Servizi merci in Sicilia

L'associazione italiana delle imprese ferroviarie private contesta i contributi pubblici elargiti a Trenitalia Cargo per il servizio universale nel settore cargo ferroviario. Chiede che le sovvenzioni siano messe a gara, con partecipazione anche dei privati.

Lo Stato, così come fa per Tirrenia nel trasporto marittimo, offre sovvenzioni pubbliche alle società che garantiscono la continuità territoriale con i propri servizi di trasporto anche verso quelle aree del Paese che altrimenti non verrebbero servite perché economicamente non redditizie. Insomma, dove la domanda trasporto non copre il costo d'esercizio dei collegamenti.

La notizia è stata anticipata da MF-Milano Finanza, dove viene spiegato che Fercargo ha inviato una serie di esposti su questa questione alla Corte dei Conti, all'Antitrust, all'Autorità di vigilanza sui contratti pubblici, ai ministeri dei Trasporti e dell'Economia. L'associazione delle imprese ferroviarie private chiede chiarimenti sui circa 120 milioni di contributi che annualmente lo Stato corrisponde a Trenitalia per questo servizio universale sul versante cargo. "In realtà - secondo quanto ha spiegato Fercargo - il contratto in essere è scaduto nel 2006 e da allora i servizi sono stati ridotti di parecchio, alcuni addirittura interrotti come i collegamenti con la Sardegna e la Sicilia, ma Trenitalia ha percepito lo stesso quei 120 milioni di euro circa dal 2007 a oggi in regime di proroga".

L'associazione delle imprese ferroviarie private ritiene che quei soldi non siano più dovuti (o almeno non la stessa cifra di quando Trenitalia svolgeva molti più servizi rispetto a quelli attuali), ma anzi auspica che queste "sovvenzioni pubbliche" vengano messe a gara e che anche le imprese ferroviarie private (ad oggi ne esistono circa trenta in Italia) possano ambire al cosiddetto servizio universale.

A Fercargo e alle aziende associate che hanno chiesto di poter avere accesso agli atti riguardanti il contratto di servizio per il periodo 2009 -2014 (attualmente ancora in discussione) fra il Ministero dei Trasporti e Trenitalia, il ministero dell'Economia ha espresso un secco diniego: "Questo è possibile perché il contratto risulta essere in fase di istruttoria e la legge consente di mantenere riservate queste informazioni", spiega ancora Fercargo che poi snocciola alcuni numeri: "Trenitalia Cargo ha chiuso il 2011 con circa 32 milioni di treni/chilometro (erano 70 milioni nel 2007) e dal ministero dei Trasporti hanno confermato che la quantità sussidiata dal servizio universale per il Sud Italia ammonta a 12 milioni. È un contributo che configura un chiaro aiuto di Stato, ma soprattutto non è possibile che Trenitalia produca tutti quei treni in Meridione». Le imprese ferroviarie aderenti a FerCargo hanno invece chiuso l'esercizio passato con 12 milioni di treno/chilometro rappresentando la quota restante di mercato.

Esperia, azienda operativa del trasporto delle merci con sistema multimodale, ha presentato il nuovo collegamento ferroviario merci tra Padova e Palermo. Dal cuore del Veneto al cuore della Sicilia, ogni settimana a partire dal mese di aprile. Il collegamento, andata/ritorno, si aggiunge a quello già operato tra Padova e Catania. Sul treno Esperia viaggeranno casse mobili di tutte le tipologie, da quelle centinate a quelle attrezzate per capi appesi, dalle casse box a quelle studiate per il traffico dello sfuso.
Questa nuova relazione tra Padova e Palermo colma un grave gap e rappresenta la risposta ad una richiesta importante da parte della Committenza, ha dichiarato Giovanni Agrillo, presidente di Esperia.
Lo stesso Agrillo ha inoltre sottolineato che la ferrovia rappresenta oggi un’importante opportunità per il trasferimento delle merci su lunghe distanze, con tempi certi, in totale sicurezza e nel pieno rispetto dell’ambiente”.
Il sistema di tracciabilità delle merci offerto da Esperia garantisce la possibilità di seguire il viaggio dei carichi sino all’arrivo a destinazione.