Linea Messina - Palermo
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Re: Linea Messina - Palermo
rocco ha scritto:Visto che non divideranno più i treni: sarà il traghetto molto lungo o i treni molto corti?
Errore mio...bisogna andare come data al 6 aprile
poil TRASPORTO FERROVIARIO e la notizia del sole 24 ore!
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Lc 24,1-12 : Perché cercate tra i morti colui che è vivo?
Gualtiero- SOCIO AFS
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Re: Linea Messina - Palermo
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Re: Linea Messina - Palermo
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A Toto l'appalto Italferr per la Palermo-Messina
Toto costruzioni generali (gruppo Toto), con un'offerta di oltre 323 milioni di euro, si è aggiudicata ieri (provvisoriamente, in attesa del controllo formale dei documenti) l'appalto per il raddoppio della tratta ferroviaria compresa tra Cefalù e Castelbuono, sulla direttrice Palermo-Messina. È quanto apprende da fonti riservate Il Sole 24 Ore. La linea Palermo-Messina, principale direttrice ferroviaria della Sicilia settentrionale, è a doppio binario per circa 107 chilometri e a binario unico per i restanti 117.
La gara è stata indetta il 15 settembre 2011 da Italferr, società di ingegneria del gruppo Fs. Si tratta del maggior contratto di costruzione appaltato nel 2011 da Italferr. Toto si è aggiudicata l'appalto con un ribasso del 20,5079%, attestandosi al primo posto della classifica stilata dal committente e superando così la concorrenza degli altri otto contractor che hanno preso parte alla gara. Il progetto prevede la realizzazione di 12,3 chilometri di nuova linea ferroviaria. I lavori, che verranno avviati subito dopo la fase di progettazione esecutiva della durata di sei mesi, saranno ultimati in 72 mesi. In joint venture con Toto ci sono: Italia costruzioni, Armafer, Esim e Alpitel. L'elemento caratterizzante il progetto è rappresentato dalla costruzione di tre gallerie.
La società di costruzioni del gruppo Toto, guidata dall'amministratore delegato Alfonso Toto, ha da tempo intrapreso un percorso di sviluppo industriale che l'ha portata a evolversi dal ruolo di semplice contractor a quello di general contractor, per la realizzazione "chiavi in mano" di opere complesse, anche in regime di concessione. Toto costruzioni generali ha chiuso l'esercizio 2011 con un valore della produzione di circa 235 milioni. Il portafoglio ordini, a oggi, nonostante la crisi del settore delle costruzioni in Italia, è pari a oltre 1,2 miliardi.
Quello delle grandi costruzioni non è più l'unico settore in cui è attivo il gruppo Toto. Dopo l'uscita dai servizi di trasporto aereo di linea e la fusione di Air One con Alitalia, infatti, l'azionista Toto ha impresso un'accelerazione al processo di diversificazione del suo gruppo, avendo come trait d'union la realizzazione e la gestione di sistemi infrastrutturali complessi. Nel 2011 è stata portata a termine la nuova struttura del gruppo, con la creazione di Toto holding e una più puntuale specializzazione delle controllate, attive nelle concessioni, costruzioni, engineering, rinnovabili, aviation, trasporti.
In questa strategia, lo scorso anno si è perfezionata l'acquisizione da Atlantia del 100% di Strada dei Parchi (Autostrade A24-A25) per un controvalore di 89 milioni, nonché avviato un piano di massicci investimenti. Il piano è strutturato con un project financing da 570,5 milioni di euro (premiato a Londra come "Deal of the Year", fanno notare fonti della società).
Sempre nel 2011, a Eboli è stato realizzato e messo in funzione il terzo parco fotovoltaico italiano (41 ettari, con una potenza nominale da 24 Mw e una capacità produttiva di 33mila MWh annui), in concessione dal Comune di Salerno per 20 anni: si tratta del più grande progetto in Ppp-"public-private partnership" a livello europeo nel settore fotovoltaico. «Da notare che – sottolinea al Sole 24 Ore l'amministratore delegato di Toto costruzioni, Alfonso Toto – di fronte alle incertezze sul fronte tariffario delle rinnovabili, Toto non si è fermato e ha sviluppato per intero il parco fotovoltaico anticipando con mezzi propri le risorse necessarie».
Nel corso del 2011 il gruppo Toto ha raddoppiato il fatturato, risultato a livello consolidato pari a circa 430 milioni. Negli anni a venire, aggiunge l'amministratore delegato, l'attività non sarà focalizzata soltanto in Italia, ma attraverso un processo di internazionalizzazione si orienterà anche verso nuovi mercati, quali quelli dell'Est Europa e in Medio Oriente, dove la disponibilità di risorse e la necessità di colmare il ritardo infrastrutturale rispetto al resto del mondo, lasciano intravedere interessanti possibilità di sviluppo.
La gara è stata indetta il 15 settembre 2011 da Italferr, società di ingegneria del gruppo Fs. Si tratta del maggior contratto di costruzione appaltato nel 2011 da Italferr. Toto si è aggiudicata l'appalto con un ribasso del 20,5079%, attestandosi al primo posto della classifica stilata dal committente e superando così la concorrenza degli altri otto contractor che hanno preso parte alla gara. Il progetto prevede la realizzazione di 12,3 chilometri di nuova linea ferroviaria. I lavori, che verranno avviati subito dopo la fase di progettazione esecutiva della durata di sei mesi, saranno ultimati in 72 mesi. In joint venture con Toto ci sono: Italia costruzioni, Armafer, Esim e Alpitel. L'elemento caratterizzante il progetto è rappresentato dalla costruzione di tre gallerie.
La società di costruzioni del gruppo Toto, guidata dall'amministratore delegato Alfonso Toto, ha da tempo intrapreso un percorso di sviluppo industriale che l'ha portata a evolversi dal ruolo di semplice contractor a quello di general contractor, per la realizzazione "chiavi in mano" di opere complesse, anche in regime di concessione. Toto costruzioni generali ha chiuso l'esercizio 2011 con un valore della produzione di circa 235 milioni. Il portafoglio ordini, a oggi, nonostante la crisi del settore delle costruzioni in Italia, è pari a oltre 1,2 miliardi.
Quello delle grandi costruzioni non è più l'unico settore in cui è attivo il gruppo Toto. Dopo l'uscita dai servizi di trasporto aereo di linea e la fusione di Air One con Alitalia, infatti, l'azionista Toto ha impresso un'accelerazione al processo di diversificazione del suo gruppo, avendo come trait d'union la realizzazione e la gestione di sistemi infrastrutturali complessi. Nel 2011 è stata portata a termine la nuova struttura del gruppo, con la creazione di Toto holding e una più puntuale specializzazione delle controllate, attive nelle concessioni, costruzioni, engineering, rinnovabili, aviation, trasporti.
In questa strategia, lo scorso anno si è perfezionata l'acquisizione da Atlantia del 100% di Strada dei Parchi (Autostrade A24-A25) per un controvalore di 89 milioni, nonché avviato un piano di massicci investimenti. Il piano è strutturato con un project financing da 570,5 milioni di euro (premiato a Londra come "Deal of the Year", fanno notare fonti della società).
Sempre nel 2011, a Eboli è stato realizzato e messo in funzione il terzo parco fotovoltaico italiano (41 ettari, con una potenza nominale da 24 Mw e una capacità produttiva di 33mila MWh annui), in concessione dal Comune di Salerno per 20 anni: si tratta del più grande progetto in Ppp-"public-private partnership" a livello europeo nel settore fotovoltaico. «Da notare che – sottolinea al Sole 24 Ore l'amministratore delegato di Toto costruzioni, Alfonso Toto – di fronte alle incertezze sul fronte tariffario delle rinnovabili, Toto non si è fermato e ha sviluppato per intero il parco fotovoltaico anticipando con mezzi propri le risorse necessarie».
Nel corso del 2011 il gruppo Toto ha raddoppiato il fatturato, risultato a livello consolidato pari a circa 430 milioni. Negli anni a venire, aggiunge l'amministratore delegato, l'attività non sarà focalizzata soltanto in Italia, ma attraverso un processo di internazionalizzazione si orienterà anche verso nuovi mercati, quali quelli dell'Est Europa e in Medio Oriente, dove la disponibilità di risorse e la necessità di colmare il ritardo infrastrutturale rispetto al resto del mondo, lasciano intravedere interessanti possibilità di sviluppo.
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Roberto
Copiare e/o imitare l'AFS non è difficile ma semplicemente inutile !
Re: Linea Messina - Palermo
Gualtiero ha scritto:
Ahhh ok...pensavo non avessi trovato la notizia che dicevo io, sul raddoppio tra Cefalù e Castelbuono
La notizia del raddoppio (che ha pubblicato il presidente) l'ho vista in seconda battuta...
Aggiungono altri 12 km. Meglio che niente.
rocco- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 07.08.11
Re: Linea Messina - Palermo
Esatto...non riuscivo a selezionare il testo o una parte del testo, visto che in teoria non si potrebbero pubblicare notizie per intero....però si..intendevo il raddoppio!!
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Lc 24,1-12 : Perché cercate tra i morti colui che è vivo?
Gualtiero- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 09.08.10
Re: Linea Messina - Palermo
27 milioni di euro al KM??? come si vede che siamo in Italia....
Caimano- Data d'iscrizione : 01.09.11
Re: Linea Messina - Palermo
Caimano ha scritto:27 milioni di euro al KM??? come si vede che siamo in Italia....
e mi sembrano pure pochi secondo me
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Gualtiero- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 09.08.10
Re: Linea Messina - Palermo
Raddoppio ferroviario: c'è uno spiraglio
trasporti. Per il cantiere sulla Fiumetorto-Ogliastrillo si cerca di sbloccare 20 milioni di euro
Spiragli nella vicenda del raddoppio ferroviario Fiumetorto-Cefalù-Ogliastrillo. Il consorzio temporaneo d'imprese «Cefalù 20», aggiudicatario dell'appalto di 314 milioni di euro, chiede ai committenti Rfi e Italferr l'approvazione del secondo atto integrativo del contratto, che svincolerebbe circa venti milioni di euro: ossigeno allo stato puro per il consorzio, che da mesi è alle prese con ritardi dovuti a una contesa con Rfi e Italferr sull'aumento dei costi dell'opera. La disputa ha causato una serie si rallentamenti nell'esecuzione dei lavori e, di conseguenza, l'avvio della cassa integrazione per gli operai. Ieri, «Cefalù 20» ha partecipato a un'audizione presso la commissione Attività produttive dell'Ars, durante cui è stato fatto il punto della situazione. Sul tavolo anche i problemi di irreggimentazione delle acque nell'area del cantiere, sorti dopo le alluvioni di marzo. Assenti Rfi e Italferr, impegnate presso il ministero per lo Sviluppo economico proprio per reperire le risorse per il rilancio dei lavori. «L'accordo integrativo non prevede somme aggiuntive e darebbe una grossa accelerazione ai lavori - ha spiegato Luciano Rossi, rappresentante di "Cefalù 20" -. Speriamo che i tempi siano brevi». Una speranza che accomuna anche i lavoratori e le loro famiglie. Al momento il cantiere conta 33 impiegati e 58 operai, mentre altri 113 sono in cassa integrazione fino al 30 settembre. Sullo sfondo lo spettro della mobilità, in caso di ulteriori ritardi. «Stiamo cercando di fronteggiare al meglio l'emergenza - ha aggiunto Rossi -, limitando al minimo il ricorso alla cassa integrazione, ma adesso bisogna fare presto». Per Salvino Caputo, presidente della commissione Attività produttive dell'Ars «l'incontro ha portato notizie rassicuranti sui livelli occupazionali e sulla definizione dei lavori. Sono emerse la volontà di "Cefalù 20" di realizzare l'opera e l'impegno di Italferr a reperire i 20 milioni di euro necessari». Secondo Pino Apprendi, vicepresidente della commissione, «è necessario un grande impegno per completare l'opera e permettere a tutti gli operai di tornare al lavoro». Preoccupati i sindacati Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil: «Non c'è più tempo da perdere - hanno affermato Mario Ridulfo, Gandolfo Madonia e Angelo Gallo, delle tre segreterie sindacali -. Bisogna salvaguardare l'opera e i lavoratori».
salvo cataldo
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trasporti. Per il cantiere sulla Fiumetorto-Ogliastrillo si cerca di sbloccare 20 milioni di euro
Spiragli nella vicenda del raddoppio ferroviario Fiumetorto-Cefalù-Ogliastrillo. Il consorzio temporaneo d'imprese «Cefalù 20», aggiudicatario dell'appalto di 314 milioni di euro, chiede ai committenti Rfi e Italferr l'approvazione del secondo atto integrativo del contratto, che svincolerebbe circa venti milioni di euro: ossigeno allo stato puro per il consorzio, che da mesi è alle prese con ritardi dovuti a una contesa con Rfi e Italferr sull'aumento dei costi dell'opera. La disputa ha causato una serie si rallentamenti nell'esecuzione dei lavori e, di conseguenza, l'avvio della cassa integrazione per gli operai. Ieri, «Cefalù 20» ha partecipato a un'audizione presso la commissione Attività produttive dell'Ars, durante cui è stato fatto il punto della situazione. Sul tavolo anche i problemi di irreggimentazione delle acque nell'area del cantiere, sorti dopo le alluvioni di marzo. Assenti Rfi e Italferr, impegnate presso il ministero per lo Sviluppo economico proprio per reperire le risorse per il rilancio dei lavori. «L'accordo integrativo non prevede somme aggiuntive e darebbe una grossa accelerazione ai lavori - ha spiegato Luciano Rossi, rappresentante di "Cefalù 20" -. Speriamo che i tempi siano brevi». Una speranza che accomuna anche i lavoratori e le loro famiglie. Al momento il cantiere conta 33 impiegati e 58 operai, mentre altri 113 sono in cassa integrazione fino al 30 settembre. Sullo sfondo lo spettro della mobilità, in caso di ulteriori ritardi. «Stiamo cercando di fronteggiare al meglio l'emergenza - ha aggiunto Rossi -, limitando al minimo il ricorso alla cassa integrazione, ma adesso bisogna fare presto». Per Salvino Caputo, presidente della commissione Attività produttive dell'Ars «l'incontro ha portato notizie rassicuranti sui livelli occupazionali e sulla definizione dei lavori. Sono emerse la volontà di "Cefalù 20" di realizzare l'opera e l'impegno di Italferr a reperire i 20 milioni di euro necessari». Secondo Pino Apprendi, vicepresidente della commissione, «è necessario un grande impegno per completare l'opera e permettere a tutti gli operai di tornare al lavoro». Preoccupati i sindacati Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil: «Non c'è più tempo da perdere - hanno affermato Mario Ridulfo, Gandolfo Madonia e Angelo Gallo, delle tre segreterie sindacali -. Bisogna salvaguardare l'opera e i lavoratori».
salvo cataldo
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Treni, incidente sulla Palermo-Messina: ferito il macchinista
All'uscita da una galleria nel tratto tra Santo Stefano di Camastra e Castelbuono il convoglio è stato colpito da uno dei cavi di rame elettrici che alimentano la linea, mandando in frantumi il parabrezza. Il ferroviere è ricoverato a Cefalù ma non è in gravi condizioni
PALERMO. Un macchinista alla guida del treno Messina-Palermo è rimasto ferito in seguito a un incidente avvenuto questa mattina tra Santo Stefano di Camastra e Castelbuono. All'uscita da una galleria il convoglio è stato colpito da uno dei cavi di rame elettrici che alimentano la linea. L'impatto ha mandato in frantumi il parabrezza del locomotore, provocando il ferimento del ferroviere subito trasportato all'ospedale San Raffaele Giglio di Cefalù. Le sue condizioni non sono gravi. Il traffico sulla tratta Palermo-Messina è tuttora interrotto. I passeggeri vengono assistiti con un servizio di pullman.
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PALERMO. Un macchinista alla guida del treno Messina-Palermo è rimasto ferito in seguito a un incidente avvenuto questa mattina tra Santo Stefano di Camastra e Castelbuono. All'uscita da una galleria il convoglio è stato colpito da uno dei cavi di rame elettrici che alimentano la linea. L'impatto ha mandato in frantumi il parabrezza del locomotore, provocando il ferimento del ferroviere subito trasportato all'ospedale San Raffaele Giglio di Cefalù. Le sue condizioni non sono gravi. Il traffico sulla tratta Palermo-Messina è tuttora interrotto. I passeggeri vengono assistiti con un servizio di pullman.
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Gualtiero- SOCIO AFS
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Re: Linea Messina - Palermo
oggi sono proprio in vena di amarcord...
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Re: Linea Messina - Palermo
Ricordo quel giorno come se fosse ieri
Giovanni- Data d'iscrizione : 09.12.10
Re: Linea Messina - Palermo
8 morti - 3 anni con condono. Ottimo direi!
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Gualtiero- SOCIO AFS
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Re: Linea Messina - Palermo
Qualche giorno fa, il comitato pendolari della linea Messina - Palermo ha denunciato pubblicamente un disservizio molto particolare: un treno regionale aveva saltato la fermata di Pollina riferendo, altresì, che non era certo la prima volta che accadeva un fatto simile.
Ebbene, mi sembra doveroso riportare integralmente la lettera di scuse del macchinista di quel treno.
Considero questa lettera un atto di responsabilità e di civiltà ai quali sempre più raramente capita di assistere, un momento in cui chi ha sbagliato ammette le proprie responsabilità, un atto -quest'ultimo- che ai nostri tempi non oserei a definire quasi eroico.
SCUSE AI VIAGGIATORI DI POLLINA DEL TRENO 3833
Ci sono giorni nei quali, dopo tre sveglie consecutive alle 4.00 del mattino, ci si sveglia alle 3.00 senza l’ausilio di orologi, solo perché è un giorno speciale, il 25° compleanno di un figlio lontano, e si pensa a come potergli augurare appena alzato, con la soddisfazione di essere suo padre e di continuare una vita piena di soddisfazioni.
Basta poco perché la stessa giornata diventi contemporaneamente una di quelle più vergognose della propria vita professionale, basta una distrazione, una di quelle per le quali una persona normale con un lavoro normale effettua un colpo di gomma per annullare, ma distrazione che induce un macchinista in un errore incancellabile. È bastato un problema tecnico nella galleria precedente la Stazione per quel gap di concentrazione, perché il treno saltasse come un fantasma la sosta. E questo non è inteso come giustificazione
Nella mia vita professionale trentennale ho calcolato circa 60.000 fermate in stazioni nelle quali salgono o scendono persone che mai probabilmente ho conosciuto, ma che partecipano senz’altro anche al mantenimento della mia famiglia. Se tutto potesse ridursi a mera statistica, 1 evento su 60.000 verrebbe definito irrilevante, ma così non è. Sono due giorni che penso a quelle persone sul marciapiede della stazione di Pollina, sconosciuti con impegni molteplici, lavori, amori, magari importanti visite sanitarie che hanno dovuto giustificare per mia causa un ritardo incolpevole.
Sembra una nemesi storica che sia successo a Pollina, stazione alla quale devo una “seconda nascita”, dopo essermi scontrato con una frana, che al collega di allora era costata una vertebra e l’abbandono del lavoro come Macchinista. La legge di compensazione degli eventi, ha voluto che accadesse proprio li.
Devo doppie scuse, che non elencherò in ordine di importanza, perché ritengo di ponderarle equamente:
Chiedo scusa alla mia Azienda, Trenitalia, perché consapevole in un momento di competizione e d’importanza dell’immagine, di averle cagionato un evidente danno, sono cosciente di meritare la sanzione adeguata, alla quale non mi appellerò
La mia azienda mi mette a disposizione tutti i presidii di sicurezza e preparazione professionale, quindi eventi come Pollina non possono essere imputabili alla struttura generale, ma solo alla responsabilità personale.
Chiedo scusa alle persone che ho lasciato “a terra” a Pollina, Sono pendolare, e pendolari sono i miei figli, quindi conscio dei disagi causati dai treni, autobus, traghetti, aerei in ritardo o soppressi, figuriamoci poi se comprendo quando un macchinista salta una fermata. Come ho detto in precedenza, l’errore è irreparabile, se fosse un autobus fare marcia indietro sarebbe pensabile, ma le procedure di sicurezza ferroviarie non consentono un semplice rientro alla stazione “saltata”. Non ho altro modo per riparare che il piacere di poter ospitare a casa mia a cena tutti coloro che ho danneggiato.
A scanso di equivoci, terrei a precisare che questa lettera aperta non è stata indotta da alcuno, avrei rifiutate forzature per indole, ma conseguenza di una onesta riflessione personale
Maressa Antonino
Ebbene, mi sembra doveroso riportare integralmente la lettera di scuse del macchinista di quel treno.
Considero questa lettera un atto di responsabilità e di civiltà ai quali sempre più raramente capita di assistere, un momento in cui chi ha sbagliato ammette le proprie responsabilità, un atto -quest'ultimo- che ai nostri tempi non oserei a definire quasi eroico.
SCUSE AI VIAGGIATORI DI POLLINA DEL TRENO 3833
Ci sono giorni nei quali, dopo tre sveglie consecutive alle 4.00 del mattino, ci si sveglia alle 3.00 senza l’ausilio di orologi, solo perché è un giorno speciale, il 25° compleanno di un figlio lontano, e si pensa a come potergli augurare appena alzato, con la soddisfazione di essere suo padre e di continuare una vita piena di soddisfazioni.
Basta poco perché la stessa giornata diventi contemporaneamente una di quelle più vergognose della propria vita professionale, basta una distrazione, una di quelle per le quali una persona normale con un lavoro normale effettua un colpo di gomma per annullare, ma distrazione che induce un macchinista in un errore incancellabile. È bastato un problema tecnico nella galleria precedente la Stazione per quel gap di concentrazione, perché il treno saltasse come un fantasma la sosta. E questo non è inteso come giustificazione
Nella mia vita professionale trentennale ho calcolato circa 60.000 fermate in stazioni nelle quali salgono o scendono persone che mai probabilmente ho conosciuto, ma che partecipano senz’altro anche al mantenimento della mia famiglia. Se tutto potesse ridursi a mera statistica, 1 evento su 60.000 verrebbe definito irrilevante, ma così non è. Sono due giorni che penso a quelle persone sul marciapiede della stazione di Pollina, sconosciuti con impegni molteplici, lavori, amori, magari importanti visite sanitarie che hanno dovuto giustificare per mia causa un ritardo incolpevole.
Sembra una nemesi storica che sia successo a Pollina, stazione alla quale devo una “seconda nascita”, dopo essermi scontrato con una frana, che al collega di allora era costata una vertebra e l’abbandono del lavoro come Macchinista. La legge di compensazione degli eventi, ha voluto che accadesse proprio li.
Devo doppie scuse, che non elencherò in ordine di importanza, perché ritengo di ponderarle equamente:
Chiedo scusa alla mia Azienda, Trenitalia, perché consapevole in un momento di competizione e d’importanza dell’immagine, di averle cagionato un evidente danno, sono cosciente di meritare la sanzione adeguata, alla quale non mi appellerò
La mia azienda mi mette a disposizione tutti i presidii di sicurezza e preparazione professionale, quindi eventi come Pollina non possono essere imputabili alla struttura generale, ma solo alla responsabilità personale.
Chiedo scusa alle persone che ho lasciato “a terra” a Pollina, Sono pendolare, e pendolari sono i miei figli, quindi conscio dei disagi causati dai treni, autobus, traghetti, aerei in ritardo o soppressi, figuriamoci poi se comprendo quando un macchinista salta una fermata. Come ho detto in precedenza, l’errore è irreparabile, se fosse un autobus fare marcia indietro sarebbe pensabile, ma le procedure di sicurezza ferroviarie non consentono un semplice rientro alla stazione “saltata”. Non ho altro modo per riparare che il piacere di poter ospitare a casa mia a cena tutti coloro che ho danneggiato.
A scanso di equivoci, terrei a precisare che questa lettera aperta non è stata indotta da alcuno, avrei rifiutate forzature per indole, ma conseguenza di una onesta riflessione personale
Maressa Antonino
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Roberto
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Re: Linea Messina - Palermo
^^
Errore madornale...e gravissimo. Che,secondo alcune filosofie anziendali, potrebbe essere punito con il licenziamento. Dall'altro lato confermo si tratti di un vero "signore"...un gentiluomo nel senso più completo e complesso del termine. E spero che questo coraggio e questa serietà sia premiata davvero. Tutti sono bravi a fare gli eroi dentro le mura di casa propria, davanti ad un PC ed una tastiera mentre fuori sono codardi, meschini e leccapiedi....questo signore qua, invece, dimostra, con un forte senso di responsabiità e umiltà (binomio assente al 90% della popolazione), il contrario. CHe possa essere un esempio valevole per tante situazioni brutte che possono capitare ad una persona.
Errore madornale...e gravissimo. Che,secondo alcune filosofie anziendali, potrebbe essere punito con il licenziamento. Dall'altro lato confermo si tratti di un vero "signore"...un gentiluomo nel senso più completo e complesso del termine. E spero che questo coraggio e questa serietà sia premiata davvero. Tutti sono bravi a fare gli eroi dentro le mura di casa propria, davanti ad un PC ed una tastiera mentre fuori sono codardi, meschini e leccapiedi....questo signore qua, invece, dimostra, con un forte senso di responsabiità e umiltà (binomio assente al 90% della popolazione), il contrario. CHe possa essere un esempio valevole per tante situazioni brutte che possono capitare ad una persona.
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Travolto da un treno. Miracolato !
Notizia da Brividi
Fonte: AMnotizie.it
E’ stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico Salvatore Leopanto, l’operaio 62 enne travolto giovedì scorso da un treno in transito nella tratta Santo Stefano di Camastra. – Tusa. I medici del Papardo di Messina, dove l’uomo è ricoverato, hanno ricostruito la spalla e l’omero, quasi tranciati dal convoglio. Stando a quanto riferiscono i colleghi, Leopanto stava guidando una squadra di operai in una zona adiacente i binari subito dopo Castel di Tusa, quando alle sue spalle è arrivato un regionale a velocità sostenuta. L’uomo, esperto capo squadra, si è di disteso tra i binari, nel punto più basso, lasciando che il treno gli passasse addosso, assicurandosi prima che i colleghi si fossero messi in salvo. Leopanto ha riportato la perforazione del polmone, la lacerazione della spalla ed altre gravi ferite. Immediati sono arrivati i soccorsi ed è scattato subito il trasferimento in elisoccorso al Papardo di Messina, con una prognosi di 20 giorni. La magistratura ha aperto un’inchiesta sull’accaduto per accertare eventuali responsabilità.
Fonte: AMnotizie.it
E’ stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico Salvatore Leopanto, l’operaio 62 enne travolto giovedì scorso da un treno in transito nella tratta Santo Stefano di Camastra. – Tusa. I medici del Papardo di Messina, dove l’uomo è ricoverato, hanno ricostruito la spalla e l’omero, quasi tranciati dal convoglio. Stando a quanto riferiscono i colleghi, Leopanto stava guidando una squadra di operai in una zona adiacente i binari subito dopo Castel di Tusa, quando alle sue spalle è arrivato un regionale a velocità sostenuta. L’uomo, esperto capo squadra, si è di disteso tra i binari, nel punto più basso, lasciando che il treno gli passasse addosso, assicurandosi prima che i colleghi si fossero messi in salvo. Leopanto ha riportato la perforazione del polmone, la lacerazione della spalla ed altre gravi ferite. Immediati sono arrivati i soccorsi ed è scattato subito il trasferimento in elisoccorso al Papardo di Messina, con una prognosi di 20 giorni. La magistratura ha aperto un’inchiesta sull’accaduto per accertare eventuali responsabilità.
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Roberto
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Re: Linea Messina - Palermo
ma non ci doveva essere la segnaletica di lavori in corso e quindi un rallentamento da parte del convoglio?Admin ha scritto:..... Stando a quanto riferiscono i colleghi, Leopanto stava guidando una squadra di operai in una zona adiacente i binari subito dopo Castel di Tusa, quando alle sue spalle è arrivato un regionale a velocità sostenuta..
Probabilmente la colpa sarà data al macchinista, "errore umano"Admin ha scritto:.....La magistratura ha aperto un’inchiesta sull’accaduto per accertare eventuali responsabilità.
Re: Linea Messina - Palermo
zancle ha scritto:ma non ci doveva essere la segnaletica di lavori in corso e quindi un rallentamento da parte del convoglio?Admin ha scritto:..... Stando a quanto riferiscono i colleghi, Leopanto stava guidando una squadra di operai in una zona adiacente i binari subito dopo Castel di Tusa, quando alle sue spalle è arrivato un regionale a velocità sostenuta..
Certo, ci doveva stare pure l' omino a sventolare la bandierina arancione....
Doppia simmetrica- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 08.06.09
Re: Linea Messina - Palermo
Doppia simmetrica ha scritto:zancle ha scritto:ma non ci doveva essere la segnaletica di lavori in corso e quindi un rallentamento da parte del convoglio?Admin ha scritto:..... Stando a quanto riferiscono i colleghi, Leopanto stava guidando una squadra di operai in una zona adiacente i binari subito dopo Castel di Tusa, quando alle sue spalle è arrivato un regionale a velocità sostenuta..
Certo, ci doveva stare pure l' omino a sventolare la bandierina arancione....
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Lc 24,1-12 : Perché cercate tra i morti colui che è vivo?
Gualtiero- SOCIO AFS
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Re: Linea Messina - Palermo
Forse con la crisi è la prima persona ad essere tagliata! Battutaccia a parte, speriamo che presto si sappia qualcosaDoppia simmetrica ha scritto:....Certo, ci doveva stare pure l' omino a sventolare la bandierina arancione....
Re: Linea Messina - Palermo
Il cantiere non era segnalato da appositi cartelli a sfondo giallo.
Il macchinista a bordo del minuetto, vedendo all' improvviso gli uomini, ha fischiato ed ha evitato il peggio.
L' operaio non è stato travolto ma per scansarsi si è buttato al di là delle rotaie, questo ha comportato "il danno" alla spalla....e c' hannau bona!
Il macchinista a bordo del minuetto, vedendo all' improvviso gli uomini, ha fischiato ed ha evitato il peggio.
L' operaio non è stato travolto ma per scansarsi si è buttato al di là delle rotaie, questo ha comportato "il danno" alla spalla....e c' hannau bona!
Doppia simmetrica- SOCIO AFS
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