Panini, acqua, bibite, caffè, caffè».
CHIACCHIERE SUL TRENO
Si mangiava in abbondanza e si parlava altrettanto, sugli Espressi notturni. I compartimenti da sei cuccette – quelli con le cartoline delle città d’Italia incorniciate sulle pareti del vagone come tanti “Intervalli” della tv che fu – diventavano un microcosmo di conoscenze, il luogo di una solidarietà umana e istintiva che scattava ben prima di Lodi. L’intimità forzata dovuta agli spazi ridotti rendeva semplici le chiacchiere che duravano il tempo di traversare l’Italia.
Quindici ore di compagnia diventavano l’occasione per sentire storie e raccontarsi, come se tutti fossero su un palcoscenico. I più giovani passavano le ore in corridoio a guardare scorrere l’Italia dall’uscio del retrobottega. I treni del Sole, dai nomi evocativi, erano abbastanza lenti per permettere di guardare in casa delle persone, provare a immaginare l’odore dei tinelli, il sapore della cena, le discussioni in salotto. Se viaggiavi nei giorni dei Mondiali o e degli Europei vedevi le famiglie riunite intorno alla tv, i divani pieni di gente, qualcuno che fumava in balcone, il silenzio per le strade svuotate. C’è la Nazionale. In treno sì e no si sentiva la partita con la radiolina, ma in Italia ci sono troppe gallerie, e le azioni si intuivano più che altro.
Ed era bello provare a dormire cullati dal dondolio cadenzato delle rotaie, lottando contro il russare molesto dei compagni di cuccette, il riscaldamento che non andava e l’aria condizionata che non si poteva regolare. A ripensarci non erano troppo comodi quegli Espressi, eppure cucivano l’Italia. Avevano un ruolo sociale. Giorno dopo giorno trasportavano speranze e tristezze, accorciavano distanze, univano famiglie, separavano amori. Maledetti per i loro ritardi, benedetti perché senza sarebbe stato peggio, erano l’appuntamento annuale col ritorno a casa.
L’ARRIVO IN SICILIA
Sui convogli per la Sicilia dopo Gioia Tauro saliva l’eccitazione. Tra una galleria e l’altra si intravedeva Cariddi. Lì calava il silenzio, aumentava il via vai con i bagni e tutti si incollavano ai finestrini a guardare il traliccio che custodisce lo Stretto. A Villa San Giovanni il treno veniva ingoiato dai traghetti, rimaneva in pancia per un paio d’ore, qualcuno saliva in coperta per l’arancino rituale. Che lo sanno tutti che non è mai stato un granché quello della nave: però era un arancino, cavolo, e tanto bastava.
Certo, lì il viaggio non era finito: per Palermo, Agrigento o Canicattì ci volevano ancora ore ed ore. Si arrivava a pomeriggio inoltrato, attraversando la Sicilia assolata dell’interno. Ma non importava. Certo non era tutta poesia. C’era chi si lamentava dello sporco, chi del freddo, chi dei ritardi: «Siamo su un carro bestiame». A ogni viaggio qualcuno sbottava: «L’anno prossimo non lo faccio più». Puntualmente l’anno dopo erano di nuovo tutti in carrozza.
IERI E OGGI
Le cose cambiano. Oltre al viaggio con un unico treno, da qualche anno le Ferrovie (chiamiamole ancora così...) hanno creato la staffetta Icn+Av per la Sicilia. Da Messina Centrale treno notturno fino a Tiburtina, poi il Frecciarossa per Milano, tutto allo stesso prezzo. Se va bene risparmi quattro ore; se va male ne perdi altrettante. Perché la coincidenza è stretta, venti minuti, e alle volte salta.
Ma è tutto il modo di intendere il treno notte che è cambiato. Le coperte di carta, il bicchiere d’acqua plastificato, le cuccette a quattro sono l’evoluzione di una storia antica. È più comodo e piacevole, su questo non ci sono dubbi. Anche i passeggeri sono cambiati. Si parla meno, si telefona di più.
Tutti vogliono comunicare a casa dove sono, sempre. Nei corridoi c’è meno gente, nelle cuccette si sta più larghi, ci si fa gli affari propri. I ritardi no, quelli rimangono. E con i ritardi aumentano i disagi, soprattutto considerando che su questi treni sono rimasti i più bisognosi: anziani e famiglie numerose. Scendi, cerca un treno corrispondente, fai la coda per cambiare biglietto, sposta le valigie, cambia binario. Uno dice: anche prima gli Espressi collezionavano ritardi. Vero. Però eri seduto sul treno, ti rassegnavi e non ci pensavi più. C’era sempre una cotoletta che avanzava.
Re: Treni diurni e notturni per la Sicilia
Quanta nostalgia e quanta amara verità... comunque, quando viaggio, preferisco spendere di più e fare i biglietti separati, anche perché in AV quando posso prendo o la prima classe o business, inoltre mi tengo almeno 1 ora per le coincidenze
Re: Treni diurni e notturni per la Sicilia
Una recente novità per i treni che collegano la nostra Isola a Roma:
Re: Treni diurni e notturni per la Sicilia
C'erano vetture in trasferta o mi son perso qualcosa? 7 vetture pax non li vedevo dal 2003
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