Ferrovie in Sicilia private ?
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Treno dell' Etna
Ferryboat
Doppia simmetrica
spqri
9 partecipanti
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Ferrovie in Sicilia private ?
Ragazzi buon pomeriggio a tutti, ho visto la rtp, e in un servizio diceva che potrebbe diventare tutto privato per dare un maggior servizio.
Ha detto anche che questa società che gestiva anche i trasporti merci vuole tentare questo assalto e gia hanno comprato molte loco disel ed elettriche e stanno facendo prove sulla linea Messina-Catania Messina-Palermo. Ora io mi spiego perche ieri sera c'era molto traffico di sole loco che andavano avanti e indietro ed erano disel si sentiva.
Staremo a vedere.
Ha detto anche che questa società che gestiva anche i trasporti merci vuole tentare questo assalto e gia hanno comprato molte loco disel ed elettriche e stanno facendo prove sulla linea Messina-Catania Messina-Palermo. Ora io mi spiego perche ieri sera c'era molto traffico di sole loco che andavano avanti e indietro ed erano disel si sentiva.
Staremo a vedere.
spqri- Data d'iscrizione : 20.07.09
Re: Ferrovie in Sicilia private ?
Anche io ho saputo della notizia al telegiornale!
Speriamo ci sia qualcosa di concreto, significherebbe nuovi posti di lavoro!
Speriamo ci sia qualcosa di concreto, significherebbe nuovi posti di lavoro!
Doppia simmetrica- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 08.06.09
Re: Ferrovie in Sicilia private ?
Più che posti di lavoro direi che forse e sottolineo forse, le cose potrebbero andare un pò meglio...
Mah staremo a vedere
Mah staremo a vedere
Re: Ferrovie in Sicilia private ?
In quale deposito sono queste locomotive? Io ancora non le ho viste!
Treno dell' Etna- Data d'iscrizione : 30.06.09
Re: Ferrovie in Sicilia private ?
Credo che se le portino sotto casa!
Più che andare a comprare locomotive elettriche all' estero o le diesel "Occhialute" consiglierei alla nuova ditta di acquistare le e655 accantonate presso i DL di Milano, Livorno e Messina per due soli motivi:
1- salviamo queste macchine che vogliono demolire dopo solo 30 anni di servizio (e626, e636 ed e646 ne hanno fatti quasi 60!!!)
2- questi mezzi saranno per lo più impiegati sulle linee principali dell' isola quindi alimentate elettricamente...mi sa che i fondatori sono di origini Sarde! In quell' isola manca la rete elettrica, qui no!
Più che andare a comprare locomotive elettriche all' estero o le diesel "Occhialute" consiglierei alla nuova ditta di acquistare le e655 accantonate presso i DL di Milano, Livorno e Messina per due soli motivi:
1- salviamo queste macchine che vogliono demolire dopo solo 30 anni di servizio (e626, e636 ed e646 ne hanno fatti quasi 60!!!)
2- questi mezzi saranno per lo più impiegati sulle linee principali dell' isola quindi alimentate elettricamente...mi sa che i fondatori sono di origini Sarde! In quell' isola manca la rete elettrica, qui no!
Doppia simmetrica- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 08.06.09
privati
salvo perchè con nostro buon cuore non facciamo la proposta alla ditta, in effetti a vedere solo occhialute mi ammazzerei.
vedremo cose si evolve la situazione quindi fare poi la proposta
vedremo cose si evolve la situazione quindi fare poi la proposta
spqri- Data d'iscrizione : 20.07.09
Re: Ferrovie in Sicilia private ?
Vediamo di individuare queste diesel e magari di postare qualche foto
Re: Ferrovie in Sicilia private ?
Finchè non attrezzeranno con SCMT i due mezzi, le occhialute in Sicilia le vedremo con il binocolo. E dunque, sotto questo punto di vista, tutto tace.
(bentrovati)
(bentrovati)
tobruk- Data d'iscrizione : 06.09.09
OT
OT
Tobruk, benvenuto nel nostro piccolo, sereno e trasparente spazio di discussione.
Sono davvero contento
Roberto
Tobruk, benvenuto nel nostro piccolo, sereno e trasparente spazio di discussione.
Sono davvero contento
Roberto
Nel 2011 Rail Travel Italy sbarcherà in Sicilia !
Dal mare alla rotaia, con un treno dedicato ai croceristi del Mediterraneo.
E’ quello che dal prossimo 29 marzo 2010 propone (anche a gruppi privati ed aziende che propongono viaggi di lavoro, ndr) il Gruppo Cambiaso & Risso.
Si tratta di pacchetti, Rail Travel Italy, due tour della città di Firenze e 7 di Roma.
Gli organizzatori promettono una durata del viaggio, a bordo dei treni “Michelangelo” (nella tratta Livorno – Firenze) e “Giulio Cesare” (nella tratta Civitavecchia – Roma), notevolmente inferiore rispetto al classico tour in pullman solitamente proposto.
Per la stagione di shipping 2011 il servizio sarà attivato anche per i porti di Messina (tratta Messina – Taormina) e Palermo (tratte Palermo – Trapani e Palermo – Agrigento).
A bordo della nave da crociera delle principali compagnie che hanno adottato il servizio Rail Travel Italy, il passeggero potrà acquistare direttamente all’ufficio escursioni un tour.
E’ quello che dal prossimo 29 marzo 2010 propone (anche a gruppi privati ed aziende che propongono viaggi di lavoro, ndr) il Gruppo Cambiaso & Risso.
Si tratta di pacchetti, Rail Travel Italy, due tour della città di Firenze e 7 di Roma.
Gli organizzatori promettono una durata del viaggio, a bordo dei treni “Michelangelo” (nella tratta Livorno – Firenze) e “Giulio Cesare” (nella tratta Civitavecchia – Roma), notevolmente inferiore rispetto al classico tour in pullman solitamente proposto.
Per la stagione di shipping 2011 il servizio sarà attivato anche per i porti di Messina (tratta Messina – Taormina) e Palermo (tratte Palermo – Trapani e Palermo – Agrigento).
A bordo della nave da crociera delle principali compagnie che hanno adottato il servizio Rail Travel Italy, il passeggero potrà acquistare direttamente all’ufficio escursioni un tour.
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Roberto
Copiare e/o imitare l'AFS non è difficile ma semplicemente inutile !
Trenitalia va via, ma c’è chi si organizza
Notizia pubblicata oggi, 18 marzo 2010, sul Quotidiano di Sicilia
di Simona D’Urso
Novità in vista mentre gli autotrasportatori lamentano l’entrata in vigore, da giugno, dell’Ecopass per attraversare lo Stretto. Gmc ottiene la licenza per il trasporto ferroviario e presenta il Piano industriale alla Regione
CATANIA - Le lamentale legate al trasporto in Sicilia, sono in continuo aumento.
Trenitalia decide di far “saltare” alcune corse, non tutte le province sono ben collegate dai bacini aeroportuali, le coste non sempre sono raggiungibili annoveriamo l’assenza di porti turistici. E da ultimo, il sindaco di Messina decide di adottare un “eco-pass” in vigore dal 1° giugno.
Il ticket sarà aggiunto al prezzo applicato dalle compagnie di navigazione (il pubblico Ferrovie dello Stato, e il privato Caronte & Tourist) grazie all’ordinanza siglata dal primo cittadino che è commissario delegato per le misure dell’emergenza ambientale nel settore del traffico e della mobilità, e sarà istituito in 4 aree a traffico limitato. Dai 2,50 euro (andata/ritorno) in auto; ai 9 euro (a/r) per autocarri e autobus; e 15 euro (a/r) per autotreni e autoarticolati. Esentati i residenti di Messina e Reggio Calabria.
Arrivano le proteste, ma anche le soluzioni.
L’A.I.Tras (associazione italiana trasportatori) formata da 7.137 iscritti, in un comunicato stampa scrive che: “Il costo del biglietto della tratta Messina-Villa S.G. per un Tir, ammonta a 210 euro per percorrere solo di 2 miglia marine. Dal fronte eco-bonus per le autostrade del mare, non vi è ancora nulla di certo. Oggi abbiamo solo un impegno per rifinanziare il 2010. In assenza di un’immediata istituzione di un tavolo di confronto da parte del ministero delle Infrastrutture e Trasporti, entro il 20 marzo ci attiveremo per manifestare in tutti i porti dell’Isola”.
«Il trasporto ferroviario - dice Giuseppe Campione, a.d. Gruppo Logistico GMC - è la sola modalità ad impatto ecologico zero, ed è il solo che consentirà a città come Messina di rinascere. Stati come la Svizzera e l’Austria, Paesi di transito verso l’Europa, per il solo attraversamento impongono tasse ai mezzi pesanti che variano dai 150 ai 450 euro a seconda i km percorsi, e noi ci scandalizziamo se il sindaco di Messina richiede 9 euro per l’eco-pass».
Il treno si sa, ha anche il suo fascino. E per ovviare al garbato abbandono in Sicilia di Trenitalia, il Gruppo Logistico GMC, l’unica società siciliana privata operante nel campo della mobilità, ha ottenuto nelle scorse settimane dal ministero dei Trasporti, la licenza per il trasporto passeggeri in Sicilia.
Ora ha presentato alla Regione Siciliana il piano industriale delle attività di trasporto a mezzo ferrovia che, operativo dal 2011, prevederà la realizzazione di due linee (turistica e business). Piano che è stato accolto favorevolmente da Vincenzo Falgares (dirigente generale Dipartimento Trasporti Regione Siciliana).
“Le locomotive di produzione svizzera - spiega Campione - avranno una capacità di 250 posti e una velocità che può raggiungere i 150 km/h. Velocità che varierà per le condizioni attuali delle linee ferrate siciliane ma, basterebbero pochi interventi, con investimenti limitati (pare siano già disponibili) per consentire di velocizzare tratte come la CT-PA, la ME-PA, la CT-AG e la AG-PA (a detta del Sottosegretario ministero del Trasporti Giuseppe Reina)”.
di Simona D’Urso
Novità in vista mentre gli autotrasportatori lamentano l’entrata in vigore, da giugno, dell’Ecopass per attraversare lo Stretto. Gmc ottiene la licenza per il trasporto ferroviario e presenta il Piano industriale alla Regione
CATANIA - Le lamentale legate al trasporto in Sicilia, sono in continuo aumento.
Trenitalia decide di far “saltare” alcune corse, non tutte le province sono ben collegate dai bacini aeroportuali, le coste non sempre sono raggiungibili annoveriamo l’assenza di porti turistici. E da ultimo, il sindaco di Messina decide di adottare un “eco-pass” in vigore dal 1° giugno.
Il ticket sarà aggiunto al prezzo applicato dalle compagnie di navigazione (il pubblico Ferrovie dello Stato, e il privato Caronte & Tourist) grazie all’ordinanza siglata dal primo cittadino che è commissario delegato per le misure dell’emergenza ambientale nel settore del traffico e della mobilità, e sarà istituito in 4 aree a traffico limitato. Dai 2,50 euro (andata/ritorno) in auto; ai 9 euro (a/r) per autocarri e autobus; e 15 euro (a/r) per autotreni e autoarticolati. Esentati i residenti di Messina e Reggio Calabria.
Arrivano le proteste, ma anche le soluzioni.
L’A.I.Tras (associazione italiana trasportatori) formata da 7.137 iscritti, in un comunicato stampa scrive che: “Il costo del biglietto della tratta Messina-Villa S.G. per un Tir, ammonta a 210 euro per percorrere solo di 2 miglia marine. Dal fronte eco-bonus per le autostrade del mare, non vi è ancora nulla di certo. Oggi abbiamo solo un impegno per rifinanziare il 2010. In assenza di un’immediata istituzione di un tavolo di confronto da parte del ministero delle Infrastrutture e Trasporti, entro il 20 marzo ci attiveremo per manifestare in tutti i porti dell’Isola”.
«Il trasporto ferroviario - dice Giuseppe Campione, a.d. Gruppo Logistico GMC - è la sola modalità ad impatto ecologico zero, ed è il solo che consentirà a città come Messina di rinascere. Stati come la Svizzera e l’Austria, Paesi di transito verso l’Europa, per il solo attraversamento impongono tasse ai mezzi pesanti che variano dai 150 ai 450 euro a seconda i km percorsi, e noi ci scandalizziamo se il sindaco di Messina richiede 9 euro per l’eco-pass».
Il treno si sa, ha anche il suo fascino. E per ovviare al garbato abbandono in Sicilia di Trenitalia, il Gruppo Logistico GMC, l’unica società siciliana privata operante nel campo della mobilità, ha ottenuto nelle scorse settimane dal ministero dei Trasporti, la licenza per il trasporto passeggeri in Sicilia.
Ora ha presentato alla Regione Siciliana il piano industriale delle attività di trasporto a mezzo ferrovia che, operativo dal 2011, prevederà la realizzazione di due linee (turistica e business). Piano che è stato accolto favorevolmente da Vincenzo Falgares (dirigente generale Dipartimento Trasporti Regione Siciliana).
“Le locomotive di produzione svizzera - spiega Campione - avranno una capacità di 250 posti e una velocità che può raggiungere i 150 km/h. Velocità che varierà per le condizioni attuali delle linee ferrate siciliane ma, basterebbero pochi interventi, con investimenti limitati (pare siano già disponibili) per consentire di velocizzare tratte come la CT-PA, la ME-PA, la CT-AG e la AG-PA (a detta del Sottosegretario ministero del Trasporti Giuseppe Reina)”.
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Roberto
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Gmc-Src, treni moderni ed eleganti per il servizio passeggeri in Sicilia
Fonte: La Sicilia
Treni moderni, eleganti e confortevoli. Con vagoni passeggeri di prim'ordine trainati da locomotive Stadler Flirt, un nome che è una garanzia. E poi tempi di percorrenza da paese avanzato e ciò, per quanto possa risultare incredibile, in Sicilia.... Un sogno? No, la realtà che sta costruendo il Gruppo Gmc, che ha tenuto alla Baia Verde una conferenza stampa per la presentazione ufficiale della divisione passeggeri della nuova impresa ferroviaria GMC-SRC (Sicilian Railway Company) invitando proprio il direttore commerciale della società Svizzera a presentare ed illustrare le caratteristiche tecniche delle locomotive.
Qualcuno ancora stenta a credere che sarà proprio una società tutta made in Sicily a dare una svolta alla mobilità dei siciliani e di tutti coloro che si muoveranno nell'Isola per turismo o per lavoro, con 68 nuovi assunti (tra cui 30 macchinisti e altrettante unità di personale di assistenza a bordo) che si aggiungeranno ai lavoratori già in organico, e tratte passeggeri che diventeranno operative al più tardi nell'estate del prossimo anno.
«Questo è il modo di affrontare la crisi - ha sottolineato il presidente del Gruppo GMC, Giuseppe Campione - non facendosi attanagliare dalla paura o impantanare dall'immobilismo di chi dovrebbe, invece, stimolare l'imprenditorialità».
«La GMC - ha invece evidenziato il dott. Nicolosi, A.U. della LSI - malgrado l'arretratezza delle strutture ferroviarie siciliane ha portato avanti la sua attività prima come operatore ferroviario nel settore merci e tra poco anche come impresa ferroviaria giusta licenza n.61 ottenuta dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti».
Dovrebbero essere le classi dirigenti e le associazioni - si è inoltre ribadito alla Baia Verde - a stimolare gli imprenditori a sviluppare nuove idee e nuovi progetti e soprattutto a stimolare la nascita di nuove imprese. Solo facendo impresa, infatti, si possono creare nuovi posti di lavoro e si può mettere in moto l'economia. «È anche vero, però - ha aggiunto Giuseppe Campione riprendendo quanto sostenuto dal presidente di Confindustria Emma Marcegaglia nel suo intervento alla recente Convention a Parma - che è solo abbassando le tasse, riducendo il costo dell'energia (una delle più alte in Europa), creando infrastrutture, facendo le riforme e stabilendo nuovi e diversi rapporti con i rappresentanti dei lavoratori che è possibile fare impresa».
Questa l'aria che si è respirata a Parma durante la convention di Confindustria, ma viene da chiedersi: si respira la stessa aria anche in Sicilia o a Catania? Si riesce in Sicilia o a Catania ad organizzare un tavolo di lavoro per individuare quale potrebbero essere le azioni da intraprendere per risolvere crisi economiche settoriali o azioni comuni per sconfiggere il comune nemico, "la crisi economica"?
Alla Baia Verde è intervenuto anche l'on. Giuseppe Castiglione, presidente delle Provincia regionale di Catania, a dimostrazione di quanto l'ente provinciale sia interessato all'iniziativa della nuova impresa ferroviaria passeggeri. Del resto anche il presidente Castiglione è memore dell'esito della «Freccia Rotta», che ha condotto rappresentanti politici e giornalisti nella tratta Catania-Palermo con un "viaggio" della durata di oltre cinque ore. Mentre il progetto presentato dalla GMC-SRC prevede la possibilità di percorrere lo stesso tragitto in sole 2 ore e 40 minuti.
Treni moderni, eleganti e confortevoli. Con vagoni passeggeri di prim'ordine trainati da locomotive Stadler Flirt, un nome che è una garanzia. E poi tempi di percorrenza da paese avanzato e ciò, per quanto possa risultare incredibile, in Sicilia.... Un sogno? No, la realtà che sta costruendo il Gruppo Gmc, che ha tenuto alla Baia Verde una conferenza stampa per la presentazione ufficiale della divisione passeggeri della nuova impresa ferroviaria GMC-SRC (Sicilian Railway Company) invitando proprio il direttore commerciale della società Svizzera a presentare ed illustrare le caratteristiche tecniche delle locomotive.
Qualcuno ancora stenta a credere che sarà proprio una società tutta made in Sicily a dare una svolta alla mobilità dei siciliani e di tutti coloro che si muoveranno nell'Isola per turismo o per lavoro, con 68 nuovi assunti (tra cui 30 macchinisti e altrettante unità di personale di assistenza a bordo) che si aggiungeranno ai lavoratori già in organico, e tratte passeggeri che diventeranno operative al più tardi nell'estate del prossimo anno.
«Questo è il modo di affrontare la crisi - ha sottolineato il presidente del Gruppo GMC, Giuseppe Campione - non facendosi attanagliare dalla paura o impantanare dall'immobilismo di chi dovrebbe, invece, stimolare l'imprenditorialità».
«La GMC - ha invece evidenziato il dott. Nicolosi, A.U. della LSI - malgrado l'arretratezza delle strutture ferroviarie siciliane ha portato avanti la sua attività prima come operatore ferroviario nel settore merci e tra poco anche come impresa ferroviaria giusta licenza n.61 ottenuta dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti».
Dovrebbero essere le classi dirigenti e le associazioni - si è inoltre ribadito alla Baia Verde - a stimolare gli imprenditori a sviluppare nuove idee e nuovi progetti e soprattutto a stimolare la nascita di nuove imprese. Solo facendo impresa, infatti, si possono creare nuovi posti di lavoro e si può mettere in moto l'economia. «È anche vero, però - ha aggiunto Giuseppe Campione riprendendo quanto sostenuto dal presidente di Confindustria Emma Marcegaglia nel suo intervento alla recente Convention a Parma - che è solo abbassando le tasse, riducendo il costo dell'energia (una delle più alte in Europa), creando infrastrutture, facendo le riforme e stabilendo nuovi e diversi rapporti con i rappresentanti dei lavoratori che è possibile fare impresa».
Questa l'aria che si è respirata a Parma durante la convention di Confindustria, ma viene da chiedersi: si respira la stessa aria anche in Sicilia o a Catania? Si riesce in Sicilia o a Catania ad organizzare un tavolo di lavoro per individuare quale potrebbero essere le azioni da intraprendere per risolvere crisi economiche settoriali o azioni comuni per sconfiggere il comune nemico, "la crisi economica"?
Alla Baia Verde è intervenuto anche l'on. Giuseppe Castiglione, presidente delle Provincia regionale di Catania, a dimostrazione di quanto l'ente provinciale sia interessato all'iniziativa della nuova impresa ferroviaria passeggeri. Del resto anche il presidente Castiglione è memore dell'esito della «Freccia Rotta», che ha condotto rappresentanti politici e giornalisti nella tratta Catania-Palermo con un "viaggio" della durata di oltre cinque ore. Mentre il progetto presentato dalla GMC-SRC prevede la possibilità di percorrere lo stesso tragitto in sole 2 ore e 40 minuti.
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Roberto
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Re: Ferrovie in Sicilia private ?
Si legge di 60 posti di lavoro divisi tra macchinisti e personale di bordo...
Se non vedrò il bando pubblico per l' assunzione di queste figure non potrò mai credere a tutte quelle belle parole spese di fronte alla stampa..
Con le parole si costruiscono pure grattacieli dall' oggi al domani...vediamo se riusciranno seriamente a materializzare un sogno che probabilmente potrà solo portare degli enermi benefici per la nostra afflitta Sicilia!
Se non vedrò il bando pubblico per l' assunzione di queste figure non potrò mai credere a tutte quelle belle parole spese di fronte alla stampa..
Con le parole si costruiscono pure grattacieli dall' oggi al domani...vediamo se riusciranno seriamente a materializzare un sogno che probabilmente potrà solo portare degli enermi benefici per la nostra afflitta Sicilia!
Doppia simmetrica- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 08.06.09
Re: Ferrovie in Sicilia private ?
ottima notizia che gmc entri nel mondo ferroviario siciliano! ma sono anche d'accordo che alcune 655 vengano prese per i merci.
Infine una domanda per favore: e' vero che gmc avrebbe pensato anche ad alcuni atr 220 pesa per la sicilia? grazie fabio
Infine una domanda per favore: e' vero che gmc avrebbe pensato anche ad alcuni atr 220 pesa per la sicilia? grazie fabio
danafabio- Data d'iscrizione : 22.05.10
Re: Ferrovie in Sicilia private ?
Pare proprio di si!
Sulla rivista TT di Maggio ci stava un piccolo filetto dedicato a questo argomento con un rendering del "futuro" Atr della G&G rail.
Sulla rivista TT di Maggio ci stava un piccolo filetto dedicato a questo argomento con un rendering del "futuro" Atr della G&G rail.
Doppia simmetrica- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 08.06.09
Re: Ferrovie in Sicilia private ?
vi risulta che lo scalo merci di Alcamo Diramazione sia gestito dalla GMC
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Roberto
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Re: Ferrovie in Sicilia private ?
Rispondendo alla domanda del topic, posso dire di SI senza essere smentito. Le ferrovie in Sicilia stanno diventando private.... di tutto
Il sogno di Arenaways non è finito, l’ex capostazione sfida di nuovo le ferrovie: “Ora lancio il Torino-Messina”
una interessante notizia pubblicata pochi giorni fa su La Stampa di Torino e ripresa da Ferrovie.info
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Quella che poteva sembrare una boutade di fine inverno avrebbe invece qualche fondamento solido.
Il vulcanico patron di Arenaways, Giuseppe Arena, riprende a parlare di un progetto sul quale starebbe lavorando da tempo per far tornare a viaggiare una sua compagnia ferroviaria.
Lo fa tramite le pagine de La Stampa, quotidiano di Torino, dalle quali parla apertamente di collegamenti tra la città della Mole e Messina.
Dice Arena: "Il nostro nuovo modello di carrozze permetterà di far viaggiare in piena sicurezza le tantissime persone che, dopo il Covid, avranno voglia di tornare a viaggiare". Alla base della scelta di collegare il Nord con la Sicilia ci sarebbe anche la domanda di turismo interno che, secondo Arena, "tornerà a giocare un ruolo primario nel nostro Paese. Questa nuova avventura imprenditoriale servirà anche a ridare slancio al Sud Italia".
Volo pindarico? Forse, però le idee non sembrano improvvisate. Prosegue Arena: "In realtà sono due anni che sto lavorando a questo progetto. Il coronavirus ha solo rallentato il nostro lavoro. Allo stesso tempo ci ha però permesso di ripensare l'offerta adattandola alle esigenze post pandemia".
L'idea è di far viaggiare le persone "con un prodotto low cost ma di qualità: non saranno convogli da "viaggi della speranza". Garantiremo tutti i comfort (come, ad esempio il servizio di lavanderia, dice La Stampa) che già durante la prima avventura di Arenaways offrivamo ai nostri clienti".
Chi ha la memoria lunga ricorderà che questo progetto era già stato lanciato nel 2012, a quasi un anno dal fallimento, quando Arenaways ipotizzò dei treni notte per la Calabria dotati di servizi di alta fascia.
Il tempo ci dirà quanto di concreto c'è in questo progetto. Quel che è certo è che i servizi notte stanno avendo una seconda giovinezza, che il mercato non è più quello degli anni 2000 e che Arena non è tipo da lanciare il sasso e poi ritirare la mano.
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Quella che poteva sembrare una boutade di fine inverno avrebbe invece qualche fondamento solido.
Il vulcanico patron di Arenaways, Giuseppe Arena, riprende a parlare di un progetto sul quale starebbe lavorando da tempo per far tornare a viaggiare una sua compagnia ferroviaria.
Lo fa tramite le pagine de La Stampa, quotidiano di Torino, dalle quali parla apertamente di collegamenti tra la città della Mole e Messina.
Dice Arena: "Il nostro nuovo modello di carrozze permetterà di far viaggiare in piena sicurezza le tantissime persone che, dopo il Covid, avranno voglia di tornare a viaggiare". Alla base della scelta di collegare il Nord con la Sicilia ci sarebbe anche la domanda di turismo interno che, secondo Arena, "tornerà a giocare un ruolo primario nel nostro Paese. Questa nuova avventura imprenditoriale servirà anche a ridare slancio al Sud Italia".
Volo pindarico? Forse, però le idee non sembrano improvvisate. Prosegue Arena: "In realtà sono due anni che sto lavorando a questo progetto. Il coronavirus ha solo rallentato il nostro lavoro. Allo stesso tempo ci ha però permesso di ripensare l'offerta adattandola alle esigenze post pandemia".
L'idea è di far viaggiare le persone "con un prodotto low cost ma di qualità: non saranno convogli da "viaggi della speranza". Garantiremo tutti i comfort (come, ad esempio il servizio di lavanderia, dice La Stampa) che già durante la prima avventura di Arenaways offrivamo ai nostri clienti".
Chi ha la memoria lunga ricorderà che questo progetto era già stato lanciato nel 2012, a quasi un anno dal fallimento, quando Arenaways ipotizzò dei treni notte per la Calabria dotati di servizi di alta fascia.
Il tempo ci dirà quanto di concreto c'è in questo progetto. Quel che è certo è che i servizi notte stanno avendo una seconda giovinezza, che il mercato non è più quello degli anni 2000 e che Arena non è tipo da lanciare il sasso e poi ritirare la mano.
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Roberto
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