7 e 8 agosto 2010 - Parco Letterario Salvatore Quasimodo, Roccalumera (Messina)

interessatissimo

Bellissimo montaggio!

Visto che abbiamo "girato pagina" ripropongo il messaggio di Enzo con il video

Ferryboat ha scritto:Ho il piacere di condividere con voi il video che ho realizzato per la mostra di Roccalumera

spero vi piaccia

Ho iniziato a caricare le foto dell'evento all'nterno delle nostra F O T O G A L L E R I A (fate click sulla parola in rosso per visualizzarla)

Bene Roby!
Senti se puoi mandale anche un pò ridotte alla mia email, così le metto anche sulla nostra pagina Facebook

In tutto sono 111 foto. Stasera mi sono fatto il mazzo per caricarle, spero almeno che siano di vostro gradimento.

eh ma dai... vuoi mettere però la soddisfazione di vederle tutte insieme invece di fare su e giù per il forum... ok dai ti meriti i complimenti...scherzi a parte rivedendo queste foto sono sempre più convinto di come questa manifestazione sia stata un grande successo, sia per l'evento in se stesso, per le cose messe in mostra e soprattutto per il tutto quello fatto a livello sia messinese e sia nazionale per farla conoscere a tutti e le persone che l'hanno visitata ne sono una risposta.a conferma di ciò ti posso dire, per te che sei amante delle statistiche da webmaster..., che le foto che ho messo sul mio sito sono quasi ogni giorno guardate da qualcuno,sia come ricerca singola, e sia da persone che entrano per guardare altro ma che poi si soffermano su quelle. complimenti davvero per l'evento.
salvatore

Salvo visto che le guardano ogni giorno metti anche il video Ti è piaciuto?

ciao enzo, si il video mi è piaciuto.penso lo si possa caricare su flickr, non ho mai provato con in video, ma non so come fare a scaricarlo da youtube o afs.se non pesa molto potresti mandarlo sulla mia mail.
grazie

Si può scaricare con youtube downloader, è free

^^

o anche atube catcher

Premetto che sono molto lontano da Voi, abito a Pieve Vergonte prov.Verbania, mia mamma è nata in Calabria vicino a Melito Porto Salvo esattamente Marina S.Lorenzo sulla ferrovia Jonica, e in 38 anni ritorno quasi tutti gli anni lì per l'estate.
La ferrovia è stata un intermittente costante della mia vita quei viaggi in treno 1500 km da Domodossola a Reggio C., lo spettacolo unico dello stretto di Messina i ferryboat ecc., D341 che transitavano sulla Jonica, poi 3 anni fa il viaggio nei luoghi di Montalbano, transito da Messina fino a Catania, le poesie di Quasimodo; la Sicilia e tanto altro; vede per me figlio a meta del nord e meta del sud è di orgoglio essere italiano, soprattutto quando vedo siti e associazione come la Vostra, tenere viva la memoria della ferrovia che ha aiutato ad unificare la nostra bella penisola e le sue splendide isole (tutte), rende merito alla crescita di tutti Noi.
Molte volte mi reco alla mia stazione Pieve V. ormai da anni impresenziata, guardo i binari e sogno, quelle due rotaie misteriosamente conducono in qualsiasi luogo, poi ripenso al personale che sia qui che in Calabria presidiavano le stazioni la loro disponibilità per un bambino che amava il treno.
Questo scritto disordinato che ha appena letto sono la mia ferrovia, la mia Italia, il nostro popolo, ferrovia come unità tra le nazioni, quanta storia vero! grazie di cuore del vostro sito e le chiedo fin da subito di scusarmi per averle fatto perdere del tempo nella lettura di queste confuse esternazioni ma spero che mi riesca a capire e perdonare. Distinti saluti Stefano

Stefano innanzitutto benvenuto tra noi!
Non scusarti perchè in poche righe hai descritto degli attimi di storia ferroviaria, i tuoi ricordi ed il tuo pensiero!

Grazie di cuore,
Enzo

Guardate, il nostro "modello" di evento è stato ripreso anche da RaiUNO

Gli eventi ben riusciti restano in memoria per parecchio tempo.....

Grazie John, e pensare che c'è ancora chi va in giro a dire che noi dell'AFS ci occupiamo solo di modellismo

Caro Roberto con poco e tanta passione, facendo nascere quest'evento, abbiamo fatto centro!
E' piaciuto, ci siamo divertiti e sopratutto abbiamo dato ancora una volta lustro alla nostra Terra di Sicilia.

Un interessante recente articolo dedicato a Quasimodo ed al parco letterario di Roccalumera
http://www.strettoweb.com/2016/08/salvatore-quasimodo-il-poeta-dello-stretto-una-vita-tra-reggio-e-messina-a-roccalumera-il-parco-letterario-presso-la-vecchia-stazione-ferroviaria-foto/451862/

Il 28 dicembre 1908 Messina venne colpita dal famoso terremoto .Il padre di Salvatore Quasimodo fu inviato a ricostruire la stazione ed a curarne la riorganizzazione.
Il giovane Salvatore e la sua famiglia vengono ospitati per alcuni mesi su dei carri merci. Questi eventi rimasero impressi nella memoria del poeta che li rappresenta in maniera sublime nella poesia "Al Padre" , pubblicata in occasione dei 90 anni del padre e dei 50 del terremoto.

"Dove sull’acque viola era Messina, tra fili spezzati e macerie tu vai lungo binari e scambi col tuo berretto di gallo isolano. Il terremoto ribolle da due giorni, è dicembre d’uragani e mare avvelenato. Le nostre notti cadono nei carri merci e noi bestiame infantile contiamo sogni polverosi con i morti sfondati dai ferri, mordendo mandorle e mele dissecate a ghirlanda. La scienza del dolore mise verità e lame nei giochi dei bassopiani di malaria gialla e terzana gonfia di fango.
La tua pazienza triste, delicata, ci rubò la paura, fu lezione di giorni uniti alla morte tradita, al vilipendio dei ladroni presi fra i rottami e giustiziati al buio dalla fucileria degli sbarchi, un conto di numeri bassi che tornava esatto concentrico, un bilancio di vita futura.
Il tuo berretto di sole andava su e giù nel poco spazio che sempre ti hanno dato. Anche a me misurarono ogni cosa, e ho portato il tuo nome un po’ più in là dell’odio e dell’invidia. Quel rosso del tuo capo era una mitria, una corona con le ali d’aquila. E ora nell’aquila dei tuoi novant’anni ho voluto parlare con te, coi tuoi segnali di partenza colorati dalla lanterna notturna, e qui da una ruota imperfetta del mondo, su una piena di muri serrati, lontano dai gelsomini d’Arabia dove ancora tu sei, per dirti ciò che non potevo un tempo - difficile affinità di pensieri - per dirti, e non ci ascoltano solo cicale del biviere, agavi lentischi, come il campiere dice al suo padrone: "Baciamu li mani". Questo, non altro. Oscuramente forte è la vita."



fonte: parcoquasimodo.it