Bluferries
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FABIO75
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Re: Bluferries
Guizzo90 ha scritto:Ciao a tutti!
Vorrei raccontarvi cosa mi è successo oggi nell'attraversare lo Stretto...
Comincio col dirvi che mio padre è ferroviere e quindi fino a 25 sarò in possesso di tessera FS, da sempre utilizzata per viaggiare a bordo delle navi traghetto FS.
Oggi pomeriggio mi trovavo in compagnia di mia sorella al porto di Villa San Giovanni, e dovendo tornare a Messina la prima nave utile era l'Iginia con partenza alle 17.35. Appena arrivata abbiamo visto che ha cominciato a sbarcare il treno e, ricordandoci che qualche settimana fa prendendo la stessa corsa abbiamo lasciato il porto di Villa con oltre 45 minuti di ritardo, decidiamo di attendere per qualche minuto in attesa dell'arrivo dell'Enotria, sperando che ripartisse per Messina Marittima e non per Tremestieri.
Quando finisce di scaricare chiediamo, e si, va a Messina. Mia sorella mostra il biglietto Bluferries da €2,20 regolarmente acquistato alla biglietteria di Messina stamani e io presento come sempre la tessera.
L'addetto ci dice che entrambi non sono più validi.... Ma come se il biglietto lo abbiamo preso giusto stamattina!!!
Ci dice di chiedere in biglietteria a Villa, cosa che facciamo, e ci confermano che il biglietto è valido, allora ci ripresentiamo all'imbarco spiegando cosa ci hanno detto in biglietteria, il biglietto passa, la mia tessera no, dicono che adesso le navi son gestite da una compagnia privata e che quindi la tessera non vale più....
Mi mandano a fare il biglietto alla biglietteria Metromare, cosa che fanno in molti prima di imbarcarsi sull'Enotria, spendendo dunque €2,50 contro la normale tariffa Bluvia/Bluferries di €2,20, e così ci fanno salire.
(Inutile dirvi che giustamente oggi l'Iginia è partita in perfetto orario arrivando a Messina molto prima di noi, ma questa era solo una piccola parentesi...)
Arriviamo a Messina e per curiosità vado a chiedere delle spiegazioni in biglietteria....
Mi dicono che la tessera FS posso utilizzarla solamente con le navi Iginia, Logudoro, Villa e Scilla, con le altre non vale...
Spiego che però ho pagato €2,50 invece di €2,20 e mi viene detto di fare denuncia alla Polizia per chiedere il rimborso come hanno fatto già molte persone che si sono ritrovate nella mia stessa situazione...
Ora, vorrei puntualizzare che a me dei 30 centesimi che ho pagato in più non me ne frega niente, ma sinceramente mi sembra una presa per i fondelli (per utilizzare un'espressione pulita...). Voi che ne pensate, vi sembra una cosa lecita? Voglio dire, 30 centesimi li prendono da me, 30 da un altro, 30 da molti altri ancora, e nessuno fa niente perchè giustamente fare la denuncia costa più del rimborso.
E soprattutto, mi chiarite una cosa? Bluferries è privata o è sempre delle FS? Sul biglietto c'è scritto "Gruppo Ferrovie dello Stato", quindi la mia tessera non dovrebbe essere comunque valida???
Ripeto, non fatene una questione economica, è solamente che voglio capirci di più su questa storia...
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A quanto ho capito è sempre una controllata del gruppo ma non in toto. E cmq in teoria dalla riforma tutto il gruppo è una società privata sulla carta.
Se leggi su wikipedia Bluferries controlla il 40% del Consorzio Metromare quindi loro invogliano a farti comprare il biglietto Metromare (cosa da inorridire). Inoltre la tessera FS è valida per il trasporto ferroviario e di conseguenza le navi elencate atte al servizio ferroviario. Il bigliettaio mi sembra che ti ha detto che molti avrebbero fatto denuncia..falla pure tu. Un giorno uno, un giorno l'altro e questo brutto vizio finirà. Come è finito quello delle hostess di metromare che andavano ad accaparrare i clienti dentro la stazione marittima. Il fatto fu subito denunciato e non si è vista più nessuna hostess in zona
Ultima modifica di Gualtiero il Lun Ott 01, 2012 10:41 pm - modificato 1 volta.
Gualtiero- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 09.08.10
Re: Bluferries
Pensavo che a Guizzo i nostri validi navi amatori avrebbero risposto....pensiamo anche a questo, invece di gongolarci di navi e basta!!!!
Gualtiero- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 09.08.10
Re: Bluferries
gualt gualt non saranno mica le mie parole a cambiare le cose. La verità è che con società non statali,che badano solo al profitto credi che possano mai venire incontro ci pax?mi dispiace che abbiano fatto storie giusto giusto a Roberto,ma l'unica arma come detto tu è denunciare. Se mi dovesse capitare una cosa simile non farei partire nemmeno la nave,chiamerei le FdO e poi vediamo se si comportano da strozzini.Gualtiero ha scritto:Pensavo che a Guizzo i nostri validi navi amatori avrebbero risposto....pensiamo anche a questo, invece di gongolarci di navi e basta!!!!
Re: Bluferries
Secondo me, indipendentemente dalle quote societarie di proprietà, bisognerebbe capire quale è la tariffa applicata da Bluferries e quale è la biglietteria giusta.
Poichè sono società diverse, indipendentemente dal condividere o meno le scelte, ci sono delle nuove regole che purtroppo possono significare che il biglietto Bluvia non sia valido su Bluferries e viceversa.
Però se la tariffa è 2,20 euro e fanno pagare 2,50 è furto e sono da chiamare i carabinieri al momento del pagamento.
Poichè sono società diverse, indipendentemente dal condividere o meno le scelte, ci sono delle nuove regole che purtroppo possono significare che il biglietto Bluvia non sia valido su Bluferries e viceversa.
Però se la tariffa è 2,20 euro e fanno pagare 2,50 è furto e sono da chiamare i carabinieri al momento del pagamento.
rocco- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 07.08.11
Re: Bluferries
Infatti Guizzo ha posto due quesiti o due problematiche.
1-La tessera FS che non vale più su Bluferries per i motivi sopra descritti;
2-La carognata di indirizzarlo alla biglietteria Metromare per farti pagari di più (la traghettata via mare con Bluferries costa 2,20 - a meno di presunti aumenti; con Metromare, via ALISCAFO, costa 2,50). E' già scritto che si tratta di politica non trasparente e meritevole di denuncia. Fatelo presente ai sindacati. Non c'entra che Bluferries è socia di Metromare.
1-La tessera FS che non vale più su Bluferries per i motivi sopra descritti;
2-La carognata di indirizzarlo alla biglietteria Metromare per farti pagari di più (la traghettata via mare con Bluferries costa 2,20 - a meno di presunti aumenti; con Metromare, via ALISCAFO, costa 2,50). E' già scritto che si tratta di politica non trasparente e meritevole di denuncia. Fatelo presente ai sindacati. Non c'entra che Bluferries è socia di Metromare.
Gualtiero- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 09.08.10
Re: Bluferries
piccola presentazione di Blueferries tratta dal sito RFI
Bluferries S.r.l. (100%)
La Società, interamente controllata da RFI, ha per oggetto sociale le attività di traghettamento di passeggeri e mezzi gommati sullo Stretto di Messina. Partecipa con il 40% al Consorzio Metromare dello Stretto (restanti quote : Ustica Lines), che svolge servizio veloce di trasporto marittimo passeggeri tra Messina, Reggio Calabria e Villa San Giovanni , e con il 33,33% a Terminal Tremestieri (restanti quote:Caronte turist SpA e Meridiano Lines Srl), che gestisce l'approdo delle navi traghetto operanti sullo Stretto di Messina nel trasporto di automezzi fornendo servizi di ormeggio, biglietteria, sosta e assistenza all’imbarco degli autoveicoli.
Bluferries S.r.l. (100%)
La Società, interamente controllata da RFI, ha per oggetto sociale le attività di traghettamento di passeggeri e mezzi gommati sullo Stretto di Messina. Partecipa con il 40% al Consorzio Metromare dello Stretto (restanti quote : Ustica Lines), che svolge servizio veloce di trasporto marittimo passeggeri tra Messina, Reggio Calabria e Villa San Giovanni , e con il 33,33% a Terminal Tremestieri (restanti quote:Caronte turist SpA e Meridiano Lines Srl), che gestisce l'approdo delle navi traghetto operanti sullo Stretto di Messina nel trasporto di automezzi fornendo servizi di ormeggio, biglietteria, sosta e assistenza all’imbarco degli autoveicoli.
Re: Bluferries
“In conto bisogna mettere anche il rischio occupazionale - denuncia l'OrSA -. La societa' Bluferries, che gestisce in noleggio anche i ponti auto delle navi Rfi oggi indisponibili, inevitabilmente presenterà il conto dei mancati incassi rifacendosi sul costo del lavoro.
le affermazioni sono corrette???? bluferries gestisce anche i ponti della classe villa????
fonte Trasporti nello stretto.
le affermazioni sono corrette???? bluferries gestisce anche i ponti della classe villa????
fonte Trasporti nello stretto.
freccia del sud- Data d'iscrizione : 10.01.11
Re: Bluferries
Dove finisce la logica ....
"Sagge" (si fa per dire) decisioni targate bluferries!!!
Oggi pomeriggio, trovandomi a Messina e avendo perso il mezzo veloce delle 16.50 per Vsg opto per la prima nave utile;
Logudoro che parte intorno alle ore 17.10 ma per i noti motivi imbarca solo treni. (....... vergognoso, visto che se non ricordo male sia passato più di un anno dalla disgrazia .... ).
Arriva L'Enotria intorno alle ore 17.30 e con grande sorpresa ci viene riferito che la corsa è infiammabili, (proprio in piena fascia pendolari complimenti!!!!)
Tra il disappunto mio e dei presenti noto che unitamente ai mezzi pesanti vengono fatte imbarcare due auto dove a bordo di entrambe vi era una coppia con dei bambini sui sedili posteriori.
Faccio notare la cosa ai piazzlisti che poco prima ci avevano vietato l'imbarco, loro si difendono scaricando la scelta sul comandante.
Nel frattempo la nave parte, ma non contento prendo contatti con la Capitaneria di Porto di Reggio Calabria (sala operativa) dove l'Ufficiale presente, dopo aver pazientemente ascoltato la mia lamentela, mi invita chiamare la CP Messina per un intervento sul posto.
Ribadisco che ormai è tardi per la CP di Messina perché la nave è ormai in navigazione e che un'eventuale verifica la si può fare a villa all'arrivo della della stessa.
Lui finalmente si rende conto .... e chiama via radio l'Enotria chiedendo conferma della corsa infiammabili e della presenza di auto a bordo, la nave risponde ma purtroppo non riesco a sentire cosa dice il comandante, dopo ciò l'ufficiale CP mi riferisce che la procedura è corretta in quanto vi è un'ordinanza che permette l'imbarco di max 25 passeggeri nelle corse infiammabili e per quella corsa si era raggiunta tale quota.
Alle mie osservazioni che fanno presente che se la nave imbarca un carico pericoloso tale pericolo o presunto tale incombe anche su quei 25 compreso quei bambini sulle auto, ma egli ribatte che le dotazioni di bordo lo permettono.
A questo punto ringrazio per la disponibilità e concludo la telefonata, ma alcune domande rimangono senza risposta:
1) Esiste veramente tale ordinanza??? (prima volta che mi capita, altre volte con le corse infiammabili siamo rimasti tutti a terra, hanno imbarcato solo i mezzi pesanti).
2) Se esiste, perché l'Ufficiale è arrivato a tale conclusione solo dopo la chiamata all'Enotria?? Non la conosceva forse??
Non parliamo dell'attesa nell'atrio della stazione marittima, non una panchina, sporco e poco illuminato, con l'addetto alla biglietteria che mentre parla con la clientela sta mangiando qualcosa con conseguente storpiature delle parole, dove le persone in attesa anche anziani costretti ad attendere per più di un'ora in piedi la nave successiva che ci ha portato a villa dopo le ore 19.00.
Scusate se mi sono dilungato ma l'inc----tura è stata tanta.
"Sagge" (si fa per dire) decisioni targate bluferries!!!
Oggi pomeriggio, trovandomi a Messina e avendo perso il mezzo veloce delle 16.50 per Vsg opto per la prima nave utile;
Logudoro che parte intorno alle ore 17.10 ma per i noti motivi imbarca solo treni. (....... vergognoso, visto che se non ricordo male sia passato più di un anno dalla disgrazia .... ).
Arriva L'Enotria intorno alle ore 17.30 e con grande sorpresa ci viene riferito che la corsa è infiammabili, (proprio in piena fascia pendolari complimenti!!!!)
Tra il disappunto mio e dei presenti noto che unitamente ai mezzi pesanti vengono fatte imbarcare due auto dove a bordo di entrambe vi era una coppia con dei bambini sui sedili posteriori.
Faccio notare la cosa ai piazzlisti che poco prima ci avevano vietato l'imbarco, loro si difendono scaricando la scelta sul comandante.
Nel frattempo la nave parte, ma non contento prendo contatti con la Capitaneria di Porto di Reggio Calabria (sala operativa) dove l'Ufficiale presente, dopo aver pazientemente ascoltato la mia lamentela, mi invita chiamare la CP Messina per un intervento sul posto.
Ribadisco che ormai è tardi per la CP di Messina perché la nave è ormai in navigazione e che un'eventuale verifica la si può fare a villa all'arrivo della della stessa.
Lui finalmente si rende conto .... e chiama via radio l'Enotria chiedendo conferma della corsa infiammabili e della presenza di auto a bordo, la nave risponde ma purtroppo non riesco a sentire cosa dice il comandante, dopo ciò l'ufficiale CP mi riferisce che la procedura è corretta in quanto vi è un'ordinanza che permette l'imbarco di max 25 passeggeri nelle corse infiammabili e per quella corsa si era raggiunta tale quota.
Alle mie osservazioni che fanno presente che se la nave imbarca un carico pericoloso tale pericolo o presunto tale incombe anche su quei 25 compreso quei bambini sulle auto, ma egli ribatte che le dotazioni di bordo lo permettono.
A questo punto ringrazio per la disponibilità e concludo la telefonata, ma alcune domande rimangono senza risposta:
1) Esiste veramente tale ordinanza??? (prima volta che mi capita, altre volte con le corse infiammabili siamo rimasti tutti a terra, hanno imbarcato solo i mezzi pesanti).
2) Se esiste, perché l'Ufficiale è arrivato a tale conclusione solo dopo la chiamata all'Enotria?? Non la conosceva forse??
Non parliamo dell'attesa nell'atrio della stazione marittima, non una panchina, sporco e poco illuminato, con l'addetto alla biglietteria che mentre parla con la clientela sta mangiando qualcosa con conseguente storpiature delle parole, dove le persone in attesa anche anziani costretti ad attendere per più di un'ora in piedi la nave successiva che ci ha portato a villa dopo le ore 19.00.
Scusate se mi sono dilungato ma l'inc----tura è stata tanta.
FABIO75- Data d'iscrizione : 16.12.09
Re: Bluferries
FABIO75 ha scritto:Dove finisce la logica ....
"Sagge" (si fa per dire) decisioni targate bluferries!!!
Oggi pomeriggio, trovandomi a Messina e avendo perso il mezzo veloce delle 16.50 per Vsg opto per la prima nave utile;
Logudoro che parte intorno alle ore 17.10 ma per i noti motivi imbarca solo treni. (....... vergognoso, visto che se non ricordo male sia passato più di un anno dalla disgrazia .... ).
Arriva L'Enotria intorno alle ore 17.30 e con grande sorpresa ci viene riferito che la corsa è infiammabili, (proprio in piena fascia pendolari complimenti!!!!)
Tra il disappunto mio e dei presenti noto che unitamente ai mezzi pesanti vengono fatte imbarcare due auto dove a bordo di entrambe vi era una coppia con dei bambini sui sedili posteriori.
Faccio notare la cosa ai piazzlisti che poco prima ci avevano vietato l'imbarco, loro si difendono scaricando la scelta sul comandante.
Nel frattempo la nave parte, ma non contento prendo contatti con la Capitaneria di Porto di Reggio Calabria (sala operativa) dove l'Ufficiale presente, dopo aver pazientemente ascoltato la mia lamentela, mi invita chiamare la CP Messina per un intervento sul posto.
Ribadisco che ormai è tardi per la CP di Messina perché la nave è ormai in navigazione e che un'eventuale verifica la si può fare a villa all'arrivo della della stessa.
Lui finalmente si rende conto .... e chiama via radio l'Enotria chiedendo conferma della corsa infiammabili e della presenza di auto a bordo, la nave risponde ma purtroppo non riesco a sentire cosa dice il comandante, dopo ciò l'ufficiale CP mi riferisce che la procedura è corretta in quanto vi è un'ordinanza che permette l'imbarco di max 25 passeggeri nelle corse infiammabili e per quella corsa si era raggiunta tale quota.
Alle mie osservazioni che fanno presente che se la nave imbarca un carico pericoloso tale pericolo o presunto tale incombe anche su quei 25 compreso quei bambini sulle auto, ma egli ribatte che le dotazioni di bordo lo permettono.
A questo punto ringrazio per la disponibilità e concludo la telefonata, ma alcune domande rimangono senza risposta:
1) Esiste veramente tale ordinanza??? (prima volta che mi capita, altre volte con le corse infiammabili siamo rimasti tutti a terra, hanno imbarcato solo i mezzi pesanti).
2) Se esiste, perché l'Ufficiale è arrivato a tale conclusione solo dopo la chiamata all'Enotria?? Non la conosceva forse??
Non parliamo dell'attesa nell'atrio della stazione marittima, non una panchina, sporco e poco illuminato, con l'addetto alla biglietteria che mentre parla con la clientela sta mangiando qualcosa con conseguente storpiature delle parole, dove le persone in attesa anche anziani costretti ad attendere per più di un'ora in piedi la nave successiva che ci ha portato a villa dopo le ore 19.00.
Scusate se mi sono dilungato ma l'inc----tura è stata tanta.
E' una vita che viaggio con i traghetti Fs/Bluvia/Bluferries, e ti assicuro che ne ho viste di cose storte..... Purtroppo non c'è un minimo di interesse a fornire un servizio degno di un Paese civile. Basti pensare agli orari che cambiano in continuazione e la mancanza di un sito ufficiale che li riporti con chiarezza, oltre alla poca professionalità di chi sta allo sportello della biglietteria..... Meglio che mi fermi qui.
Re: Bluferries
Spesso nelle ore serali nelle "zattere" Blueferries il marinaio poiché si secca a prendere i biglietti fa salire senza biglietto....perché siccome la biglietteria di villa e' chiusa dovrebbe farli lui.
Quando ero in navigazione mi sono domandato....il biglietto e' un titolo di viaggio e quindi serve all'equipaggio per vedere il numero dei passeggeri presenti a bordo(numero che in teoria dovrebbero comunicare alla capitaneria)e serve al passeggero in caso di incidente come titolo per avere un rimborso assicurativo.
Dopo questo mio pensiero inizio a discutere con l'elettricista di bordo,il quale si meraviglia che il marinaio non aveva fatto salire con biglietto(scena che ha dovuto fare perché era comunque un membro dell'equipaggio)e quando gli chiedo come fa a comunicare il numero dei passeggeri alla capitaneria mi diceva che approssimativamente vedono quanti sono e poi lo gonfiano...........
Quando ero in navigazione mi sono domandato....il biglietto e' un titolo di viaggio e quindi serve all'equipaggio per vedere il numero dei passeggeri presenti a bordo(numero che in teoria dovrebbero comunicare alla capitaneria)e serve al passeggero in caso di incidente come titolo per avere un rimborso assicurativo.
Dopo questo mio pensiero inizio a discutere con l'elettricista di bordo,il quale si meraviglia che il marinaio non aveva fatto salire con biglietto(scena che ha dovuto fare perché era comunque un membro dell'equipaggio)e quando gli chiedo come fa a comunicare il numero dei passeggeri alla capitaneria mi diceva che approssimativamente vedono quanti sono e poi lo gonfiano...........
Ultima modifica di Inbus U 210 il Sab Gen 25, 2014 10:02 am - modificato 1 volta.
Re: Bluferries
Purtroppo le incazzature di questo tipo sono all'ordine del giorno perchè è una prassi offrire un servizio del cavolo con la scusa che il mondo intero degrada sempre più il sud (ci piace fare le vittime) ma personalmente ritengo che le colpe partano dal ministro dei trasporti ma arrivino anche al tizio che tira la cima sulla bitta.
Ad esempio negli anni purtroppo ho sperimentato:
- il vizio sistematico che la zattera delle 22,40 (unica nave utlizzabile per passare a quell'orario), se il frecciaargento delle 22,26 arriva con qualche minuto di ritardo, parte in pefetto orario non aspettando i passeggeri che arrivano all'invasatura e vedono la nave che esce con il portellone ancora a metà.
Commento= se il comandante aspettava cinque minuti lo licenziavano? Visto che sono lo stesso gruppo, che esiste la continuità territoriale, che dovrebbe esistere il buon senso, il dirigente movimento non lo potrebbe chiamare e dirgli aspetta 5 minuti?
- spesso la stessa nave fa imfiammabili perchè c'è n. 1 autobotte che ha il vizio di arrivare tutti i venerdi a quell'orario. Quindi per 1 autista che non può aspettare 1 ora facciamo aspettare decine di passeggeri (il venerdi ci sono sempre) con la sala di aspetto chiusa, senza informazioni, nel degrado più totale.
Due mesi fa sono arrivato e mi è stato detto che faceva infiammabili. Mi sono messo sul portellone protestando, nel frattempo siamo diventati tanti che facevamo casino ed il comandante, bontà sua, ha deciso di annullare la corsa infiammabili e ci ha fatto salire.
Quindici giorni fa invece il treno è arrivato con dieci minuti di ritardo e mentre scendevamo la nave è partita (ed ho saputo dopo dall'ormeggiatore con infiammabile).
Tabellone vuoto e nessuno a cui chiedere.
Sono andato dal dirigente movimento ma naturalmente lui fa treni e non sa di navi. Siamo nel sud maledetto...
Sono andato alla polizia ferroviaria e loro, solo dopo mie notevoli insistenze, hanno chiamato messina per sapere a che ora era la successiva zattera (dopo 1 ora) e se andava a Messina perchè la prima risposta è sempre la stessa: non è di nostra competenza.
Ad esempio negli anni purtroppo ho sperimentato:
- il vizio sistematico che la zattera delle 22,40 (unica nave utlizzabile per passare a quell'orario), se il frecciaargento delle 22,26 arriva con qualche minuto di ritardo, parte in pefetto orario non aspettando i passeggeri che arrivano all'invasatura e vedono la nave che esce con il portellone ancora a metà.
Commento= se il comandante aspettava cinque minuti lo licenziavano? Visto che sono lo stesso gruppo, che esiste la continuità territoriale, che dovrebbe esistere il buon senso, il dirigente movimento non lo potrebbe chiamare e dirgli aspetta 5 minuti?
- spesso la stessa nave fa imfiammabili perchè c'è n. 1 autobotte che ha il vizio di arrivare tutti i venerdi a quell'orario. Quindi per 1 autista che non può aspettare 1 ora facciamo aspettare decine di passeggeri (il venerdi ci sono sempre) con la sala di aspetto chiusa, senza informazioni, nel degrado più totale.
Due mesi fa sono arrivato e mi è stato detto che faceva infiammabili. Mi sono messo sul portellone protestando, nel frattempo siamo diventati tanti che facevamo casino ed il comandante, bontà sua, ha deciso di annullare la corsa infiammabili e ci ha fatto salire.
Quindici giorni fa invece il treno è arrivato con dieci minuti di ritardo e mentre scendevamo la nave è partita (ed ho saputo dopo dall'ormeggiatore con infiammabile).
Tabellone vuoto e nessuno a cui chiedere.
Sono andato dal dirigente movimento ma naturalmente lui fa treni e non sa di navi. Siamo nel sud maledetto...
Sono andato alla polizia ferroviaria e loro, solo dopo mie notevoli insistenze, hanno chiamato messina per sapere a che ora era la successiva zattera (dopo 1 ora) e se andava a Messina perchè la prima risposta è sempre la stessa: non è di nostra competenza.
rocco- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 07.08.11
Re: Bluferries
In ambito del gruppo Ferrovie dello Stato i conflitti di competenze sono all'ordine del giorno....
Re: Bluferries
Riporto qua una notizia apparsa qualche giorno fa che ha scaturito l'ira dei soliti appassionati / ignorantelli direi anche.
Buona lettura
Il Gruppo FS ha intenzione di dismettere le ultime navi che si occupano del trasporto gommato. E' la vittoria del liberismo selvaggio a favore del profitto privato. Insorgono i sindacati
"Stiamo lavorando per la vendita di Bluferries e retali Grandi Stazioni”, lo ha annunciato l’a.d. delle Ferrovie dello Stato, Mauro Moretti, a margine del forum Italia-Svizzera. A denunciare quello che può essere definito il vero "colpo di grazia" al traghettamento pubblico sullo Stretto di Messina è il sindacato Or.S.A.
"Immerso nel silenzio tattico - si legge in una nota stampa - si avvia a compimento il progetto di dismissione delle Ferrovie dall’area dello Stretto. La flotta di Stato ormai conta solo quattro navi per il trasporto dei mezzi ferroviari di cui ne vengono utilizzate solo tre con corse ed equipaggi ridotti di almeno il 50% rispetto ai livelli di produzione concordati con il sindacato. Con l’annuncio di vendita di Blu Ferries i vertici ferroviari hanno dichiarato il fallimento nel mercato in cui altre realtà imprenditoriali hanno fondato le proprie fortune, la timida e breve concorrenza con i privati si è consumata unicamente attraverso la compressione di salari e livelli occupazionali, i tagli inferti periodicamente al costo del lavoro dalla 'monopilista' Caronte&Tourist sono stati presto ereditati dall’azienda del gruppo FS che nonostante la parità di condizioni non è riuscita a reggere il confronto e si appresta a sbaraccare".
"Siamo di fronte - sottolinea il sindacato - all’ennesimo fallimento delle privatizzazioni figlie del liberismo selvaggio in cui sono scaduti i servizi essenziali, vince chi riduce ai minimi termini il costo del lavoro e sacrifica la qualità del servizio a favore del profitto privato e quando arrivano i bilanci passivi si richiede alla collettività di ripianare il debito. Una concezione involutiva dei trasporti che è servita solo alle casse private, la concorrenza basata sulla qualità del servizio è rimasta nelle intenzioni, con siffatto sistema la Sicilia è pressoché isolata, i collegamenti ferroviari sono al minimo storico e il traghettamento di passeggeri e mezzi gommati è totalmente in mano ad aziende private che dettano costi e condizioni".
Non manca una "frecciata" al Comune di Messina: "L’ordinanza Comunale che limita lo sbarco dei tir in città mentre l’approdo di Tremestieri è insufficiente e in continua emergenza, è servita da alibi a F.S. per liberarsi definitivamente di Bluferries, l’OrSA aveva ampiamente anticipato tale scenario chiedendo all’Amministrazione comunale di rinviare qualsiasi iniziativa a dopo il completamento dell’approdo sud, adesso avremo qualche mezzo gommato in meno in via la Farina e tanti marittimi messinesi disoccupati a protestare dietro i cancelli del comune, mentre il completamento del porto di Tremestieri è rinviato alle calende greche".
Cosa venderanno le Ferrovie dello Stato, oltre alle navi, ancora non è dato saperlo. "In occasione della separazione del servizio ferroviario da quello dedicato al traghettamento dei mezzi gommati - scrive l'OrSA -, RFI trasferì a Bluferries la proprietà delle navi bidirezionali e l’utilizzo delle strutture a terra (uffici, invasature, piazzali), un complesso logistico indispensabile anche per il traghettamento dei mezzi ferroviari gestito da RFI".
"Cosa succederebbe - si chiedono i rappresentanti dei lavoratori - se insieme alla flotta si cedessero anche tali impianti? RFI dovrebbe pagare al nuovo gestore privato l’utilizzo delle proprie strutture a suo tempo realizzate con soldi pubblici? E ancora: che fine faranno i lavoratori in forza a Bluferries? Nelle operazioni di vendita è prevista la clausola sociale per imporre all’armatore subentrante di assumere i marittimi che attualmente armano la flotta?".
Per l'OrSA, alla luce delle dinamiche fin qui utilizzate dai vertici ferroviari, non c'è da aspettarsi nulla di buono: "Se non si interviene per tempo si rischia di trovarsi di fronte al fatto compiuto, pertanto, è indispensabile che ferrovieri e marittimi Bluferries si compattino in un'unica vertenza per rivendicare garanzie occupazionali e mantenimento dei servizi ai livelli concordati con le organizzazioni sindacali. L’apatia che ha mandato la lotta in letargo ha consentito alla controparte di realizzare il progetto di dismissione che l’OrSA denunciò in tempi non sospetti".
All'orizzonte, dunque, si profila una nuova stagione di protesta per tentare di salvare i residui posti di lavoro e rivendicare il mantenimento dei livelli di produzione. Ciò che resta certo è il definitivo abbandono da parte dello Stato italiano del collegamento pubblico tra Sicilia e Calabria. Alla faccia del diritto costituzionale della "continuità territoriale".
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Probabilmente l'allarmismo del sindacato è strettamente legato al fatto che si prospetta l'ipotesi che i lavoratori possano "lavorare"..invece che stare sempre al bar.
Buona lettura
Il Gruppo FS ha intenzione di dismettere le ultime navi che si occupano del trasporto gommato. E' la vittoria del liberismo selvaggio a favore del profitto privato. Insorgono i sindacati
"Stiamo lavorando per la vendita di Bluferries e retali Grandi Stazioni”, lo ha annunciato l’a.d. delle Ferrovie dello Stato, Mauro Moretti, a margine del forum Italia-Svizzera. A denunciare quello che può essere definito il vero "colpo di grazia" al traghettamento pubblico sullo Stretto di Messina è il sindacato Or.S.A.
"Immerso nel silenzio tattico - si legge in una nota stampa - si avvia a compimento il progetto di dismissione delle Ferrovie dall’area dello Stretto. La flotta di Stato ormai conta solo quattro navi per il trasporto dei mezzi ferroviari di cui ne vengono utilizzate solo tre con corse ed equipaggi ridotti di almeno il 50% rispetto ai livelli di produzione concordati con il sindacato. Con l’annuncio di vendita di Blu Ferries i vertici ferroviari hanno dichiarato il fallimento nel mercato in cui altre realtà imprenditoriali hanno fondato le proprie fortune, la timida e breve concorrenza con i privati si è consumata unicamente attraverso la compressione di salari e livelli occupazionali, i tagli inferti periodicamente al costo del lavoro dalla 'monopilista' Caronte&Tourist sono stati presto ereditati dall’azienda del gruppo FS che nonostante la parità di condizioni non è riuscita a reggere il confronto e si appresta a sbaraccare".
"Siamo di fronte - sottolinea il sindacato - all’ennesimo fallimento delle privatizzazioni figlie del liberismo selvaggio in cui sono scaduti i servizi essenziali, vince chi riduce ai minimi termini il costo del lavoro e sacrifica la qualità del servizio a favore del profitto privato e quando arrivano i bilanci passivi si richiede alla collettività di ripianare il debito. Una concezione involutiva dei trasporti che è servita solo alle casse private, la concorrenza basata sulla qualità del servizio è rimasta nelle intenzioni, con siffatto sistema la Sicilia è pressoché isolata, i collegamenti ferroviari sono al minimo storico e il traghettamento di passeggeri e mezzi gommati è totalmente in mano ad aziende private che dettano costi e condizioni".
Non manca una "frecciata" al Comune di Messina: "L’ordinanza Comunale che limita lo sbarco dei tir in città mentre l’approdo di Tremestieri è insufficiente e in continua emergenza, è servita da alibi a F.S. per liberarsi definitivamente di Bluferries, l’OrSA aveva ampiamente anticipato tale scenario chiedendo all’Amministrazione comunale di rinviare qualsiasi iniziativa a dopo il completamento dell’approdo sud, adesso avremo qualche mezzo gommato in meno in via la Farina e tanti marittimi messinesi disoccupati a protestare dietro i cancelli del comune, mentre il completamento del porto di Tremestieri è rinviato alle calende greche".
Cosa venderanno le Ferrovie dello Stato, oltre alle navi, ancora non è dato saperlo. "In occasione della separazione del servizio ferroviario da quello dedicato al traghettamento dei mezzi gommati - scrive l'OrSA -, RFI trasferì a Bluferries la proprietà delle navi bidirezionali e l’utilizzo delle strutture a terra (uffici, invasature, piazzali), un complesso logistico indispensabile anche per il traghettamento dei mezzi ferroviari gestito da RFI".
"Cosa succederebbe - si chiedono i rappresentanti dei lavoratori - se insieme alla flotta si cedessero anche tali impianti? RFI dovrebbe pagare al nuovo gestore privato l’utilizzo delle proprie strutture a suo tempo realizzate con soldi pubblici? E ancora: che fine faranno i lavoratori in forza a Bluferries? Nelle operazioni di vendita è prevista la clausola sociale per imporre all’armatore subentrante di assumere i marittimi che attualmente armano la flotta?".
Per l'OrSA, alla luce delle dinamiche fin qui utilizzate dai vertici ferroviari, non c'è da aspettarsi nulla di buono: "Se non si interviene per tempo si rischia di trovarsi di fronte al fatto compiuto, pertanto, è indispensabile che ferrovieri e marittimi Bluferries si compattino in un'unica vertenza per rivendicare garanzie occupazionali e mantenimento dei servizi ai livelli concordati con le organizzazioni sindacali. L’apatia che ha mandato la lotta in letargo ha consentito alla controparte di realizzare il progetto di dismissione che l’OrSA denunciò in tempi non sospetti".
All'orizzonte, dunque, si profila una nuova stagione di protesta per tentare di salvare i residui posti di lavoro e rivendicare il mantenimento dei livelli di produzione. Ciò che resta certo è il definitivo abbandono da parte dello Stato italiano del collegamento pubblico tra Sicilia e Calabria. Alla faccia del diritto costituzionale della "continuità territoriale".
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Probabilmente l'allarmismo del sindacato è strettamente legato al fatto che si prospetta l'ipotesi che i lavoratori possano "lavorare"..invece che stare sempre al bar.
Gualtiero- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 09.08.10
Re: Bluferries
stanno uscendo lanci di stampa secondo i quali Bluferries sarà posta in vendita entro fine anno
Re: Bluferries
ops! Come se non si voleva arrivare a questo!Admin ha scritto:stanno uscendo lanci di stampa secondo i quali Bluferries sarà posta in vendita entro fine anno
è più facile vendere a pezzi una "macchina" che intera!
Re: Bluferries
Le FS non possono vendere l'unico ramo che e' rimasto produttivo e che in questo periodo sta facendo molti progressi.......e' vergognoso!
Spero che non cada nelle mani dello zio franza....come sono cadute Agata e Pace!
Spero che non cada nelle mani dello zio franza....come sono cadute Agata e Pace!
Re: Bluferries
in questo primo giorno di esodo d'agosto Bluferries ha schierato tutta la flotta delle bidirezionali Riace, Fata Morgana ed Enotria sulla relazione Mesina - Villa S.G. intercettando un flusso di traffico interessante.
Propongo qualche scatto fatto al volo
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Bluferries lascerà il porto storico
Fonte GdS 07/09/2014
Torna in “pericolo” la continuità territoriale. Anti-economica la terza nave da 5 milioni: dal 1° ottobre pendolari... a “nuoto”Bluferries lascerà
il porto storico.
Con l’apertura della seconda invasatura di Tremestieri ed il conseguente trasferimento di tutto il traffico gommato pesante a sud, Bluferries ha trasferito nel nuovo approdo entrambe le proprie navi “attive”, per una ventina di corse giornaliere, rendendo operativa la terza nave al porto storico. Una nave, però, giudicata “improduttiva”: i costi della stessa, per circa 5 milioni di euro l’anno, non sono ammortizzabili col solo traffico pendolare e del gommato leggero (che sceglie il vettore pubblico, rispetto alla Caronte, in una percentuale minima del 10%). Ecco perché sembrerebbe intenzione delle Ferrovie abbandonare definitivamente il porto storico già dal 1. ottobre. Il che significa mettere seriamente in discussione la continuità territoriale. Parallelamente, infatti, va ricordato che il collegamento Metromare tra Messina e Villa San Giovanni (il cui bando in scadenza il 15 settembre non sembra destinato a grande “fortuna”) attualmente è gestito in proroga fino al 31 dicembre proprio da Bluferries, che compensa l’assenza del servizio dopo le 20, nei festivi e nei fine settimana proprio con quell’unica nave del porto storico. In altri termini, dal 1. ottobre rischia di sparire il collegamento nei week-end con Villa. A tutto ciò si aggiunge il nodo occupazionale: una ventina i posti di lavoro a rischio, tra personale marittimo e indotto. In ballo ci sono attività portuali (cinque unità alla Comet), assistenza a terra, bar, biglietterie e pulizie (15 unità della società Nettuno Multiservizi).
Torna in “pericolo” la continuità territoriale. Anti-economica la terza nave da 5 milioni: dal 1° ottobre pendolari... a “nuoto”Bluferries lascerà
il porto storico.
Con l’apertura della seconda invasatura di Tremestieri ed il conseguente trasferimento di tutto il traffico gommato pesante a sud, Bluferries ha trasferito nel nuovo approdo entrambe le proprie navi “attive”, per una ventina di corse giornaliere, rendendo operativa la terza nave al porto storico. Una nave, però, giudicata “improduttiva”: i costi della stessa, per circa 5 milioni di euro l’anno, non sono ammortizzabili col solo traffico pendolare e del gommato leggero (che sceglie il vettore pubblico, rispetto alla Caronte, in una percentuale minima del 10%). Ecco perché sembrerebbe intenzione delle Ferrovie abbandonare definitivamente il porto storico già dal 1. ottobre. Il che significa mettere seriamente in discussione la continuità territoriale. Parallelamente, infatti, va ricordato che il collegamento Metromare tra Messina e Villa San Giovanni (il cui bando in scadenza il 15 settembre non sembra destinato a grande “fortuna”) attualmente è gestito in proroga fino al 31 dicembre proprio da Bluferries, che compensa l’assenza del servizio dopo le 20, nei festivi e nei fine settimana proprio con quell’unica nave del porto storico. In altri termini, dal 1. ottobre rischia di sparire il collegamento nei week-end con Villa. A tutto ciò si aggiunge il nodo occupazionale: una ventina i posti di lavoro a rischio, tra personale marittimo e indotto. In ballo ci sono attività portuali (cinque unità alla Comet), assistenza a terra, bar, biglietterie e pulizie (15 unità della società Nettuno Multiservizi).
Re: Bluferries
Blueferries ha dichiarato che un buon 80% del loro guadagno proviene dal traffico gommato pesante indi per cui, se il buon sindaco inibisce il transito dei tir in centro, l' unico modo per la compagnia di fare utili è quello di migrare e concentrarsi sull' approdo Tremestieri!
Il giochino però comporta la dimunizione del personale che passa da 105 a 75 unitá...
La vergogna non è questa, la vergogna è quella di continuare ad incentivare il traffico al privato penalizzando il servizio pubblico: quanti di voi per andare in calabria preferiscono la Caronte alle ferrovie? Orsù dunque, non scandalizziamoci se poi il pubblico adotta altri progetti per "restare a galla"!
Il giochino però comporta la dimunizione del personale che passa da 105 a 75 unitá...
La vergogna non è questa, la vergogna è quella di continuare ad incentivare il traffico al privato penalizzando il servizio pubblico: quanti di voi per andare in calabria preferiscono la Caronte alle ferrovie? Orsù dunque, non scandalizziamoci se poi il pubblico adotta altri progetti per "restare a galla"!
Doppia simmetrica- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 08.06.09
Re: Bluferries
Anche se riaprissero le passerelle pedonali...le corse delle navi FS sarebbero comunque poche!
Il mattino ci sarebbero solo due coppie di corse....
Il mattino ci sarebbero solo due coppie di corse....
Re: Bluferries
Giovanni, tutto dipende dalla richiesta!
Se ci fosse un flusso più intenso di sicuro le corse sarebbero raddoppiate!
Che senso avrebbe mettere più corse con più navi per farle partire vuote?
Se ci fosse un flusso più intenso di sicuro le corse sarebbero raddoppiate!
Che senso avrebbe mettere più corse con più navi per farle partire vuote?
Doppia simmetrica- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 08.06.09
Re: Bluferries
Doppia simmetrica ha scritto:Giovanni, tutto dipende dalla richiesta!
Se ci fosse un flusso più intenso di sicuro le corse sarebbero raddoppiate!
Che senso avrebbe mettere più corse con più navi per farle partire vuote?
Questo è vero, ma è anche vero che negli anni le FS hanno fatto di tutto per far diminuire la richiesta, in modo da avere la scusa per disimpegnarsi dal servizio. Non c'è stato neanche un pizzico di impegno per farla aumentare questa richiesta....
Re: Bluferries
Se Bluferries avesse, solo per un momento, pensato di fare concorrenza, ad esempio con una politica tariffaria poco poco più aggressiva, la storia sarebbe stata un'altra.
Re: Bluferries
Doppia simmetrica ha scritto:Blueferries ha dichiarato che un buon 80% del loro guadagno proviene dal traffico gommato pesante indi per cui, se il buon sindaco inibisce il transito dei tir in centro, l' unico modo per la compagnia di fare utili è quello di migrare e concentrarsi sull' approdo Tremestieri!
Il giochino però comporta la dimunizione del personale che passa da 105 a 75 unitá...
La vergogna non è questa, la vergogna è quella di continuare ad incentivare il traffico al privato penalizzando il servizio pubblico: quanti di voi per andare in calabria preferiscono la Caronte alle ferrovie? Orsù dunque, non scandalizziamoci se poi il pubblico adotta altri progetti per "restare a galla"!
Eviterei, in questo momento, il discorso sindaco. (Mi pare che a Messina il sindaco stia diventando il "capo dei capi" di tutti i mali dell'umanità ).
Giustissimo tutto il resto.
La questione si può racchiudere con un proverbio semplice ed efficace. Chi è causa del suo mal pianga se stesso.
Bluferries è una società che deve fare utili e ha sempre attuato politiche atte a far tutto quello che serve per NON fare utili.
Pessimo servizio, pessimo sito, pessime navi (mi viene subito in mente l'ascensore presente sulle navi della Caronte che, per una persona come mia madre che soffre di ossa, è una cosa miracolosa. Invece penso alla Riace che, per prendere un caffè, devi scalare l'everest con il rischio vita sempre all'agguato!!!), corse senza una cadenza o frequenza regolare, mettiamo anche la tristissima storia degli infiammabili notturni che bloccano tutto, pessima pubblicità (pensiamo solo alla possibilità per chi viene dal nord di poter comprare i biglietti Caronte negli autogrill a partire da Salerno circa).
Il periodo di "mamma" Stato che allattava i suoi figli e che ora ne stiamo piangendo amaramente le conseguenze, è finito! I lavoratori, con la bravura dei sindacati, potranno essere reintegrati come fu per quelli ex servirail.
Gualtiero- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 09.08.10
Re: Bluferries
Condivido la scelta di Bluferries di spostare tutte le bidirezionali a Tremestieri. Trovo che per i passeggeri a piedi il miglior collegamento è quello veloce, gestito con le monocarene, in coincidenza con i treni a lunga percorrenza in arrivo e in partenza da Villa S. Giovanni. Dovendo prendere, ad esempio il frecciargento in partenza da Villa S.G. per Roma T. alle ore 6.50, è sufficiente salire a bordo della monocarena in partenza da Messina alle 6.15 che in appena 20 minuti giunge al porto di Villa S.G., senza costringere il viaggiatore a dover percorrere un lungo tratto di strada esposto alle intemperie (così come accade sbarcando dalle Caronti). Lo stesso mezzo riparte per Messina alle ore 7.10, accogliendo un consistente numero di pendolari diretti in Sicilia. Questo vettore andrebbe semplicemente garantito anche nei festivi e nei prefestivi, oltre che nelle ore notturne in coincidenza con le frecce e gli intercity provenienti da Roma Termini (il frecciargento giunge a Villa S. G. alle ore 22.25, quindi neanche ad orario improponibile). Il servizio potrebbe essere incrementato riattivando il trasporto dei viaggiatori a piedi con le monodirezionali ferroviarie che, anche se poche, contribuirebbero a garantire un servizio decente. A Villa S.Giovanni sono appena stati ultimati i lavori riguardanti l'accesso alle passerelle con nuove scale mobili coperte e restyling delle stesse passerelle. Mi voglio augurare che tale intervento non rimanga inutilizzato dato che tra l'altro, credo sia costato diverse centinaia di migliaia di euro...
Re: Bluferries
Ve ne racconto una...
L'altro giorno mi trovavo sulla NT Logudoro,nella quale stavano caricando circa 30 macchine e moto che erano stati li dirottati in quanto l'Enotria doveva caricare 6 bus e 2 camion.....a un certo punto viene dato l'ordine di sbarcare tutte le auto per farle reimbarcare sull'Enotria,perche c'era un conflitto di competenze se doveva partire il Messina o il Logudoro(entrambi avevano problemi e i comandanti non volevano assumersi la responsabilita' di partire),dopo parte il Logudoro che arriva a Villa contemporaneamente all'Enotria.....che bella pubblicita' per le FS!
Quei pochi viaggiatori che hanno se li fanno scappare,sopratutto tenendo chiusa la passerella da cui cadde l'auto più di un anno fa...............
L'altro giorno mi trovavo sulla NT Logudoro,nella quale stavano caricando circa 30 macchine e moto che erano stati li dirottati in quanto l'Enotria doveva caricare 6 bus e 2 camion.....a un certo punto viene dato l'ordine di sbarcare tutte le auto per farle reimbarcare sull'Enotria,perche c'era un conflitto di competenze se doveva partire il Messina o il Logudoro(entrambi avevano problemi e i comandanti non volevano assumersi la responsabilita' di partire),dopo parte il Logudoro che arriva a Villa contemporaneamente all'Enotria.....che bella pubblicita' per le FS!
Quei pochi viaggiatori che hanno se li fanno scappare,sopratutto tenendo chiusa la passerella da cui cadde l'auto più di un anno fa...............
Re: Bluferries
Ne 120 ha scritto:Condivido la scelta di Bluferries di spostare tutte le bidirezionali a Tremestieri. Trovo che per i passeggeri a piedi il miglior collegamento è quello veloce, gestito con le monocarene, in coincidenza con i treni a lunga percorrenza in arrivo e in partenza da Villa S. Giovanni. Dovendo prendere, ad esempio il frecciargento in partenza da Villa S.G. per Roma T. alle ore 6.50, è sufficiente salire a bordo della monocarena in partenza da Messina alle 6.15 che in appena 20 minuti giunge al porto di Villa S.G., senza costringere il viaggiatore a dover percorrere un lungo tratto di strada esposto alle intemperie (così come accade sbarcando dalle Caronti). Lo stesso mezzo riparte per Messina alle ore 7.10, accogliendo un consistente numero di pendolari diretti in Sicilia. Questo vettore andrebbe semplicemente garantito anche nei festivi e nei prefestivi, oltre che nelle ore notturne in coincidenza con le frecce e gli intercity provenienti da Roma Termini (il frecciargento giunge a Villa S. G. alle ore 22.25, quindi neanche ad orario improponibile). Il servizio potrebbe essere incrementato riattivando il trasporto dei viaggiatori a piedi con le monodirezionali ferroviarie che, anche se poche, contribuirebbero a garantire un servizio decente. A Villa S.Giovanni sono appena stati ultimati i lavori riguardanti l'accesso alle passerelle con nuove scale mobili coperte e restyling delle stesse passerelle. Mi voglio augurare che tale intervento non rimanga inutilizzato dato che tra l'altro, credo sia costato diverse centinaia di migliaia di euro...
Sarebbe la soluzione più logica ma ad oggi purtroppo sembra vera utopia: tra conflitti di competenze, mancanza di coordinamento e nessuno che si assume responsabilità il risultato finale è che se arrivi alle 22,25 sei a piedi...
Del resto spesso la coincidenza con la zattera non la facevano funzionare manco quando c'era attiva la corsa perchè intelligentemente la facevano corsa infiammabile oppure se il treno arrivava con 10 minuti di ritardo la nave partiva puntuale e la vedevi uscire mentre entravi in stazione.
Ma su questo non ho mai sentito i sindacati lamentarsi.
rocco- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 07.08.11
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