PER LA SALVAGUARDIA DEL PATRIMONIO FERROVIARIO MERIDIONALE
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PER LA SALVAGUARDIA DEL PATRIMONIO FERROVIARIO MERIDIONALE
Uno dei motivi per cui il Sud risulta al giorno d’oggi in ritardo rispetto alle moderne dotazioni infrastrutturali ferroviarie del resto d’Italia e d’Europa è la mancanza di attenzione da parte delle classi dirigenziali alla rete meridionale e ai continui tagli che pregiudicano il mantenimento di un servizio universale essenziale sia per il pendolarismo lavorativo e turistico sia per il trasporto merci.
Il treno assicura una puntualità e una garanzia di mobilità che il trasporto su gomma non può di per sé garantire grazie al fatto di trovarsi in sede propria e, quindi, privo del rischio di congestionamento proprio invece della mobilità di auto private e di bus, ma soprattutto permette una riduzione dell’inquinamento che con gli attuali limiti imposti dalle convenzioni internazionali troverebbe ancora più giovamento dallo sviluppo ferroviario.
Ma altresì il treno garantisce anche una pieno eco – compatibilità paesaggistica ed ambientale permettendo di godere delle zone attraversate e dei loro paesaggi, nonché della lentezza che in un’epoca frenetica come quella attuale ben si agevola allo sviluppo turistico da cui le terre del Sud Italia potrebbero partire per un pieno rilancio in tempo di crisi. Difatti, il rilancio delle zone interne passa anche per una maggiore dotazione infrastrutturale e un cadenzamento orario che si combini in maniera opportuna con le altre modalità di trasporto.
I problemi odierni riguardano in grossa misura il trasporto ferroviario regionale e universale a lunga percorrenza. Non è accettabile che le ferrovie di alto profilo (cfr. TAV) e gli investimenti si fermino a Roma. Non è accettabile anche, che, per raggiungere le regioni del Nord, si debbano effettuare uno o più cambi, soprattutto per quanto concerne le riduzioni operatisi sui servizi universali e notturni.
Le ferrovie rappresentano l’asse strategico dell’Italia, dal Sud al Nord. Per questo chiediamo che si effettuino interventi di rilancio del trasporto su ferro in ciascuna delle regioni del Sud muovendosi nelle seguenti direzioni: Campania, Basilicata, Puglia, Calabria, Sicilia e Sardegna.
A questo scopo è stata organizzata una petizione sulla piattaforma [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] al link:
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Anche se l'obiettivo delle 100.000 firme appare un pò velletario, io ho firmato a nome dell'AFS e propongo anche a tutti Voi di fare altrettanto
Il treno assicura una puntualità e una garanzia di mobilità che il trasporto su gomma non può di per sé garantire grazie al fatto di trovarsi in sede propria e, quindi, privo del rischio di congestionamento proprio invece della mobilità di auto private e di bus, ma soprattutto permette una riduzione dell’inquinamento che con gli attuali limiti imposti dalle convenzioni internazionali troverebbe ancora più giovamento dallo sviluppo ferroviario.
Ma altresì il treno garantisce anche una pieno eco – compatibilità paesaggistica ed ambientale permettendo di godere delle zone attraversate e dei loro paesaggi, nonché della lentezza che in un’epoca frenetica come quella attuale ben si agevola allo sviluppo turistico da cui le terre del Sud Italia potrebbero partire per un pieno rilancio in tempo di crisi. Difatti, il rilancio delle zone interne passa anche per una maggiore dotazione infrastrutturale e un cadenzamento orario che si combini in maniera opportuna con le altre modalità di trasporto.
I problemi odierni riguardano in grossa misura il trasporto ferroviario regionale e universale a lunga percorrenza. Non è accettabile che le ferrovie di alto profilo (cfr. TAV) e gli investimenti si fermino a Roma. Non è accettabile anche, che, per raggiungere le regioni del Nord, si debbano effettuare uno o più cambi, soprattutto per quanto concerne le riduzioni operatisi sui servizi universali e notturni.
Le ferrovie rappresentano l’asse strategico dell’Italia, dal Sud al Nord. Per questo chiediamo che si effettuino interventi di rilancio del trasporto su ferro in ciascuna delle regioni del Sud muovendosi nelle seguenti direzioni: Campania, Basilicata, Puglia, Calabria, Sicilia e Sardegna.
A questo scopo è stata organizzata una petizione sulla piattaforma [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] al link:
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Anche se l'obiettivo delle 100.000 firme appare un pò velletario, io ho firmato a nome dell'AFS e propongo anche a tutti Voi di fare altrettanto
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Roberto
Copiare e/o imitare l'AFS non è difficile ma semplicemente inutile !
Re: PER LA SALVAGUARDIA DEL PATRIMONIO FERROVIARIO MERIDIONALE
Beh...abbiamo tre aeroporti che messi insieme sviluppano 1/3 del traffico nazionale e 5 porti che collegano il sud con gran parte del nord Italia...mica esiste solo il treno per muoversi.
Detto questo firmo ovviamente
Detto questo firmo ovviamente
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Lc 24,1-12 : Perché cercate tra i morti colui che è vivo?
Gualtiero- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 09.08.10
Re: PER LA SALVAGUARDIA DEL PATRIMONIO FERROVIARIO MERIDIONALE
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Roberto
Copiare e/o imitare l'AFS non è difficile ma semplicemente inutile !
Appello per ripristinare lo stato d'origine della ADm 55 di FdS
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Roberto
Copiare e/o imitare l'AFS non è difficile ma semplicemente inutile !
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