Demolizioni
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Re: Demolizioni
l'ho letto anch'io,
vediamo se domani riesco a pubblicare in questo spazio una scansione dell'articolo
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Roberto
Copiare e/o imitare l'AFS non è difficile ma semplicemente inutile !
Re: Demolizioni
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Roberto
Copiare e/o imitare l'AFS non è difficile ma semplicemente inutile !
Re: Demolizioni
piuttosto che spostare (rimuovere) il materiale, ritengo più percorribile sotto tutti i punti di vista, la demolizione sul posto e la successiva rimozione dei rottami
secondo voi
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Ultima modifica di Admin il Lun Set 09, 2013 10:10 pm - modificato 1 volta.
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Roberto
Copiare e/o imitare l'AFS non è difficile ma semplicemente inutile !
Re: Demolizioni
Sicuramente le dovranno portare via quantomeno sezionate considerando anche che per uscire da lì vi è un sottopassaggio in cui non credo sia agevole passare con le carrozze intere.
rocco- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 07.08.11
Re: Demolizioni
Potrebbe essere questa la soluzione che adotteranno. La demolizione sul luogo...come fu per la carrozza di Camaro.Admin ha scritto:piuttosto che spostare (rimuovere) il materiale, ritengo più percorribile sotto tutti i punti di vista, la demolizione sul posto e la successiva rimozione dei rottami
secondo voi
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Lc 24,1-12 : Perché cercate tra i morti colui che è vivo?
Gualtiero- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 09.08.10
Re: Demolizioni
Tredici anni fa, Sabato 20 luglio 2002, l'Espresso Freccia della Laguna proveniente da Palermo Centrale e diretto a Venezia Santa Lucia partì dalla Stazione di Milazzo alle 18.56. Nella stazione di Messina Centrale doveva unirsi all'altra sezione di treno, proveniente da Siracusa, per poi proseguire verso Venezia Santa Lucia. Ma quel treno a Messina non ci arrivò mai, deragliò a Rometta, dove morirono 8 persone.
In prossimità del segnale di protezione della stazione di Rometta, improvvisamente il locomotore uscì dalle rotaie, compiendo un giro di 180°, urtando violentemente le strutture laterali del ponticello sul sottostante torrente. Il resto del convoglio si staccò dalla motrice e dopo alcuni istanti si schiantò sul casello ferroviario, per fortuna impresenziato. L’edificio venne sventrato in due parti. Un giunto mancante fu la causa del disastro.
Sette persone rimasero intrappolate e persero la vita, oltre ad uno dei due macchinisti della locomotiva elettrica fermatasi in bilico su di un ponte. Diversi vagoni del convoglio che trasportava circa 190 persone caddero in una scarpata di alcuni metri. La macchina era stata revisionata da poco tempo e viaggiava a circa 105 km/h a fronte di un limite di circa 120 ammessi dalla linea in quel tratto specifico.
La linea venne messa sotto accusa: la manutenzione del binario terminata da pochi giorni non evidenziò un armamento non proprio in ordine. Il collaudo del binario, avvenuto con esito favorevole, vide il ripristino della normale velocità. Da qualche tempo il personale di guida aveva segnalato, sugli appositi moduli, alcuni sbandamenti anomali rispetto ai caratteristici movimenti della macchina in corsa. Quella tratta era sottoposta a lavori di raddoppio e solo da pochi mesi era stata aperta ufficialmente all'esercizio una nuova galleria a doppio binario, la Galleria Peloritana, sotto i Monti Peloritani.
Dopo la strage si aprì un accorato dibattito sulla sicurezza, sui ritardi strutturali delle isole e del Mezzogiorno, sui decenni passati nell’immobilismo. Ancor oggi, a tredici anni dalla tragedia, pochissimi associano il nome di Rometta ad uno degli eventi più tragici della storia dei trasporti italiani. Il bilancio finale fu di 8 morti e 58 feriti. Dal 2002 tutti i convogli semi-distrutti si trovano depositati nell'area della stazione. Adesso Maria Andaloro, promotrice del "Posto occupato", ha chiesto ad Rfi, insieme ad altri cittadini, di far rivivere quelle locomotive che oggi sono ancora li abbandonate a pochi metri dal luogo del disastro, le quali opportunamente adeguate e ristrutturate, potrebbero diventare sede di una biblioteca intitolata alle vittime e un museo della memoria.
fonte: [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]
In prossimità del segnale di protezione della stazione di Rometta, improvvisamente il locomotore uscì dalle rotaie, compiendo un giro di 180°, urtando violentemente le strutture laterali del ponticello sul sottostante torrente. Il resto del convoglio si staccò dalla motrice e dopo alcuni istanti si schiantò sul casello ferroviario, per fortuna impresenziato. L’edificio venne sventrato in due parti. Un giunto mancante fu la causa del disastro.
Sette persone rimasero intrappolate e persero la vita, oltre ad uno dei due macchinisti della locomotiva elettrica fermatasi in bilico su di un ponte. Diversi vagoni del convoglio che trasportava circa 190 persone caddero in una scarpata di alcuni metri. La macchina era stata revisionata da poco tempo e viaggiava a circa 105 km/h a fronte di un limite di circa 120 ammessi dalla linea in quel tratto specifico.
La linea venne messa sotto accusa: la manutenzione del binario terminata da pochi giorni non evidenziò un armamento non proprio in ordine. Il collaudo del binario, avvenuto con esito favorevole, vide il ripristino della normale velocità. Da qualche tempo il personale di guida aveva segnalato, sugli appositi moduli, alcuni sbandamenti anomali rispetto ai caratteristici movimenti della macchina in corsa. Quella tratta era sottoposta a lavori di raddoppio e solo da pochi mesi era stata aperta ufficialmente all'esercizio una nuova galleria a doppio binario, la Galleria Peloritana, sotto i Monti Peloritani.
Dopo la strage si aprì un accorato dibattito sulla sicurezza, sui ritardi strutturali delle isole e del Mezzogiorno, sui decenni passati nell’immobilismo. Ancor oggi, a tredici anni dalla tragedia, pochissimi associano il nome di Rometta ad uno degli eventi più tragici della storia dei trasporti italiani. Il bilancio finale fu di 8 morti e 58 feriti. Dal 2002 tutti i convogli semi-distrutti si trovano depositati nell'area della stazione. Adesso Maria Andaloro, promotrice del "Posto occupato", ha chiesto ad Rfi, insieme ad altri cittadini, di far rivivere quelle locomotive che oggi sono ancora li abbandonate a pochi metri dal luogo del disastro, le quali opportunamente adeguate e ristrutturate, potrebbero diventare sede di una biblioteca intitolata alle vittime e un museo della memoria.
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Roberto
Copiare e/o imitare l'AFS non è difficile ma semplicemente inutile !
Re: Demolizioni
Che idea stupida!
1. la gara è già stata vinta e a breve partiranno i lavori.
2. La richiesta va fatta a trenitalia e non rfi!
3. Le carrozze sono strapiene di amianto anche libero.
4. Le lamiere contorte non ne permettono alcun utilizzo.
Come al solito giornalisti e politicanti hanno dato prova della loro assoluta ignoranza.
1. la gara è già stata vinta e a breve partiranno i lavori.
2. La richiesta va fatta a trenitalia e non rfi!
3. Le carrozze sono strapiene di amianto anche libero.
4. Le lamiere contorte non ne permettono alcun utilizzo.
Come al solito giornalisti e politicanti hanno dato prova della loro assoluta ignoranza.
Francesco Fiumanò- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 16.02.10
Re: Demolizioni
Francesco Fiumanò ha scritto:Che idea stupida!
1. la gara è già stata vinta e a breve partiranno i lavori.
2. La richiesta va fatta a trenitalia e non rfi!
3. Le carrozze sono strapiene di amianto anche libero.
4. Le lamiere contorte non ne permettono alcun utilizzo.
Come al solito giornalisti e politicanti hanno dato prova della loro assoluta ignoranza.
L'idea è nata da una persona in buona fede che, in seguito ieri a sciacallaggio politico di un politico che alle scorse elezioni ha preso 3 voti, pur di attaccare l'attuale amministrazione ha scritto un po di fesserire dimostrando molta ignoranza sull'argomento, ha provato a proporre qualcosa di utile e di simbolico.
Tale idea poi però è stata appoggiata da un ferroviere, che suppongo sia sindacalista, e che ha detto che si può fare.
Questa la risposta oggi al mio commento con cui facevo presente che vi è la gara espletata:
"Rocco , il problema non è toglierle da lì intere che si può tranquillamente fare ma la destinazione d'uso che se ne vuol fare . Ovviamente non conviene o non è possibile farle tornare a viaggiare e quindi la ferrovia ha convenienza a rottamarle e farlo sul posto costa meno . Se si vuole si può far altro . Un saluto"
Diciamo che tutto si può fare ma forse occorre guardare anche agli aspetti economici e pratici ma è un concetto che non sempre viene considerato.
Qui ne parlano anche:
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rocco- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 07.08.11
Re: Demolizioni
No, il problema è proprio toglierle da li intere. Ora dato che via ferrovia è impossibile per via dei nuovi pannelli fonoassorbenti, o restano li a patto che il padrone del terreno sia d' accordo o è inutile parlare. Senza contare che un operazione del genere costerebbe centinaia di migliaia di euro. Non converrebbe a questo punto chiedere i locali del fv di rometta per questa fantomatica biblioteca?
Francesco Fiumanò- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 16.02.10
Re: Demolizioni
Ha qualcosa di macabro e di rituale feticista l'idea di utilizzare uno strumento (come le carrozze) di morte per commemorare dei morti. Questo è avvenuto per lo più davanti ad eventi quali guerre, olocausto, armaggedon di un popolo e via dicendo. Ora non ricordo se vi è già una stele commemorativa, una lapide, una targa che ricordi quei terribili momenti. Forse, come fu per la vicenda del Segesta, sarebbe più idoneo costruire un monumento, e si, con le forme che possono richiamare la ferrovia. Sfruttare lo spazio dove si trovano quelle carrozze per farvi qualcosa (villetta tematica) o dedicare una scuola, una palestra, una strada...insomma oltre il mero mortale materiale ferroviario ci sono tanti altri modi per ricordare una tragedia. A Balvano per oltre 600 vittime hanno piantato un albero (tristezza infinita).
Museo della memoria, mmmh, non per mancanza di rispetto, ma mi sembra un tantino esagerato. Cosa si dovrebbe "custodire" di così orribilmente prezioso?!
Museo della memoria, mmmh, non per mancanza di rispetto, ma mi sembra un tantino esagerato. Cosa si dovrebbe "custodire" di così orribilmente prezioso?!
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Lc 24,1-12 : Perché cercate tra i morti colui che è vivo?
Gualtiero- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 09.08.10
Re: Demolizioni
Condivido in larga parte le critiche, mi sembra un'idea un po' azzardata soprattutto perche' si tratta di materiale incidentato, arrugginito, ricco di amianto (ed altre sostanze nocive) e lasciato a marcire (anche subendo atti di vandalismo) negli ultimi 13 anni.
Qualche idea per la sig.ra Maria Andaloro io l'avrei ma, in questo momento, non me la sento di diffonderla pubblicamente perché sarebbe subito fatta propria dal solito sciacallo che tanto ama copiare da questo forum e spiattellare ai poveretti che confidano in lui le nostre idee e le nostre iniziative come "farina del suo sacco".
Rocco, se vuoi possiamo parlarne in privato (sentiamoci)
Qualche idea per la sig.ra Maria Andaloro io l'avrei ma, in questo momento, non me la sento di diffonderla pubblicamente perché sarebbe subito fatta propria dal solito sciacallo che tanto ama copiare da questo forum e spiattellare ai poveretti che confidano in lui le nostre idee e le nostre iniziative come "farina del suo sacco".
Rocco, se vuoi possiamo parlarne in privato (sentiamoci)

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Roberto
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Re: Demolizioni
Più logico costruire un monumento, come una locomotiva, che ricordi le vittime, come ha detto gualtiero primaAdmin ha scritto:Condivido in larga parte le critiche, mi sembra un'idea un po' azzardata soprattutto perche' si tratta di materiale incidentato, arrugginito, ricco di amianto (ed altre sostanze nocive) e lasciato a marcire (anche subendo atti di vandalismo) negli ultimi 13 anni.
Qualche idea per la sig.ra Maria Andaloro io l'avrei ma, in questo momento, non me la sento di diffonderla pubblicamente perché sarebbe subito fatta propria dal solito sciacallo che tanto ama copiare da questo forum e spiattellare ai poveretti che confidano in lui le nostre idee e le nostre iniziative come "farina del suo sacco".
Rocco, se vuoi possiamo parlarne in privato (sentiamoci)
Vito.Antonio- Data d'iscrizione : 08.08.14
Re: Demolizioni
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Re: Demolizioni
Grazie Francesco,
dovrebbe trattarsi di macchine ferme da tempo a Palermo, una delle E.646 -se non ricordo male- ebbe pure un principio di incendio.
Le attende il cannello della fiamma ossidrica
dovrebbe trattarsi di macchine ferme da tempo a Palermo, una delle E.646 -se non ricordo male- ebbe pure un principio di incendio.
Le attende il cannello della fiamma ossidrica

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Re: Demolizioni
Oggi sono ancora partite carrozze da Siracusa per Bari L.
Cs269- Data d'iscrizione : 11.12.09
Re: Demolizioni
in programma per oggi un invio di demolendi da Messina a S.Giuseppe di Cairo, in composizione dovrebbero esserci due E.633 (la 051 e la 100)
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Roberto
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Re: Demolizioni
Non riesco a capire il motivo della tua faccina che piange, Enzo.
Anzi finalmente dopo 14 anni quello schifo è stato distrutto!! C'è da essere contenti.
Anzi finalmente dopo 14 anni quello schifo è stato distrutto!! C'è da essere contenti.
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Lc 24,1-12 : Perché cercate tra i morti colui che è vivo?
Gualtiero- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 09.08.10
Re: Demolizioni
Gualtiero ha scritto:Non riesco a capire il motivo della tua faccina che piange, Enzo.
Anzi finalmente dopo 14 anni quello schifo è stato distrutto!! C'è da essere contenti.
Non è mai bello vedere demolizioni. in ogni caso era ora che in un modo o nell'altro andassero tolte da quel sito
Re: Demolizioni
ricordo come fosse ieri quel tremendo tardo pomeriggio




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Roberto
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