Segesta, Selinunte e Tindari Jet

L'accesso alla N/T Iginia da dove avverra' ??

Inbus U 210 ha scritto:L'accesso alla N/T Iginia da dove avverra' ??

 Dall'imbarco pilota!!!!!      

Secondo te da dove si accede alla nave?? Dal MARE????


Lo sai dov'è..... 

1 Invasatura ?

Ferryboat ha scritto:Mercoledì 15 gennaio ricorre il 7° anniversario della tragica collisione del "Segesta Jet".
I quattro Marinai dell'equipaggio del Segesta periti nell'incidente saranno ricordati con una 
ore 16.00: cerimonia a mare: nel punto della collisione, sarà reso omaggio alle vittime con il lancio in mare di una corona di alloro.
ore 16.45: Santa Messa in suffragio nel salone della N/T Iginia.

quindi, domani, l'Iginia uscirà ancora una volta in mare, alla facciazza di tutti coloro che per essa avevano già recitato il de profundis      

No si uscirà con il Selinunte

Ferryboat ha scritto:No si uscirà con il Selinunte

peccato   

Admin ha scritto:

Ferryboat ha scritto:Mercoledì 15 gennaio ricorre il 7° anniversario della tragica collisione del "Segesta Jet".
I quattro Marinai dell'equipaggio del Segesta periti nell'incidente saranno ricordati con una 
ore 16.00: cerimonia a mare: nel punto della collisione, sarà reso omaggio alle vittime con il lancio in mare di una corona di alloro.
ore 16.45: Santa Messa in suffragio nel salone della N/T Iginia.

quindi, domani, l'Iginia uscirà ancora una volta in mare, alla facciazza di tutti coloro che per essa avevano già recitato il de profundis      

Oggi c'e' stata una bellissima e commovente cerimonia in memoria dei 4 membri dell'equipaggio del Segesta e di un elettricista dello Scilla,perito in servizio nel 2001.

A breve qualche foto dell'evento.

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Lancio della corona dal Tindari Jet

Domani ricorre l'ottavo anniversario di questa tristissima vicenda.

Fonte Gds 15-1-2015

Sebastiano Mafodda, Marcello Sposito, Domenico Zona e Palmiro Lauro se ne sono andati otto anni fa. La collisione nello stretto fra la Susan Borchard ed il monacarena Segesta Jet a bordo del quale c’erano i 4 lavoratori messinesi ha portato in dote insieme alla tragedia un sistema VTS che ha reso lo Stretto più sicuro e ed una regolamentazione delle rotte che ha ridotto le possibilità di questi incroci pericolosi.

Oggi sulla Villa, il Sasmant, il sindacato autonomo stato maggiore delle navi traghetto ha rinnovato per l’ottava volta la memoria di quel pomeriggio che aprì in maniera tragica l’attenzione sulla mobilità nello Stretto in cui si incrocia il traffico mercantile con quello del trasporto fra le due sponde dello Stretto.

Il sindacato non vuole solo abbracciare ogni 15 gennaio i familiari di quei 4 marinai morti in servizio, ma vuole anche sostenere con le sei borse di studio consegnate oggi ad altrettanti studenti dell’Istituto Nautico Caio Duilio, una formazione la più completa ed approfondita possibile. Perché la sicurezza nello stretto non deve essere solo uno slogan e non va barattata con le esigenze dei costi.

Ieri commovente cerimonia in ricordo dei marinai del Segesta Jet. 
Foto Giovanni Puleo

Il salon di nave Villa dove è stata celebrata la Santa Messa
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Il punto della collisione è stato raggiunto nel pomeriggio a bordo di nave Villa

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Lancio della corona di alloro
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Momento di raccogliemento davanti il piazzale di imbarco dov'è stato eretto il monumento ai caduti del Segesta Jet.

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Sono passati 9 anni dal quel maledetto 15 gennaio 2007, allorquando Il 15/01/2007 il Segesta Jet lasciò il porto di Reggio Calabria con a bordo circa 150 pendolari e studenti, per compiere una traversata dello Stretto che assunse presto connotati tragici.

La portacontainer “Susan Borchard“, di una compagnia tedesca, transitava nello Stretto in direzione Nord-Sud con il suo carico proveniente da Salerno e diretto al porto israeliano di Ashdod quando, improvvisamente, si schiantò contro il Segesta Jet.

Il Segesta Jet superava in rotta di sicurezza la motonave Zancle, ma avendo la visibilità coperta, non poteva prevedere l’arrivo della Susan Borchard sulla sua destra. La fortuna, se così la si può chiamare, volle che lo schianto coinvolgesse la parte centrale dell’aliscafo dove non c’erano passeggeri, sarebbero bastati pochi metri più avanti e il numero delle vittime sarebbe decisamente aumentato.

Nell'incidente persero la vita il comandante del Segesta Jet, Sebastiano Mafodda, e altri tre membri dell’equipaggio: Domenico Zona, Lauro Palmiro e Marcello Sposito.

Come ogni anno, la triste ricorrenza è stata commemorata con una cerimonia in ricordo delle vittime organizzata da Rete Ferroviaria Italiana a cui hanno partecipato i familiari delle stesse dapprima a bordo della motonave “Selinunte Jet” (gemella della Segesta Jet) e fino al luogo dello schianto, ove è stata lanciata in mare una corona floreale. Quindi con una Santa messa celebrata sulla nave “Villa” e successivamente con la deposizione di una corona di alloro ai piedi del monumento dei ferrovieri scomparsi eretto presso la stazione di Messina Marittima.

Un ricordo e una preghiera, anche quest'anno, il 10° dalla tragedia, per le vittime dell'U/V Segesta Jet