Bluferries
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FABIO75
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Bluferries
A gennaio il varo “Bluferries”
Fonte: Omniapress
E’ previsto per il prossimo gennaio il battesimo ufficiale di “Bluferryes”, la società in cui il Gruppo FS ha deciso di far convergere tutte le attività di trasporto gommato sullo stretto svolte dal vettore pubblico, scorporandola da RFI Bluvia a cui resterà unicamente il trasporto ferroviario.
“Una scelta aziendale finalizzata ufficialmente alla separazione delle due tipologie di trasporto, gommato e ferroviario, imposta dall’Authority – spiegano i responsabili del settore Ferrovie di Fit Cisl Michele Barresi e Uilt Uil Mario D’Arrigo – nella quale il Gruppo FS, ad oggi, non ha ritenuto opportuno coinvolgere il sindacato. Molte restano le perplessità sulle reali motivazioni che hanno portato RFI alla decisione di separare la flotta dedicata prettamente al trasporto ferroviario da quella dedicata al gommato”.
A preoccupare il sindacato sono le modalità e le ripercussioni sul personale ferroviario, oltre 550 lavoratori tra ferrovieri e trimestrali impiegati complessivamente nel settore navigazione FS di Messina, per i quali restano incerti futuro e sviluppi occupazionali e le garanzie contrattuali dei ferrovieri.
“Siamo fortemente preoccupati – precisano Barresi e D’Arrigo – che si tratti del nuovo “cavallo di Troia” utilizzato da FS, come già avvenuto per il trasporto pendolare con Metromare, per spianare la strada ad un futuro vettore privato, forse già pronto a subentrare, cedendo a questi progressivamente la fetta appetibile di mercato del trasporto pubblico gommato sullo stretto”.
RFI Bluvia manterrà le navi Villa, Scilla e Iginia dedicate al trasporto ferroviario mentre rientreranno nel patrimonio della neo-società Bluferryes la nave Enotria e la tristemente famosa ex Razzoli e Budelli, oggi Reggio e Mongibello, quest’ultima da oltre un anno ferma per sequestro tecnico dell’autorità marittima. Le bidirezionali Fata Morgana e Riace, invece, dovrebbero essere utilizzate alternativamente da entrambe le società.
“Non possiamo che dirci fortemente preoccupati – affermano ancora Barresi e D’Arrigo – di fronte ad una società che si presenta con una flotta inadatta tecnicamente e numericamente ad essere competitiva con la concorrenza privata e che eredita un consuntivo commerciale, quello del vettore pubblico, impietoso. Negli ultimi cinque anni, infatti, i mezzi trasportati tra le due sponde sono diminuiti di circa 38 mila mezzi pesanti e 125 mila autovetture”.
Per Fit Cisl e Uilt Uil l’operazione dello scorporamento societario raddoppierà ruoli dirigenziali aggravando ancora di più il bilancio del vettore pubblico, mentre restano ancora oscuri metodi e criteri nell’utilizzazione e reclutamento del personale tra le due società.
“Non vorremmo – concludono – che la scelta di far correre sul mercato un cavallo già zoppo in partenza sia deliberatamente presa per poi giustificare il successivo intervento da salvatore della patria di un soggetto privato che si troverebbe la tavola già imbandita”.
Il sindacato, a fronte del continuo e palese ridimensionamento del Gruppo Fs dalle attività di navigazione sullo stretto negli anni, non può che vedere in questa operazione l’ennesimo tentativo di RFI di favorire il progressivo disimpegno del vettore pubblico dal trasporto gommato lasciando attività lucrose unicamente nelle mani dei soliti privati.
In questo frangente, il sindacato non può che mantenere alta l’attenzione e ha già chiesto ai vertici FS un immediato confronto per chiarire le reali intenzioni dell’azienda nel comparto navigazione dello stretto.
Fonte: Omniapress
Ultima modifica di Admin il Ven Set 02, 2011 4:21 pm - modificato 1 volta.
Re: Bluferries
Se ne parlava da tempo...addio caro servizio pubblico...purtroppo come direbbe qualcuno "a volte ritornano"
Perchè non dicono esattamente nome e cognome di chi sta dietro questa specie di compagnia????
Forse lo sappiamo già e come al solito il "cancro" parte dall'interno...
mah.....
Perchè non dicono esattamente nome e cognome di chi sta dietro questa specie di compagnia????
Forse lo sappiamo già e come al solito il "cancro" parte dall'interno...
mah.....
Piccola rivoluzione per la flotta RFI
Concordo in pieno con le valutazioni sindacali, nel senso che questa decisione di scorporare il gommato dal ferroviario non è altro che il mezzo per scardinare il sistema passando poi a qualche privato una società che fin li non ha prodotto utili.
FABIO75- Data d'iscrizione : 16.12.09
Re: Bluferries
Purtroppo quando ho letto "cavallo di troia" ho pensato subito che è la verità...mmmmmm boccaccia mia stai zitta!
Piccola rivoluzione per la flotta RFI
Ancora non si è voluto capire che i sindacati sono conniventi. Chi ne fa le spese è il povero lavoratore, che appartiene a questo o a quell'altro, all'improvviso viene sobbillato da tizio o da caio, perdendo parte dello stipendio.
Non mi venite a dire che i sindacati di sinistra siano migliori di quelli di destra o gli autonomi siano migliori, sono tutti della stessa pasta, questi signori prendono lo stipendio pur non lavorando sono esentati perchè sindacalisti.
Loro sanno come andrà a finire, ma ci dicono le cose a piccole dosi, altrimenti, veramente finirebbe come si suol dire "a schifiu"
Così vedremo a Gennaio il passaggio del gommato a tizio, a febraio qualche altra novità, e così via, fino alla totale scomparsa delle ferovie dello stato dalla Sicilia.
Evviva la democrazia.
Non mi venite a dire che i sindacati di sinistra siano migliori di quelli di destra o gli autonomi siano migliori, sono tutti della stessa pasta, questi signori prendono lo stipendio pur non lavorando sono esentati perchè sindacalisti.
Loro sanno come andrà a finire, ma ci dicono le cose a piccole dosi, altrimenti, veramente finirebbe come si suol dire "a schifiu"
Così vedremo a Gennaio il passaggio del gommato a tizio, a febraio qualche altra novità, e così via, fino alla totale scomparsa delle ferovie dello stato dalla Sicilia.
Evviva la democrazia.
Ospite- Ospite
Nel comparto navigazione irrompe Bluferries - Rilevato il 40% delle quote Metromare.
Fonte: Gazzetta del Sud - 1/9/2011 (Riccardo D'Andrea)
La notizia era nell'aria. I sindacati l'avevano "fiutata" da tempo. Adesso è ufficiale: tra un mese esatto lo Stretto verrà solcato da un'altra compagnia, la "Bluferries". Srl che si occuperà del trasporto marittimo di passeggeri e veicoli.. Rfi, dal canto suo, continuerà ad assicurare "i viaggi" dei treni da Messina e Villa S. Giovanni e viceversa sulle sue navi.
Le modalità del servizio sono contenute in un'informativa delle Fs, siglata dagli ingegneri Michele Mario Elia, di Rete ferroviaria italiana, e Filippo Palazzo, rappresentante di Bluferries. Quest'ultima, costituita il 4 novembre 2010, con capitale di 100mila euro, opererà dal 1. ottobre nel trasporto del gommato pesante e leggero e dei passeggeri, tramite il Consorzio Metromare. In sostanza, Rfi trasferisce un proprio ramo d'azienda. In particolare, 5 unità navali armate ed equipaggiate (le bidirezionali Fata Morgana, Riace ed Enotria e i monocarena Selinunte jet e Tindari jet) oltre al diritto d'uso dei ponti auto delle navi ferroviarie; immobili di pertinenza ubicati a Messina (uffici e magazzino scorte), Villa San Giovanni (fabbrica piazzale Anas) e Reggio Calabria marittima (fabbricato viaggiatori); partecipazioni azionarie (il 40% delle quote nella Metromare e il 33% della società Terminal Tremestieri); contratti attivi e passivi; 82 unità di personale.
L'azienda delle Fs giustifica l'operazione come derivante «dalla necessità di ottemperare alla normativa Antitrust, la quale prevede che le imprese che esercitano la gestione di servizi di interesse economico generale ovvero operano in regime di monopolio sul mercato, qualora intendano svolgere attività in mercati diversi da quelli in cui agiscono, ossia traghettamento di passeggeri e mezzi gommati, in regime di monopolio, devono operare mediante società separate». I lavoratori prima in forza a Rfi passeranno alle dipendenze di Bluferries e gli verranno applicati i contratti nazionali marittimi riguardanti attività sulle navi da carico, traghetto, aliscafi e natanti veloci per trasporto passeggeri.
Le parti sociali sono sul piede di guerra, anche se non interpretano la decisione come un fulmine a ciel sereno. Più appropriato il detto "tanto tuonò che piovve", a dimostrazione dei segnali (negativi) giunti da qualche anno a questa parte. Il primo sindacato ad alzare la voce è la Fit Cisl: «Con un'asettica nota informativa il gruppo Ferrovie dello Stato getta la maschera, eludendo il confronto sempre richiesto dalle organizzazioni sindacali e confermando tutti i timori evidenziati da tempo sul progetto Bluferries», spiegano Enzo Testa e Michele Barresi, rispettivamente segretario provinciale e responsabile Mobilità della Fit Cisl. Poi l'affondo: «È la malcelata voglia delle FS di esternalizzare tutto il segmento della navigazione». Quindi, «Bluferries partirà nel peggiore dei modi. Avevamo chiesto di condividere un percorso che salvaguardasse la continuità del servizio pubblico e i diritti dei lavoratori impiegati», proseguono Testa e Barresi. Secondo i quali vengono peraltro penalizzati 82 lavoratori «che vedranno perdere persino lo status e le garanzie del contratto ferroviario transitando d'imperio in quello marittimo». Indice puntato, quindi, contro soluzione e metodo, ritenuti «assurdi e inaccettabili», e che «rientrano nella politica di mortificazione del territorio perpetrata da anni dalle Ferrovie».
Le modalità del servizio sono contenute in un'informativa delle Fs, siglata dagli ingegneri Michele Mario Elia, di Rete ferroviaria italiana, e Filippo Palazzo, rappresentante di Bluferries. Quest'ultima, costituita il 4 novembre 2010, con capitale di 100mila euro, opererà dal 1. ottobre nel trasporto del gommato pesante e leggero e dei passeggeri, tramite il Consorzio Metromare. In sostanza, Rfi trasferisce un proprio ramo d'azienda. In particolare, 5 unità navali armate ed equipaggiate (le bidirezionali Fata Morgana, Riace ed Enotria e i monocarena Selinunte jet e Tindari jet) oltre al diritto d'uso dei ponti auto delle navi ferroviarie; immobili di pertinenza ubicati a Messina (uffici e magazzino scorte), Villa San Giovanni (fabbrica piazzale Anas) e Reggio Calabria marittima (fabbricato viaggiatori); partecipazioni azionarie (il 40% delle quote nella Metromare e il 33% della società Terminal Tremestieri); contratti attivi e passivi; 82 unità di personale.
L'azienda delle Fs giustifica l'operazione come derivante «dalla necessità di ottemperare alla normativa Antitrust, la quale prevede che le imprese che esercitano la gestione di servizi di interesse economico generale ovvero operano in regime di monopolio sul mercato, qualora intendano svolgere attività in mercati diversi da quelli in cui agiscono, ossia traghettamento di passeggeri e mezzi gommati, in regime di monopolio, devono operare mediante società separate». I lavoratori prima in forza a Rfi passeranno alle dipendenze di Bluferries e gli verranno applicati i contratti nazionali marittimi riguardanti attività sulle navi da carico, traghetto, aliscafi e natanti veloci per trasporto passeggeri.
Le parti sociali sono sul piede di guerra, anche se non interpretano la decisione come un fulmine a ciel sereno. Più appropriato il detto "tanto tuonò che piovve", a dimostrazione dei segnali (negativi) giunti da qualche anno a questa parte. Il primo sindacato ad alzare la voce è la Fit Cisl: «Con un'asettica nota informativa il gruppo Ferrovie dello Stato getta la maschera, eludendo il confronto sempre richiesto dalle organizzazioni sindacali e confermando tutti i timori evidenziati da tempo sul progetto Bluferries», spiegano Enzo Testa e Michele Barresi, rispettivamente segretario provinciale e responsabile Mobilità della Fit Cisl. Poi l'affondo: «È la malcelata voglia delle FS di esternalizzare tutto il segmento della navigazione». Quindi, «Bluferries partirà nel peggiore dei modi. Avevamo chiesto di condividere un percorso che salvaguardasse la continuità del servizio pubblico e i diritti dei lavoratori impiegati», proseguono Testa e Barresi. Secondo i quali vengono peraltro penalizzati 82 lavoratori «che vedranno perdere persino lo status e le garanzie del contratto ferroviario transitando d'imperio in quello marittimo». Indice puntato, quindi, contro soluzione e metodo, ritenuti «assurdi e inaccettabili», e che «rientrano nella politica di mortificazione del territorio perpetrata da anni dalle Ferrovie».
Re: Bluferries
scusata ma in breve cosa cambia come status ai dipendenti ex-bluvia con questo cambio di casacca, percepiscono indennita' inferiori????
chi e' filippo palazzo, non riesco a trovare info, potrebbe invertire le sorti tragiche imboccate da bluvia?
i sindacati ovviamente parlano dei lavoratori transitati in blueferries, ma del piano industriale di chi e' rimasto a bluvia ne vogliamo parlare????
c'entra qualcosa con sto tizio : [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]
chi e' filippo palazzo, non riesco a trovare info, potrebbe invertire le sorti tragiche imboccate da bluvia?
i sindacati ovviamente parlano dei lavoratori transitati in blueferries, ma del piano industriale di chi e' rimasto a bluvia ne vogliamo parlare????
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freccia del sud- Data d'iscrizione : 10.01.11
Re: Bluferries
Quindi alla fine in Blue Ferries andranno Fata Morgana,Enotria e Riace,e scusatemi allora i ferryboat FS non potranno piu' trasportare auto sul loro ponte o sbaglio ?? Gli Infiammabbili li trasportera' allora Blue Ferries per conto Bluvia o sbaglio ??
La metromare visto che e' passeggeri passera' a Ustica Lines e Blue Ferries con l'acquisizione di Tindari e Selinunte,quindi visto che Bluvia aveva meno quote(il 40%)le ha gia' acquisite Blue Ferries e a breve acquisiranno i nuovi mezzi ??????????
Ciaooo
Inbus U 210
La metromare visto che e' passeggeri passera' a Ustica Lines e Blue Ferries con l'acquisizione di Tindari e Selinunte,quindi visto che Bluvia aveva meno quote(il 40%)le ha gia' acquisite Blue Ferries e a breve acquisiranno i nuovi mezzi ??????????
Ciaooo
Inbus U 210
FUMATA NERA Vertenza Bluferries, i sindacati annunciano lo stato di agitazione dei lavoratori
E’ l’esito del tavolo nazionale indetto tra le parti sociali e Rfi. Il personale sarà in assemblea già dal prossimo venerdì prevedendo imminenti azioni di protesta
Mercoledì, 14 settembre, 2011
Il tavolo nazionale indetto tra le parti sociali e Rfi per la vertenza Bluferries non è andato a buon fine. Durante l’incontro, che si è svolto stamattina, sono emerse posizioni contrapposte ed inconciliabili. Tutte le sigle sindacali territoriali e nazionali di categoria (Cgil, Cisl, UilOrSa, Fast, Ugl, Sasmant), unite e compatte, hanno, quindi, immediatamente attivato lo stato d’agitazione del personale, che sarà in assemblea già dal prossimo venerdì per stabilire imminenti azioni di protesta.
Le Organizzazioni Sindacali, infatti, ritengono non trattabile la modifica delle tutele contrattuali dei lavoratori e, nel corso dell’incontro, hanno preteso come pregiudiziale per il proseguo del percorso sindacale il mantenimento del contratto delle attività ferroviarie.
Non è pensabile, hanno evidenziato al tavolo romano, «che Rfi cali dall’alto un precedente che apre di fatto le porte all’esternalizzazione del servizio e la precarizzazione del lavoro nel mondo ferroviario, che sarebbe un precedente pericoloso e non isolato ancor più preoccupante visto che sarebbe l’area dello stretto l’avamposto dell’ennesima mortificazione del comparto».
Per i sindacati occorrono garanzie occupazionali e di continuità del servizio e del ruolo del vettore pubblico nella navigazione nello stretto. L’azienda, di fronte alla compattezza delle posizioni del fronte sindacale ha preferito prendere tempo e con ogni probabilità aggiornerà a nuova data il confronto.
Mercoledì, 14 settembre, 2011
Il tavolo nazionale indetto tra le parti sociali e Rfi per la vertenza Bluferries non è andato a buon fine. Durante l’incontro, che si è svolto stamattina, sono emerse posizioni contrapposte ed inconciliabili. Tutte le sigle sindacali territoriali e nazionali di categoria (Cgil, Cisl, UilOrSa, Fast, Ugl, Sasmant), unite e compatte, hanno, quindi, immediatamente attivato lo stato d’agitazione del personale, che sarà in assemblea già dal prossimo venerdì per stabilire imminenti azioni di protesta.
Le Organizzazioni Sindacali, infatti, ritengono non trattabile la modifica delle tutele contrattuali dei lavoratori e, nel corso dell’incontro, hanno preteso come pregiudiziale per il proseguo del percorso sindacale il mantenimento del contratto delle attività ferroviarie.
Non è pensabile, hanno evidenziato al tavolo romano, «che Rfi cali dall’alto un precedente che apre di fatto le porte all’esternalizzazione del servizio e la precarizzazione del lavoro nel mondo ferroviario, che sarebbe un precedente pericoloso e non isolato ancor più preoccupante visto che sarebbe l’area dello stretto l’avamposto dell’ennesima mortificazione del comparto».
Per i sindacati occorrono garanzie occupazionali e di continuità del servizio e del ruolo del vettore pubblico nella navigazione nello stretto. L’azienda, di fronte alla compattezza delle posizioni del fronte sindacale ha preferito prendere tempo e con ogni probabilità aggiornerà a nuova data il confronto.
Gualtiero- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 09.08.10
Vertenza Bluferries, prima vittoria dei sindacati: slitta il trasferimento del ramo d’azienda
Viene parzialmente premiata la mobilitazione dei lavoratori del comparto navigazione di Messina, i quali nel pomeriggio si sono riuniti in assemblea permanente mentre in contemporanea a Roma i rappresentanti sindacali partecipavano ad un incontro con Unindustria. Al centro dell’incontro, ancora una volta, il trasferimento del ramo d’azienda da Rfi alla neo costituita Blu Ferries. L’azienda aveva prospettato per la data dell’1 ottobre il trasferimento senza prendere in considerazione le rivendicazioni contrattuali dei lavoratori, i quali non intendono perdere per nessuna ragione il trattamento e le garanzie previste a propria tutela nel contratto di categoria dei ferrovieri, che sino ad oggi ha costituito la base del loro rapporto di lavoro. Ma nel pomeriggio, dopo circa un’ora dall’inizio dell’incontro romano, l’azienda ha deciso di far slittare i tempi per il trasferimento previsto e si è concordata la fissazione di un ulteriore incontro, per il 5 ottobre, per trattare proprio la questione del contratto da applicare.
«È questo il nodo cruciale della questione sulla quale l’OrSA, lo si ribadisce a chiare lettere, non intende muovere alcun passo indietro – si legge in un comunicato del segretario nazionale Nino D’Orazio e del segretario regionale Mariano Massaro. - La difesa del contratto è un fatto prioritario, sul quale sarà ancora fondamentale che i lavoratori proseguano la mobilitazione, che oggi si è rivelata determinante». Soddisfazione anche da casa Cisl: «A seguito della nostra forte presa di posizione – affermano Gaetano Riccio, segretario nazionale della Fit Cisl, Domenico Perrone, segretario regionale Sicilia della Fit Cisl ed Enzo Testa, segretario provinciale Fit Cisl Messina - la società Rfi Spa ha dovuto rivedere la propria posizione relativa al contratto da applicare alla nascente società Bluferries. In tal senso, come Fit Cisl, abbiamo ribadito ancora una volta che ai lavoratori che transiteranno nella Società Bluferries va applicato il Contratto Aziendale di Gruppo Fs. In tal senso la società RFI si è vista costretta a bloccare le procedure di trasferimento di ramo d’azienda. E’ evidente che in occasione del prossimo incontro del 5 ottobre affronteremo tutta la problematica del sistema di attraversamento dello Stretto all’interno del quale deve collocarsi la nascente società Bluferries, in un contesto di sviluppo di sistema che nel contempo possa dare risposte alle ormai troppe problematiche aperte che non hanno trovato risposta negli ultimi anni».
«È questo il nodo cruciale della questione sulla quale l’OrSA, lo si ribadisce a chiare lettere, non intende muovere alcun passo indietro – si legge in un comunicato del segretario nazionale Nino D’Orazio e del segretario regionale Mariano Massaro. - La difesa del contratto è un fatto prioritario, sul quale sarà ancora fondamentale che i lavoratori proseguano la mobilitazione, che oggi si è rivelata determinante». Soddisfazione anche da casa Cisl: «A seguito della nostra forte presa di posizione – affermano Gaetano Riccio, segretario nazionale della Fit Cisl, Domenico Perrone, segretario regionale Sicilia della Fit Cisl ed Enzo Testa, segretario provinciale Fit Cisl Messina - la società Rfi Spa ha dovuto rivedere la propria posizione relativa al contratto da applicare alla nascente società Bluferries. In tal senso, come Fit Cisl, abbiamo ribadito ancora una volta che ai lavoratori che transiteranno nella Società Bluferries va applicato il Contratto Aziendale di Gruppo Fs. In tal senso la società RFI si è vista costretta a bloccare le procedure di trasferimento di ramo d’azienda. E’ evidente che in occasione del prossimo incontro del 5 ottobre affronteremo tutta la problematica del sistema di attraversamento dello Stretto all’interno del quale deve collocarsi la nascente società Bluferries, in un contesto di sviluppo di sistema che nel contempo possa dare risposte alle ormai troppe problematiche aperte che non hanno trovato risposta negli ultimi anni».
fonte: tempostretto
Re: Bluferries
Roma, 2 dicembre 2011
“Siamo soddisfatti del risultato raggiunto con l'accordo odierno tra il Gruppo RFI e le organizzazioni sindacali. Con grande determinazione, come Fit Cisl, abbiamo perseguito l'intento raggiunto di far cambiare rotta a un'azienda che a tutti i costi voleva applicare ai ferrovieri di Bluferries una tipologia di contratto diversa da quella di FS”.
Non nascondono la soddisfazione il segretario generale della Fit Cisl Sicilia Amedeo Benigno, il segretario regionale Mimmo Perrone e il segretario provinciale Vincenzo Testa, al termine dell’incontro svoltosi a Roma sulla vicenda Bluferries.
E’ stata una lunga trattativa e alla fine è stato raggiunto il principale obiettivo della Fit Cisl. “Ma occorre restare più che mai vigili sugli sviluppi del percorso della new-co Bluferries – sottolineano ancora i rappresentanti sindacali - il cui perfezionamento verrà completato entro giugno 2012. La nuova società sarà a tutti gli effetti una costola del vettore pubblico con in dote beni e immobili del patrimonio FS che auspichiamo vengano gestiti unicamente da Ferrovie per aggredire un ricco mercato, quello del gommato e pendolare”.
La trattativa nei prossimi giorni si trasferirà a Messina per fare il punto sul riassetto complessivo del sistema di traghettamento pubblico sullo stretto “con positive possibilità anche di nuova occupazione e per individuare e ripianare criticità storiche in un segmento strategico per la continuità territoriale ma che ha effetti di particolare importanza anche sull'economia dell'intera Sicilia” conclude la Fit Cisl.
“Siamo soddisfatti del risultato raggiunto con l'accordo odierno tra il Gruppo RFI e le organizzazioni sindacali. Con grande determinazione, come Fit Cisl, abbiamo perseguito l'intento raggiunto di far cambiare rotta a un'azienda che a tutti i costi voleva applicare ai ferrovieri di Bluferries una tipologia di contratto diversa da quella di FS”.
Non nascondono la soddisfazione il segretario generale della Fit Cisl Sicilia Amedeo Benigno, il segretario regionale Mimmo Perrone e il segretario provinciale Vincenzo Testa, al termine dell’incontro svoltosi a Roma sulla vicenda Bluferries.
E’ stata una lunga trattativa e alla fine è stato raggiunto il principale obiettivo della Fit Cisl. “Ma occorre restare più che mai vigili sugli sviluppi del percorso della new-co Bluferries – sottolineano ancora i rappresentanti sindacali - il cui perfezionamento verrà completato entro giugno 2012. La nuova società sarà a tutti gli effetti una costola del vettore pubblico con in dote beni e immobili del patrimonio FS che auspichiamo vengano gestiti unicamente da Ferrovie per aggredire un ricco mercato, quello del gommato e pendolare”.
La trattativa nei prossimi giorni si trasferirà a Messina per fare il punto sul riassetto complessivo del sistema di traghettamento pubblico sullo stretto “con positive possibilità anche di nuova occupazione e per individuare e ripianare criticità storiche in un segmento strategico per la continuità territoriale ma che ha effetti di particolare importanza anche sull'economia dell'intera Sicilia” conclude la Fit Cisl.
Gualtiero- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 09.08.10
ee
Ieri ero con Natale e parlando con un tizio di un officina che fa lavori per BLUVIA(sta lavorando anche sulla Loguodoro)mi diceva che Riace e Enotria sono state vendute a una societa' del gruppo Bluvia(non ricordava se era BLUEFERRIES)all'altissimo prezzo di 50.000 euro l'una(ad ALIAGA per ferro vecchio le pagavano di piu' ahahahahahah)e poiche le ha di bisogno le affitta a 15.000 euro l'una al giorno a scafo nudo,come sprecano il denaro pubblico animali!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Re: Bluferries
Bluvia non è un gruppo...è una divisione di RFI, Bluferries è una nuova divisione all'interno del Gruppo FSI. Sembra strano che all'interno della società RFI possano "vendersi" navi, sul web si parla di "trasferimento". Cmq ricapitolando. Bluvia si occupa del traghettamento dei soli treni, mentre Bluferries si occuperà dei passeggeri a piedi e gommato (pensavo il contrario), ma in fin dei conti effettivamente Bluferries fa parte pure del consorzio Metromare spa e del consorzio Tremestieri Terminal srl
Gualtiero- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 09.08.10
Re: Bluferries
Insomma, non si capisce niente, e tutte queste operazioni sembrano un magna magna generale...
Re: Bluferries
zancle ha scritto:Insomma, non si capisce niente, e tutte queste operazioni sembrano un magna magna generale...
Esatto..è un lordosissimo sistema per aggirare le leggi europee sui "conflitti d'interesse" e liberalizzazione dei trasporti. Ma come si dice, fatta la legge trovato l'inganno
Gualtiero- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 09.08.10
Re: Bluferries
Questa suddivisione significherà che se non sei a bordo del treno non potrai più prendere una nave ferroviaria per attraversare?
A rigor di logica sarebbe concorrenza sleale con l'altra società...
A rigor di logica sarebbe concorrenza sleale con l'altra società...
rocco- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 07.08.11
Re: Bluferries
rocco ha scritto:Questa suddivisione significherà che se non sei a bordo del treno non potrai più prendere una nave ferroviaria per attraversare?
A rigor di logica sarebbe concorrenza sleale con l'altra società...
Questo non è dato saperlo. Secondo me si potrà sempre viaggiare (in fondo parliamo di un unico "capo")...ma, a questo punto, meglio rintracciare una sorta di regolamento o chiedere in biglietteria.
Purtroppo, però , il 98,9% dei marittimi a mala pena sanno cosa è una nave
Non credo che ci impediranno di salire sul Villa o Scilla o addirittura la nuova nave, senza non essere necessariamente sopra il treno
Gualtiero- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 09.08.10
Re: Bluferries
Il servizio pax sulle N/T ferroviarie, a quanto so, verrà gestito a cura di bluferries. E poi non tutti sono inesperti c'è gente che fa il loro lavoro bene.
Giovanni- Data d'iscrizione : 09.12.10
Re: Bluferries
Giovanni ha scritto:Il servizio pax sulle N/T ferroviarie, a quanto so, verrà gestito a cura di bluferries. E poi non tutti sono inesperti c'è gente che fa il loro lavoro bene.
Certo. Già nei biglietti pax è scritto Bluferries. Le navi non cambiano e non passano. Solo sulla carta e giurisdizione, per il resto tutto invariato.
Ci mancherebbe che facessero il loro lavoro male.
Gualtiero- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 09.08.10
Re: Bluferries
rocco ha scritto:Questa suddivisione significherà che se non sei a bordo del treno non potrai più prendere una nave ferroviaria per attraversare?
A rigor di logica sarebbe concorrenza sleale con l'altra società...
Concorrenza sleale?
tobruk- Data d'iscrizione : 06.09.09
Re: Bluferries
tobruk ha scritto:
Concorrenza sleale?
Non che io sia daccordo con quanto sta succedendo ma la mia considerazione era questa:
In un topic precedente c'è scritto:
"L'azienda delle Fs giustifica l'operazione come derivante «dalla necessità di ottemperare alla normativa Antitrust, la quale prevede che le imprese che esercitano la gestione di servizi di interesse economico generale ovvero operano in regime di monopolio sul mercato, qualora intendano svolgere attività in mercati diversi da quelli in cui agiscono, ossia traghettamento di passeggeri e mezzi gommati, in regime di monopolio, devono operare mediante società separate»"
Quindi se hanno dovuto creare un'altra società per gestire gommato e passeggeri, mi viene da pensare che in linea teorica con le navi ferroviarie (finanziate per il passaggio treni) non potrebbero accettare passeggeri "extra" perchè in concorrenza con la società che gestisce il tragettamente passeggeri.
Spero che non sia così perchè significherebbe che di notte rimarrebbero solo le caronti con cui passare a piedi.
rocco- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 07.08.11
Re: Bluferries
rocco ha scritto:tobruk ha scritto:
Concorrenza sleale?
Quindi se hanno dovuto creare un'altra società per gestire gommato e passeggeri, mi viene da pensare che in linea teorica con le navi ferroviarie (finanziate per il passaggio treni) non potrebbero accettare passeggeri "extra" perchè in concorrenza con la società che gestisce il tragettamente passeggeri.
La concorrenza non è vietata dalla legge, meno che mai tra aziende che fanno capo allo stesso gruppo.
E' vietata la concorrenza sleale, ma qui si tratta di essere autorizzati o meno a trasportare anche passeggeri. La concorrenza sleale non c'entra, è un'altra cosa.
ciao
F.
tobruk- Data d'iscrizione : 06.09.09
Problemi con biglietti Bluferries...
Ciao a tutti!
Vorrei raccontarvi cosa mi è successo oggi nell'attraversare lo Stretto...
Comincio col dirvi che mio padre è ferroviere e quindi fino a 25 sarò in possesso di tessera FS, da sempre utilizzata per viaggiare a bordo delle navi traghetto FS.
Oggi pomeriggio mi trovavo in compagnia di mia sorella al porto di Villa San Giovanni, e dovendo tornare a Messina la prima nave utile era l'Iginia con partenza alle 17.35. Appena arrivata abbiamo visto che ha cominciato a sbarcare il treno e, ricordandoci che qualche settimana fa prendendo la stessa corsa abbiamo lasciato il porto di Villa con oltre 45 minuti di ritardo, decidiamo di attendere per qualche minuto in attesa dell'arrivo dell'Enotria, sperando che ripartisse per Messina Marittima e non per Tremestieri.
Quando finisce di scaricare chiediamo, e si, va a Messina. Mia sorella mostra il biglietto Bluferries da €2,20 regolarmente acquistato alla biglietteria di Messina stamani e io presento come sempre la tessera.
L'addetto ci dice che entrambi non sono più validi.... Ma come se il biglietto lo abbiamo preso giusto stamattina!!!
Ci dice di chiedere in biglietteria a Villa, cosa che facciamo, e ci confermano che il biglietto è valido, allora ci ripresentiamo all'imbarco spiegando cosa ci hanno detto in biglietteria, il biglietto passa, la mia tessera no, dicono che adesso le navi son gestite da una compagnia privata e che quindi la tessera non vale più....
Mi mandano a fare il biglietto alla biglietteria Metromare, cosa che fanno in molti prima di imbarcarsi sull'Enotria, spendendo dunque €2,50 contro la normale tariffa Bluvia/Bluferries di €2,20, e così ci fanno salire.
(Inutile dirvi che giustamente oggi l'Iginia è partita in perfetto orario arrivando a Messina molto prima di noi, ma questa era solo una piccola parentesi...)
Arriviamo a Messina e per curiosità vado a chiedere delle spiegazioni in biglietteria....
Mi dicono che la tessera FS posso utilizzarla solamente con le navi Iginia, Logudoro, Villa e Scilla, con le altre non vale...
Spiego che però ho pagato €2,50 invece di €2,20 e mi viene detto di fare denuncia alla Polizia per chiedere il rimborso come hanno fatto già molte persone che si sono ritrovate nella mia stessa situazione...
Ora, vorrei puntualizzare che a me dei 30 centesimi che ho pagato in più non me ne frega niente, ma sinceramente mi sembra una presa per i fondelli (per utilizzare un'espressione pulita...). Voi che ne pensate, vi sembra una cosa lecita? Voglio dire, 30 centesimi li prendono da me, 30 da un altro, 30 da molti altri ancora, e nessuno fa niente perchè giustamente fare la denuncia costa più del rimborso.
E soprattutto, mi chiarite una cosa? Bluferries è privata o è sempre delle FS? Sul biglietto c'è scritto "Gruppo Ferrovie dello Stato", quindi la mia tessera non dovrebbe essere comunque valida???
Ripeto, non fatene una questione economica, è solamente che voglio capirci di più su questa storia...
Vorrei raccontarvi cosa mi è successo oggi nell'attraversare lo Stretto...
Comincio col dirvi che mio padre è ferroviere e quindi fino a 25 sarò in possesso di tessera FS, da sempre utilizzata per viaggiare a bordo delle navi traghetto FS.
Oggi pomeriggio mi trovavo in compagnia di mia sorella al porto di Villa San Giovanni, e dovendo tornare a Messina la prima nave utile era l'Iginia con partenza alle 17.35. Appena arrivata abbiamo visto che ha cominciato a sbarcare il treno e, ricordandoci che qualche settimana fa prendendo la stessa corsa abbiamo lasciato il porto di Villa con oltre 45 minuti di ritardo, decidiamo di attendere per qualche minuto in attesa dell'arrivo dell'Enotria, sperando che ripartisse per Messina Marittima e non per Tremestieri.
Quando finisce di scaricare chiediamo, e si, va a Messina. Mia sorella mostra il biglietto Bluferries da €2,20 regolarmente acquistato alla biglietteria di Messina stamani e io presento come sempre la tessera.
L'addetto ci dice che entrambi non sono più validi.... Ma come se il biglietto lo abbiamo preso giusto stamattina!!!
Ci dice di chiedere in biglietteria a Villa, cosa che facciamo, e ci confermano che il biglietto è valido, allora ci ripresentiamo all'imbarco spiegando cosa ci hanno detto in biglietteria, il biglietto passa, la mia tessera no, dicono che adesso le navi son gestite da una compagnia privata e che quindi la tessera non vale più....
Mi mandano a fare il biglietto alla biglietteria Metromare, cosa che fanno in molti prima di imbarcarsi sull'Enotria, spendendo dunque €2,50 contro la normale tariffa Bluvia/Bluferries di €2,20, e così ci fanno salire.
(Inutile dirvi che giustamente oggi l'Iginia è partita in perfetto orario arrivando a Messina molto prima di noi, ma questa era solo una piccola parentesi...)
Arriviamo a Messina e per curiosità vado a chiedere delle spiegazioni in biglietteria....
Mi dicono che la tessera FS posso utilizzarla solamente con le navi Iginia, Logudoro, Villa e Scilla, con le altre non vale...
Spiego che però ho pagato €2,50 invece di €2,20 e mi viene detto di fare denuncia alla Polizia per chiedere il rimborso come hanno fatto già molte persone che si sono ritrovate nella mia stessa situazione...
Ora, vorrei puntualizzare che a me dei 30 centesimi che ho pagato in più non me ne frega niente, ma sinceramente mi sembra una presa per i fondelli (per utilizzare un'espressione pulita...). Voi che ne pensate, vi sembra una cosa lecita? Voglio dire, 30 centesimi li prendono da me, 30 da un altro, 30 da molti altri ancora, e nessuno fa niente perchè giustamente fare la denuncia costa più del rimborso.
E soprattutto, mi chiarite una cosa? Bluferries è privata o è sempre delle FS? Sul biglietto c'è scritto "Gruppo Ferrovie dello Stato", quindi la mia tessera non dovrebbe essere comunque valida???
Ripeto, non fatene una questione economica, è solamente che voglio capirci di più su questa storia...
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