Logudoro in Sicilia

Eccola la "Logudoro", l'attesa nave traghetto destinata, in una propaganda ministeriale perdippiù datata, a rafforzare la presenza di Rfi nello Stretto. Sta per arrivare se non è già arrivata stamani: ieri è salpata da Napoli dopo interventi di trasformazione e riclassificazione. E Michele Barresi, segretario Fit Cisl, commenta: «La nave viene solo per entrare nei cantieri dell'Arsenale visto che dopo mesi e mesi di lavori necessita di ulteriori opere di bacino», sicché «la vedremo in esercizio solo a fine anno».
Il vero problema è un altro, come pure non manca di sottolineare Barresi: nel frattempo la flotta ferroviaria è stata smantellata penalizzando il traffico merci e passeggeri tra la Sicilia e la Calabria. «Oggi le due navi in esercizio», le bidirezionali Villa e Scilla, una delle quali a turno resta in rada la notte, «stanno causando quotidianamente, peraltro in periodo di esodo, forti ritardi ai treni passeggeri nel disinteresse delle Ferrovie».
Ma c'è dell'altro, anche se per una volta l'addio può esser dato senza rancore. L'arrivo della Logudoru sancirà l'alienazione di tre navi, Rosalia, Reggio (ex Razzoli) e Mongibello (ex Budelli), come previsto dal bando di gara pubblicato da Rfi il 26 luglio. Il bando – ventotto pagine – prevede tra l'altro l'individuazione di un mediatore marittimo per la vendita, o la vendita a rottame, delle tre navi traghetto: 30 mila euro per la Rosalia, costruita trentanove anni fa; 40mila euro per la Reggio, che risale al 1988; e 20mila per la Mongibello, costruita nel 1987. Prescindendo dalla provvigione che sarà riconosciuta al mediatore – 3% del valore della vendita di ogni nave più 10mila euro fissi per ciascun traghetto –, l'alienazione delle tre navi chiude un capitolo che racconta di uno dei peggiori investimenti mai realizzati sullo Stretto da Fs: l'acquisto in particolare della Razzoli e della Budelli in cambio delle bidirezionali, piccole ma efficienti, Pace e Agata, ancora in servizio tra le coste della Sardegna. Ciò mentre la Razzoli e la Budelli collezionavano incidenti in manovra tra Messina e la Calabria. E intanto Fs continuava a cedere quote di mercato ai privati (gommato) e smantellava il trasporto merci e passeggeri.(fr.ce.)