vertenza servirail
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Gualtiero
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vertenza servirail
La società, in due distinte lettere, ha informato che nessuno rimarrà a spasso e che tutti i dipendenti troveranno una nuova occupazione sempre nell’ambito degli appalti del settore. Barresi (Fit Cisl): «Non conosciamo ancor ai contenuti dell’accordo». Oggi intanto incontro tra Lombardo e Monti
Martedì, 27 dicembre, 2011
Quello 2011 sarà un Natale che, purtroppo, gli 85 lavoratori Servirail non potranno dimenticare. Il pranzo del 25 lo hanno trascorso, con mogli e bambini alla mensa della Stazione Centrale: ad occuparsi di antipasti, primi, secondi e dessert sempre la società di servizi Nettuno che dal primo giorno del presidio nell’ormai dismessa sede dell’impianto, fornisce agli ex-dipendenti un pasto caldo. La “squadra” del servizio treni notte, he deciso di condividere le difficoltà anche in uno dei giorni più significativi dell’anno, per darsi forza e cercare di trovare l’uno nell’altro lo stimolo per non arrendersi. Questa mattina sono riprese le trattative sindacali per individuare una soluzione che consenta il riassorbimento di tutti i lavoratori. Nei due giorni di festa appena trascorsi la dirigenza di Ferrovie dello Stato si è “fatta viva” inviando due distinte lettere in cui si garantisce che nessuno dei lavoratori rimarrà a spasso, ma che al contrario tutti verranno “ricollocati”, sempre nell’ambito degli appalti del settore, a seguito di corsi di aggiornamento professionale. Possibilità quest’ultima, su cui mostra un po’ di scetticismo Michele Barresi, segretario della Fit-Cisl: «Sono parole che non ci convincono – spiega – innanzitutto perché non sappiamo quali effettivamente siano i contenuti di questi potenziali accordi. C’è in corso un trattativa sindacale e piuttosto che intervenire dall’esterno, sarebbe stato importante che tale soluzione venisse prospettata anche in sede di discussione». Sempre oggi sono riprese le trattativa tra governo e Regione: il presidente Lombardo, infatti, incontrerà nel pomeriggio il premier Monti con cui si discuterà, fra l’altro, anche della necessità di ripristinare il servizio treni notte da e per la Sicilia, non solo nell’interesse dei lavoratori ma anche dell’utenza. (E.DEP.)
Martedì, 27 dicembre, 2011
Quello 2011 sarà un Natale che, purtroppo, gli 85 lavoratori Servirail non potranno dimenticare. Il pranzo del 25 lo hanno trascorso, con mogli e bambini alla mensa della Stazione Centrale: ad occuparsi di antipasti, primi, secondi e dessert sempre la società di servizi Nettuno che dal primo giorno del presidio nell’ormai dismessa sede dell’impianto, fornisce agli ex-dipendenti un pasto caldo. La “squadra” del servizio treni notte, he deciso di condividere le difficoltà anche in uno dei giorni più significativi dell’anno, per darsi forza e cercare di trovare l’uno nell’altro lo stimolo per non arrendersi. Questa mattina sono riprese le trattative sindacali per individuare una soluzione che consenta il riassorbimento di tutti i lavoratori. Nei due giorni di festa appena trascorsi la dirigenza di Ferrovie dello Stato si è “fatta viva” inviando due distinte lettere in cui si garantisce che nessuno dei lavoratori rimarrà a spasso, ma che al contrario tutti verranno “ricollocati”, sempre nell’ambito degli appalti del settore, a seguito di corsi di aggiornamento professionale. Possibilità quest’ultima, su cui mostra un po’ di scetticismo Michele Barresi, segretario della Fit-Cisl: «Sono parole che non ci convincono – spiega – innanzitutto perché non sappiamo quali effettivamente siano i contenuti di questi potenziali accordi. C’è in corso un trattativa sindacale e piuttosto che intervenire dall’esterno, sarebbe stato importante che tale soluzione venisse prospettata anche in sede di discussione». Sempre oggi sono riprese le trattativa tra governo e Regione: il presidente Lombardo, infatti, incontrerà nel pomeriggio il premier Monti con cui si discuterà, fra l’altro, anche della necessità di ripristinare il servizio treni notte da e per la Sicilia, non solo nell’interesse dei lavoratori ma anche dell’utenza. (E.DEP.)
Gualtiero- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 09.08.10
vertenza servirail
Ottimo...vediamo di sapere quando arrivano.
Volevo comunicare che al binario 1 della stazione di Messina è possibile mettere una firma per la causa dei lavoratori Servirail e il ripristino delle lunghe percorrenze. Mi sembra un atto doveroso e invito tutti a passare dalla stazione e firmare. Spero che la mia Associazione AFS si mobiliti presto!!
Volevo comunicare che al binario 1 della stazione di Messina è possibile mettere una firma per la causa dei lavoratori Servirail e il ripristino delle lunghe percorrenze. Mi sembra un atto doveroso e invito tutti a passare dalla stazione e firmare. Spero che la mia Associazione AFS si mobiliti presto!!
Gualtiero- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 09.08.10
Re: vertenza servirail
come vedete, data l'importanza della questione, ho deciso di aprire un topic dedicato.
continuate quì la discussione
grazie
continuate quì la discussione
grazie
Re: vertenza servirail
Scusate siete andati in stazione a mettere le firme??o devo telefonarvi uno ad uno
Gualtiero- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 09.08.10
Re: vertenza servirail
Gualtiero ha scritto:Scusate siete andati in stazione a mettere le firme??o devo telefonarvi uno ad uno
Fatto!
Re: vertenza servirail
^^
Un mito....speriamo che l'hanno fatto pure gli altri. Altrimenti partiranno insulti a valanga!!!
Un mito....speriamo che l'hanno fatto pure gli altri. Altrimenti partiranno insulti a valanga!!!
Gualtiero- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 09.08.10
Re: vertenza servirail
Sono favorevole a questa sorta di manifestazione/protesta, un pò come fu per l' ex stabilimento della birra Messina.
Qui però c'è un particolare, nel senso che le persone che lavoravano sui treni non facevano parte di trenitalia bensì di una cooperativa esterna che ne curava il servizio.
Una volta scaduto il contratto di collaborazione, è stata proposta una nuova gara d' appalto dove la "servirail" non si è aggiudicata l' appalto. Dico, è una prassi del tutto normale, non è stata trenitalia a cacciarli fuori!
Umanamente mi dispiace e pare così per la nuova società appaltatrice che, passandosi una mano sulla coscenza, ha integrato 85 persone...
Il taglio dei treni a lunga percorrenza è stata messa nel calderone per amplificare di più la situazione ma è un' altra storia che comunque corre parallelamente.
Qui però c'è un particolare, nel senso che le persone che lavoravano sui treni non facevano parte di trenitalia bensì di una cooperativa esterna che ne curava il servizio.
Una volta scaduto il contratto di collaborazione, è stata proposta una nuova gara d' appalto dove la "servirail" non si è aggiudicata l' appalto. Dico, è una prassi del tutto normale, non è stata trenitalia a cacciarli fuori!
Umanamente mi dispiace e pare così per la nuova società appaltatrice che, passandosi una mano sulla coscenza, ha integrato 85 persone...
Il taglio dei treni a lunga percorrenza è stata messa nel calderone per amplificare di più la situazione ma è un' altra storia che comunque corre parallelamente.
Doppia simmetrica- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 08.06.09
Re: vertenza servirail
Doppia simmetrica ha scritto:Sono favorevole a questa sorta di manifestazione/protesta, un pò come fu per l' ex stabilimento della birra Messina.
Qui però c'è un particolare, nel senso che le persone che lavoravano sui treni non facevano parte di trenitalia bensì di una cooperativa esterna che ne curava il servizio.
Una volta scaduto il contratto di collaborazione, è stata proposta una nuova gara d' appalto dove la "servirail" non si è aggiudicata l' appalto. Dico, è una prassi del tutto normale, non è stata trenitalia a cacciarli fuori!
Umanamente mi dispiace e pare così per la nuova società appaltatrice che, passandosi una mano sulla coscenza, ha integrato 85 persone...
Il taglio dei treni a lunga percorrenza è stata messa nel calderone per amplificare di più la situazione ma è un' altra storia che comunque corre parallelamente.
^^
Veramente il contratto, guarda caso, scadeva il 30 giugno 2012...e cosa è successo l'11 dicembre 2011??Hanno tagliato le lunghe percorrenze...facendo recesso del contratto.
sarebbe opportuno fare un salto alla stazione e la ti daranno tutte le informazioni necessarie..non sono 4 scappati di casa...
la servirali non è altro che l'ex wagon lits storica società che gestiva il servizio dei treni notte. Moretti astutamente ha stipulato dei contratti (senza nessuna gara d'appalto) con la società Veolia per i servizi notturni Thello ma con la clausula ben precisa di assumere personale francese. Altrimenti la Francia col chiul che gli avrebbe concesso la circolabilità con grande delusione del moretto.
La servirail ha operato in tutta Italia e non ha caso le proteste sono in tutta Italia. Se fosse stata una semplice "perdita di gara d'appalto"..non sarebbero arrivati a mettere su questo pandemonio. Avrebbero fatto ricorso al tar, come succede quando si bandisce una gara d'appalto e si arriva primo e secondo.
E' ovvio che se a parlarti sono persone che lavorano per conto di Trenitalia o sono dipendenti di Trenitalia non ti potranno mai dire la verità..e dovranno difendere a spada tratta l'operato del loro padroncino. (rischiano il licenziamento diretto).
Non sto qua a pubblicare i migilia di articoli presenti in rete riguardo alla questione..invito tutti ad andare in stazione anche per vederci chiaro.
Dimmi la verità hai parlato con qualcuno che lavora per conto di trenitalia vero??
Gualtiero- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 09.08.10
Re: vertenza servirail
Servirail, la strategia di Trenitalia dietro la dismissione della lunga percorrenza. I dipendenti Wagon Lits: "Chiediamo il sostegno della classe politica e della società siciliana"
Scritto da Emma De Maria Etichettato sotto trenitalia, vertenza servirail, wagon lits, lunga percorrenza, carmelo russo,
Servirail, la strategia di Trenitalia dietro la dismissione della lunga percorrenza. I dipendenti Wagon Lits: "Chiediamo il sostegno della classe politica e della società siciliana"
Licenziati perché considerati inutili per il piano di crescita aziendale di Trenitalia, privati dei propri diritti, del proprio lavoro e lasciati senza tutela sociale; questa la drammatica condizione vissuta dagli 85 dipendenti Servirail Wagon Lits.
La partenza dalla stazione centrale di Messina, lo scorso 11 dicembre, dell’ultimo convoglio Siracusa – Venezia, in seguito alla decisione unilaterale di Trenitalia, ha segnato drammaticamente la fine di centocinquant’anni di storia del trasporto italiano su rotaie.
Una storia che si conclude amaramente e travolge il destino di chi, su quel treno notte, ha vissuto una parte importante della propria vita, una vita che oggi sembra scivolare inesorabilmente tra le dita.
Sconfortati, ma non sconfitti i dipendenti Servirail continuano a presidiare costantemente il binario 1 nella stazione centrale di Messina ed a promuovere congiuntamente una raccolta firme che intende coinvolgere e sensibilizzare la cittadinanza.
Un sostegno ed un apporto che rappresentano linfa vitale per lavoratori che da mesi si battono, affinché le scelte devastanti di Trenitalia non cancellino, insieme a tanti posti di lavoro, un diritto alla mobilità costituzionalmente garantito.
La Sicilia non si piega e con orgoglio alza la testa respingendo anni di sopraffazioni, mortificazioni ed accettazione passiva e silente di logiche ispirate ad interessi particolari.
Richiamandosi all’articolo 16 della Costituzione repubblicana “Ogni cittadino può circolare liberamente in qualsiasi parte del territorio nazionale”, i lavoratori Servirail hanno scritto al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, chiedendo al Capo dello Stato un intervento che sia un responsabile richiamo per tutte forze politiche.
Ci si aspetta molto dall’incontro che si svolgerà a Palermo il prossimo 5 gennaio tra parti sociali, istituzioni regionali e vertici di Trenitalia, ma soprattutto si attende di conoscere i contenuti dell’incontro e la posizione con la quale i sindacati intendano arrivare al tavolo della contrattazione.
“Al momento non conosciamo la posizione con la quale forze politiche e sindacali si preparano ad affrontare questo appuntamento – ci spiegano alcuni degli ex dipendenti Servirail - se intendano cioè percorrere la strada del compromesso o spendersi per ripristinare la lunga percorrenza, unica soluzione che possa riassorbire, al di là delle infondate promesse di Moretti, i lavoratori licenziati”.
“Ci rassicurano, in tal senso, le dichiarazioni dell’assessore Carmelo Russo che in più circostanze – ricordano- ha espresso la propria contrarietà ad avallare qualsiasi accordo, che non preveda il riassorbimento dei lavoratori siciliani nel contratto di servizio”.
Alla politica siciliana si chiede di abbracciare questa linea, attraverso una netta presa di posizione che sia propulsiva nei confronti del governo nazionale, affinché prema su Trenitalia ed inviti l’azienda a rivedere la propria politica in tema di trasporti.
Una vicenda esplosa mediaticamente con la definitiva scomparsa dei convogli notte ed i conseguenti primi disagi per i passeggeri, ma alla quale si è giunti attraverso accordi e macchinazioni frutto, sembrerebbe a voler pensar male, di un ben congeniato progetto finalizzato ad isolare il Mezzogiorno.
Una vicenda intricata e con molte zone d’ombra che i dipendenti Servirail ci spiegano: “Trenitalia ha iniziato col disincentivare i passeggeri che chiedevano prenotazioni sui convogli notte, giustificandosi dietro la presunta assenza di compartimenti disponibili; niente di più falso: i vagoni lasciavano la stazione – denunciano - completamente vuoti”.
Convogli vuoti, mancata manutenzione e pessime condizioni igieniche erano già state denunciate nel 2008, mediante un esposto presentato alla Corte dei Conti.
“Evidente è la strategia dall’azienda – denunciano i dipendenti Servirail- che dimostrando l’assenza di prenotazioni e la conseguente mancanza di introiti, supportava la necessità di arginare le perdite, sopprimendo un collegamento divenuto improduttivo”.
Scelta in contraddizione con la decisione di Trenitalia di bandire una nuova gara d’appalto, aggiudicataria la Global Service, alla quale subentra, in assenza delle normali procedure di assegnazione servizio, la società Angel.
“Senza stilare alcuna graduatoria sul territorio nazionale – denunciano ancora alcuni dei lavoratori licenziati da Trenitalia - sono state assunte, mentre erano già state inviate le nostre lettere di licenziamento, circa 200 persone prive di regolare contratto di assunzione e lasciate salire sui convogli senza divisa identificativa”.
Circostanza irrituale, che se dimostrata, avrebbe dovuto determinare una forte presa di posizione da parte di tutto il mondo sindacale.
“Una volta reclutato – raccontano i dipendenti Servirail- il personale veniva scortato sui treni da un servizio di vigilanza privato; grande evidentemente, la paura di ripercussioni e la consapevolezza di aver agito in mala fede”.
Anomalie che proseguono e divengono indice di una pianificazione rispondente ad una precisa volontà: quella di sacrificare sull’altare di un onnipotente profitto personale gli interessi di una collettività; una circostanza, che se provata, rappresenterebbe una gravissima violazione di diritti costituzionalmente garantiti.
Il contratto Servirail, rescisso dall’azienda sei mesi prima della scadenza del 30 giugno2012, prevedeva il servizio notte sia sulle tratte nazionali sia su quelle internazionali, su queste ultime al licenziamento dei dipendenti Servirail ha fatto seguito da parte di Trenitalia l’assunzione di nuovi lavoratori oltralpe.
Attraverso non ben precisati accordi aziendali, intercorsi tra Trenitalia e la francese Tellau, si è stabilita l’assunzione di personale transalpino che presterà servizio con strumenti e su treni italiani.
Si assume nuovo personale ed al contempo si dà un volto nuovo a convogli e vetture, con un investimento di circa 4000 euro per ciascun vagone letto, ma anche qui i dipendenti Servirail denunciano altre irregolarità: “Concluso il programma di restauro, gli scompartimenti venivano abbandonati all’interno di autorimesse, divenendo oggetto di atti vandalici e ricovero per senza dimora”.
Ricapitoliamo: Trenitalia dismette la lunga percorrenza, assume nuovo personale con modalità irrituali, disincentiva le prenotazioni ed acquista e ristruttura nuove vetture per poi lasciarle inutilizzate; incongruenze, contraddizioni ed irregolarità, quelle denunciate da alcuni ex dipendenti, che gettano pesanti ombre sulla gestione della vicenda da parte di Trenitalia, circostanze in merito alle quali l’azienda dovrebbe, forse, fare chiarezza.
Le denuncie provenienti da parte dei dipendenti Servirail, che abbiamo incontrato, non si fermano qui: “La strategia di Trenitalia è stata da sempre quella di cancellare i treni notte – denunciano - raggiunto il primo obiettivo, con la soppressione del Siracusa – Venezia, l’azienda punta adesso a depotenziare il collegamento Siracusa – Roma attualmente coperto da tre convogli; anche qui la tecnica è la stessa: disincentivare i passeggeri attraverso l’adozione di orari proibitivi”.
Allo stato attuale per raggiungere Roma occorre sostenere un costo di 60euro, al quale va ad aggiungersi un ulteriore spesa, circa 40- 50 euro, per proseguire dalla capitale verso altre destinazioni; spesa destinata aumentare se, come nelle intenzioni di Trenitalia, si intenderà investire solo sull’alta velocità.
Un regalo al trasporto aereo; settore che in assenza di concorrenza vedrà inevitabilmente incrementare il costo dei voli nazionali.
Il presidio al 1°binario continua ed è qui che i dipendenti Servirail invitano forze politiche ed i sindacati al dialogo ed al confronto: “Continueremo questa battaglia laddove tutto ha avuto inizio; sanno dove trovarci, chiediamo l’aiuto ed il sostegno di tutti; l’adesione da parte della società civile alla nostra petizione ci dà la forza di continuare a credere, a sperare ed a lottare”.
Scritto da Emma De Maria Etichettato sotto trenitalia, vertenza servirail, wagon lits, lunga percorrenza, carmelo russo,
Servirail, la strategia di Trenitalia dietro la dismissione della lunga percorrenza. I dipendenti Wagon Lits: "Chiediamo il sostegno della classe politica e della società siciliana"
Licenziati perché considerati inutili per il piano di crescita aziendale di Trenitalia, privati dei propri diritti, del proprio lavoro e lasciati senza tutela sociale; questa la drammatica condizione vissuta dagli 85 dipendenti Servirail Wagon Lits.
La partenza dalla stazione centrale di Messina, lo scorso 11 dicembre, dell’ultimo convoglio Siracusa – Venezia, in seguito alla decisione unilaterale di Trenitalia, ha segnato drammaticamente la fine di centocinquant’anni di storia del trasporto italiano su rotaie.
Una storia che si conclude amaramente e travolge il destino di chi, su quel treno notte, ha vissuto una parte importante della propria vita, una vita che oggi sembra scivolare inesorabilmente tra le dita.
Sconfortati, ma non sconfitti i dipendenti Servirail continuano a presidiare costantemente il binario 1 nella stazione centrale di Messina ed a promuovere congiuntamente una raccolta firme che intende coinvolgere e sensibilizzare la cittadinanza.
Un sostegno ed un apporto che rappresentano linfa vitale per lavoratori che da mesi si battono, affinché le scelte devastanti di Trenitalia non cancellino, insieme a tanti posti di lavoro, un diritto alla mobilità costituzionalmente garantito.
La Sicilia non si piega e con orgoglio alza la testa respingendo anni di sopraffazioni, mortificazioni ed accettazione passiva e silente di logiche ispirate ad interessi particolari.
Richiamandosi all’articolo 16 della Costituzione repubblicana “Ogni cittadino può circolare liberamente in qualsiasi parte del territorio nazionale”, i lavoratori Servirail hanno scritto al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, chiedendo al Capo dello Stato un intervento che sia un responsabile richiamo per tutte forze politiche.
Ci si aspetta molto dall’incontro che si svolgerà a Palermo il prossimo 5 gennaio tra parti sociali, istituzioni regionali e vertici di Trenitalia, ma soprattutto si attende di conoscere i contenuti dell’incontro e la posizione con la quale i sindacati intendano arrivare al tavolo della contrattazione.
“Al momento non conosciamo la posizione con la quale forze politiche e sindacali si preparano ad affrontare questo appuntamento – ci spiegano alcuni degli ex dipendenti Servirail - se intendano cioè percorrere la strada del compromesso o spendersi per ripristinare la lunga percorrenza, unica soluzione che possa riassorbire, al di là delle infondate promesse di Moretti, i lavoratori licenziati”.
“Ci rassicurano, in tal senso, le dichiarazioni dell’assessore Carmelo Russo che in più circostanze – ricordano- ha espresso la propria contrarietà ad avallare qualsiasi accordo, che non preveda il riassorbimento dei lavoratori siciliani nel contratto di servizio”.
Alla politica siciliana si chiede di abbracciare questa linea, attraverso una netta presa di posizione che sia propulsiva nei confronti del governo nazionale, affinché prema su Trenitalia ed inviti l’azienda a rivedere la propria politica in tema di trasporti.
Una vicenda esplosa mediaticamente con la definitiva scomparsa dei convogli notte ed i conseguenti primi disagi per i passeggeri, ma alla quale si è giunti attraverso accordi e macchinazioni frutto, sembrerebbe a voler pensar male, di un ben congeniato progetto finalizzato ad isolare il Mezzogiorno.
Una vicenda intricata e con molte zone d’ombra che i dipendenti Servirail ci spiegano: “Trenitalia ha iniziato col disincentivare i passeggeri che chiedevano prenotazioni sui convogli notte, giustificandosi dietro la presunta assenza di compartimenti disponibili; niente di più falso: i vagoni lasciavano la stazione – denunciano - completamente vuoti”.
Convogli vuoti, mancata manutenzione e pessime condizioni igieniche erano già state denunciate nel 2008, mediante un esposto presentato alla Corte dei Conti.
“Evidente è la strategia dall’azienda – denunciano i dipendenti Servirail- che dimostrando l’assenza di prenotazioni e la conseguente mancanza di introiti, supportava la necessità di arginare le perdite, sopprimendo un collegamento divenuto improduttivo”.
Scelta in contraddizione con la decisione di Trenitalia di bandire una nuova gara d’appalto, aggiudicataria la Global Service, alla quale subentra, in assenza delle normali procedure di assegnazione servizio, la società Angel.
“Senza stilare alcuna graduatoria sul territorio nazionale – denunciano ancora alcuni dei lavoratori licenziati da Trenitalia - sono state assunte, mentre erano già state inviate le nostre lettere di licenziamento, circa 200 persone prive di regolare contratto di assunzione e lasciate salire sui convogli senza divisa identificativa”.
Circostanza irrituale, che se dimostrata, avrebbe dovuto determinare una forte presa di posizione da parte di tutto il mondo sindacale.
“Una volta reclutato – raccontano i dipendenti Servirail- il personale veniva scortato sui treni da un servizio di vigilanza privato; grande evidentemente, la paura di ripercussioni e la consapevolezza di aver agito in mala fede”.
Anomalie che proseguono e divengono indice di una pianificazione rispondente ad una precisa volontà: quella di sacrificare sull’altare di un onnipotente profitto personale gli interessi di una collettività; una circostanza, che se provata, rappresenterebbe una gravissima violazione di diritti costituzionalmente garantiti.
Il contratto Servirail, rescisso dall’azienda sei mesi prima della scadenza del 30 giugno2012, prevedeva il servizio notte sia sulle tratte nazionali sia su quelle internazionali, su queste ultime al licenziamento dei dipendenti Servirail ha fatto seguito da parte di Trenitalia l’assunzione di nuovi lavoratori oltralpe.
Attraverso non ben precisati accordi aziendali, intercorsi tra Trenitalia e la francese Tellau, si è stabilita l’assunzione di personale transalpino che presterà servizio con strumenti e su treni italiani.
Si assume nuovo personale ed al contempo si dà un volto nuovo a convogli e vetture, con un investimento di circa 4000 euro per ciascun vagone letto, ma anche qui i dipendenti Servirail denunciano altre irregolarità: “Concluso il programma di restauro, gli scompartimenti venivano abbandonati all’interno di autorimesse, divenendo oggetto di atti vandalici e ricovero per senza dimora”.
Ricapitoliamo: Trenitalia dismette la lunga percorrenza, assume nuovo personale con modalità irrituali, disincentiva le prenotazioni ed acquista e ristruttura nuove vetture per poi lasciarle inutilizzate; incongruenze, contraddizioni ed irregolarità, quelle denunciate da alcuni ex dipendenti, che gettano pesanti ombre sulla gestione della vicenda da parte di Trenitalia, circostanze in merito alle quali l’azienda dovrebbe, forse, fare chiarezza.
Le denuncie provenienti da parte dei dipendenti Servirail, che abbiamo incontrato, non si fermano qui: “La strategia di Trenitalia è stata da sempre quella di cancellare i treni notte – denunciano - raggiunto il primo obiettivo, con la soppressione del Siracusa – Venezia, l’azienda punta adesso a depotenziare il collegamento Siracusa – Roma attualmente coperto da tre convogli; anche qui la tecnica è la stessa: disincentivare i passeggeri attraverso l’adozione di orari proibitivi”.
Allo stato attuale per raggiungere Roma occorre sostenere un costo di 60euro, al quale va ad aggiungersi un ulteriore spesa, circa 40- 50 euro, per proseguire dalla capitale verso altre destinazioni; spesa destinata aumentare se, come nelle intenzioni di Trenitalia, si intenderà investire solo sull’alta velocità.
Un regalo al trasporto aereo; settore che in assenza di concorrenza vedrà inevitabilmente incrementare il costo dei voli nazionali.
Il presidio al 1°binario continua ed è qui che i dipendenti Servirail invitano forze politiche ed i sindacati al dialogo ed al confronto: “Continueremo questa battaglia laddove tutto ha avuto inizio; sanno dove trovarci, chiediamo l’aiuto ed il sostegno di tutti; l’adesione da parte della società civile alla nostra petizione ci dà la forza di continuare a credere, a sperare ed a lottare”.
Gualtiero- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 09.08.10
Re: vertenza servirail
Legislatura 16 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-06099
Atto n. 4-06099
Pubblicato il 18 ottobre 2011
Seduta n. 626
BELISARIO - Ai Ministri delle infrastrutture e dei trasporti e del lavoro e delle politiche sociali. -
Premesso che:
la Servirail, facente parte del gruppo Newrest-Wagons Lits, è la società che, insieme alla Wasteels International Italia Srl, ha in affidamento dalla committente Trenitalia l'accompagnamento a bordo delle carrozze cuccette e dei vagoni letto;
i lavoratori delle società che si occupano per conto di Trenitalia dei treni notte, da tempo denunciano una situazione di profonda crisi in cui si troverebbe il settore, non a causa della mancanza di viaggiatori, ma per precise scelte strategiche di Trenitalia;
con lettera del 14 aprile 2011, Trenitalia SpA ha comunicato all'appaltatrice Wasteels l'intenzione di recedere anticipatamente dal contratto di appalto a decorrere dall'11 dicembre 2011, e di conseguenza la Wasteels, che occupa complessivamente 182 lavoratori, ha aperto una procedura di mobilità collettiva che ha coinvolto la totalità del personale, nell'eventualità in cui l'appalto dovesse essere aggiudicato ad altra società;
la situazione in cui versano i lavoratori della Servirail non è dissimile: a partire dalla fine del mese di settembre 2011 sono arrivate le prime lettere di preavviso di licenziamento e da tempo le organizzazioni sindacali denunciano la perdita di 480 posti di lavoro degli addetti del servizio di accompagnamento notturno, a partire dal mese di dicembre. Stando a quanto dichiarato dagli stessi lavoratori, nei prossimi giorni verranno licenziati almeno altri 100 dipendenti tra gli addetti alla manutenzione;
a gennaio 2011 Trenitalia ha siglato un accordo commerciale con la società francese Veolia Transport. La neonata società gestirà, da dicembre 2011, i treni notturni Roma-Parigi, Venezia-Parigi e i collegamenti diurni AV Torino-Lione, attraverso la linea ferroviaria attuale. Della nuova società per azioni di diritto francese, con capitale superiore a un milione e mezzo di euro, Italia e Francia sono entrambe azioniste al 50 per cento;
il 1° giugno 2011 Trenitalia ha pubblicato il bando di gara per l'affidamento dei servizi di accoglienza, accompagnamento ed assistenza alla clientela, nonché di altre prestazioni accessorie da svolgersi sulle vetture in composizione ai treni notte circolanti sul territorio nazionale e su alcune tratte da e per l'Austria. La breve descrizione dell'appalto mostra elementi notevolmente differenti rispetto ai contenuti dei precedenti bandi, tra i quali si segnalano: la presenza di un solo accompagnatore in servizio ogni due carrozze notte; la presenza di un solo polo logistico principale a Roma; la riduzione del numero di carrozze stimate per il primo anno di attività; l'attribuzione al personale di bordo di ulteriori compiti, quali la pulizia e il ripristino durante il viaggio delle toilette dei treni oggetto di appalto, senza alcuna specificazione in merito alla tipologia contrattuale di riferimento;
è evidente quindi che Trenitalia aveva deciso già da tempo che i servizi oggetto di uno specifico contratto, ossia quello stipulato con l'ATI Servirail-Wasteels, che avrebbe dovuto rimanere valido fino a giugno 2012, sarebbero stati affidati ad altri, rescindendo anticipatamente il contratto vigente. Nel corso del mese di aprile, infatti, Trenitalia ha proceduto alla rescissione del contratto in essere - che aveva già subito modifiche, vista la decurtazione di 1800 corse con i conseguenti 168 esuberi - anticipandone la scadenza, definitiva e non prorogabile, proprio all'11 dicembre 2011;
dopo il mancato accordo registrato in sede ministeriale il 21 settembre 2011, l'amministratore delegato di NewRest - gruppo a cui appartiene Servirail - Jonathan Stent-Torriani, ha confermato che in considerazione dei parametri fissati da Trenitalia, la società Servirail non è tecnicamente in grado di poter partecipare alla gara per la gestione dei "Servizi di accoglienza e di assistenza per i treni notte". Cessata l'attività per conto di Trenitalia, a far data dal 12 dicembre 2011, la società Servirail non svolgerà altre attività in Italia;
per la prima volta, dunque la citata società, che da sempre fornisce il servizio di accompagnamento notte per Trenitalia, non parteciperà alla gara di appalto. Le condizioni offerte sarebbero state troppo gravose per la società. Il 19 ottobre 2011 verranno aperte le buste, sebbene vi sia il timore che la gara vada deserta. Le organizzazioni sindacali riferiscono che, in attesa della conclusione della procedura di gara, è stato già soppresso il servizio letto sulla Lecce-Torino, sulla Lecce-Bolzano e sulla Lecce-Roma;
è evidente l'incertezza che predomina nelle prospettive del settore, aggravata dall'assenza della clausola sociale: i lavoratori chiedono infatti il riassorbimento del personale già in servizio da parte della eventuale nuova ditta appaltatrice. In alternativa, chiedono di essere ricollocati in Trenitalia, così come già accaduto in Germania e in Francia;
rilevato che:
Trenitalia, in data 10 ottobre, ha comunicato che il servizio di accoglienza, accompagnamento e assistenza ai clienti dei treni notte resta attivo. Trenitalia ha lanciato nei mesi scorsi una gara comunitaria per individuare la nuova società a cui affidarne la gestione, oggi effettuata da RTI Servirail - Wastel. Nello stesso comunicato si afferma: «Non è vero neanche, come riportato nel comunicato sindacale, che Trenitalia licenzia i dipendenti di RTI Servirail - Wastel, perché ogni decisione sull'impiego delle maestranze della società, com'è evidente, è competenza esclusiva di quest'ultima. La realtà è che, in tutta Europa, la domanda di Treni Notte ha segnato negli ultimi anni un crollo verticale, soprattutto sulle rotte interne, complice l'avvento dei voli low cost e dell'Alta velocità ferroviaria. In Italia negli ultimi 10 anni la domanda è scesa del 66 per cento con un picco del 20 per cento solo nell'ultimo anno e l'offerta si va adeguando a questo trend»;
al di là del crollo generalizzato della domanda, sinora Trenitalia non ha comunque operato per favorire l'utilizzo dei treni notte, in quanto all'interrogante sono pervenute segnalazioni in merito alla difficoltà persistente di utilizzare, a partire dal mese di aprile, il servizio di prenotazione on line per i treni notte dotati di vagoni letto sulla tratta Asti-Roma. Il disservizio rilevato concerne l'indisponibilità alla prenotazione, senza alcuna precisa spiegazione. Dopo svariati tentativi ed un lungo tempo di attesa, l'operatore del numero verde ha reso noto che la causa del disservizio risiede nella ristrutturazione dei vagoni, senza però accennare minimamente alle tempistiche degli interventi e al ripristino del servizio prenotazioni on line;
numerosi problemi si sono inoltre verificati durante tutto il periodo estivo: sono decine le lettere di reclamo inviate da passeggeri che per tutta l'estate si sono visti cancellare le carrozze letto dai treni notturni. Senza dubbio, tali disservizi non possono che scoraggiare gli utenti,
si chiede si sapere:
quali urgenti misure il Ministro in indirizzo intenda adottare al fine di arginare le drammatiche ricadute sociali che si avranno a seguito della cessata attività della Servirail e della Wasteels a partire da dicembre 2011, considerato che tra servizi di accompagnamento notte nazionale ed internazionale, e connessa manutenzione e attività di supporto, saranno interessati complessivamente 800 lavoratori, e le rispettive famiglie, che perderanno occupazione e reddito;
se non si intenda adoperarsi, attraverso la sollecita convocazione di un tavolo di coordinamento tra il Governo e le parti sociali, al fine di valutare la possibilità di ricorrere alla cosiddetta clausola sociale ed evitare le forti tensioni che si potrebbero verificare nel settore, con possibili ripercussioni per il servizio e l'utenza del trasporto ferroviario;
se non si ritenga che l'operato di Trenitalia, relativamente ai diversi disservizi verificatisi a partire dal mese di aprile 2011 e protrattisi per tutta l'estate, sia da ricomprendere in un quadro più generale di atteggiamenti ingiustificabili e profondamente lesivi del rispetto minimo dovuto all'utente, che caratterizzano ormai da tempo il modo di operare dell'intero gruppo delle Ferrovie dello Stato.
Gualtiero- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 09.08.10
Re: vertenza servirail
Ferrovie. Treni notte, 22 mila firme per il loro ripristino
Nella petizione si chiede anche il reintegro dei lavoratori Wagon Lits e Servirail licenziati
Ad oggi sono state raccolte 22 mila firme, 7 mila a Torino, 7 mila a Milano e 8 mila a Messina, per il ripristino dei treni a lunga percorrenza Sud-Nord soppressi da Trenitalia in concomitanza con l’entrata in vigore dell’orario invernale. Nella petizione si chiede anche il reintegro dei lavoratori Wagon Lits e Servirail licenziati. Il documento sarà consegnato alle istituzioni nazionali e locali il prossimo 11 gennaio, a un mese dalla ricezione delle prime lettere di licenziamento da parte dei dipendenti delle ditte che curavano i servizi sui treni notte Fs.
^^
Andate a firmare alla stazione...è un atto doveroso!!!!
Nella petizione si chiede anche il reintegro dei lavoratori Wagon Lits e Servirail licenziati
Ad oggi sono state raccolte 22 mila firme, 7 mila a Torino, 7 mila a Milano e 8 mila a Messina, per il ripristino dei treni a lunga percorrenza Sud-Nord soppressi da Trenitalia in concomitanza con l’entrata in vigore dell’orario invernale. Nella petizione si chiede anche il reintegro dei lavoratori Wagon Lits e Servirail licenziati. Il documento sarà consegnato alle istituzioni nazionali e locali il prossimo 11 gennaio, a un mese dalla ricezione delle prime lettere di licenziamento da parte dei dipendenti delle ditte che curavano i servizi sui treni notte Fs.
^^
Andate a firmare alla stazione...è un atto doveroso!!!!
Gualtiero- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 09.08.10
Re: vertenza servirail
Ieri prima di prendere il treno sono andato a frimare, ed ho invitato mia sorella a fare altrettanto (non so se poi è andata a firmare pure lei)Gualtiero ha scritto:....
Volevo comunicare che al binario 1 della stazione di Messina è possibile mettere una firma per la causa dei lavoratori Servirail e il ripristino delle lunghe percorrenze. Mi sembra un atto doveroso e invito tutti a passare dalla stazione e firmare. Spero che la mia Associazione AFS si mobiliti presto!!
Re: vertenza servirail
Hai fatto bene....forza ragazzi, forza!!!!
Gualtiero- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 09.08.10
Re: vertenza servirail
Io oggi ho firmato.
SI DEVE FIRMARE AVANTI RAGAZZI
SI DEVE FIRMARE AVANTI RAGAZZI
spqri- Data d'iscrizione : 20.07.09
Re: vertenza servirail
fatto ieri sera,
ho anche viaggiato con cuccettisti servirail del comparto di roma??????????????
quindi ricapitoliamo a dicembre erano presenti strani tizi con accento veneto e senza divisa e adesso trovo nuovamente operatori servirail ma di roma???? non capisco allora i nostri padri di famiglia contro chi combattono se solo contro trenitaglia o anche con fazioni interne privilegiate della servirail stessa!!!!!
ho anche viaggiato con cuccettisti servirail del comparto di roma??????????????
quindi ricapitoliamo a dicembre erano presenti strani tizi con accento veneto e senza divisa e adesso trovo nuovamente operatori servirail ma di roma???? non capisco allora i nostri padri di famiglia contro chi combattono se solo contro trenitaglia o anche con fazioni interne privilegiate della servirail stessa!!!!!
freccia del sud- Data d'iscrizione : 10.01.11
Re: vertenza servirail
La situazione è più complessa di quanto sembri...perchè il reintegro di un certo numero di personale segue delle logiche che non capisco...cmq hai fatto bene a dirlo..domani vedrò di informarmi.
Grazie!
Grazie!
Gualtiero- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 09.08.10
Re: vertenza servirail
cmq in molti ritengono imminente il sicilia-bologna. da marzo???????????????
freccia del sud- Data d'iscrizione : 10.01.11
Re: vertenza servirail
freccia del sud ha scritto:cmq in molti ritengono imminente il sicilia-bologna. da marzo???????????????
Sarebbe una conquista! Bologna è snodo importantissimo dal quale è possibile raggiungere tutte le destinazioni, senza la necessità di svenarsi con i freccia.
Re: vertenza servirail
il buon mauro avrebbe comunque gli slot in stazione liberi ( milano ), ma anche di roma e bologna, tanto la traccia dovrebbe attestarsi a bologna fra le 06:45 e le 08:00 un orario in cui la tratta a/v direzione sud-nord non e' ancora super-utilizzata ( il primo freccia fast transita nel nodo di firenze intorno alle 07:20, partente da roma alle 06:00 ), il problema risiede nel reperire nuovi fondi che il mauro recriminera' per poi andarli a spendere in qualche altra pellicola indegna e inutile sulle freccine.
p.s. con il nuovo orario i passegeri per firenze/bologna/venezia vengono dirottati sul 9402 che nonostante questo non raggiunge un tasso di riempimento superiore al 50/60% e in contemporanea parte anche il 9566 e anch'esso compie lo stesso tragitto fino a bologna per poi proseguire per milano, con quanti passegeri non lo so ma ritengo non proprio tantissimi ( considerando anche la capienza del etr500 rispetto al 600),
questa guerra nei confronti di montezemolo per saturare le tracce chi la sta pagando se non anche il servizio universale, pendolari compresi oltre alle lunghe percorrenzi e alla clientela dei defunti IC......
grazie mauro e grazie trenitaglia che ogni giorno (dis)unite il paese!!!!!!!!! tanto ci pensa ITALO a bastonarvi!!!! forse
p.s. con il nuovo orario i passegeri per firenze/bologna/venezia vengono dirottati sul 9402 che nonostante questo non raggiunge un tasso di riempimento superiore al 50/60% e in contemporanea parte anche il 9566 e anch'esso compie lo stesso tragitto fino a bologna per poi proseguire per milano, con quanti passegeri non lo so ma ritengo non proprio tantissimi ( considerando anche la capienza del etr500 rispetto al 600),
questa guerra nei confronti di montezemolo per saturare le tracce chi la sta pagando se non anche il servizio universale, pendolari compresi oltre alle lunghe percorrenzi e alla clientela dei defunti IC......
grazie mauro e grazie trenitaglia che ogni giorno (dis)unite il paese!!!!!!!!! tanto ci pensa ITALO a bastonarvi!!!! forse
freccia del sud- Data d'iscrizione : 10.01.11
Re: vertenza servirail
freccia del sud ha scritto:il buon mauro avrebbe comunque gli slot in stazione liberi ( milano ), ma anche di roma e bologna, tanto la traccia dovrebbe attestarsi a bologna fra le 06:45 e le 08:00 un orario in cui la tratta a/v direzione sud-nord non e' ancora super-utilizzata ( il primo freccia fast transita nel nodo di firenze intorno alle 07:20, partente da roma alle 06:00 ), il problema risiede nel reperire nuovi fondi che il mauro recriminera' per poi andarli a spendere in qualche altra pellicola indegna e inutile sulle freccine.
p.s. con il nuovo orario i passegeri per firenze/bologna/venezia vengono dirottati sul 9402 che nonostante questo non raggiunge un tasso di riempimento superiore al 50/60% e in contemporanea parte anche il 9566 e anch'esso compie lo stesso tragitto fino a bologna per poi proseguire per milano, con quanti passegeri non lo so ma ritengo non proprio tantissimi ( considerando anche la capienza del etr500 rispetto al 600),
questa guerra nei confronti di montezemolo per saturare le tracce chi la sta pagando se non anche il servizio universale, pendolari compresi oltre alle lunghe percorrenzi e alla clientela dei defunti IC......
grazie mauro e grazie trenitaglia che ogni giorno (dis)unite il paese!!!!!!!!! tanto ci pensa ITALO a bastonarvi!!!! forse
Caro freccia...mi sorgeva un dubbio. Il discorso dell'orario di attestazione a Bologna non è collegato al traffico su AV Sud-Nord..perchè i treni espressi non possono transitare sulle linea AV. Tra Salerno e Napoli va bene perchè la linea è elettrificata a 3000v, la Napoli - Roma invece a 25Kv, la DD è 3000v mentre Firenze Bologna è 25Kv....Considera che gli espressi sono trainati da loco storiche a CC. E non penso all'utilizzo di una poli-tensione.
Purtroppo il nostro sistema di elettrificazione è l'ennesima boiata rispetto agli altri paesi con questo assurdo spezzettamento!!...praticamente solo noi e qualche altro km sperduto in Europa usa ancora l'elettrificazione terribilmente limitante dei 3000v in CC. Facciamo pena.
Gualtiero- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 09.08.10
Re: vertenza servirail
grazie gualtiero per la precisazione, non conoscevo queste caratteristiche, cmq il mio discorso si riferiva ad un eventuale intralcio sulla DD fra roma e firenze, perche' il treno poi dovrebbe essere istradato via prato e raggiungere bologna come veniva effettuato dal defunto EXP1926 per interderci
freccia del sud- Data d'iscrizione : 10.01.11
Re: vertenza servirail
Treni notte, Filt-Cgil: lavoratori privi di prospettiva
MERCOLEDÌ 11 GENNAIO 2012 09:19
“A un mese dal licenziamento, oltre 500 lavoratori degli appalti di Trenitalia nei servizi notturni di accompagnamento, manutenzione, pulizia e logistica, continuano ad essere tuttora privi di prospettiva”. Lo denuncia il segretario nazionale della Filt Cgil Alessandro Rocchi, sottolineando che “oggi soltanto poco più di 350 dei quasi 880 addetti totali licenziati sono stati rioccupati presso il nuovo gestore dell’accompagnamento notte e nei relativi subappalti di pulimento e logistica”. “FS - spiega il dirigente sindacale - ha scelto di polverizzare la vertenza a livello regionale e questa iniziativa ha prodotto finora un accordo assolutamente inadeguato in Lombardia, non sottoscritto dalla Filt Cgil, e un primo infruttuoso incontro, ieri, presso la Regione Lazio, dove assai difficilmente si delinea una soluzione visto che Fs insiste con proposte non praticabili perché incerte e precarie”.
Secondo Rocchi “è necessario ricondurre rapidamente questa vertenza ad un quadro unico nazionale partendo da una revisione della rete dei servizi notturni nazionali con il riattestamento delle tratte nazionali servite su Torino, Milano e nord-est. Quadro unico - spiega il segretario nazionale della Federazione dei trasporti della Cgil - che consenta di affrontare da un lato, attraverso il Ministero dei Trasporti, la revisione della rete dei servizi notturni nazionali e, dall’altro lato, con il contributo del Ministero del Lavoro, porti alla definizione di un concreto, certo, stabile e tempestivo piano rioccupazionale che coinvolga anche il nuovo gestore dell’accompagnamento dei servizi notturni Italia-Francia e metta in campo - sostiene infine Rocchi - tutti gli strumenti disponibili di sostegno al reddito e all’occupazione”.
La razionalizzazione dei servizi ferroviari notturni sta procurando mal di pancia anche in Puglia. Le associazioni dei consumatori pugliesi hanno avviato iniziative contro Trenitalia a causa del ''peggioramento del servizio reso sulle linee notte dei treni che collegano la Puglia al nord, nonché dell'aumento dei prezzi dei biglietti e della scarsa trasparenza sulle promozioni pubblicizzate''. Per queste ragioni hanno diffidato Trenitalia e preparato un esposto all'Antitrust. Da registrare l’annuncio del governatore della Puglia Nichi Vendola: ''Il governo ci ha convocato, il presidente del Consiglio Monti vuole incontrare il Sud nelle sue rappresentanze istituzionali e mi pare una buona azione. Ma noi non andremo a discutere di chiacchiere o di folclore. Al primo posto dell'agenda del Sud che proporrà la Puglia c'è il ripristino delle tratte ferroviarie notturne e dei treni a lunga percorrenza''.
© Trasporti-Italia.com - Riproduzione riservata
MERCOLEDÌ 11 GENNAIO 2012 09:19
“A un mese dal licenziamento, oltre 500 lavoratori degli appalti di Trenitalia nei servizi notturni di accompagnamento, manutenzione, pulizia e logistica, continuano ad essere tuttora privi di prospettiva”. Lo denuncia il segretario nazionale della Filt Cgil Alessandro Rocchi, sottolineando che “oggi soltanto poco più di 350 dei quasi 880 addetti totali licenziati sono stati rioccupati presso il nuovo gestore dell’accompagnamento notte e nei relativi subappalti di pulimento e logistica”. “FS - spiega il dirigente sindacale - ha scelto di polverizzare la vertenza a livello regionale e questa iniziativa ha prodotto finora un accordo assolutamente inadeguato in Lombardia, non sottoscritto dalla Filt Cgil, e un primo infruttuoso incontro, ieri, presso la Regione Lazio, dove assai difficilmente si delinea una soluzione visto che Fs insiste con proposte non praticabili perché incerte e precarie”.
Secondo Rocchi “è necessario ricondurre rapidamente questa vertenza ad un quadro unico nazionale partendo da una revisione della rete dei servizi notturni nazionali con il riattestamento delle tratte nazionali servite su Torino, Milano e nord-est. Quadro unico - spiega il segretario nazionale della Federazione dei trasporti della Cgil - che consenta di affrontare da un lato, attraverso il Ministero dei Trasporti, la revisione della rete dei servizi notturni nazionali e, dall’altro lato, con il contributo del Ministero del Lavoro, porti alla definizione di un concreto, certo, stabile e tempestivo piano rioccupazionale che coinvolga anche il nuovo gestore dell’accompagnamento dei servizi notturni Italia-Francia e metta in campo - sostiene infine Rocchi - tutti gli strumenti disponibili di sostegno al reddito e all’occupazione”.
La razionalizzazione dei servizi ferroviari notturni sta procurando mal di pancia anche in Puglia. Le associazioni dei consumatori pugliesi hanno avviato iniziative contro Trenitalia a causa del ''peggioramento del servizio reso sulle linee notte dei treni che collegano la Puglia al nord, nonché dell'aumento dei prezzi dei biglietti e della scarsa trasparenza sulle promozioni pubblicizzate''. Per queste ragioni hanno diffidato Trenitalia e preparato un esposto all'Antitrust. Da registrare l’annuncio del governatore della Puglia Nichi Vendola: ''Il governo ci ha convocato, il presidente del Consiglio Monti vuole incontrare il Sud nelle sue rappresentanze istituzionali e mi pare una buona azione. Ma noi non andremo a discutere di chiacchiere o di folclore. Al primo posto dell'agenda del Sud che proporrà la Puglia c'è il ripristino delle tratte ferroviarie notturne e dei treni a lunga percorrenza''.
© Trasporti-Italia.com - Riproduzione riservata
freccia del sud- Data d'iscrizione : 10.01.11
SERVIRAIL, CONSEGNATE A LOMBARDO LE 10.000 FIRME
(Nettuno Press 13/01/2012)
“Se dal tavolo con le Ferrovie sulla vertenza Servirail e il ripristino dei treni a lunga percorrenza previsto per giorno 20, non giungeranno soluzioni, porteremo avanti la nostra clamorosa protesta a Roma davanti Palazzo Chigi che, come ci ha assicurato, vedrà al nostro fianco anche il governatore Lombardo”. Ad affermarlo sono Maurizio Bernava Segretario Cisl Sicilia e Amedeo Benigno Fit Cisl Sicilia, al termine dell'incontro per la consegna al Presidente della Regione Raffaele Lombardo delle oltre diecimila firme raccolte a sostegno della vertenza Servirail e per chiedere il ripristino dei treni a lunga percorrenza e dei treni notte. Stamani una delegazione composta da dieci lavoratori messinesi ex Servirail senza lavoro ormai dall'inizio di dicembre, Bernava, Benigno i segretari Fit Cisl Ferrovie Sicilia Mimmo Perrone, Fit Cisl Messina Enzo Testa e Fit Cisl Ferrovie Messina Michele Barresi, hanno consegnato la petizione al governatore. Un'occasione, l'incontro di oggi, dunque, per ribadire anche l'invito già lanciato dalla Cisl con una lettera indirizzata al governatore e all'assessore regionale ai Trasporti Russo , ad unirsi alla protesta del sindacato contro il taglio dei treni a lunga percorrenza, ridotti dallo scorso 11 dicembre da 26 treni a soli 10 collegamenti con ultima fermata a Roma. Il prossimo 20 gennaio l'incontro sulla vertenza alla presenza dell'assessore ai Trasporti Piercarmelo Russo, i vertici di Trenitalia, e tutti i sindacati. “Abbiamo consegnato le firme al Presidente Lombardo per ribadire che la vertenza degli 85 lavoratori Servirail, da un mese ormai senza prospettive future, non è solo di Messina – aggiungono Bernava e Benigno - ma riguarda tutta la Sicilia. Abbiamo ribadito infatti la necessità di affrontare insieme, sindacato e Regione, la vertenza sui treni a lunga percorrenza non solo per i gravi risvolti occupazionali, ma anche per fermare la dismissione e l'abbandono delle ferrovie in Sicilia, che dura ormai da 15 anni”. “La battaglia è soprattutto istituzionale e il governatore ci ha assicurato che questo sarà un tema che verrà posto nel corso dell'incontro della prossima settimana, con il premier Monti e il ministro allo Sviluppo Economico Passera” continuano i due Segretari. “Non possiamo permettere – continuano i due Segretari Generali - che la Sicilia venga marginalizzata dall'attuale sistema ferroviario e lunga percorrenza ma anche dalla prospettiva di un moderno sistema ferroviario”. “Ci aspettiamo da Trenitalia una soluzione definitiva sia per il reinserimento dei lavoratori Servirail nel servizio ferroviario sia per il ripristino e il potenziamento dei treni a lunga percorrenza e dei treni notte – concludono Bernava e Benigno -, se queste soluzioni non giungeranno porteremo avanti la nostra dura battaglia”. Fra le richieste della Cisl anche “un contratto di programma che veda impegni precisi da parte di Fs, non solo mirati a mantenere i servizi ferroviari in Sicilia ma anche a portare avanti nuovi investimenti per la continuità territoriale, il trasporto regionale, il traghettamento, e mantenere i servizi di riparazione e officina in Sicilia”.
Messina non è un binario morto - Su Servirail anche i sindaci di Torino e Milano scrivono al ministro Passera
(Fonte: Gds 15.01.2012 - Mauro Cucè)
Il fronte deve essere comune. Perché soltanto l'unione fa la forza. Lo sanno bene i sindaci di Milano (Giuliano Pisapia) e Torino (Piero Fassino) e i Governatori di Sicilia (Raffaele Lombardo), Calabria (Giuseppe Scopelliti), Puglia (Nicki Vendola) che hanno inviato una nota congiunta al ministro dei Trasporti, Corrado Passera, esprimendo la loro preoccupazione per l'eliminazione del servizio notturno. «I treni che hanno garantito i collegamenti tra regioni del Nord e del Sud del paese nelle ore notturne – scrivono – rappresentano un servizio importante per le nostre comunità, caratterizzate da intensi rapporti con il Mezzogiorno e sottolineate dall'alta qualità di persone e famiglie che, residenti oggi nel Nord, mantengono costanti e continui rapporti con le comunità di origine. Alla preoccupazione per l'interruzione di un servizio per i viaggiatori – continuano i rappresentanti delle istituzioni – si accompagna quella per le conseguenze occupazionali della riorganizzazione: è noto a tutti quanto oggi la crisi economica renda assai difficoltosa la riallocazione di un lavoratore in una nuova attività. Per queste ragioni chiediamo l'intervento del Governo affinché si possa aprire un tavolo di confronto nazionale per individuare soluzioni che possano ricomporre le diverse istanze di questa vicenda».
Fronte comune anche a Messina, dove ieri mattina è stata presentata la manifestazione cittadina che si terrà sabato contro il taglio dei treni e la perdita di posti di lavoro annunciata dal Comitato Mobilitiamo Messina del quale fanno parte una pluralità di associazioni, sindacati e partiti politici (API, Associazione L'Altra Città, Auser, CGIL, CNA, Circoli Socialisti, Circolo Walter Tobagi, Comitato Pendolari dello Stretto, Confapi, Dimensione Trasporti, Fast. Fed.dei Verdi, Federconsumatori, IDV, Lega Autonomie locali, Lega Coop, Officina delle Idee, Orsa, PD, Rif. Comunista, SEL, Sunia, UGL).
Il Comitato nato proprio per rivendicare il diritto alla mobilità sia locale – casi Atm, Metromare, Metroferrovia – che regionale e nazionale – infrastrutture e vertenza Fs – aveva da tempo annunciato una mobilitazione cittadina per chiedere al Governo e a FS di invertire la rotta sulla progressivo taglio dei treni a lunga percorrenza.
«Tagli – ha spiegato Lillo Oceano segretario generale della Cgil che ha aperto la conferenza stampa – concentrati nel Mezzogiorno, mentre al nord si concentravano gli investimenti, che hanno subito un'accelerazione negli ultimi tre anni comprimendo quel trasporto universale che garantisce a tutti i cittadini italiani il diritto alla mobilità».
Nel corso della conferenza stampa è stato ricordato, tra l'altro, come quella per il ripristino dei treni a lunga percorrenza e per gli 800 lavoratori dei treni notte – tra i quali gli 85 della Servirail di Messina – sia oggetto di una mobilitazione nazionale. E sull'impegno col quale Cgil Uil e Orsa si stanno muovendo per chiedere il ripristino dei treni e la ricollocazione dei lavoratori ex Servirail e Ferrotel, il segretario generale della Uiltrasporti Messina, Silvio Lasagni ha ricordato l'incontro che si terrà venerdì prossimo a Palermo con Fs e l'assessore Russo. «La strategia di Fs di penalizzare il Mezzogiorno e soprattutto la Sicilia non ha prodotto solo il più recente taglio dei treni con tutte le conseguenze in termini di limitazione alla mobilità dei cittadini, di taglio ai posti di lavoro, di preclusione allo sviluppo del territorio ma ha portato alla chiusura delle Officine Grandi riparazioni che contava proprio a Messina 500 lavoratori, all'abbandono del traffico merci, ai mancati investimenti per l'ammodernamento e il miglioramento del settore».
Lo slogan della manifestazione sarà infatti, "Messina non è un binario morto. Ridateci i treni, il lavoro, lo sviluppo", un refrain fortemente sentito dai numerosi esponenti delle associazioni che fanno parte del Comitato e che hanno voluto sottolineare come al disimpegno della politica istituzionale su un tema nodale per il futuro del territorio abbia risposto un impegni forte e convinto della società civile. Per il Comitato infatti, la manifestazione di sabato prossimo è solo la prima di una serie di manifestazioni per la mobilità e per rivendicare un futuro di sviluppo e crescita anche per il nostro territorio. «Mobilitiamo Messina - ha spiegato infatti Mariano Massaro dell'Orsa- è il collante di un movimento più ampio, rivolto a tutta la città e ai cittadini, il cui punto di partenza è proprio la battaglia per il ripristino dei treni». La manifestazione, il cui inizio è previsto alle 10, si terrà nel piazzale antistante la stazione centrale di Messina.
Fronte comune anche a Messina, dove ieri mattina è stata presentata la manifestazione cittadina che si terrà sabato contro il taglio dei treni e la perdita di posti di lavoro annunciata dal Comitato Mobilitiamo Messina del quale fanno parte una pluralità di associazioni, sindacati e partiti politici (API, Associazione L'Altra Città, Auser, CGIL, CNA, Circoli Socialisti, Circolo Walter Tobagi, Comitato Pendolari dello Stretto, Confapi, Dimensione Trasporti, Fast. Fed.dei Verdi, Federconsumatori, IDV, Lega Autonomie locali, Lega Coop, Officina delle Idee, Orsa, PD, Rif. Comunista, SEL, Sunia, UGL).
Il Comitato nato proprio per rivendicare il diritto alla mobilità sia locale – casi Atm, Metromare, Metroferrovia – che regionale e nazionale – infrastrutture e vertenza Fs – aveva da tempo annunciato una mobilitazione cittadina per chiedere al Governo e a FS di invertire la rotta sulla progressivo taglio dei treni a lunga percorrenza.
«Tagli – ha spiegato Lillo Oceano segretario generale della Cgil che ha aperto la conferenza stampa – concentrati nel Mezzogiorno, mentre al nord si concentravano gli investimenti, che hanno subito un'accelerazione negli ultimi tre anni comprimendo quel trasporto universale che garantisce a tutti i cittadini italiani il diritto alla mobilità».
Nel corso della conferenza stampa è stato ricordato, tra l'altro, come quella per il ripristino dei treni a lunga percorrenza e per gli 800 lavoratori dei treni notte – tra i quali gli 85 della Servirail di Messina – sia oggetto di una mobilitazione nazionale. E sull'impegno col quale Cgil Uil e Orsa si stanno muovendo per chiedere il ripristino dei treni e la ricollocazione dei lavoratori ex Servirail e Ferrotel, il segretario generale della Uiltrasporti Messina, Silvio Lasagni ha ricordato l'incontro che si terrà venerdì prossimo a Palermo con Fs e l'assessore Russo. «La strategia di Fs di penalizzare il Mezzogiorno e soprattutto la Sicilia non ha prodotto solo il più recente taglio dei treni con tutte le conseguenze in termini di limitazione alla mobilità dei cittadini, di taglio ai posti di lavoro, di preclusione allo sviluppo del territorio ma ha portato alla chiusura delle Officine Grandi riparazioni che contava proprio a Messina 500 lavoratori, all'abbandono del traffico merci, ai mancati investimenti per l'ammodernamento e il miglioramento del settore».
Lo slogan della manifestazione sarà infatti, "Messina non è un binario morto. Ridateci i treni, il lavoro, lo sviluppo", un refrain fortemente sentito dai numerosi esponenti delle associazioni che fanno parte del Comitato e che hanno voluto sottolineare come al disimpegno della politica istituzionale su un tema nodale per il futuro del territorio abbia risposto un impegni forte e convinto della società civile. Per il Comitato infatti, la manifestazione di sabato prossimo è solo la prima di una serie di manifestazioni per la mobilità e per rivendicare un futuro di sviluppo e crescita anche per il nostro territorio. «Mobilitiamo Messina - ha spiegato infatti Mariano Massaro dell'Orsa- è il collante di un movimento più ampio, rivolto a tutta la città e ai cittadini, il cui punto di partenza è proprio la battaglia per il ripristino dei treni». La manifestazione, il cui inizio è previsto alle 10, si terrà nel piazzale antistante la stazione centrale di Messina.
Re: vertenza servirail
da tempostretto
ANCORATI
Servirail, i lavoratori si spostano verso la Prefettura
I lavoratori dopo aver occupato le invasature di Rfi si sono spostati verso la Prefettura, ad affiancali i rappresentanti della Cisl
Lunedì, 23 gennaio, 2012 - 11:07
Categoria: cronaca
Tag: Bluvia | cisl | INVASATURE | Servirail
+ STAMPA
I cori non cambiano, le modalità di protesta nemmeno. Questa mattina i lavoratori della Servirail, “versante” Cisl, muniti dei soliti striscioni, megafoni, ma stavolta anche delle bandiere, hanno bloccato l’invasatura degli imbarchi Bluvia impedendo l'imbarco del treno che dovrebbe raggiungere la stazione di Roma Termini. Subito dopo lo spostamento verso la Prefettura. A fianco dei dipendenti, stanchi degli ormai 54 giorni di protesta che portano sulle spalle, il segretario generale del sindacato Genovese, della Cisl Trasporti Testa e della Fit Cisl Barresi. I lavoratori intorno alle 9.30 si sono mossi dal presidio1 verso la grande “bocca” della nave ferma alla banchina e lì hanno iniziato ad urlare la loro rabbia. Proteste a parte, l’attenzione è ora puntata al prossimo incontro palermitano, fissato il 2 febbraio, dove si spera che Fs possa proporre una soluzione diversa dall’ipotesi, considerata dal sindacato poco praticabile, dell’impiego dei lavoratori in altri appalti. A pochi giorni dalla fine della Cassa Integrazione, il prossimo 30 gennaio, si fanno sentire anche i 21 dipendenti ex-Ferrotel, anch’essi in presidio alla stazione centrale. (EDP)
ANCORATI
Servirail, i lavoratori si spostano verso la Prefettura
I lavoratori dopo aver occupato le invasature di Rfi si sono spostati verso la Prefettura, ad affiancali i rappresentanti della Cisl
Lunedì, 23 gennaio, 2012 - 11:07
Categoria: cronaca
Tag: Bluvia | cisl | INVASATURE | Servirail
+ STAMPA
I cori non cambiano, le modalità di protesta nemmeno. Questa mattina i lavoratori della Servirail, “versante” Cisl, muniti dei soliti striscioni, megafoni, ma stavolta anche delle bandiere, hanno bloccato l’invasatura degli imbarchi Bluvia impedendo l'imbarco del treno che dovrebbe raggiungere la stazione di Roma Termini. Subito dopo lo spostamento verso la Prefettura. A fianco dei dipendenti, stanchi degli ormai 54 giorni di protesta che portano sulle spalle, il segretario generale del sindacato Genovese, della Cisl Trasporti Testa e della Fit Cisl Barresi. I lavoratori intorno alle 9.30 si sono mossi dal presidio1 verso la grande “bocca” della nave ferma alla banchina e lì hanno iniziato ad urlare la loro rabbia. Proteste a parte, l’attenzione è ora puntata al prossimo incontro palermitano, fissato il 2 febbraio, dove si spera che Fs possa proporre una soluzione diversa dall’ipotesi, considerata dal sindacato poco praticabile, dell’impiego dei lavoratori in altri appalti. A pochi giorni dalla fine della Cassa Integrazione, il prossimo 30 gennaio, si fanno sentire anche i 21 dipendenti ex-Ferrotel, anch’essi in presidio alla stazione centrale. (EDP)
Re: vertenza servirail
non sarei così categorico con questa affermazione. Quando l'anno scorso prendevo la Freccia della Laguna (specialmente il pari) il tratto Roma-Firenze a volte era fatto sulla linea AVGualtiero ha scritto:....perchè i treni espressi non possono transitare sulle linea AV....
Re: vertenza servirail
come Gaultiero aveva specificato:
Tra Salerno e Napoli va bene perchè la linea è elettrificata a 3000v, la Napoli - Roma invece a 25Kv, la DD è 3000v mentre Firenze Bologna è 25Kv....Considera che gli espressi sono trainati da loco storiche a CC. E non penso all'utilizzo di una poli-tensione.
Tra Salerno e Napoli va bene perchè la linea è elettrificata a 3000v, la Napoli - Roma invece a 25Kv, la DD è 3000v mentre Firenze Bologna è 25Kv....Considera che gli espressi sono trainati da loco storiche a CC. E non penso all'utilizzo di una poli-tensione.
freccia del sud- Data d'iscrizione : 10.01.11
Re: vertenza servirail
Finalmente anche al nord si sono resi conto dell'importanza dei treninotte (ed averli in orari decenti). Sembra che solo Venezia non interessi i collegamenti con il meridione....Admin ha scritto:(Fonte: Gds 15.01.2012 - Mauro Cucè)Il fronte deve essere comune. Perché soltanto l'unione fa la forza. Lo sanno bene i sindaci di Milano (Giuliano Pisapia) e Torino (Piero Fassino) e i Governatori di Sicilia (Raffaele Lombardo), Calabria (Giuseppe Scopelliti), Puglia (Nicki Vendola) che hanno inviato....
Re: vertenza servirail
Oggi la petizione e' arrivata anche in sede,viva i dipendenti della SERVIRAIL.
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