Linea Messina - Palermo
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Re: Linea Messina - Palermo
Fonte GdS 06/02/2014
Il comitato pendolari Sant’Agata Militello – Messina ha diffidato e messo in mora Trenitalia per i ritardi nella circolazione del treno regionale veloce n. 3832 Il Messina-Palermo
sempre in ritardo. Pendolari infuriati.
Antonino Fazio e Francesco Mondì, rappresentanti del Comitato pendolari Sant’Agata Militello – Messina ha diffidato e messo in mora Trenitalia per i ritardi nella circolazione del treno regionale veloce n. 3832 Palermo- Messina . Il problema dei disagi provocati dai ritardi di quel treno, erano stati segnalati in più occasioni nel corso del 2013, da parte del Comitato, ma le segnalazioni sono cadute nel dimenticatoio. «Spiace evidenziare– scrivono Fazio e Mondì– che i disservizi segnalati allo stato non hanno avuto alcun riscontro, anzi il nuovo orario ferroviario 2013/2014 ha comportato un peggioramento della performance del treno in questione in quanto i ritardi lamentati possono quantificarsi giornalmente in quindici/venti minuti su un tragitto di appena circa quaranta chilometri. Da un lato i suggerimenti finalizzati ad un miglioramento del servizio non sono stati presi assolutamente in considerazione, dall’altro sembra che il gestore del servizio voglia perseverare nel ritardare la circolazione del treno 3832 alla stazione di Cefalù, dove giunge con puntualità, rispetto al regionale n. 3833 Messina–Palermo perennemente in ritardo. I pendolari chiedono a Rete ferroviaria Italiana per la Sicilia aa non pregiudicare il treno 3832 in danno di altri vettori non puntuali e infine, l’Assessorato regionale alle Infrastrutture, mobilità e trasporti della Regione ad effettuare i dovuti controlli ovvero ad avocare ogni decisione al fine di evitare i continui lamentati disservizi. Infine, i rappresentanti dei pendolari lamentano «il mancato rispetto del Contratto di Servizio sottoscritto dalla Direzione regionale di Trenitalia con particolare riguardo alla puntualità dei treni, nonché delle norme che regolano l’erogazione dei servizi pubblici ( art. 101 del Codice del Consumo) in presenza di un rapporto contrattuale di natura sinallagmatica che vincola l’utente rispetto il gestore del servizio e viceversa».
Il comitato pendolari Sant’Agata Militello – Messina ha diffidato e messo in mora Trenitalia per i ritardi nella circolazione del treno regionale veloce n. 3832 Il Messina-Palermo
sempre in ritardo. Pendolari infuriati.
Antonino Fazio e Francesco Mondì, rappresentanti del Comitato pendolari Sant’Agata Militello – Messina ha diffidato e messo in mora Trenitalia per i ritardi nella circolazione del treno regionale veloce n. 3832 Palermo- Messina . Il problema dei disagi provocati dai ritardi di quel treno, erano stati segnalati in più occasioni nel corso del 2013, da parte del Comitato, ma le segnalazioni sono cadute nel dimenticatoio. «Spiace evidenziare– scrivono Fazio e Mondì– che i disservizi segnalati allo stato non hanno avuto alcun riscontro, anzi il nuovo orario ferroviario 2013/2014 ha comportato un peggioramento della performance del treno in questione in quanto i ritardi lamentati possono quantificarsi giornalmente in quindici/venti minuti su un tragitto di appena circa quaranta chilometri. Da un lato i suggerimenti finalizzati ad un miglioramento del servizio non sono stati presi assolutamente in considerazione, dall’altro sembra che il gestore del servizio voglia perseverare nel ritardare la circolazione del treno 3832 alla stazione di Cefalù, dove giunge con puntualità, rispetto al regionale n. 3833 Messina–Palermo perennemente in ritardo. I pendolari chiedono a Rete ferroviaria Italiana per la Sicilia aa non pregiudicare il treno 3832 in danno di altri vettori non puntuali e infine, l’Assessorato regionale alle Infrastrutture, mobilità e trasporti della Regione ad effettuare i dovuti controlli ovvero ad avocare ogni decisione al fine di evitare i continui lamentati disservizi. Infine, i rappresentanti dei pendolari lamentano «il mancato rispetto del Contratto di Servizio sottoscritto dalla Direzione regionale di Trenitalia con particolare riguardo alla puntualità dei treni, nonché delle norme che regolano l’erogazione dei servizi pubblici ( art. 101 del Codice del Consumo) in presenza di un rapporto contrattuale di natura sinallagmatica che vincola l’utente rispetto il gestore del servizio e viceversa».
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Roberto
Copiare e/o imitare l'AFS non è difficile ma semplicemente inutile !
Re: Linea Messina - Palermo
Ammazza che confusione. Trenitalia, poi RFI, poi Trenitalia, poi il contratto di servizio che non esiste... poveri noi
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Lc 24,1-12 : Perché cercate tra i morti colui che è vivo?
Gualtiero- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 09.08.10
Re: Linea Messina - Palermo
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Roberto
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Re: Linea Messina - Palermo
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Un giorno il treno tornerà nella Valle dell'Alcantara
Re: Linea Messina - Palermo
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Roberto
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Re: Linea Messina - Palermo
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Lc 24,1-12 : Perché cercate tra i morti colui che è vivo?
Gualtiero- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 09.08.10
Re: Linea Messina - Palermo
tutt'altro che brutta
(ps: scarica posta)
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Roberto
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Re: Linea Messina - Palermo
Ferryboat ha scritto:
Soprattutto se è XMPR vero?AHhAHA
Che tristezza, mai fu compiuto disastro più terrificante nell'aver scelto questa livrea!!
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Lc 24,1-12 : Perché cercate tra i morti colui che è vivo?
Gualtiero- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 09.08.10
ABBATTUTO IL PRIMO DEI DUE DIAFRAMMI DELLA GALLERIA MONTE POGGIO MARIA
Fs News, Palermo, 17 luglio 2014
Abbattuto stamattina il primo dei due diaframmi della galleria Monte Poggio Maria, in corso di realizzazione per il raddoppio ferroviario tra Fiumetorto e Cefalù Ogliastrillo, sulla linea Palermo – Messina.
Il tunnel, lungo circa 4 km, attraversa i territori di Lascari e Cefalù e costituisce parte del secondo tratto del nuovo tracciato ferroviario che si sviluppa lungo i circa 20 km del progetto di raddoppio che conduce a Cefalù.
Integrato dalla cosiddetta “variante Himera”, la cui realizzazione è necessaria in seguito all’eccezionale ritrovamento di reperti archeologici rinvenuti lungo la linea storica, il nuovo tracciato si collega ai successivi 12 km di raddoppio che si estende, quasi esclusivamente in galleria, fino a Castelbuono.
L’opera, una volta conclusa, consentirà di snellire il traffico ferroviario e di liberare un tratto di costa in una zona ad alta vocazione turistica e di incrementare i collegamenti di tipo metropolitano e regionale tra i centri attraversati da Cefalù a Palermo, fino all’aeroporto.
Gli interventi per il raddoppio ferroviario, inoltre, consentiranno di eliminare definitivamente altri quattro passaggi a livello ancora esistenti, dopo i cinque già chiusi sulla stessa linea, con ulteriori benefici in termini di sicurezza, viabilità urbana e qualità dell’aria grazie alla riduzione dei gas di scarico delle auto ferme in attesa della riapertura delle barriere.
Il tunnel, lungo circa 4 km, attraversa i territori di Lascari e Cefalù e costituisce parte del secondo tratto del nuovo tracciato ferroviario che si sviluppa lungo i circa 20 km del progetto di raddoppio che conduce a Cefalù.
Integrato dalla cosiddetta “variante Himera”, la cui realizzazione è necessaria in seguito all’eccezionale ritrovamento di reperti archeologici rinvenuti lungo la linea storica, il nuovo tracciato si collega ai successivi 12 km di raddoppio che si estende, quasi esclusivamente in galleria, fino a Castelbuono.
L’opera, una volta conclusa, consentirà di snellire il traffico ferroviario e di liberare un tratto di costa in una zona ad alta vocazione turistica e di incrementare i collegamenti di tipo metropolitano e regionale tra i centri attraversati da Cefalù a Palermo, fino all’aeroporto.
Gli interventi per il raddoppio ferroviario, inoltre, consentiranno di eliminare definitivamente altri quattro passaggi a livello ancora esistenti, dopo i cinque già chiusi sulla stessa linea, con ulteriori benefici in termini di sicurezza, viabilità urbana e qualità dell’aria grazie alla riduzione dei gas di scarico delle auto ferme in attesa della riapertura delle barriere.
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Roberto
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Re: Linea Messina - Palermo
A proposito di tunnel... L'altro ieri, in quel di Castel di Tusa, ho notato il seguente portale di galleria, risalente al 1893 (come riportato nella chiave di volta):
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La galleria è completa (si vede l'uscita), ma non so se sia stata mai utilizzata. Il tracciato ferroviario, infatti, uscendo dalla stazione di Tusa in direzione Palermo, curva a destra, seguendo la costa, attraversa un bel viadotto in muratura ad archi a sesto ribassato, un ponticello in ferro e poi si infila in una galleria tra le case. La cosa alquanto strana è che i manufatti architettonici dell'attuale tracciato (ponti e galleria), sono stati realizzati in epoca pressoché contemporanea al tunnel non utilizzato sopra descritto. Mi chiedo, come mai hanno rinunciato ad un tracciato a monte, meno tortuoso e più distante dal mare, avendo già realizzato il traforo?....misteri ferroviari....
Di seguito riporto l'ortofoto in cui è visibile l'attuale tracciato, mentre in rosso ho evidenziato il probabile tracciato che dalla stazione di Tusa avrebbe raggiunto la misteriosa galleria.
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La galleria è completa (si vede l'uscita), ma non so se sia stata mai utilizzata. Il tracciato ferroviario, infatti, uscendo dalla stazione di Tusa in direzione Palermo, curva a destra, seguendo la costa, attraversa un bel viadotto in muratura ad archi a sesto ribassato, un ponticello in ferro e poi si infila in una galleria tra le case. La cosa alquanto strana è che i manufatti architettonici dell'attuale tracciato (ponti e galleria), sono stati realizzati in epoca pressoché contemporanea al tunnel non utilizzato sopra descritto. Mi chiedo, come mai hanno rinunciato ad un tracciato a monte, meno tortuoso e più distante dal mare, avendo già realizzato il traforo?....misteri ferroviari....
Di seguito riporto l'ortofoto in cui è visibile l'attuale tracciato, mentre in rosso ho evidenziato il probabile tracciato che dalla stazione di Tusa avrebbe raggiunto la misteriosa galleria.
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Un giorno il treno tornerà nella Valle dell'Alcantara
Re: Linea Messina - Palermo
Natale,
non potrebbe trattarsi dell'incompiuta linea transnebroidea
(forse dico un'eresia)
non potrebbe trattarsi dell'incompiuta linea transnebroidea
(forse dico un'eresia)
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Roberto
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Re: Linea Messina - Palermo
Admin ha scritto:Natale,
non potrebbe trattarsi dell'incompiuta linea transnebroidea
(forse dico un'eresia)
Se non erro la transebroidea è più recente rispetto alla data 1893. Intorno al 1923 (come ricognizione effettuata sul nostro stesso forum [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] Inoltre la linea sarebbe dovuta partire da Santo Stefano di Camastra per poi diramarsi subito in direzione Reitano - Mistretta etc.., quindi ben prima di Castel di Tusa.
Potrebbe trattarsi di un improvvisa variante di tracciato (dai motivi sconosciuti) come nel caso della Canicattì - Licata che, nel profilo altimetrico all'epoca della costruzione, mostra chiaramente alcune varianti di tracciato rispetto al progetto originale e ci sono visibili testimonianze (gallerie) come il caso postato da Natale.
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]
Forse un motivo legato al rischio di un probabile cedimento della galleria.
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Lc 24,1-12 : Perché cercate tra i morti colui che è vivo?
Gualtiero- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 09.08.10
Re: Linea Messina - Palermo
Sono passati ormai 12 anni da quell'orrendo tardo pomeriggio di sabato 20 luglio 2002.
Quel giorno il treno Espresso 1931 Freccia della Laguna, proveniente da Palermo Centrale e diretto a Venezia Santa Lucia, deragliò nei pressi della stazione di Rometta provocando 8 morti e 58 feriti.
E' una ferita ancora non rimarginata.
Quel giorno il treno Espresso 1931 Freccia della Laguna, proveniente da Palermo Centrale e diretto a Venezia Santa Lucia, deragliò nei pressi della stazione di Rometta provocando 8 morti e 58 feriti.
E' una ferita ancora non rimarginata.
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Roberto
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Re: Linea Messina - Palermo
In effetti inizialmente anch'io ho pensato a qualche progetto di diramazione mai portato a termine, ma bisogna anche considerare che la stazione di Tusa ha un piazzale stretto che riesce ad accogliere solo due binari (corretto tracciato e deviata per incroci/precedenze), oltre ad un tronchino che si collega al magazzino merci. Pertanto non possiede le caratteristiche di stazione di diramazione, e lo sviluppo dei binari, limitato tra i fabbricati di stazione e la s.s.113 a monte e la scarpata con le case lato mare, non si sarebbe potuto incrementare.Admin ha scritto:Natale,
non potrebbe trattarsi dell'incompiuta linea transnebroidea
(forse dico un'eresia)
Piazzale lato Palermo:
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Piazzale lato Messina:
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Un giorno il treno tornerà nella Valle dell'Alcantara
Re: Linea Messina - Palermo
Carissimo Natale, provo a dare una spiegazione al mistero.
Tempo fa con un amico parlammo di questa variante e mi disse che fu realizzata verso il dopoguerra a seguito di pesanti cedimenti della galleria del vecchio tracciato. Al posto di procedere a pesanti lavori di consolidamento allora i tecnici deciderono di fare una piccola variante per scongiurare altri problemi. Ecco perchè oggi si vede ancora quella galleria.
Evidentemente quella zona è caratterizzata geologicamente da terreni fragili, e magari nel tempo gli ingegneri pensavano che potevano verificarsi altri cedimenti futuri....boh! Fatto sta che decisero la variante in questione. Questo è quello che mi è stato detto!!!
A titolo informativo aggiungo che la Messina - Palermo possiede altre particolarità infrastrutturali come per esempio gallerie scavate addirittura sotto il letto di torrenti: è il caso della piccola galleria Timeto tra Mongiove e Patti....li sarebbe bastato un piccolo ponte in muratura ma stranamente non si sa perchè fu preferito il tracciato Trincea + galleria sotto torrente.....non so se in Italia ci sono altri esempi di questo tipo!!
Tempo fa con un amico parlammo di questa variante e mi disse che fu realizzata verso il dopoguerra a seguito di pesanti cedimenti della galleria del vecchio tracciato. Al posto di procedere a pesanti lavori di consolidamento allora i tecnici deciderono di fare una piccola variante per scongiurare altri problemi. Ecco perchè oggi si vede ancora quella galleria.
Evidentemente quella zona è caratterizzata geologicamente da terreni fragili, e magari nel tempo gli ingegneri pensavano che potevano verificarsi altri cedimenti futuri....boh! Fatto sta che decisero la variante in questione. Questo è quello che mi è stato detto!!!
A titolo informativo aggiungo che la Messina - Palermo possiede altre particolarità infrastrutturali come per esempio gallerie scavate addirittura sotto il letto di torrenti: è il caso della piccola galleria Timeto tra Mongiove e Patti....li sarebbe bastato un piccolo ponte in muratura ma stranamente non si sa perchè fu preferito il tracciato Trincea + galleria sotto torrente.....non so se in Italia ci sono altri esempi di questo tipo!!
Caimano- Data d'iscrizione : 01.09.11
Re: Linea Messina - Palermo
ed è anche un'ennesima dimostrazione di come la burocrazia in questo Paese rallenti tuttoAdmin ha scritto:Sono passati ormai 12 anni da quell'orrendo tardo pomeriggio di sabato 20 luglio 2002.
Quel giorno il treno Espresso 1931 Freccia della Laguna, proveniente da Palermo Centrale e diretto a Venezia Santa Lucia, deragliò nei pressi della stazione di Rometta provocando 8 morti e 58 feriti.
E' una ferita ancora non rimarginata.
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Roberto
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Re: Linea Messina - Palermo
Articolo di La Repubblica del 9 Agosto 2002
Strage del treno, quattro indagati sotto accusa impresa e collaudatori
di Francesco Viviano
MESSINA -Hanno un nome ed un volto i presunti responsabili della strage ferroviaria di Rometta Marea, dove il 20 luglio scorso trovarono la morte otto dei 61 passeggeri che erano a bordo dell' espresso "Freccia della Laguna", deragliato per un difetto al giunto di un binario. I loro nomi sono iscritti nel registro degli indagati della Procura della Repubblica di Messina che ha secretato l' atto e che non conferma la notizia. I nomi dei quattro indagati sono quelli del titolare dell' impresa che eseguì i lavori di manutenzione di quel tratto di linea ferroviaria, Salvatore Esposito di Caserta, e dei tre collaudatori delle ferrovie i quali accertarono che i lavori furono fatti "a regola d' arte". L' ipotesi di reato è quella di omicidio plurimo colposo e disastro ferroviario. L' indagine del Procuratore di Messina Luigi Croce e dei sostituti Vito Di Giorgi e Giuseppe Sidoti sul deragliamento del treno ha portato alla luce un' altra inquietante realtà: tutti i lavori di manutenzione dell' intera rete ferroviaria siciliana, 1.449 chilometri di binari, sono stati affidati da Rfi (la nuova società che ha sostituito le ex Ferrovie dello Stato) ad un consorzio di cinque imprese: due di Caserta, due di Palermo e la capofila "Lavorfer" (società costituitasi a Corleone, ndr), amministrata da Stefano Alfano, nipote del boss della Cupola Michelangelo Alfano, capomafia di Bagheria (uomo fidatissimo del capo dei capi di Cosa nostra, il latitante Bernardo Provenzano). A Bagheria nel gennaio scorso è stato costituito il consorzio che si è aggiudicato l' appalto per i lavori di manuntenzione dell' intera rete ferroviaria siciliana per cinque miliardi di euro. Ed è stato questo consorzio d' imprese che ha poi affidato in subappalto, per 400 milioni di lire, all' azienda dei fratelli Oscar e Salvatore Esposito i lavori di manutenzione del tratto ferroviario di Rometta Marea, dove quel sabato pomeriggio l' Espresso «Freccia della Laguna» è schizzato fuori dai binari mentre viaggiava ad una velocità di poco più di 100 chilometri l' ora, provocando la morte di uno dei due macchinisti del treno, Salvatore Nania, quella di sette passeggeri ed il ferimento di altre 47 persone. Quello che ha più stupito gli inquirenti è che Rfi ha affidato l' appalto a Stefano Alfano, il quale aveva già avuto sequestrati e confiscati beni suoi e dello zio Michelangelo: tra questi anche una società che aveva in appalto i lavori per la pulizia dei vagoni ferroviari. Anche su questa "svista" di Rfi i magistrati messinesi vogliono vedere chiaro. Vogliono capire perché un colosso come Rfi abbia affidato appalti ad una società in odor di mafia e che negli archivi pubblici delle camere di commercio risulta essere stata oggetto d' indagine della magistratura. Un' azienda che in passato era stata segnalata anche dall' ex questore di Messina, Tuccio Pappalardo, che aveva avanzato una richiesta di sequestro proprio perché l' azienda era riconducibile al boss Michelangelo Alfano. Ma questa è un' altra inchiesta. Per il momento l' attenzione dei magistrati e della squadra mobile di Messina è puntata sul disastro ferroviario, su quelle otto persone che hanno perso la vita per l' incuria ed il dolo di qualcuno. Il sospetto è che molti dei lavori di manutenzione, compreso quello eseguito sul tratto di binario di Rometta Marea, non siano stati eseguiti proprio "a regola d' arte" come avrebbero sostenuto i collaudatori di Rfi. Quel che è certo è che quel deragliamento non fu provocato da un errore umano, non fu provocato dall' errore del macchinista. I sette periti nominati dalla Procura, i magistrati e gli investigatori hanno pochi dubbi sul perché il treno sia deragliato proprio in quel punto, al chilometro 210,49 a poche centinaia di metri dalla stazione ferroviaria di Rometta Marea. Quel treno è deragliato, ha dichiarato a "Repubblica" uno dei sette periti, il professor Giorgio Diana, docente di meccanica applicata al Politecnico di Milano, a causa di un difetto strutturale del binario. Un binario a rischio che più volte era stato segnalato dai macchinisti ai loro superiori gerarchici con relazioni molto specifiche. Proprio in quel punto i macchinisti, anche quello che ha perso la vita nel disastro ferroviario, avevano segnalato che il treno "ballava". Perché? I lavori furono eseguiti male? Qualcuno dei collaudatori è stato negligente oppure ha fatto finta di non vedere?
nessuno paga......
Strage del treno, quattro indagati sotto accusa impresa e collaudatori
di Francesco Viviano
MESSINA -Hanno un nome ed un volto i presunti responsabili della strage ferroviaria di Rometta Marea, dove il 20 luglio scorso trovarono la morte otto dei 61 passeggeri che erano a bordo dell' espresso "Freccia della Laguna", deragliato per un difetto al giunto di un binario. I loro nomi sono iscritti nel registro degli indagati della Procura della Repubblica di Messina che ha secretato l' atto e che non conferma la notizia. I nomi dei quattro indagati sono quelli del titolare dell' impresa che eseguì i lavori di manutenzione di quel tratto di linea ferroviaria, Salvatore Esposito di Caserta, e dei tre collaudatori delle ferrovie i quali accertarono che i lavori furono fatti "a regola d' arte". L' ipotesi di reato è quella di omicidio plurimo colposo e disastro ferroviario. L' indagine del Procuratore di Messina Luigi Croce e dei sostituti Vito Di Giorgi e Giuseppe Sidoti sul deragliamento del treno ha portato alla luce un' altra inquietante realtà: tutti i lavori di manutenzione dell' intera rete ferroviaria siciliana, 1.449 chilometri di binari, sono stati affidati da Rfi (la nuova società che ha sostituito le ex Ferrovie dello Stato) ad un consorzio di cinque imprese: due di Caserta, due di Palermo e la capofila "Lavorfer" (società costituitasi a Corleone, ndr), amministrata da Stefano Alfano, nipote del boss della Cupola Michelangelo Alfano, capomafia di Bagheria (uomo fidatissimo del capo dei capi di Cosa nostra, il latitante Bernardo Provenzano). A Bagheria nel gennaio scorso è stato costituito il consorzio che si è aggiudicato l' appalto per i lavori di manuntenzione dell' intera rete ferroviaria siciliana per cinque miliardi di euro. Ed è stato questo consorzio d' imprese che ha poi affidato in subappalto, per 400 milioni di lire, all' azienda dei fratelli Oscar e Salvatore Esposito i lavori di manutenzione del tratto ferroviario di Rometta Marea, dove quel sabato pomeriggio l' Espresso «Freccia della Laguna» è schizzato fuori dai binari mentre viaggiava ad una velocità di poco più di 100 chilometri l' ora, provocando la morte di uno dei due macchinisti del treno, Salvatore Nania, quella di sette passeggeri ed il ferimento di altre 47 persone. Quello che ha più stupito gli inquirenti è che Rfi ha affidato l' appalto a Stefano Alfano, il quale aveva già avuto sequestrati e confiscati beni suoi e dello zio Michelangelo: tra questi anche una società che aveva in appalto i lavori per la pulizia dei vagoni ferroviari. Anche su questa "svista" di Rfi i magistrati messinesi vogliono vedere chiaro. Vogliono capire perché un colosso come Rfi abbia affidato appalti ad una società in odor di mafia e che negli archivi pubblici delle camere di commercio risulta essere stata oggetto d' indagine della magistratura. Un' azienda che in passato era stata segnalata anche dall' ex questore di Messina, Tuccio Pappalardo, che aveva avanzato una richiesta di sequestro proprio perché l' azienda era riconducibile al boss Michelangelo Alfano. Ma questa è un' altra inchiesta. Per il momento l' attenzione dei magistrati e della squadra mobile di Messina è puntata sul disastro ferroviario, su quelle otto persone che hanno perso la vita per l' incuria ed il dolo di qualcuno. Il sospetto è che molti dei lavori di manutenzione, compreso quello eseguito sul tratto di binario di Rometta Marea, non siano stati eseguiti proprio "a regola d' arte" come avrebbero sostenuto i collaudatori di Rfi. Quel che è certo è che quel deragliamento non fu provocato da un errore umano, non fu provocato dall' errore del macchinista. I sette periti nominati dalla Procura, i magistrati e gli investigatori hanno pochi dubbi sul perché il treno sia deragliato proprio in quel punto, al chilometro 210,49 a poche centinaia di metri dalla stazione ferroviaria di Rometta Marea. Quel treno è deragliato, ha dichiarato a "Repubblica" uno dei sette periti, il professor Giorgio Diana, docente di meccanica applicata al Politecnico di Milano, a causa di un difetto strutturale del binario. Un binario a rischio che più volte era stato segnalato dai macchinisti ai loro superiori gerarchici con relazioni molto specifiche. Proprio in quel punto i macchinisti, anche quello che ha perso la vita nel disastro ferroviario, avevano segnalato che il treno "ballava". Perché? I lavori furono eseguiti male? Qualcuno dei collaudatori è stato negligente oppure ha fatto finta di non vedere?
nessuno paga......
freccia del sud- Data d'iscrizione : 10.01.11
La Piazza della Stazione di Rometta sar intitolata a Graziella Campagna
E' questo l'esito di un sondaggio on line promosso dal Comune di Rometta.
Acquisito il parere del sondaggio, l’amministrazione comunale di Rometta dà appuntamento al prossimo 30 agosto con la cerimonia ufficiale di intitolazione della Piazza alla giovane diciassettenne uccisa dalla mafia il 12 dicembre 1985 e una cerimonia commemorativa 'La tenerezza di un ricordo' che si svolgerà in Villa Martina.
Acquisito il parere del sondaggio, l’amministrazione comunale di Rometta dà appuntamento al prossimo 30 agosto con la cerimonia ufficiale di intitolazione della Piazza alla giovane diciassettenne uccisa dalla mafia il 12 dicembre 1985 e una cerimonia commemorativa 'La tenerezza di un ricordo' che si svolgerà in Villa Martina.
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Roberto
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Re: Linea Messina - Palermo
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Roberto
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Re: Linea Messina - Palermo
Qualcuno di voi ha foto -fatte prima della dismissione- dell'ex Posto di Blocco della ex Stazione di Venetico ??
Grazie!!!!
Grazie!!!!
Re: Linea Messina - Palermo
trovi qualcosa nelle gallerie fotografiche (del sito e del forum), sezioni stazioni sicilianeInbus U 210 ha scritto:Qualcuno di voi ha foto -fatte prima della dismissione- dell'ex Posto di Blocco della ex Stazione di Venetico ??
Grazie!!!!
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Roberto
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Re: Linea Messina - Palermo
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Roberto
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Re: Linea Messina - Palermo
Quasi quasi fa impressione
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Lc 24,1-12 : Perché cercate tra i morti colui che è vivo?
Gualtiero- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 09.08.10
Re: Linea Messina - Palermo
Mi sa che il bando comprende anche il valico dei Peloritani!!
Mentre le opere di travatura metallica probabilmente riguardano i ponti in ferro tra Milazzo e Terme Vigliatore compreso quello bellissimo sul torrente Patrì
Uno è questo
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]
e l'altro è questo (Patrì)
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]
Per curiosità storica questi due ponti furono costruiti nel 1954 probabilmente durante i lavori di elettrificazione della linea. In precedenza forse c'erano dei ponti in muratura.
Per il momento niente di "allarmante" per i ponti in ferro di Messina.
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Lc 24,1-12 : Perché cercate tra i morti colui che è vivo?
Gualtiero- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 09.08.10
Re: Linea Messina - Palermo
Se non sbaglio su uno di questi ponti ho la foto della Freccia della Laguna pari del 2005. Se trovo le foto ve le posto
Re: Linea Messina - Palermo
zancle ha scritto:Se non sbaglio su uno di questi ponti ho la foto della Freccia della Laguna pari del 2005. Se trovo le foto ve le posto
2005???Impossibile. Questi ponti ricadono sul primo tratto di linea dismesso per il raddoppio. In pre esercizio alla fine del 1991 e inaugurato nel 1992.
Controlla bene la data.
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Lc 24,1-12 : Perché cercate tra i morti colui che è vivo?
Gualtiero- SOCIO AFS
- Data d'iscrizione : 09.08.10
Re: Linea Messina - Palermo
Ho specificato che potrei anche sbagliarmi, potrebbero essere ponti simili o peggio ancora ricordarmi male la foto...Gualtiero ha scritto:2005???Impossibile. Questi ponti ricadono sul primo tratto di linea dismesso per il raddoppio. In pre esercizio alla fine del 1991 e inaugurato nel 1992.zancle ha scritto:Se non sbaglio....
Controlla bene la data.
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